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Saldi normalizzati ed evoluzione del modello di specializzazione

Nel documento L’Italia nell’economia internazionale (pagine 99-104)

Seconda parte: la presenza della Cina in Africa

2. SCAMBI CON L’ESTERO DELL’UNIONE EUROPEA *

2.2 Saldi normalizzati ed evoluzione del modello di specializzazione

Tra l’Unione europea a 25 e a 27 paesi non esistono significative differenze in termini di distribuzione geografica dei saldi normalizzati di merci. Fa parzialmente eccezione il caso dei paesi dell’Europa centro-orientale, rispetto ai quali l’Ue a 27 pre-senta un saldo normalizzato di oltre un punto percentuale più negativo rispetto all’Ue a 25. Ciò potrebbe essere attribuito alla presenza di forti legami commerciali tra Romania e Bulgaria e i paesi dell’Est europeo, contrassegnati da deficit commerciali a carico dei due nuovi membri Ue.

L’Unione europea ha fatto registrare saldi normalizzati negativi soprattutto nei confronti di quelle aree che risultano fornitrici di materie prime, energetiche o non, e/o di prodotti agricoli, come Africa settentrionale e Brasile, ma anche rispetto ai paesi dell’Asia centro-orientale, in primis Cina e Giappone. Per quanto riguarda il Giappone il saldo normalizzato negativo dipende in primo luogo dall’alto contenuto tecnologico delle merci importate dall’Ue, mentre il mix di prodotti provenienti dalla Cina è molto più eterogeneo. In questo caso, la negatività del saldo sarebbe da attribuire sia ai con-sistenti acquisti di merci di qualità medio-bassa, ad esempio nei settori del tessile-abbi-gliamento, ma anche alle crescenti importazioni dalla Cina di prodotti tecnologici di largo consumo, che subiscono la fase finale del processo produttivo nel paese asiatico. Il saldo settoriale8 peggiore è quello registrato nell’ambito dei combustibili di origine fossile, a causa della dipendenza dell’Ue dalle importazioni per

l’approvvi-7Le stime dell’Unctad per il 2007, “Investment Brief Num.1-2008”, confermano questo andamento.

8Poiché i dati con dettaglio settoriale relativi al 2007 sono incompleti, i commenti si riferiscono a dati provvisori e che, quindi, potrebbero subire variazioni nell’anno successivo.

gionamento di materie prime energetiche9. Tuttavia, nonostante il trend crescente dei prezzi di tali prodotti, nel 2007 si è assistito a un lieve miglioramento del saldo normalizzato, in relazione sia all’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro (moneta in cui si fattura gran parte degli scambi di materiali e prodotti energetici) sia alla contrazione delle quantità importate10. Invece, è ulteriormente peggiorato il saldo normalizzato nel settore dei prodotti tessili e in quello degli altri manufatti.

Si sono registrati saldi normalizzati positivi verso i paesi candidati all’ingresso nell’Ue, l’America settentrionale, il Medio Oriente e l’Oceania. Continuano ad esse-re positivi e cesse-rescenti, infatti, i saldi commerciali di alcuni dei principali prodotti di interscambio con tali aree, come i prodotti farmaceutici, gli apparecchi meccanici e i mezzi di trasporto. Tali prodotti corrispondono anche ad alcuni dei settori di specia-lizzazione dell’Unione europea. Infatti, utilizzando la classificazione degli scambi basata sull’intensità tecnologica delle produzioni11, si osserva che tra il 2000 e il 2007 si è rafforzata la specializzazione dell’Ue nei settori a medio-alta intensità tecnologi-ca. Tra questi il più dinamico è stato il settore delle macchine e apparecchiature elet-triche che è divenuto un settore di specializzazione nel periodo analizzato, mentre pre-sentava un saldo negativo nel 2000. Questo risultato è stato conseguito, in particola-re, grazie alle esportazioni di motori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per

9Un’analisi più approfondita delle connessioni tra la politica dell’energia e del clima dell’Unione euro-pea viene svolta nel contributo “La nuova politica euroeuro-pea integrata dell’energia e del clima”, M. Galeotti, in coda al capitolo.

