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3. L'importanza del "Cahier de normes"

3.7. Seminari e riunion

Le relazioni di seminari o riunioni riguardano argomenti diversi. I documenti di cui disponiamo trattano, talvolta, argomenti specifici mentre, altre volte, riguardano riunioni fra redattori, revisori e rilettori oppure l'aggiornamento del "Cahier de normes". Per quanto riguarda i primi seminari, conserviamo tre resoconti che riguardano rispettivamente:

1. Le modalità di redazione di articoli che riguardano i participi, l'indice del TLF e l'uso metaforico;

2. La grafia dei lemmi del T.L.F.; 3. La definizione dei termini tecnici.

Nel primo documento si tratta la questione dell'inclusione dei participi all'interno di articoli in cui il lemma è un verbo e nella misura in cui essi sono equiparabili alla categoria grammaticale dell'aggettivo. Si forniscono dettagli per l'individuazione dell'uso aggettivale di un participio passato e si elencano i casi in cui il participio deve entrare nel lemmario come "vedette" o come "sous-vedette". Si riporta, infine, la struttura dell'articolo nel caso in cui il participio ad uso aggettivale è inserito come "sous-vedette".

Il secondo documento consta di uno schema che riassume le modalità di trascrizione grafica dei lemmi, in cui si rende conto in modo particolareggiato delle diverse tipologie che il lessicografo può incontrare: termini composti o semplici e, per questi ultimi, l'autorità rappresentata dal Dictionnaire de l'Académie del 1932.

Il terzo documento riguarda il metalinguaggio da utilizzare all'interno delle definizioni di tipo tecnico che afferiscono all'ambito delle scienze naturali.

I documenti successivi riguardano, da un lato, la riunione che ha avuto luogo i giorni 13 e 14 ottobre 1980 fra revisori, rilettori e redattori e, dall'altro lato, il seminario svoltosi il 27 novembre 1980 per l'aggiornamento del "Cahier de normes".

La riunione tenutasi il 13 e il 14 ottobre 1980 aveva, all'ordine del giorno, per il 13 ottobre, "organisation de la révision et de la relecture des articles; évaluation sur le

fonctionnement du dispositif"112 e, per il 14, "problèmes de nomenclature; contenu de la rubrique de synchronie [questions de détail, questions touchant au fond (début)]; contenu de la rubrique de synchronie (suite et fin); questions touchant la prononciation et l'orthographe"113. Sono presenti revisori e rilettori (ad eccezione di Abélard, Straka e Wagner, assenti giustificati), direttori di unità, collaboratori ai servizi di redazione, collaboratori del centro di documentazione e dei servizi informatici.

Tale riunione è stata preparata con la stesura delle domande da porre, riunite all'interno dell' "Inventaire de questions à évoquer lors de la réunion entre les réviseurs et relecteurs et les redacteurs les 13-14.10.1980", diviso in quattro parti che riuniscono problematiche sollevate da revisori, rilettori o redattori in merito a:

1. organizzazione della revisione e della rilettura di articoli; 2. problemi di macrostruttura;

3. contenuto della rubrica sincronica 4. pronuncia e ortografia.

Nella prima parte vengono riportati i problemi relativi al miglioramento del lavoro di redattori, revisori e rilettori; si auspica anche che l'aggiornamento del "Cahier de normes", denominato "Nouveau Cahier de normes" tenga conto del fatto che è necessario aggiungere un indice, che è altrettanto importante che nei seminari dedicati a tale aggiornamento vengano prese in giusta considerazione le osservazioni avanzate da rilettori, revisori e redattori e che, ad ogni eventuale variazione, corrisponda un'immediata sostituzione all'interno della versione precedente del "Cahier".

Per quanto riguarda il secondo punto, si fa presente che il numero di termini da inserire come "dérivés" o come "remarques" sembra eccessivo. Si pone, poi, il problema di tener conto o meno della macrostruttura di dizionari più recenti e non ancora contemplati fra i dizionari di riferimento.

Il terzo punto risulta essere il più articolato in quanto gli interrogativi posti dalle diverse categorie di collaboratori sono numerose. Fra queste, risultano abbondanti le domande relative al trattamento dei sintagmi e delle locuzioni mentre, per le cosiddette questioni

112 "Réunion entre les réviseurs, relecteurs et les rédacteurs les 13 et 14 octobre 1980", documento interno, [1980], p. 1.

relative al metalinguaggio, non sembra essere ancora chiaro quali informazioni debbano essere poste fra parentesi quadre, quanti e quali debbano essere i sinonimi e gli antonimi da riportare all'interno dell'articolo, che tipo di metalinguaggio sia necessario utilizzare per l'analisi morfologica nei casi di composti e derivati, quale sia il modello uniforme della definizione, in che modo trattare il lessico tecnico, come si debbano inserire gli indicatori stilistici, come trattare gli aggettivi e le interiezioni, come trattare l'uso metaforico e, infine, in che modo inserire gli esempi.

