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Zone e punti di valutazione energetica del meridiano del Fegato ADDOMINALE

Nel documento DISPENSA CORSO MCB ECOLIFE MILANO (pagine 48-53)

DORSALE

VALUTAZIONE IN ALLUNGAMENTO DEL MERIDIANO DEL FEGATO

L’operatore posto in posizione latero-caudale è rivolto verso la testa del paziente, il quale è in posizione supina con una gamba flessa e la pianta del piede della stessa rivolta verso l’articolazione del ginocchio. L’operatore blocca con una mano la cresta iliaca controlaterale ed effettua una lieve pressione sulla parte mediale del ginocchio al fine di valutare lo spazio che si viene a creare, in allungamento massimo, tra la parte laterale del ginocchio e il lettino.

Tanto più ampia è la distanza tra la parte laterale dell’arto e il lettino, tanto più il meridiano risulterà contratto (pieno); tanto più lo spazio è limitato, tanto più il meridiano risulterà lasso (vuoto).

Verifica della forza (energia) del meridiano: Opponendo una lieve resistenza sulla parte mediale del ginocchio, si invita il paziente ad addurre l’arto inferiore flesso partendo da una posizione di abduzione. La percezione di forza espressa nell’azione di adduzione fornirà lo stato generale di tonicità del meridiano, anche indipendentemente dal risultato della valutazione precedente. La fase di abduzione sarà svolta con il paziente in ruolo passivo, mentre la verifica della forza sarà svolta con il paziente in ruolo attivo.

PERCORSO DEL MERIDIANO DEL FEGATO Il meridiano di LV-Fegato ha origine dall’angolo

ungueale laterale del primo dito del piede e prosegue tra la I e la II articolazione metatarso-falangea.

Dopo essere passato tra la parte mediale del tendine del m. tibiale e il malleolo, il meridiano prosegue fino a metà della gamba, centralmente rispetto l’area mediale della tibia.

Il tragitto del meridiano prosegue passando al di sotto dell’epicondilo mediale della tibia, quindi all’estremità mediale della piega del ginocchio, dorsalmente all’epicondilo mediale del femore, fino ad arrivare al margine tra il m. adduttore lungo e il m. gracile, dopo essere passati dal bordo tra il m. vasto mediale e il m. sartorio, scavalcando quest’ultimo.

Il meridiano prosegue fino alla piega inguinale, all’altezza della sinfisi pubica, a circa 2,5 cm dalla linea mediana; quindi, dopo aver girato esternamente ai genitali, sale verso l’area costale in direzione dell’estremità libera dell’ XI costa, per concludere il suo tragitto nel VI spazio intercostale, sulla linea del capezzolo.

PUNTI DEL MERIDIANO DI FEGATO

Punto COLLOCAZIONE ANATOMICA AZIONI ENERGETICHE - AZIONI FISICHE

F 1 Angolo ungueale laterale dell’alluce.

AE: Ha effetto drenante sul fegato in stasi; Si può trattare per le alterazioni degli organi bassi, ematuria, disuria, dismenorrea e menorragia e per le patologie genitali esterni; Calma l’agitazione emotiva e ha effetto sulla depressione

AF: Stimola la microangiogenesi per il rapporto con le reti venose e arteriose Digitale dorsale

F 2

Sull’epifisi prossimale della prima falange, nello spazio interdigitale tra il I° e il II° dito del piede.

AE: Disintossica il fegato; Seda le tensioni nervose; Promuove la circolazione delle risorse endogene; Armonizza le funzioni dello stomaco; È termoregolatore del polmone del sangue e degli organi bassi; Si può trattare in caso di convulsioni e ipertensione, cefalea e vertigine, insonnia, singhiozzo, dismenorrea, amenorrea, leucorrea e menorragia, diarrea e il dolore pelvico.

AF: In rapporto con i N. Metatarsali dorsali e rami digitali che raccordano il punto con il plesso lombosacrale.

F 3

Al punto di congiunzione del I° e II° osso metatarsale, sulla faccia dorsale del piede

AE: Disintossica il fegato; Sblocca e mobilizza la circolazione dei fluidi; Seda le tensioni nervose e favorisce il ritorno venoso; È termoregolatore dell’occhio; Si può trattare in caso di algie del piede.

AF: È in rapporto nervoso con il N. Peroneo profondo e può essere trattato per detendere il m. Tibiale anteriore e, in generale gli estensori della gamba (Lungo dell’alluce, Breve e Lungo delle dita). È utile a favorire la funzionalità della caviglia.

F 4 Sulla piega del dorso del piede, fra il tendine del muscolo tibiale anteriore ed estensore dell’alluce.

