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PROVINCIA di SONDRIO RAPPORTO AMBIENTALE

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Academic year: 2022

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(1)

AGOSTO 2020

PROVINCIA di SONDRIO

Piano Faunistico Venatorio Provinciale VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

ELABORATO 01

RAPPORTO AMBIENTALE

Coordinamento Montana S.p.A.

Codice elaborato

1961_2571_R01_Rapporto Ambientale

(2)

Memorandum delle revisioni

Cod. Documento Data Tipo revisione Redatto Verificato Approvato 1961_2571_R01_Rapporto Ambientale 08/2020 Prima emissione G.d.L. Elena Comi A. Fioroni

Gruppo di lavoro

Nome e cognome Ruolo nel gruppo di lavoro NR. ordine

Elena Comi Coordinamento Ord. Naz.Biologi AA 060746

Dott.ssa Marzia Fioroni Dott. in Scienze Ambientali - Estensore del Rapporto Ambientale

Dott. Enrico Bassi Dott. in Sc. Naturali - Supervisione per gli aspetti faunistici e le connessioni ecologiche

Dott.ssa Laura Tomasi Dott. in Sc. Naturali - Caratterizzazione dei Siti Natura 2000

(3)

INDICE

1 PREMESSA ... 8

1.1 RIFERIMENTINORMATIVIEMETODOLOGICIPERLAVALUTAZIONEAMBIENTALESTRATEGICA(VAS) ... 10

1.1.1Contenuti del Rapporto Ambientale del PFVT della Provincia di Sondrio ...12

1.2 ILPROCESSODIVASDELPFVDELLAPROVINCIADISONDRIOELAPARTECIPAZIONE ... 13

1.2.1Fasi del percorso di VAS ...14

1.2.2Gli elaborati della VAS ...18

1.2.3La partecipazione ...19

2 COSTRUZIONE, CONTENUTI ED OBIETTIVI DEL PIANO ... 22

1.3 IRIFERIMENTINORMATIVIESCIENTIFICI ... 22

1.3.1CONVENZIONI INTERNAZIONALI ...22

1.3.2DIRETTIVE COMUNITARIE ...23

1.3.3NORMATIVE NAZIONALI ...23

1.3.4NORMATIVA DELLA REGIONE LOMBARDIA ...24

1.4 OBIETTIVIDELPIANOFAUNISTICOVENATORIO ... 26

1.5 CONTENUTIDELPROPOSTOPIANOFAUNISTICOVENATORIOTERRITORIALE(PFV)DELLAPROVINCIADI SONDRIO ... 31

3 OBIETTIVI DI PROTEZIONE AMBIENTALE STABILITI A LIVELLO INTERNAZIONALE E RAPPORTO CON ALTRI PERTINENTI PIANI E PROGRAMMI ... 49

1.6 INDICAZIONI COMUNITARIE E INTERNAZIONALI ... 49

1.6.1Il principio di precauzione ...51

1.7 RETE NATURA 2000 ... 54

1.7.1Distribuzione geografica di ZSC e ZPS ...61

1.7.2Obiettivi di conservazione di ZSC e ZPS ...62

1.7.3Caratterizzazione faunistica di ZSC e ZPS ...62

1.7.4Disposizioni in merito alle specie cacciabili nella Rete Natura 2000 ...63

1.7.5Proposte del PFVT nei siti della Rete Natura 2000 ...67

1.8 PIANO TERRITORIALE REGIONALE ... 72

1.8.1Inquadramento dell’area di studio nel PTR ...77

1.9 PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE ... 80

1.9.1Inquadramento dell’area di studio nel PPR ...81

1.9.2Indirizzi di tutela ...82

1.9.3Ambiti di elevata naturalità e piani d’ambito di iniziativa regionale ...85

1.9.4Rete Ecologica Regionale...87

1.10 PROGRAMMA DI TUTELA E USO DELLE ACQUE ... 92

1.11 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE (PSR)2014-2020 ... 95

1.12 PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE ... 96

1.13 PIANO REGIONALE DEGLI ALPEGGI ... 97

1.14 PIANO TERRITORIALE REGIONALE D’AREA (PTRA) DELLA MEDIA E ALTA VALTELLINA (MAV) ... 98

(4)

