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Capitolo I. Pío Baroja: la vita e la produzione letteraria

III. 2.3 “Un holgazán aventurero y vagabundo”

III.4 Segni della relazione

III.4.2 Salvadora e Jesús

Entrambi introdotti a partire dalla seconda parte di Mala hierba, questi due personaggi si presentano, come anticipato, legati in prima istanza dalla scelta onomastica operata dall’autore, che ricade su due prenomi accomunati semanticamente dal richiamo alla figura cristologica. Anche in questo caso, l’implicazione reciproca dei due comprimari si gioca su un rapporto di specularità inversa: pur assurgendo entrambi al ruolo di ‘influenzatori’ del protagonista, essi sono due istanze narrative contrarie. Salvadora, personaggio femminile che possiede, secondo Martínez Palacio, “la grandeza y la vulgaridad de la mujer común”,452 si erge da un gruppo eterogeneo e alquanto amorfo di golfas, pupileras o donne di malaffare. Rappresenta la vera forza redentrice della vita di Manuel. Jesús invece, si configura come il comprimario che più di ogni altro tenterà di trascinare il protagonista sul cammino della deviazione sul quale egli stesso sta camminando.

Come commentato in merito a Roberto e il Bizco anche all’interno di questa coppia di comprimari è possibile individuare un personaggio, Salvadora, che si contraddistingue per le proprie azioni: i suoi interventi verbali sono scarsi, mentre quelli di Jesús sono ingenti, dato che la sua caratterizzazione emerge principalmente attraverso il dialogo.

452 Javier Martínez Palacio, “La busca” de los personajes femeninos de “La lucha por la vida”, in

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Salvadora, come tutti i personaggi della trilogia, porta su di sé il marchio della lotta per la sopravvivenza: orfana e abbandonata, è costretta a rubare per poter sfamare se stessa e il fratello minore. Dalla breve descrizione che la introduce in

Mala hierba, si potrebbe credere si tratti di un altro personaggio appartenente alla

categoria dei golfos:

[…] sobre un montón de trapos y arropada en un mantón raído había una chiquilla delgada, esmirriada, la cara morena y flaca, los ojos negros, huraños y brillantes. A su lado dormía un chiquillo de dos o tres años.453

I tratti salienti del suo carattere, che emergono man mano che la narrazione procede, disattenderanno questa prospettiva: essa dimostra un carattere volitivo, arcigno e a tratti dispotico. Una condotta coerente e in linea con un obiettivo ben preciso, quello di uscire dall’ambiente degradato in cui si è trovata a vivere. Non ammette alcuna deviazione in questo cammino, né a se stessa né a coloro che convivono con lei, tanto che non esita a vietare a Manuel e a Jesús di far ritorno a casa quando, dopo vari ammonimenti, cadono di nuovo nel mondo della golfería e del vagabondaggio. Salvadora incarna i valori borghesi di morigeratezza, rispettabilità, famiglia e sembra agire secondo una ferma “morale dell’abnegazione”. Fin dal suo ingresso nella casa di Jesús, essa provvede a portare ordine tanto nell’ambiente domestico quanto nei rapporti tra coloro che vi abitano, imponendo regole e condizioni:

Tenía la Salvadora un genio huraño y despótico, una afición a limpiar, a barrer, a fregar, a sacudir que a Jesús y a Manuel les fastidiaba; le gustaba ordenar y disponer; todo lo que tenía de esmirriada lo tenía de enérgica. Ella dispuso llevar la comida a Jesús y a Manuel, porque gastaban mucho en la taberna.454

Il suo desiderio di emancipazione e affermazione sociale si sostanzia, come anticipato, in una totale dedizione al lavoro (i momenti in cui interviene nella diegesi la ritraggono, infatti, intenta a lavorare o dedita alle mansioni domestiche455)

