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Il sistema scolastico ticinese

Nel documento Il labirinto della dislessia (pagine 10-15)

Prima di analizzare il tema della dislessia è necessario dedicare un paragrafo per l’approfondimento del sistema scolastico ticinese e svizzero.

Avere una panoramica generale di questa organizzazione, permette di analizzare i fenomeni legati al tema della dislessia e della formazione, ambe due argomenti in stretta correlazione.

La dislessia è sicuramente un disturbo che vede la sua nascita o la sua scoperta proprio in un cotesto scolastico ed è uno dei luoghi in cui tale problematica può divenire un vero e proprio handicap.

Il sistema scolastico ticinese assiste ad un importante fase di cambiamento a livello legislativo a causa dell’accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola dell’obbligo.

Inoltre, fornisce una serie di servizi che sottostanno al grande cappello del Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport (DECS). Essi si dedicano al sostegno dell’alunno in difficoltà al fine di permettergli di raggiungere il successo scolastico. Questo capitolo andrà dunque ad approfondire questi aspetti.

3.1 Il sistema scolastico Ticinese e l’accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria

Il sistema scolastico svizzero viene gestito dai cantoni, dai comuni e dalla Confederazione i quali condividono le varie responsabilità. Questo permette di avere un maggiore occhio di riguardo verso la lingua e le culture diverse di ogni cantone.

Chi detiene la responsabilità principale però sono i cantoni, come quello ticinese. Infatti, in Svizzera ci sono ben 26 sistemi scolastici con peculiarità distinte, i quali si accomunano attraverso dei principi basilari (Klaunzer, 2011).

La scuola dell’obbligo si trova di fronte ad una fase di notevole cambiamento e importanti riforme. Nel 2006 vi è stata una revisione degli articoli costituzionali sull’educazione. La popolazione Svizzera ha acconsentito su larga scala un articolo costituzionale sulla formazione che ha come obbiettivo quello di armonizzare e coordinare i vari sistemi scolatici cantonali. Questa revisione prende il nome di “accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria (Concordato HARMOS)” ed è entrata in vigore il primo agosto 2009 in Ticino stipulata dalla Conferenza dei Direttori della Pubblica Educazione (CDPE). Ai cantoni che vi hanno aderito, sono stati concessi sei anni di tempo per potersi adattare a questa legislazione. https://www4.ti.ch/decs/ds/harmos/home/presentazione/

Dopo questa revisione infatti, i cantoni e la Confederazione hanno il vincolo di unificarsi per quanto riguarda aspetti legati all’età di inizio della scuola, la durata dell’obbligatorietà scolastica, gli obbiettivi e le tempistiche in relazione alle fasi di formazione, il loro passaggio da una fase all’altra e il riconoscimento dei vari diplomi.

L’obbiettivo è dunque quello di garantire la qualità dell’insegnamento e del sistema scolastico utilizzando tecniche ed espedienti collettivi di guida. Ciò garantisce un certo rispetto delle varie culture e lingue presenti nella Confederazione e permette di non sbarrare la mobilità della popolazione verso contesti nazionali o internazionali.

Questa armonizzazione intercantonale propone anche l’obbligo di studiare una seconda lingua nazionale e dell’inglese già durante la scuola elementare. La prima lingua nazionale

sarà insegnata al più tardi a partire dalla terza elementare, quindi al quinto anno di scuola.

La seconda lingua straniera (inglese) a partire dal quinto anno di elementari, ossia a partire dal settimo anno di scuola.

È a discrezione dei cantoni stabilire e decidere se iniziare con la seconda lingua nazionale o l’inglese. HarmoS prevede inoltre, una terza lingua straniera facoltativa.

Il Canton Ticino si è però procurato una deroga capace di mantenere l’attuale pianificazione, la quale consiste nell’insegnamento del francese, lingua nazionale, a partire dal quinto anno di scuola (terza elementare), del tedesco, sempre lingua nazionale, a partire dal nono anno di scolarizzazione (seconda media) e dell’inglese nel decimo anno (terza media).

https://www4.ti.ch/decs/ds/harmos/home/armonizzazione-degli-obiettivi/

HarmoS definisce anche matematica e scienze naturali, scienze umane e sociali, educazione musicale, educazione visiva, educazione alle arti plastiche e educazione fisica, discipline che devono rientrare nella formazione di base. Le materie appena elencate devono essere fronteggiate da ogni studente durante la scolarità obbligatoria.

https://www4.ti.ch/decs/ds/harmos/home/armonizzazione-degli-obiettivi/

È chiaro che la Confederazione voglia valorizzare il plurilinguismo della Svizzera e le capacità linguistiche nazionali. Il cambiamento dovuto all’armonizzazione della scuola obbligatoria porta una mobilità facilitata all’interno dei confini nazionali. Nonostante ciò, un maggiore carico di studio in età precoce potrebbe essere un vero e proprio ostacolo per i bambini con difficoltà scolastiche o che soffrono di disturbi specifici di apprendimento come la dislessia. Tale cambiamento potrebbe quindi tramutarsi in un possibile fallimento scolastico in un contesto in cui il bambino con difficoltà è già particolarmente sollecitato.

