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I Lidi sulla costa del Delta del Po

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Academic year: 2021

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Adriana Galvani

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Adriana Galvani

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Presentazione I Presentazione II Presentazione III PARTE I Introduzione all’opera……….. p.1 Premessa……… p.3 What is Tourism? ... p.4

La crescita del turismo……….. . .… p.5

Il paesaggio come bene culturale e geoantropico. La problematica della

conservazione ambientale e culturale ………... p.6

I Delta………. .... p.8

Le aree umide dei Carabi……….p.8 Il Reno……… p.8 Il Rodano………... p.9 Il Danubio………..……….. p.9 Il Guadalquivir………. p.11 Il Delta del Po………...p.11

Il Parco del Delta del Po………... p.12 Flora ……….……… p.14 Fauna ittica……….……. p.14 Fauna avicola………...….. p.14 Fauna mammifera……… p.15 Le pinete……….….. p.15 Le Valli di Comacchio e altre valli salmastre……….…….. p.15 Il patrimonio storico……….. p.16 Il Parco Regionale dell’Emilia Romagna………... p.16 La creazione del parco………..……. p.17 L’ambiente dei Lidi……….... p.19 Gli albori del turismo……….… p.19 Gli antecedenti della storia locale………... p.21 La storia in relazione all’ambiente………..… p.21 La storia di Comacchio……….…. p.22 Lo storione del Po……….. p.23 La pesca delle Anguille ……… p.25 Escursioni nel Delta del Po……….. p.27 Le escursioni nella natura……….... p.27 Le escursioni in barca………... p.29 L’estensione delle forme ricreative………. p.31 Il Treno Azzurro e il Treno d’Oro……….. p.31

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La valorizzazione delle aree interne……….. p.33

Soluzioni……….. p.37

PARTE II

LAVORI PUBBLICATI………... p.41

Lo sviluppo edilizio dei lidi di Comacchio……….. p.41 Nascita e formazione dei centri abitati……… p.42 Fattori di crescita ……… p.44 Sviluppo urbanistico………...…… p.45 Una struttura alberghiera limitata……… p.49 Conseguenze contraddittorie………... p.52 Note sull’antropizzazione del territorio litoraneo emiliano………...… p.56 Déséquilibres dans l’edification d’une zone à développement touristique

récent : Les Lidos de Comacchio…….……… p.64 Résumé………. p.64 Aspetti dell'utilizzazione della spiaggia di Volano……….…. p.70 L'acquicoltura a Goro………. p.76 L’acquicoltura……….……… p.77 La produzione mondiale……… p.78 Le norme ed i programmi della CEE ………... p.79 La situazione italiana………... p.80 Consorzio Pescatori di Goro………... p.82 Gli aspetti sociali……….... p.86 Conclusioni……….. p.87

Comacchio’s ten Misfortunes... p.90 Sviluppo turistico e insediamento rurale sulle coste di Comacchio………... p.98 1 Premessa………..…. p.98 2 - Introduzione ……….. p.99 3 - Turismo balneare e turismo culturale………... p.100 4 - La nascita dei Lidi Ferraresi……….... p.101 5 - Insediamento costiero e insediamento rurale………... p.102 6 - Le caratteristiche delle abitazioni rurali ………... p.103 7 - Il caso di Borgo Manara………. p.106 8 - Gli sviluppi recenti………. p.107 9 – Conclusioni………. p.110

La ristrutturazione dei borghi rurali a fini turistici………... p.112 1.I cambiamenti di destinazione d'uso dei terreni deltizi……….. p.112

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2. Nuovi incentivi allo sviluppo………. p.113 3. La ristrutturazione degli edifici della bonifica del Delta de l Po………….. p.114 4. Il borgo rurale "Corte Botticina"………... p.115 5. Considerazioni economiche sul progetto………. p.117 6.Conclusioni……….. p.118

Una “delizia” ritrovata………. p.121 Abstract... p.121 1.- Premessa - Le delizie estensi, Patrimonio dell’Umanità……….... p.122 2. - La recente valorizzazione del Delta del Po………... p.122 3. -Il testamento dell’ultimo duca……….…… p.123 4. - La Corbola……….. p.125 5. - La villa e i suoi possessori………... p.129

6. - L’epoca moderna………... p.129

7. -Gli ultimi proprietari………. p.130 8. - Valore storico e resa economica………... ... p.132 9.- Conclusioni……… .. p.133

Paesaggi e parchi dell'Emilia-Romagna:per una struttura reticolare….…. p.135 1. - Nodi paesaggistici e corridoi ecologici: un sistema di aree protette... p.135 2. - Proposta di salvaguardia dell’edilizia rurale della bonifica………... p.139 3.- Conclusioni………... p.144

Un progetto turistico mancato………... p.148 Abstract... p.148 Premessa………. p.149 Introduzione………. p.149 I lidi delle seconde case………. p.149 La spiaggia inghiottit a………. p.151 L’ imprenditoria locale……… p.152 Operazione Elisea………. p.153 Il conflitto imprenditoria – natura………. p.155 Il parco del Delta del Po………. p.156 Il percorso del progetto turistico-residenziale………. p.157 Sintesi delle Osservazioni……….. p.158 Obiezioni del WWF……….. p.159 Analisi delle obiezioni……….…… p.160 La relazione tecnica………..… p.161 Conclusioni………..….. p.163

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Il Convegno: "Vivere sul Volano -Proposte per un riequilibrio del rapporto uomo-ambiente"………...

p.170

Delta chiama Delta 1997 Per una nuova idea di parco naturale………...

p.172 Delta chiama Delta 1999……….... ... p.175

Postfazione

Indice delle pubblicazioni

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Presentazi on e

Qu est ’op era di Ad rian a Galv ani pres en ta m olti m otivi di interess e. In n anzi t utto v a n ot at a l’i mpo nente m ol e di d ati racco lti in un v ent enn io di ricerch e sop rattutt o su di un ’area, qu ell a del delta d el Po, t ra le pi ù bel le e stimol anti p er le s ue caratt eristi ch e geo grafi che, geomo rfolo gi ch e, st ori ch e ed evo lutiv e. Gi à da ci ò em erge l a s ua pers onalità cultu rale e s ci enti fi ca, ap ert a all e pi ù v as te coll ab orazioni in pro getti a caratt ere n azion al e e i ntern azio nal e.

In ol tre, d ato l’amp i o sp ett ro tempo rale, non è po ssib ile no n ri levare com e l ’aut ri ce abbi a saputo , vi a vi a, da att ent a ri cercatrice, imp rimere all e sue ri cerch e nu ovi o biett ivi ed o ri ent am enti , come ri chi est o dal p ass are dei tempi , in con comi tanza con l’ev olv ersi del p en siero s ci ent i fico e p oliti co -soci al e.

Gli asp etti ch e v en g ono p riv ilegi ati so n o qu elli d ell ’ambi en te n atu ral e con l e at tivit à che v i si svol gon o, d ell a sua di fes a, valo rizzazione e d ei suo i deli cati eq uilib ri, fo rtement e di pend enti dall ’im patt o ant ro pico, in p art icolare il turi smo ed alt re i n iziativ e a sfond o eco nomi co. Ampi o ri sal to vi en e d ato al con cetto di “svilu pp o so stenibil e” venuto all a rib alt a gi à d agli an ni ottant a.

Dop o una p rim a part e, ov e si accenn a all e vari e iniziativ e messe in atto in alcuni d ei pri nci pali d elt a eu ro pei ed ex traeu ro pei (creazione di p archi , ris erve n atu rali, ecc..), min acciati n ell e loro b ell ezze e ri cch ezze nat urali dall e m od erne atti vit à di svilu ppo , s egue una raccolt a d ei n um erosi l av ori , p er la q uasi to tali tà gi à pub blicati , d edi cati al delt a padano e ad aree li to rali adi acenti, minu tam ente descritt i ed an alizzati sott o il profil o ecolo gi co, stori co e d ell e atti vit à t uri stich e.

Ad riana Gal v ani, a p arere d ell o scriv en te, ci offre u n’op era di rilevante interess e perch é t o cca un a larga mes se di dati e spu nt i o ri gin ali , non trascuran do di av anzare su ggerim en ti e propo ste m etod olo gi ch e per la salv agu ardia d ei b en i am bi ent ali n el rapp orto u omo -ambi ent e, p arti co larm ent e deli cato in aree d elti zie.

Mario C iabat ti

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Presentazi on e

Il v olum e prep arato da Ad ri an a Galv ani compl eta l e p ubbl icaz ioni

sci enti fi ch e e i risult ati del p ro gett o d i co llab orazio ne int ern azion ale It ali a- Cina 20 05 -20 07 dal t itolo "Monito ring th e evolut ion of t h e mo der n d elt aic

coa stal ar eas - th e Y ellow Ri ver Delta, C hina and th e Po Ri ver Delta Ital y - in r elati on to natu ra l and man i nd uced envir on mental impa ct ".

Qu esto vol um e è u na ch iara di most razion e d ell 'imp ort anz a del le ri cerch e svolt e dal la p ro f.ss a Gal vani e del lo ro si gnificato n el qu ad ro di un a corrett a visio ne d ell a gesti on e d el territo rio con p art icolare ri guard o al l'area d el d elt a del Po.

