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Il settore fieristico italiano

Tendenze e dati relativi all’importanza delle fiere nella strategia aziendale

2.4 Il settore fieristico italiano

Il settore fieristico in Italia ricopre da tempo un ruolo importantissimo nell’economia del nostro paese. Esso, infatti, si pone come centro relazionale per lo sviluppo di collaborazioni e rapporti professionali all’interno del network italiano, ma al contempo si pone in un’ottica internazionale fornendo una valida occasione di promozione e di esportazione delle capacità italiane all’estero.

Ma non solo, l’organizzazione e lo svolgimento delle manifestazioni fieristiche creano un notevole indotto nello stato italiano, attribuendo a questo settore una fondamentale valenza non solo a livello strategico. Nella realtà italiana questo settore è certamente caratterizzato da un valore insostituibile nella promozione e nel contributo che esso nell’esportazione e incremento dell’immagine collegata ai prodotti d’eccellenza che il nostro mercato è capace di fornire all’intero sistema internazionale. Settori come quello eno-gastronomico, nautico, del turismo e di tutti i prodotti Made In Italy, per fare alcuni esempi, pongono una notevole fiducia nelle capacità promozionali e comunicative che tali occasioni rappresentano nelle dinamiche economiche.

Il dato che sottostà a tutto questo presenta dei numeri notevoli. Si stima che circa metà dell’export italiano sia riconducibile agli eventi fieristici: le circa 1.000 fiere che si svolgono all’anno, riescono a produrre un indotto di circa 20 miliardi nel sistema italiano, coinvolgendo circa 20 milioni di operatori41.

Il rapporto collaborativo che il sistema produttivo italiano presenta con gli eventi fieristici risulta essere sempre più necessario in un contesto, quello attuale, caratterizzato dal bisogno di adeguate vetrine che possano mettere in evidenza le capacità delle imprese italiane in modo efficiente ed efficace. Ecco perché la possibilità di trovare dei “momenti” caratterizzati

da un’alta specializzazione e dal coinvolgimento di interlocutori, altresì difficilmente rintracciabili, rimane fortemente radicata nelle strategie italiane.

L’attitudine delle imprese deve comunque implementare l’approccio proattivo di queste verso il mercato, continuando a seguire le tendenze di internazionalizzazione che hanno caratterizzato lo sviluppo delle eccellenze italiane.

Il settore fieristico in Italia sta comunque subendo una evoluzione che si può cogliere sia nel mutamento delle peculiarità degli eventi fieristici, sia nel cambiamento delle strutture che li ospitano. Si è assistito, ad esempio, ad un progressivo incremento del volume dei quartieri fieristici, alla ridefinizione e all’evoluzione delle strutture, ma anche alla trasformazione delle proprietà di queste in nuovi modelli (passaggio a forme societarie S.p.a). Inoltre, le competenze vengono decentrate e si fa spazio alla sperimentazione di nuove modalità di gestione ed organizzazione, cercando di stringere accordi che rafforzino il sistema fieristico italiano42 . Per cercare di capire il peso di tale settore in Italia si svolgono più di 1.00043 manifestazioni fieristiche l’anno; di queste circa 190 hanno vocazione internazionale, 400 circa sono di tipo nazionale e le rimanenti sono a carattere regionale o locale.

Queste manifestazioni sono coadiuvate dalla partecipazione di oltre 200.000 imprese Italiane. Ben oltre 80.000 imprese sono presenti ad eventi di carattere internazionale, mentre la partecipazione di imprese estere a fiere italiane si attesta ben oltre le 25.000 presenze.

42 si fa riferimento alla partnership nel settore enogastronomico tra gli enti Verona Fiere e

Parma Fiere

Tabella 2.2 Le manifestazioni a carattere internazionale per regione

Fonte: Aefi, 2012

Come già sottolineato in precedenza, le fiere si configurano non solo come vetrine in cui i servizi e i prodotti vengono messi in mostra, con il raggiungimento di un pubblico di riferimento che va ben oltre quello territoriale di appartenenza, ma anche come strumento che ben si presta allo sviluppo e al test di innovazioni.

L’evento fieristico si configura infatti come fenomeno di “replicazione” del mercato, e proprio per questa caratteristica assume notevole importanza. Da un lato, questa caratteristica implica che esso presenta la partecipazione di soggetti importanti nelle dinamiche economiche

MANIFESTAZIONI A CARATTERE INTERNAZIONALE 2012

Regioni Numero

Manifestazioni % sul totale

Emila!:!Romagna!! 40 19,8 Friuli!Venezia:Giulia!! 1 0,5 Lazio!! 10 5,0 Liguria!! 1 0,5 Lombardia!! 77! 38,1! Marche!! 2! 1,0! Piemonte!! 9! 4,5! Trentino!Alto:!Adige!! 12! 5,9! Puglia!! 5! 2,5! Sardegna!! 1! 0,5! Sicilia!! 2! 1,0! Toscana!! 18! 8,9! Veneto!! 24! 11,9! Totale!! 202! 100!

mondiali 44 , ma dall’altro esso è caratterizzato dalla possibilità di raccogliere dati e sensazioni sia sulla situazione del settore competitivo di riferimento, sia riguardo i feedback che questi soggetti esprimono riguardo ad innovazioni e nuovi prodotti.

In particolare, da un certo punto di vista, date le nuove logiche di sviluppo e di organizzazione delle attività in Italia, le fiere non possono ritenersi esenti dal dover presentarsi con strumenti e soluzioni capaci di valorizzare l’importanza attribuita a risorse immateriali, al sapere informale e alla creatività che caratterizzano il panorama della ormai presente “economia della conoscenza”, Proprio in risposta a tali trend, il settore fieristico deve presentare maggiore inclinazione allo sviluppo di modelli coerenti con gli assetti che si vanno delineando, dimostrando una maggiore flessibilità e una minore standardizzazione nel recepimento i processi di modernizzazione.

Questa necessità è ulteriormente manifestata dai dati raccolti dai sondaggi diAefi45, i quali hanno mostrato come gli addetti del settore manifestino le loro preoccupazioni relative all’impatto della crisi sul sistema fieristico. La maggiore preoccupazione è relativa alle fiere ad orientamento business e consumer, mentre le manifestazioni miste, convegno o le fiere evento trasmettono una sensazione di maggiore stabilità all’influenza di tale fattore.

44 si fa riferimento in particolare alle fiere con vocazione B2B e a soggetti “decision-

maker”

Figura 2.2 Sondaggio relativo all’impatto della crisi sul settore fieristico italiano

Fonte: AEFI 2010

Figura 2.3 Sondaggio relativo all’impatto della crisi sul settore fieristico italiano

Fonte: AEFI 2010

Riguardo l’impatto percepito sulle diverse tipologie di fiera si nota che le fiere a carattere nazionale ed internazionale sono percepite come le più soggette all’influenza della crisi mondiale.

Figura 2.4 Sondaggio relativo all’impatto della crisi sulle diverse tipologie di fiera