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I trader italian

IL PANORAMA ITALIANO

3.1 I trader italian

Borsa Italiana nell'aprile 2007 ha condotto uno studio intitolato "Traders Online Behaviour" al fine di carpire i comportamenti dei trader online, studio che è stato condotto prendendo in considerazione l'effettiva operatività dei trader e non solo le risposte ai questionari. La ricerca ha come base cinque dei maggiori broker online italiani che hanno aderito su base volontaria alla fornitura dei dati richiesti da Borsa Italiana, ovviamente il tutto in formato anonimo83.

I broker che hanno fornito i dati sono: • Directa Sim

• FinecoBank

• Gruppo Banca Sella • Intesa TRADE • IW Bank

Nel 2007 i conti aperti in Italia di trading online sono circa 4 milioni, dei quali oltre 500.000 movimentati; dai dati raccolti vediamo che il TOL ha concorso per circa un 83 I conti analizzati sono stati 500. Per ogni cliente si disponeva di una scheda demografica contenente i seguenti dati: sesso, anno di nascita, comune di residenza. Oltre ai dati demografici erano disponibili anche i dati relativi allo stock di liquidità e agli asset investiti in strumenti finanziari sul conto online a inizio e a fine periodo.

terzo dei contratti negoziati sulle azioni quotate in Borsa e per un quarto del controvalore84.

L'arco temporale di analisi è stato di 6 mesi (01/07/2007 – 31/12/2007) entro i quali sono stati riscontrati quasi 630.000 contratti. La scelta dei conti online è stata effettuata autonomamente da ciascun broker85 con l'obiettivo di costruire un campione il più fedele

possibile all'intero portafoglio clienti non saltuari posseduto.

Le prime statistiche emerse dal campione mostrano che i trader avevano un'elevata frequenza di negoziazione: il 37,3% aveva frequenza giornaliera (di questi l'11,5% effettua più di 10 transazioni al giorno), mentre il restante 62,7% negozia meno di una volta al giorno e la quasi totalità fa più di una transazione ogni 2 settimane.

Per quanto riguarda il portafoglio dei trader il valore medio delle disponibilità86 (sia

liquide che investite) è pari a 16.790€ (valore più alto del dato medio dell'intera popolazione italiana che si aggira intorno ai 7.000€)87.

I mercati gestiti da Borsa Italiana concentrano l'87,1% del totale degli scambi e i più attivi88 sono il MTA con il 74,1% degli scambi e il Sedex con l'8%. Le tipologie di

strumenti negoziati vedono la netta prevalenza di azioni italiane (68,2%) a cui seguono i futures (15,1%); il principale mercato di negoziazione di opzioni è l'Idem con il 79,1% delle contrattazioni.

Per quanto riguarda le azioni italiane, la distribuzione degli scambi per segmento è simile a quella del mercato nel suo complesso, sono infatti sottopesati dai trader gli strumenti azionari che non appartengono a nessun paniere89.

84 Fonte: e-Retail Finance in Italia, Financial Services Advisory, KPMG, Maggio 2006.

85 Un criterio di scelta usato dai broker è stato quello di suddividere 100 clienti nel modo seguente: almeno 50 con operatività giornaliera, i rimanenti dovevano avere un livello minimo di operatività di almeno 2 transazioni al mese.

86 I day trader hanno portafogli maggiori rispetto ai non day (20.700€ contro 15.800€). Per la generalità dei soggetti la liquidità si attesta in media al 46,3% mentre tra gli strumenti finanziari l'incidenza delle azioni è molto elevata (71,6% italiane e 10,6% estere); se andiamo ad analizzare esclusivamente i day trader notiamo che la liquidità sale al 62,3% e l'incidenza delle azioni italiane sale all'88,2% degli asset investiti. Il campione opera con un numero elevato di sottostanti: ha negoziato nel periodo 1.075 diversi sottostanti, di cui 472 di emittenti esteri e 264 di emittenti italiani. Nei sei mesi coperti dal campione, ogni trader ha negoziati in media 18 azioni italiane (30 i day trader e 10 i non day) mentre gli investitori più attivi hanno negoziato oltre 67 diverse azioni italiane ciascuno.