Frances co M arab ini

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Presentazi on e

In aereo, da Pechino ad Amsterdam, di ritorno da un viaggio di studio-lavoro in Cina, nel delta del Fiume Giallo - la “grande madre” - come lo definiva un documentario che la televisione cinese proprio in quei giorni trasmetteva sulle reti nazionali, ho riordinato le idee sul lavoro che mi aspettava a casa per chiudere il rapporto ambientale dell’ultimo e sofferto Piano di Stazione del Parco del Delta del Po, la stazione “centrale” in tutti i sensi, attorno al centro storico di Comacchio ed ai suoi sette lidi.

Prima di partire, avevo rivisto velocemente le riflessioni ed i contributi selezionati da Adriana in questa raccolta, riproponendomi una rilettura, proprio alla luce del lavoro in corso al Parco per ridefinire le possibilità di risarcimento ecologico, indispensabile a rigenerare un paesaggio costiero che, in molte, troppe parti, oggi è difficilmente proponibile come “risorsa” per l’ospitalità nel delta.

Lo scenario incerto, di un mondo che cambia il peso delle diverse culture ad una velocità inimmaginabile, forse più evidente in Paesi emergenti, come quello da cui mi stavo allontanando, la Cina, ma rintracciabile lungo tutte le coste dell’Europa mediterranea, non deve spingersi alla riproposizione di un semplice ritorno al passato.

Certo sarebbe gratificante per la mia natura anfibia, potermi rifugiare nelle immagini di “lidi” adriatici così come rappresentati nelle cartografie del XVII secolo, in cui forse un “buon governo” estense restituiva un paesaggio di consistenti formazioni dunose, un estesissimo Bosco Eliceo, terreni coltivati a vite e zone umide retrodunali dove, probabilmente, la “biodiversità” era di casa e le anguille si muovevano liberamente verso l’interno della pianura, trattate come cibo e non come “animale protetto”, tipo il panda, come oggi ha deciso l’Unione Europea per salvare il salvabile.

Che fare allora per arrestare l’evidente declino? A chi spetta la prima, efficace, mossa per creare un nuovo paesaggio di qualità nei lidi del delta?

I 54.000 ettari del Parco, di cui 20.000 di buona agricoltura e 19.000 di zone umide e valli da pesca, possono contribuire a ridefinire il paesaggio del turismo di massa, rideterminando i valori del suolo in funzione dei servizi ecosistemici, insieme al rafforzamento della fruizione della “via d’acqua” dei “grandi vuoti” nel delta.

Ma …, (ho ancora sotto gli occhi la Cina), … bisogna lavorare tutti in un’unica direzione, per arrestare il consumo della risorsa primaria, il suolo.

Lucilla Previati

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I Lidi sulla costa del Delta del Po

S e c o n d o U g o L e o n e l e g r a n d i mo d i fi c a z i o n i d e l p a e s a g g i o s o n o d o v u t e a t r e fa t t o r i : l ’ u r b a n i z z a z i o n e , l a mo t o r i z z a z i o n e , i l t u r i s mo . T u t t i e t r e q u e s t i mo v i me n t i p o r t a n o a l r i c o n o s c i me n t o e a l l a v a l o r i z z a z i o n e d e l l o s p a z i o r u r a l e . (Nuove politiche dell'ambiente, Carocci, Roma, 2002)

In t rod uzion e all ’o pera

Qu esto v olum e è costitui to d all a raccolta d i lavo ri pu bbl icati in p eriod i, occasio ni, situ azio ni , lin gu e div ers e, lun go l’arco di p iù di u n vent en nio . Per fo rza d i cos e pu ò ap parire, in li nea gen eral e, u n certo grad o d i disom o gen eit à, dovut a an ch e ai sist emi di el ab orazio ne t esti ch e si son o sus seguiti n el t emp o. Posson o altres ì app arire rip etizio ni, m a ciò è dov uto al fatto che i l av ori so no stati p res ent ati in sedi d iv erse in cui occorrev a d es cri vere l a med esim a situ azion e ch e si andava evo lv end o pi ano pi an o nel temp o, quin di non si tratta di u n percors o uni co di di scu ssio ne ch e seg ua un t ragitto prev enti vamente d efi nito.

Pure il si stema di raccolt a bibli o grafi ca h a s ubito v ari azi oni di fo rm a ed an ch e qui o vvi am en te po sson o app ari re rip etizioni . Si è t uttavia preferit o las ci are gli s chem i ori gi nari , se n on quando occo rreva correggere erro ri evi denti, p er mant en ere l’aut en tici tà d el percorso di ri cerca.

D’alt ra part e pos son o app arire m an ch evo lezze e carenz e di in dagini, m a ci ò è il risult at o di tutt e l e ri cerch e che, al p ro gres sivo grado di approfondi mento, ap ron o m aggi ori p ro spet tiv e e nu ov e cu riosit à, facen do di co nvers o emergere nuov e lacu ne.

In alcuni p unti v iene aggi unto qu al ch e sp unto espl icati vo ad i ntro duzio ne dei con tri buti , affin ch é fun ga pu re d a con gi unzion e degli en un ciati nei p ass aggi non ch iari o n on co n seq uenzial i.

L’ambi en te descritt o è q u ello d el del t a d el Po , si a n ei s uoi ambiti prot ett i ch e n ell o s vilup po d ell a frequ ent azion e d ell e su e spiagge o n ell a stori a d ei su oi ins edi am enti. C ertam ente i l paesaggi o è molt o com plesso , anzi dei più compl ess i, per l a d in ami cit à d ei movim enti a cui è sotto pos to e l a moltepli cit à d ei fenom eni a cui è s o ggetto, qu indi s arebbe imp ossi bil e studi arn e co mpl essi v am ent e la vari et à, s e non in u n’op era en ciclo pedi ca a più mani .

L’asp ett o ch e pi ù si vorrebb e m ett ere in l uce ri gu ard a l a s al vaguardi a d ei su oi punti più fragili e p ropri o p er q u esto , fo rse, d a rit en ersi i più belli .

Altrett an to ricca è l a vari età d ei su oi asp etti econ omi ci di cu i qui si ap re s olo una fin est ra att rav erso il turismo ch e resta u no d ei cardini prin ci pal i del lo svilu ppo - pu r no n tacendo ovvi am ent e d elle altre attivi tà econ omiche. La su a

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trattazi on e o ccu pa m olto sp azio poi ch é, p ur es sendo si i ns edi at o recent em ent e, ha acquis tat o un pes o persi no eccessi vo per un ’area d eli cat a ed h a s co nvolt o pure gli eq uilib ri dem o grafi ci ed eco nomi ci. Esso p on e an ch e qu esti oni ri gu ardo al s uo avv eni re, in qu anto no n pot rà crescere al ritmo a cui è cres ci uto fino ad ora, s e n on a ri s chi o di comp ro met tere l ’int egrit à ambi ent al e. Fo rtu nat am ent e, gli o rgani s mi pubbli ci e priv ati sono giu nti a co gliere la p ercezion e e la n ecessit à d ell a sal vagu ardi a, cons iderand o il ben e ambi ent al e un b en e i nali en ab ile e inso stit uibil e, po iché n on pi ù rip rod ucibil e, una vo lta dis trutto.

Lo st udio dell’area di viene p erno e pret esto per u na disamin a d ell a prot ezio ne am bi ent al e che so rge all a rib alt a p ro pri o n el momento del lo svilu ppo di qu est o li toral e p osto in un o dei pu nti più delicat i, q ual e il d elt a del più grand e fium e ital iano. Tut tavia l ’av anz ata d el t uri smo è stata in grad o an ch e qui di “n eu tralizzare” le attratt iv e s peci fi ch e dei lu o ghi, po rt and o l e caratt eristi ch e l ocali vers o u n’omo gen eiz zazion e gl ob al e.

Fo rtu natam en te l a cos ci enz a ambi ent al e si ri percuo te, an ch e s e l ent am ent e, verso un div erso u s o d el t empo lib ero. Un fren o effi cace è cos tituit o d all a prot ezio ne uffi ci al e dell e aree fragili . Ciò è av venuto l un go l a ris erv a nat ural e st atale “Po di Vol an o”, anche s e ques to no n le im ped isce di di vent are pred a di occup azioni illegali che h ann o s olo il vantaggi o di essere t empo rali, pur se es teti cam ent e di i nfimo grado , quanto di p oter v eni re el imin at e, ess en do cost ru ite in mat eri al e d eperibi le, allo rch é il ri chi amo turi sti co v en ga a s post arsi vers o alt re fo rm e di fruizi on e.

Sulla p res enz a d ell’area p rot ett a si è in cardin at a u na deli mit azion e ri partit a in “st azioni ” d el P arco Region al e del Delt a d el Po, creato co n L. R. 27 del 2 lu glio 19 88.

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8 Prem es sa

Prem es sa i ndis pens abile all a cono scenz a del t errito ri o lito raneo ferrares e è il meritevol e l av oro di Giaco mo Co rn a P ell egrin i d el 1 968 ch e h a definit o l ’area in o ggetto “R egio n e Tu risti ca” si a p er le d imensio ni d ei fl ussi ch e per l a vast a o ccu pazi on e d el t errit ori o. Si t ratt a di un l avo ro pion eristico d a cui n on si può pres cin dere e ch e h a fornito l a b as e a t utt a la tratt az ion e su cces siv a, tra cui ovvi am ent e anch e qu est a pres a att ualm ent e in es am e.