10Per una trattazione più dettagliata degli effetti degli aumenti dei corsi del petrolio sull’economia dell’Ue si rimanda all’approfondimento “Ricadute dell’aumento del prezzo del petrolio sul traffico

commerciale tra Ue15 e i suoi fornitori di greggio”, S. Baldone e L. Tajoli al termine di questo

capi-tolo.

11La classificazione usata è quella dell’Ocse. Si veda Annex 1.1 da “Oecd Science, Technology and

Industry Scoreboard 2007”.

Saldi normalizzati di merci dell’ Unione europea per aree geografiche e paesi (calcolati sugli scambi in euro)

UE 25 UE 27

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2007

Europa centrale e orientale (1) -33,4 -22,4 -18,4 -18,7 -18,2 -20,7 -19,1 -10,3 -11,7 Altri paesi europei (2) -4,0 -2,0 -3,2 -4,4 -3,8 -5,1 -6,7 -4,1 -4,1

Candidati Ue (3) 21,1 7,4 10,5 12,4 14,6 16,5 16,7 18,8 11,9

Africa settentrionale -15,2 -11,7 -7,3 -10,9 -10,5 -18,1 -26,2 -20,0 -19,6 Altri paesi africani -8,1 -9,8 -8,5 -5,3 -2,9 -5,0 -3,7 -1,0 -1,0 America settentrionale 7,1 9,5 15,2 17,7 19,0 21,0 20,8 17,0 16,9

Stati Uniti 7,2 9,5 15,2 18,0 19,4 21,5 21,3 18,3 18,2

America centrale e meridionale 6,1 6,4 2,0 -4,1 -7,0 -7,4 -9,1 -8,1 -8,6

Brasile -4,4 -1,9 -7,0 -20,6 -20,0 -18,8 -19,6 -20,2 -20,9

Asia centrale e orientale -28,0 -24,6 -24,3 -26,5 -27,1 -28,9 -30,6 -30,8 -31,0

Cina -48,5 -45,5 -44,0 -43,8 -45,1 -50,8 -50,3 -52,4 -52,6

Giappone -33,8 -28,0 -25,6 -27,5 -26,3 -25,4 -26,3 -28,0 -28,1 Asean (4) -26,2 -20,4 -22,5 -22,5 -23,4 -22,5 -23,5 -19,1 -19,0

Medio Oriente 6,4 17,8 24,1 25,0 21,9 12,6 10,6 14,6 14,8

Oceania 22,7 20,5 26,0 26,1 31,1 28,9 24,5 26,3 26,0

Nota: i valori sono calcolati in riferimento ai paesi e settori statisticamente rilevabili.

(1) Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Russia, Serbia, Ucraina. (2) Andorra, Gibilterra, Islanda, Isole Faroe, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera.

(3) Per Ue25: Romania, Bulgaria, Croazia e Turchia. Per Ue27: Croazia e Turchia.

(4) Brunei Darussalam, Indonesia, Cambogia, Laos, Myanmar, Malaysia, Filippine, Singapore, Thailandia, Vietnam.

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext.

Saldi normalizzati di merci dell’Unione europea per settore (calcolati sugli scambi in euro)

UE 25 UE 27

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2007

Prodotti agricoli -53,1 -55,8 -54,5 -53,3 -56,2 -54,9 -51,5 -51,4 -51,9

Prodotti delle miniere e delle cave -78,0 -79,3 -76,1 -79,7 -81,8 -84,5 -87,5 -86,8 -87,2

Prodotti dell’industria alimentare,

bevande 9,2 7,0 8,3 6,8 6,4 6,7 6,7 5,3 4,0

Prodotti tessili, articoli della maglieria -7,9 -6,6 -5,6 -6,7 -10,4 -14,0 -17,4 -19,7 -24,3

Articoli di abbigliamento -49,6 -47,5 -48,1 -50,3 -51,9 -52,5 -53,3 -52,0 -50,4

Calzature, cuoio e prodotti in cuoio -12,1 -13,0 -15,6 -19,6 -20,1 -23,4 -24,1 -23,7 -24,4

Calzature -18,5 -19,6 -23,0 -30,2 -32,3 -37,9 -38,5 -36,6 -35,5

Prodotti in legno e sughero

(esclusi i mobili) -19,2 -14,5 -7,5 -10,2 -8,4 -8,1 -8,2 -11,3 -9,3

Carta e articoli in carta, prodotti

della stampa 14,9 18,4 22,9 25,6 28,5 27,1 29,7 26,6 25,2

Prodotti petroliferi raffinati -4,9 -12,5 -11,3 -8,4 -8,1 -9,3 -5,6 -2,6 -0,3

Prodotti chimici e farmaceutici 20,7 21,9 24,2 24,6 23,4 23,7 23,6 21,1 20,1

Prodotti farmaceutici e medicinali 29,3 26,9 27,5 28,8 25,6 28,6 28,3 30,2 29,1

Prodotti in gomma e plastica 3,6 5,6 8,7 8,7 11,0 10,7 10,2 8,2 5,6

Vetro, ceramica, materiali non

metallici per l’edilizia 36,0 34,5 36,8 34,3 31,7 27,6 27,2 21,9 19,9

Metalli e prodotti in metallo -11,2 -9,4 -7,4 -7,8 -5,7 0,7 -8,0 -11,3 -11,4

Prodotti della siderurgia -21,1 -19,8 -19,0 -19,3 -15,3 -5,9 -16,8 -20,3 -19,5 Prodotti finali in metallo 14,0 15,2 18,0 17,6 18,1 17,5 17,6 15,9 13,3

Macchine ed apparecchi meccanici,

elettrodomestici 29,4 33,1 37,2 37,7 38,9 38,5 40,0 40,3 39,5

Elettronica, elettrotecnica, strumenti

di precisione -18,6 -14,8 -14,1 -14,5 -13,7 -11,7 -13,8 -13,3 -14,3 Elettronica -27,8 -25,7 -27,9 -29,2 -29,4 -25,7 -31,1 -31,9 -33,2 Elettrotecnica -1,2 5,5 7,0 5,7 5,5 8,6 11,6 14,1 14,2 Strumenti di precisione -3,9 -1,4 4,4 6,8 11,5 10,0 8,4 7,6 7,0 Mezzi di trasporto 19,7 25,0 27,0 24,4 23,7 24,1 27,4 29,7 28,7 Autoveicoli 37,2 40,2 42,9 41,3 40,1 41,5 39,2 38,9 37,2

Altri mezzi di trasporto 2,3 9,5 7,3 1,3 0,7 1,8 7,6 13,4 13,7

Mobili 16,2 17,5 15,2 7,0 1,5 -3,7 -5,0 -6,5 -4,5

Altri manufatti (esclusi i mobili) -14,8 -12,4 -14,6 -18,0 -18,3 -21,9 -21,4 -25,9 -26,4

Altri prodotti 7,9 6,8 11,6 13,2 14,3 9,7 2,7 4,3 3,8

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext.

Tavola 2.6 (a)

Saldi normalizzati dell'Unione europea per contenuto tecnologico delle merci (calcolati sugli scambi in euro)

UE 25 UE 27

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2007

HIGH-TECH -11,4 -6,9 -5,9 -6,1 -6,5 -4,4 -5,7 -5,3 -6,3

Aeromobili e veicoli spaziali 3,4 10,3 7,1 6,9 5,8 7,2 20,9 16,6 16,3 Prodotti farmaceutici e medicinali 29,3 26,9 27,5 28,8 25,6 28,6 28,3 30,2 29,1 Macchine per ufficio, elaboratori

e sistemi informatici -42,9 -40,2 -41,5 -43,4 -44,6 -41,0 -45,4 -42,5 -43,7 Apparecchi radiotelevisivi e

apparecchiature per le comunicazioni -18,3 -16,2 -18,0 -19,2 -19,6 -16,3 -21,5 -25,5 -26,8 Apparecchi medicali, apparecchi di