1.15 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) ... 102

1.16 PIANO DI INDIRIZZO E DI GESTIONE FORESTALE ... 108

1.17 CARTA ITTICA E PIANO ITTICO DELLA PROVINCIA DI SONDRIO ... 110

1.18 PIANI DELLE AREE PROTETTE ... 112

1.18.1 Piano del Parco Nazionale dello Stelvio – settore lombardo ... 113

1.18.2 Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi ... 116

1.18.3 Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola ... 116

1.18.4 Riserva Naturale Val di Mello ... 117

1.19 ALTRI PIANI E PROGETTI ... 120

1.19.1 Piano di Sviluppo della Rete Elettrica Nazionale 2020 di Terna SpA ... 120

1.19.2 Azione A.12 del progetto LIFE 14 IPE/IT/018 “Gestire 2020, nature integrated management to 2020”. Pianificazione degli interventi per la messa in sicurezza di cavi sospesi e linee elettriche in ambiente montano 121 1.19.3 Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SRACC) e Documento di Azione Regionale sull'Adattamento al Cambiamento Climatico ... 123

1.20 PFV DELLE PROVINCE LIMITROFE ... 125

4 CARATTERISTICHE DELLE AREE CHE POTREBBERO ESSERE SIGNIFICATIVAMENTE INTERESSATE, PROBLEMI AMBIENTALI ESISTENTI E POSSIBILI EFFETTI SIGNIFICATIVI SULL’AMBIENTE... 126

1.20.1 Potenzialità e criticità del comparto ambientale ... 126

1.21 IL TERRITORIO ... 127

1.22 CONDIZIONI CLIMATICHE E QUALITÀ DELLARIA ... 130

1.22.1 Potenzialità e criticità del comparto ambientale ... 137

1.22.2 Possibili effetti significativi sull’ambiente ... 138

1.22.3 Indicatori dell’aspetto e monitoraggio ... 142

1.23 ELEMENTI GEOLOGICI, GEOMORFOLOGICI ... 143

1.23.1 Uso del suolo secondo la cartografia DUSAF 6 della Regione Lombardia ... 144

1.23.2 Il valore agricolo del suolo ... 145

1.23.3 Contaminazione del suolo ... 147

1.23.4 Potenzialità e criticità del comparto ambientale ... 148

1.23.5 Possibili effetti significativi sull’ambiente ... 152

1.23.6 Indicatori dell’aspetto e monitoraggio ... 155

1.24 ACQUE SUPERIFICIALI E SOTTERRANEE ... 157

1.24.1 Potenzialità e criticità del comparto ambientale ... 163

1.24.2 Possibili effetti significativi sull’ambiente ... 165

1.24.3 Indicatori dell’aspetto e monitoraggio ... 168

1.25 ELEMENTI NATURALISTICI E FAUNISTICI ... 168

1.25.1 Caratterizzazione floristico vegetazionale ... 168

1.25.2 Caratterizzazione faunistica... 171

1.25.3 Potenzialità e criticità del comparto ambientale ... 205

1.25.4 Possibili effetti significativi sull’ambiente ... 207

1.25.5 Indicatori dell’aspetto e monitoraggio ... 214

(5)