Nel l’im post azio ne d el pres ent e lavo ro si pu ò i ntrav edere una evol uzion e meto dolo gi ca che s i sno da d all e prim e ri cerch e all e ultim e. Nell e p rim e perm an e vis ibilm ent e u n imp rint in g qu an titati vo, deri vante d agl i stu di s oci ali su base m at em ati ca ch e si and av ano d iffond end o, an ch e a li vell o ital iano, a parti re d agli an ni s essanta. Nei su ccessi vi l avo ri i nv ece t en de sem pre più a prev al ere un a vest e eti ca di filos ofi a ambientalist a deri van te da p ro grammi intern azio nali impo s tati s ul con cetto d i svilup po s ost eni bil e, fo rmalizzato dall a Co mmissi on e ONU-UNEP, att rav erso l a Co nferenza d en omin at a Brun dtl and , d al nom e d el su o p resid ent e, nel 1 987 .

Si è sem pre es alt at o il turism o co me p ositiv o dal p unt o di vista so ci al e e psicolo gico e sop rat tutto eco nomi co , m a an che d emo nizzato quale corrut to re di co stumi , sop rattu tto all orch é vi en e a rad icarsi in aree arret rat e, e qu al e distrutto re d ell ’ambi ent e. Vo gli amo q ui fo calizzare un caso di stu dio l ocal e, per dim ost rare ch e nel t uri smo t utti gl i asp etti mat eri ali e immat eriali d el viv ere quot idi ano v en gon o a co nfl ui re, creando sit uazi oni co mpless e in cui la visio ne m ani ch ea ri s ulta rid uttiv a o trop po sempli cisti ca, i ncap ace di rend ere con to d ei com pos iti el ementi ch e v en gon o a det ermin are situ azioni che son o speci fi ch e di o gni l o calit à, e co stant emen te m utevoli n el co rs o del t empo .

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9 What i s Tou rism?

Tou rism is a so rt of tempo rar y or s easo nal mi gratio n, o ri gi nat ed in m od ern soci et y b y th e in dus t rial d ev elo pm ent. It invol ves two comp o nen ts: t rav ellin g and resi din g. Trav ell in g h as als o b een ap preciat ed in an ci ent times fo r m an y reas ons , s uch as reli gi ous o r h ealth reas ons, formi n g tod a y t he basis of th e mod ern to uri sm whi ch ori gin at es in th e sp a s ys t em an d t h e v isits to th e san ctu ari es.

The ind ust ri al o rganisation is s ep arat i n g workers from n atu ral li fe st yl es thro u gh ri gid sch em es whi ch req uire period s o f rest. Aft er the W orl d War Two , du rin g th e economi c b oom , mass tourism st art ed as a ki nd o f n eo -col onis ati on, es peci all y on beach es , where m an y famil y hot els were bu ilt and offered at a con veni ent p rice. The mo st reno wn ed reso rts are s itu at ed al on g the M edit erran ean co asts , in Fran ce, It al y, Spain , or in Flo rid a an d Cali fo rni a in USA. In th e s ev enti es m as s tou rism began in mo unt ain regi ons with t he practice of wint er sp orts th ro u gh wh ich s uccess th e s now h as been n amed t he “whit e go ld ”. Th e most app reciat ed co untries are Alpin e regi ons i n Europ e such as S witz erl an d, Aust ri a, Fran ce, It al y, and C an ad a or US A i n t he Ameri cas.

In th e ei ghti es, t he air traffi c li beralis at ion, with t he co ns eq uen ce o f lo wer pri ces in fl yin g, o ri gi n ated an ex pansio n of int erconti nent al touri sm towards trop ical d est in atio ns whi ch o ffer th e o p port unit y o f warm climat e all alon g the year. Since th en, several new d est inati ons , parti cul arl y in d ev el opin g cou ntries, are em ergin g o n th e holid a ys mark et, offeri n g, oth er th an clim at e, good pri ces and t rad ition al folkl ore. Th e search fo r auth enti cit y, a better li fe st yl e an d in creas ed cultu re in western cou ntri es are now requi rin g hi gh qualit y in t ou rism faciliti es and destin ati ons. It si gnifies th at mas s to uri sm i s declini n g, in st ead n ew form s of altern ative to uri sm are em ergin g. Amo n gst them th e mos t ap preci ated are repres en ted b y t he cult ural to u rism di rect ed t o the v isit o f mu seu ms, ex hi bitio ns, an d parti cul arl y t o th e Worl d Herit age Sites , n atu ral, cultu ral or mix ed, p rot ect ed and en h an ced b y UN E S C O.

Nat ure to uri sm is al so ap preci at ed, in relatio n to th e arti fi ci al li fe o f mo dern soci et y; in this cat ego r y it coul d also be i nclud ed; sp ort tou rism, ru ral tourism, agro-t ou ris m, adv ent ure tou rism an d s o o n.

All ex igenci es consi dered, t he most co mplet e fo rm of t ou rism is nowad a ys ecoto uri sm whi ch en com pas ses n atu ral and cultu ral com pon ents. Ecotou ris m has b een cel eb rated b y UN in 20 02 and it impli es th e safegu ardin g o f b oth th e env iro nm ent and t he cult ural and eth nolo gi c as p ect s o f t he lo cal comm unit ies . In effects t he ch allen ge o f to uri sm s hou ld b e th e avoid an ce of irrev ersibl e negati ve imp acts and th e m aint en an ce of t he lo cal cultu res an d biod iv ersit y.

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10 La cres cita d el t uris mo

Al punt o in cui è giunto o ra il movim ento tu risti co int ern azional e con 90 0 milioni di vis itatori e un fattu rato m ondi al e di 8 .00 0 mili ardi di doll ari, co n più di 23 0 milion i di add etti è sicu ram ente d a p resum ere ch e la su a esp an sion e non si ferm i, anzi ch e abbi a u na cres cit a s emp re maggi ore per l’immis sio ne s ul m ercato i ntern azio nal e di aree d app rim a es clus e, com e quelle d ei Paes i ex soci alis ti, p er l ’ult eri ore es pansio ne d el fl usso gi ap pon es e e per l’ap pari re di u n n uov o s cen ario ch e vedrà coinv olti pu re i Cin esi, ch e col l oro grand e n um ero av ranno un ’in flu enz a d et ermi nant e, s ebb en e per o ra non si p oss a p rest abi lire la dat a d ell a lo ro ent rat a massi cci a n el m ercato d ell e vacanze.

L’ It alia, m eta t ra le favo rit e d el tu rismo intern azio nal e, deve non so lo cercare di manten ere l e su e buon e p erform ances , ma d ev e so pratt utto mi glio rare mol ti asp etti , legati alla o fferta di s ervizi, in quanto s u qu est a s i fo calizzan o le cri tiche d egli strani eri , d ato che sull ’o fferta p aesaggist ica, ma s op rat tutto art isti ca, i l s uo prim ato è in dis cuti bil e. S u q ues to patrim oni o occo rre pu ntare, dat o ch e in gran p arte è an co ra po co v alorizzat o p er l a su a vast ità, qu an do add irit tura n on è i n stato di ab bando no e di in cu ria. E’ in dubbi o che p ure l’ambi ent e n ecessiti di un ’op era di revisi one e di recup ero, d ato ch e l e nu ov e ten denze del tu rism o punt an o agli asp etti legati ad u n rito rn o all a nat ura e a paes aggi qu ant o più intat ti po ssibil e. Sono q uesti q uindi i due co rrido i di svilu ppo d el tu rismo che si avvi a al nuo v o secolo : ambi ente e cultu ra, sp ess o strett am ent e com baci anti o i ndis sol ubilm ente int recci ati.

L’ampi o num ero di spost am enti ri chi ed e strutt ure che d ev on o ess ere p revist e in anti cipo , p er n on caus are strozzatu re ch e d epi st ereb bero v erso alt re zon e; per tal e ragi on e occo rre in evit abi lment e un’o pera di monit oraggi o, di stu dio e ricerca ch e i ndiv id ui le di rezio ni in sen so n on s olo econo mico, m a psicolo gico e s o ciol o gi co. Dagli st udi d ev e d eri v are un ’atti v ità pi ani fi cato ri a ch e no n lasci null a al cas o, affin ch é n o n si ab bi ano p erdit e, ma so pratt utto non v en ga int accat o inutilm ent e e i rrimediabilm ent e un territ orio s emp re più minacci ato dalle at t ività eco nomi ch e. E’ d ecisi vo il fatt o che i n It ali a si a vi gent e d al 19 91 l a legge n . 3 94, ch e dest in a all a p rot ezio ne am bient ale il 10% d el t erri to rio nazional e, m ent re l a l egge fi n anziari a del 1 996 ha st anzi ato 422 m ili ardi p er i p archi n azio nali.

L’attiv ità di p ianificazion e è in disp en sabi le, sia p erché tutte l e azio ni econo miche l o ri chiedono , si a p erch é l e s trutt ure l egat e al t urismo t end ono a las ci are im pront e p ro fon de nel territo rio, m ent re l e m od e, i gust i e l e abit udin i cam bi ano , an ch e s e non a ritm i rapidi ssimi, almeno ad ond at e, la cui port at a p erò int ro du ce nuo ve direzio ni, las ci and o sov ente relitti sul t erren o. Fo rs e, l’ev oluzio ne più desid erab ile è q u ella in cu i da preced enti inv estim enti , effettu ati a pu ro s co po tu risti co e no n pi ù conso ni ai n uov i desi deri , si p as sa ad u n a lo ro utilizzazion e fin alizzat a ad alt re attivi tà, sop rat tutto s e ven go no d es tin ati ad o perazioni in nov ati ve l a cui ap parizio ne sul mercato è tanto rep enti na ch e n on p o sson o att en dere che sian o app ront at e strut tu re ap pos ite. S i ipotizza qui ndi un ’arch eol o gi a tu rist ica, ch e ci h a già predis post o i casi rel ativi all e colo ni e marin e e mont an e p er l ’i nfanzi a d el secolo scorso. In pochi d ecenni l ’ev oluzion e d emo grafi ca è st at a tanto sco nvol gent e d a lasciare un situ azio ne ch e s emb ra ris ali re a di stanz e s ecol ari.

