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Trasporti aerei

Nel documento Rapporto 2007 ( 6.2mb (pagine 145-148)

2. il grado di specializzazione delle industrie rispetto al contesto nazionale

3.6. Industria delle costruzioni

3.10.2. Trasporti aerei

L'andamento complessivo del traffico passeggeri rilevato negli scali commerciali di Bologna, Forlì, Parma e Rimini nei primi dieci mesi del 2007 è risultato di segno ampiamente positivo.

In complesso sono stati movimentati quasi 5 milioni di passeggeri (è esclusa l’aliquota dell’aviazione generale dello scalo bolognese), con un aumento del 12,4 per cento rispetto all’analogo periodo del 2006.

In termini di aeromobili, la movimentazione ha superato le 77.000 unità, con un incremento del 7,8 per cento rispetto alla situazione dei primi dieci mesi del 2006. L’unico neo è venuto dal traffico merci sceso da 15.732 a 14.922 tonnellate, per una variazione negativa del 5,1 per cento. Il buon andamento di aeromobili e passeggeri è maturato in un contesto internazionale in evoluzione. Secondo i dati Iata (Associazione del Trasporto Aereo Internazionale) nei primi nove mesi del 2007 il traffico passeggeri è aumentato del 7,3 per cento rispetto all’analogo periodo del 2006, mentre in termini di merci c’è stata una crescita più contenuta pari al 4,0 per cento.

Passiamo ora ad esaminare l’andamento di ogni singolo scalo dell’Emilia-Romagna, vale a dire Bologna, Rimini, Forlì e Parma.

Secondo i dati diffusi dalla Direzione commerciale & marketing della S.a.b. l’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ha chiuso brillantemente i primi undici mesi del 2007.

I passeggeri movimentati sono risultati poco più di 4 milioni (è esclusa l'aviazione generale), vale a dire il 9,5 per cento in più rispetto all’analogo periodo del 2006. Il totale passeggeri di gennaio-novembre 2007 ha superato la movimentazione dell’intero 2006. Di conseguenza, l'Aeroporto di Bologna è destinato a stabilire il nuovo record di traffico annuale della sua storia.

L’incremento complessivo è stato determinato dai voli di linea, i cui passeggeri sono aumentati dell’11,0 per cento, a fronte della diminuzione dell’1,5 per cento di quelli charter. Nell’ambito dei voli di linea, quelli low cost sono aumentati del 13,6 per cento, rispetto alla crescita del 10,5 per cento di quelli tradizionali. L’incidenza dei voli a basso prezzo sul totale dei passeggeri movimentati è salita dall’11,9 al 12,4 per cento.

Nell’ambito della destinazione delle rotte, i collegamenti interni sono cresciuti più velocemente (+11,8 per cento) rispetto a quelli internazionali (+8,4 per cento).

I voli di linea interni, che costituiscono la quasi totalità delle rotte interne, sono aumentati dell’11,5 per cento, per effetto dei collegamenti tradizionali, la cui crescita del 18,3 per cento ha più che colmato la flessione del 25,5 per cento accusata dai low cost. Per i voli charter interni c’è stata una leggera crescita dell’1,2 per cento, mentre i transiti sono saliti da 17.167 a 24.671 passeggeri.

Il nuovo miglioramento delle rotte internazionali – hanno inciso per il 66,3 per cento del traffico passeggeri - riflette l’apertura di nuovi collegamenti anche low cost (Valencia, Cluj, Madrid, Sofia, Bordeaux e Marrakech), oltre al potenziamento di alcune rotte, Parigi in testa. L’allargamento delle piste, che ha consentito di estendere il raggio d’azione verso scali intercontinentali, prima preclusi, ha consentito di mantenere alto il livello del traffico. Il movimento passeggeri dei voli di linea internazionali è cresciuto del 10,6 per cento, a fronte del calo dell’1,6 per cento accusato da quelli charter. Da sottolineare la performance dei voli low cost, cresciuti del 41,3 per cento, a fronte dell’aumento del 5,4 per cento dei voli di linea tradizionali. I passeggeri transitati sono aumentati da 46.050 a 73.123 unità.

Gli aeromobili movimentati, tra voli di linea e charter, sono risultati poco più di 57.000 vale a dire il 7,8 per cento in più rispetto ai primi undici mesi del 2006. I voli di linea sono cresciuti del 9,5 per cento, mentre quelli charter sono diminuiti dello 0,5 per cento. E’ ancora da sottolineare la vivacità del segmento low cost, il cui movimento aereo è salito del 21,8 per cento, a fronte della crescita dell’8,0 per cento dei voli tradizionali.