1.26 LA POPOLAZIONE, LA SALUTE UMANA ... 216

1.26.1 La popolazione ... 216

1.26.2 La popolazione di cacciatori ... 220

1.26.3 Attività agricole e forestali ... 224

VAL LESINA ... 232

1.26.4 Commercio, artigianato e industria ... 235

1.26.5 Settore turistico ... 236

1.26.6 La salute umana ... 244

1.26.7 Potenzialità e criticità del comparto ambientale ... 247

1.26.8 Possibili effetti significativi sull’ambiente ... 250

1.26.9 Indicatori dell’aspetto e monitoraggio ... 256

1.27 IL PATRIMONIO CULTURALE, ANCHE ARCHITETTONICO E ARCHEOLOGICO, IL PAESAGGIO ... 257

1.27.1 Potenzialità e criticità del comparto ambientale ... 258

1.27.2 Possibili effetti significativi sull’ambiente ... 259

1.27.3 Indicatori dell’aspetto e monitoraggio ... 261

1.28 ACCESSIBILITÀ, ENERGIA E RIFIUTI ... 261

1.28.1 Accessibilità, rete viaria, ciclopedonale e sentieristici ... 261

1.28.2 Energia ... 267

1.28.3 I rifiuti e la loro gestione in provincia di Sondrio ... 269

1.28.4 Possibili effetti significativi sull’ambiente ... 271

1.28.5 Indicatori dell’aspetto e monitoraggio ... 274

5 COERENZA DEL PIANO ... 276

5.1 ANALISI DELLA COERENZA INTERNA ... 276

5.2 ANALISI DELLA COERENZA ESTERNA ... 281

6 SINTESI DEI POSSIBILI EFFETTI SIGNIFICATIVI SULL'AMBIENTE ... 291

1.29 CONDIZIONI CLIMATICHE... 297

1.30 ELEMENTI NATURALISTICI E FAUNISTICI ... 297

1.31 POPOLAZIONE E SALUTE UMANA ... 298

1.32 PAESAGGIO ... 298

1.33 ACCESSIBILITÀ, ENERGIA E RIFIUTI ... 298

7 MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI ... 299

8 SCELTA DELLE ALTERNATIVE ED EVENTUALI DIFFICOLTÀ INCONTRATE ... 304

8.1 L’ALTERNATIVA 0 ... 304

8.2 SCELTA DELLE ALTERNATIVE ... 304

8.3 DIFFICOLTÀ RISCONTRATE ... 305

9 MONITORAGGIO ... 306

9.1 GLI INDICATORI DEL MONITORAGGIO ... 308

9.2 IL PIANO DI MONITORAGGIO ... 317

10 CONCLUSIONI ... 318

BIBLIOGRAFIAESITOGRAFIA ... 319

(6)

ALLEGATI/APPENDICI ... 321

VERBALE SINTETICO PRIMA CONFERENZA DI VALUTAZIONE (20.02.2014) ... 322

OGGETTO, LUOGO E DATA DELLINCONTRO ... 322

PARTECIPANTI... 322

OSSERVAZIONI PERVENUTE DURANTE IL CONFRONTO OPERATO DAGLI UFFICI PROVINCIALI IN AGGIUNTA ALLA VAS ... 340

(7)

PRINCIPALI ACRONIMI UTILIZZATI

Sono elencati qui di seguito i principali acronimi utilizzati nel testo.

AFV: Aziende faunistico-venatorie - AFV 1: Azienda faunistico-venatoria “ValBondone-ValMalgina” Nr.1 AFV 12: Azienda faunistico-venatoria “ValBelviso-Barbellino” interprovinciale Nr. 12

CA: Comprensori Alpini CdG: Comitato di Gestione CTR / CT: Carta Tecnica Regionale DG: Direzione Generale

ERSAF: Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste GIS: Geographic Information System

ISPRA: Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ex INFS: Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica)

PFV: Piano Faunistico Venatorio / PFVT: Piano Faunistico Venatorio Territoriale PGT: Piano di Governo del Territorio

PLIS: Parco Locale di Interesse Sovracomunale PN: Parco Nazionale

PPR: Piano Paesistico Regionale PTR: Piano Territoriale Regionale

PTCP: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale PTRA: Piano Territoriale Regionale d’Area

RA: Rapporto Ambientale RL: Regione Lombardia

SIC: Sito di Interesse Comunitario SIT: Sistema Informativo Territoriale SnT : Sintesi non Tecnica

TASP : Territorio Agro Silvo Pastorale VAS: Valutazione Ambientale Strategica VINCA: Valutazione di Incidenza ZAC: Zone di Addestramento Cani ZPS: Zona di Protezione Speciale ZRC: Zone di Ripopolamento e Cattura ZSC: Zona Speciale di Conservazione

AV: Alta Valtellina; TI: Tirano; SO: Sondrio; MO: Morbegno; CH: Chiavenna

(8)

1 PREMESSA

Il presente documento costituisce il Rapporto Ambientale, ossia l’elaborato tecnico fondamentale per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del proposto Piano Faunistico Venatorio Territoriale della Provincia di Sondrio.