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Il caso più embl em atico è q uell o i n cui insedi amenti resi den ziali t uri sti ci s i trasform ano i n nu cl ei di resi denze prim ari e p er un a v alo rizzazi on e com plessiv a di u n’area, n at a so lam en te com e ri creati va. C iò avvi en e o ggi an ch e per i tras feri menti di resid enz a legati al pen sion am ent o, ch e so no diretti v ers o l e z one clim ati cam en te av vant aggi at e, in un a s ort a di “cali fo rnizz azion e”.

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Qu esto la vo ro co sti tuis ce l ’abs tra ct di un pr og etto sul l’a gricoltu ra della bass a pi anu ra pad a na, ch e qui no n vi ene pr es enta to per i nter o, es ula ndo dall e met e ch e ci sia mo po ste. Il l avoro è stato in ser ito in un grup po di st udi o nazio nal e dal no me GRIS S “Grup po di Ri cer ca Int er uni versit ario sull o Svil upp o Sos tenibil e”, finan ziat o dal MIUR e p ubb licato i n un volu me d al titolo “S vil upp o Sos t eni bile a S cala Regi onal e” che ha visto la lu ce n el 200 1 per i caratt er i di Pàtron di Bolo gna , curato da B. Menega tti, C. C en cin i e M.C. Zerbi.

L’ab stra ct fun ge qui da in tro duzi on e al l’a mbi ent e del d elta d el Po.

Il p aes aggio co me b ene cu ltu rale e geo ant ropi co .

La probl em ati ca d ell a con serv azio ne amb ient al e e cul tu ral e.

Il d elt a è u n agent e sep aratore, più d el fi ume (anzi qu est ’ult i mo può div eni re tramit e d ’uni on e), n on sol o p er l a s ua con not azion e d i el ement o fi sico, m a pure polit ico.

Nei lu o gh i margin ali le diffi colt à d ella l otta q uotid iana p er la sop ravvi venza, il senso d i impo ten za ch e i ncut e l’affront are elementi fisi ci, ch e p osso no div eni re d ev ast anti , pro du ce un a condizi one di vit a t ra l e p iù diffi cili.

Lo s frutt am ento est ensivo d el t errito ri o contribui sce ad i sol are gli uomi ni e a rit ardarn e i p ro cessi di in serim ent o n ei ci rcuiti della mo dern a econo mia.

A tutto ci ò si è aggi unt a an ch e un a v alut azio ne errat a d elle p otenziali tà econo miche di tali aree, sott opo ste a s frutt amenti m ono col turali, p er cui divi en e ora n ecess ario segui re l ’evol uzio ne d ell a ri co nsid erazion e del val ore dell a l oro bi odiv ersi tà p er in divi du are n uovi perco rsi ev oluti vi, si a dal pu nto di vi sta eco nomi co che so ci ale.

Qu est e con dizioni n egativ e, che son o an dat e accumul an dosi , hanno prodo tto una sit u azion e di svi luppo “fren ato ” d al punto d i vist a econ o mico e cult ural e, il qu al e t utt avi a m an tien e caratt eristi ch e ori gin ali, qu an do no n uni che.

La situ azion e l ocale o ffre allo stu d ioso l a poss ibilit à di racco gl iere testim oni anz e geo antro pi ch e di parti colare int eress e s ci entifi co , p er cui app are d ov eroso focalizzare interd is ciplin armente i v ari asp etti, lu n go momenti di versi , per ind ivid uare l e moltepli ci correl azioni t ra l e si gni fi cat ivit à del lu o go i n u no stu dio si stem ati co . In fatt i l a strett a relazio ne tra le at tivit à, lo sti l e di vit a e l’am bient e n atu ral e arri cchis ce il del ta co n u na distint a id entit à di l u o go.

L’ambi en te n at ural e si abb in a qui a v alo ri cultu rali, etn o lo gi ci, l egati ai reperti arch eol o gi ci e st orici , all ’archit et tura ti pi ca, all e t radi zioni.

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13 I Delt a

E’ st at o uni vers alm ent e ricono sci uto che l e aree umid e h ann o un val ore ecolo gico ed eco no mico che con sist e i n h abit at p er un a ricca v ariet à di selv aggin a, in p arti col are avi col a, in bacini di all ev am en to per p esci da comm ercializz are, i n p rod uzion e di nut rienti che su ppo rt an o l a p ro dutti vit à acqu ati ca, in raffo rzam ento del la s tabilit à d ell e cost e, n ell a rego lazio ne della qualità d ell e acqu e. Qu est a ricch ezza è minacci ata d all e mo dern e attiv ità di svilu ppo , d all ’agrico ltura ch e ri chi ede nu ovi t erren i e ultim ament e d a q uel le coll egat e all ’in dust ria t uri sti ca, t ramit e il d ren aggi o e l ’i nterram ent o p er creare siti t uri sti ci e fren are la di ffu sion e d egli ins ett i e co nt roll are l a mal ari a.

Le aree umi de d ei C arabi

Le cost e carai bi ch e racchi udo no qu ell o ch e è di venuto u n enorm e po tenzial e turis tico di aree u mide. Il più recl am izzato parco è il C aroni Swamp a Tri nid ad, d ov e si è d ato avvi o ad u n busi nes s di bird to ur con 5.000 vi sit ato ri l’anno . A Bon arie, la maggiore attrazione è il Fl amin go San ctu ar y, a Gu ad alup e il Parc Nat urel , nel la R epu bbli ca Domi nican a l’Es te Nati on al Park, a Domini ca il Cabrit s Nation al P ark, n ell e Barb ados il Graem e Hall Swam p, a Po rto Ri co la l agu na di Hum acao, in Gi am aica si prati ca il Cro cod ile S afari al Falmo uth, m entre il Negril Great Morass fo rni sce gam beretti, l’area di Bod wen n ell a co st a m eridio n ale fornis ce esch e p er l a pes ca, m ent re il Virgi n Is l ands Natio nal Park int roit a 2 3,4 m ilioni d i doll ari, allo rch é il su o m ant enimento ne cost a 2,1 ( IR F,1 981 ).

Il R en o

Il Reno, co n un a lu n ghezz a di 1. 320 km e un bacin o di 2 20. 0 00 kmq , è uno d ei maggio ri fi umi euro pei . Il p ro gett o più i mportante, ai fini d ella su a p rot ezion e, è il Delt a Project , pi ano a fi ni mul tipli ch e rispo nd e si a a fin alità d i si cu rezz a che di salv agu ardi a n atu ral e, di s vilu ppo del turi smo e di atti vi tà ricreativ e, com e pure agri co le. Dal pi ano so no d eri v ati i Del ta Works: sist em a di d i gh e e di argi n i ch e es pli cano un a fu nzion e di barriera al le fo rze d el m are, creando grandi l aghi di acqu a d olce tra l e di gh e e l a terraferm a.

L’Oland a è un P aes e all ’av an guardi a n ella prot ezion e natu rale e molt e so no le aree del tizie p rot ett e: qu ell a di M ei ners wijk si sn od a per 300 ha s ul Neder Rijn, vici no ad Arnh em. Quest a area cost ituis ce un o sp ett acol o p articol are n el p eri od o dell e pi en e, i n cui è per l a m aggio r p art e somm ers a, m ent re in qu ello d ell e s ecche è cop erta d a p rat i ch e di vent ano pas col o p er gli anim ali, anche s e si st a ripi ant an do la forest a, poi ch é nel p ass at o l’area era cop ert a da bo schi. L’area nat ural e d i Gel ders ee Po rt si est en de in vece su 3. 000 h a, s ul Waal ad est di Nijm egen, in p osizio ne chi av e per l ’ecos istem a del Reno, p erch é p ost a su lla su a divisi on e in tre b racci. La zo n a, pu r colti vata, è ri cca s ia di fau na ch e di

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veget azion e sp ont an ea, qu al e qu ell a del piopp o nero . Vi sono p revist e aree ricreativ e, s ull a bas e d ell’alt a freq uent azion e. Il pi ano Oo iev aar p rev ed e un a con co rd anz a tra uso agri col o e cons erv azione n atu rale, rin fo rzan do l’agri colt ura nei b acini , l’o rti col t ura e l a frutti co ltu ra sull e sp ond e fl uvi ali, m ant en en do n el con tem po, l e fo res te fluv ial i.

Tra i mi glio ri p archi d ell’Ol an da si p on go no d u e p archi del sist em a d eltizio marino: Bi esbo sch e Oos ters ch eld e. Il p rimo si t ro va n ell a part e t erm in ale d el bracci o mari no di Ho llan ds ch Diep, t ra Dodrecht e Breda, lu n go un a est en sion e di 12.0 00 ett ari, di cui la met à di propriet à p riv at a, d esti nat a all ’agri co ltu ra. La part e somm ers a è tant o freq u ent at a per gli s po rts acqu atici che si st an no pro get tando d ell e res trizion i. Sul braccio di Oost erschel d e so rge il parco marin o omonim o, con u na s uperfi cie d i 45. 000 ettari, 15 .0 00 d ei qu ali sono com posti d a terre um id e, i n ambi ent e s al ato no n in flu enz ato d all ’acqu a d o lce, s ottos tant e alle co rren ti d el M are del No rd ch e p en et rano att rav erso can ali di 40 m et ri di pro fo ndit à e 2 km di ampi ezza.

