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Accanto alle schede azzurre, nei "dossiers" contenenti lemmi della lettera "c", si trovano talvolta, nella sezione destinata ai redattori della rubrica "diachronie", cartelle riguardanti famiglie di parole. Trattasi di schede etimologiche che descriviamo poiché, seppure del tutto indipendenti dalla scheda azzurra, costituiscono un'importante testimonianza di sintesi metodologica.

Abbiamo scelto l'esempio della scheda etimologica relativa a "cadran", "cadrat" e "cadre": la prima scheda etimologica che si incontra per "cadran", è intitolata "T.L.F. Histoire des étymologies. Syntèses des dossiers. Auteur de la synthèse M. Chauvet". Essa è su due colonne: la colonna di sinistra è intitolata "Etymons communs" la colonna di destra "Synthèse des dossiers". A sinistra viene riportato l'etimo comune a più dizionari, indicati nella colonna di destra; trattasi della sintesi di una scheda analitica che si presenta successivamente su tre colonne: nella prima colonna a sinistra vengono riportati i nomi dei dizionari, nella colonna centrale l'etimo riportato per ogni dizionario e nell'ultima colonna a destra eventuali "dérivés et composés".

In taluni "dossiers", inoltre, appaiono talvolta schede denominate "synthèse II" a complemento di quelle già descritte sopra. Esse sono divise in due parti assolutamente speculari.

Nella parte di sinistra troviamo: - langue d'origine;

- étymon lors de l'emprunt; - forme (d'après...);

- sens (d'après...);

- localisation géogr. (d'après...); - date dernière attestation (d'après...); - première attestation (d'après...);

- attestation (texte et références (d'après...)). Nella parte di destra troviamo:

- langue d'emprunt;

- mot à son apparition en français , - forme;

- sens (d'après...);

- localisation géogr. (d'après...); - date;

- première attestation (texte et référence) (d'après...). 2.9. Conclusioni sulla struttura dei "dossiers de mots"

A partire dalla lettera "b", le tecniche di redazione dei "dossiers de mots" si affinano grazie all'indicazione di esempi suddivisi nelle diverse categorie e di fondi a disposizione. Sempre a partire dalla lettera "b" vengono inserite schede azzurre, seppure solo relativamente ad alcuni lemmi o famiglie di parole. Esse però hanno ancora lo scopo di fornire esclusivamente la sintesi (una sorta di sommario) dei dizionari che trattano tali lemmi ed, eventualmente, dei fondi che ne contengono i relativi esempi.

Possiamo individuare coi "dossiers de mots" relativi alla lettera "c" una normalizzazione metodologica nella redazione degli stessi: oltre ad accompagnare tutti i lemmi e tutte le famiglie di parole, la scheda azzurra si presenta via via più completa, fornendo una sintesi di tutta la documentazione a disposizione.

La maggior parte delle modifiche relative alla scheda azzurra si riscontrano, infatti, all'interno dei "dossiers" relativi alle parole o alle famiglie di parole della lettera "c". Rimane inalterata la struttura in tre parti (la prima relativa ai dizionari, la seconda relativa alla bibliografia, la terza relativa agli esempi) ma, in un primo tempo, la parte relativa agli esempi viene arricchita da indici cumulativi derivanti da calcoli statistici effettuati automaticamente dal calcolatore, i quali rappresentano una sintesi dei dati riguardanti gli esempi tratti dai diversi corpora che sono stati di volta in volta analizzati. In un secondo tempo, le modalità di presentazione vengono modificate con nuove voci relative soprattutto alla parte riguardante gli esempi.

A partire da qui, l'ossatura della scheda rimane inalterata ed essa verrà inserita in tutti i "dossiers". Le modifiche successive consistono in perfezionamenti che riguardano per la maggior parte dei casi la sezione relativa agli esempi e, in alcuni casi, la parte relativa alla bibliografia. Sebbene a partire dalla lettera "i" la struttura della scheda non sia più divisa in tre parti bensì in quattro, e sia stato introdotto un foglio stampato da computer, i dati che se ne ricavano rimangono sostanzialmente immutati.

Essa, inoltre, riflette le necessità e le costrizioni che si manifestano di volta in volta: a partire dalla lettera "c", infatti, viene indicato il numero di esempi autorizzati per ogni lemma sulla base di studi statistici effettuati a partire dal momento in cui la direzione centrale del CNRS impose al laboratorio di Nancy la pubblicazione in tempi rapidi i primi volumi del dizionario.

La media ponderata degli esempi autorizzati per ogni singolo lemma viene esposta in una tabella all'interno del documento "Pour un nouveau cahier de normes" e risulta da calcoli effettuati sulla base del numero di occorrenze, per ogni singolo lemma, all'interno del corpus di riferimento. In tale documento si specifica, in particolare, che

depuis le tome 4, le rédacteur connaît le nombre d'exemples détachés autorisés pour un mot ou une famille de mots grâce à un document (fiche bleue) joint au dossier de mots et établi à partir de la fréquence absolue du mot dans le fonds littéraire (à l'exclusion des exemples fournis par l'Inventaire général de la Langue Française)76.

La relativa tabella si presenta, dunque, come segue:

Classe d'occurrences Fourchette ou moyenne

d'exemples par mot 1 (et mots monosémiques

généralement techniques) 2 à 500 501 à 1000 1001 à 3500 3501 à 8000 8001 à 236000 236000

1 exemple ou énoncé(s) réduit(s)

4 esemples de 5 à 9 de 9 à 12 de 13 à 19 de 20 à 135 135

Accanto alle sintesi presentate dalla scheda azzurra, altri documenti vengono talvolta inseriti nei "dossiers de mots" per adiuvare l'attività di redazione: la "nomenclature des nomenclatures", la "nomenclature inverse" le "concordances" e le schede di sintesi etimologica.

I "dossiers de mots" non rappresentano, quindi, solamente una ricchezza documentaria ineguagliabile, una fonte preziosa oggi ancora consultata dai redattori del TLF étym e del DMF, ma costituiscono altresì una preziosa testimonianza attraverso la quale è possibile leggere, fra le righe, i diversi momenti dell'elaborazione del Trésor, le innovazioni metodologiche dettate da riflessioni teoriche e da costrizioni economiche nonché l'affinamento, di volta in volta, della tipologia delle informazioni riportate grazie all'ausilio dello strumento informatico: attraverso tale documentazione è possibile fissare uno spaccato dell'elaborazione teorica in ambito di linguistica computazionale e di lessicologia così come essa viene condotta in Francia dagli anni '60 ai primi anni '90.