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Un’Europa sempre più vecchia?

Nel documento L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 6 20 15 (pagine 70-73)

Tra i dati più diffusi sulla popola-zione europea vi è sicuramente quello relativo alla diminuzione della sua crescita nel corso dei se-coli fi no a raggiungere, attualmente, i 710 milioni di persone, pari all’11% della popolazione mondiale; e quelli riguardanti la diminuzione delle na-scite, l’allungamento della vita me-dia e il conseguente aumento del numero di anziani in rapporto ai bambini e ai giovani. I risultati delle indagini destano preoccupazioni di carattere economico e sociale visto che la popolazione in età da lavoro scarseggia e, al contempo, risulta più diffi cile assicurare pensione, cure ed assistenza ai più anziani. Se in linea generale si può affermare che tali dati riguardino la popolazione nel suo complesso, va precisato, tutta-via, che si possono evidenziare delle differenze in base alle regioni e alle aree prese in esame.

La classe verrà coinvolta nell’appro-fondimento di tali argomenti

attra-verso un lavoro a gruppi che prevede la lettura della scheda informativa al link http://epp.eurostat.ec.europa. eu/statistics_explained/index.php/ Population_statistics_at_regional_le-vel/it, basata sulla pubblicazione dello Eurostat Regional Yearbook, che descrive le dinamiche demogra-fi che regionali all’interno dell’Unione europea, e lo svolgimento di alcuni esercizi ad essa correlati. Ipotizzando di dividere la classe in sei gruppi e immaginando di ideare tre tipologie di esercizio diverse, si prevede che i gruppi A e D svolgano l’esercizio

1, i gruppi B ed E l’esercizio 2, e i gruppi C e F l’esercizio 3. Dato un tempo massimo entro il quale com-pletare l’esercizio assegnato, due referenti per gruppo, poi, avranno

s

cuola in atto GEOGRAFIA

Esercizio 1. Serviti delle informazioni contenute nel sito indicato per comple-tare i seguenti periodi. Inoltre, qualora non conoscessi alcuni nomi di regioni geografi che, consulta l’atlante. a. Nel 2013 il... (15,6%) del totale della popolazione era rappresentato da giovani di età compresa tra 0 e 14 anni.

B 3I REGISTRANO PERCENTUALI PIá ALTE di... (popolazione giovanile) e di... (persone in età lavorativa) nelle aree urbane, dove maggiori opportunità di occupazione attraggono sia migranti interni al Paese sia migranti... (inter-nazionali), provenienti da altri Stati membri o da Paesi terzi.

c. Osservando il grafico 1, si scopre CHE TRA LE REGIONI DI LIVELLO .543 1 DELL5%CONLEQUOTEPIáELEVATEDIGIO VANIDIETÌINFERIOREAANNIVISONO MOLTE REGIONI FRANCESI LA 'UYANE  2ÏUNIONE(Seine-Saint-Denis). d. La maggior parte delle regioni DELL5% HA REGISTRATO UN AUMENTO progressivo della quota relativa della POPOLAZIONE PIá ANZIANA  IN CONSE guenza del considerevole e costante aumento della... (speranza di vita). e. Consistenti incrementi demografici determinati dai... (flussi migratori) si sono verificati negli anni ’90 e nei primi anni... (2000).

F $URANTE IL PERIODO    SI Ò assistito ad un calo significativo della popolazione in Lituania, ... (Lettonia), nei Paesi dell’Europa sud-orientale – INUNARCOCHEVADALLA#ROAZIAALLA (Grecia)  PASSANDO PER 5NGHERIA  Romania e... (Bulgaria) –, in sette re-gioni interne del... (Portogallo) e della Spagna, e in numerose regioni della 'ERMANIAORIENTALE

g. In Francia, i tassi di migrazione PIáELEVATISONOSTATIREGISTRATIINRE gioni... (rurali) e situate nella parte... (meridionale) del Paese.

Esercizio 2. Leggi la scheda al link suggerito dall’insegnante e indica se le affer-mazioni qui sotto riportate sono V (vere) o F (false). Successivamente, correggi le affermazioni false.