Il Ro d ano

Il Ro d ano coi s uoi 8 12 km di lun gh ezza possi ed e un baci no d i 97. 800 km q.

La zon a d ella C amargu e costitu is ce oggi un ’area di parti col are rilevanz a ambi ent al e e turisti ca, alt ament e frequ en tat a. Lo stagno di Vaccarès, assi em e ad alt ri st agni min ori , fo rmando la zo n a ecolo gi cam ent e più imp ort ante per l’abbo nd anz a d ell e acqu e e l a vari et à d egl i ambi enti salmast ri, è s tat o di chi arato ris erva natu ral e. Alt re aree s ono prot ett e. Nel 192 7 lo St ato creò l a Ris erva Nat ural e Zoo lo gi ca e Bo tanica d ell a C am argu e s u u n’area di 13. 000 h a, ch e div enn e Ri serv a Nazional e nel 1 975 a fini scienti fici e p erciò in accessi bil e al pubbl ico. Nel 19 64 nacqu e l a Ri serv a Dipartim ent al e di 2. 77 7 ha d egli stagni di Im p eriaux e Malagro y. A fin i p rot etti vi , olt re ch e di st udi o, è s tat o creato il Cent ro d i Ecolo gi a dell a C am argu e, ch e app arti en e al C NRS , oltre all a st azion e biolo gica priv ata di Tou r d u Val at . Nel 1970 è n ato il P arco Natu rale Region al e dell a C am argu e ch e difend e 85. 000 et tari , in un a cost ant e ri cerca di equi lib rio t ra mant eni mento degli ambi en ti n atu rali e di vers e n ecessit à di o ccup azion e dei suoli , cont ro llato dagl i abit ant i st es si, che pu r non d elu dend o l e asp ett ati ve d ei turis ti, ne evit ano l ’ecces siv a frequ ent azi one.

Il Danub io

Si allun ga per 2. 860 km ed il su o del ta si est en de s u un a su perfi ci e di eci volt e sup eri ore a qu ell a d el Po : 5 40. 000 et tari fo rm ati d a n umero si b racci su cui l a faun a, st anzial e o proveni ent e d a Europ a, Asi a, Afri ca, d à o ri gi n e a un a con geri e di 30 0 s peci e di u ccelli, di cui molt e consid erate “m onu mento n at ural e” e 10 0 speci e di p esci. L’abb ond anza d ell a faun a avi col a si rip ercuot e in un inqui nam en to dei fo ndali l acust ri, imp u tabil e in gran p arte ai cormorani, ch e han no raggiunt o u na pop ol azion e d i 5 0. 000 unit à, ri tenuti d ann osi an ch e p er i gro ssi qu antit ativi d i pes ci di cui si nut ron o. La cacci a è q u i an co ra prati cata e viene vi et ata sol o n ell e ris erve. L’area è an ch e s frutt at a economi cam ent e p er l a pro duzio ne di pio p pi e p er l a can na pal ust re, u sat a p er la co struzion e delle cap ann e e co me co mplem en to fo raggi ero. La protezi on e risal e al 19 61 co n

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l’istit uzion e di t re ri serv e n atu rali e du e fo restali, per u n t otale d i 40 .00 0 ett ari . La ris erv a di Ro sca-Buh ai ov a è il luo g o di el ezion e di p el licani, ai roni e alt ri uccelli p alu stri; Peri sor-Zato ane, costit ui ta d a l aghi e d epres sioni , è co pert a d a acqu e dol ci e s alm as tre, s ep arat e d all a co sta d a d un e costi ere ed è frequ ent at a d a gab bi ani, co rmo rani e p elli cani; Perit easca- Leahov a è pu re occup at a d a l aghi e acqu e stagn anti . Le du e ris erv e fo rest ali so no: Letea, a n ord , u na d ell e aree dun ari più int eress anti d’Eu rop a, ch e p resent a co pert ura au toct on a di qu erce e viti s elv ati ch e e Carao rm an, a su d.

A tut el a co mpl essi va dell’area è d a cit are l a l egge n azion al e del 19 73, den omin at a: “P rot ezion e d ell ’int era area del d elt a d el Danu bio ”, ch e n on av ev a però i mp edit o u n p ro gett o d el v ecchi o go verno , p rim a del la ri voluzio ne d el 198 8, di sfrutt am en to agricolo, ch e v eni va a to ccare le aree p rot ett e. Fo rtu natam en te il piano n on h a av ut o cors o, m ent re, d’alt ra part e, l ’ Isti tuto di Ricerca e Pro gett azion e per il Del ta del Dan ubio d i Tul cea st a p ro gett ando l ’ist ituzio ne di un n uov o p arco.

I 54 0.0 00 ettari d el Del ta d el Danub io rappres ent ano forse l ’area n atu ralist ica pi ù impo rtant e d ’Europ a. E’ l a più ampi a area umid a e conti en e u na ri cca di versi tà di speci e e di habit at, trov an dosi all ’in croci o del le vi e mi grato ri e di num eros e speci e. Cos titu end o il filtro di un v asto bacin o, la su a in flu enza sup era i limiti politi ci. I qu att ro q u inti d el d elta si tro van o in Rom an ia e durant e il regim e di Ceau cescu l ’area h a subit o un fero ce s fru ttam ent o so tto t utti g li as p etti, in q u anto il ditt ato re int en d ev a rimedi are al falli ment o di op erazio ni econ omi ch e in alt re zone del Paes e, cau san do gravi ssimi d anni all ’int egrit à n at ural e. Dal pu nto di vist a am bient ale, C eau ces cu si era lim itato a bl occare l a cacci a agli o rsi p er ris ervarn e solo a s é il pi acere, facen do p agare ai cacci ato ri 1 0. 000 doll ari stat unit ens i p er cercarl i s ulle mo ntagn e dei Carp azi, n el t en tativ o d isp erat o di incam erare val ut a strani era (Hall e Kin n aird, 199 4). Col temp o, l’i nqui n amento è and at o aggravando si, in ragio ne di un riv ersam ento mol tepli ce, così s i riti en e ch e il Mar Nero s ia orm ai biolo gi cam en te m o rto al 9 0%. Es so riceve 4 .30 0 to nn ell ate di nitrati , 90 0 tonn el lat e di p rod otti p et ro liferi , 600 t onn ell at e di piomb o e 2 00 di det ergenti di o ri gi n e in dust ri al e, p er l a maggio r p arte dal Danubi o. Il regim e dell e acq ue è st ato alt erato dal la cost ruzion e di in dust ri e idro el ett ri ch e e da man ufatti a mo nt e. Per rim edi are ai d anni , il d elt a d el Danu bio è st ato ricono sciuto int ern azionalm ente come si to di R ams ar e di ch iarat o Ris erv a d ell a Bio sfera. Nel 19 90 è st ata creat a l’Am minist razi on e della Riserv a, in dip en dent e dal gov erno lo cal e, per p rot eggere e in crem entare la qu alit à ecolo gica d ell ’area, mant en ere la su a ri cca biodi v ers ità, co ntro llare gli impi an ti idroelet tri ci per prev eni re l ’ero sion e flu vi ale, guid are l ’accesso , il traffico e lo sfrutt am ent o turis tico, olt re che per favo rire azio ni di ri cerca. Sem pre n el 1 990 c’è st at o un incont ro t ra tut te le nazio ni affacci anti si sul Danubi o p er con co rd are un co dice di con dott a co n cern ent e l’i nqui namento. La prim a t ap p a d el lavo ro della DDBRA h a fo calizzato un si stema di racco lta di in form azioni e d i d ati rigu ard anti l a n atu ra e la vit a umana d el d elt a. Poi si è p artit i alla v olt a di una riqu ali fi cazion e del turis mo rum en o, orm ai m olto d ecad uto .

Il del ta è stat o rip artito in 16 zon e cen trali, e il 10 ,7 % del territo rio - p er un total e di 5 0.0 00 et tari - è s tat o prot etto, circond ato d a zon e cusci netto e d a aree di transizi on e, in b as e all a si gni ficanz a ecol o gi ca del le aree. Si t rat tava di rim edi are ad an ni di carenze l egisl ati ve, ma si facevano vivi i probl emi con nessi all a m an canza di es perti, che do vevano es sere richi esti all ’estero . Pi an pi ano , l’op era di pro tezio ne h a coi nvo lto i locali ch e sono st ati add est rati e res i

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con sapevoli d ei val o ri ambi en tal i ch e p os sono ess ere profit tev oli si a dal p unto di vist a cult ural e ch e econ omi co. L’int en to è q uello di i nv ert ire le azion i p reced en ti, dett at e d a u n a pol itica t es a all’est remo profitt o economi co s en za ri gu ardi ai d an ni ambi ent ali .

