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Le soluzioni dinamiche, dunque, sono in grado di spiegare come la cooperazione possa emergere e durare nel tempo in una società o in un gruppo sociale. Tuttavia tali soluzioni hanno delle limitazioni che ci impediscono di applicarle a tutti i dilemmi so- ciali.

Valori sociali e differenze individuali

Molte persone cooperano in una situazione in cui la cooperazione non porta un vantaggio personale immediato in quanto soddisfano una loro motivazione personale,

generalmente definita come valori sociali o orientamenti sociali.15 La letteratura ha i- dentificato tre grandi orientamenti sociali: prosociale, individualista e competitivo.

Aspettative sul comportamento altrui

Se una persona ha un orientamento cooperativo, l’attendersi che gli altri cooperino aumenta la propensione a cooperare. Ciò può essere spiegato sia dalla norma della reci- procità (in piccoli gruppi), sia dalla motivazione a essere equi e giusti. Inoltre, sapendo o attendendosi che gli altri cooperino, le persone con orientamento cooperativo tendono a sentire il loro contributo più efficace e più adeguato. I competitori sono di norma in- differenti alle aspettative, essendo il loro scopo soddisfatto dalla non-cooperazione indi- pendentemente da ciò che fanno gli altri. Gli individualisti tendono a mostrare lievi mi- glioramenti nel loro livello di cooperazione quando si aspettano che gli altri cooperino, sebbene non sia chiaro perché lo facciano.

Competitori e individualisti, d’altro canto, appaiono particolarmente sensibili a un altro importante fattore, e cioè il favoritismo di gruppo.

Il favoritismo di gruppo

Kramer e Brewer16 hanno mostrato che rendendo saliente l’appartenenza a un gruppo, incrementando così l’identificazione sociale, le persone cooperano maggior- mente nella costruzione o salvaguardia di un bene pubblico.

Una possibile spiegazione prevede che ciò accada in quanto l’identificazione tra- sforma la motivazione da centrata sull’interesse personale a focalizzata su quello collet- tivo.

Sebbene l’associazione tra identificazione sociale e cooperazione non rappresenti ancora un risultato empiricamente assodato, bisogna rilevare che il favoritismo di grup-

15

P.A.M. Van Lange, D.M. Kuhlman, Social Value Orientations and Impressions of a Partner’s Honesty

and Intelligence: A test of a Might versus Morality Effects, in “Journal of Personality and Social Psychol-

ogy”, LXVII, 1994, pp. 126-41. 16

R.M. Kramer e M.B. Brewer, Social Identity and the Emergence of Cooperation in Resource Dilem-

po offre un’interessante soluzione al dilemma sociale, in quanto risulta di facile applica- zione a gruppi estesi quali nazioni, religioni e generi.

Un altro importante elemento in grado di aumentare le tendenze cooperative negli individui è la comunicazione.

Comunicazione, empatia e altre emozioni

Se un gruppo sociale si trova a fronteggiare un dilemma sociale, la possibilità di discutere aumenta il livello di cooperazione.

Un altro fattore capace di modificare il livello di cooperazione in un dilemma so- ciale è lo stato emotivo delle persone. Benché non siano disponibili molti studi su que- sto campo, sappiamo che empatizzare con coloro che sono bisognosi aumenta il livello contributivo di chi empatizza.17

§5. Conclusioni

Concludiamo ricapitolando i principi fondamentali che abbiamo discusso in que- sto capitolo. Abbiamo definito la cooperazione come un comportamento effettuato in una situazione di interdipendenza, associato a vantaggi per chi ne beneficia e a costi per chi lo attua. Questa definizione ci ha portato a constatare che, allorquando una situazio- ne interpersonale offre la possibilità di cooperare, si crea un conflitto tra interesse per- sonale e interesse collettivo, che dà luogo a un dilemma, comunemente indicato come

dilemma sociale. Esso è caratterizzato dal fatto che perseguire l’interesse personale non

cooperando rappresenta la scelta che massimizza il proprio vantaggio, indipendente- mente da ciò che fanno le altre persone coinvolte nel dilemma. Ciò comporta che se tut- te le persone coinvolte seguono il loro interesse personale, tutti quanti stanno peggio di quanto si sarebbe verificato se avessero seguito l’interesse collettivo.

Abbiamo poi rilevato la generalizzabilità dei dilemmi sociali, mostrando come la stessa struttura si ritrovi in situazioni assai diverse, dallo scambio di favori al disarmo

17

C.D. Batson, Altruism and Prosocial Behaviour, in Gilbert et al. 1998, pp. 282-316; D.L. Krebs, Empa-

nucleare, dalla salvaguardia dell’ambiente alla costruzione dei servizi pubblici. Al di là della loro generalità, abbiamo distinto i dilemmi sociali in modo da poter identificare delle soluzioni che ci consentano di capire come la cooperazione possa emergere ed es- sere sostenuta in maniera duratura in un gruppo sociale o in una popolazione di indivi- dui. All’interno di queste soluzioni, definite dinamiche, figurano la reciprocità, che può essere applicata ai dilemmi ripetuti tra due persone, e la reciprocità indiretta, che può essere applicata ai dilemmi non ripetuti tra persone dotate di reputazione. Notando i li- miti di queste soluzioni riguardo ai dilemmi dei beni pubblici, abbiamo individuato l’esclusione dei non-cooperatori e la loro punizione come due ulteriori soluzioni dina- miche, atte alla comprensione e all’applicazione in vasti gruppi di persone.

Infine, sono state trattate brevemente le soluzioni, definite statiche, che non garan- tiscono l’emergenza e la stabilità nel tempo della cooperazione, ma rappresentano u- gualmente interessanti fattori in grado di aumentare il livello cooperativo individuale. Tra questi abbiamo citato gli orientamenti sociali, le aspettative, il favoritismo di grup-

po, la comunicazione e stati emotivi quali l’empatia.

La vastità e la natura multidisciplinare di questo argomento rendono necessaria- mente questa trattazione incompleta. La letteratura citata offre vari spunti di approfon- dimento, sebbene il modo più istruttivo e decisamente più divertente di comprendere i mille volti della cooperazione, e dei dilemmi che essa crea, è osservare attentamente la società che ci circonda, dove emerge un crescente bisogno di cooperazione e con esso un gran numero di dilemmi sociali. Sebbene anomalo, un modo efficace per cooperare nella società in cui viviamo è sicuramente individuare nuove soluzioni a questo antico problema.

Capitolo X

L’economia delle relazioni umane: verso il superamento