• Non ci sono risultati.

Partecipa il Segretario generale del Comune di Barletta, dott. Domenico Carlucci

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Partecipa il Segretario generale del Comune di Barletta, dott. Domenico Carlucci"

Copied!
67
0
0

Testo completo

(1)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 1 di 67

Presiede il Presidente, Sabino Dicataldo

Partecipa il Segretario generale del Comune di Barletta, dott. Domenico Carlucci

PRESIDENTE:

Possiamo aprire i lavori della odierna seduta consiliare. Prego segretario generale, procediamo con l'appello.

(Il Segretario generale procede all'appello nominale dei Consiglieri presenti)

SEGRETARIO GENERALE:

Alla Seduta del 22 aprile 2020, alle ore 19:40, sono 27 i presenti e 6 sono gli assenti. La seduta è valida.

(Intervento fuori microfono: "Scusi, possiamo sapere gli assenti?")

SEGRETARIO GENERALE:

Gli assenti sono: Basile R.F,, Delvecchio, Dipaola, Grimaldi, Marzocca e Mennea.

CONSIGLIERE GRIMALDI:

Segretario, mi sono collegato dopo l’appello.

SEGRETARIO GENERALE:

Il consigliere Grimaldi è presente. Si sta collegando anche il consigliere Dipaola.

Sono 29 i presenti e 4 assenti.

PRESDIENTE:

Possiamo cominciare il Consiglio comunale, alle ore 19:42, iniziando con la prima

“Interrogazione” a firma del consigliere Coriolano che ha per oggetto: “Stato dell’arte del Manzi Chiapulin”.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Grazie Presidente. Colleghi Consiglieri e Assessori, l’interrogazione è di dicembre, praticamente di quattro mesi fa.

Con quest’interrogazione chiedevo, e provo a chiedere a distanza di quattro mesi, alcune domande in merito alla situazione del Manzi Chiapulin.

Sostanzialmente chiedevo all’Amministrazione quale fosse l’intenzione della stessa in merito alla risoluzione dei disagi che riguardano gli operatori dell’informazione.

PRESIDENTE:

Consigliere Coriolano, non si riesce a sentire bene. Probabilmente la linea è disturbata o non riesce a prendere bene la linea.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

L’oggetto dell’interrogazione era di sapere l’intenzione dell’Amministrazione per tutelare la categoria dei giornalisti in primis, perché la tribuna attualmente presente al Manzi Chiapulin non ha una minima copertura, quindi gli operatori della comunicazione sono stati costretti, in questi anni, dinanzi alle intemperie, ad ovviare con mezzi di fortuna, con ombrelli e altro per

(2)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 2 di 67

poter proteggere le attrezzature.

Oltre a questa domanda, alla quale gradirei una risposta perché il Sindaco, il 24 novembre 2019, poco prima del derby della nostra cittadina, tra l’Audace Barletta e il Barletta Calcio, era disponibile ad ovviare a questa situazione, quindi, a tutelare i giornalisti.

Nel Manzi Chiapulin non giocano solamente due squadre di calcio, ma anche una squadra di football americano che comunque è anch’essa da tutelare, chiedevo anche la situazione relativa al noleggio della struttura presente sul Manzi Chiapulin.

Nella mia interrogazione ho avuto anche risposta scritta, ma in questa risposta scritta risulta che è stata bandita una gara nel 2017 per euro 116 mila. All’esito di questa gara, è risultata un’offerta anomala della prima società, e praticamente ha avuto la possibilità la seconda classificata, la ditta Grandolfo Alberto. Dal 2 ottobre 2018 è passato un anno e mezzo, mi è stato comunicato, e la risposta mi è pervenuta praticamente a gennaio: “Allo stato attuale, l’Amministrazione comunale sta valutando di affidare al terzo classificato, ovvero di revocare questa procedura al fine di procedere con altre forme di acquisizione o proseguire con il noleggio della tribuna”. Vi chiedo, se è stata bandita una gara nel 2017 per un importo complessivo di 116 mila euro circa, è conveniente continuare a proseguire con il noleggio di questa tribuna alla ditta che poi, nell’immediatezza, proprio per affrontare e superare la problematica che si era verificata, a seguito della rinuncia anche della seconda classificata, parliamo della ditta Elmar. La ditta Elmar è la ditta che ogni anno, a seguito di questa problematica, è la ditta a cui è stato affidato il noleggio della struttura per un importo pari a circa 30 mila euro annui. Praticamente, il Comune di Barletta, all’esito di una gara sfortunata, sta affidando il noleggio di questa tribuna alla ditta Elmar.

Chiedo di sapere se ancora affidare il noleggio di questa tribunetta alla ditta Elmar anche valutando il fatto che non credo si possa affidare sempre alla stessa ditta il noleggio di una struttura, bisogna rispettare alcuni parametri che sono indicati dal Codice degli Appalti. Oltre al discorso di sapere dal Sindaco, dall’Assessore o dal dirigente se fosse sua intenzione andare a tutelare i giornalisti, quindi valutare l’installazione di una tribunetta o sapere, com’è stato detto, a distanza di un anno e mezzo l’Amministrazione abbia finalmente deciso se affidare l’appalto al terzo classificato, all’esito della rinuncia del secondo o noleggiare nuovamente alla ditta Elmar o a chi per essa, dando per scontato il dato dell’economicità.

La gara d’appalto è stata vinta a 116 mila euro, affidare questa tribunetta in noleggio per 30 mila euro annui credo sia antieconomico. Sarebbe opportuno se il Manzi Chiapulin si dotasse una tribuna idonea per quelle che sono le Associazioni che continuamente svolgono la loro attività all’interno della struttura.

Per ultimo, nella mia interrogazione chiedevo anche di sapere se affidare l’installazione di questa tribuna al terzo classificato o continuare con il noleggio, sicuramente antieconomico, che è proseguito in questi anni.

PRESIDENTE:

Grazie consigliere Coriolano. All’interrogazione risponde l’assessore Ricatti, prego.

ASSESSORE RICATTI:

Buonasera a tutti. Consigliere Coriolano, non ho sentito bene l’ultima parte del suo intervento, però cercherò di rispondere perché ho intuito quali sono le sue perplessità.

Intende che le leggo tutta la risposta o che le dia risposta per le perplessità che ha manifestato questa sera?

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Per le perplessità manifestate. A distanza di 18 mesi penso che questo vaglio – travaglio – sia terminato.

(3)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 3 di 67

ASSESSORE RICATTI:

Le confermo che abbiamo preso in considerazione l’opportunità di affidare l’appalto al terzo classificato per il quale, per questo motivo, sono state già acquisite delle informazioni che servono per verificare se il terzo classificato ha tutti i requisiti per l’aggiudicazione. Alcune di queste informazioni sono già pervenute agli uffici competenti.

Se e ove l’impresa che è arrivata terza per l’appalto dovesse confermare la disponibilità all’incarico, potremmo procedere con l’aggiudicazione al terzo classificato, ovviamente dopo tutte le verifiche del caso.

Per quanto riguarda invece i disagi per gli operatori dell’informazione, ho già risposto nella risposta all’interrogazione che la realizzazione di una tribunetta a loro dedicata è stata già presa in considerazione nel progetto della tribunetta che sarà fatta in futuro. In quell’occasione è già stata prevista nel progetto la realizzazione di apposita struttura a loro dedicata.

