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Weekly Commodity. Ufficio Market Strategy 8 agosto 2022

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Academic year: 2022

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Weekly Commodity

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Commodity: la settimana a colpo d’occhio

Forti vendite sul petrolio

❑ Dopo due settimane consecutive di recupero, si è interrotta la fase di rimbalzo dell’indice generale Bloomberg Commodity (-3,3%) appesantito soprattutto dalle debolezza del comparto energia (-6,4%) in seguito al forte ribasso delle quotazioni petrolifere. Gli operatori si sono, infatti, focalizzati sui timori legati alla domanda dopo l’inatteso marcato rialzo delle scorte USA di greggio e benzina che pone dubbi sulla forza della domanda nel prossimo futuro. La riunione dell’OPEC+ ha invece avuto un impatto marginale, dato che la produzione è stata aumentata di soli 100.000 b/g per settembre, una goccia per l’attuale dimensione del mercato globale. Questa settimana saranno da monitorare i report mensili EIA e IEA per valutare se ci saranno variazioni significative alle nuove stime sui fondamentali di mercato per il 2022-23. E’ invece proseguita la corsa del gas TTF (18,3%) tornato temporaneamente oltre i 200 €/Mwh con conseguente nuovo record per i prezzi dell’elettricità ad 1 anno in Francia e Germania. Su tale movimento pesano anche le problematiche agli impianti nucleari in Francia a causa delle elevate temperature delle acque dei fiumi e le difficoltà nel settore del carbone in Germania dato il basso livello delle acque del Reno.

❑ Sotto pressione anche il comparto agricolo (-2,4%) poiché le condizioni dei raccolti principali negli USA sono risultati migliori del previsto secondo i dati settimanali USDA. Inoltre, sono riprese le esportazioni dall’Ucraina, per il momento limitate al mais, ma che a breve interesseranno anche gli altri cereali se nel frattempo non ci saranno incidenti. Questa settimana da monitorare il report mensile USDA che conterrà gli aggiornamenti sulle stime prospettiche (12 agosto).

❑ Leggermente negativi i metalli industriali non ferrosi (-1,1%) anch’essi penalizzati dai timori sulla domanda globale. Si è però mosso in controtendenza la zinco (5,8%) dopo che Glencore, top player del settore, ha avvertito del rischio di ulteriori chiusure di impianti in Europa a casa del caro energia.

Forti prese di profitto sul ferro (-5,1%) dopo due settimane consecutive di marcato rialzo.

❑ Infine, chiusura invariata per l’indice dei preziosi con andamento divergente tra le singole commodity:

bene platino e moderatamente l’oro, debole l’argento, quasi invariato il palladio. Il balzo dei tassi USA venerdì, dopo la pubblicazione degli ottimi dati sul mercato del lavoro USA, ha ridimensionato i guadagni settimanali sull’oro che si era avvicinato a testare 1800$/o durante la settimana (massimo da un mese circa), beneficiando anche delle tensioni geopolitiche USA-Cina causate dalla visita della speaker della Camera, N. Pelosi, a Taiwan.

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BRENT

❑Pesante calo settimanale per il Brent date le crescenti preoccupazioni sulla domanda in seguito all’inatteso rialzo delle scorte USA di greggio e benzina, con marcato calo della domanda implicita di quest’ultima (la media a 4 settimane è inferiore di oltre 1 mln b/g ai livelli pre-covid stagionali). L’OPEC+ si è limitata ad un rialzo simbolico della produzione di 100.000 b/g per settembre, non spostando in alcuna direzione l’equilibrio del mercato. Nel frattempo, sembrano in procinto di riprendere le negoziazioni sul nucleare iraniano grazie ad una proposta di accordo presentata dalla UE. L’Iran dichiara di essere capace di tornare ai livelli di produzione pre-sanzioni quasi immediatamente nel caso di rimozione delle attuali sanzioni (sarebbero circa 1,3 mln b/g in più rispetto ai valori attuali e certamente aiuterebbero contro il caro energia).

❑Tecnicamente, le quotazioni sono arrivate in prossimità del supporto statico 92,57 $/b, livello fondamentale da monitorare nel breve. Un’eventuale rottura al ribasso potrebbe portare, infatti, ad un test della trendline rialzista di lungo periodo partita nel 2020 (linea nera tratteggiata grafico weekly) collocata verso 87 $/b. Lo stocastico sta raggiungendo l’area di ipervenduto su base settimanale (lo è già su base giornaliera), anche se per adesso non sono presenti divergenze positive con il prezzo.