453 Pío Baroja, Mala hierba, p. 260. 454 Ivi, Madrid, p. 274.

455 Si veda, ad esempio, Ivi, pp. 274, 281, 385 e Pío Baroja, Aurora roja, pp. 156, 163, 185, 203,

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che, unita alla sua ferrea volontà, la condurrà dalla condizione di miseria in cui si trova al momento della sua introduzione all’interno dello spazio diegetico all’indipendenza economica, partendo da lavori di sartoria effettuati in casa fino ad arrivare ad aprire, all’inizio di Aurora roja, il proprio negozio di confezioni.456

Essa rappresenta per Manuel, ancor più di Roberto, un riscontro pragmatico di come l’uomo non sia ancorato a condizionamenti incontrovertibili, ma attraverso la determinazione e lo sforzo individuale possa ritagliarsi una possibilità di successo, seppur modesto, nella lucha por la vida. La fede energica di questo personaggio nella possibilità di redimersi dalla miseria (“[…] ella, como es tan decidida, cree que todo se puede conseguir con voluntad y con paciencia”457) e il suo ferrigno

“instinto de propiedad”,458 innesteranno in Manuel la spinta volitiva sufficiente non

solo a scegliere una vita onesta, ma anche a superare gli ostacoli che lo allontanano dalla possibilità di concretizzare le proprie ambizioni, come quella di aprire la tipografia.

Il protagonista stesso ammette, nel primo capitolo del terzo romanzo della trilogia, come il suo cambiamento di vita sia stato coadiuvato dall’intervento di Salvadora:

̶ No digas. Si no hubiese sido por ella, ¿dónde estarías tú? ̶ Estaría hecho un golfo.459

Il rapporto fra Salvadora e Manuel rappresenta inizialmente quello tra due individualità inconciliabili per la divergenza delle loro condotte e delle loro ambizioni, orientata verso il raggiungimento di un preciso obiettivo per l’una e ancora in balia dell’incertezza e della tendenza al vagabondaggio per l’altro. Sul finire di Mala hierba, tuttavia, un casuale rincontro tra i due si configura come foriero di un cambiamento significativo nel rapporto che li lega: Salvadora appare cambiata agli occhi di Manuel, che non riesce a fare a meno di guardarla “con cierta

456 “Con el objeto de librarse de la explotación de los camiseros, la Salvadora y la Fea habían puesto

entre las dos una tienda de confecciones de ropas para niños en la calle del Pez.” Pío Baroja, Aurora roja, p. 164.

457 Ivi, p. 157.

458 Ivi, Madrid, p. 196. 459 Ivi, p. 159.

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complacencia al verla tan guapa”.460 Il cambiamento della giovane investe

solamente il piano fisico, in quanto essa dimostra fin da subito di non aver abbandonato il suo carattere severo e morigerato (“Estaba muy arrogante y muy guapa”461, afferma il narratore), ma è sufficiente per innestare nel protagonista un

interesse che lo porterà, in Aurora roja, ad avvicinarsi sempre di più ad essa fino a decidere di sposarla. L’influenza della giovane donna su Manuel si afferma gradualmente, palesandosi quando egli rifiuterà con fermezza di rinunciare al progetto rivoluzionario del fratello Juan per seguire il cammino di ordine e lavoro da lei indicato.

I valori borghesi personificati da Salvadora si stagliano in netto contrasto con il codice deontico e assiologico di cui si fa espressione Jesús, la cui renitenza si manifesta nei confronti di tutti quei principi ascrivibili comunemente alla logica borghese: la famiglia, il lavoro e il rispetto delle istituzioni e delle convenzioni sociali. Se l’introduzione di Salvadora sembra prefigurare un personaggio negativo e procede a disattendere questa prospettiva consegnando al lettore un ritratto diverso, con Jesús, Baroja fa esattamente il contrario: delinea inizialmente dei tratti positivi, come la generosità o l’altruismo,462 per poi svelarne, in un secondo

momento, caratteristiche esecrabili.

Il lettore scopre fin dal suo ingresso nello spazio diegetico della trilogia la sua riluttanza nei confronti della famiglia, intesa nella sua accezione più ampia e generalizzata di istituzione sociale, che si estrinseca in prima istanza attraverso le allusioni al rapporto incestuoso con la sorella e, in un secondo momento, attraverso un dialogo che il personaggio intrattiene con Manuel:

[…] Jesús salió con sus invectivas contra la familia y con que uno no se debía ocupar para nada de los hermanos, ni de los padres ni de nadie.