Dall’immagine seguente è possibile osservare lo schema del sistema scolastico ticinese.

Per quanto riguarda il contesto svizzero, la scuola dell’obbligo comprende il grado primario composto dalla scuola dell’infanzia e delle elementari. Il livello secondario I rappresenta le scuole medie. La durata globale dei due percorsi ammonta a undici anni totali (tra cui due nella scuola dell’infanzia) nella maggior parte dei cantoni. È bene ricordare che solo in Ticino vi è la possibilità di frequentare, non obbligatoriamente, la scuola dell’infanzia già a partire dai tre anni.

Nel contesto scolastico ticinese si possono dunque osservare undici anni scolastici relativi al percorso obbligatorio. A loro volta essi si suddividono in: sette anni per il grado primario (due anni di scuole dell’infanzia e cinque per le scuole elementari) e il grado secondario composto da quattro anni di formazione alle scuole medie.

L’asse temporale principale che verrà maggiormente analizzato durante questo scritto è il grado primario, con un occhio di riguardo alla scuola elementare.

Quest’ultima rappresenta il luogo in cui emergono le prime evidenti difficoltà scolastiche, ipotizzando un possibile disturbo dell’apprendimento.

Figura 1: Grafico del sistema scolastico ticinese

https://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DS/documenti/pubblicazioni/statistica_scolastica/2020_Sc uola_ticinese_in_cifre.pdf

3.2 Il Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport (DECS)

Dopo aver compreso le dinamiche del sistema scolastico Ticinese e l’accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria, è bene approfondire i servizi presenti sul territorio. Essi sottostanno al dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, le quali si occupano del sostegno dei bambini con difficoltà scolastiche.

Il DECS si dedica alla formazione obbligatoria, post-obbligatoria e continua e alla promozione della cultura. Essa inoltre cura e dirige le attività amministrative e le armonizza con quelle politiche. La direzione del dipartimento coordina quattro ambiti di competenza che sono: la divisione della scuola, la divisione della formazione professionale, la divisione della cultura e degli studi universitari e la sezione amministrativa. La prima si dedica all’educazione prescolastica, primaria, media e media-superiore. Inoltre si occupa della pedagogia speciale e dell’orientamento scolastico e professionale.

La seconda divisione si dedica maggiormente all’ambito professionale collaborando con le organizzazioni nel mondo del lavoro. La terza divisione si dedica agli istituti culturali

cantonali, come le biblioteche cantonali, la cultura e le varie università presenti sul territorio.

La sezione dell’amministrazione si dedica invece ai vari aiuti allo studio e alla linea di trasporti per raggiungere le strutture scolastiche. Essa si occupa anche di altre questioni amministrative come può essere il mondo dello sport. https://www4.ti.ch/decs/chi-siamo/presentazione/

3.2.1 Il servizio di sostegno pedagogico

Il servizio di sostegno pedagogico (SSP) che sottostà al Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport (DECS) è una prestazione scolastica gratuita che vige in ogni struttura.

Esso si occupa quindi in generale di poter garantire un inserimento e un’integrazione nel mondo scolastico in funzione delle capacità e dei bisogni degli allievi. L’obbiettivo è quello di poter prevenire le problematiche a livello scolastico, valutare e rispettare le varie differenze tra gli allievi. Sostenere quest’ultimi nel loro percorso e nelle loro difficoltà, incentivare le pratiche di formazione, permettere la frequenza regolare a scuola e arricchire la collaborazione tra genitori e docenti.

Il servizio di sostegno pedagogico è un’istituzione presente nelle scuole dell’infanzia, nelle elementari e nelle medie. Il servizio presente nelle elementari si dedica al disadattamento scolastico e si occupa di prevenire e di trattare queste dinamiche (ScuolaLab, n.d.).

Questo servizio collabora in modo diretto con il docente di riferimento, colui che è in prima linea il responsabile delle misure pedagogiche. Il servizio di sostegno pedagogico, inoltre può intervenire in modo indiretto.

Questo servizio è strutturato in gruppi prettamente regionali, che vengono sparpagliati a livello geografico sul territorio ticinese. Ognuno di questi gruppi è composto da svariate figure professionali quali la psicomotricista, il docente di sostegno pedagogico e il logopedista.

Colui che coordina le varie figure è denominato capogruppo. Quest’ultimo ha dunque come obbiettivo quello di coordinare le varie figure presenti, comprese le famiglie, i servizi e gli organi esterni. Questa figura ha, in aggiunta, l’incombenza generale sull’attività diagnostica (ScuolaLab, n.d.).

3.2.2 La sezione della pedagogia speciale

Anche questa sezione sottostà al Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport (DECS). Essa si dedica alla strutturazione e alla coordinazione delle misure di pedagogia speciale, lavorando in maniera intersecante con i differenti gradi scolastici. Le quali possono essere le scuole pubbliche o gli istituti privati attraverso delle prestazioni di pedagogia specializzata.

