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Capitolo II: Il pensiero di Frank Hyneman Knight

2.5. Le tradizionali tecniche di fronteggiamento del rischio di azienda

questione possono variare indipendentemente. Questi fattori sono: a) accuratezza; b) prontezza di giudizio; c) limite temporale proiettato al futuro e d) limite spaziale, ossia dimensione della capacità o azione.

La misurabilità dell’incertezza dipende dalla possibilità di comparare una determinata situazione ad un gruppo di situazioni simili e trovare le proporzioni dei membri del gruppo da cui ci si possano attendere vari risultati possibili. Questo raggruppamento comparato dei casi in classi può essere estremamente accurato e le proporzioni dei vari risultati possono essere calcolabili a priori applicando (per determinare i possibili raggruppamenti di alternative ugualmente probabili) la teoria delle permutazioni e delle combinazioni.

Dire che un certo evento è contingente o possibile o “può succedere” sembra equivalga a dire che si sappia che tali cose siano già successe e che esse costituiscano una classe di casi formata su una base o su un’altra.

Il principale soggetto d’indagine è così il grado di comparabilità, o l’ammontare stabilito, il grado di unicità dei vari generi di contingenze economiche.

I vari casi dell’esercizio di un giudizio (relativamente adeguato) anche rispetto ai problemi più eterogenei, rivelano, quando sono raccolti in gruppi, una tendenza verso una discreta costanza ed una relativa prevedibilità del risultato.

2.5 Le tradizionali tecniche di fronteggiamento del rischio di

rischi, la classificazione o raggruppamento può essere effettuata soltanto e limitatamente da qualche forza estranea33 alla persona stessa che prende le decisioni. I fattori decisivi del caso sono tanto intimamente radicati nella persona che prende le decisioni che i casi non sono riconducibili alla descrizione soggettiva ed al controllo esterno.

La possibilità di tale riduzione dell’incertezza, trasformandola, per mezzo del raggruppamento, in un rischio misurabile, costituisce un grande incentivo ad estendere la scala delle operazioni di un’azienda economica.

Finché un singolo uomo d’affari, mutuando capitali, può estendere il campo d’azione dei suoi giudizi su un grande numero di decisioni o di stime, esiste maggiore probabilità che le cattive speculazioni siano bilanciate dalle buone e che come risultato finale si abbia un certo grado di stabilità e di certezza. L’insufficienza dell’organizzazione, l’incapacità di assicurare una effettiva unità di interessi ed il conseguente grave pericolo dovuto al rischio morale quando una società a responsabilità illimitata assume considerevoli dimensioni sono fattori che precludono la possibilità di ulteriori sviluppi e l’obbligano a trasformarsi in società anonima34.

Un altro importante aspetto dei rapporti dell’organizzazione azionaria con il rischio, riguarda tanto il “consolidamento” quanto la “diffusione”. La minuta divisibilità della proprietà e la facilità di trasferire le azioni, permette all’investitore, oltreché di aumentare le dimensioni di una singola impresa, di distribuire i suoi capitali su un vasto numero di imprese. L’effetto di questa distribuzione del rischio è evidentemente duplice. In primo luogo, attraverso il consolidamento, deriva all’investitore una ulteriore ripartizione; le perdite e gli utili delle differenti società per azioni nelle quali egli è interessato, devono tendere in larga misura a bilanciarsi e garantirgli un più alto grado di regolarità e di prevedibilità del reddito totale. Infine, l’alea di perdere una piccola frazione delle sue risorse totali è di importanza, anche proporzionalmente, minore di quella di perdere una parte molto grande.

33 In tal caso si fa riferimento ad una e.g. società di assicurazione.

34 e.g. la trasformazione di una società da S.n.c. a S.p.A. può essere finalizzata per unificare i capitali e gli interessi e avere maggiore raggio d’azione nella riduzione del rischio morale.

Deve porsi in evidenza che questo tipo di organizzazione riduce effettivamente i rischi e non si limita a trasferirli da una parte all’altra, come a prima vista potrebbe sembrare. I fatti essenziali sono il duplice consolidamento dei rischi, la più grande pubblicità e la diffusione effettivamente inseparabile dal consolidamento.

Il secondo dei due più importanti principi di trattare l’incertezza è la specializzazione.

Nella correlazione tra la specializzazione e l’effettiva riduzione dell’incertezza, il più fondamentale effetto di riduzione dell’incertezza è la sua conversione in un rischio misurato o la sua eliminazione per mezzo del raggruppamento (i.e. speculazione organizzata), implicito nel fatto stesso della specializzazione. La specializzazione implica tuttavia concentrazione e consolidamento.

Il principio della specializzazione è semplificato dalla tendenza di separare gli aspetti altamente incerti e speculativi dell’industria dagli aspetti permanenti e prevedibili e ad addossarli ad aziende diverse.

2.6 (Segue). Specializzazione della struttura organizzativa e consolidamento dei rischi

Il problema di far fronte all’incertezza è così inevitabilmente assorbito dal problema generale dell’amministrazione e cioè del controllo economico. Le incertezze fondamentali della vita economica sono costituite dagli “errori” nella previsione del futuro e nell’adattare le condizioni presenti a quelle future. Poiché l’ignoranza del futuro è dovuta alla indeterminatezza pratica della natura, si può solamente richiamare la legge dei grandi numeri per distribuire le perdite e renderle calcolabili (ma non per ridurle quantitativamente, poiché ciò è possibile soltanto finché le eventualità in esame ammettono l’assimilazione in gruppi omogenei, cioè finché esse si ripetono).

Quando la nostra ignoranza del futuro è soltanto una ignoranza parziale, cioè conoscenza incompleta ed inferenza imperfetta, diventa impossibile classificare oggettivamente i casi e qualunque mutamento introdotto nelle condizioni necessarie

alla formazione di un’opinione, non manca d’intaccare il valore intrinseco dell’opinione stessa.

I metodi più esaurienti di trattare l’incertezza si basano quindi nell’assicurare la migliore conoscenza ed il controllo. Tuttavia questi metodi rappresentano semplicemente l’obiettivo iniziale di tutta la condotta razionale.

Alla base del sistema dell’imprenditore, oltre al consolidamento dei rischi e al loro trasferimento nelle mani di coloro che sono i più disposti ad assumerli, sta la tendenza a promuovere un’amministrazione migliore e di rilevare l’esistenza di strutture industriali altamente specializzate nelle funzioni di fornire conoscenza e guida.

Uno dei principali vantaggi insiti nella speculazione organizzata è la fornitura di informazioni sulle condizioni economiche, in modo da rendere possibile una più intelligente previsione dei mutamenti del mercato.

La raccolta, la classificazione e la divulgazione in forma utilizzabile di informazioni economiche è uno dei problemi complicati connessi con la moderna organizzazione sociale. Il fatto predominante è che l’onnipresenza dell’incertezza, permeante ogni relazione sociale, ha provocato la conseguenza che l’informazione sia una delle principali “merci” che l’organizzazione economica è impegnata a fornire.

L’essenza dell’impresa sta nella specializzazione della funzione della direzione responsabile della vita economica, il cui carattere trascurato è l’inseparabilità di questi due elementi: “responsabilità” e “controllo”. Ogni grado di effettivo esercizio del giudizio o presa di decisione, è in una società libera, accoppiato con un corrispondente grado di assunzione di incertezza, di assunzione cioè della responsabilità di queste decisioni.

Il principio fondamentale posto alla base dell’attività organizzata è quindi la riduzione dell’incertezza nei giudizi e nelle decisioni individuali raggruppando le decisioni di un singolo individuo e stimando la proporzione di successi e di insuccessi o la qualità media dei suoi giudizi complessivi. È questa un’applicazione del più alto principio del consolidamento dei rischi.

Il risultato non può mai essere calcolato, né dai dati a priori né dalla tabulazione degli esempi osservati. Esso è una stima nel più puro senso della parola, una stima in cui l’osservazione passata riveste scarsa importanza.

L’organizzazione ponendo le risorse appartenenti ad un gran numero di individui sotto un controllo centralizzato, implica la concentrazione della responsabilità.

L’analisi implica che le funzioni umane della produzione comportano di prendere le decisioni, ed esercitare un controllo, ma che questo controllo non è definitivo se non si combina con l’assunzione dei risultati delle decisioni. È l’amministratore di grado più elevato a cui è affidato il ruolo di regolare l’organizzazione, disporre le funzioni, selezionare le risorse umane e stimarne il valore rispetto all’organizzazione complessiva.

2.7 (Segue). Le risorse impiegate. Analisi di costo-beneficio

L’incertezza è uno dei fatti fondamentali della vita che non si può sradicare sia dalle decisioni economiche, sia da quelle di ogni altro campo. L’ammontare dell’incertezza può tuttavia essere ridotto in parecchi modi. In primo luogo, possiamo accrescere la nostra conoscenza del futuro mediante la ricerca scientifica, l’accumulazione e lo studio dei dati necessari. Questo implica costo, risorse cioè che devono essere sottratte ad altri usi. Un altro modo viene dal “conglobamento” delle incertezze mediante un’organizzazione su larga scala di varie forme. In terzo luogo è possibile, sempre mediante un costo, accrescere il controllo sul futuro. E qui devono essere affrontati dall’organizzazione due tipi di costo, a) spese reali, b) perdite umane.

Infine, l’incertezza potrebbe essere ridotta ritardando la marcia del progresso, ciò che senza dubbio, implica un sacrificio diretto aggiunto alle due forme di costo già enumerate.

In questo tipo di calcoli, come in tutti i problemi economici, dobbiamo affrontare la questione di proporzionare alternative soggette ad un principio di importanza relativamente decrescente. Esso è complicato dal fatto che l’uso di risorse per ridurre l’incertezza è un’operazione accompagnata dalla maggiore di tutte le incertezze. Se siamo incerti sul risultato delle ordinarie operazioni economiche, lo siamo

doppiamente sui risultati delle spese lungo ognuna delle linee enumerate, intese ad accrescere la conoscenza e il controllo.

Altrettanto importante è il problema della distribuzione dell’incertezza. A livello sociale, il peso della perequazione, della concentrazione o della specializzazione dipende dall’atteggiamento individuale verso l’incertezza e specialmente dalla tendenza del disagio a crescere, quando cresce la dimensione dell’incertezza affrontata da un individuo, e viceversa.

Vi sono poi molti giudizi erronei. In primo luogo è improprio parlare del profitto come una retribuzione per l’assunzione del rischio o come un incentivo ad assumerlo. Un dato essenziale è che il profitto si riferisce al futuro, che è incerto quando viene presa la decisione e che quindi è l’aspettativa o la probabilità stimata del profitto che muove la volontà degli uomini.

Entrambi i metodi di analisi dell’incertezza, ossia predizione mediante una legge dei casi singoli e predizione per mezzo del ragionamento della probabilità in gruppi di casi, soffrono però di limitazioni piuttosto severe imposte dai costi strumentali relativi e dal tempo richiesto per ottenere i dati necessari; in genere, non possiamo permetterci le spese e non abbiamo il tempo necessario per decidere una linea di azione. Nella vita pratica l’autentico procedimento usato nel prendere una decisione è rappresentato da una formazione piuttosto inscrutabile o intuitiva di stime soggette ad un largo margine di errore e di incertezza.