Il Piano Faunistico Venatorio Territoriale (PFVT) è lo strumento di programmazione attraverso il quale vengono definite le linee guida, le finalità e gli obiettivi di gestione della fauna selvatica e viene regolamentata l’attività venatoria.

Il vigente Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Sondrio, approvato nel 2007, è stato sottoposto successivamente (2011 e 2015) ad alcune modifiche e adeguamenti, fra cui quelle finalizzate a recepire le indicazioni risultanti dalla Valutazione di Incidenza Ambientale (Decreto Regione Lombardia Nr.10.147 del 19/09/2008), in merito all’aggiornamento del territorio agro-silvo-pastorale utile alla caccia e ad alcune osservazioni presentate dai Comitati di Gestione dei Comprensori Alpini di Caccia.

Tuttavia, tale Piano non riporta aggiornamenti ai dati faunistici e territoriali di base, che quindi si riferiscono tutt’al più al 2005.

Per adeguare il quadro di riferimento e permettere una gestione della fauna basata su dati attuali, la Provincia di Sondrio ha ritenuto di procedere ad una revisione complessiva del Piano (Deliberazione di Giunta Provinciale Nr. 189 del 4 dicembre 2013).

La VAS costituisce, ai sensi delle vigenti disposizioni, parte integrante del procedimento di elaborazione dei piani del settore della pianificazione territoriale. Il suo scopo è quello di assumere la sostenibilità ambientale come obiettivo determinante di pianificazione e programmazione.

Figura 1-1: il procedimento di elaborazione dei piani e la VAS

La pianificazione faunistico-venatoria interessa l’intero territorio provinciale e in modo indiretto l’ambito di influenza.

Per il proposto PFVT tale ambito è stato identificato dal Documento di Scoping come un’area vasta differenziata a seconda dell’aspetto ambientale considerato, come descritto nello schema riportato in Tabella 1-1.

ELABORAZIONE PIANO

Valutazione Ambientale Strategica

(9)

Figura 1-2: inquadramento del territorio di riferimento, con evidenziati i parchi regionali e nazionali presenti

Tabella 1-1: ambito di influenza identificato per il PFVT nel Documento di Scoping per ciascuna tematica trattata

TEMATICA AREA VASTA DI ANALISI

L’aria e i fattori climatici La provincia di Sondrio

Il suolo e l’acqua La provincia di Sondrio

La biodiversità, la flora e la fauna

La provincia di Sondrio, le province confinanti e la Confederazione Elvetica – Cantone Grigioni - (per i territori limitrofi)

La popolazione, la salute umana e i beni materiali La provincia di Sondrio Il patrimonio culturale, anche architettonico e

archeologico La provincia di Sondrio

Paesaggio La provincia di Sondrio

Nel territorio della provincia di Sondrio sono presenti diversi siti appartenenti alla Rete Natura 2000, e più precisamente:

 37 ZSC

 7 ZPS

(10)

 4 sia ZSC che ZPS.

In ragione di ciò il Rapporto Ambientale è affiancato dallo Studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale.

Vi sono poi un’area protetta istituita sulla base della L. 394 del 6 dicembre 1991 - il Parco Nazionale dello Stelvio – e un Parco regionale - il Parco delle Orobie Valtellinesi, oltre ad alcune Riserve Naturali regionali.

1.1 RIFERIMENTI NORMATIVI E METODOLOGICI PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS)

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS), introdotta dalla direttiva europea 2001/42/CE, è configurata come un processo che segue l'intero ciclo di vita di un Piano allo scopo di "garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e di contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi […] che possono avere effetti significativi sull'ambiente".

Si tratta di uno strumento che intende far assumere la sostenibilità come obiettivo determinante nella pianificazione e programmazione (richiamando gli intenti della Convenzione Internazionale di Rio de Janeiro); l'aggettivo "strategico" si riferisce alla complessità della valutazione e delle tematiche analizzate, nella consapevolezza che i cambiamenti ambientali sono causati non solo dalla realizzazione di nuovi progetti, ma anche dalla messa in atto delle decisioni strategiche contenute nei piani e programmi.