Per quanto riguarda invece la questione dei disabili, mi si chiedeva un’allocazione più comoda per i portatori di handicap, non ci sono problemi a prendere in considerazione qualsiasi tipo di allocazione o postazione che renda più facile la visibilità, fermo restando che sembra che l’indicazione da lei suggerita, cioè quella di allocare dinanzi agli spogliatoi i disabili non sia tra le più comodo, avrebbero anche una visuale più ridotta rispetto a quella attuale. Su questo si potrà sicuramente trovare una soluzione che renda più fruibile la visione anche da parte dei portatori di handicap.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Nelle more, cioè nel momento che intercorre tra la valutazione dei requisiti in carico alla terza classificata, quindi alla società che è arrivata terza, qualora questa fase dovesse prolungarsi ed andare oltre l’inizio della prossima stagione, quella che è mia premura e chiedo all’Assessore, ma credo che sicuramente l’Assessore si farà portatrice di quella che non è solo la premura del Consigliere, ma di tutti i giornalisti, degli operatori della comunicazione, eventualmente anche in seno alla tribunetta già esistente, di valutare l’opportunità di individuare qualsiasi mezzo idoneo per tutelare e salvaguardare la dignità degli operatori perché non possono affrontare nuovamente un’intera stagione calcistica che sicuramente, visto che la situazione riprenderà in autunno – me lo auguro – nella stessa situazione nella quale l’hanno vissuta in queste stagioni.

ASSESSORE RICATTI:

Vedremo di trovare certamente una soluzione se si dovessero protrarre ancora molto i tempi dell’aggiudicazione e della costruzione della nuova tribunetta.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie. Passiamo alla seconda interrogazione, sempre a firma del consigliere Coriolano, che ha per oggetto: “Istituzione dei progetti del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale”.

Risponde l’assessore Salvemini.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Grazie Presidente. Anche quest’interrogazione è abbastanza datata, 31 gennaio, è stata presentata da me perché mi premeva sapere se il Comune di Barletta si fosse mosso nell’istituzione dei cosiddetti PUC (Progetti di Utilità Collettiva), progetti utili per dare la possibilità ai percettori del Reddito di Cittadinanza, di rendersi utili per la collettività.

Presentavo questa domanda che non leggo perché è lunga, è di tre pagine, quindi vado al sodo, tanto con l’Assessore un paio di quesiti li abbiamo già valutati e visti insieme. Mi chiedevo a

(4)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 4 di 67

che punto fosse la progettazione, nel nostro Comune, di questi progetti.

Ci sono Comuni, anche in Puglia, come Canosa di Puglia, guidata dal Sindaco pentastellato Morra, ma anche altri Comuni della Puglia, che comunque si sono mossi fin da febbraio, e sono stati proprio elaborati – per esempio, nel Comune di Canosa – questi progetti: “Un occhio vigile”, dove prevede il supporto al servizio di Polizia Municipale; “Canosa Pulita”, con un supporto all’attività di cura e pulizia della città; “Scuola in manutenzione”, per dare un supporto all’attività di piccola manutenzione; “Promuoviamo la nostra città”, per dare un supporto alla realizzazione grafica di materiale informativo; “Verde in città”, un supporto alle attività di manutenzione dei parchi pubblici e dei giardini pubblici; “In biblioteca”, per un supporto all’attività di back e front office alla biblioteca. Insomma, una serie di iniziative che sono state partorite dal Comune e dagli uffici comunali.

Ho letto anche la delibera di Giunta del Comune di Barletta, del 16 gennaio, in questa delibera di Giunta si chiedeva di individuare i soggetti interessati a realizzare PUC e non era specificato il fatto, a mio modesto avviso, che il Comune di Barletta potesse di per sé elaborare questi progetti, anche perché sarebbe stata molto più rapida come procedura se all’interno del Comune stesso ci fosse stata l’individuazione e l’elaborazione di questi progetti.

Non rileggo, la do per letta la domanda, perché ne ho parlato con l’Assessore, vorrei attendere una sua risposta. successivamente mi riservo di intervenire.

PRESIDENTE:

Grazie consigliere Coriolano. La parola all’assessore Salvemini.

ASSESSORE SALVEMINI:

Grazie Presidente. Ben ritrovati a tutti. Come anticipava il consigliere Coriolano, sì, questa è un’interrogazione che risale a un po’ di mesi fa, la cui risposta era già pronta in tempi non sospetti di Coronavirus, poi, in seguito alle vicende ovviamente il tutto è stato trascinato.

Nell’interrogazione del nostro Consigliere, voglio arrivare davvero al dunque, sono state sollevate una serie di domande alle quali assolutamente mi tengo strettamente a rispondere e a dare informazioni in merito. Il consigliere Coriolano ha evitato di leggere la relazione in merito all’interrogazione, però al fine dell’interrogazione stessa, ci sono dei punti sui quali voleva chiarimenti nello specifico e siamo qui a illustrarli a tutti voi.

Nel primo punto, il Consigliere chiede se è stato trasmesso, in forma singola o associata l’elenco dei nominativi degli utenti da accreditare sulla piattaforma GEPI per lo svolgimento dei diversi ruoli, quindi che riguardano i coordinatori per il Patto per l’inclusione sociale.

Risponde assolutamente che a seguito della nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che è pervenuta a questo Ente in data 13 agosto 2019, protocollo 531321, di istituzione della piattaforma GEPI, che è una piattaforma sulla quale bisogna assolutamente iscriversi e affidarsi, relativamente alla gestione di questo Parco per l’inclusione sociale, il settore Servizi Sociali ha provveduto, nella terza decade di agosto, quindi parliamo di pochi giorni dopo la richiesta, ad accreditare proprio il personale preposte, di seguito indicato. Abbiamo un coordinatore e un amministratore di ambito, che è la dirigente dottoressa Navach, il coordinatore del pagemanager, la dottoressa Basciano Giuseppini; poi abbiamo il vario settore del case manager, la dottoressa Palmeri Maria, Eschipina, Maiolo Alessandra, Maiolo Rossana, (…) e Maiello Rossana; poi, ci sono i coordinatori dei controlli anagrafici la dottoressa Basciano Giuseppina; e i responsabili dei controlli anagrafici, il dottor Di Matteo Riccardo, Di Miccoli Antonella, (…), Di Cardi Vincenzo, Propani Vanessa, (…). È questo l’elenco che ci chiedeva il Consigliere in riferimento ai nominativi che erano stati accreditati sulla piattaforma GEPI.

Al secondo punto, ci chiede che l’amministratore di ambito ha proceduto a caricare la convenzione, debitamente sottoscritta dal legale rappresentante di quest’Amministrazione,

(5)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 5 di 67

sempre sulla stessa piattaforma, nell’apposita sezione denominata “Verifica convenzione”.

Sempre a seguito di nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che è pervenuto a questo Ente, in data 18 settembre 2019, relativa alla procedure per la sottoscrizione e il caricamento della convenzione, l’Amministrazione ha firmato apposita convenzione in data 20 settembre, esattamente due giorni dopo, e l’ufficio competente ha provveduto, in pari data, al caricamento della convenzione sulla stessa piattaforma GEPI. Questo è un dato fondamentale.

Al terzo punto, il Consigliere ci richiede quanti sono i percettori di Reddito di Cittadinanza nel Comune e di Barletta e quanti di questi hanno stipulato o dovranno stipulare il Patto per il lavoro. Sempre da Piattaforma GEPI, che è la piattaforma ufficiale assolutamente, a livello ministeriale, si rileva che il totale delle domande accolte di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, è pari a 2 mila 557. Le confermo che questo dato è effettivo all’8 marzo, perché dall’8 marzo, per l’emergenza ci saranno pochi dati da aggiornare. È comunque pari a circa 2 mila 557 di cui ai servizi sociali del Comune di Barletta risultano assegnati circa mille 500 nuclei familiari e invece al Centro per l’impiego risultano assegnate circa mille unità di cittadini.

