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Studio di caso: Dottoressa Tiziana Primori FICO Eataly

4.1. L'analisi dei dati

4.1.2. Studio di caso: Dottoressa Tiziana Primori FICO Eataly

400 Ivi, pp. 121 – 123.

401 La differenza nella tipologia di intervista condotta fa si che le stesse non vadano ad essere

considerate sotto un’unica classificazione. Dunque, le interviste se condotte in modo differente, siano esse quindi strutturate o aperte, costituiscono una fonte di prova differente. Yin, 2003.

402 Yin (2003) fa riferimento a quattro criteri fondamentali per verificare la qualità del metodo di

ricerca di casi: la validità del costrutto, l’attendibilità dei risultati, la verifica esterna e quella interna. Il primo implica la soddisfazione di “tre accorgimenti: fare ricorso a più fonti di evidenza in modo da avere più prove sugli elementi osservati; prestare particolare attenzione alla concatenazione logica tra le evidenza, fare verificare il report sul caso ai diretti interessati (le persone coinvolte nel caso” (Fattore, 2005, p. 137).

Nel secondo caso si rimanda alla capacità di ripetere eventualmente l’indagine al fine di ottenere i medesimi risultati. La validità esterna riguarda la possibilità di generalizzazione dei risultati. “Più casi opportunamente scelti possono condurre a generalizzazioni su piano analitico, perché permettono di mostrare che in realtà diverse, sebbene omogenee rispetto a criteri predefiniti, si riscontrano le stesse regolarità” (Fattore, 2005, p. 137).

Infatti, la verifica della validità interna implica “stabilire una connessione causale, per cui si dimostra che determinate condizioni conducono ad altre condizioni distinte da connessioni falsate. […] La strategia analitica del raffronto delle configurazioni è uno dei modi per definire la validità interna” (Yin, 2002, p. 64, p. 66).

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L’esperienza della dottoressa Tiziana Primori è caratterizzata da notevoli traguardi professionali. È di origini pesaresi, ha una figlia ed una laurea in Matematica conseguita presso l’Ateneo di Bologna. “Passione e concretezza sono i fattori più importanti del suo successo professionale, guidato dalla ricerca di una crescita armonica di impresa e

persone, con una prospettiva di lungo temine403”.

Il percorso professionale compiuto fa emergere chiaramente il suo interesse, da una parte, verso il cambiamento e l’innovazione organizzativa e dall’altra ai temi legati alla presenza delle donne nell’imprenditoria e negli ambienti aziendali.

Dal 1982 al 1986 lavora per un importante centro logistico della GDO cooperativa fino al 1990 quando trasla le sue competenze in Iveco Fiat. Il passaggio alla Smaer, specializzata in innovazione organizzativa e gestione del cambiamento, concretizza la particolare attenzione della Primori verso le tematiche prima enunciate. Nel 1996 comincia la sua esperienza in Coop Adriatica in cui, ancora oggi, ricopre il ruolo di Vice Presidente, e nel tempo assume ruoli quali Direttore delle Risorse Umane e Sistemi Informativi, Direttore Commerciale e Organizzazione e Direttore Generale alla Gestione. L’esperienza in COOP permane ma si tramuta nell’Ottobre 2013 data in cui diviene Responsabile Sviluppo e Gestione delle Partecipate del Gruppo COOP Adriatica.

Al contempo assume la carica di Vide Presidente di Eataly, società presieduta da Oscar Farinetti di cui le COOP detengono il 40%, e quindi Amministratore Delegato di FICO Eataly World404.

Siede nel Comitato Scientifico della Fondazione Nilde Iotti 405 e in quello

dell’associazione Valore D406

. Enti tesi alla promozione della figura femminile nelle aziende e di sostegno alle donne impegnate nei percorsi verso il vertice aziendale.

Ad oggi ricopre anche la carica di presidente di Hera Comm e consigliere indipendente dei Cda di Hera e dell’Università di Urbino.

403 http://www.ewgf.eu/persona/tiziana-primori 404 http://eatalyworld.it/it/home#chi-siamo

405 “L’obiettivo strategico della Fondazione è infatti quello di contribuire a far diventare le donne

classe dirigente. Un obiettivo non realizzato compiutamente forse in nessun luogo e meno che mai nel nostro Paese”. Tratto da http://www.fondazionenildeiotti.it/fondazione.php

406 “Valore D è la prima associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la

leadership femminile per la crescita delle aziende e del Paese. Nata nel 2009 dallo sforzo comune di 12 aziende virtuose - AstraZeneca, Enel, GE Oil&Gas, Johnson&Johnson, Ikea, Intesa Sanpaolo, Luxottica, McKinsey & Company, Microsoft, Standard&Poor’s, UniCredit e Vodafone - oggi conta più di 150 aziende associate”. Tratto da http://valored.it/scopri-valore-d/chi-siamo/

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Dall’ottobre 2014 è amministratore delegato di Eataly World Bologna, la società che sta realizzando il primo parco tematico dedicato all’eccellenza dell’agroalimentare italiano: FICO (Fabbrica Italiana Contadina). È questo il progetto in cui la si vede maggiormente coinvolta e a cui anche il caso studio fa riferimento.

FICO407 è un progetto molto complesso e ardito che vede il coinvolgimento di diverse

realtà, ognuna capace di soddisfare al meglio una particolare necessità, per citarne solo

alcuni vi è CAAB408 (Centro Agroalimentare di Bologna), Prelios SGR409, Eataly World

Srl (in cui confluiscono Eataly, Coop Alleanza e Coop Reno). Queste sono le entità maggiormente coinvolte nel progetto FICO e ad ognuna di essere è demandato l’espletamento, in sinergia con tutti gli altri partner del progetto, di specifici compiti: dall’ideazione e promozione, dall’istituzione e la gestione del fondo immobiliare ad esso connesso fino all’organizzazione interna, della promozione e della comunicazione di FICO e l’amministrazione degli spazi a disposizione.

La vision del progetto FICO è quella di far emergere “l’eccellenza enogastronomica e la bellezza del settore agroalimentare italiano, racchiudendo in un’unica casa la tradizione locale, la cultura del cibo di alta qualità e le competenze delle persone che da sempre

lavorano nelle filiere agroalimentari. […] Un luogo di produzione di valori410”.

Vincitrice nel 2015 del premio “Tecnovisionarie” categorie CEO, si è prestata in modo subitaneo alla raccolta delle informazioni e come evidenziato nel corso dell’intervista ha permesso che venisse a trasparire tutta la sua attenzione verso i temi dell’efficacia e della condivisione della vision e della leadership femminile.

Di lei è stato detto che “il suo impegno come donna si esprime nella tutela concreta di pari opportunità capaci di conciliare il lavoro con gli impegni della famiglia e della vita privata

in genere (il suo staff conta un numero significativo di donne in ruoli dirigenziali)411”.