87 Si veda Alemanni B. e Franzosi A., Traders online Behaviour. Come operano i trader online italiani sui mercati?, Borsa italiana, 2007, pag 10.

88 Dopo Mta e Sedex i mercati più attivi sono stati: CME (4,8%), Eurex (4,6%), Idem (4,4%), Nasdaq (0,37%), NYSE (0,14%).

89 La distribuzione settoriale dei titoli azionari è ampia: per l'equity italiano corrisponde in prevalenza a quella del mercato mentre per l'equity estero si seguono maggiormente i settori tecnologia e farmaceutico. Fonte Alemanni B. e Franzosi A., Traders online Behaviour. Come operano i trader online italiani sui mercati?, Borsa italiana, 2007, pagg. 37-43.

Ovviamente l'operatività dei trader online (ed ancor di più quella dei day trader) fa si di avere una turnover di portafoglio molto elevata in concomitanza con un elevato controvalore degli scambi90 (31.000€ per le azioni italiane).

Per quanto riguarda invece la distribuzione degli scambi si osservano due picchi di massimo, uno tra le 9 e le 10 del mattino (13,7%) e l'altro tra le 16 e le 17 (13,4%) mentre durante l'ora di pranzo si nota un calo delle negoziazioni (6,2%). Considerando gli scambi giorno per giorno nell'arco di una settimana si è registrata una preferenza per il giovedì a scapito del lunedì e del venerdì91.

Il profilo medio del trader online definito in questa ricerca dal punto di vista demografico ci porta alle seguenti conclusioni92:

• sesso: maschio (90,6%)

• età: compresa tra 35-44 anni (32,6%) con età mediana di 45 anni • area geografica: Nord-ovest (41,4%)

In conclusione dallo studio si è osservato che i trader italiani presentano caratteristiche tali da rendere la loro operatività assimilabile a quella dei professionisti per gamma di prodotti, frequenza di negoziazione e velocità di turnover.

Un altro studio sempre effettuato da Borsa Italiana, ma nel 2012, intitolato "L'investitore retail: un asset per il mercato italiano, Rapporto di Borsa Italiana sullo shareholding e il trading online in Italia" effettua un'indagine simile a quella appena vista, il che ci potrà essere utile per effettuare un confronto con l'investitore ante crisi. Vediamo subito che i conti di e-trading aperti in Italia al 2012 sono 6,5 milioni, quelli effettivamente attivi si riducono a 560.00093.

Anche in questo caso viene preso in esame un campione di trader online che nel corso degli ultimi 12 mesi ha utilizzato internet per la negoziazione di strumenti finanziari e ha effettuato almeno 2 negoziazioni al mese, quindi ritroviamo puntualmente la distinzione tra day trader (340) e trader attivi (218)94.

90 Notiamo che il valore mediano del controvalore si discosta notevolmente dal valore medio in quanto è circa 13.600€; infatti nella distribuzione degli scambi per controvalore, il 25% delle negoziazioni ha valori inferiori a 3.000€ mentre il 10% ha valori superiori a 77.000€.

91 Si veda Alemanni B. e Franzosi A., Traders online Behaviour. Come operano i trader online italiani sui mercati?, Borsa italiana, 2007, pag 68.

92 Si veda Alemanni B. e Franzosi A., Traders online Behaviour. Come operano i trader online italiani sui mercati?, Borsa italiana, 2007, pag 12.

93 Si veda Alemanni B. e Franzosi A., Traders online Behaviour. Come operano i trader online italiani sui mercati?, Borsa italiana, 2007, pag 39.