Al quarto punto, il consigliere Coriolano ci chiede se sono stati attivati i patti per l’inclusione sociale, quindi i sostegni in esso se sono previsti, nonché la valutazione multidimensionale che eventualmente li precede. Sono seguita a rispondere che si sta procedendo assolutamente alla stipula dei patti di inclusione sociale e anche all’attivazione dei sostegni perché l’equipe multidisciplinare, composta dal coordinatore, dal pagemanager, dallo psicologo e dall’educatore, procede alla valutazione multidimensionale secondo le modalità individuate dalla normativa. Si procede, a convocazione e a colloquio. Parliamo di un discorso prima dell’emergenza Coronavirus, per cui si prevedeva un colloquio, la cosa ovviamente è stata sospesa. Ad ogni modo, si richiede nel punto 5 se sono stati organizzati dei progetti utili per la collettività che interessano sia coloro che hanno stipulato o stipuleranno il patto per l’inclusione sociale, e qui, a seguito sempre del decreto ministeriale n. 141 del 22 ottobre, quindi dove c’è la definizione, la forma, le caratteristiche e le modalità di attuazione di questi progetti utili alla collettività. È stato pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, in data 8 gennaio e la Giunta comunale di Barletta ha approvato, con delibera n. 11 del 16 gennaio 2020, un’approvazione relativa proprio all’attivazione di questi progetti utili alla collettività, con determina dirigenziale del settore dei servizi sociali ed è stata approvata manifestazione di interesse rivolta agli Enti. Attualmente, prima dell’emergenza del Coronavirus, si stavano recependo i progetti degli Enti interessati.

Al punto sei, ci chiede se sono stati verificati i requisiti anagrafici dei beneficiari di Reddito di Cittadinanza. Sono stati effettuati e trasmessi, mediante piattaforma GEPI, 2 mila 170 verifiche relative ai requisiti di cittadinanza e residenza, a fronte di circa 2 mila 600 richieste ancora da istruire. C’è una piccola differenza ancora, però risottolineo che dall’8 marzo tutto si è bloccato.

Al punto sette, il Consigliere ci chiede se sono in corso i controlli a campione sulla composizione del nucleo familiare, attraverso l’incrocio delle informazioni dichiarate. Con determina n. 88 del 2020, è stato approvato il Piano delle verifiche sostanziali e dei controlli anagrafici dei richiedenti la misura del Reddito di Cittadinanza, per cui si sta procedendo al controllo della regolarità proprio sul campione estratto. Si è proceduto, quindi, alla segnalazione alla Procura della Repubblica dei casi fuori campione e di quelli per cui è stata ravvisata l’ipotesi di reato. Ad ogni modo, risottolineo che si stavano attivando, con l’individuazione degli Enti proponenti questi progetti, però, purtroppo, in seguito a quello che dall’8 marzo si è verificato, il tutto è stato praticamente sospeso. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie assessore Salvemini. La parola al consigliere Coriolano, prego.

(6)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 6 di 67

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Purtroppo ho ricevuto una risposta che non avrei voluto ricevere. La delibera di Giunta comunale n. 11 del 16 gennaio l’ho comunque riportata e richiamata nell’interrogazione. Nella delibera di Giunta è chiesto di individuare i soggetti interessati a realizzare questi progetti, quindi una manifestazione di interesse per gli Enti interessati, se mi sa rispondere, mi fa una grande cortesia, non solo a me, ma a tutti i cittadini, sapere se il Comune di Barletta, oltre a questa manifestazione di interesse, essendo titolare di PUC, se l’ufficio di piano ha elaborato dei progetti, come ha fatto il Comune di Ginosa, come ha fatto il Comune di Canosa, cioè individuare, esso stesso, Comune, dei progetti idonei per dare la possibilità ai percettori del Reddito di Cittadinanza di eseguire determinati lavori di pubblica utilità. Lei mi ha detto che all’8 marzo si è fermato tutto, ma le città che le ho menzionato hanno elaborato questi progetti, progetti che sono stati elaborati e rientrano in delibere di Giunta, quindi sono stati portati in Giunta e approvati in Giunta prima di marzo, a febbraio. Quello che le chiedo, se lei mi sa rispondere, è se il Comune di Barletta si è limitato a fare questa manifestazione di interesse, senza addivenire ad una soluzione interna, senza elaborare dei progetti internamente, appunto, per velocizzare questo percorso.

I Progetti di Utilità Collettiva, i PUC, sono stati sospesi per un paio di mesi, probabilmente da giugno sarà utile far sì che questi progetti vengano messi in funzione.

Quello che le chiedo, e concludo, è: Assessore, lei sa se il Comune autonomamente ha individuato dei progetti?

ASSESSORE SALVEMINI:

Consigliere, assolutamente sì, sono comunque stati individuati progetti in diversi settori, quali la Biblioteca, il Palazzo della Marra, il settore dei Servizi Sociali, il Demanio, addirittura i Vigili Urbani. Per cui, si sono assolutamente attivati su diversi fronti, su diversi settori per i quali vengono individuati questi progetti da essere assolutamente attuati.

Le posso confermare che su diversi fronti si stanno muovendo e stanno assolutamente individuando e sperando di poterle attivare il prima possibile.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Il prossimo passaggio, quindi, mi auguro sia quello di portare questi progetti in Giunta. È un invito che le faccio, di portare questi progetti.

ASSESSORE SALVEMINI:

Certo, è uno degli obiettivi. Le confermo che erano degli obiettivi preposti, da attuare nel minor tempo possibile. Era quasi tutto pronto, erano soltanto da firmare questi progetti. Le confermo che il tutto ha rallentato. Siamo assolutamente pronti per partire non appena ci sarà la possibilità. Sono stati individuati diversi settori nei quali attivare questi progetti, per coinvolgere tutti i percettori di Reddito di Cittadinanza. La tranquillizzo su questo fronte.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Deve tranquillizzare i cittadini.

ASSESSORE SALVEMINI:

Non le nascondo che ci stiamo mettendo tanto impegno per tranquillizzarli, sotto tutti i punti di vista, glielo garantisco.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Le chiedo comunque di farmi pervenire, magari non solo al sottoscritto, ma anche a tutti i Consiglieri comunali, quello che è l’oggetto della sua risposta.

(7)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 7 di 67

ASSESSORE SALVEMINI:

Certo, assolutamente sì.

CONSIGLIERE CORIOLANO:

Grazie.

ASSESSORE SALVEMINI:

Grazie a lei Consigliere.

PRESIDENTE:

Grazie consigliere Coriolano. Passiamo alla terza interrogazione a firma del consigliere Marzocca che ha per oggetto: “Stato dell’arte del progetto di realizzazione di un tratto stradale di collegamento tra la Via Fracanzano e Via Achille Bruni”. La parola al consigliere Marzocca, prego.

CONSIGLIERE MARZOCCA:

Grazie Presidente, Sindaco, Giunta, colleghi Consiglieri e cittadini che e ci ascoltano. Ho presentato quest’interrogazione consiliare urgente il 17 febbraio 2020 in cui chiedevo, e ponevo all’attenzione dell’Amministrazione comunale di sapere qual è lo stato dell’arte circa un progetto di realizzazione di un tratto di strada che collega Via Fracanzano con Via Achille Bruni. Si tratta di un progetto che è chiuso nei cassetti del Comune e del settore Lavori Pubblici, ormai da più di dieci anni. È vero che è un progetto di massima, ma è un progetto completo sia di relazione tecnica sia anche del relativo computo metrico. Si tratta di un’opera pubblica di fondamentale importanza perché permetterebbe di riqualificare un’intera zona che ormai vessa in uno stato di totale abbandono e di totale degrado, infatti, nella mia interrogazione evidenziavo che questo tratto di strada di proprietà comunale è sprovvisto sia di asfalto sia di marciapiede ed è un ricettacolo di rifiuti di ogni genere. Ecco per cui vi è la necessità e l’urgenza di intervenire, quindi di sbloccare l’iter amministrativo affinché quest’opera, che anche dagli stessi elaborati grafici, rappresenta un’importante area anche verde, permetterebbe quindi di garantire sia la riqualificazione dell’intera area, ma anche garantirebbe una maggiore vivibilità, da parte di coloro che sono i residenti e non solo, ma anche un miglioramento della viabilità. Soprattutto il sabato, che è giornata del mercato settimanale, quel tratto di strada può rappresentare un importante sbocco, da parte delle stesse autovetture, per decongestionare il traffico durante le ore mattutine, in concomitanza con lo stesso mercato settimanale del sabato.