precisione, strumenti ottici e orologi -3,9 -1,4 4,4 6,8 11,5 10,0 8,4 7,6 7,0

MEDIUM-HIGH-TECH 23,4 27,4 30,9 30,5 30,5 30,9 31,2 30,4 29,5

Macchine ed apparecchi elettrici n.c.a. -1,2 5,5 7,0 5,7 5,5 8,6 11,6 14,1 14,2 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 37,2 40,2 42,9 41,3 40,1 41,5 39,2 38,9 37,2 Prodotti chimici (escl. farmaceutici) 16,6 19,0 22,1 21,9 22,0 20,4 20,5 15,2 14,3 Locomotive e materiale rotabile

ferrotramviario 33,1 46,7 47,4 37,1 37,0 47,1 51,1 49,7 51,9

Macchine ed apparecchi meccanici 29,4 33,1 37,2 37,7 38,9 38,5 40,0 40,3 39,5

MEDIUM-LOW-TECH -1,1 -0,8 1,2 -1,3 -0,3 1,2 -2,9 -2,8 -2,7

Navi e imbarcazioni 21,5 24,9 20,9 -6,3 -3,3 -5,4 -10,6 20,1 21,7 Articoli in gomma e materie plastiche 3,6 5,6 8,7 8,7 11,0 10,7 10,2 8,2 5,6 Prodotti petroliferi raffinati e

combustibili nucleari -4,9 -12,5 -11,3 -8,4 -8,1 -9,3 -5,6 -2,6 -0,3 Prodotti della lavorazione di

minerali non metalliferi 36,0 34,5 36,8 34,3 31,7 27,6 27,2 21,9 19,9 Prodotti della metallurgia e prodotti in

metallo (escl. macchine e impianti) -11,2 -9,4 -7,4 -7,8 -5,7 0,7 -8,0 -11,3 -11,4

LOW-TECH -10,0 -9,3 -9,0 -11,5 -12,7 -14,4 -15,2 -16,5 -16,8

Altri prodotti delle industrie

manifatturiere (incl. mobili) -6,6 -4,5 -6,8 -10,8 -12,2 -16,3 -16,3 -19,7 -19,6 Prodotti in legno e sughero

(escl. mobili) e prodotti della stampa -1,7 3,0 7,0 5,2 5,7 4,7 4,0 0,6 1,7 Prodotti dell'industria alimentare, bevande 9,2 7,0 8,3 6,8 6,4 6,7 6,7 5,3 4,0 Prodotti tessili e articoli di abbigliamento -30,5 -29,1 -29,3 -31,4 -34,1 -36,5 -38,6 -39,0 -39,9

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext.

la distribuzione e il controllo dell’elettricità. Nell’intero intervallo coperto dai dati la più alta specializzazione emerge in corrispondenza del settore delle locomotive e materiale rotabile ferroviario, mentre quello di più marcata despecializzazione è quel-lo degli elaboratori e sistemi informatici.

Questa analisi da un lato ribadisce la presenza di un trend di lungo periodo che vede l’Unione europea ancora fortemente dipendente dalle importazioni dei prodotti appartenenti alle nuove tecnologie informatiche, dall’altro lato mostra il consolida-mento della capacità delle esportazioni europee di rispondere alla domanda globale di macchinari (sono le macchine per impieghi speciali quelle che maggiormente contri-buiscono a tale risultato) e di mezzi di trasporto. Tra questi ultimi spicca, inoltre, la

performance dell’industria aerea che, insieme a quella farmaceutica, negli ultimi tre

anni ha consentito di ridurre la despecializzazione nell’ambito dei prodotti high-tech.

60 80 100 120 140 160 180 200 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

High-Tech Medium-High-Tech Medium-Low-Tech Low-Tech

Indici dei valori dellportazioni della Ue25 per contenuto tecnologico (base 2000=100)

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext

Grafico 2.2

Indici dei valori delle ortazioni della Ue25 per contenuto tecnologico (base 2000=100)

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext

Grafico 2.2 60 80 100 120 140 160 180 200 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

High-Tech Medium-High-Tech Medium-Low-Tech Low-Tech

Indici dei valori delle esportazioni della Ue25 per contenuto tecnologico (base 2000=100)

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext

Grafico 2.1

Indici dei valori delle esportazioni della Ue25 per contenuto tecnologico (base 2000=100)

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext

Grafico 2.1

Indici dei valori delle esportazioni della Ue25 per contenuto tecnologico (base 2000=100)