Il Gu ad alq uivi r

Pur s e l a s ua foce è ad est uario , p res ent a caratt eristi ch e d elti zie, in qu ant o ricev e num ero si picco li affl uen ti p rim a di ent rare n el mare, fo rm an d o un ’area p al udo sa - in termin e sp agn olo: maris ma - area s pop olat a in cui veniv a p rat icat a la p es ca, la cacci a e l a p as to rizia stagio nal e, fi nch é n egli anni t rent a comin ciò l a trasform azio ne a fi ni agri coli . Nell ’area più o ri ent al e, d ove l a b oni fi ca è interv en ut a in mino r misura, an co ra o ggi l e esi genz e dell ’agri coltu ra ri val eggi ano con qu ell e della s alvagu ardia e d ello sfrutt am ento tu risti co. L’area p res ent a caratt eri di spettaco larità e sci en tifi cit à per il sist em a, un i co in Eu ro pa, del le dun e mo bili, che to ccano un ’al tezz a di 4 0 metri sul liv ello d el m are, ch e d an no ori gin e ad un a su ccession e conti nu a di tipi veget ativ i, su cui impera il pino n ero ch e fo rm a il tip o arbo reo p remin en te. An ch e l’area umi da int erna p res ent a caratt eristi ch e geo morfol o gi ch e, fauni stiche e fl ori sti ch e di rili evo per l a successi on e d ei co rdo ni lito ran ei e d i sab bie s tabili ch e mant en gono u na fittis sim a p opol azio ne av icola. Allo st ato n atu rale rest an o ora 52. 000 ettari, ment re 84. 000 so no sfrutt ati a riso , mais e grano , oltre ad al cun e pi ant agi oni di ulivo , coto n e e agru mi.

Tra la part e t ermi n ale d el corso d el fiu me e l ’o ceano Atl antico, su l territo rio dell e provi nce di Huel va, Siv i gli a, e C adi ce è stat o creat o n el 1 969 il Parco Nazio n ale di Do ñan a, ch e nei su oi 8 0. 000 ett ari e pi ù e nei 30 km di cost e vergin i, racch iud e un patrim oni o eccezion al e.

La Sp agna si st a m etten do in lu ce per il suo zelo n el p ro gresso d ell a protezi on e ambi ent al e, racchiud end o o rm ai m età d el territ ori o p rot ett o i n Eu rop a. Un nuo vo impuls o è d eri vat o dal cambi am ent o d ella si tu azion e p oliti ca n el 19 76 ch e h a visto n as cere le 1 7 Regi oni Auton om e che h ann o pot eri prop ri nella s al vagu ardia dell a nat ura, an ch e s e ris aliv a all ’ann o p reced ent e l ’“At to s u lla protezi on e d egl i spazi n atu rali”. Nel 19 85 fu app rov ata l a legge ch e d ichi arava l ’acq ua, sup erfi ci ale e so tterran ea, ris ors a pub bli ca (Pun getti, 199 0).

Il Del ta d el Po

Nel l’u ltimo s co rcio di secol o il d elt a emiliano h a su bito u n a d ell e più v as te trasform azio ni geo morfol o gi ch e, s ociali e ambi ent ali del nost ro P aes e (Ravenn a, 19 90, p. 5 2).

Nel 192 5 l e aree palustri am mont av an o a 45 .00 0 ettari e n el 1970 si eran o rido tte a 13. 00 0; n el cont emp o però 1 00.0 00 p erson e erano emi grat e n el tri an golo in dust ri al e, ment re le zon e m argin ali comi nciavan o ad assis tere ad un n uov o i ns edi am ento resid enzi al e-tu ri stico. Qu est ’ul timo ha o ccup ato , in mani era rapid a e qu ant o mai diso rdi n at a, l a fas ci a costi era, pop olando gli spazi a ri doss o d el mare, s eguendo la p ressi on e d i u n tu rism o di mass a p riv o di un’opp ortun a pi anifi cazion e, ch e ha con dott o ora ad un a dequ ali fi cazion e del li vel lo d ell ’o fferta che ris ent e a su a volt a di un a dim inui ta p resenza, all a

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quale fo rs e l ’abbi nament o d el p ro dott o n atu rale e cul tu ral e aggiun gereb be un pot ere di att rat tiv a m aggiore.

L’i nfeli ce ri us cit a di un’offerta, che si p oneva a co mpl em ent o delle st ruttu re dell a Rivi era Rom agnol a, è imput abil e ad un a depred azio ne d egli elementi nat uralist ici ad escl usivo v ant aggio di un’i mp rendit ori a edi lizia v orace che non ha pot uto i nn es care u n in dott o ad eguato a risol levare un’area da s ecoli econo micam ent e m argi n ale; q u est ’area h a visto inv ece l e at tiv ità trad izion ali dell a p es ca, ch e co stituiv an o la nerv at ura d el suo sost ent am ento , ero dersi pro gres siv am ent e a caus a di gravi fen o meni d i inqu in am en to, a favo re di un’occu pazi on e s olo tem po ranea, min acci ata ess a st ess a dalla m an canz a di un’opp ort un a ges tion e.

L’i nqui nam ento d el Po e dell’Ad ri ati co d eri va d a un a lun ga cat en a d i situ azioni agricole e indus tri ali ch e lo precedon o e che d ev ono ess ere ris olt e a livel lo di b acin o.

Il territo rio d el P arco divi en e la raccol ta degli i nqui namenti ch e p rov en gon o da tutt a l a valle p ad an a e ch e si rid ist ri buis con o capil larm ente n el t errito rio del d elt a s egu endo il sist ema d i can ali di boni fi ca e d ei ram i di sb occo . Quin di l a tut el a b iol o gi ca delle v alli di p end e dal la pos sibilit à di rip ris tin are l’immis sio ne di acqu a d olce d ai t radizion ali ad dutt ori (R ossi Crespi, 19 90, p. 85).

A scopo produt tivo s ono p revist i sist emi di fit od epu razion e t ramit e l’impi ego di sp eci e v eget ali che con sentano l ’abb attim ent o di s ost anz e o rgani ch e e di nutrienti. Nel co nt empo, l’all agam ent o temp oran eo e cont ro llato d ei t erren i perm ett e di recup erare com e fertilizzanti i nut ri ent i p res enti nell e acqu e d ei can ali, ri du cendo cos ì il v olum e dei con ci mi imm essi n ell ’am b ient e.

Un ’alt ra p ossi bilit à di fruizi on e eco no mica, n el qu ad ro d ell a s alv aguardi a ambi ent al e, coi nvo l ge l ’asp etto dell a gest ion e faunisti ca, poiché, com e sosti en e Ann a Natal i, n el mo mento i n cui la p rot ezion e del l e riso rs e “riv eli impli cazio ni si gni ficativ e an ch e sul pi an o del la produzio ne d i reddit o, app are possi bil e co agul are intorno all’azio ne di tutel a d el Parco il cons enso necess ari o a s ost en ere gli in tenti e a raffo rzarn e l ’effi caci a” (1 988, p. 24 0). Second o Val entino (1990 , p . 2 06 ) l e ragi oni ch e ost acol ano l o svi lup po del la dom and a t uri sti ca s ono: la s cars a effi cacia d ell e p oliti ch e di p ro tezio ne e recu pero d el patri monio si a ambi en tale ch e cu ltu ral e; l ’ass enza di un a speci fi ca offert a p er questi s egm ent i di d omand a, os sia l a m ancat a d efi nizion e di un p rod otto t uri st ico cult ural e/ ambi en tal e; l’i n ad egu at ezza dell e pol itich e prom ozion ali . Se tutt o ciò è es trem am ent e vero, vi è pu re da aggiun gere che il man cato ott enim ent o di un prodo tto soddi sfacent e è m acros copi cam ent e add eb itabil e, d a un a part e, ad u na aggression e ambi ent al e e dall ’alt ra ad un a man cata p ro gramm azione eco nomi ca ch e n on h a s ap uto affian care ad un a mono cult ura di t uri s mo resid enzi al e un ’adeguata o ffert a di st rutt ure ri cetti ve, com plem entari e di servizio , le qu ali evit erebb ero che a po ch i mesi di affol lam en to eccess i vo su bent ras sero lun ghi p eriodi di ab ban dono tot al e con con segu enz e n egati v e s ul li vello di ap pet ibilit à d ell ’area.

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18 Il P arco d el Delt a d el Po

L’i dea dell ’i stituzio ne di u n’area pro tett a in qu est o d elicato co nt esto ambi ent al e è partit a dagli anni s ett ant a, ma il p ro cesso si è s nod ato in m odo diffi cil e, in qu anto il delt a p adano è caratt erizzato da i ns ediam ent i um ani num ero si ed anti chi s simi, la cui pres enz a è st at a, d el resto , u no d egli agen ti prin ci pal i d ella fo rmazion e d el t errit orio. Ne è deri vat a la n eces sit à di con iu gare l a con servazio ne ed il rip rist ino co n l a valo rizzazione in chiav e soci o-eco nomi ca del le em ergenz e am bien tali e sto rico-artist iche, st udi an don e com pati bilit à ed op p ortu nit à (Sand ri, P resent azio ne (non pu bb licat a)).

Il P arco Regi on al e del Delt a d el Po è s tato isti tuito n el 19 88 dal la R egio ne Emili a Romagn a, an ch e se n egli int enti dov rebb e, comp rend end o la R egio ne Venet o, div eni re u n parco i nterregio nal e o, p referibil mente, n azion al e.

