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Energia e Lavoro

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Academic year: 2021

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(1)

Energia e Lavoro

• Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l’equazione del moto, determinato spostamento e velocit`a in funzione del tempo.

• E’ possibile trattare i problemi dinamici in modo differente, spesso pi`u semplice e in ogni caso pi`u potente, tramite il concetto di Energia.

In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

• L’Energia `e un concetto della massima importanza in Fisica. Appare sotto varie forme, come ad esempio:

Energia Cinetica ↔ velocit`a

Energia Potenziale ↔ posizione Energia Termica ↔ temperatura

• Possiamo definire l’Energia come capacit`a di compiere un lavoro.

(2)

Trasferimento e Conservazione dell’Energia

• L’energia di un corpo pu`o variare solo se avviene un trasferimento di energia dall’ambiente circostante al corpo stesso.

• Tale trasferimento pu`o avvenire per esempio tramite – Forze: compimento di lavoro meccanico

– Scambio di calore (termodinamica) – ...

• In un sistema isolato (in cui non avvengono scambi di energia con l’esterno), l’energia si conserva (ovvero rimane invariata).

(3)

Energia Cinetica

• Definizione : K = 1

2mv2 (per un punto materiale di massa m).

• L’energia cinetica (e non solo) si misura in Joule: 1 J = 1 kg·m2/s2.

• Se ci sono pi`u particelle nel sistema, l’energia cinetica complessiva del sistema `e la somma delle energie cinetiche di tutte le particelle.

• L’energia cinetica `e l’energia dovuta al moto delle particelle ed `e presente anche a livello microscopico: l’energia ”termica” o ”interna”

della Termodinamica in un gas `e energia cinetica di atomi o molecole

Notare che 1

2mv2 = 1

2m(~v · ~v).

(4)

Energia Cinetica e Lavoro

Cosa fa variare l’energia cinetica? Se sulla particella agisce una forza ~F , il lavoro Lif fatto da tale forza fra il punto iniziale i e finale f , definito come:

Lif =

Z f i

F · d~~ r

(d~r `e lo spostamento infinitesimo della particella lungo la traiettoria) `e responsabile della variazione di energia cinetica:

Kf − Ki = Lif

Questo importante risultato va sotto il nome di Teorema dell’energia cinetica. Se il lavoro `e positivo, si ha aumento dell’energia cinetica; se

`e negativo, si ha diminuzione dell’energia cinetica.

Il lavoro, come l’energia cinetica e l’energia in generale, si misura in J.

Nel seguito il lavoro sar`a indicato semplicemente come L in tutti i casi non ambigui

(5)

Lavoro, in generale

• In generale il lavoro dipende dalla traiettoria seguita dal punto

• Matematicamente il lavoro `e `e un integrale di linea, ovvero il limite della somma di tanti contributi ∆L = ~F ·∆~r piccoli, calcolati lungo la traiettoria.

• Nell’esempio accanto, il calcolo e l’interpretazione geometrica del lavoro L =

Z xf xi

F (x)dx per una forza F (x) in un caso unidimensionale.

(6)

Teorema dell’energia cinetica, dimostrazione

Richiamo:

• Il prodotto scalare `e A · ~~ B = AB cos θ = AxBx + AyBy + AzBz e vale ~A · ~B = ~B · ~A

• Il differenziale del prodotto scalare `e d( ~A · ~B) = (d ~A) · ~B + ~A · (d ~B).

Dimostrazione del Teorema dell’energia cinetica:

Kf − Ki =

Z f i

dK =

Z f i

d 1

2m~v · ~v



=

Z f i

m~v · d~v =

Z f i

md~r

dt · d~v

ovvero

Kf − Ki =

Z f i



md~v dt



· d~r =

Z f i

F · d~~ r = L.

(7)

Lavoro di una forza costante

• Il lavoro di una forza costante `e L = ~F · ∆~r, dove ∆~r `e il vettore spostamento dalla posizione iniziale a quella finale.

• Solo la componente di ~F lungo la direzione dello spostamento ∆~r, F cos θ, compie lavoro. Il lavoro L = ~F · ∆~r = F cos θ∆r `e:

– positivo se lo spostamento avviene nella direzione della forza (cos θ > 0)

– nullo se lo spostamento `e perpendicolare alla forza (cos θ = 0)

– negativo se lo spostamento avviene in direzione contraria alla forza (cos θ < 0).

(8)

Lavoro eseguito da pi` u forze

Se pi`u forze agiscono su di una particella, la forza totale (o risultante)

`e ~F = X

n

F~n e il lavoro L fatto dalla forza ~F :

L =

Z f i

X

n

F~n

!

