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Zone e punti di valutazione energetica del meridiano di Milza/Pancreas ADDOMINALE

Nel documento DISPENSA CORSO MCB ECOLIFE MILANO (pagine 89-94)

DORSALE

VALUTAZIONE IN ALLUNGAMENTO DEL MERIDIANO DI MILZA/PANCREAS

L’operatore è in posizione laterale, con il paziente in posizione supina, e porta la coscia di quest’ultimo, in abduzione con extra rotazione del femore e la pianta del piede frontale al muscolo gastrocnemio controlaterale.

L’operatore effettua con una mano un blocco sull’articolazione dell’anca controlaterale del paziente e con l’altra esegue una leggera pressione all’altezza dell’articolazione mediale del ginocchio. La valutazione pieno/vuoto è relativa alla capacità di abduzione dell’ arto inferiore del paziente che non oppone resistenza. La valutazione è bilaterale.

Verifica della forza (energia) del meridiano: Opponendo, una lieve resistenza sulla parte mediale del ginocchio, invitare il paziente, ad addurre l’arto inferiore partendo da una posizione di abduzione. La percezione di forza espressa nell’azione di adduzione fornirà lo stato generale di tonicità del meridiano, anche indipendentemente dal risultato della valutazione precedente. La fase di abduzione sarà svolta con il paziente in ruolo passivo, mentre la verifica della forza sarà svolta con il paziente in ruolo attivo.

PERCORSO DEL MERIDIANO DI MILZA/PANCREAS

Il meridiano di Milza/Pancreas, origina da un punto posto al margine ungueale mediale del I° dito del piede.

Prosegue quindi in direzione craniale, nella parte plantare della prima articolazione metatarso-falangea, passando nella fossetta davanti e sotto il malleolo mediale e, continuando il suo percorso sotto il bordo inferiore della tibia, fino ad arrivare, in senso distale e posteriore, al condilo mediale della tibia.

Il percorso prosegue sul margine superiore mediale della patella, lungo il fascio interno del m. Vasto mediale, oltrepassando il m. Sartorio, e fino al margine superiore del m. Pettineo, al centro della piega inguinale. Di seguito, il percorso prosegue a circa 3,5 cm dalla linea mediana del corpo, parallelamente al margine superiore della sinfisi pubica, per poi allargarsi ulteriormente di 0,5 cm e dirigersi, in senso craniale, fino al margine inferiore della cassa toracica, a 4 cm dalla linea mediana.

Il canale, prosegue poi, con una leggera diagonale, fino ad arrivare a circa 1 cm dalla verticale del capezzolo, nel V°

spazio intercostale, per proseguire in senso craniale, fino al II° spazio intercostale, infine, dopo aver preso la direzione caudale, sulla verticale ascellare, termina nel VI° spazio intercostale.

PUNTI DEL MERIDIANO DI MILZA

Punto COLLOCAZIONE ANATOMICA AZIONI ENERGETICHE - AZIONI FISICHE

M 1 All’angolo ungueale mediale dell’alluce.

AE: Utile in caso di perdite ematiche; Tonifica la Milza e regola le funzioni circolatorie; È un punto di sedazione mentale;

AF: Azione di vascolarizzazione di tutta la gamba per il rapporto con la V. Digitale Superficiale (e successivi innesti con Vv.

Metatarsale; Dorsale e Grande Safena. Rilassamento della fascia plantare per rapporto con V. Plantare.

M 2 Distale rispetto all’articolazione meta-tarso-falangea dell’alluce (mediale).

AE: Tonifica la Milza; Pacifica lo Spirito e tonifica il Riscaldatore medio.

AF: Azione di vascolarizzazione di tutta la gamba per il rapporto con la V. Digitale Superficiale (e successivi innesti con Vv.

Metatarsale; Dorsale e Grande Safena. Alluce Valgo

M 3 Prossimalmente all’articolazione metatarso-falangea dell’alluce (mediale).

AE: Tonifica la Milza, regola le funzioni energetiche e disperde l’Umidità; Si può trattare in caso di gastralgia, meteorismo, stipsi, diarrea e dolore addominale.