Il P arco comp rend e la p art e m eri dion al e dell ’at tu ale d elt a, il “delta st orico”, e un a p orzi on e d i zo ne umid e di grand e i nteress e nat urali sti co, coll o cat e più a sud, i n glo b and o cos ì, olt re al v ero e p ropri o ambi ent e d ell a foce, il bo sco litoran eo d ella Meso la, l e s acch e, i cann eti, l e dun e, l e l agu ne d i Go ro e di Vol ano , le pi al ass e dell a Bai on a e d el Piombo ne, le v alli comacchi esi e l e sali ne di C ervi a, il bosco i grofi lo e l e zone umi de di acqu a dol ce di Camp otto, di Argent a e di P unt e Alb eret e, l e antich e pin et e di Rav en na e di Cervi a e qu ell e più recenti di M eso la e Vol ano . Dal punt o d i vist a sto ri co e arch itet toni co m erit a part icolare att enzi o ne l’abitato di Com acchio, il qu al e ha secol arm ent e v iss uto d ell a pesca e del la raccolt a del s al e e n ell e cui v alli salm ast re fu in ven tato il “lavo riero ”, strum en to di un ’o rganizzazio n e pro dutti va arti col at a nei cason i di p es ca e base di un a pi s ci coltu ra in cui predom in a l ’an guill a.

Ori gin ali son o an ch e i reperti d ell ’anti ca citt à di S pin a e not evo le l’Ab bazi a medi ev al e di Pom pos a, p erfett am ent e cons erv at a, erett a dai mon aci ben ed ett ini n ell’V III-IX seco lo, i qu ali, tramit e ril ev anti o pere di b oni fica, intrap res ero u n’i nno vati va, p er q uei t empi, op era agraria ed id rauli ca. Il Rinas cim en to vid e i nvece l a nasci ta d el Cast ello d ell a M es ol a, pro gett ato d a Gianb attis ta Al eott i , e l’an nesso bos co di cacci a p er l a co rt e Estens e. In camerata dagli Est ensi all a fi n e del XV secolo , l’area di M esola è do min at a dal cast ello post o al v erti ce di un a muragli a t ri an gol are di 12 km ch e racchi ud ev a il bo sco dov e si s vol gevano le ri cchissi me b attut e d i cacci a d ell a si gno ri a, cu lmin anti con grandi fest e e b anch etti . Ora il cast el lo è di prop rietà dell a P rovi ncia di Ferrara ed è s ed e di atti vit à cultu rali e d el Cent ro di Edu cazion e Ambi ent al e.

A Goro, s ort o s ull’antico ram o d el P o di Gaurus, st ann o p er ess ere all es titi il Mus eo Itti co e il La borato ri o Did atti co che trov eran no sede n ell a Torre P alù , la chi avi ca che as sicura lo s col o a mare del C an al Bi an co . Nell a To rre della Fin anz a, co struit a n ei p rimi d el Settecento p er cont rol lare l ’accesso al Po di Vol ano , tro verann o invece post o il Cent ro di Informazio ni d el FA I (Fo ndo p er l’Am bi ent e It ali ano ) e un os serv at ori o nat urali sti co d ell ’am minis trazion e pro vin ci al e di Ferrara.

I cent ri sto ri ci en tro l’area d el Parco son o di impo rtanza no tevoliss ima com e, ad esempio , l’Abb azia di Po mpo sa, uno d ei compl es si monas tici più impo rtanti d ’ Italia, o il cent ro di Com acchio , con l a tipi ca cost ruzi on e d ei

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Trepp onti , o l e in co mparabili t esti moni anze di R av en na, di S. Apo llin are i n Class e o d el po rto -canal e di C ervi a.

Le t ras fo rm azioni pi ù radi cali ris al gono com unq ue al p eri odo post -u nit ari o, i n cui mi gli aia di ettari di palud e v en nero boni fi cat i tramit e co loss ali o pere di boni fi ca meccani ca; questi l av ori st abiliz zaro no i l t errit ori o d el d elt a sto ri co, dan do cos ì ori gin e ad u na nuo v a o ccup azion e d ei s uoli ch e si co n cretizzò, dopo l a sud divi sion e dell e terre po stul at e dalla Le gge Agrari a del 195 0, con la creazio ne di ed ifi ci ru rali ad ibiti al l av oro , all ’al levam ento e ad abit azion e. Con qu est a disp osizi one si tut el a e v alo ri zza uno degli am bienti più ri cchi di tutto i l t errit ori o n az ion ale.

Il P arco d el Delt a d el Po e l e su e ”st azion i”

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Flora

Il d elt a s i di ram a in cin qu e bo cch e: P o di Maest ra, P o di P ila, Po di Toll e, Po di Gno cca, Po di Go ro. Qui la v ari età d i ambi enti , legat a an ch e all a di vers a et à dei luo ghi, è caratterizzat a d a 970 ti pi di pian te, dando ori gi n e a di fferenti tipi di v egetazi on e, dissimil i no n s olo p er le di fferenze ch i mico -fisi ch e, m a an ch e p er l ’in flu enz a an tropi ca. Un bi ot ipo di grand e int eresse è co stituit o dall e Valli di Argent a e Marmo rt a ch e fu n gon o d a cas se di es pan sion e du rant e le p iene d el R en o e ospit an o s peci e rare, s comp ars e altro ve, com e il Nannu fero, l a Cod a di C av allo acq uat ica, la Ni nfea, l ’erba Vesci ca.

Il Bos co d el Traversant e, p erio dicam ent e all agat o, si trov a al margin e di queste vall i ed è un relit to i gro filo ch e rapp resent a un a tes t imoni anz a del le anti ch e fo rest e pl anizi ali p ad ane d iffus e p rim a d ell e b oni fich e e dell ’o ccup azio ne u man a. Qu est ’area bos chiv a è caratteri zzata dal S ali ce bianco (S ali x alb a), dal Pio ppo bianco (Po pulu s alb a), d all’Olmo comu ne (Ul mus mino r) e d all a Farni a (Qu er cu s robur ). An ch e il bosco di Punt a Alb eret e, al la foce d el Lam on e, si pres en ta all agato .

In qu est e zon e il Pino Dom esti co (Pi nus pinea ) e M arittim o (Pi nus pin ast er ) sono in vece s tati int rod otti d all’uom o: u n recent e im pi anto è st ato effett uato tra il 193 6 e il 19 38 tramit e s emin a di pin oli.

Le acq ue d ei rami fl uvi ali, d ei can ali e d ell e val li di acq ua dol ce, caratt erizzat e da deco rso l ent o ed elev at e tem peratu re, ris ultano ricch e di veget azion e p alus tre e materi ali all uvi on ali ed o rgani ci in so spensio ne e s ono popol at e dalla tipi ca ittiofaun a d ulcacq uicola domi nata d ai Ci p rini di.

Faun a itt ica

Gli ampi sp ecchi vallivi s alm ast ri so no caratt erizzati dal la pres enza di un a ricca itti ofau na ch e alim ent a u n mercato nazion al e. Il p es ce vien e cattu rato con i tipi ci “l av ori eri”, o co n barre di canna p alu stre, l egn o e reti, s frutt and o il nat ural e ist into del pes ce il qu ale, un a vo lta sessu alment e m atu ro , abb an don a l e valli e si spost a in m are p er la rip rod uzione n el p eriod o aut unn al e. Si t rat ta prev al ent em ent e d i an guill e, m a an ch e d i cefali , b ranzini , orat e, p as sere e s o gli ole int rappo lati d ai l avo ri eri p osti all ’im bocco d ei can ali ch e coll egan o l e v alli al mare ap ert o . In p rim av era inv ece av vi en e l a “mo ntat a”, cio è la risalit a d ell e larv e d i an guill a (cech e) che d al mare si diri gon o per ist in to nel le acqu e i ntern e, d ol ci e s alm ast re, do ve raggiu n geranno lo stad io adu lto. L’us cit a e la rim ont at a del pesce son o com portam enti cono sciu ti p ersino nei C arai bi, m a an co r o ggi non è del tutto noto il meccanism o i stintu al e ch e spi n ge i pes ci a p ercorrere un tragitto t an to lun go p er compi ere i l lo ro ci clo vit al e.

Faun a a vi col a

Second o la Co nv enzi one di R ams ar (1 976 ) le zon e umid e costi ere di Ferrara e Rav enn a son o di ch iarat e di “impo rt an za int ern azion al e” poi ch é os pit ano popol azio ni sv ern ant i di uccelli acqu ati ci ch e dal no rd d ell ’Euro pa s i recan o in Afri ca o n el su d d el M edit erran eo . Si con tano qu i 350 sp eci e di u ccell i; le sali ne o spit an o uccelli limicoli; tra l e s peci e nidi fi canti p reval e il Caval iere

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d’ Italia, l ’Av o cett a, il Fratin o. P er reint rodu rre s peci e di u ccelli acqu ati ci, in via di esti nzion e p er le boni fi ch e effettu at e, la Gestio ne Ex Azien d a di Stat o per le Forest e Dem ani ali h a ri cost ruit o un a zon a umi da di acqu a d ol ce dell ’est ensi on e di 6 ett ari , all’int erno del Bos co d ell a M esola in lo calit à Elci ol a; q uest’op era ha di nuo vo att irat o la cico gn a e le s pat ole che eran o scom pars e, m ent re s ono sem pre p resenti bisce d ’acq ua, t est u ggi ni m arittim e e terrest ri, ran e; domi nan o l a zo na o ch e e an atidi .

L’o asi di Os tell at o acco gli e l e ci co gn e ch e av ev an o abb an d onato l ’ Italia d a quattro s ecoli .

Feni cott eri ros a in v olo s ul delt a

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Faun a ma mmif er a

La faun a comp rend e an ch e un centi nai o di es em plari di cerv o nobil e (Cervus

ela phus ), m a è raro incont rarlo poi ch é il timore lo all ont an a dall ’u omo. Pi ù

avv ist abil e i nv ece è il d ain o (C er vus d ama ) ch e co nta ci rca 2 00 es empl ari, ment re il cin ghi al e, reint rod otto negli ann i ’50, è stat o elimin ato p erch é caus av a d anni all e campagn e.