Queste prestazioni, devolute dalla sezione della pedagogia speciale, possono essere delle misure di base, quindi di appoggio, oppure supplementari e sono organizzate in collaborazione con il servizio di sostegno pedagogico.

https://www4.ti.ch/decs/ds/sps/chi-siamo/presentazione/

“L’organizzazione della Sezione si riferisce all'articolo 4 della legge sulla scuola che prevede la trasversalità degli interventi di pedagogia specializzata nei diversi ordini scolastici e alla legge sulla pedagogia speciale per l’erogazione di misure di pedagogia speciale.”

https://www4.ti.ch/decs/ds/sps/chi-siamo/presentazione/

“Le prestazioni di pedagogia specializzata sono elencate di seguito:

• l’educazione precoce speciale, che comprende la consulenza, il sostegno e l’accompagnamento delle famiglie,

• la logopedia e la psicomotricità,

• gli accompagnamenti e i mezzi necessari per sostenere l’integrazione nella scuola,

• la scolarizzazione speciale,

• gli interventi educativi in strutture diurne o con internato svolti in istituti di pedagogia speciale”

https://www4.ti.ch/decs/ds/sps/chi-siamo/presentazione/

Le prestazioni soprastanti elencate sono a loro volta organizzate dai seguenti servizi della Sezione della Pedagogia speciale:

• Il servizio dell’educazione che si dedica in modo particolare ai neonati a rischio evolutivo ed ai bambini in età prescolastica con uno sviluppo globale irregolare, circoscritto o danneggiato a causa di vari problemi sensoriali o motori o di altre derivazioni. Questo servizio offre sostegno, prevenzione, stimolazione pedagogica-terapeutica e accompagnamento alla famiglia dei bambini nei contesti di socializzazione e di scolarizzazione.

• Il servizio pedagogico per l’integrazione è una delle misure che vengono erogate dalla pedagogia speciale. Esso mette a disposizione un accompagnamento da parte degli operatori pedagogici per l’integrazione (OPI) finalizzato a sostenere il diritto di formazione e all’educazione dei bambini e giovani ragazzi tra i 0 e i 20 anni con dei bisogni particolari richiesti all’interno della scuola regolare.

“L’azione dell'OPI è complementare a quella dei docenti, del servizio di sostegno pedagogico, dell’autorità scolastica, della famiglia e degli eventuali terapisti.”

https://www4.ti.ch/decs/ds/sps/chi-siamo/servizio-pedagogico-per-lintegrazione/

I compiti specifici dell’OPI sono quelli di incoraggiare l’assunzione e l’attribuzione di metodi compensativi e/o dispensativi essenziali per la concretizzazione di un progetto pedagogico. Rinforzare o aiutare l’apprendimento scolastico e sostenere il progresso e la crescita socio-affettivo dell’alunno. Informare e sensibilizzare la dimensione famigliare e scolastica rispetto alle esigenze e le caratteristiche particolari dell’alunno. Agevolare la collaborazione e il coordinamento tra scuola e famiglia. Cooperare insieme ad una rete educativa per assicurare una certa circolarità delle informazioni al fine di elaborare e sviluppare un progetto pedagogico.

Infine, sostenere il concetto di diversità ed incoraggiarlo in un contesto scolastico.

• L’istituto delle scuole cantonali speciali garantisce la scolarizzazione di ragazzi e bambini con bisogni educativi specifici.

• La logopedia si dedica ad anticipare, esaminare e trattare svariati elementi dei disturbi della comunicazione. “Sono incluse le acquisizioni prelinguistiche, la

comunicazione verbale, la comunicazione non verbale e/o alternativa, il linguaggio scritto, la funzionalità vocale, la funzionalità oro-facciale e vari disturbi della deglutizione” (Ticino, 2021).

https://www4.ti.ch/decs/ds/sps/chi-siamo/logopedia/

La funzione del logopedista, in solitaria o con la collaborazione di altri professionisti, è dunque quello di definire una diagnosi usando test particolari e osservazioni cliniche. Il suo ruolo permette la formulazione di un progetto terapeutico con varie tempistiche e obbiettivi.

https://www4.ti.ch/decs/ds/sps/chi-siamo/logopedia/

I costi della logopedia sono presi a carico dalla sezione della pedagogia. Le condizioni sono essere ivi domiciliati e appartenere alla fascia di età dai 0 ai 20 anni.

In Ticino i logopedisti possono esercitare il loro ruolo all’interno di varie strutture che possono essere pubbliche o private: ambulatori dei Servizi di Sostegno Pedagogico Cantonale (SSP), ambulatori del Servizio dell'Educazione Precoce Speciale (SEPS), istituti, cliniche e ospedali, studi privati.

https://www4.ti.ch/decs/ds/sps/chi-siamo/logopedia/

Nel documento Il labirinto della dislessia (pagine 10-15)

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