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Sono state, per esempio, descritte: logiche di membership, di influenza, di implementazione, di formazione

29 delle sette o delle istituzioni total

35. Sono state, per esempio, descritte: logiche di membership, di influenza, di implementazione, di formazione

delle mete (Schmitter e Streek, 1981); oppure adattive, gratificatorie, integrative, di mantenimento dei modelli; o accettazione, abilità, coordinamento, modelli (Perrow, 1961), o stabilità, integrazione, volontarismo, raggiungimento delle mete (in Anderson, 1968).

prevalentemente attraverso l'adesione alla organizzazione di persone che prima erano ad essa esterne. A questo tipo di logica si possono Car afferire sia le attività rivolte all'ottenimento di beni e servizi direttamente dall'esterno, sia l'attrazione e selezione dei nuovi membri. Il secondo tipo di logica presiede a quello che può essere chiamato agire integrativo, cioè agire orientato al mantenimento dell'impegno dei membri dell'organizzazione, attraverso il proseguimento della loro partecipazione alle strutture. Di questa categoria fanno parte sia l'offerta di incentivi ai membri per trarre da loro impegno e lealtà all'organizzazione, che il controllo e il coordinamento dei contributi, sia la fissazione degli obiettivi che l'attuazione delle decisioni e la soluzione dei conflitti interni. Il terzo tipo di logica corrisponde a quello che verrà chiamato agire.trasformativo,• cioè agire orientato ad influenzare la realtà esterna ■per raggiungere dei fini auspicati dall'organizzazione attraverso mutamenti nelle strutture sociali, politiche ed economiche. Possono essere considerate in questa tipologia tutte le azioni di raggiungimento dei fini esterni, come le attività di influenza rivolte all'ottenimento di un accesso istituzionalizzato all'autorità o al mercato, o quelle rivolte all'ottenimento di beni pubblici.

Ogni attore politico dovrebbe essere in grado di agire in modo equilibrato verso obiettivi di tutti e tre i tipi. In alcuni momenti, tuttavia, un obiettivo può diventare prevalente rispetto a tutti gli altri; alcuni gruppi possono costituirsi e sopravvivere anche privilegiando quasi esclusivamente un tipo di agire (v. schema 1.5.).

La classificazione degli obiettivi in relazione alle diverse logiche di comportamento può essere applicata all'analisi delle formazioni clandestine. Come ogni altra organizzazione/ l'organizzazione terrorista deve essere, infatti, in grado di reperire alcune risorse, di integrarle, di allocarle per raggiungere alcuni obiettivi. I gruppi terroristi si distinguono, però, dagli altri per le particolari caratteristiche che questi tipi di agire assumono.

Le organizzazioni dispongono di molteplici strumenti, cioè categorie di mezzi che esse usano per raggiungere i loro obiettivi. Tre mi sembra possano considerarsi come strumenti di una organizzazione: le strutture organizzative, le strategie d'azione, la produzione ideologica. La

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struttura organizzativa e definita come il sistema di divisione del lavoro esistente all'interno di- una organizzazione. La strategia d'azione è l'insieme dei repertori utilizzati e dei bersagli a cui si indirizza l'attività verso l'esterno. La produzione ideologica è considerata come un complesso integrato di credenze sulla distribuzione del potere esistente e su quella auspicabile.

Strutture, repertori e ideologie sono influenzate, nelle caratteristiche che assumono, dalle risorse

36. Come è stato sottolineato di recente: " le organizzazioni politiche che adoperano il terrorismo come strategia non sono diverse dalle altre organizzazioni volontarie. Il gruppo ha una struttura definita e processi attraverso i quali le decisioni collettive vengono prese. I membri delle organizzazioni occupano ruoli funzionalmente differenziati. Ci sono leaders riconosciuti in posizione di autorità formale. L'organizzazione ha mete collettive che essa persegue come insieme, una responsabilità collettiva è proclamata per le sue azioni" (Crenshaw, 1985, p. 1).

disponibili nell'ambiente: il capitale disponibile per l'organizzazione; la forza lavoro presente, come numero di militanti; le tecnologìe diffuse, in termini di ideologie professate e strategie praticate. Se, normalmente, la struttura organizzativa è principalmente orientata all'acquisizione delle risorse, l'ideologia a l l ’integrazione dei militanti e le strategie d'azione alla trasformazione dell'ambiente esterno, tutti e tre gli strumenti dell'organizzazione possono in realtà assolvere ad obiettivi differenti e, spesso, a più obiettivi contemporaneamente. La peculiarità dei gruppi clandestini emerge dal modo specifico di combinarsi di organizzazione, azione e ideologia per assolvere agli obiettivi di mobilitare risorse, integrare i membri, trasformare la realtà esterna.

CJn primo problema riguarda, dunque, l'applicazione degli strumenti disponibili rispetto al compito di procurarsi le risorse umane e materiali di cui il gruppo ha bisogno per sopravvivere. Come ogni altra organizzazione politica, la formazione clandestina ha anche bisogno di acquisire risorse umane in cui forza lavoro, conoscenze tecnologiche e, in parte, capitale si materializzano. Essa deve, cioè, reclutare. Maggiore è l'efficienza degli apparati repressivi dello stato, maggiore sarà la necessità di sostituire i militanti uccisi o arrestati con nuove leve. Agli obiettivi di finanziamento e reclutamento sono indirizzate alcune delle strutture organizzative, delle strategie d'azione, delle ideologie prodotte dal gruppo (v. Schema 1.6.).

(schema 1.6 approx. qui)

Altri tipi di strutture organizzative, strategie d'azione e produzione ideologica sono, invece, indirizzati

verso il rafforzamento dei vincoli interni attraverso l ’uso di minacce e ricompense possono agire sia rispetto al gruppo nel suo complesso (collettivi), che rispetto ai singoli membri (v. Schema 1.7.).

(schema 1.7. approx. qui)

L'uso di strutture organizzative, azioni, ideologie va infine analizzato in riferimento ad un altro tipo di obiettivi, normalmente più sottolineati dalle formazioni politiche: la trasformazione della realtà esterna, come ottenimento di beni pubblici. Le peculiarità dei gruppi clandestini andranno quindi affrontate in relazione al modo in cui esse si propongono di produrre mutamenti nell'ambiente circostante. L ’agire trasformativo è connesso ■in genere .al r.aggiungimento * di alcuni scopi dichiarati, ottenibili attraverso negoziati pacifici o sommovimenti violenti. Anche in questo caso, gli obiettivi di trasformazione possono essere perseguiti attraverso l'utilizzazione dei tre strumenti di cui il gruppo dispone (v. Schema 1.8.).

(Schema 1.8. approx. qui)

Il modo peculiare con cui strumenti e obiettivi si articolano darà, come si è detto, la possibilità di comprendere la specificità delle organizzazioni terroriste rispetto ad altre forme di organizzazione.