esercitato per estensione, intensità e durata dei potenziali effetti.
Il sistema di pesi proposto è modificabile unicamente dalle singole Regioni al fine di esprimere in modo migliore le specificità locali in funzione della presenza e dell’importanza sul territorio dei requisiti analizzati.
In funzione del tipo di progetto, nuova costruzione o ristrutturazione importante, e di alcune ca- ratteristiche specifiche dell’edificio e del contesto, lo strumento definisce il numero di criteri ap- plicabili e le rispettive scale di benchmark; in caso di verifica di alcune condizioni specifiche è infatti prevista la non applicabilità di uno o più criteri e la conseguente ridistribuzione dei pesi. Alcuni criteri di valutazione, inoltre, dispongono di più scale di benchmark in funzione delle ca- ratteristiche principali della costruzione.
L’applicazione e la diffusione del Protocollo, in particolare nell’ambito delle procedure di am- missione dei progetti ad agevolazioni e contributi pubblici, può essere utilmente accelerata e agevolata attraverso la disposizione di alcune azioni quali:
la predisposizione di un Sistema Informativo Territoriale sulle caratteristiche climatiche lo- cali, i livelli di inquinamento atmosferico, idrico, acustico, luminoso, elettromagnetico e del suolo;
la richiesta di inserimento nel capitolato speciale d’appalto di una serie di dati necessari per la valutazione delle prestazioni dell’edificio inerenti le proprietà chimico-fisiche e le quantità di materiali e componenti impiegati;
la definizione di livelli minimi ammissibili di valutazione per ciascun criterio e di uno stan- dard progettuale di riferimento a partire dal quale giudicare il livello qualitativo conseguito dal progetto.
L’evoluzione del Protocollo ITACA verso un sistema di certificazione energetico-ambientale si evince dall’implementazione dello strumento all’interno dei regolamenti regionali. La capofila è la Regione Marche la quale ha adottato una versione del Protocollo ITACA specificamente a- dattata al contesto regionale13 quale sistema di valutazione per la certificazione energetica e ambientale degli edifici14. Le Regione Marche in qualità di amministratore del sistema di certifi- cazione definisce la tipologia di protocollo da utilizzare in base al tipo di edificio da valutare, inserisce i valori per la determinazione dei pesi e i benchmark che definiscono le scale presta- zionali. Il processo di certificazione si divide in due fasi che prevedono la certificazione del pro- getto, attraverso l’attestazione di conformità, e la certificazione “as built”, con l’ottenimento del certificato energetico-ambientale. Il progettista o il direttore lavori, per la specifica fase di com- petenza, esegue l’autovalutazione attraverso il calcolo degli indicatori prestazionali e l’inserimento dei risultati e di tutte le altre informazioni richieste. Il soggetto certificatore, accre- ditato dalla Regione Marche, verifica i valori immessi dal progettista o dal direttore dei lavori, compila le schede di controllo e propone l’attestato o il certificato.
La certificazione energetico ambientale è volontaria ma può essere necessaria per l’accesso ad eventuali agevolazioni erogate a livello regionale.
Il Protocollo Itaca è inoltre utilizzato da istituti di credito e assicurazione per la determinazione di condizioni agevolate sui costi dei mutui bancari e Polizze Assicurative per fabbricati. Il ri- sparmio mediamente è sull’ordine del 10% del tasso d’interesse.
13 Lo strumento è il risultato del’accordo di collaborazione tecnico-scientifica tra l’Università Politecnica
delle Marche, Envrironemnt Park, ITC CNR e Innovasystem.
