4.1. L'analisi dei dati
4.1.1. La scelta dei casi e fonti di prove
Tra le intenzioni del capitolo vi è quella di illustrare le argomentazioni per cui sono stati scelti i casi su cui la ricerca ha insistito ed i mezzi con cui è stato possibile raccogliere i dati poi analizzati.
La scelta dei casi è stata condotta innanzitutto sulla base del principio del campionamento teorico secondo il quale la scelta dei casi da analizzare non deve perseguire l’intento di eleggere tali casi come rappresentazione della popolazione sulla quale successivamente traslare in modo massivo i risultati della ricerca.
La scelta dei casi in realtà deve svolgersi e rispondere in primis ad argomentazioni e
giustificazioni teoriche. Da Eisenhardt392 viene proposto il campionamento cosiddetto
“literal” , ovvero un campionamento che segue il principio di replicazione cercando di ripetere le analisi su casi che presentino caratteristiche simili al fine di ottenere parimenti risultati congruenti. Tale scelta si contrappone a quella che verrebbe fatta nella conduzione di una “theoretical replication” in virtù della quale i casi non saranno simili
per via di specifiche variabili e si otterranno di conseguenza risultati differenti393.
Come già evidenziato in precedenza394, la ricerca dei casi è stata approntata nell’ambito di
attività e contesti tesi alla promozione e valorizzazione della figura femminile in ambiti lavorativi e manageriali. Tra questi la scelta è ricaduta sull’iniziativa denominata “Tecnovisionarie”, concorso che nasce nel 2008 e che ha premiato ogni anno donne che “nella loro attività professionale hanno testimoniato di possedere visione […] nel settore
della ricerca, dell’innovazione e della ricerca395”. Sono state considerate le vincitrici del
premio per la sezione “Women CEO” dal 2008 ai giorni nostri.
391 Ibidem. 392 Eisenhardt, 1989. 393 Yin, 1994. 394 Cfr. Paragrafo 3.2.4. 395http://www.womentech.eu/
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“Il premio, ideato da Gianna Martinengo nel 2008 per rendere visibili donne che con il loro lavoro nell'impresa, nell'accademia, nella ricerca, nella pubblica amministrazione e nei media hanno contribuito ad inventare il futuro e hanno testimoniato di possedere visione, privilegiando l'impatto sociale, la trasparenza nei comportamenti e l'etica […]. Sono 50 le donne premiate dal 2008 al 2014; 37 importanti personalità del mondo della cultura, della ricerca, della pubblica amministrazione e dell'impresa sono state coinvolte per la consegna dei premi, e giornalisti delle principali testate italiane
hanno condotto la cerimonia di premiazione396”.
Ad essere selezionate la dottoressa Facchinetti Berti, presidente della Faber System e la
dottoressa Primori di FICO Eataly397.
Le fonti di prove utilizzate sono state la documentazione, fornita dagli stessi referenti delle organizzazioni coinvolte e reperite sui canali di comunicazione esterna (web, riviste, etc etc), e le interviste, strutturate e semi-strutturate.
A difesa della scelta fatta in merito alle fonti di prova si può argomentare dicendo che fonti quali i verbali d’archivio, gli oggetti fisici non avrebbero soddisfatto totalmente le richieste, inoltre, seppure vicine alle esigenze della ricerca, l’osservazione diretta e partecipante avrebbero incorso il pericolo del pregiudizio dovuto alla manipolazione degli eventi da parte del ricercatore e un dispendio di forze e tempo che non avrebbero – a giudizio di chi scrive – ripagato la ricerca con la medesima importanza in termini di risultati. Nonostante si riconoscano dei punti di forza rilevanti alle fonti di prova scelte, si
deve ammettere che le stesse tuttavia possono presentare anche delle debolezze 398. Tali
caratteristiche sono presenti in Tabella 12.
396 http://ewgf.eu/evento/premio-internazionale-le-tecnovisionarie%C2%AE-2015 397 Vedi Nota 19.
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Tabella 12 - Fonti di prova: pro e contro Fonte: nostra elaborazione da Yin (2003)
Il principio dell’uso di fonti multiple di prova se usato correttamente aiuta ad affrontare il
problema relativo alla validità e all’attendibilità dello studio di caso399. “in uno studio di
399 Yin, 2003, p. 121.
Fonte di prova Punti di debolezza Punti di forza
Documentazione
Non sempre è facilmente recuperabile
Può riflettere
(inconsciamente) il pregiudizio dell’autore
Può presentarsi parziale
È possibile ripetere la consultazione
Può fornire dati precisi in merito al caso studio
Può fornire informazioni su in arco temporale lungo
Interviste
Può esservi pregiudizio nelle risposte ottenute
Le rispsote possono rivelarsi inesatte per problemi di memoria dell’intervistato e dell’intervistatore
Le risposte possono risultare falsate perché indirizzate a risponde ciò che l’interlocutore vuole ascoltare
In qualsiasi forma vengano
predisposte (a seconda dunque del grado di struttura e apertura dei quesiti) sono finalizzate all’ottenimento di un’informazione precisa. Possono fornire le relazioni causali, e dunque rappresentare un alto livello di
significatività ai fini della ricerca
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caso l’uso delle fonti multiple di prova permette al ricercatore di fare riferimento ad una maggiore varietà di temi: dallo storico, all’attitudinale, al comportamentale. […] Ogni scoperta o conclusione in uno studio di caso è probabilmente più convincente e accurata se basata su fonti differenti di informazione, seguendo il metodo della reciproca conferma400”.
Dunque è importante rimandare alla cosiddetta “triangolazione delle fonti” per specificare l’approccio avuto nell’esame dei dati raccolti per via dell’osservazione naturalistica, ossia quella relativa a ciò che può essere direttamente osservato (documenti, siti internet, materiale disponibile on line) e l’osservazione dei dati generati invece dal lavoro di ricerca
(interviste401). L’importanza di tale triangolazione si ravvisa nella possibilità, disponendo
di più fonti di dati, di una raccolta di evidenze fra loro differenti in merito a fenomeni omogenei. Oltre a fornire dunque punti di vista differenti esprimono al contempo la coerenza delle stesse fonti, e la validità della scelta del caso studio ai fini dell’indagine delle variabili prese in considerazione. Il livello di coerenza delle fonti dei dati rappresenta
un dispositivo primario per assicurare la validità interna del caso402.