LA SCISSIONE DEL GRUPPO FIAT
4.1. La situazione patrimoniale della scissa
La situazione patrimoniale di Fiat Spa è stata redatta in data 30 giugno 2010 rispettando quanto disposto dagli art. 2506ter e 2501quater del codice civile.
La redazione di tale documento, essendo Fiat Spa una società quotata, è disciplinata dagli Ias e Ifrs, ovvero i principi contabili internazionali, emanati da un ente privato chiamato Iasb.
Essendo la situazione patrimoniale un vero e proprio bilancio intermedio, lo Ias di riferimento è il 3495 il quale evidenzia che esso rappresenta prospetto informativo che contiene una informativa di bilancio completa o sintetica per un periodo inferiore all’intero esercizio finanziario dell’impresa.
Tale principio si occupa di definirne il contenuto minimo, nonché individua i principi di identificazione e valutazione da utilizzare.
Il contenuto minimo è rappresentato da uno stato patrimoniale sintetico, un conto economico sintetico, un rendiconto finanziario, un prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle note informative.
Inoltre l'impresa deve applicare per il bilancio intermedio gli stessi principi contabili applicati per il bilancio annuale.
Passando alla modalità di redazione degli schemi di bilancio, il conto economico è stato redatto attraverso una classificazione dei costi e dei ricavi secondo il metodo della natura, mentre per quanto riguarda lo stato patrimoniale, per rappresentare le attività e le passività, è stato adottato il criterio della separazione tra corrente e non corrente.
Mentre il metodo finanziario è stato redatto con il metodo indiretto.
Passiamo adesso ad analizzare le componenti di tale prospetto e le loro voci più significative.
95 Per la sua redazione sono stati applicati gli stessi principi contabili previsti per il bilancio di esercizio del 2009
Il conto economico sintetico presenta questi valori96:
Se ne deduce che per il primo semestre 2010 non sono previste plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle partecipazioni; mentre gli altri ricavi di gestione sono riconducibili principalmente a prestazione di servizi presso le principali società del Gruppo, nonché da variazioni dei lavori in corso su ordinazione (valutati secondo il metodo della percentuale di completamento).
La voce costi del personale, è aumentata rispetto al primo triennio dell'esercizio precedente. (da 16.155 a 22.693).
Anche gli altri costi di gestione sono aumentati rispetto allo stesso semestre dell'esercizio precedente. Questa variazione è imputabile ad un aumento degli oneri figurativi.
I proventi finanziari, in calo rispetto al 2009, sono invece riconducibili agli interessi attivi detenuti da Fiat Finance Spa e dai crediti verso l'erario, mentre gli oneri finanziari, sono dovuti da interessi passivi, sempre detenuti da Fiat Finance Spa e dallo smobilizzo di crediti.
Non sono invece state previste imposte.
Passando invece alla trattazione dello stato patrimoniale, le attività immateriali risultano essere state completamente acquisite dall'esterno e non risultano essere presenti attività a vita indefinita (soggette invece che all'ammortamento all'impairment test).
La voce immobili impianti e macchinari, si riferisce principalmente ai fabbricati di proprietà e agli immobili.
Le altre attività materiali sono invece riconducibili a automobili e mobilio d'ufficio. 96 Fonte www.fiatspa.com, situazione patrimoniale, pag.4 e ss.
Passando alle attività non correnti notiamo una forte diminuzione rispetto all'esercizio precedente.
Questo risulta essere dovuto da una netta diminuzione dei crediti commerciali e degli altri crediti correnti (che riguardano quasi esclusivamente crediti verso l'erario).
Anche il patrimonio netto risulta in diminuzione nel primo semestre del 2010 a seguito della distribuzione dei dividendi dell'utile dell'esercizio precedente.
Le altre componenti del patrimonio netto non hanno variazioni rilevanti, eccetto la riserva legale in virtù dell'assegnazione di parte dell'utile dell'esercizio precedente. Passando al passivo i fondi per i benefici ai dipendenti includono il Tfr, benefici per indennità per fine rapporto derivanti da accordi aziendali e benefici di anzianità.
I debiti finanziari non correnti, in largo aumento nel semestre, risultano dovuti a debiti verso le imprese del Gruppo.
I fondi per benefici ai dipendenti correnti rappresentano le uscite che si prevede nell'esercizio, tra cui rientrano anche i relativi premi.
I debiti commerciali mostrano invece una netta diminuzione e riguardano principalmente i consorzi.
I debiti finanziari correnti si riferiscono sempre a finanziamenti rilasciati Da Fiat Finance Spa, ma questa volta di breve periodo. Risultano in notevole aumento rispetto al 2009.
Gli altri debiti, anch'essi in netta riduzione sono dovuti ad acconti, debiti verso l'erario, da garanzie prestate (come fidejussioni, garanzie personali), da impegni, da azioni legali.
Il rendiconto finanziario invece è stato redatto seguendo il metodo della cassa, in quanto gli Ias non prevedono il metodo del capitale circolante netto.
Per cassa occorre però intendere non solo le disponibilità liquide in azienda, ma anche i depositi bancari e i cosiddetti cash equivalents, ovvero investimenti finanziari a breve termine che possono essere convertiti in denaro senza particolari rischi di perdita di valore.
Solitamente si tratta dei finanziamenti con scadenza inferiore a tre mesi. Questo metodo prevede la scomposizione dell'azienda in tre aree di gestione:
1) operativa, dove rientrano tutti le entrate e le uscite dell'azienda correlate a costi e ricavi di tipo monetario;
2) investimento, dove rientrano le operazioni di acquisto e alienazione delle immobilizzazioni;
3) finanziaria, che riguarda l'accensione e i rimborsi di finanziamenti.
Descrivendo il caso concreto, è stato utilizzato per la sua redazione il metodo indiretto, che partendo dall'utile di esercizio effettua delle riprese in aumento per i costi non monetari, e per le imposte di esercizio, e delle riprese in diminuzione per i ricavi non monetari in modo da ottenere il flusso corrente di cassa caratteristico.
da ottenere la prima voce, ovvero le disponibilità liquide generate dalle operazioni. Tolte le relative imposte pagate si ottiene il risultato dell'attività operativa.
Il rendiconto al primo semestre 2010 evidenzia97:
Nel primo semestre del 2010 le operazioni di esercizio hanno assorbito cassa per 78 milioni di euro, dovuti alla variazione del capitale di funzionamento.
Anche le attività di investimento hanno assorbito liquidità per circa 2 miliardi di euro dovute quasi esclusivamente a ricapitalizzazioni di società controllate, e solamente in piccola parte a investimenti in immobilizzazioni.
L'attività di finanziamento ha invece generato cassa per 2 miliardi di euro, dovuti in buona parte alla variazione dei debiti finanziari non correnti e di quelli correnti.
La disponibilità alla fine del primo trimestre, considerando le tre aree risulta quindi di 356.000 euro.