Indici dei valori delle importazioni della Ue25 per contenuto tecnologico (base 2000=100)

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext

Grafico 2.1

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat-Comext

Saldi normalizzati di servizi dell’Unione europea per settore (calcolati sugli scambi euro)

UE 25 2003 2004 2005 2006 Trasporti 4,7 7,3 8,7 6,5 Viaggi all’estero -9,5 -12,8 -13,1 -9,4 Altri servizi 12,9 13,5 13,4 15,3 Comunicazioni -6,8 -5,0 -7,6 -8,2 Costruzioni 27,6 23,9 29,2 29,1 Assicurazioni 40,1 12,4 -15,2 33,2 Servizi finanziari 40,6 42,8 42,1 41,4 Informatica 37,7 33,7 33,2 36,8 Royalties e licenze -23,5 -17,9 -14,7 -16,2

Altri servizi alle imprese 10,9 13,8 15,4 14,1

Servizi personali, culturali, ricreativi -12,3 -10,0 -12,4 -11,0

Servizi governativi 18,4 24,6 12,6 7,1

Totale servizi 5,9 6,4 6,8 8,3

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat

Tavola 2.7 (a)

Saldi normalizzati di servizi dell’Unione europea per settore e paese o area, due anni a confronto (calcolati sugli scambi in euro)

UE 25

Altri Candidati Africa Altri Stati

paesi per Russia settentrionale paesi Uniti

europei (1) Ue25 (2) africani

2003 2006 2003 2006 2003 2006 2003 2006 2003 2006 2003 2006 Trasporti -1,5 3,3 -24,0 -22,3 -8,0 -21,6 -33,0 -36,6 6,5 10,2 15,0 22,3 Viaggi all'estero 24,0 30,3 -60,6 -54,2 20,9 22,4 -55,9 -74,7 -38,0 -41,2 5,4 9,7 Altri servizi 15,2 17,6 8,5 23,8 26,5 36,4 32,3 29,8 35,3 36,2 0,8 -1,8 Comunicazioni -8,1 2,6 -19,4 -28,2 3,0 2,8 -29,0 -38,0 -4,2 3,7 -7,7 -3,3 Costruzioni 22,5 26,6 10,1 15,8 21,2 29,3 48,3 48,0 54,3 64,0 20,3 16,1 Assicurazioni 17,6 -48,7 21,3 46,4 -3,1 -17,6 4,3 -4,3 26,9 7,6 57,9 56,4 Servizi finanziari 27,9 34,6 49,2 35,7 69,7 60,3 40,7 59,4 63,8 63,2 34,2 27,9 Informatica 51,3 45,5 49,4 63,6 79,4 82,4 71,8 78,7 78,2 76,1 18,2 12,8 Royalties e licenze -16,4 -15,4 25,0 81,4 24,6 82,5 17,1 51,4 68,5 48,8 -42,2 -36,4 Altri servizi alle imprese 13,2 22,3 6,5 27,4 18,4 30,1 38,8 34,4 32,9 37,8 -0,8 -4,3 Servizi personali,

culturali, ricreativi -4,2 -24,0 28,3 23,3 23,7 28,0 19,1 -16,2 35,0 15,8 -25,9 -29,0 Servizi governativi -40,6 -55,3 -40,8 -47,6 8,8 22,4 35,3 8,6 -0,8 -46,9 29,6 9,1

