• Non ci sono risultati.

La tutela non giurisdizionale dei detenuti in Francia Le Controleur Général des lieux privatifs

CAPITOLO TERZO: ANALISI COMPARATIVA DELLA FIGURA

50 misure adottate (opinioni espresse all’autorità interessata su come comportarsi in

3.9. La tutela non giurisdizionale dei detenuti in Francia Le Controleur Général des lieux privatifs

de libertè”

In questa sede, un’ attenzione particolare è rivolta alla Francia che, a seguito della ratifica del Protocollo opzionale alla Convenzione contro la tortura e altri trattamenti crudeli o inumani o degradanti, adottato il

18 dicembre 2002 presso la cinquantasettesima sessione

dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A / RES / 57/199,ha approvato una legge ( n° 1545/2007) istituente il “Controllore Generale dei luoghi privativi della libertà” ,ovverosia un’ autorità indipendente in grado di garantire il rispetto dei diritti umani sia nelle carceri, sia in altri luoghi quali i centri educativi per giovani delinquenti, i centri di detenzione e di attesa e in tutti gli altri luoghi di limitazione della libertà personale. Le scelte recenti della Francia confermano la necessità che l’istituzione del Garante sia stabilita dalla legge, che si tratti di un organo indipendente e con propri collaboratori dotati di competenze pluridisciplinari, e soprattutto che possiedono una reale conoscenza del settore penitenziario e che siano in contatto con gli attori istituzionali e non istituzionali interessati nei luoghi di privazione della libertà. Il controllore deve realizzare i suoi compiti in piena indipendenza, e ciò si desume dal fatto che egli non può ricevere alcuna istruzione da parte di alcuna autorità; è nominato per sei anni e la sua carica non può essere rimossa o rinnovata; non può essere perseguito penalmente per la formulazione dei pareri o per le azioni che compie durante lo svolgimento delle sue funzioni; non può svolgere altre funzioni o mandati direttivi. Il controllore è coadiuvato da un team di esperti, che si compone di: una segreteria generale, dodici controleurs a tempo pieno e nove part time che mettono la loro esperienza lavorativa e conoscitiva sul campo e quattro assistenti incaricati alla gestione. Il controllore e tutta la sua squadra sono

68

obbligati al silenzio professionale e limitati da un dovere assoluto di imparzialità. Nei compiti e nei poteri del Controleur rientra la facoltà di presentare una relazione annuale dell’attività svolta al Presidente della Repubblica e del Parlamento e questo rapporto è successivamente reso pubblico. Secondo l’articolo 10 della Legge 30 ottobre 2007 oltre a rilasciare pareri e raccomandazioni alle autorità pubbliche può proporre al Governo una modifica delle disposizioni legislative e regolamentari applicabili, e dopo aver informato le Autorità competenti egli può anche decidere di pubblicare, in genere sulla Gazzetta Ufficiale, tali pareri, raccomandazioni o proposte, nonché le eventuali osservazioni delle stesse autorità. Circa i compiti del garante, egli può visitare in qualsiasi momento, in tutta la Francia, ogni luogo in cui le persone sono private della libertà: dai carceri, agli ospedali in cui i pazienti rimangono senza il loro consenso, ai luoghi di custodia e veicoli che sono utilizzati per il trasporto di persone

private della libertà personale. 59Gli vengono riconosciuti

principalmente tre compiti:

a) assicurare il rispetto dei diritti fondamentali delle persone private della libertà

b) assicurare che si instauri un giusto equilibrio tra i il rispetto dei diritti fondamentali delle persone private della libertà e l’osservanza delle regole che assicurino l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica

c) prevenire la violazione dei diritti fondamentali delle persone private della libertà