Al rialzo i due livelli di resistenza più vicini da monitorare sono 104,59 $/b (Trender daily) e 107,5 $/b circa (trendline ribassista linea rossa tratteggiata daily).

Daily Weekly

RESISTENZE: 104,59 – 107,5 - 116,34 SUPPORTI: 92,57 – 87 - 77

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RAME

❑Il rame ha chiuso la settimana in lieve calo, riducendo le perdite venerdì dopo gli ottimi dati sul mercato del lavoro USA che hanno fornito una maggiore fiducia sullo stato di forza dell’economia (con potenziali ripercussioni positive sulla domanda). Le scorte al LME sono scese di oltre l’11% la scorsa settimana (quarta settimana consecutiva di calo) e pur non essendo su livelli estremamente bassi come nel caso di altri metalli, sembrano segnalare un rafforzamento della domanda in atto. Sono calate anche le scorte a Shanghai per la terza settimana consecutiva, non distanti dai minimi di fine 2021 (in questo caso invece i livelli stanno avvicinandosi ad un’area di maggiore criticità visto che a fine anno è stato toccato il minimo dal 2009). Un segnale di maggiore domanda dalla Cina sembra emergere anche dai premi sulle importazioni di catodi, in questo momento ai massimi del 2022. Probabilmente gli operatori cinesi stanno sfruttando il recente forte calo delle quotazioni per importare un maggiore ammontare di rame dall’estero. A luglio le importazioni di rame pur calando su base mensile, sono salite del 9,2% a/a in base ai dati emersi dalla bilancia commerciale.

Tecnicamente, le quotazioni hanno rotto al ribasso la trendline rialzista di brevissimo periodo (linea nera tratteggiata grafico daily) facendo pullback su di essa. Lo stocastico settimanale resta in ipervenduto, mentre quello giornaliero sta uscendo dall’ipercomprato fornendo quindi indicazioni contrastanti. Resta la possibilità di un proseguimento del rimbalzo a tendere dopo una nuova temporanea fase di correzione. Al ribasso è importante la tenuta del supporto statico 7211 $/t, poiché una sua rottura potrebbe far precipitare i prezzi verso 6670 $/t. Al rialzo la resistenza dinamica passa da 8544 $/t, con livello statico intermedio a 7970 $/t.

Daily Weekly

RESISTENZE: 7970 - 8544 – 9000 SUPPORTI: 7211 – 6670 - 6269

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ZINCO

❑La scorsa settimana lo zinco ha proseguito la fase di rimbalzo in atto da tre settimane, muovendosi in controtendenza rispetto al resto del comparto. Il metallo ha dei fondamentali particolarmente tight, ossia si trova in una situazione dove l’offerta (includendo le scorte) è pericolosamente limitata rispetto alla domanda, esponendolo al rischio di shock prospettici. Ad esempio, le scorte disponibili («on warrant») al LME, nonostante il recupero in atto da luglio, sono non distanti dai minimi storici (la serie parte dal 1997) e a Shanghai stanno rapidamente calando nelle ultime settimane (anche se i livelli in Cina restano sono meno preoccupanti). Dato l’elevato consumo di energia necessario per la raffinazione del metallo, la produzione in Europa è particolarmente a rischio, come segnalato dal top producer Glencore la scorsa settimana durante la presentazione dei conti semestrali. A suo avviso, se i prezzi dell’elettricità resteranno elevati, potrebbero essere necessaria la chiusura di altri impianti e ciò si tradurrebbe in una significativa minore produzione dato che l’Europa è la seconda area di produzione al mondo dopo la Cina (nel 2021 ha pesato per il 18% dell’output mondiale di lastre di zinco secondo i dati Bloomberg).

❑Tecnicamente lo zinco ha recuperato da una situazione di forte ipervenduto a livello giornaliero, in presenza di una marcata divergenza positiva con i prezzi durante i mesi di giugno/luglio. Adesso l’oscillatore è giunto in ipercomprato e una pausa del rimbalzo potrebbe essere probabile, anche se su base settimanale resta ancora molto scarico. Al rialzo, 3546 $/t (un vecchio supporto statico) rappresenta il primo livello importante di resistenza, seguito da 3873 $/t dove si colloca sia una resistenza statica che la trendline rialzista partita nel 2020 e rotta al ribasso a giugno (linea rossa tratteggiata grafico weekly). Al ribasso 3142 $/t rappresenta il primo supporto dinamico (Trender daily).

Daily Weekly

RESISTENZE: 3546 - 3873 SUPPORTI: 3142 -2960 -2751

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