Ecco per cui, in conclusione della mia interrogazione facevo un auspicio a quest’Amministrazione, guidata dal Sindaco, affinché intervenga con la massima urgenza per dare un maggiore decoro urbano alla detta area e all’intera zona. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie consigliere Marzocca. La parola all’assessore Calabrese, prego.

ASSESSORE CALABRESE:

Grazie Presidente. Buonasera a tutti. Ringrazio il consigliere Marzocca per aver ripreso la questione che risale dal lontano 2005, quando il dirigente del settore Lavori Pubblici chiese alla Barsa, nell’ambito del Global Service, un preventivo per l’esecuzione dei lavori di realizzazione del tratto stradale di collegamento tra Via Achille Bruni e Via Fracanzano, nella fattispecie e, la realizzazione di un’area verde con annessa pista ciclabile, come intervento extracanone, nel lontano 2005. Sempre all’interno del disciplinare tecnico, per un importo lavori di 68 mila euro circa.

(8)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 8 di 67

Purtroppo, dopo queste procedure, non è stato dato più seguito sia come impegno di spesa sia come progettazione. Ritornando ad oggi, il settore Lavori Pubblici, in queste settimane, ha effettuato delle verifiche catastali dove si evince che il tratto interessato risulta in parte intestato a soggetti privati ed in parte intestato al Comune di Barletta nel tratto dell’ex Tratturo.

Posso rassicurare il consigliere Marzocca che l’Amministrazione Cannito si impegnerà a portare avanti questo progetto innanzitutto attualizzando il progetto, dato che i grafici risalgono al 2005, a 15 anni fa, seguendo poi tutte le procedure tecnico amministrative, cioè la redazione del progetto preliminare, la realizzazione di verde attrezzato e pista ciclabile annessa, la verifica delle titolarità, come da verifiche compiute dal settore, con eventuali cessioni o espropri, poi il progetto definitivo, impegno di spesa, progetto esecutivo e poi gara ed esecuzione dei lavori.

Vorrei rassicurare il consigliere Marzocca, che ringrazio, l’impegno dell’Amministrazione Cannito c’è. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie assessore Calabrese. La parola al consigliere Marzocca.

CONSIGLIERE MARZOCCA:

Grazie Presidente. Sono soddisfatto della risposta, l’ultima cosa che chiedo, nelle more, certamente i tempi tecnici non sono brevi, della realizzazione di tale opera, se il Comune di Barletta, per il tramite della propria società, svolga un’attività di pulizia e di manutenzione dell’area che purtroppo è un ricettacolo di rifiuti, quindi anche per garantire la massima pulizia e igiene anche e soprattutto per coloro me ci abitano in quella zona, quella di garantire un’attività di manutenzione ordinaria attraverso un’attività di pulizia della stessa. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie consigliere Marzocca.

ASSESSORE CALABRESE:

Voglio rassicurare il consigliere Marzocca che unitamente alla collega Lucia Ricatti, provvederemo anche alla pulizia di quell’area nell’imminenza.

PRESIDENTE:

Grazie assessore Calabrese. Passiamo alla quarta interrogazione a firma del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, a firma del consigliere Giuseppe Basile, Maria Angela Carone e Antonio Coriolano, ha per oggetto: “Stato dei lavori della fibra ottica nel centro città”. Credo sia il primo firmatario che dovrebbe esporla. La risposta l’abbiamo già mandata per iscritto. La parola al consigliere Giuseppe Basile.

CONSIGLIERE BASILE G.:

Grazie Presidente. Collegi Consiglieri e Assessori, buonasera. L’interrogazione che avevamo presentato era relativi ai lavori in corso di collegamento della vecchia sede della Polizia Municipale, più in generale dei lavori di realizzazione della rete telematica con la fibra ottica.

In alcuni punti della città abbiamo notato che questi cantieri che sono stati cominciati hanno lasciato il manto stradale in stato dissestato per la maggior parte dei casi. Mezz’ora prima del Consiglio comunale mi è arrivata la risposta a firma del comandante Filannino, che rispondeva alla nostra interrogazione, in particolare al fatto che questi lavori, completamento e quindi ripristino del manto stradale, sono stati sospesi a causa dell’emergenza che sta evidentemente sospendendo tutte o quasi le attività lavorative. L’abbiamo ricevuta mezz’ora prima del Consiglio, l’ho letta sommariamente, ci riserviamo magari di riproporla più in là perché, in pratica, ci spiega che c’è stata una richiesta da parte dell’azienda di sospendere i lavori per via

(9)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 9 di 67

dell’emergenza e che è stato sottoscritto un verbale di sospensione dei lavori. Chiedo solamente che specialmente nei punti di passaggio più importanti, come quelli su Corso Vittorio Emanuele e gli altri punti del centro città, il manto stradale dissestato, che è oggetto del passaggio pedonale, sia bene evidenziato onde evitare che i cittadini, che passano da quelle parti, possano incappare in incidenti e cadute con conseguenti danni sia per i cittadini stessi che si rivarranno poi sul Comune. Visto che i cantieri sono sospesi, chiedo che venga almeno evidenziato il manto stradale dissestato, in modo da evitare problemi per chi passa visto che questo manto stradale così dissestato è presente in vari punti della città, anche dove il passaggio pedonale è molto intenso. Grazie.

PRESIDENTE:

Grazie consigliere Basile. Se il comandante Filannino vuole rispondere, prego.

COMANDANTE Vigili Urbani, Dott. FILANNINO:

Buonasera a tutti. L’interrogazione l’ho avuta questa mattina. Nel vostro oggetto parlate di fibra ottica, mentre invece, facendo riferimento in Via Municipio, angolo Corso Vittorio Emanuele, ci si è resi conto che probabilmente era un riferimento ai lavori per l’istituzione della ZTL, che sono due cose diverse. Probabilmente avete ragione, perché è una combinazione di entrambi gli appalti, cioè probabilmente c’è qualche problema sia in relazione alle attività della posa in opera della fibra ottica, che è di competenza di altro settore, sia della posa in opera della rete della ZTL. Infatti, quella che sta in Via Municipio è il cantiere della ZTL. Nella risposta che vi ho preparato ovviamente mi riferisco al cantiere della ZTL.

Mi sono sentito con il responsabile della manutenzione, io sono il RUP di questo progetto, ma è il perito, il geometra Cannone, che si sta occupando nel concreto, siamo rimasti d’accordo di sollecitare immediatamente la ditta a fare già i ripristini anche prima della ripresa dei cantieri, mettere qualche ditta, anche locale, per cercare di mettere in sicurezza laddove ci siano questi problemi.

PRESIDENTE:

Grazie comandante Filannino. Consigliere Basile, ha da dire qualcos’altro? È soddisfatto?

CONSIGLIERE BASILE G.:

Attendiamo che il manto stradale venga quantomeno messo in sicurezza perché lasciato così non va bene. Attendiamo.

PRESIDENTE:

Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: “Delibera di indirizzo per regolamentare l’attività estrattiva sia di nuova formazione che esistente sul territorio comunale”.

Vorrei sapere se è in linea anche il dirigente Lamacchia. Sì, la vedo. Grazie architetto Lamacchia.

La parola al Sindaco, prego.

SINDACO CANNITO:

Buonasera a tutti. L’oggetto della delibera è: “Delibera di indirizzo per regolamentare l’attività estrattiva sia di nuova formazione che esistente sul territorio comunale”.

Il Consiglio comunale, premesso che con istanza alla Regione Puglia, protocollo 6336 del 2016 e successive integrazioni, la società Col.Mar. Srl, già titolare di autorizzazioni, ex articolo 35, legge regionale 37/85, per l’esercizio delle attività di coltura di una cava in agro di Barletta, in catasto al foglio 81, particella 167, reiterava la richiesta di autorizzazione all’ampliamento della cava esistente su area limitrofa in catasto al foglio 81, particella: 164, 165, 166, 167, 169, 149,

(10)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 10 di 67

150, 151, 153, 154, 155, 157, 158, 159, 176. Con nota protocollo n. 89 del primo luglio 2016 n.