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Piemonte Programma casa “10000 alloggi entro il 2012” Contratti quartiere II
Edilizia scolastica e sanitaria
Marche, Puglia Norme edilizia sostenibile e sistema di certificazione Toscana, Friuli Venezia
Giulia, Basilicata, Liguria, Veneto
Linee guida e sistema di valutazione di riferimento
Calabria Bandi edifici pubblici
Lombardia Sistema di riferimento per incentivi comunali Liguria Programmi di social housing
Tabella 3 – Diffusione e applicazione del Protocollo ITACA nelle regioni italiane
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5.2.2.2.2 Strumenti di valutazione dellStrumenti di valutazione dellStrumenti di valutazione dellStrumenti di valutazione della qualità abitativa degli edifici residenzialia qualità abitativa degli edifici residenzialia qualità abitativa degli edifici residenziali a qualità abitativa degli edifici residenziali
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5.2.1.2.1.2.1.2.1 QUALITELQUALITELQUALITELQUALITEL
In Francia nel 1974, per iniziativa del Ministero dell’Abitazione e dell’Urbanistica, viene creata l’Associazione QUALITEL, con l’obiettivo di promuovere la qualità dell’abitare e sviluppare un sistema di valutazione dei progetti di edilizia residenziale. La finalità dello strumento consiste nel fornire all’utente finale, acquirente o locatario, un’adeguata informazione sui livelli qualita- tivi raggiunti dall’immobile in oggetto, e a tal fine viene resa obbligatoria per gli interventi di edilizia sovvenzionata con più di cinquanta alloggi. Dal 1984 in poi sono stati certificati più di 270000 alloggi.
L’applicazione del metodo e la redazione del profilo di qualità, il cosiddetto Indicateur Qualitel, è regolata dall’associazione e condotta da esperti accreditati sulla base di una guida aggiorna- ta e rivista periodicamente. La procedura di determinazione dell’indicatore di qualità si sviluppa in due fasi successive, con una valutazione preliminare, a seguito della quale il promotore può introdurre modificazioni al progetto finalizzate al miglioramento degli aspetti critici individuati, ed una definitiva, che certifica i risultati raggiunti.
Il documento finale è costituito da una pagella in cui sono esplicitati i singoli punteggi parziali attribuiti a ciascun indicatore, per l’intervento complessivo e per ogni unità caratteristica; ciò permette all’utente di valutare l’edificio in funzione del proprio quadro esigenziale e non di un punteggio globale scaturito dalla conformità a standard predeterminati.
Il metodo prende in esame i principali aspetti di natura tecnologica, funzionale, ambientale e gestionale degli edifici, attraverso la definizione di 13 criteri di valutazione; a ciascun criterio e sottocriterio è associata una scala prestazionale articolata su cinque livelli in funzione della qualità intrinseca e dei costi d’uso e di manutenzione.
La revisione e l’aggiornamento costante di criteri e parametri di valutazione, insieme al cre- scente obiettivo di promozione e diffusione della sostenibilità del costruito, porta l’Associazione QUALITEL negli anni 2000 all’ampliamento e diversificazione dei servizi offerti e all’estensione del proprio ambito di intervento agli edifici esistenti. All’interno dell’Associazioni sono istituiti quattro organismi che si occupano rispettivamente della certificazione di abitazioni di nuova costruzione collettive o semiindipendenti (Cerqual), di abitazioni individuali (Cequami), di edifici esistenti (Cerqual Patrimonie), nonché di supporto alle diverse esigenze connesse alle procedu- re di valutazione (Cequabat).
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5.2.2.2.2.2.2.2.2 SVASVASVASVA
Il Sistema di Valutazione degli Alloggi SVA è uno strumento predisposto dall'Ufficio federale delle abitazioni svizzero (UFAB) per il supporto alle attività di progettazione, valutazione e comparazione dei livelli qualitativi degli alloggi. La sua applicazione principale è riferita agli in- terventi di nuova costruzione, ma attraverso l’introduzione delle opportune modifiche è possibi- le estendere l’utilizzo alle abitazioni esistenti e ai progetti di rinnovamento. Il suo utilizzo con- sente a investitori, committenti e progettisti di valutare sinteticamente le proposte progettuali e gli edifici residenziali ricevendo al contempo indicazioni utili sulle possibilità di vendita e loca- zione a lungo termine.
Il SVA è finalizzato alla definizione di un valore d’uso espresso da un indice sintetico della qua- lità funzionale-spaziale alla scala dell’alloggio, dell’organismo residenziale e della localizzazio- ne.
Figura 1 – Lista dei criteri di valutazione del sistema SVA (Fonte: UFAB)
La versione più recente dello strumento, aggiornata nel 2000, prevede complessivamente 39 criteri di valutazione per ciascuno dei quali è possibile attribuire un punteggio compreso fra 1 e 3, con una scala articolata in 3 o 5 livelli prestazionali; se il grado di soddisfazione non rag-
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