V F

a. Nel 2013 quasi due terzi della popolazione erano costituiti da anziani. (X) B/SSERVANDOILGRAlCO SINOTACHEUNADELLEZONEITALIANENELLEQUALI

VIVEUNGRANNUMERODIANZIANIÒQUELLADI4ORINO

(X) C ,E REGIONI CON LE QUOTE PIá ELEVATE DI ANZIANI SONO SPESSO QUELLE

RURALI RELATIVAMENTEPERIFERICHEEMENODENSAMENTEABITATE1UOTECON SIDEREVOLIDIANZIANISIREGISTRANONELLEREGIONIRURALIEPERIFERICHEDELLA Norvegia, della Svezia e della Danimarca.

(X)

D,AUMENTODELLAPOPOLAZIONEPIáANZIANAINALCUNEREGIONIÒDOVUTA ALLATTRAZIONE CHE TALI DESTINAZIONI ESERCITANO  PER LE LORO CONDIZIONI CLIMATICHEOPERLESTRUTTUREEISERVIZIOFFERTI SULLEPERSONEINETÌPEN SIONABILE¶ILCASO NEL2EGNO5NITO DI$ORSET## )SLEOF7IGHTE4ORBAY E IN'ERMANIA DELLACITTADINATERMALEDI"ADEN "ADEN 3TADTKREIS

(X)

E$ALLAFmUSSODIIMMIGRATINEGLI3TATIMEMBRIDELL5% SIÒ mantenuto costantemente superiore al tasso di emigrazione.

(X) F)LFENOMENOMIGRATORIONONHAINCISOINALCUNMODONEGLIANDAMENTI demografi ci europei. (X) G3IÒASSISTITOADUNAUMENTODELLAPOPOLAZIONEANCHEIN3ERBIA IN QUATTROREGIONIDELLEX2EPUBBLICAJUGOSLAVADI-ACEDONIAEINRE GIONIDELLA4URCHIACENTRALEENORD ORIENTALE (X) H$ALLANALISIDEIDATIRIPORTATINELCARTOGRAMMA SIPUÛCOMPRENDERE QUANTOSIASTATODETERMINANTELAFmUSSODIIMMIGRATIDAALTREREGIONI dello stesso Stato membro, da altre regioni dell’UE o da Paesi terzi) nelle regioni della Francia meridionale, dell’Italia settentrionale, nei Paesi del "ENELUXEINGRANPARTEDEL2EGNO5NITO (X) I5NAVARIAZIONEDEMOGRAlCADOVUTAAImUSSIMIGRATORISIÒREGISTRATA ANCHEIN)TALIA NELLECITTÌDI.APOLI ,ECCE 0ALERMOE3ASSARI (X) Correzioni

a. In quell’anno quasi due terzi del totale erano costituiti da popolazione in età la-VORATIVA ANNI 

b. Una delle zone italiane nelle quali vive UNALTAPERCENTUALEDIANZIANIÒQUELLADI Savona.

C3EÒVEROCHEILNUMERODEGLIANZIANIÒ PIáELEVATONELLEZONERURALI VADETTOCHE quote considerevoli si registrano nelle

re-GIONIRURALIEPERIFERICHEDELLA'RECIA DELLA Spagna, della Francia e del Portogallo, NONCHÏINNUMEROSEREGIONIDELLA'ERMANIA orientale.

f. Per il fenomeno della migrazione, nel LAPOPOLAZIONEDELL5% ÒAUMEN tata di quasi 900.000 persone.

G )N QUESTE REGIONI SI Ò ASSISTITO AD UN calo della popolazione.

I %SSA Ò AVVENUTA NELLE CITTÌ DI 0ARMA  Bologna, Firenze, Pisa e Perugia.

Tempi attività

,ETTURAESVOLGIMENTOESERCIZIOMIN

%SPOSIZIONEADALTRIGRUPPIMINMIN MIN

Gruppi A B C D E F

Esercizio n. 1 2 3 1 2 3

Referenti gruppo espongono ai membri dei gruppi... (ogni referente espone a un gruppo diverso) B C C A A B E F F D D E il compito di informare i membri di

due gruppi diversi dal proprio (as-segnati dall’insegnante) sui nuovi contenuti appresi, in modo tale che ciascun gruppo sia informato su tutti gli aspetti di cui trattano gli esercizi. Agli alunni che ascoltano la presen-tazione dei compagni è richiesto di prendere appunti. Per maggiore chiarezza sulla strutturazione dell’at-tività, si veda la tabella accanto pub-blicata.

s

cuola in atto

GEOGRAFIA

Percorso valutativo

Si riporta qui di seguito una tabella nella quale vengono esplicitati i

cri-Esercizio 3. Dopo aver letto la scheda riportata al link indicato, spiega attraverso delle frasi i legami di signifi cato che vedi trascritti nella prima colonna della tabella.