8255, introitata dal settore Ambientale comunale con protocollo n. 47338 del 25 luglio 2016, in ottemperanza al Regolamento regionale n. 3 dell’8 aprile 2008, articoli n. 2, 4 e 8, nonché al disposto dell’articolo 13, comma 7, della legge regionale n. 37/85. La Regione Puglia richiedeva parere di competenza, invitando il Comune di Barletta a comunicare se la zona in oggetto di ampliamento della cava in parola fosse interessata da vincoli di propria competenza.

Con nota protocollo 63030, del 30 settembre 2016, il settore Piani e Programmi, rilevava che nel caso di specie, l’area in località le Pozzelle, di cui all’istanza per l’ampliamento della cava calcarea in base al PRG 2003 vigente nel Comune di Barletta, ricadeva all’interno dell’ATE di tipo C, con normativa agli articoli: 2.11, 2.11.1, 2.11.4 delle norme tecniche di attuazione del PRG 2003 e all’interno dell’ATD botanico vegetazionale, meglio definita, dall’articolo 133 delle stesse norme tecniche di attuazione del PRG, quale area boscata, area di pertinenza con normativa agli articoli: 2.12, 2.12.1, 2.12.5 delle norme tecniche di attuazione del PRG 2003.

Di conseguenza, circa la richiesta di cui al protocollo 47338 del 25 luglio 2016, nell’area di pertinenza delle aree boscate, così come individuate e perimetrate nella tavola D1 e D5 del PRG, non sono autorizzabili interventi comportanti escavazioni ed estrazioni di materiali.

Pertanto, fermo restando che si tratta di area sottoposta a tutela dal vigente PRG, nelle aree boscate di PRG è esclusa la trasformazione dell’assetto esistente.

Successivamente, con nota protocollo n. 64054 del 5 ottobre 2016, il settore Ambiente comunale inviava alla Regione Puglia il detto parere n. 63030 del 30 settembre 2016, espresso dal settore Piani e Programmi. Con nota protocollo n. 73873 del 10 novembre 2016, nello studio legale rappresentante l’istante, produceva delle osservazioni al predetto parere comunale sottolineando che l’area oggetto l’ampliamento della cava non sarebbe interessata da alcun bosco.

Con protocollo n. 33070 dell’8 maggio 2017, il settore Piani e Programmi ribadiva quanto già comunicato in precedenza, aggiungendo che per quanto riguarda, infine, i vari accertamenti eseguiti dal corpo forestale Regione Puglia, attestano assenza di bosco, ovvero zone boschive, nelle aree di ampliamento della cava di cui trattasi, si riteneva che il Comune di Barletta sta provvedendo ad aggiornare all’attualità lo stato delle conoscenze, lo stato delle tutele presenti sul proprio territorio, con il nuovo strumento urbanistico generale e/o con adeguamento del proprio strumento urbanistico generale al PPTR, secondo quanto indicato dall’articolo 97 delle norme tecniche di attuazione dello stesso PPTR.

Tuttavia, il percorso di redazione del nuovo PUG è in fase iniziale, quello relativo all’adozione del DPP di cui la Giunta comunale con delibera n. 65 del 7 aprile 2017 ne ha proposto l’adozione al Consiglio comunale ai sensi del comma 1 dell’articolo 11 della legge regionale 20 del 2001.

Con nota protocollo n. 45025, in data 21 giugno 2017, inviata a nucleo operativo ecologico Carabinieri di Bari, il settore Edilizia Pubblica e Privata esprimeva la particolare situazione del caso, come di seguito integralmente si riporta: il Comune di Barletta è dotato di PRG approvato con protocollo n. 4844 del 30 settembre 1971 e Variante generale per la conformità alla legge regionale 506 del 1980, approvata con delibera di Giunta regionale n. 564 del 17 aprile 2003, il cosiddetto PRG 2003. La variante generale non è adeguata né al vigente Piano Paesaggistico Territoriale, né formalmente a quello del Piano Urbanistico Tematico, cosiddetto PUTT, in quanto adottata prima dell’entrata in vigore dello stesso. Detta variante individua in analogia al PUT, ma non ai sensi dello stesso, i cosiddette ATE (Ambiti Territoriali Estesi) e i cosiddetti Ambiti Territoriali Distinti, dettando per essi indirizzi, direttive e prescrizioni che rivestono una cogenza non in relazione al PUT, bensì in quanto ai parametri e norme del PRG.

Per una migliore comprensione, si riportano, di seguito, i commi 2 e 3 dell’articolo 2.10 Zone Agricole per Attività Primarie sottoposte a tutela e generalità delle norme tecniche di attuazione del PRG 2003: l’individuazione della perimetrazione delle zone sottoposte a tutela dal PRG,

(11)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 11 di 67

sono derivate dall’applicazione delle specificazioni del decreto legislativo n. 490 del 1999, già legge 431 del 1985, contenuta nel Piano Urbanistico Territoriale Tematico Paesaggistico per Beni Ambientali (PUTT/PBA) della Regione Puglia, il cui schema è stato approvato dal Consiglio regionale con delibera n. 880 del 25 luglio 1994.

Gli ambiti territoriali estesi e gli ambiti territoriali distinti, ivi definiti ed in appresso descritti, sono stati recepiti nel PRG previa loro ridefinizione a valle di apposita analisi territoriale sulla documentazione cartografica di base dello stesso PRG. Gli interventi di trasformazione dell’assetto esistente in dette zone, sempre sottoposte a concessione edilizia non onerosa oppure onerosa a seconda dei casi, devono salvaguardarne gli aspetti peculiari dei siti e valorizzarli. I relativi progetti devono essere corredati dalla specifica relazione paesaggistica ambientale documentante sia l’avvenuta analisi del paesaggio ambiente, comprensiva di dettagliata documentazione grafica e fotografica scritta, attestante le specificità, la consistenza e lo stato delle componenti naturali e artificiali che motivano il regime di tutela dell’area inserita, investita dal progetto o la distinzione tra aree direttamente impegnate dalla componente area di pertinenza e area individuata come necessaria per il suo rispetto attiva area connessa, sia le motivazioni dell’intervento progettato, sia gli accorgimenti adottati per la valorizzazione delle sopradette componenti.

A proposito delle perimetrazioni, a nome del PUT, trasfuse poi nel PRG, si riporta parte della nota regionale, a sua volta riportata nella nota protocollo n. 33070 dell’8 maggio 2017 del settore Ambiente del Comune di Barletta, protocollo 432 del 10 giugno 2016, a firma congiunta del dirigente della sezione Assetto del Territorio e dell’Assessore alla Pianificazione Territoriale Urbanistica, Assetto del Territorio Paesaggistico e Politiche Abitative, avente ad oggetto: Piano Paesaggistico Territoriale Regionale di cui alla delibera di Giunta regionale 176 del 2015 – Chiarimenti. Nelle aree cosiddette perimetrale come ADT e ATE, non è richiesta l’autorizzazione paesaggistica, ex articolo 52 del PUT, in quanto il PUT non è più vigente. In questi casi, la norma che disciplina gli interventi negli ATE e negli ATD, in quanto trasfusa nelle norme tecniche di attuazione di PRG, sarà applicata nel procedimento di rilascio del titolo abitativo ai sensi del DPR 380 del 2001 e di competenza allo sportello unico per l’edilizia di ogni singolo Comune. Qualora una componente paesaggistica e/o ulteriore contesto sia individuato dal PRG, PUG che dal PPTR, ma con periodi differenti, continua ad essere vigente in entrambi periodi, con le rispettive discipline, qualora ci sia sovrapposizione tra i due pareri si applicherà la disciplina restrittiva. Nel caso in specie l’area in località le Pozzelle di cui la distanza per l’ampliamento della cava calcarea, in base al PRG 2013 del Comune di Barletta, ricade all’interno dell’Ambito Territoriale Esteso, ATE di tipo C e all’interno dell’Ambito Territoriale Esteso ATD botanico vegetazionale, meglio definito, dall’articolo 1/33, delle stesse norme tecniche di attuazione del PRG 2003, quale area boscata, area di pertinenza. Normativa agli articolo: 2.12, 2.12.1, 2.12.5 per le norme tecniche di attuazione del PRG 2003.