La crescita più lenta della movimentazione aerea, rispetto a quella dei passeggeri movimentati, ha sottinteso un miglioramento del rapporto passeggeri per aeromobile e quindi una maggiore, anche se contenuta, produttività dei voli. Nei primi undici mesi del 2007 ogni aeromobile ha mediamente trasportato 71,28 passeggeri rispetto ai 70,20 dello stesso periodo del 2006. Il miglioramento, pari all’1,5 per cento, è da attribuire ai voli di linea tradizionali, i cui passeggeri per aeromobile sono passati da 64,54, a 66,02.

Nei voli di linea low cost è invece emerso un andamento di segno opposto: da 95,23 a 88,79, per una variazione negativa del 6,8 per cento. Nei voli charter il rapporto passeggeri/aeromobile si è ridotto leggermente (-0,9 per cento).

Per le merci movimentate si è passati da circa 14.462 a 15.288 tonnellate, per un incremento percentuale del 5,7 per cento.

La spedizione aerea della posta è invece diminuita da 1.838 a 1.723 tonnellate, per un calo percentuale del 6,2 per cento.

Il 2008 promette di essere un anno di ulteriore crescita, almeno alla luce dei nuovi collegamenti che si prospettano verso destinazioni quali Mombasa in Kenia, Male nelle Maldive e Mosca.

L’aeroporto Federico Fellini di Rimini ha chiuso i primi dieci mesi del 2007 con un bilancio che si può definire lusinghiero. Alla crescita del 31,6 per cento degli aeromobili passeggeri movimentati, passati da 6.246 a 8.222 (è compresa l’aviazione generale) si è associato un andamento ancora più sostenuto del movimento passeggeri - a Rimini il grosso del traffico è costituito di norma dai voli internazionali curato da ventotto compagnie straniere rispetto alle cinque nazionali - cresciuto da 299.503 a 462.615 unità, per un variazione positiva del 54,5 per cento. Se non si considera l’apporto dell’aviazione generale, costituita da voli aeroclub, scuola volo, paracadutismo, aerotaxi, ecc., la crescita del movimento aeromobili scende al 30,3 per cento), mentre quella del traffico passeggeri aumenta leggermente (+54,9 per cento). L’ultima volta che l’Aeroporto riminese ha “infranto” il muro dei 400mila passeggeri risale al 1973. Dal 1958 al 2006, Il “Federico Fellini” è stato sopra i 400mila passeggeri solo in sei occasioni (1965, 1966, 1970, 1971, 1972, 1973).

Il nuovo cospicuo incremento del movimento passeggeri deriva, tra l’altro, dal fiorire di nuovi collegamenti. Tra questi si segnalano le rotte Rimini-Stoccolma della compagnia Ryanair, Rimini-Helsinki della Finnair, Rimini-Budapest della SkyEurope, oltre alle novità assolute di Vilnius in Lituania e Cracovia in Polonia. Sono stati inoltre inaugurati nuovi collegamenti con la Germania, curati da Lufthansa, Tuifly.com e Air Berlin, senza dimenticare le tratte con Nottingham, nel Regno Unito, curata da Ryanair, oltre a Vienna, Praga e Budapest, tutte tramite SkyEurope. Non va inoltre dimenticato il nuovo collegamento con Parigi, curato da Aigle Azur, reso operativo dal 6 aprile. Non a caso i flussi di passeggeri con i paesi sopraccitati sono apparsi in forte aumento. Con la Germania il movimento passeggeri è salito da 30.318 a 50.191 unità, Il Regno Unito è passato da 30.028 a 54.609; la Svezia da 2.809 a 6.937, l’Austria da 107 a 9.229; la Francia da 1.027 a 11.946. Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Lituania, inesistenti nel 2006, hanno registrato complessivamente quasi 29.000 passeggeri.

Altri importanti aumenti hanno riguardato Russia, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Olanda. Per le rotte interne la crescita è stata del 21,4 per cento. Qualche calo, comunque circoscritto a poche realtà, non è mancato, come nel caso di Finlandia e Norvegia. Si sono inoltre azzerati i flussi di Svizzera e Danimarca, curati in precedenza da Helvetic.com e Sas, mentre si è quasi dimezzata la movimentazione con l’Albania, a causa della cessata operatività della compagnia Albatros, a cui è subentrata da luglio la compagnia Albanian. Da sottolineare che il maggiore movimento passeggeri ha riguardato la Russia. La relativa quota sul totale è ammontata al 40,7 per cento, in misura tuttavia più contenuta rispetto alla percentuale rilevata nei primi nove mesi del 2006 (50,1 per cento).