AE: Drena le stasi del fegato e tonifica la milza; Regola il circolo energetico; Si può trattare in caso di coxalgia, gonalgie, nevralgie intercostali e dolore testicolare

AF: Antalgico per il dorso del piede(rapporto con l’arcata venosa dorsale) , favorisce il ritorno venoso. È utile a favorire la funzionalità della caviglia

F 5

Sul bordo postero-mediale della tibia, a 5 cm superiormente al malleolo mediale, 1 cm e mezzo dalla metà della tibia.

AE: Drena le stasi del fegato; Regola la circolazione; Si può trattare in caso di dismenorrea, prolasso uterino, disturbi genitali;

È utile in caso di alterazioni funzionali della colonna lombare;

Regola calore e umidità.

AF: Detende il m. Soleo. In rapporto al N. Safeno, è antalgico per il ginocchio

F 6

Sul margine posteriore mediale della tibia, mezzo cm sopra la metà della tibia, tra l’apice del malleolo e la metafisi tibiale mediana.

AE: Drena le stasi del Fegato e favorisce la circolazione dei fluidi;

Antalgico; Si può trattare in caso epigastralgica.

AF: Detende il m. Gastrocnemio. In rapporto al N. Safeno, è antalgico per il ginocchio

F 7 Condilo postero-mediale della tibia.

AE: Drena il Fegato in stato di “pieno” e regola la circolazione delle risorse ad esso collegate; Rilassa i muscoli; Regola, a livello termico, l’eccesso di calore e umidità degli organi in genere e si può trattare in caso di affezioni ai genitali, esterne ed interne.

AF: In rapporto con le A. e V. poplitee, è utile per la funzionalità del ginocchio, Antalgico per la zona lombo sacrale (N. Tibiale - L4-S3). Tonifica il LCM, detende il m. Semitendinoso.

F 8

All’estremità̀ superiore della piega di flessione del ginocchio, dietro il condilo tibiale.

AE: Punto di tonificazione del sangue relazionato al fegato;

AF: In rapporto con le A. e V. poplitee, è utile per la funzionalità del ginocchio, Antalgico per la zona lombo sacrale, Si può trattare in caso di patologie del ginocchio, problemi ai legamenti collaterali mediali e del m. sartorio.

Punto COLLOCAZIONE ANATOMICA AZIONI ENERGETICHE - AZIONI FISICHE

F 9

2 cm sopra il bordo mediale superiore della patella, al centro del ventre del m. Vasto mediale (porzione inferiore).

AE: Drena il Fegato in stato di “pieno”; Regola il rapporto tra i canali della gamba con quelli della coscia; Regola il circolo dei fluidi nella regione lombare;

AF: Si può trattare in caso di lombalgia e lombo-sacralgia. È tonificante per il vasto mediale (rapporto vascolare con V. e A.

Femorale F 10 Sulla faccia mediale della coscia sul bordo

del m. gracile, 3 cm sotto il bordo inferiore della branca ischiopubica.

AE: Regola, a livello termico, il fegato e tonifica la milza; Regola l’orifizio anteriore favorendo la diuresi e si può trattare in caso di disuria e ritenzione di urina

AF: Punto di stimolo dell’apparato genitale (Plesso venoso Pampiniforme; A. Gonadica; N. Scrotale posteriore)

F 11 Sulla faccia mediale della coscia sul bordo del m. gracile, 2 cm sotto il bordo inferiore della branca ischiopubica.

AE: Regola il mestruo; Favorisce le funzioni dell’apparato riproduttivo. Si può trattare in caso di affezioni ginecologiche AF: Punto di stimolo dell’apparato genitale

F 12

Sulla faccia mediale della coscia sul bordo del m. gracile, 1 cm sotto il bordo inferiore della branca ischiopubica.

AE: Regola i canali nel passaggio tra la coscia e l’addome; Punto antalgico che si può trattare in caso di epigastralgica

AF: Punto di stimolo dell’apparato genitale

F 13

Punto Addominale della Milza Sull’estremità̀

dell’undicesima costa (fluttuante).

AE: Drena il fegato in stato di “pieno”; Tonifica la milza e disperde le stasi a livello addominale; Armonizza le funzioni dello Stomaco.

AF: Detende il m. Obliquo esterno, Per il rapporto con i Nn.

Intercostali tonifica e regola l’area della cavità addominale.

F 14 Punto Addominale del Fegato Sulla verticale del capezzolo nel VI° spazio intercostale

AE: Drena il fegato in stato di “pieno”; Rimuove le stasi di sangue del fegato; Armonizza le funzioni della milza e dello stomaco.

AF: Per il suo rapporto con l’A. Toracica (affiancata medialmente dal N. Vago) si relaziona con la Milza e con il Fegato

Nel documento DISPENSA CORSO MCB ECOLIFE MILANO (pagine 48-53)