AF: Alluce Valgo; Tonificazione della caviglia

M 4 In corrispondenza dell’articolazione tarso metatarsale dell’alluce (mediale).

AE: Disperde l’Umidità; È utile in caso di edemi, rilassa lo stomaco e tonifica la milza; Si può trattare in caso di gastralgie, dismenorrea, diarrea, insonnia, emorroidi.

AF: ; Tonificazione della caviglia (rapporto con il Retinacolo inferiore degli estensori)

M 5

In una depressione davanti e leggermente sotto il malleolo mediale, tra i legamenti deltoidei legamento talare e tibio-navicolare

AE: Tonifica la milza e disperde l’Umidità, Ha effetto diuretico.

AF: Tonificazione della caviglia (rapporto con i legamenti deltoidei)

M 6 3 cm dal malleolo tibiale sul margine posteriore della tibia, davanti al flessore digitale lungo del piede.

AE: Tonifica tutto l’arto inferiore; Riattiva la circolazione del sangue; Rimuove le stasi di sangue; Tonifica la milza e disperde l’umidità; Armonizza la circolazione energetica e sanguigna;

Controlla la zona pelvica e regola le funzioni del fegato; Tonifica il Rene ed è utile per tutti gli squilibri della milza, le affezioni ginecologiche, la dismenorrea, l’amenorrea.

AF: Mobilità della caviglia e del piede (rapporto con M. Flessore digitale lungo del piede) e vascolarizzazione della gamba posteriore (relazione con A. Tibiale posteriore

M 7

3 cm sopra al punto M 6 sul bordo posteriore della tibia davanti al flessore digitale lungo del piede dove si incontra con il M. Soleo.

AE: Rafforza la Milza; Allevia i gonfiori; Regola il Triplice riscaldatore; Promuove la diuresi.

AF: Vascolarizza tutta la gamba postero-mediale per il rapporto con la V. Grande Safena, rilassa il m. Soleo e tutto il Tricipite surale

M 8 A 3 cm sotto il bordo posteriore della tibia, tra il bordo posteriore di quest’ultima e il margine Antero-tibiale del m. gastrocnemio.

AE: Ha azione sulle funzioni cinetiche della gamba, tonifica la milza; Disperde le stasi di Sangue e l’Umidità stagnante con effetto positivo sul dolore reumatico dell’arto inferiore; Regola le mestruazioni e tonifica il Rene con azione positiva sulla lombalgia;

AF: Vascolarizza tutta la gamba postero-mediale per il rapporto con la V. Grande Safena, rilassa il m. Soleo e tutto il Tricipite surale

Punto COLLOCAZIONE ANATOMICA AZIONI ENERGETICHE - AZIONI FISICHE

M 9 Sul bordo posteriore della tibia, sotto il condilo mediale.

AE: Tonifica la milza; Disperde l’umidità; Asseconda le funzioni del Rene; Si può trattare in caso di nefrite, lombalgia, dolore dell’arto inferiore, incontinenza, leucorrea e dismenorrea.

AF: Sostiene la mobilità del ginocchio (rapporto con il N. Safeno) e lo tonifica (rapporto con V. e A. Genicolata inferiore). Utile per tonificazione del Legamento Collaterale Mediale (LCM)

M 10 Sul bordo superiore del Sartorio all’incrocio con il m. vasto mediale.

AE: Ha azione di regolazione su tutte le funzioni sanguigne;

Regolarizza il mestruo; Disperde le contratture profonde in zona pelvica e riattiva la circolazione sanguigna; Si può̀ trattare in caso di anemia, dismenorrea, amenorrea, metrorragia, eczema, prurito inguinale e vaginale.

AF: Tonifica il m. Sartorio, influisce sulle limitazioni di rotazione esterna della coscia verso l’anca e del ginocchi medialmente.

Algie di coscia e gamba (per rapporto con l’A. Femorale)

M 11 Al centro della coscia, sul m. Vasto mediale, tra il m. Retto femorale e m. Sartorio.

AE: Promuove la diuresi ed ha azione positiva in caso di affezioni urinarie; Tonifica la milza e disperde l’umidità.