La movimentazione degli aerei cargo è apparsa in diminuzione da 311 a 196 aeromobili, con conseguenti riflessi sulle merci imbarcate, scese da 1.543 a 1.002 tonnellate per una variazione negativa del 35,1 per cento.

Per quanto riguarda l’aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì, nei primi dieci mesi del 2007 sono stati movimentati, fra voli di linea e charter, 4.859 aeromobili rispetto ai 4.614 dell’analogo periodo del 2006, per una variazione positiva del 5,3 per cento. Questo andamento è stato determinato dalla crescita dell’8,5 per cento dei voli di linea - hanno coperto quasi il 95 per cento dei traffici - a fronte della flessione del 32,0 per cento accusata da quelli charter. La nuova crescita del movimento di linea è da attribuire in parte all’apertura di nuovi collegamenti internazionali, tra i quali la tratta con Barcellona di Ryanair e con Bucarest di Wind Jet.

Per quanto concerne il traffico passeggeri, nei primi dieci mesi del 2007 ne sono stati movimentati 592.694 rispetto ai 542.517 dell’analogo periodo del 2006, vale a dire il 9,2 per cento in più. La crescita dei passeggeri movimentati è da attribuire, coerentemente con quanto rilevato in merito al movimento degli aeromobili, alla buona intonazione dei voli di linea (+9,9 per cento), a fronte della flessione di quelli charter (-5,4 per cento). Il tasso di crescita del movimento dei voli è apparso più contenuto rispetto a quello dei passeggeri. Questa situazione ha sottinteso una migliorata produttività, in quanto il rapporto aeromobili-passeggeri è aumentato da 117,6 a 122,0 unità. Se consideriamo il tonnellaggio per aeromobile registriamo invece una diminuzione da 72,1 a 68,7 tonnellate. In sintesi sono arrivati e partiti aerei meno capienti, ma mediamente più affollati.

Nell’ambito delle merci, gli aerei cargo movimentati sono risultati appena 6 contro i 52 del periodo gennaio-ottobre 2006. Le merci movimentate, compresa l’aliquota degli aerei misti, sono ammontate ad appena 28 tonnellate, in forte calo rispetto alle 591 dell’anno precedente.

Per quanto concerne l'aviazione generale - comprende aeroscuola, aeroclub, lanci paracadutisti ecc. - il movimento aereo è sceso da 2.698 a 2.558 aeromobili. I relativi passeggeri sono diminuiti da 1.988 a 1.622 unità.

L’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma ha chiuso i primi undici mesi del 2007 con un bilancio moderatamente positivo. Al calo del 2,8 per cento degli aeromobili arrivati e partiti, da attribuire interamente ai charter e agli aerotaxi e aviazione generale (i voli di linea sono cresciuti dell’8,3 per cento), si è contrapposto l’aumento del 7,4 per cento dei passeggeri movimentati. In questo ambito, le flessioni

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del 23,3 per cento dei charter e del 7,1 per cento di aerotaxi e aviazione generale, sono state più che compensate dal miglioramento evidenziato dai voli di linea, il cui movimento passeggeri è passato da 99.733 a 111.595 unità, arrivando a rappresentare l’88,2 per cento del totale rispetto all’84,7 per cento dei primi undici mesi del 2006. La buona intonazione dei voli di linea è dipesa anche dal potenziamento dei collegamenti curati dalla compagnia aerea low-cost Ryanair, dall’apertura di un nuovo collegamento stagionale con Odense in Danimarca e dalla nuova rotta con Tirana gestita dalla compagnia low-cost Bellair. Le prospettive appaiono buone, alla luce dei nuovi collegamenti con Catania e Palermo, operati dalla compagnia Wind Jet, che sono stati attivati il 19 novembre scorso.

Le merci trasportate si sono azzerate, rispetto alle 313 tonnellate registrare nei primi undici mesi del 2006. Il servizio merci è sospeso dal mese di giugno 2006.

Nel documento Rapporto 2007 ( 6.2mb (pagine 145-148)