L'ultimo punto consta di sei domande poste da Catach: grafia del lemma, indicazioni fonetiche e ortografiche nei loro rapporti con la norma, trattamento grafico e morfologico delle parole composte, trattamento grafico e morfologico dei prestiti, problemi di rimando fra un articolo e l'altro.

Il risultato delle due giornate di discussione è riportato nel documento intitolato "Séminaire du 27.11.80. Mise à jour du Cahier des normes (à la suite de la réunion des 13 et 14 oct. 1980 avec les réviseurs et relecteurs du TLF)". Esso, tuttavia, non entra nel dettaglio dei diversi temi trattati, ma si limita a riportare un certo numero di pagine che si raccomanda a redattori, revisori e rilettori di sostituire all'interno del "Cahier".

La documentazione a nostra disposizione costituisce una ricca testimonianza delle riflessioni riguardanti vari aspetti della teoria lessicografica durante più di un decennio (1972-1985).

Dalla consultazione dei documenti interni si evince che il punto di partenza di tale riflessione è costituito da un insieme di norme destinate ai redattori riunite sotto il titolo di "Normes de rédaction" (1972). In tale documento, risalente al periodo in cui il T.L.F. era diretto da Paul Imbs, sono già evidenti le preoccupazioni derivanti dalla crisi scaturita nel 1967 in seguito alla lettera di Schneider114 e manifestatasi attraverso la richiesta di sveltire la pubblicazione dei primi volumi e di accelerare il completamento dell'opera.

Il "Cahier de normes" del 1979 e i seminari che lo precedono e lo seguono testimoniano le stesse preoccupazioni ma sono altresì il risultato del cambio di direzione da Paul Imbs a Bernard Quemada.

114 Cfr. supra, p. 12.

Le date di tali documenti riflettono, così, le preoccupazioni di due momenti cruciali nella storia del T.L.F. che si evincono facilmente raffrontandone i contenuti. Le "Normes de rédaction" esordiscono con riflessioni relative al lemmario, per proseguire, nella seconda parte, con la ponderazione degli esempi. Anche il "Cahier de normes" conduce uno studio quantitativo, sebbene più dettagliato rispetto a quello delle "Normes de rédaction", relativo al lemmario, con una stima dei lemmi per ogni volume (nella prima parte) e con una ponderazione degli esempi per ogni articolo (nella seconda parte). Per il resto, ritroviamo nel "Cahier de normes" gli stessi argomenti già trattati nelle "Normes de rédaction": le indicazioni bibliografiche relative agli esempi, la rubrica "Prononciation et orthographe", la rubrica "Etymologie et histoire" e la rubrica bibliografica, trattate rispettivamente nelle parti III, IV, V e VI delle "Normes de rédaction", sono contenute nella seconda parte del "Cahier de normes", con contenuti diversi (ad eccezione delle riflessioni relative alla rubrica "Prononciation et orthographe", per le quali il documento è identico nelle due versioni), sulla base delle sopravvenute esigenze e, soprattutto, risultanti dalle riflessioni dei seminari dei giorni 22 e 23 febbraio 1979. Il fatto di considerare il "Cahier de normes" come risultato di tali seminari è giustificato, inoltre, dal fatto che tale documento contiene una parte assente dalle "Normes de rédaction": trattasi della terza parte, dedicata al lessico specialistico, agli affissi e agli elementi formanti contenuta nei documenti preparatori ai succitati seminari nonché nella relazione finale.

Non è solo lo scarto esistente fra le "Normes" e il "Cahier" a testimoniare due diverse anime alla guida del T.L.F. Il Seminario del 23 febbraio 1979 e la relazione che ne segue, nonché i documenti riguardanti i seminari dei giorni 13 e 14 ottobre 1980, riflettono un'importante innovazione nella modalità di stesura del T.L.F. voluta da Bernard Quemada: sotto la sua direzione, per garantire la coerenza degli articoli, egli decide di avvalersi di esperti, revisori e rilettori esterni.

Oltre a costituire una preziosa testimonianza delle riflessioni relative alla teoria lessicografica, la documentazione in nostro possesso costituisce un utile punto di partenza in merito allo studio del metalinguaggio e, in particolare, della definizione. Sarà, infatti, dal tentativo di formalizzazione contenuto nei documenti preparatori ai seminari del 22 e 23 febbraio 1979 che trarremo spunto per lo studio tipologico delle definizioni del T.L.F.