AF: Problematiche lombari dovute a ginocchio flexum o recurvatum (rapporto con il N. Femorale (L2-L4). Per rapporto con l’A. Femorale, e di conseguenza con l’A. Iliaca interna rilassa l’addome.

M 12 Sulla parte superiore del m. Pettineo, medialmente al m. Sartorio.

AE: Regola la circolazione energetica; Si può trattare in caso di disturbi del ciclo mestruale.

AF: Per rapporto con l’A. Femorale, e di conseguenza con l’A.

Iliaca interna rilassa l’addome e la zona pelvica.

M 13

Medialmente al punto di inserzione prossimale mio-tendineo del m. Sartorio, sul muscolo Iliaco

AE: Si può trattare in caso di affezioni della milza e dello stomaco;

Asseconda la funzionalità del fegato.

AF: Regola le funzioni del m. Ileo-Psoas (rapporto con N.

Femorale L2-L4). Vascolarizza la zona inguinale.

M 14 In un punto speculare al centro della fossa iliaca, sulla fascia aponeurotica del m.

Punto COLLOCAZIONE ANATOMICA AZIONI ENERGETICHE - AZIONI FISICHE

M 15

Sull’orizzontale dell’ombelico, 3,5 cm lateralmente a quest’ultimo, sulla fascia aponeurotica del m. obliquo esterno.

AE: Regola il circolo energetico, antalgico; Contrasta la stasi di fluidi nei visceri addominali; Si può trattare in caso di meteorismo, gonfiore addominale e dolori.

AF: Vascolarizza la zona gastrica e la zona toracica (rapporto V.

Toraco-epigastrica) Detende la zona Toraco-lombare e asseconda il movimento della cassa toracica (N. Cutaneo anteriore - T10)

M 16 3,5 cm dalla linea mediana, sotto il bordo inferiore della X costa.

AE: Tonifica la milza; Disperde gli accumuli di cibo; Promuove il libero circolo energetico nei visceri addominali; Regola a livello termico la zona addominale e disperde l’umidità con azione di contrasto rispetto alla diarrea.

AF: Vascolarizza la zona gastrica e la zona toracica (rapporto V.

Toraco-epigastrica) Detende la zona Toraco-lombare e asseconda il movimento della cassa toracica (N. Cutaneo anteriore - T10)

M 17

Tra la V e la VI costa, sulla verticale posta a metà tra la verticale del capezzolo e quella ascellare.

AE: Asseconda la trasformazione ed il trasporto delle componenti nutritive del cibo; Armonizza le funzioni dello stomaco; Disperde gli accumuli di liquidi come le asciti e gli idrotoraci.

AF: Detende il m. Grande pettorale (rapporto con N. Pettorale laterale C5-C7)

M 18 Tra la IV e la V costa, sulla verticale posta a metà tra la verticale del capezzolo e quella ascellare.

Tra la III e la IV costa, sulla verticale posta a metà tra la verticale del capezzolo e quella ascellare.

AE: Espande il polmone, tonificando le funzioni respiratorie; Si può trattare in caso di malattie polmonari caratterizzate da dispnea.

AF: Detende il m. Grande pettorale (rapporto con N. Pettorale laterale C5-C7), agisce sulla spalla antero-posta, Stretto toracico, e in generale la mobilità della spalla (rapporto ramo pettorale dell’A. Toracoacromiale)

M 20

Tra la II e la III costa, sulla verticale posta a metà tra la verticale del capezzolo e quella ascellare.

AE: Regola il circolo energetico del torace tonificando lo scorrimento dei fluidi.

AF: Agisce sulla funzionalità dei mm. Grande e Piccolo pettorale (rapporto con N. Pettorale laterale C5-C7), agisce sulla spalla antero-posta, Stretto toracico, e in generale la mobilità della spalla (rapporto ramo pettorale dell’A. Toracoacromiale)

M 21 Tra la VI e la VII costa sulla verticale ascellare, sul m. dentato anteriore.

AE: Regola la circolazione e la pressione sanguigna.

AF: Scapola alata, Funzioni del m. Dentato anteriore e del cingolo scapolare (articolazione Scapolo-omerale)

Nel documento DISPENSA CORSO MCB ECOLIFE MILANO (pagine 89-94)