1 2 SCOPO DELLA TESI
Lo scopo della seguente tesi consiste nella la valutazione delle possibili interferenze, causate dalle attività di bonifica dei fondali prospicienti la banchina “Marinai d’Italia” del porto di Piombino, nei differenti comparti ambientali, quali la colonna d’acqua, i sedimenti e biota, con particolare attenzione per i parametri chimico – fisici. La valutazione ambientale è stata ottenuta mediante la formulazione di uno specifico Piano di Monitoraggio, elaborato per l’Autorità Portuale di Piombino (APP) dall’ ARPAT, dall’ICRAM e dal CIBM, che hanno preso in considerazione tutti gli aspetti operativi quali:
• l’asportazione del materiale (Figura 2-1.) • il trasporto del materiale (Figura 2-2.)
• lo sversamento del materiale nella vasca di colmata (Figura 2-3.)
L’esecuzione di questo Piano di monitoraggio ha consentito di stabilire l’influenza sulla qualità dell’ambiente marino delle varie fasi di movimentazione dei sedimenti portuali.
In particolare il monitoraggio è stato condotto sia durante lo svolgersi delle attività sopra indicate che durante i periodi precedente e successivo, al fine di individuare ogni eventuale variazione delle condizioni dei parametri ambientali coinvolti. Questo perché durante la movimentazione dei sedimenti portuali si può verificare una risospensione del materiale con conseguente aumento della torbidità e dei fenomeni di solubilizzazione con mobilizzazione dei contaminanti. Ad esempio i metalli pesanti sono presenti in differenti frazioni del sedimento stesso ed in seguito ad una alterazione dell’equilibrio possono passare dalla fase solida immobile alla fase liquida mobile e quindi disperdersi nella colonna d’acqua.
2 Nella stesura del presente Piano di monitoraggio è stato assunto che:
• il sistema di dragaggio prescelto per i sedimenti sia con benna idraulica a tenuta stagna e pozzo di carico (dragaggio meccanico);
• tutto intorno all’area di dragaggio sia utilizzato un sistema efficace di panne galleggianti con gonne in PVC impermeabili (Figura 2-4.), trattenute sul fondo con ancore e piombi;
• siano adottati in corso d’opera tutti gli accorgimenti possibili per la minimizzazione della produzione della torbidità e della dispersione dei contaminanti, sulla base delle migliori tecnologie disponibili e delle indicazioni degli organi di controllo;
• i sedimenti dragati siano trasportati con chiatta e sversati in vasca di colmata, nel caso siano di qualità adatta (concentrazioni inferiori al 10% della colonna B della tabella 1 dell’Allegato 1 del D.M. 471/99) ed altrimenti deposti a terra in sito autorizzato (area Lucchini), e successivamente inviati ad impianto di trattamento e/o a discarica.
Il sistema di monitoraggio prescelto per la valutazione degli effetti sull’ambiente marino circostante le attività di escavo, trasporto e sversamento in vasca di colmata consiste nel:
• il monitoraggio dei cambiamenti nelle caratteristiche chimiche, fisiche e microbiologiche della colonna d’acqua;
• l’analisi delle acque di efflusso dalla vasca di colmata e l’analisi sulle acque raccolte nei piezometri installati nel perimetro della vasca stessa allo scopo di verificarne le effettive capacità contenitive;
• la determinazione del bioaccumulo e l’analisi dei biomarkers su campioni di organismi marini (molluschi bivalvi) opportunamente trapiantati nell’area oggetto di indagine (Mussel watch).
Figura 2-1. Prelievo del materiale
Figura 2-2. Trasporto del materiale dal sito di dragaggio alla vasca di Colmata
Figura 2-3. Passaggio del materiale dragato dalla chiatta alla vasca di Colmata
Figura 2-4. Panne galleggianti ancorate al fondo