A tal proposito si riporta, all’articolo 2.12, al punto A, l’individuazione: gli ambiti territoriali distinti sono le componenti, più i beni del paesaggio-ambiente, caratterizzanti il territorio comunale, corsi d’acqua e versanti sottosistema geomorfologico, boschi, macchie, sottosistema naturalistico, beni archeologici, beni archeologici, masserie storiche, sottosistema storico insediativo, aree protette, ex articolo del decreto legislativo n. 490/1999, legge 1497 del 30/9, legge 431 decreto Galassini, decreto 0108/95, Gazzetta Ufficiale n. 306/02 del 1986. Aree sottoposte a tutela, sono riportate delimitate nelle cartografie del progetto del Piano Regolatore Generale elaborato dalla Tavola 1D e dalla Tavola 2D.

Negli ATE di tipo C, come nel caso di specie, a norma dell’articolo: 2.11, 2.11.1, 2.11.4 delle RTA del PRG 2003, sono consentiti gli interventi finalizzati a: osservazione e valorizzazione dell’assetto attuale se parificato, trasformazione dell’assetto attuale, se compromesso, per il ripristino dell’ulteriore riqualificazione, trasformazione dell’assetto attuale, che sia compatibile con la qualificazione paesaggistico ambientale. Nell’area boscata, area di pertinenza, come nel

(12)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 12 di 67

caso di specie, a norma dell’articolo: 2.12, 2.12.1 e 2.12.5 dell’NTA del PRG 2003 non sono consentiti gli interventi di escavazione ed estrazione di materiale. L’ampliamento proposto rientra, nella presenza a nord dell’area in questione, in un ramo del reticolo idrogeologico superficiale, articolo 1.35 del PRG 2003, sia nell’area di pertinenza, per la profondità di 10 metri, sia nell’area annessa con la profondità di metri 20, con prescrizioni previste dall’articolo 2.12.2 “corsi d’acqua dell’NTA e del PRG 2003” che di seguito si riporta: 2.12.2 “aree di pertinenza”. Nell’area di pertinenza si applicano le seguenti prescrizioni: a) non sono autorizzabili piani e/o progetti d’interventi comportanti; b) escavazioni ed estrazioni di materiali (…) negli alvei pieni ordinari, l’eventuale rimozione d’inerti possono essere operate esclusivamente in stato di calamità ed urgenza.

2.12 e 2.1B “area annessa”. Nell’area annessa, così come individuata all’articolo 1.35, si applicano le seguenti prescrizioni: non sono autorizzabili piani e/o progetti e interventi comportanti trasformazioni che compromettono la morfologia ed i caratteri colturali e d'uso del suolo con riferimento al rapporto paesistico-ambientale esistente tra il corso d'acqua ed il suo intorno diretto; più in particolare non sono autorizzabili: le attività estrattive, ad eccezione dell’ampliamento per quantità comuni contenuti di cave attive, se funzionali, sulla base di specifico progetto, al ripristino e/o all’adeguata sistemazione ambientale finale dei luoghi, compresa la formazione di bacini annessi ai corsi d’acqua.

Per quanto riguarda, infine, i vari accertamenti eseguiti dal Corpo Forestale della Regione Puglia, che attestavano assenza di boschi, ovvero di zone boschive, nell’area di ampliamento della cava di cui trattasi, si rileva che il Comune di Barletta sta provvedendo ad aggiornare, all’Autorità, lo stato delle conoscenze, lo stato delle tutele presenti sul proprio territorio, con il nuovo strumento urbanistico generale e/o con adeguamento del proprio strumento urbanistico PTR secondo quanto indicato dall’articolo 97 delle norme tecniche di attuazione del PPTR.

Tuttavia, il percorso di redazione del nuovo PUG è in fase iniziale, è quello relativo all’adozione, da parte del Consigliere Comunale, del DPP, di cui la Giunta comunale, con deliberazione n. 65 del 7 aprile 2017 ha proposto l’adozione al Consiglio comunale ai sensi dell’articolo 1 del comma 1 dell’articolo 11 della legge regionale 20/2001.

Con nota introitata al protocollo comunale n. 46060 del 26 giugno 2017, lo studio legale, rappresentante di stampe, invitava e diffidava, nel settore piani e programmi, a provvedere, entro e non oltre 10 giorni, a convocare il Consiglio comunale di Barletta al fine di deliberare sulla variante puntuale di rettifica.

Considerato che il Comune di Barletta è dotato di PRG approvato nel 1971 e di variante generale alla legge 56/80, con delibera di Giunta regionale del 2003, il cosiddetto PRG2003, detta variante del 2003 che non è adeguata al Piano Paesaggistico Territoriale, né formalmente a quello previgente (PUT), individua, in analogia al PUT, gli ATER e ATD, pertanto, per essi gli indirizzi direttivi e prescrizioni che riversano una cogenza, non in relazione al PUT, bensì ai parametri e norme del PRG.

Rilevato che l’Amministrazione comunale del Comune di Barletta, nell’ambito delle procedure per la redazione del Piano Urbanistico Generale, a seguito dei tavoli tecnici e delle conferenze di copianificazione con la Regione Puglia, in particolare, come risulta dai verbali delle sedute 2012 e 2014, aveva già provveduto ad aggiornare all’attualità lo stato delle conoscenze e lo stato delle tutele presenti sul proprio territorio. Quest’attività di aggiornamento è confluita ancora prima che il Piano Paesaggistico Territoriale, il cosiddetto PPTR, fosse approvato negli stati informativi dei primi 20 metri per adeguamento del PRG al PUTT, che dopo i tempi dell’informazione e condivisione è stato posto all’attenzione del Consiglio comunale.

Il Consiglio comunale non ha ritenuto di approvare quest’importante passaggio che avrebbe anche accelerato le procedure per la definizione del PUG.

Considerato che il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale, approvato con delibera di Giunta regionale n. 176 del 16 febbraio 2015, doveva essere recepito entro un anno, così come

(13)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 13 di 67

prescritto dall’articolo 97 delle norme tecniche di attuazione dello stesso, i Comuni e le Province adeguano i propri Piani Urbanistici Generali e Territoriali alle previsioni del PPTR entro un anno dalla sua entrata in vigore.

La Giunta comunale, con delibera n. 65 del 07 aprile 2017, ha preso atto del DPP preliminare proponendo l’adozione al Consiglio comunale.

Con deliberazione n. 54 del 23 aprile 2018, ha adottato il DPP preliminare ed il Rapporto Ambientale Orientativo, il cosiddetto RAO, ai sensi del comma 1 dell’articolo 11 della legge regionale 2001, la legge regionale 20 del 2001.

Con deliberazione n. 71 del 23 settembre 2019 in Consiglio comunale venivano respinte le osservazioni relative all’eliminazione del vincolo boschivo sulle aree in questione, depositate a seguito dell’adozione del Documento Programmatico Preliminare ai sensi dell’articolo 1 legge regionale 20/2001, confermando la volontà delle Amministrazioni comunali di mantenere il vincolo boschivo.

Con deliberazione n. 71 del 23 settembre 2019 in Consiglio comunale venivano respinte le osservazioni relative all’eliminazione del vincolo boschivo sulle aree in questione, depositate a seguito dell’adozione del DPP preliminare, confermando la volontà dell’Amministrazione di mantenere il vincolo boschivo. Questo paragrafo è oggetto di emendamento che, successivamente dirò, quindi pongo la vostra attenzione su questo paragrafo.

