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Sciroppo di berbero (crespino). — Questo sciroppo è eccellente ed economico per chi vive nei paesi dove cresce il ber

Nel documento IL PICCOLO = FOCOLARE (pagine 174-177)

CAPITOLO DECIMOPRIMO

7. Sciroppo di berbero (crespino). — Questo sciroppo è eccellente ed economico per chi vive nei paesi dove cresce il ber

bero e può procurarsene le frutta senza spesa.

Occorre tuttavia una bella paniera di berbero per ottenere un paio di litri di sciroppo. Le piccole bacche si levano via con cura dai grappoletti e si mettono al fuoco con l’ identico sistema dei mirtilli (vedi ricetta precedente), cioè a bagno maria. Il sugo, quando sono bene rammolliti, si estrae comprimendoli fortemente in uno staccio. Pesato che abbiate il sugo come indica la ricetta N.° 1, met­ tete al fuoco egual peso di zucchero (ridotto in briciole) con un bic­ chiere d’ acqua per ogni chilogramma.

Pulitelo bene, come dicemmo nella ricetta dello “ Sciroppo di ribes „ e quando comincia a fare le bolle o gemme unitevi il sugo di berbero. Rallentate il fuoco, schiumate con diligenza (vedi sempre ricetta N.° 1) e riponete colle regole precedenti. Se volete avva­ lorare il sapore di questo sciroppo mettetevi a bollire le buccie di un arancio e di un limone per ogni chilogramma di zucchero, e quand’ è cotto aggiungetegliene anche il sugo passato da un pan­ nolino, mescolando bene. Il paiolo in cui fate lo sciroppo dev’ essere di rame.

8. Sciroppo di vino. — Fate bollire un litro di vino nero di prima qnalità con y 2 chilogr. di zucchero ; quando sono trascorsi 15 minuti, aggiungetevi il sugo di 8-4 limoni, levatelo dal fuoco subito e riponete lo sciroppo in bottiglie che chiuderete appena sarà fred­ dato. Se gradite che il sapore di limone sia forte, strofinate lo zuc­ chero sulla scorza delle frutta prima di unirlo al vino.

. Meglio onore ohe boccone.

9. Sciroppo di menta. — Fate bollire un chilogr. di zucchero con mezzo litro scarso d’ acqua, pulendolo bene come indica la ri­ cetta dello “ Sciroppo di ribes „. Quando appaiono sulla superfice una quantità di bolle grosse e dense, ritiratelo dal fuoco e versa­ tevi alcune gocce (per il gusto conviene assaggiare) di essenza di menta che vi procurerete in qualche buona drogheria. Mettete lo sciroppo freddato in un paio di bottigliette lasciandovi un piccolo vuoto, chiudetele bene, collocatele in piedi in una padella piena

d’ac-qua fredda, portate questa a bollitura e, trascorsi 15 minuti, ritirate dal fuoco la padella lasciandovi le bottiglie finché ogni calore ne è svanito.

La menta dev’ essere di prima qualità.

10. Sciroppo di caffè. — Fate mezzo litro di caffè fortissimo e di buona qualità. Fate pure bollire un chilogr. di zucchero con mezzo litro d’ acqua finché comincia a prendere un colore d’ oro chiaro e versatevi, senza troppo mescolare, il caffè caldo e passato da un tovagliolo, chiudete la cazzarola a ciò l’ aroma non si disperda e, freddo che sia lo sciroppo, riponetelo in bottiglie.

Badate che lo zucchero sia purgato con una penna come in­ dica la ricetta N.° 1. Servitevi di una cazzarola bene stagnata o di terra.

11. Agro di limone. — Fate bollire un chilogr. di zucchero con un bicchiere d’ acqua, badando di pulire con una penna gli orli del paiolo dove si raccolgono i rifiuti della schiuma. Quando appaiono le bolle grosse e dense, unitevi le scorze di 5 bei limoni tritate finissime e cuocete ancora lo zucchero finché comincia a filare, ver­ satevi allora il sugo delle frutta, passate subito il liquido allo staccio e riponetelo.

Lo zucchero fila, quando prendendone una goccia fra l’ indice e il pollice e allontanando le due dita uno dall’ altro vi resta fram­ mezzo un filo.

12. Mosto. — Pigiate dell’ uva matura e dolce per farne uscire il sugo. Passate questo con forza da un tovagliolo, mettetelo al fuoco e cuocetelo finch’ è ridotto alla metà. Il mosto si può bere coll’ acqua ma serve principalmente per fare le conserve di frutta. (Vedi Cap. 10).

Se z io n e I I .

L E B I B I T E .

Non essere il primo a provare il nuovo.

1. Bibite fatte cogli sciroppi precedenti. — Due tre cuc­ chiai di sciroppo diluiti con acqua calda o fredda possono costituire una bibita omogenea, piacevole, e più sana d’ un bicchiere di

cat-2. Limonata (per una persona). — Prendete 8-10 pezzetti di zucchero, strofinateli sulla scorza d’ un limone ben lavato finché la parte gialla è quasi tutta scomparsa, mettete questi pezzetti in un bicchiere, versatevi sopra il sugo scolato del limone e, mescolando, riempite il bicchiere d’ acqua.

Limonata calda (vedi thè di limone).

3. Aranciata (per una persona). — Come la precedente pren­ dendo un arancio invece di un limone. Squisita riesce con un aran­ cio e un limone per mezzo litro d’ acqua e lo zucchero necessario. 4. Aranciata e limonata gasosa. — Invece di diluire il sugo coll’ acqua sola, aggiungetevi oltre qualche cucchiaio d’acqua un po’ di Seltz.

5. Agresto. — Sugo d’ uva bianca immatura raddolcito collo zucchero.

6. Uovo alla marsala (per infermio per convalescenti). — Sbat­ tete in un bicchiere un ovo intero con 2 buoni cucchiai di zucchero pestato fino, finché il composto riesce schiumoso. Versatevi adagio un pochino d’ acqua (3-4 cucchiai) ma sempre mescolando, poi riem­ pite il bicchiere di marsala o di altro buon vino bianco.

7. Latte di gallina. — Preparate un uovo sbattuto come so­ pra, ma invece d’impiegare acqua o vino prendete latte caldo o freddo. 8. Latte di semi di melone (Semata). — Pestate 3-4 cuc­ chiai di semi di melone in un piccolo mortaio aggiungendo acqua a poco a poco. Quando v ’ accorgete eh’ entro il guscio dei semi non vi è piu polpa alcuna, levate via il latte, che sarà circa un bicchiere, raddolcitelo con un po’ di zucchero e servitevene come di bibita rinfrescante. Questa semata, prima d’ adoperarla, va passata da un pannolino.

9. Acqua d* orzo. — Fate bollire un cesto (piede) di lattuga con due manate d'orzo naturale in due litri d’ acqua finché i grani s’aprono. Passate il liquido da un tovagliolo, aggiungetevi quel tanto di miele che occorre per raddolcirlo, tenetelo in luogo caldo e ser­ vitevene, prendendone una tazzina ogni mezz’ ora, per le costipa­ zioni di petto.

10. Acqua di riso. — Fate bollire due ore, con molt’ acqua, 250 gr. di riso con due tre pezzetti di cannella della regina. Spre­ mete poi il liquido da un tovagliolo, raddolcitelo con un po’ di zuc­ chero e servitevene per uso astringente.

Nel documento IL PICCOLO = FOCOLARE (pagine 174-177)