Totale servizi 14,0 17,8 -33,4 -22,7 14,8 13,7 -20,5 -29,6 8,6 10,6 3,5 4,8

UE 25

America Cina Giappone India Medio

latina Oriente 2003 2006 2003 2006 2003 2006 2003 2006 2003 2006 Trasporti 6,1 17,0 4,4 -5,7 7,9 7,6 19,7 23,0 4,5 4,9 Viaggi all'estero -50,3 -22,9 -10,4 -12,1 59,5 42,7 -37,0 -30,7 8,8 0,5 Altri servizi 22,5 28,6 38,4 24,4 27,2 20,2 -2,1 21,5 25,9 36,1 Comunicazioni -15,5 -5,8 2,3 14,2 8,3 14,8 -10,8 -15,0 4,3 15,9 Costruzioni 49,7 53,3 21,7 14,5 -17,3 0,6 50,2 28,9 30,7 26,9 Assicurazioni 38,8 69,4 -7,1 -34,5 62,5 54,7 46,2 43,6 77,5 65,9 Servizi finanziari 48,6 44,5 61,6 46,2 30,0 43,9 50,9 48,3 65,5 72,6 Informatica 43,9 58,6 58,8 24,8 49,9 59,1 -48,4 -43,5 30,5 54,0 Royalties e licenze 34,2 72,4 86,7 94,0 16,1 3,6 71,4 79,5 20,8 69,4 Altri servizi alle imprese 19,1 13,7 33,0 14,6 26,4 2,4 -32,3 30,2 23,2 35,9 Servizi personali, culturali, ricreativi -16,7 2,9 4,8 -28,4 58,8 66,8 20,0 28,4 30,1 52,9 Servizi governativi -43,7 -62,6 59,1 48,4 -25,2 -36,0 57,9 71,9 11,4 -17,7

Totale servizi -3,3 11,5 16,6 5,9 24,4 18,8 -3,1 11,4 11,1 9,1

(1) Andorra, Gibilterra, Islanda, Isole Faroe, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera. (2) Romania, Bulgaria, Croazia e Turchia.

Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat

I settori a medio-bassa intensità tecnologica, in cui l’Unione europea è debol-mente specializzata, hanno mostrato il maggior aumento delle esportazioni e delle importazioni in valori a prezzi correnti, principalmente per la dinamica crescente dei prezzi dei prodotti derivati dal petrolio (materie plastiche e prodotti petroliferi raffina-ti) e dei prodotti in metallo. Inoltre, l’incremento dell’aggregato dei prodotti

medium-low-tech è dovuto anche agli intensi scambi di vetro, ceramica e materiali non

metal-lici per l’edilizia, come conseguenza dell’intensa crescita degli investimenti in attività di costruzioni, protrattasi dal 2002 fino alla metà del 2007.

Infine, si è ampliata anche la despecializzazione nei prodotti a basso contenuto tecnologico, soprattutto a causa della sempre maggiore dipendenza dalle importazio-ni di prodotti tessili e dell’abbigliamento.

Tra il 2003 e il 2006 si sono mantenuti positivi e crescenti i saldi normalizzati dell’Unione europea nei servizi. I settori che maggiormente contribuiscono alla spe-cializzazione europea sono le costruzioni, le assicurazioni, i servizi finanziari e l’informatica. Il contributo delle costruzioni è più rilevante in Africa, in Russia e in America latina; mentre per quanto riguarda le assicurazioni, dopo che si era registra-to un saldo negativo nel 2005, nel 2006 i saldi sono registra-tornati positivi nella quasi gene-ralità delle aree, ad esclusione degli Altri paesi europei, della Russia, dell’Africa set-tentrionale e della Cina.

La massima specializzazione europea si riscontra nei servizi finanziari, che pre-sentano saldi normalizzati positivi con la totalità delle aree/paesi. Una situazione ana-loga è quella dei servizi informatici, per i quali però risulta negativo il saldo norma-lizzato verso l’India, che, come è noto, fornisce in outsourcing servizi di assistenza informatica ai clienti, per molte multinazionali del settore.

Il settore di maggiore despecializzazione è quello delle royalties e licenze, come conseguenza dei saldi negativi conseguiti con Altri paesi europei e Stati Uniti. Invece, le uniche aree verso le quali l’Unione europea presenta saldi normalizzati negativi sul totale dei servizi sono i paesi candidati-Ue e l’Africa settentrionale, principalmente a causa dei deficit registrati nei viaggi all’estero e nelle comunicazioni. In ogni caso, tra il 2003 e il 2006 il peso medio sugli scambi di servizi dell’Unione europea dei Candidati-Ue e dell’Africa settentrionale si è attestato, rispettivamente, al 3,9 e al 2,8 per cento.

2.3 Orientamento geografico e settoriale delle esportazioni e degli

Nel documento L’Italia nell’economia internazionale (pagine 99-104)