Con ricorso n. 1142/2018 ed ex art. 117 del Codice di Procedura Amministrativa, innanzi al TAR Puglia, sede di Bari, la Col.Mar. Srl (Coltivazione Marmi), esercente attività estrattiva presso la località Pozzelle, giusta autorizzazione regionale, impugnava il silenzio serbato dal Comune di Barletta, in ordine all’istanza notificata, a mezzo PEC, in data 17 maggio 2018.

Invito alla conclusione del procedimento di rettifica cartografica chiedendo contestualmente la nomina di un commissario ad acta per il caso di persistente inerzia dell’Amministrazione intimata.

Con sentenza n. 620 del 2019 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, sede di Bari, sezione terza, ha accolto il ricorso presentato dalla Col.Mar. e per l’effetto ha ordinato al Comune di Barletta di provvedere all’istanza del ricorrente entro e non oltre 90 giorni dalla comunicazione e/o notificazione della stessa sentenza, rinviando ad una fase successiva l’eventuale nomina di un commissario ad acta. Con ordinanza n. 308/2020 del TAR Puglia, sede di Bari, sezione terza, per l’esecuzione della sentenza n. 620/2019, veniva nominato il commissario ad acta nella presenza dell’ingegner Amedeo D’Onghia, che ringrazio di essere presente, dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Monopoli. Il commissario ad acta, ingegner Amedeo D’Onghia, avendo ricevuto un’ordinanza in data 26 febbraio 2020, ha termine per provvedere, 60 giorni, fino al 27 aprile 2020. In data 09 marzo 2020, così come comunicato, con nota del 20 luglio 2020, inviata a mezzo PEC, al Comune di Barletta, lo stesso commissario ad acta s’insediava presso il Comune di Barletta in forza di quanto disposto dall’ordinanza n. 308/2020 per dare esecuzione alla sentenza n. 620 della stessa sezione del TAR, al fine di provvedere in luogo dell’Amministrazione inadempiente.

Rilevato che nelle linee programmatiche rimandate (2018-2023) principale atto strategico di programmazione approvato in Consiglio comunale, nello specifico, capitolo “Dimissioni”, la difesa del suolo e del sottosuolo e in altra parte, si è precisato che nel processo di trasformazione del territorio, che va attuato con modalità che puntano ad un elevato valore ecologico, all’inclusione sociale, alla qualità e alla vivibilità in ogni zona, sarà affermato il principio di non consumare più suolo fuori dal territorio urbanizzato. Rilevato che è volontà dell’Amministrazione comunale di esprimere indirizzo politico, di valutare, con la dovuta ponderazione, gli interessi pubblici esistenti a in materia, anche all’eventualità in cui il procedimento in capo al commissario ad acta dovesse concludersi con l’approvazione della rettifica cartografica; rilevato che per coerenza dell’agire della Pubblica Amministrazione;

tenuto conto della volontà del Consiglio comunale, unico organo competente per legge ad

(14)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 14 di 67

esercitare i poteri di programmazione urbanistica, s’impartisce alla Giunta comunale l’indirizzo di provvedere all’immediata revoca della delibera di Giunta comunale n. 7518 del 10 aprile 2018, in quanto la relativa efficacia era condizionata all’approvazione da parte del Consiglio comunale del 2018 della proposta di rettifica cartografica n. 21/2018, che successivamente non è mai intervenuta da parte dello stesso organo consiliare competente, ex legge in materia.

Considerato, infine, che è ferma intenzione di quest’Amministrazione, in relazione al procedimento che investe diverse competenze istituzionali, con particolare riferimento alle attività estrattive del territorio comunale di Barletta, d’indirizzo politico e merito, di non consentire qualsiasi nuova cava nell’attività estrattiva o ampliamento di quelle esistenti già autorizzate, favorendo per quest’ultima il recupero e la riqualificazione ambientale dei siti estrattivi volti a garantire un riuso delle cave, al momento in cui le stesse avranno esaurito il loro ciclo di coltivazione ed estrazione, precisando che il riempimento dei vuoti prodotti dall’attività estrattiva non avvenga mai con lo smaltimento deposito dei rifiuti, stabilendo che le norme di riuso si dovranno attuare formulando un’analisi del paesaggio o delle sue componenti naturalistiche, storiche ed economiche che comprende le vocazioni d’uso dell’area, la geologia, i vincoli urbanistici e gli impatti sul territorio, tutto quanto utile a definire i possibili reimpieghi di tipo ecologico, ambientale, quali il recupero ad uso naturalistico, ad uso produttivo agricolo ricreativo e al verde pubblico attrezzato, compatibilmente con quanto previsto dalla pianificazione sovraordinata, PPTR e PAI ed il settore, cosiddetto PRAE, oltre che in aderenza con la destinazione del PRG locale è da considerare negli atti fondamentali della Pianificazione Urbanistica ed il Governo del Territorio in itinere. Visto il vigente Piano Regolatore Generale approvato con delibera del 2003, visto il PPTR approvato con delibera di Giunta regionale n.

176/2015, visto il DPR 0606/2001 n. 380, visto il decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, acquisiti i pareri in ordine alla regolarità tecnica e contabile alla proposta, si procede alla votazione.

Il Consiglio comunale delibera, per quanto in narrativa riportato, che s’intende integralmente richiamato l’indirizzo politico; di esprimere quanto riportato nel “considerato”, quindi non ve lo rileggo, ma v’invito all’attenzione di questo punto che sarà oggetto di emendamento da parte del sottoscritto. Punto 1: esprimere, in relazione al procedimento che riveste diverse competenze istituzionali, con particolare riferimento alle attività estrattive nel territorio comunale di Barletta, l’indirizzo politico, di non consentire qualsiasi nuova cava per attività estrattiva e/o ampliamento di quelle esistenti già autorizzate, favorendo per queste ultime il recupero per la riqualificazione ambientale dei siti estrattivi, volti a garantire un riuso delle cave, al momento in cui le stesse avranno esaurito il loro ciclo di coltivazione ed estrazione, precisando che il riempimento dei vuoti prodotti dall’attività estrattiva non avvenga mai con lo smaltimento deposito dei rifiuti, stabilendo che le norme di riuso si dovranno attuare formulando un’analisi del paesaggio o delle sue componenti naturalistiche, storiche ed economiche che comprende le vocazioni d’uso dell’area, la geologia, i vincoli urbanistici e gli impatti sul territorio, tutto quanto utile a definire i possibili reimpieghi di tipo ecologico, ambientale, quali il recupero ad uso naturalistico, ad uso produttivo agricolo ricreativo e al verde pubblico attrezzato, compatibilmente con quanto previsto dalla pianificazione sovraordinata, PPTR e PAI ed il settore, cosiddetto PRAE, oltre che in aderenza con la destinazione del PRG locale è da considerare negli atti fondamentali della Pianificazione Urbanistica ed il Governo del Territorio in itinere.

Punto 2: impartire alla Giunta comunale l’indirizzo di revocare la delibera giuntale del 10 aprile 2018, che approvava l’autorizzazione, in sede d’indirizzo, alla transazione del giudizio promosso da CM Srl contro il Comune di Barletta innanzi al TAR Puglia, sede di Bari; di affidare l’indirizzo espresso al punto 1 del deliberato ai dirigenti competenti per la predisposizione di tutti gli atti propedeutici all’approvazione di successivi provvedimenti da qualche Consiglio comunale in coerenza con le linee di mandato. Successivamente, ravvisata la

(15)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 15 di 67

necessità di attribuire al presente atto l’immediata eseguibilità, si procede alla votazione.

