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Swiss in trip Alessio Iovane

Nel documento Annuario 2010-2011: un Istituto in crescita (pagine 110-113)

per classe IV A IPAA

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A SVIZZERA, TERRA DI BANChE, CIOCCOLATE ED EMMENThAL

NON È GENERALMENTE LA CLASSICA META DI UN COSìDDETTO VIAGGIO D'ISTRUZIONE delle classi quarte, forse perché errone- amente considerata da noi ragazzi un Paese noioso, serio e poco stimolante dal punto di vista giovanile.

Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che, a differenza di altre destinazioni, la confederazione elvetica non è di sicuro tra le più economiche, i presupposti prima della partenza non erano dei migliori.

Comunque, da bravi studenti che per tutto l'anno scolastico aspettano impazienti gli ultimi mesi di scuola per la tanto sospi- rata gita e con la consapevolezza che qualunque fosse stata la meta, con i giusti professori, ed i nostri lo erano, e con il giu- sto affiatamento, ed a noi non mancava di certo, sarebbero stati quattro giorni memorabili!

Confermando il vecchio detto "Il buongiorno si vede dal mattino" la nostra è stata una partenza super: il pullman, dotato di tutti i comfort, era capitanato da Ugo (il nome già la dice lunga), l'au- tista ideale per un lungo viaggio in allegria. Tra musica a "palla", barzellette e battute spiritose, in un battibaleno siamo arrivati

nei pressi di Lugano, dove abbiamo visitato un'industria golosa quanto dolce, tipica della Svizzera: un'enorme cioccolateria dove tra profumi inebrianti e degustazioni non poco caloriche abbiamo passato una parte della giornata.

Arrivati poi a Lugano, fiorente cittadina della Svizzera italiana affacciata sull'omonimo lago, i professori ci hanno lanciato alla scoperta del borgo, lasciandoci liberi di scorrazzare tra monu- menti ed eleganti boutiques che si affacciano sulle caratteristi- che stradine del centro storico.

LA VOGLIA DI FARE ShOPPING ERA A LIVEL- LI MASSIMI, ma le nostre povere finanze da studenti purtroppo non ce lo hanno permesso.

Dopo un drink rinfrescante (rigorosamen- te analcolico...) ci siamo avviati verso l'ultima meta della giornata: Lucerna. Appropriatoci delle nostre stanze e al ter- mine di una cena, non troppo sostanziosa per noi piccoli studenti in crescita, guida- ti dalla professoressa Battistello abbiamo trascorso una serata nella movida locale. Il giorno seguente una guida esperta ci ha condotto tra i vari monumenti ed opere architettoniche di cui la città è ricca. Suggestiva la passeggiata sul Kapellbrüc- ke, il ponte di legno più antico d'Europa che, costruito nel 1300, attraversa il fiu- me Reuss il quale è dominato dalla Was- serturm, simbolo della città elvetica. Lasciata questa splendida città che costeggia il Lago dei quattro cantoni, siamo partiti alla volta di Berna, capitale della Svizzera.

IL DUCA BERThOLD VON ZARINGEN FONDò qUESTA CITTÀ SUL FIUME AARE nel 1191, battezzandola pare in onore di un orso che egli aveva ucciso.

Attorniata da un suggestivo panorama alpino Berna è caratterizzata da lunghi porticati ricchi di negozi e ristoranti. Una guida simpatica quanto stravagante ci ha proprio portati lungo queste arcate spiegandoci la storia secolare della città, mostrandoci luoghi e monumenti mozza- fiato.

Ovviamente il tempo quando ci si diver- te scorre velocissimo e, lasciandoci alle spalle Berna, abbiamo imboccato l'auto- strada, direzione Basilea.

Parcheggiate le nostre cose in albergo, e convinta la mitica professoressa Bernar- di, ci siamo fatti portare dal nostro capi- tano Ugo nel centro città, dove abbiamo focalizzato alcuni posti strategici per la serata successiva. Rientrati in hotel pri- ma dello scoccare della mezzanotte, abbiamo proseguito la serata a gruppi nelle nostre stanze. I particolari della nottata ovviamente restano documenti non accessibili alle persone non presenti! Terza maggiore città della Svizzera Basi- lea: attraversata dal fiume reno,si trova al punto di incontro tra le frontiere di Svizzera, Germania e Francia. La grande Piazza del Mercato, il suo Municipio in pietra arenaria rossa e la cattedrale in stile tardo romano e gotico costituiscono i simboli storici della città. Il centro sto- rico è ricco di negozietti, antiche librerie

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ma anche negozi dal design moderno e locali notturni invasi da ragazzi.

