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CAPITOLO 4. COLTIVARE LA LINGUA DIDATTICA DELL’ITALIANO L

4.7. Gli sfondi integratori

Cos'è uno sfondo integratore? Un elemento, una storia, un tema che fa da cornice ad ogni proposta, consentendoci di osservarlo da più punti di vista e riattraversarlo mediante vari linguaggi espressivi e canali privilegiati d'apprendimento. Cosa integra lo sfondo integratore? Le memorie, le abilità, le riflessioni di ciascuno consentendo di tessere intorno a quell'unico elemento una rete di significati e di possibilità di esprimerli.208

Partendo dal presupposto che “ogni apprendimento è auto-motivato e basato sull'esperienza”209, lo sfondo integratore offre lo spunto di partenza, il richiamo che guida verso un percorso di approfondimento personale della tematica in questione. “Nel contesto educativo cerchiamo temi generatori che siano la molla, il richiamo allo svolgersi delle attività proposte”210, stimolando lo studente verso l’esplorazione dei significati individuali che ad essi vengono attribuiti.

Lo sfondo integratore è di solito un tema che pesca nelle profondità dell'esperienza umana, qualcosa in grado di appassionare e incuriosire da sempre. Qualcosa che da sempre chiede di essere disvelato, spiegato, raccontato, rappresentato. Qualcosa che da sempre e in molti campi è generatore di pensieri, di discorso, di abilità specifiche, di rappresentazioni simboliche.211

Oltre a ricollegarsi alla propria esperienza personale, lo sfondo integratore possiede una propria “valenza motivazionale”212 conducendo il migrante alla scoperta del senso ad esso attribuito e favorendo “il raccordo tra componente cognitiva e affettiva”213.

Gli sfondi integratori possono essere raggruppati in tre tipi diversi:

Metaforico permette al migrante di “ristrutturare il significato di una situazione problematica, introducendo attraverso una metafora una prospettiva diversa di osservazione e promuovendo la condivisione dell’esperienza”.214

208 Finestre di metodo, testo contenuto nella sezione “la formazione” dal sito di Asinitas Onlus

http://www.asinitas.org/finestre.html

209

C. ROGERS, cit. in La formazione, testo contenuto nella sezione “la formazione” dal sito di Asinitas Onlus http://www.asinitas.org/formazione.html

210 La formazione, testo contenuto nella sezione “la formazione” dal sito di Asinitas Onlus

http://www.asinitas.org/formazione.html

211

Ibid.

212 P. DIADORI, M. PALERMO e D. TRONCARELLI, Manuale di didattica dell’italiano L2, Perugia,

Guerra Edizioni 2009, p.189

213 Ibid. 214

Narrativo “consiste in una storia entro la quale si collocano e acquisiscono significato i diversi compiti di apprendimento”.215 Solitamente, questo tipo di sfondo viene costruito attraverso l’utilizzo di fiabe, favole, miti e testi narrativi, proposti agli studenti come incipit, scintille per stimolarne la narrazione personale e la rielaborazione del proprio vissuto.

Simulazione di contesti questo tipo di sfondo integratore mira invece alla “riproduzione in scala di un ambiente particolare”216 come può essere, ad esempio, la casa natia, i luoghi legati al passato, gli spazi di emarginazione ed esclusione entro cui i migranti vivono la loro quotidianità, ecc., attraverso i quali rappresentarsi in riferimento ad essi e stabilire una nuova visione della relazione che li lega reciprocamente.

Intendo presentare, qui di seguito, un caso concreto di sfondo integratore, legato al tema dell’ombra, per analizzare come l’insegnate possa portare all’approfondimento del tema con modalità diverse e come gli studenti possano, a loro volta, interpretarlo secondo direttrici differenti, dettate dall’ottica personale che condiziona profondamente l’approccio alla tematica stessa.

[L’ombra] può essere considerata su un piano scientifico: osservando e giocando con la luce e i corpi solidi, sul piano letterario e poetico, sul piano dei laboratori espressivo/manuali (giochi con ombre cinesi, teatro delle ombre, teatrino delle ombre con le sagome, i colori ombra, l'ombra nell'arte ecc.) Sul piano simbolico l'ombra può essere considerata come gli aspetti sconosciuti, in ombra di sé stessi e poi della collettività ecc., l'uomo nero, l'uomo ombra. Sul piano corporeo essa può essere richiamata con i giochi di imitazione e deformazione, nella luce, nel buio, nelle diverse possibilità dell'esperienza visiva.217

L’insegnante deve essere dunque in grado di riconoscere i molteplici punti di osservazione che gli permettono di presentare l’oggetto di analisi con forme e modalità diverse. Lo sfondo integratore può essere presentato al gruppo classe sul piano scientifico, simbolico, corporeo, ecc. Può consistere in un immagine, in un video, in una attività ludica, in un racconto o in molto altro.

Proposto lo sfondo integratore, quello dell’ombra nel nostro caso, in una delle forme sopra citate, e invitato ogni componente del gruppo alla propria personale elaborazione, si assisterà alla produzione di risultati diversi da parte degli studenti, dovuti a “percorsi

215 Ibid. 216 Ibid.

217 La formazione, testo contenuto nella sezione “la formazione” dal sito di Asinitas Onlus

esperienziali non lineari”218, nella libertà di sviluppo autonomo e creativo e di “descrizione del proprio itinerario”.219

All'interno di un percorso così costruito ogni attività sarà spunto di riflessione per le altre, si faranno intorno a quell'unico elemento varie scoperte e ci sarà un crescente intimo scambio di esperienze e vissuti personali, passati e presenti. Le persone stesse percepiscono di star lavorando nella strutturazione di competenze specifiche: narrazione orale o scritta, espressività manuale e corporea, riflessione su un tema antropologico ecc., mentre scandagliano, rivoltano, osservano un singolo elemento.220

Lo sfondo integratore si rivela così strumento indispensabile per la libera narrazione e esplorazione del sé, portando alla riflessione sul tema che, scaturendo da una pluralità di punti di osservazione differenti, dettati dal proprio essere in relazione all’oggetto e al mondo, genereranno una molteplicità di risultati rivelatori del rapporto più o meno profondo, più o meno conscio, che ogni singola personalità ha sviluppato in base alle proprie esperienze di vita.

218

P. DIADORI, M. PALERMO e D. TRONCARELLI, Manuale di didattica dell’italiano L2, Perugia, Guerra Edizioni 2009, p.189

219 Ibid.

220 La formazione, testo contenuto nella sezione “la formazione” dal sito di Asinitas Onlus