Vi ho letto la delibera in oggetto di approvazione del Consiglio comunale, vi ho anticipato – qualora sarà oggetto, quando sarà il caso – che allo stato esistono due emendamenti: uno proposto di pugno dal dirigente Lamacchia per un refuso e l’altro proposto dal sottoscritto per quanto riguarda il punto 1 della delibera di Consiglio comunale.

PRESIDENTE:

Grazie Sindaco. A noi è arrivato un emendamento del dirigente Lamacchia, il suo non è ancora arrivato. Se l’architetto Lamacchia è in linea e vuole leggere il suo emendamento.

CONSIGLIERE GRIMALDI:

Presidente, chiedo scusa, gli emendamenti dovrebbero essere successivi alla discussione.

PRESIDENTE:

In questo momento è presente l’emendamento del consigliere Grimaldi, è già presente sulla bacheca di tutti i Consiglieri, l’emendamento dell’architetto Lamacchia è un refuso e pregherei l’architetto di leggerlo e poi aspettiamo l’emendamento del Sindaco.

CONSIGLIERE GRIMALDI:

Chiedo scusa Presidente, chiedevo che l’emendamento lo leggesse successivamente alla discussione il dirigente. Facciamo prima la discussione e poi leggiamo gli emendamenti”.

PRESIDENTE:

Non ci sono iscritti. Chi si prenota per discutere della proposta?

La parola alla consigliera Carone.

CONSIGLIERA CARONE:

Intanto volevo approfittare, vista la presenza del commissario ad acta, per chiedergli se ha già preso delle decisioni e cosa può aggiungere in proposito.

PRESIDENTE:

Prego commissario.

DOTT. D’ONGHIA:

Grazie. Approfitto per ringraziare il Presidente per l’invito, il Sindaco e tutti i Consiglieri per darmi l’onore di partecipare a quest’Assise.

Volevo riferire alla consigliera Carone che la proposta di delibera l’ho trasmessa lunedì scorso, con PEC, all’attenzione del dirigente Lamacchia per l’acquisizione del parere di competenza, acquisito il quale, con il Segretario, provvederò all’adozione dell’atto.

PRESIDENTE:

La parola alla consigliera Carone.

CONSIGLIERA CARONE:

Adozione dell’atto che per lei, perché ho avuto modo di accedere a quest’atto che lei ha trasmesso, significa concludere la rettifica, cioè lei intende portare a compimento la rettifica cartografica. Secondo lei, è effettivamente un errore da correggere?

DOTT. D’ONGHIA:

Consigliera, mi muovo nell’ambito di quello che ha disposto la sentenza 620 del 2019 del Tar,

(16)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Write System S.r.l. – Multimedia Services – Pagina 16 di 67

che immagino lei conosca, dove conclude intimando l’Amministrazione comunale di procedere alla conclusione del procedimento di rettifica avviato dall’Amministrazione comunale. Non entro nel merito di valutazioni politiche o tecniche, ma devo necessariamente dare seguito a questa sentenza 620 che ha delineato già un procedimento in qualche maniera obbligato e vincolato. Non devo fare valutazioni né di merito, né di scelta tecnica rispetto alla situazione, devo partire dagli atti che sono depositati, che sono all’interno del procedimento, che sono tutti pareri, gli indirizzi che sono stati citati nella mia delibera e rispetto a quello dare seguito all’ordinanza 620. Il mio compito è rispettare pedissequamente quello che il Tribunale prima aveva imposto al Consiglio comunale con questa delibera e, per effetto della sua inadempienza, ha demandato a lei di fare.

CONSIGLIERA CARONE:

Presidente, approfitto per fare delle domande che sicuramente servono a tutti. Lei ritiene che avrebbe solo potuto rettificare? Leggendo gli atti, come sicuramente in modo più approfondito ha fatto lei, non ho trovato un momento giuridico, una sentenza nella quale si sancisce che si tratta effettivamente di un errore cartografico. A sostegno di questa tesi ci sono solo alcuni verbali dei sopralluoghi che peraltro affermano che in quell’area non ci sono dei boschi, non delle aree boscate, così come definite nelle norme tecniche di attuazione del nostro PRG.

Ringraziandola, perché so che lei non avrebbe neanche l’obbligo di rispondere in questa sede a queste domande, la prego, visto la cortesia che ci sta facendo, di chiarire questi punti.

DOTT. D’ONGHIA:

Devo citare un’ulteriore sentenza, la n. 190 del 4 dicembre 2014, emessa dalla prima sezione del TAR Puglia, che è relativa al procedimento ricorso che è ancora in piedi, relativo al diniego dell’autorizzazione all’ampliamento della cava, dove con quest’ordinanza 690, il Tribunale rappresenta, leggo testualmente: “La presenza formale del vincolo, su tutte le particelle, potrà essere rimossa solo attivando le relative procedure, anche giurisdizionali, ad istanza dell’interessato”.

Questa è una prima sentenza che ha già tracciato la certificazione che la rimozione di questo vincolo, su queste particelle, può avvenire anche con procedura giurisdizionale. Poi, non mi rifaccio solo a dei sopralluoghi, come dice lei, ancor più autorevoli perché compiuti dal corpo forestale dello Stato, dal settore Foresta della Regione Puglia e dalla Sovraintendenza, ma anche a dei pareri resi da due dirigenti del Comune di Barletta, prima l’architetto Gianferrini e poi l’architetto Laricchiuta, che hanno non solo rimarcato l’assenza di questo vincolo boschivo, ma sono andati oltre, ritenendo l’architetto Laricchiuta, nel parere dell’8 maggio, leggo testualmente il parere: “La deperimetrazione cartografica può essere attuata mediante l’approvazione di puntuale rettifica cartografica”. Ha già dato, quindi, un indirizzo preciso e specifico rispetto al quale si è mossa l’azione amministrativa, prima con una proposta di Consiglio comunale dell’aprile 2018, poi, di fronte all’inerzia del Consiglio comunale, nella Seduta del 24 aprile 2018, c’è stata un’ulteriore diffida dell’Amministrazione e si è giunta a quella delibera di transazione a cui riferiva anche il Sindaco Cannito, con la quale si raggiungeva, al fine di tacitare, ogni azione risarcitoria ricorrente, si proponeva la chiusura del procedimento con la rettifica cartografica.

Non mi posso basare solo su dei sopralluoghi, ma un procedimento che si è consacrato attraverso una serie di atti amministrativi che è poi sfociato nella sentenza 620 che in qualche maniera, come dicevo prima, obbliga un percorso vincolato rispetto alla correzione cartografica.

Dico di più, sono nominato in sostituzione del Consiglio comunale, non dell’ufficio tecnico, perché ove fossi stato nominato in sostituzione dell’ufficio tecnico, allora, come dice lei, avrei ben potuto entrare nel merito tecnico e capire se trattasi di rettifica cartografica. Se la procedura è quella dell’articolo 12 della legge 20, piuttosto che quella di una variante ordinaria, come

Riferimenti

Documenti correlati

In questa prima osservazione, pertanto, si segnala che il tema della mobilità e delle emissioni prodotte dai mezzi di trasporto delle merci e dei dipendenti afferenti

L’Agenzia, valorizzando l’opera di standardizzazione, razionalizzazione e miglioramento del raccordo fra le varie strutture dell’Agenzia deputate alle attività di

Per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso e la salvaguardia dei criteri di progressività cui il sistema medesimo è informato, i comuni possono

Gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico sono

4227 di data 16 aprile 2020, con la quale la Presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo (di seguito anche “CPO”) ha richiesto, ai

3782 del 29/12/1995, scade a 240 giorni (duecentoquaranta) dalla data di esecutività cl I presente atto, in accoglimento di quanto espressamente richiesto dal Comune di Villa S,

2. Non rientrano nella disciplina dei procedimenti le richieste, anche formali, relative al rilascio di certificazioni, attestazioni, copie, estratti di atti e documentazioni e

Carmelo Celentano, Vice Segretario generale della Procura generale presso la Corte di Cassazione. Ore 12,00 Lezione magistrale del