· d~r = X

n

Z f i

F~n · d~r = X

n

Ln

`e uguale alla somma dei lavori fatti dalle singole forze, Ln.

Nell’esempio accanto, solo la forza F fa lavoro; la forza peso e la~ reazione vincolare non fanno lavoro.

(9)

Esempio

Supponiamo che le tre forze valgano:

F1 = 5 N, F2 = 9 N, F3 = 7.8 N.

La cassa, di massa M = 3 kg, viene spostata di 3 m verso sinistra.

• Calcolare il lavoro totale fatto dalle tre forze sulla cassa.

L1 = 15 J, L2 = −13.5 J, L3 = 0

• L’energia cinetica della cassa cresce o diminuisce?

cresce perch´e L = L1 + L2 + L3 = 1.5 J > 0

• Assumendo che parta da ferma, quale sar`a la sua velocit`a finale?

M v2/2 = 1.5 J → v = 1.0 m/s

(10)

Lavoro fatto dalla forza peso

• Un oggetto viene lanciato in aria con velocit`a iniziale vi. Lavoro fatto dalla forza peso sul corpo quando `e arrivato all’altezza d:

L =

Z f i

F · d~~ r = −mgd < 0

(negativo perch´e ~F e d~r sono opposti) da cui L = Kf − Ki → vf < vi

• Una volta raggiunta la massima altezza, l’oggetto ricade, L > 0, e l’energia cinetica aumenta.

(11)

Esempio (senza e con attrito)

• In assenza di attrito, con quale velocit`a arriva in fondo la massa m?

Kf − Ki = L = mgd sin 30 = mgh (dove h `e l’altezza) da cui mvf2/2 = mgh ovvero vf =

2gh = 3.13 m/s

• E quanto vale vf in presenza di attrito dinamico con coefficiente µd = 0.2?

Il lavoro della forza peso `e lo stesso di prima; in pi`u c’`e il lavoro negativo della forza di attrito, La = −mµdgd cos 30, da cui mvf2/2 = mgh − mgdµd cos 30 ovvero vf = p2g(h − dµd cos 30) = 2.53 m/s

Il lavoro fatto dalle forze di attrito `e sempre negativo!

(12)

Altro esempio

Una cassa di massa m = 15 kg `e trascinata in salita su di un piano inclinato per d = 5.7 m a velocit`a costante, fino ad un’altezza h = 2.5m

• Calcolare il lavoro fatto dalla tensione del filo e dalla forza peso

T = mg sin θ perch´e la velocit`a `e costante; LT = −Lg = mgd sin θ = mgh = 368J

• In presenza di attrito dinamico (coefficiente µd = 0.1) cosa cambia?

La = −µdmgd cos θ = −75.5J; Lg invariato, LT = −La − Lg = 443.5J

(13)

Lavoro fatto da una forza elastica

• Forza elastica: forza variabile il cui modulo `e proporzionale allo spostamento rispetto alla posizione a riposo

• Legge di Hooke: F (x) = −kx

k `e detta costante della molla e si misura in N/m.

• L > 0 o L < 0 a seconda che la massa si avvicini o si allontani dalla posizione di riposo

(14)

Forza Elastica: lavoro

Il lavoro fatto dalla forza elastica dipende solo dall’allungamento della molla nel punto iniziale e finale.

Calcoliamo esplicitamente il lavoro fatto fra xi e xf:

L =

Z xf xi

F (x)dx =

Z xf xi

(−kx)dx = −kx2 2

xf

xi

= 1

2k(x2i − x2f)

(assumiamo una molla ideale e senza massa!)

(15)

Forza ∝ 1/r

2

: lavoro

Un tipo di forza particolarmente importante `e una forza centrale (diretta verso un punto fisso) proporzionale all’inverso del quadrato della distanza. Il lavoro fatto da tale forza dipende solo dalla distanza iniziale e finale dal centro. Scriviamo la forza nel modo seguente:

F = −~ k r2

attrattiva se k > 0, repulsiva altrimenti, diretta dalla particella 2, assunta fissa, verso la particella 1.

Il lavoro fatto dalla forza sulla particella 1 sar`a L =

Z f i

F · d~~ s = −k

Z f i

ˆ

r · d~s

r2 = −k

Z rf ri

dr

r2 = k  1

rf − 1 ri



(16)

Potenza

Rapidit`a con cui viene svolta una certa quantit`a di lavoro.

• Potenza media: P = ∆L

∆t (∆L `e il lavoro fatto in un tempo ∆t)

• Potenza istantanea: P = dL

dt = ~F · ~v

Dimostrazione: basta osservare che dL = ~F · d~r

Unit`a di misura: 1 joule / 1 s = 1 watt (W)

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