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CAPITOLO 3: LA MONETA COMPLEMENTARE DI NANTES

3.6 I VANTAGGI DELLA COMPLEMENTARIETA'

Un sistema di credito e di moneta locale complementare richiede una molteplicità di attori e, sebbene sia auspicabile un coinvolgimento ideale dei partecipanti, a ciascuno di essi deve offrire una buona ragione economica per partecipare, nella forma di un sostegno al bilancio economico di ciascuno. È la condizione essenziale affinché un sistema di credito locale possa iniziare per libera iniziativa dei suoi partecipanti, senza cioè alcuna obbligatorietà. Una volta avviato, il sistema genererà poi vantaggi ulteriori che potranno corroborare la decisione iniziale e convincere altri soggetti ad aderire, rafforzando la virtuosità economica del circuito175.

Quanto appena descritto rappresenta l'intento di Amato e Fantacci, i quali per mezzo di alcuni convegni e conferenze176, a cavallo tra il 2012 e il

174 La creazione di un mercato secondario per la moneta territoriale e la formazione di un prezzo

di mercato nella forma di un aggio sul cambio ufficiale, comporterebbero una concorrenza e non una cooperazione fra le due monete, e quindi una perdita secca di vantaggi in termini di gestione del circolante.

175 M. Amato e L. Fantacci, Come salvare il mercato dal capitalismo, cit., p. 170.

176 Incontro MMT-Modern Money Theory con Imprenditori tenutosi a Cremona (21/07/2012);

Conferenza "Comment ça tourne? La réforme monétaire et ses enjeux. Monnaie complémentaire. Une monnaie pour Nantes" tenutasi a Nantes (21/11/2012); Convegno sulla

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2013, riescono ad inquadrare i vantaggi che l'adesione ad una Camera di compensazione locale dovrebbe comportare per i vari soggetti all'interno del territorio nantese.

Ecco dunque i vantaggi per i partecipanti alla Camera di compensazione: per le imprese:

una riduzione del fabbisogno di liquidità in Euro. In riferimento all'impresa, la parte degli acquisti che essa riesce a canalizzare nel circuito di compensazione, non impegna la cassa in euro né richiede un ricorso al finanziamento a breve per il capitale circolante (il che permette ad un'impresa di comprare forniture per mezzo delle proprie vendite).

Ogni impresa può agevolmente misurare questo vantaggio, da una parte tenendo conto della quota del suo giro d’affari che potrebbe essere denominata in moneta locale (ossia del suo grado d’implicazione nell’economia del territorio) e dall’altra, comparando i costi del finanziamento della sua cassa presso il sistema bancario con quelli del servizio sostitutivo in compensazione; vale a dire raffrontandoli con i costi di partecipazione alla Camera di compensazione (la quale tende a costare meno del servizio bancario corrispondente in quanto crea essa stessa il denaro, non dovendolo comprare da fuori; trattasi di una banca che non ha bisogno né della raccolta177 né dell'interbancario per potersi finanziare). Inoltre, tutta la parte del capitale circolante che le imprese riescono ad acquistare dai propri fornitori in compensazione (cioè vendendo i propri prodotti ad altre imprese) o non impegna la propria cassa, lasciandola libera per Moneta "La Moneta complementare come strumento di gestione del circolante" tenutosi a Milano (04/12/2012); Convegno sulla Moneta complementare tenutosi a Imola (14/02/2013); Conferenza "Et voilà le SoNantes. E' possibile far ripartire l'economia senza l'uso dell'Euro?" tenutasi a Modena (18/06/2013).

177 Per costi della raccolta si intendono gli interessi che la banca deve pagare, in media, ai

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altre attività, oppure costa meno del finanziamento della cassa presso le banche178.

per il sistema bancario:

anch'esso acquisirebbe dei vantaggi, simmetrici a quelli delle imprese. La presenza di una Camera di compensazione potrebbe aiutare il sistema bancario a diventare più efficiente in nome di un principio di specializzazione del credito; difatti se è vero che la Camera riduce il fabbisogno di credito a breve delle imprese per il finanziamento del capitale circolante, è altresì vero che nel momento in cui le imprese sono sovraesposte e chiedono credito per ristrutturare i loro debiti, di fatto questo "strumento" consegnerebbe al sistema bancario clienti più affidabili, con una leva finanziaria meno elevata e dunque complessivamente meno rischiosi. Questo genere di vantaggi potrebbe più che compensare l’effetto di disintermediazione provocato dalla concorrenza della Camera di compensazione.

Valutando tale effetto non in termini di concorrenza, bensì di complementarietà fra intermediari finanziari, si consentirebbe la specializzazione di un istituto di credito (anche a livello territoriale).

per i lavoratori:

178 Occorre qui fare una precisazione: è pur vero che le imprese potrebbero farsi credito fra loro,

attraverso ad esempio il sistema delle cambiali (firmando cambiali per le forniture e pagando ad incasso fatto), solo che in questo caso il debito è bilaterale, e ogni creditore deve aspettare che il suo debitore lo paghi, posto che a sua volta il debitore riesca a incassare dai suoi creditori. In tal senso a Nantes, il vantaggio è connesso alla multilateralità, la quale comporta la possibilità per qualsiasi creditore di spendere immediatamente il proprio credito presso i propri fornitori, quindi attraverso un credito eminentemente liquido.

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come accennato, il vantaggio delle imprese deriva dalla capacità della moneta locale, non solo di sostituirsi alla liquidità in Euro ma anche di riattivare la domanda locale, quindi di mettere in funzione le capacità produttive inutilizzate delle imprese. Una moneta complementare, infatti, non si limita a rendere “meno cari” gli scambi che già si fanno, riducendo gli oneri del finanziamento del capitale circolante, anzi essa può contribuire a rendere possibili scambi che con l’euro non si farebbero; per fare ciò, però, la camera di compensazione deve includere non solo imprese che scambiano fra loro ma anche gli scambi fra imprese e individui.

Tali scambi sono di due tipi: da una parte il sistema delle imprese paga i lavoratori (e può pagarli in parte in moneta locale), dall’altra i lavoratori spendono il loro salario presso il sistema delle imprese (e lo possono spendere anche in moneta locale). Che il pagamento di una parte dei salari in moneta locale possa costituire un vantaggio per le imprese risulta piuttosto evidente, sia sul lato dei costi, poiché riduce gli oneri finanziari, sia sul lato dei ricavi, poiché implica una trasformazione integrale di questa parte dei salari in una domanda locale per le imprese locali nel loro complesso.

Meno evidente è il vantaggio per i lavoratori, che deve essere costruito proprio attraverso la negoziazione di secondo livello179. Nello specifico, questo

secondo grado di contrattazione produrrebbe nel breve periodo: vantaggio per le imprese, che avrebbero una domanda; nessuno svantaggio per i lavoratori, i quali potrebbero spendere la moneta locale con la medesima facilità dell'Euro.

Nel medio termine, invece, i lavoratori costituirebbero un tassello fondamentale per il sostegno dell'economia territoriale; il loro apporto favorirebbe l'intero sistema, poiché i salari in moneta complementare si tradurrebbero interamente in una domanda locale (per il sistema delle imprese

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locali), dunque in un supporto alla produzione locale e di conseguenza in un sostegno all’occupazione.

vantaggi strutturali derivanti dal carattere anti-ciclico della moneta: la moneta di Nantes non rappresenta solo un rimedio alla mancata circolazione della moneta ufficiale, ma anche un altro modo di concepire (e di mettere in pratica) la circolazione monetaria e il rapporto fra moneta e credito. Anticiclica per costruzione, la moneta complementare porta con sé due vantaggi: consente di ripensare la specializzazione bancaria in un’ottica territoriale, favorendo le sinergie con banche territoriali votate al sostegno delle politiche di investimento delle piccole e medie imprese; permette altresì di pensare a forme inedite e cooperative di concertazione e di collaborazione fra forze produttive180. L'insieme di questi effetti renderebbe il sistema produttivo

territoriale meno sensibile al ciclo, ossia complessivamente più forte e più capace di competere con altri territori181.

Qual'è dunque il vantaggio sistemico?

Vi è un effetto di integrazione territoriale. In un medesimo spazio, insieme politico ed economico, cittadini, imprese e associazioni del terzo settore possono stringere o rafforzare reciproci legami di collaborazione; attraverso lo schema della compensazione si realizza una convergenza verso il pareggio dei bilanci di tutti gli operatori tramite il sistema di credito cooperativo.

180 Moneta pensata e sviluppata in un momento in cui la rendita finanziaria rischiava di pesare

non solo sui salari ma anche sui profitti delle imprese; e dunque sull’intera economia reale.

181 M. Amato, Convegno: "La Moneta complementare come strumento di gestione del

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Tale sistema non implica affatto una chiusura comunitarista, ma piuttosto una possibilità di riarticolazione delle componenti della vita economica e sociale locale, anche in vista di una partecipazione più solida delle comunità territoriali alla competizione globale.