Le pi n ete

Di p arti col are b ell ezza ed int eres se è l a Pi net a di Vo lan o, a s ud -est dell ’om onim a fo ce del Po ; è di p rop ri et à d el Min ist ero d ell’Agricoltu ra e dell e Forest e e si s v ilupp a l un go il mare per 6 km di lun gh ezza e si est en de per 1 70 ha. Qui l a veget azion e h a o ccu pat o arenil i di recente fo rm azion e, ori gin ati dai d epo s iti d ell e s ab bi e m ari n e, s ui qu ali, con il gradu al e arretram en to d el mare, si è s vilu pp ata l a tipi ca flo ra erb acea e cespu glio sa dell e s abbi e lito ran ee. Il rimb os chim ent o è stat o effett uat o a met à degli anni trent a co n l ’int ro du zione d el Pi no mari ttimo, più resist ent e, lu n go l e zo ne perim etrali e d el Pi n o Domesti co all ’int erno .

La m aggio re estensi one delle pin et e ravennati ri sale al p erio d o tra il 1 500 e il 1700 , q uando i bo schi app art enevano all e colo ni e di m on aci ch e n e t raevano sost ent am ent o, l as ci and o all e p opol azio ni lo cali il di ritto di l egn ati co , di pas col o, d i cacci a e di pesca. In q u ell’epo ca l e pin et e ragg iuns ero i 7. 000 ett ari , ma con l a so ppres sion e d egli o rd ini reli gi osi, effettu at a dai Frances i nel 17 97, i b en i d el le ab bazi e fu ro no venduti a p riv ati ch e misero a coltu ra largh e p arti di b os co, int erro mp end o co sì la cont inuit à d ell a lin ea arbo rat a. In v erni ri gi di e gu erre appo rt arono ult eri ori dimin uzioni , fi no ad arri vare agli attu ali 2 .50 0 ett ari d i S.Vit al e, di Cl ass e e di Cervi a; q uest’u ltime s ono st at e poi compl et at e d a un rimbo schim ent o recent e ch e procede v erso es t, lu n go l a linea di cos ta.

Le Valli di C omacchi o e alt re valli sal mas tre

Le v alli di Com acch io, ch e d opo l ’ultim a boni fi ca del Mezz ano si est en don o per 11 .00 0 ettari , so no v alli s alm ast re, d i livello in ferio re ad un m etro, con fo rte aum en to d ell a salini tà, per evapo raz ion e, du rant e il peri o do est ivo . Sono coll egat e con il m are att rav ers o il po rto canal e d i Po rto Gari bal di e i canal i di Lo go nov o e Bel lo cchio e ri cevo no appo rto di acq ue d olci d al fiu me R eno . Dal l’argin e d el R en o, in d irezion e Po rt o Gari baldi, si estende per 6 km l a pen isol a di Bo scoforte, un a li n gu a di s ab bia larga po ch e d eci ne di m et ri, ri cca di stagni e can ali ch e la caratt erizzano come u no d ei luo ghi p iù sp ettacolari di tutto il d elt a. Un ’att rat tiv a tu risti ca è co stituit a d ai ca soni restau rati, i qu ali testim oni an o l ’ins edi am ento um an o e p ro duttiv o ant erio re alle boni fi ch e.

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Il p atri mon io stori co

All’int erno d el P arco e n ell e aree ci rcos tanti co nviv ono oasi faunist iche co n gi oi elli sto ri ci e archeo lo gi ci di p rim ari a impo rt anz a: d agli scavi d ell ’anti ca citt à etrus ca di Sp ina, agli edi fici e ai mo sai ci bizan ti ni di R av enn a, all ’abb azia d i Pompo sa e al cast ello di M esol a, del izia d egl i Esten si, ris al ent e al XV I s ecol o, fin o all a citt adi n a l agu nare di C om acch io e all a citt à di Ferrara, dichi arat a, per l’i nt era su a est ensi on e, p at ri monio m ondi al e dell ’UNESC O nel 1 995, p er merit o d el la p erfett a cons erv azione d ell’art e rin as cim ent al e; l ’attribuzion e è s tat a all argat a n el 19 99 all ’int ero d elt a s u cui sono dist ri buit e n um eros e resid enz e estiv e d ell a co rt e est en se.

Num erosi s ono an che i mu sei i stitui ti nel p ass at o o più recent em ent e; a Ferrara si t ro va il museo Arch eolo gi co Nazio nale di Spin a, ment re tra i pi ù recenti m erit a att enzion e il Mus eo Natu ralisti co d ell ’o as i di Camp otto , premi ato n el 19 92 come mi gl io re mu seo europ eo d ell ’anno . Un alt ro è l’Eco-Mus eo del le Valli di Com acchio , d ov e, grazi e a opp ort uni rest au ri, ora è possi bil e rip erco rrere t utta l a l av orazion e d ell e an guil le: d all a p es ca fatta d ai fio cini ni che vi vevano per int ere s ettim ane lon tano d a cas a s ui dossi v alli vi, fino all a cott ura e al su cces sivo in scat olam ent o e dist ri bu zione in tutt o il mondo . In qu esto s enso è rit enut a di grand e imp ort anza l’o pera d i recup ero dell e an gui lle, data l a pro gressiv a carenza di qu esti anim ali che abb and on an o le acqu e semp re pi ù inq uin at e e n on d ep osit ano più l e u ov a nel d elt a, l un go quel cam mino che l e port a qui d al M are d ei S argassi .

Un a no ta ori gin al e è offert a d all ’in troduz ion e d ei cavalli d ell a Cam argu e, ch e da po ch i es emp lari, impo rtati a tito lo sp eri ment ale, si son o ripro dotti grazie an ch e ad un al levament o s peci fi co, co n i q u ali i n u n vi ll aggio t uri sti co si organizz ano git e a cavall o att ravers o l a fo resta lito ran ea.

L’abb azi a d i Pom pos a

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24 Il P arco R egio nale d ell ’Emil ia Rom agn a

Oltre all e div ersi ficate o fferte i n camp o ricreativ o, l ’Emil ia R omagn a si pon e ora in p osizio ne di p rivil egio p er la i stitu zione del P arco Regi onale del Delt a del Po, in consi derazione d ell a v ari età di p ro post e ch e esso può v ant are, i n bas e n on sol o al la s u a estensio ne, ma all a sin gol are rip artizion e in “st azioni ”, o gnu na d ell e qu ali è marcat a d a un a carat terist ica p art icolare. La di visi on e del p arco i n stazio ni è stat a determin at a dall a int ens a o ccup azione ant ropi ca, la q uale lasci ava t uttavia sp azio ad emergenze n atu ralisti ch e di spi ccata ori gin alit à. La istit u zione d el p arco dis cend e d all a riv al utazione d ell e aree umid e che è st at a effettu at a a liv ello mondi al e con l a dichiarazion e di Rams ar. La d elimit azion e di qu esto s p azio h a d ato o ri gin e ad un dib attit o soffert o, sull a b as e del fatto che l’area deltizi a s i esp an de i n du e regio ni, per cui il p arco dov rebb e caratt erizzarsi com e in terregion al e, an ch e s e, ovvi am ent e, s arebb e lo gi co p ens are che deb ba div eni re un parco n azion al e. In fat ti, d ato che il Ven et o non h a accettato le res t rizioni im post e all ’am bi ent e, a cau sa d ell a fio ritu ra econ omi ca dell’area, i pas si futu ri punt an o v erso un a p rot ezion e di caratt ere n azio nal e. Anche nell ’area s ud d el delt a si m an ifest an o con tes tazi oni nei ri guardi d ei vin coli imp osti e feno meni di d evi anz a dalle n o rme, m a è st ato dim ostrat o (Amm inist razione Provin ci al e di Ferrara, 19 97 ) che l a is tituzio ne di un p arco garantis ce un rito rno econo mico da 10 a 20 v olt e s up erio re al capi tal e inv est ito, con tri bu end o ad aum ent are l e opp ortunit à di l av oro, s peci e giov ani li. Di viene po ssibi le rei nt rod urvi l’arti gi an ato , le at tivit à ricreativ e e spo rtiv e, le produzi oni agri col e biol o gi ch e, l’agritu rism o, la ges tion e dei camp eggi, senz a co nt are i ben efi ci ch e to ccan o an ch e le aree adi acenti. Ciò è t ant o più valido p er il delt a d el m aggio re fi ume it ali an o, caratt erizzato da i nt ens a p res enza antropi ca e da fort i atti vit à economi ch e, ol tre che dall a edificazio ne in tens a di s econ de case e d a 6 mili oni d i pres enz e t uri sti ch e.

E’ cert o che l ’is tit uzion e d el p arco regi on ale dell’Emili a Romagn a si è dimost rata p ro ficua sotto l ’asp ett o n atu ralisti co, ess en do rius cit a a recup erare speci e che av ev an o abb an don at o l’area o l’It ali a int era. I qu asi 60 mila ett ari del P arco d el Delta del P o costit uis co no una ri cchis sim a ris erva di faun a rara ed in vi a di estinzi o ne ch e qui ha av uto la po ssibi lit à di rip opol arsi, com e l a ci co gna, ch e av ev a abb an don at o i nidi i n It ali a da 400 anni o il feni cott ero ros a ch e ha t rov ato l ’area pi ù a s ett ent rio ne in cui ri es ce a sv ern are.

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