94 Si veda Franzosi A. e Villa G., L'investitore retail: un asset per il mercato italiano, documento di Borsa Italiana del 15/10/2012, pag 42.

Dallo studio dei dati demografici forniti sul campione possiamo arrivare alle seguenti conclusioni sul profilo del trader medio:

• sesso: maschio (94%) • età: oltre 54 anni (35%)

• area geografica: Nord-ovest (46%)

Un nuovo dato che ci viene fornito riguarda gli anni di esperienza dei trader:

Fonte: elaborazione personale dati tratti da L'investitore retail: un asset per il mercato italiano, Rapporto di Borsa Italiana sullo shareholding e il trading online in Italia del 2012 pag. 45.

Guardando invece alla percentuale dei trader che ha negoziato ogni strumento emerge che l'84% dei partecipanti ha operato con azioni italiane mentre solo il 27% con azioni estere; a pari merito troviamo i future e i titoli di stato col 45%95. Gli ETF sono invece

preferiti dai trader attivi con il 45% rispetto al 33% dei day trader.96

Gli obiettivi del trading online in azioni riscontrati sul campione sono evidenziati nel grafico 06.

95 Per i future vediamo il 54% dei day trader e il 32% dei trader attivi mentre per i titoli di stato il 46% e il 45%.

96 Si veda Franzosi A. e Villa G., L'investitore retail: un asset per il mercato italiano, documento di Borsa Italiana del 15/10/2012, pagg. 47-49.

Da 0 a 4 anni Da 5 a 9 anni Da 10 anni Oltre 10 anni 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 26,00% 26,00% 20,00% 28,00% 22,00% 22,00% 21,00% 35,00% 33,00% 31,00% 19,00% 17,00%

Grafico 05: Anni di esperienza dei trader online

Totale Day traders Traders attivi

Fonte:elaborazione personale dati tratti da L'investitore retail: un asset per il mercato italiano, Rapporto di Borsa Italiana sullo shareholding e il trading online in Italia del 2012 pag. 50.

Si è inoltre chiesto ai trader quali fossero stati i criteri di scelta del loro broker principale nel caso ne avessero più di uno. La maggioranza degli intervistati (73%) ha dichiarato che le scelta è stata motivata dai costi di negoziazione, poi dalla semplicità d'uso della piattaforma (35%) e dall'ampiezza della gamma di prodotti\strumenti (35%) anche se qui c'è da fare una distinzione. Per la semplicità della piattaforma e l'ampiezza degli strumenti e dei prodotti si sono dimostrati più interessati i trader attivi (43% contro il 29%) mentre i day trader hanno dimostrato molto più interesse per quanto riguarda la possibilità di marginazione97 (22% contro il 9%). Dal confronto delle due

analisi vediamo che in rapporto al 2007 i conti di e-trading sono aumentati del 50% in cinque anni (da 4 a 6 milioni) mentre quelli attivi sono aumentati del 12% (da 500 a 560 mila). Aumenta anche l'età media del trader che passa da 45 a 54 anni. A livello di strumenti è interessante notare come per la generalità degli intervistati sale molto l'interesse per le azioni estere, dal 10,6% al 24%; cala invece l'interesse del day trader per le azioni italiane, dal momento che l'81% le ha scambiate contro l'88,2% del 2007. Scende anche la liquidità detenuta sul conto che passa dal 46,3% al 41%.

97 Si veda Franzosi A. e Villa G., L'investitore retail: un asset per il mercato italiano, documento di Borsa Italiana del 15/10/2012, pag 51.

Realizzare guadagni con orizzonti di breve termine Effettuare investiment i di medio- lungo termine Guadagnar e con HFT e chiusura posizioni intraday Passione, hobby Diversificar e il portafoglio Contenere le perdite, copertura del portafoglio Altro 0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 30,00% 35,00% 40,00% 45,00% 50,00% 55,00%

60,00% Grafico 06: Obiettivi del trading online in azioni

Totale Traders Day Traders