59 Dati prelevati dal sito ufficiale http://www.cglpl.fr/, sezione “ Compiti del

69

3.9.1. L’osservatorio internazionale delle prigioni

L'Osservatorio Internazionale delle Prigioni (OIP) 60è nato nel 1990 a Lione, con l'obiettivo di promuovere, in tutto il mondo, il rispetto per le persone imprigionate nel quadro degli strumenti internazionali sui diritti umani. Ha ottenuto uno status consultivo presso le Nazioni Unite nel 1995. L’ OIP è progressivamente organizzato in sezioni regionali.. Legalmente costituita nel gennaio 1996, la sezione francese è un'associazione disciplinata dalla legge 1 ° luglio 1901, non-profit e indipendente dal governo. Fin dalla sua creazione, la sezione francese dell'Osservatorio internazionale delle prigioni promuove il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali dei detenuti. E’ un’Associazione che basa la sua azione sulle disposizioni di diritto interno e sugli strumenti internazionali riguardanti i diritti dell'uomo e che ritiene che ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica e che nessuno può essere sottoposto a sanzioni o trattamenti crudeli, inumani o degradanti. Nel richiedere l'applicazione del diritto comune in prigione, OIP cerca di combattere l'arbitrarietà che caratterizza il funzionamento di qualsiasi istituto penitenziario. Concretamente, ritenendo che la lesione della dignità della persona comporta sia una pena detentiva sia il fallimento dell'obiettivo di reinserimento del detenuto all’interno della società, l'OIP ha dato quattro mezzi d'azione:

1) Esso informa lo stato delle condizioni di detenzione dei prigionieri, sensibilizza l'opinione pubblica, i governi, le agenzie e le organizzazioni interessate circa l'abuso a cui sono

60 Bisogna tenere presente che l’organizzazione presa in esame è fuori da ogni considerazione politica ,in quanto organizzazione indipendente dal governo, che non cerca alcun ordine o sovvenzione da parte del Dipartimento di Giustizia, e gli è fatto divieto di partecipare all'azione di qualsiasi governo, partito politico di sostegno o prendere posizione durante l'intero periodo elettorale.

70

sottoposti questi soggetti nonché su tutte le violazioni riscontrate;

2) informa i detenuti dei loro diritti e sostiene i loro sforzi per far sì che vengano rispettati;

3) Propone e favorisce l'adozione di leggi, regolamenti e altre misure per garantire la difesa della persona e il rispetto dei suoi diritti; e anche la riduzione del numero di persone detenute, limitando l'uso dello strumento-carcere, riducendo la portata delle sanzioni, sviluppo alternative alla prosecuzione e alternative alle pene detentive;

4) usa il suo diritto di adire le vie legali per salvaguardare gli interessi essenziali della persona detenuta e l'applicazione delle leggi e dei regolamenti.61

L’Associazione ha il compito di monitoraggio dell’istituto preso in esame e di protezione delle persone detenute. In particolare, conduce annualmente un'indagine approfondita in sede di carcere, con un'importante collezione di 500 domande costituenti un questionario, chiamato Observeur. Questo questionario verifica, all’interno dell’istituto di detenzione, le condizioni di salute, igiene, il lavoro, la cultura, la religione, i legami familiari, ma anche la presenza di discriminazioni e abusi. Forgia la "carta d'identità" del carcere, i cui dati risultanti permettono di conoscere esattamente la natura e la portata dei malfunzionamenti che si verificano all’interno della struttura. Inoltre, ogni volta che si individua una violazione della legge o una disfunzione osservata nella struttura, il gruppo locale lo rende pubblico attraverso un comunicato stampa ai media, alle autorità della prigione, agli organi giudiziari e alle associazioni interessate. In generale, gli elementi che giustificano la stesura e la pubblicazione del comunicato sono la negligenza, l'ostruzione al mantenimento dei legami familiari, ostacoli alla libertà di opinione, l'azione disciplinare

71

compiuta in modo abusivo, la perdurante detenzione di una persona con gravi disturbi mentali o malattia terminale incurabile, la mancanza di precauzioni prese nei confronti di un detenuto suicida.

3.10.La tutela non giurisdizionale nell’ordinamento