Gli scopi della valutazione vengono perseguiti attraverso un percorso integrato con la pianificazione che parte nella fase di Orientamento e non si conclude con l’Approvazione nel Piano, ma resta attivo anche durante la sua attuazione e la gestione, prevedendo il monitoraggio degli effetti delle scelte operate, attraverso l’utilizzo e lo studio di appositi indicatori.

Viene in particolare posta attenzione allo stato dell’ambiente, valutando le alternative ed il possibile decorso in presenza dell'"alternativa 0" (ossia l’assenza del Piano stesso), vengono utilizzati indicatori per valutare i suoi effetti e riservata particolare attenzione alla Rete Natura 2000 (Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE).

Altro elemento cardine del processo di VAS, in linea con la Convenzione di Aahrus del 1998, è la partecipazione di diversi soggetti al “tavolo dei lavori”, al fine di rendere massima la condivisione delle scelte operate ed ottenere il maggior numero di apporti qualificati. La valutazione, pur integrandosi lungo tutto il processo all’interno del Piano, mantiene una propria visibilità nel Rapporto Ambientale.

Altri strumenti pensati per rendere trasparente il percorso e possibile la partecipazione sono il Documento di Scoping (su cui si basa la stesura del presente Rapporto Ambientale), la Sintesi non tecnica, la dichiarazione di sintesi e i verbali delle conferenze di valutazione.

I principali riferimenti legislativi esistenti in materia di VAS sono, come accennato, la Direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente e il D.Lgs. Nr. 152 del 03 aprile 2006 (in particolare la parte terza del decreto come modificata dal D.lgs. 4/2008) e smi, fra cui in particolare si cita il Decreto Legislativo 29 giugno 2010, Nr. 128 (Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, Nr. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell’articolo 12 della legge 18 giugno 2009, Nr. 69)

A livello regionale l’inquadramento normativo di riferimento per il PFVT include:

• LR Nr. 12 dell’11 marzo 2005 “Legge per il governo del territorio” e s.m.i.

(11)

• DCR VIII/0351 del 13 marzo 2007 “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi”

• DGR VIII/6.420 del 27 dicembre 2007 – “Valutazione ambientale di piani e programmi – VAS ulteriori adempimenti di disciplina in attuazione all’art. 4 della L.R. Nr.12/2005”

• DGR VIII/10.971 del 30 dicembre 2009 - “Determinazione della procedura di valutazione ambientale di piani e programmi – VAS (art. 4, l.r. Nr. 12/2005; d.c.r. Nr. 351/2007) – Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs. 16 gennaio 2008, Nr. 4 modifica, integrazione e inclusione di nuovi modelli”

• DGR Nr. 9/761 del 10 novembre 2010 - Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi - VAS- (art. 4, l.r. Nr. 12/2005; d.c.r. Nr. 351/2007). Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs. 29 giugno 2010 Nr. 128, con modifica ed integrazione delle d.g.r. 27 dicembre 2008, Nr.

8/6.420 e 30 dicembre 2009, Nr. 8/10971 (testo allegati coordinato con DGR Nr. 8/6.420 e DGR Nr.

8/10.971).

Secondo la direttiva 2001/42/CE, scopo specifico del Rapporto Ambientale è l’analisi (individuazione, descrizione e valutazione) degli effetti significativi sull’ambiente che ci si attende con l’attuazione del piano, oltre all’esplicitazione delle ragionevoli alternative che possono essere individuate in funzione degli obiettivi e dell’ambito territoriale interessato.

La Direttiva stabilisce dettagliatamente quali sono le informazioni che devono essere fornite dal Rapporto Ambientale:

a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del Piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani o programmi;

b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell'ambiente e sua evoluzione probabile senza l'attuazione del Piano o del programma;

c) caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate;

d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al Piano o programma, ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, quali le zone designate ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE;

e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al Piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale;

f) possibili effetti significativi (1) sull'ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l'acqua, l'aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l'interrelazione tra i suddetti fattori;

g) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente dell'attuazione del Piano o del programma;

h) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o mancanza di know-how) nella raccolta delle informazioni richieste;

i) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio di cui all'articolo 10;

j) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti.

