Le opere di urbanizzazione alterano in maniera sensibile le caratteristiche dell'ambiente nelle quali sono inserite. Non serve essere degli esperti per capi- re l'impatto negativo spesso generato dalla presenza di edifici, e questo non solo in termini paesaggistici. Il continuo aumento delle temperature, in parti- colare all'interno della corona urbana o l'aumento della velocità con cui le acque meteoriche arrivano ai collettori princi- pali creando fenomeni di piene incontrol- late sono solo alcune delle conseguenze dell'urbanizzazione.
Negli ultimi anni si è presa coscienza di tali problemi e si stanno cercando sem- pre nuove soluzioni. Il rinverdimento dei tetti è una delle tecniche adottate per contenere gli effetti negativi degli edifici sull'ambiente. Molte sono le qualità che fanno di questa tecnica un alleato per chi sceglie di costruire in maniera sostenibi- le. Un "tetto verde" riduce i picchi massi- mi e minimi di temperatura, grazie alla coibentazione ed all'evapotraspirazio- ne estiva, intercetta l'acqua meteorica distribuendo il deflusso su un intervallo di tempo maggiore oltre che ridurre l'impat- to visivo dell'opera. Essendo costituiti da materiale verde vivo, offrono protezio- ne alle specie animali, tra le quali molti insetti utili. Si instaura in questo modo un sistema vivente che difende e aumenta la biodiversità delle zone antropizzate.
Prendendo spunto da quest'ultima con- siderazione è nata la volontà da parte del corso di Alta Formazione Professio- nale per Tecnico Superiore del verde di condurre una sperimentazione sui tetti verdi che veda come protagoniste specie vegetali spontanee del territorio trenti- no, con l'ambizione di creare un sistema il più possibile in armonia con l'ambien- te naturale in cui è inserito. La scelta si è orientata sull'utilizzo di cinque specie di Sedum rinvenute in ambienti naturali o scarsamente antropizzati della nostra provincia. Sedum acre, S. sexangulare, S. rupestre, S. dasyphyllum e S. album sono specie appartenenti alla famiglia della Crassulaceae.
Il loro utilizzo è motivato dal fatto che questi vegetali necessitano di minimi apporti idrici per il loro sviluppo, perciò possono essere utilizzati laddove le con- dizioni ambientali sono estreme e l'esiguo spessore del substrato su cui crescono non può garantire elevate riserve idriche. La prova è stata condotta utilizzando come substrato di crescita materiale vulcanico con una precisa curva granulometrica. questo materiale, grazie all'elevata poro- sità e quindi capacità di ritenzione idrica, è uno dei più performanti per la realiz- zazione di tali coperture. Parallelamente si è voluto riprodurre lo studio utilizzan- do materiale di scarto proveniente dalle lavorazioni del porfido.
Per dare valenza scientifica, e quindi poter analizzare i dati ottenuti, sono
state preparate tre consociazioni diver- se, queste sono state ripetute nell'area a disposizione in modo fattoriale ottenendo così ventisette parcelle che ripetute su due substrati differenti arrivano ad esse- re cinquantaquattro.
Periodicamente vengono tuttora scattate fotografie su ciascuna parcella, utilizzan- do una fotocamera reflex digitale mon- tata su un camera box, opportunamen- te costruito, che consente di ottenere immagini alle stesse condizioni di luce.
Le foto così ottenute sono elaborate dal software WinCam Regent Instruments Canadaó che scinde lo spettro cromatico delle diverse specie presenti fornendo dati precisi sullo sviluppo di queste. Inoltre si sono ripetuti più volte corsi bre- vi, ma altamente specialistici relativi agli alberi in ambito urbano e alla loro gestio- ne. Fra quelli che hanno destato maggio- re interesse per addetti al settore e per giovani che ad esso si offrono vi è quello di Tree climbing.
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Il "tecnico arboricoltore"
È ormai riconosciuto l'effetto positivo della componente verde e degli alberi sul benessere collettivo e del singolo individuo; ed in generale sul miglioramento della qualità della vita di un centro urbano. Le componenti del verde ornamentale (albera- te, giardini, parchi...) costituiscono un patrimonio significativo sia nei centri urbani principali che nei più piccoli comuni. Esse sono oggetto di una fruizione continua interagendo direttamente e profondamente sia con la vita della popolazione residente sia con la componente turistica. Una corretta cura del verde urbano ha tra i suoi capisaldi la buona gestione degli alberi, che ne sono la componente più evidente e significativa. Si tratta di ottimiz- zare le loro funzionalità e di ridurre al minimo i rischi potenziali ad essi legati (schianti, rotture di branche...), nel rispetto però della "dignità" della pianta e della sua valenza estetica.