Tasso nascite in Europa basso alto

Gli Stati, nei quali si nota un elevato tasso di nascite, sono l’Irlanda, il Regno Unito e la Francia. I valori più bassi, invece, sono stati registrati in Bulgaria, Croazia, Ungheria, Polonia, Romania, Grecia, Spagna, Italia, Malta, Portogallo, Germania, Lettonia e Austria.

Nascite crisi economica

Un confronto tra i dati del 2009 e quelli del 2012 permette di affermare che la crisi economica e fi nanziaria ha infl uito sulla decisione di avere fi gli.

Natalità capitali

I tassi di natalità più elevati dell’UE si registrano nelle regioni delle capitali.

Minore natalità Europa Si è notato che i tassi di fecondità più bassi si registrano nell’Europa meridionale e orientale. Mortalità Europa dell’Est Nel 2012 i tassi di mortalità più elevati dell’UE sono stati registrati in Bulgaria, Lettonia e in

Ungheria. Mortalità infantile

Europa

Grazie al miglioramento dell’assistenza sanitaria, a un aumento dell’immunizzazione contro le malattie, alla riduzione della malnutrizione infantile e a un generale miglioramento del tenore di vita, in Europa il tasso di mortalità infantile è tra i più bassi al mondo. Degli Stati membri dell’UE, quelli che presentano un tasso più alto sono la Romania, la Bulgaria, la Lettonia, la Slovacchia e Malta.

Speranza di vita ultimi 50 anni

Negli ultimi 50 anni il miglioramento delle condizioni socioeconomiche e ambientali, dell’assi-stenza sanitaria e delle cure mediche ha contribuito ad aumentare la speranza di vita in Europa di circa 10 anni.

Esercizio 1 Esercizio 2 Esercizio 3 Livello di accettabilità/ suffi cienza Almeno 7 com-pletamenti su 14 Individuazione di 4 RISPOSTE CORRETTE 6&  su 9 e correzione di almeno 3 affermazioni false su 6

Spiegare almeno 3 legami di signifi cato su 7, me-diante l’elaborazione di FRASICORRETTEECHIARE Livello adeguato Almeno 10 com-pletamenti su 14 Individuazione di 6 RISPOSTE CORRETTE 6&  su 9 e correzione di almeno 4 affermazioni false su 6

3PIEGARE ALMENO  LEGAMI di signifi cato su 7, me-diante l’elaborazione di frasi corrette dal punto di vista formale e con un les-sico specifi co appropriato. Livello più

che adeguato

Almeno 12 com-pletamenti su 14

Individuazione di 8 RISPOSTE CORRETTE 6&  su 9 e correzione di ALMENO  AFFERMAZIONI false su 6

Spiegare almeno 6 legami di signifi cato su 7, me-diante l’elaborazione di frasi corrette dal punto di vista formale e con un les-sico specifi co appropriato.

In merito alla seconda fase dell’at-tività, essendo impossibile per l’in-segnante riuscire a verifi care in ma-niera simultanea l’esposizione di tutti, si affi da agli uditori il compito di valutare i referenti tenendo conto dei seguenti indicatori:

a. chiarezza nell’esposizione e lin-guaggio appropriato;

b. grado di esaustività delle informa-zioni esposte;

c. disponibilità a fornire chiarimenti. Benché i giudizi degli uditori possano risultare soggettivi, si ritiene utile dare loro l’opportunità di essere pro-tagonisti del processo di valutazione, affi nché possano sviluppare un certo senso critico. Si nota, peraltro, che nella maggior parte dei casi gli stu-denti sono degli ottimi valutatori, in grado di attenersi ai criteri indicati dall’insegnante e di riconoscere i me-riti e le cme-riticità dei compagni. teri in base ai quali sarà valutata

l’esecuzione dell’esercizio. L’inse-gnante ritirerà un foglio per gruppo.

s

cuola in atto GEOGRAFIA

Classe seconda

%RGLIPEKISKVE½ELEPEWYEWXSVME

Nel documento L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 6 20 15 (pagine 70-73)