̶ Buena teoría para los egoístas ̶ le dijo Manuel.

̶ La familia no es más que el beneficio de unos pocos y en contra de la humanidad ̶ replicó Jesús.463

460 Pío Baroja, Mala hierba, p. 385. 461 Ivi, p. 385.

462 Attraverso i già menzionati episodi in cui egli offre al protagonista, solo ed affamato, un pasto

caldo e un po’di compagnia o in cui accoglie nella sua casa Salvadora e il fratello.

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Jesús si mostra, inoltre, in opposizione sintagmatica con Salvadora, perché del tutto recalcitrante ad abbracciare i condizionamenti imposti dallo stato civile, primo fra tutti il lavoro:

̶ Oye, ¿no estás tú cansado de trabajar? ̶ ¡Pse!

̶ ¿No te da asco esta vida tan igual y tan monótona? ̶ ¿Y qué le vas a hacer?

̶ Cualquier cosa preferiría yo a esto.464

Al contrario del Bizco, che radicalizza il suo istinto antisociale portandolo ad estreme conseguenze, Jesús si limita ad operare spregiudicatamente, abbandonando il lavoro per dedicarsi a piccoli furti e frequentare le taverne. Il suo ruolo di ‘influenzatore’ si concretizza nei ripetuti tentativi di convincere Manuel ad unirsi alla sua vita sregolata, godendo di piaceri temporanei ed effimeri.

In Aurora roja, gli interventi di Jesús risulteranno funzionali a evidenziare il progressivo imborghesimento di Manuel: il protagonista si rifiuta ormai di assecondare le istigazioni dell’amico che, sovente, lo accusa di essersi trasformato in un “cochino burgués… que quiere hacerse rico… para casarse con una mujer”.465

La figura di Jesús risulta fondamentale non solo in relazione all’intreccio ma soprattutto in virtù del motivo che, attraverso le sue parole e la sua condotta, si insinua a partire da Mala hierba e diventerà centrale nell’ultimo romanzo della trilogia attraverso l’introduzione di Juan Alcázar e del circolo di adepti che si riuniscono nella taverna Aurora roja. Difatti, questo personaggio si fa fin da subito espressione di una coscienza sociale che emerge gradualmente attraverso i suoi interventi e le sue riflessioni, presentandosi inizialmente sotto la forma di semplici allusioni466 e palesandosi sul finire di Mala hierba:

464 Pío Baroja, Mala hierba, p. 275.

465 Ivi, p. 238. Si vedano anche le pp. 206, 217, 236, 269.

466 “[…] Si le quita usted al rico la satisfacción de saber que mientras él duerme otro se hiela y que

mientras él come otro se muere de hambre, le quita usted la mitad de su dicha”. Pío Baroja, Mala hierba, Madrid, Cátedra, 2010, p. 290. “La civilización está hecha para el que tiene dinero, y el que no lo tiene que se muera […]. Que los pobres chillan, él no oye; que se mueren de hambre, él no se entera…”. Ivi, p. 302.

123 [...]Eres un anarquista- le dijo.

̶ ¿Yo?

̶ Sí. Yo también lo soy. ̶ ¿Desde cuándo?

̶ Desde cuando he visto las infamias que se cometen en el mundo; desde que he visto cómo se entrega fríamente a la muerte un pedazo de humanidad; desde que he visto cómo mueren desamparados los hombres en las calles y en los hospitales- contestó Jesús con cierta solemnidad.467

Jesús fa idealmente parte del primo nucleo di anarchici che inizieranno a riunirsi a Madrid e sarà proprio lui ad introdurvi Manuel.

Tuttavia, nonostante l’iniziale militanza, dopo aver commesso una serie di furti considerevole, sceglie, in piena consonanza con la sua natura irresponsabile e sconsiderata di allontanarsi da Madrid, e di non farvi più ritorno.

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