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e quali la contrastano

U NA O RGANIZZAZIONE CHE PARTECIPA ALLA CREAZIONE DI UN A MBIENTE

Riportiamo lo schema dell’assemblea della CEP dell’opera con le sue aree educative:

Dall’Assemblea della CEP dell’Opera scaturiscono, inoltre, alcuni organismi di condivisione, coordinamento e comunione:

• il Consiglio della CEP BRDB (composto dal Consiglio della Comunità SDB, Responsabili ASC ed ex allievi ed inoltre due laici per ogni area educativa ed un Supervisore). Si incontra una volta ogni mese;

• il Coordinamento educativo Pastorale (composto dai Salesiani e responsabili laici di ogni area educativa). Si riunisce ogni 15 giorni;

• l’Equipe educativa integrata (composta dal Coordinatore e due educatori di ogni area educativa). Si incontra ogni 15 giorni.

E per l’Area educativa CFP e la sua CEP sono presenti i seguenti organismi: • il Consiglio direttivo locale (composto dal direttore dell’opera, dal direttore del

CFP, dal coordinatore pastorale, dai coordinatori di settore e dall’orientatore); • l’Equipe di animazione pastorale (composta dal direttore dell’opera, dal diret- tore del CFP, dal coordinatore pastorale, dai coordinatori di settore e da al- meno quattro formatori); si incontra almeno due volte al mese;

• il Collegio dei formatori (composto dal direttore dell’opera, dal direttore del CFP, e da tutti i formatori);

Assemblea della CEP dell’OPERA

Assemblea della

CEP Area RIA Assemblea dellaCEP Area CFP Assemblea

della CEP Area ORATORIO

• l’Assemblea della CEP dell’Area CFP (composta, per ora, da tutti i lavoratori). Per ora perché l’obiettivo è di coinvolgere gli allievi e i loro genitori.

Questi organismi sono utili strumenti che consentono una progettazione condi- visa degli obiettivi dei percorsi e la sequenza ordinata e collegata di attività da pro- porre ai giovani per accompagnarli, per formarli ed educarli ad una missione ri- volta all’esterno (nel mondo del lavoro, nella società civile) sempre finalizzata alla ricerca del proprio progetto di vita.

L’educazione dei ragazzi non è di pertinenza esclusiva delle singole persone o dei singoli formatori, ma è un impegno che la comunità educativa pastorale del CFP si assume nella sua interezza. Tutti i lavoratori del CFP sono parte della sua CEP, che ha la responsabilità e la corresponsabilità di ogni singolo allievo.

Il luogo privilegiato per condividere il progetto volto alla promozione dei va- lori educativi è il collegio dei formatori ed operatori tutti (Assemblea della CEP dell’area CFP) che ha come finalità il trasmettere un messaggio educativo unitario.

Ed ancora i valori educativi vengono promossi e condivisi tra le varie Assem- blee delle CEP di aree diverse all’interno dell’assemblea della CEP dell’opera.

Prima di analizzare gli obiettivi è necessario soffermarsi su di un dato di fatto che spesso sottovalutiamo.

Noi presupponiamo che chi opera nei nostri ambienti formativi, e quindi anche nei nostri CFP, abbia una sensibilità ed una attenzione formativa ed educativa che tenga conto della proposta salesiana e del sistema preventivo di Don Bosco. O an- cora che svolgano la propria professione o lavoro con spirito di servizio …

I nostri “operatori” sono sicuramente persone molto valide professionalmente, ma alcuni non si riconoscono e fanno fatica ad identificarsi come parte di una co- munità educativa, con evidenti difficoltà d’inserimento in un ambiente che privi- legia lo stile familiare.

Ricordo qualche anno or sono di un formatore, indubbiamente molto bravo professionalmente che durante un colloquio personale mi disse: “Non mi parli di ambiente familiare … perché non può sussistere la familiarità in un rapporto tra da- tore di lavoro e lavoratore...”.

Può essere vero se alla base non c’è una missione comune: l’educazione che scaturisce da un cuore innamorato.

Il nostro primo impegno da assolvere è stato ed è quindi: evangelizzare i no- stri formatori ed educatori che operano nel Centro di Formazione Professionale.

Il primo intervento effettuato è stato quello di intensificare la formazione con- tinua sulla conoscenza di don Bosco e Gesù Cristo, con proposte diversificate: sono stati programmati percorsi formativi anche catechetici, un momento volontario di preghiera la mattina prima di iniziare il lavoro. Tutti gli incontri tra i formatori ini- ziano con un momento di preghiera e/o con un pensiero per la riflessione. Abbiamo aumentato i momenti di convivialità informali a cui molto spesso partecipano anche le famiglie dei formatori e degli educatori. Abbiamo inserito gli esercizi spi- rituali con momenti di riflessione comune guidata.

Negli ultimi anni per le assunzioni dei formatori abbiamo scelto di seguire dei criteri che soddisfino i requisiti ritenuti fondamentali e necessari alle esigenze del nostro CFP: che siano formatori professionalmente validi, ma anche ottimi anima- tori salesiani, con un forte senso di appartenenza alla CEP e con la capacità di creare comunione e far proprio il progetto educativo.

Questo ci ha permesso di dare un impulso diverso al clima della Comunità Educativa del CFP. I più tiepidi e più pigri si sono lasciati man mano contagiare a partecipare con maggiore slancio alle attività del percorso educativo e pastorale. L’ambiente sta cambiando, lentamente ma sta cambiando.

L’attenzione alle nuove assunzioni rimane, comunque, sempre molto alta.

OBIETTIVI

Vediamo quali sono alcuni obiettivi che abbiamo privilegiato.

Abbiamo lavorato molto affinché gli organismi organizzativi fossero vissuti più come una comunità di persone (una casa, una famiglia), piuttosto che come una struttura.

Un cambiamento culturale dell’ambiente del CFP e un’attenzione particolare al senso di “famiglia”, cambiamento sicuramente lento ma necessario, si è avuto per mezzo della conoscenza continua e più profonda del carisma di Don Bosco, an- cora oggi sempre più attuale.

Senza conoscenza non può nascere l’amore e, solo l’amore, spinge ad una co- noscenza più profonda: l’amore verso i giovani.

“Il clima di famiglia, di accoglienza e di fede, creato dalla testimonianza di una comunità che si dona con gioia, è l’ambiente più efficace per la scoperta e l’orientamento delle vo- cazioni” COST 37.

Abbiamo scelto quanto espresso nelle costituzioni come un elemento che ca- ratterizzasse il nostro modo di vivere la comunità educativa del CFP: