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La virtù della carità

Nel documento D. MAZZARELLO MARIA (pagine 196-200)

1. Suo amore a Dio; assorta in Dio, — 2, Era com e perduta in Dio. — 3. Desiderio di veder tutte unite a Dio. — 4. Conformità alia volontà di Dio.

5. Am ore fomentato dalia meditazione - Parla con calore ed efficacia delle cose spirituali - « Gli uomini possono togliermi tutto, meno il cuore per amar Dio ».

6. Desiderio della dilatazione del regno di Dio. — 7. Oratori festivi. — 8. F or­

mazione delle direttrici - Il Catechismo - La direttrice è la Madonna. — 9. Anima riparatrice, — 10. Puntualità e atteggiamento edificante alle sacre funzioni - Non si fa caso del freddo. — 11. Fedeltà alla confessione settimanale - Umiliarsi n ell’accusa. — 12, Sua carità verso il prossimo.

1. Se la fiducia in Dio di Santa Maria Mazzarello era illi­

mitata, il suo amore vivo e ardente pareva senza confini. Se giovanetta in famiglia e lavoratrice nei campi, aveva sentito, come abbiamo già detto a suo luogo, una specie di rimorso d’essere stata un quarto d’ora senza pensare a Dio e se n’era accusata con grande dolore; se proponendo alla sua amica d’imparare da sarta per giovare alle fanciulle disse di mettere subito l’intenzione che ogni punto fosse un atto d’amor di

Dio, che cosa avrà fatto da religiosa?

Sentiamo dalle sue figlie delle quali una depose testual­

mente : « Per quanto io stessa la potei conoscere, come pure secondo la convinzione generale delle consorelle e superiore in Religione, la Serva di Dio non ebbe altro pensiero domi­

nante nella sua vita che Iddio» (1).

« Vedendo la Madre — depose Madre Sorbone — si vedeva.

(1) Proc. Ap., pag. 201.

CAPO III. 191

un’anima che rivelava D io » (1). E ancora: «N ei molteplici suoi doveri teneva sempre presente Dio; e si studiava di com­

pierne la volontà anche nelle più piccole cose. Ci dava l’im­

pressione che qualunque cosa ella facesse, non fosse mossa da fini umani, ma da sentimento di dovere, non cercando che il divino beneplacito. Si studiava pure di trasfondere nelle suore il proposito di operare sempre in conformità al volere di Dio.

La vedevo continuamente vigilante sopra se stessa e tutta curante di vivere lei e di far vivere le altre alla conti­

nua presenza di Dio, senza però riuscire pesante, ma con così limpida semplicità che l’amor di Dio sembrava in lei conna­

turale.

» I suoi pensieri, i suoi affetti dovevano essere continua­

mente rivolti a Dio, perchè da tutto con molta naturalezza pigliava occasione per parlare di Dio e per farlo lietamente amare.

» Quante volte io dovevo avvicinarla, anche solo per ra­

gioni d’ufficio, sempre mi lasciava l’impressione della presenza di Dio: tanto la vedevo sempre sopra se stessa nel lavorìo della propria perfezione, nell’impegno di fare il bene, d’impe­

dire il male » (2). E dopo altre belle testimonianze concluse:

« Al presente non ricordo- altro sull’amore che la Mazzarello portava a Dio, benché senta che quello che ho detto è troppo poco di fronte alla realtà » (3).

Una suora così si esprime: « I l pensiero di Dìo era così potente in lei che qualche volta faceva sospendere momenta­

neamente la ricreazione e usciva in (tali) espressioni che quasi facevano sentire la presenza di Dio » (4).

E un’ altra: «Andando a parlare con la Madre, ella pur dando ascolto e rispondendo con piena coscienza, si capiva

(1) Proc. Ord., pag. 224.

<2) Proc. Ap., pagg, 28G> 205, 207.

(3) Proc. Ap., pag. 208.

(4) Proc, Ap,, pag, 205,

192 PARTE QUABTA

che era assorta in pensieri di Dio » (1); « quando una era sta­

ta a colloquio con la Madre, usciva col Paradiso in cuore » (2).

2. Onde il Card. Cagliero depose: «M i assicurarono i suoi superiori Don Pestarino e il parroco; poi Don Bosco e vari direttori e le compagne che Madre Mazzarello viveva di un solo amore, l’amor di Dio: da bambina, da giovanetta e da suora, quando la conobbi e la ebbi sotto la mia spirituale di­

rezione.

» Viveva di orazione, di pietà e dei Sacramenti con tale fervore e costanza da chiamare l’attenzione dei suoi genitori, dei sacerdoti, dei confessori, delle compagne e di quanti la vedevano, non solo come fanciulla pia, devota, raccolta, ma come persona confermata nel divino amore; che amava Dio

toto corde e tota anima, sopra tutte le cose e sopra tutte le creature!

» Viveva, poi, si direbbe, perduta in Dio! sia quando era raccolta nella preghiera, sia quando era impegnata nel lavo­

ro; sia nel riposo che nella veglia, e si può dire anche nel sonno come la Sposa dei Cantici: E cce dorm io et cor m eum vigilat.

» Questo suo amore verso Dio e la SS. Vergine lo dimo­

strò sempre costantemente nell’assistere, si può ben dire, quotidianamente al sacrificio della santa Messa e nel farvi la Comunione, malgrado i disagi del cammino e la lonta­

nanza dalla chiesa! nonostante il mal tempo, il freddo, la ne­

ve, il ghiaccio e quantunque fosse malferma di salute!

3. » Religiosa, poi, la conobbi tutta di Dio, ripiena del desiderio di vedere tutta la sua famiglia spirituale e tutte le alunne, unite nel vincolo della divina carità, in possesso della grazia di Dio, divote di Maria SS.ma e frequenti alla santa

(1) Proc. Ap., art. 107.

(2) Proc. Ap., art. 106.

---M adre Ca t e r in a Da g h e r o

che fu preparata da Santa M aria D om en ica M azzarello a succederle nel governo dell’istituto e stette in carica, sem pre rieletta, 4 3 anni, cioè dal 1881 fino alla morte, avvenuta

il 26 febb ra io 1924

Nel documento D. MAZZARELLO MARIA (pagine 196-200)