Durante la mattinata ci siamo "sparati" l'ennesima spiegazione da parte di una guida che, nonostante i quaranta gradi all'ombra, ci trascinava senza pietà tra musei di arte moderna e la tomba di un matematico squilibrato come può essere Bernoulli.

nella pagina a lato

1. Scorcio di Lugano.

in questa pagina

2. L'antico KappellbrÜcke dominato dalla Wasserturm. 3. Canadian people, italian interests...

LA PESANTEZZA DELLA GIORNATA CULTU- RALE È STATA PERò ALLIETATA da un sim- patico evento: per non smentire la fama che noi italiani abbiamo all'estero, non ci siamo lasciati scappare l'occasione di conoscere gente nuova e, sfoderando il nostro poderoso ed eccelso inglese, non- ché il nostro sex-appeal, cinque bellissi- me donzelle canadesi sono capitolate ai nostri piedi!

In quel preciso istante il pomeriggio si è fatto molto interessante...

La serata non è stata da meno. Locali innovativi e punti di ritrovo non manca- no di certo visto la stragrande quantità di giovani che popolano questa città uni- versitaria.

Ovviamente è inutile dire che noi ne abbiamo approfittato. Lascio alla vostra immaginazione lo svolgimento della serata, ricordandovi che siamo studenti e come tali dobbiamo rispettare alcu- ne regole fondamentali, per questo non andate troppo oltre con il pensiero.

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LA MATTINA SUCCESSIVA, SPOSSATI DALLA SERATA PRECEDENTE

E MALINCONICI PER L'AVVICINARSI DEL RIENTRO, abbiamo fatto

rotta alle cascate di Schaffhausen, le più grandi ed imponenti d'Europa con una larghezza di 150 metri ed un'altezza di circa 21. Scesi dal pullman lo spettacolo che si apriva dinnanzi ai nostri occhi era a dir poco stupefacente: migliaia di litri d'acqua cade- vano fragorosamente creando dei giochi di luce affascinanti. Pur- troppo questa era anche l'ultima meta, quindi scaldato il motore siamo rientrati in Italia.

Tirando le somme di questi quattro incredibili giorni, si può dire che è stata un'esperienza veramente eccezionale, riuscendo a fare unire ancor più il gruppo classe già molto coeso, nonché ad allargare le nostre competenze in fatto linguistico, storico e geografico.

I ringraziamenti vanno in primis ai professori accompagnatori Bat- tistello Barbara, Bernardi Roberta e Bertè Raffaele, non dimenti- candoci il professor Graifenberg Michele che ha curato l'aspetto logistico, e infine il nostro mitico autista ugo.

in basso

4. Classe IV A IPAA, a.s. 2010-11. In ultima fila, 3° da dx verso sx, l'autore del pezzo Alessio Iovane.

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A CLASSE IV B ITA, DAL 4 AL 7 APRI-

LE 2011, hA EFFETTUATO UN VIAG- GIO d'istruzione in Sicilia. Gli insegnanti accompagnatori sono stati: Di Martino Alessandro e Tavonatti Nicola.

Il viaggio ha avuto lo scopo di far cono- scere ai ragazzi realtà socio-economiche per molteplici aspetti diverse da quelle trentine. Com'è ovvio, il viaggio ha avu- to una spiccata curvatura tecnica, che ha permesso al gruppo classe di acqui- sire tutta una serie d'informazioni, uti- li a riflessioni e discussioni in merito al ruolo dell'impresa agricola nell'economia isolana, nonché alle specie coltivate e alle pratiche agronomiche adottate in ambiente caldo-arido.

Non sono mancati momenti dedicati all'apprezzamento di siti d'interesse sto- rico e culturale come il Barocco della Val di Noto, l'arte della ceramica maiolicata di Caltagirone, i luoghi di Don Luigi Stur- zo, il Giardino pubblico Vittorio Emanue- le II, gli aspri paesaggi iblei, il Duomo di Catania.

Il tutto è stato condito da una piacevole armonia di gruppo, da giornate soleggiate e dal rispetto che i ragazzi hanno mostra- to riguardo all'esperienza formativa, ver- so gli insegnanti e gli accompagnatori presso le aziende.

Alla scoperta della Sicilia

Nel documento Annuario 2010-2011: un Istituto in crescita (pagine 110-113)