In questo contesto vi è un'oggettiva necessità di figure tecniche preparate in grado di garantire la qualità degli interventi gestio- nali sugli alberi e, al contempo, in grado di migliorare l'utilizzo delle risorse disponibili in un'ottica di sostenibilità ambientale. questi concetti sono ben noti in molti paesi europei, dove tecnici
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9. Prova di coltivazione di erbacee perenni sul tetto della vecchia mensa.
nella pagina a lato
e operatori del verde possono anche sottoporsi a certificazioni volontarie attraverso esami severi e rigorosi, condotti da esperti ed associazioni del settore quali l'European Arboricultural Council (E.A.C.). Tra le figure certificate rientra l'European Tree-Worker (E.T.W.), un tecnico ben preparato che sa utilizzare anche il Tree Climbing per poter eseguire le varie operazioni di cui alberi ed alberate necessitano nel corso del loro ciclo biologico. Agisce sul- la base di buone conoscenze teoriche e pratiche, tenendo conto in modo particolare degli aspetti di tutela dell'albero, di prote- zione dell'ambiente e delle normative di sicurezza.
Sulla base di questi stimoli è nato all'Istituto Agrario di San Miche- le all'Adige il "Tecnico Arboricoltore". Si tratta di una figura ispi- rata alle attuali tendenza europee sopra riportate, in possesso delle varie competenze tecnico-pratiche per eseguire in sicurez- za ed autonomia le operazioni di gestione di alberi e alberate, in particolar modo la potatura. Il corso è stato organizzato in moduli separati, ma facenti parte di un percorso unitario. questa scelta è stata dettata dalla volontà di poter valorizzare il più possibile le competenze già possedute dai partecipanti, consentendo loro l'iscrizione solo ai moduli che si ritengono necessari.
Il percorso vuole offrire la possibilità di raggiungere la certifica- zione E.T.W. o E.T.T., fornendo le basi per l'inizio di una ricono- sciuta professionalità nel settore. Lo scorso anno presso l'Istituto agrario di San Michele all'Adige si è anche tenuto un esame per European Tree Worker.
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Il tree Climbing
La tecnica del Tree-Climbing (ovvero l'arrampicata sugli alberi) è il sistema di lavoro in sicurezza con corde ed imbrachi che garan- tisce maggior flessibilità all'operatore, mettendolo in condizione di poter eseguire nel miglior modo possibile tutte le operazioni di cui la pianta necessita, in particolar modo la potatura.
Il Tree-Climbing cambia radicalmente l'approccio alla pianta e il punto di vista dell'operatore che, svincolato da scale o piattafor- me mobili, può meglio valutare la situazione ed operare esplo- rando l'intera chioma.
La pianta viene vista nella sua complessità dall'interno verso l'e- sterno, permettendo una miglior comprensione delle "esigenze" e della realtà dell'albero oggetto di intervento. Per questi motivi questa tipologia di lavoro è sicuramente migliore dal punto di vista qualitativo e ben si presta a piante di grande valenza monu- mentale ed estetica. La tecnica permette di operare su qualsiasi tipo di albero, di qualunque dimensione ed in qualsiasi posizione. La maggior sicurezza dell'operatore aiuta la realizzazione di tagli più corretti e meno dannosi per la pianta.
Non utilizzando mezzi meccanici si evidenziano diversi vantag- gi: si possono effettuare operazioni all'interno della chioma in completa libertà, intervenendo anche dove non sarebbe possi- bile, causa i limiti di movimento dei mezzi riducendo al minimo l'effetto di compattazione del suolo alla base della pianta dovuto al peso delle macchine.
Il Tree Climbing è un metodo di lavoro a basso impatto ambienta- le e con il massimo rispetto per gli alberi. Si tratta di un comples- so di tecniche operative molto serie, per niente "acrobatiche", nonostante le apparenze, che richiedono elevata professionalità ed attrezzature certificate per le ovvie esigenze di sicurezza. FRA LE OCCASIONI DI APPROFONDIMENTO TECNICO APERTO ALL'E- STERNO si ricorda il Convegno sulla "Formazione del tecnico giar- diniere", organizzato in collaborazione con l'Associazione Diret- tori e Tecnici pubblici giardini e che ha visto la partecipazione di oltre duecento persone, con relatori dei principali Centri di formazione italiani e stranieri.
In primavera si terrà un Convegno su "Il tappeto erboso sosteni- bile" organizzato in collaborazione con l'ETS (European Turfgrass Society).