La direttiva prevede inoltre la partecipazione attiva del pubblico in fase di elaborazione del Piano. In particolare richiede che la consultazione delle autorità con specifiche competenze ambientali e del pubblico avvenga sia in fase preliminare di definizione della portata delle informazioni, sia sulla proposta di Piano e di Rapporto Ambientale, prima che il Piano stesso sia adottato/approvato.

La direttiva europea è stata recepita in Italia dal D.lgs 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale” - interamente rivisto (nella Parte II) dal D.lgs 4 del 16 gennaio 2008 “Ulteriori disposizioni

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correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, Nr. 152, recante norme in materia ambientale” che riprende sostanzialmente le indicazioni della direttiva e dettaglia i contenuti del Rapporto ambientale nell’Allegato IV, e dal Decreto Legislativo 29 giugno 2010, Nr. 128 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, Nr. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell’articolo 12 della legge 18 giugno 2009, Nr. 69”.

Il Consiglio regionale della Regione Lombardia ha approvato gli indirizzi per la valutazione di piani e programmi previsti dall’art. 4 della legge regionale Nr. 12 dell’11 marzo 2005 con la deliberazione VII/351 del 13 marzo 2007.

5.12 Il Rapporto Ambientale, elaborato a cura dell’autorità procedente o del proponente, d’intesa con l’autorità competente per la VAS:

- dimostra che i fattori ambientali sono stati integrati nel processo di piano con riferimento ai vigenti programmi per lo sviluppo sostenibile stabiliti dall’ONU e dalla Unione Europea, dai trattati e protocolli internazionali, nonché da disposizioni normative e programmatiche nazionali e/o regionali;

- individua, descrive e valuta gli obiettivi, le azioni e gli effetti significativi che l’attuazione del P/P potrebbe avere sull’ambiente nonché le ragionevoli alternative in funzione degli obiettivi e dell’ambito territoriale del P/P; esso, inoltre, assolve una funzione propositiva nella definizione degli obiettivi e delle strategie da perseguire ed indica i criteri ambientali da utilizzare nelle diverse fasi, nonché gli indicatori ambientali di riferimento e le modalità per il monitoraggio;

- contiene le informazioni di cui all’allegato I, meglio specificate in sede di conferenza di valutazione, tenuto conto del livello delle conoscenze e dei metodi di valutazione disponibili, dei contenuti e del livello di dettaglio del P/P, della misura in cui taluni aspetti sono più adeguatamente valutati in altre fasi dell’iter decisionale.

In attuazione di tale deliberazione, la Giunta regionale lombarda ha approvato la deliberazione Nr.

VIII/10.971 del 30 dicembre 2009 e Nr. 9/761 del 10 novembre 2010 con le quali ha individuato una serie di modelli metodologici procedurali ed organizzativi della VAS dei piani e dei programmi, che comprendono anche quelli specifici per il Piano Faunistico Venatorio Territoriale.

1.1.1 Contenuti del Rapporto Ambientale del PFVT della Provincia di Sondrio

Come anticipato nel precedente paragrafo, secondo la Direttiva 42/2001 il Rapporto Ambientale deve contenere le informazioni elencate nell’allegato I della direttiva, recepite a livello nazionale dall’Allegato VI del D.lgs 152/2006 (come modificato dal D.lgs 4/08).

Va tuttavia segnalato come il livello di approfondimento delle diverse tematiche è strettamente correlato alle informazioni effettivamente disponibili presso le amministrazioni pubbliche e a quelle raccolte mediante il coinvolgimento dei portatori di interesse. Inoltre, il processo di VAS ha comportato una dilazione dei tempi di lavoro ed analisi e la necessità di focalizzare l’attenzione sulle tematiche e le criticità di rilievo, ossia su quelle analisi maggiormente importanti per impostare correttamente il monitoraggio, garantendo comunque l’efficacia della procedura.

L’indice del Rapporto Ambientale è stato proposto nel Documento di Scoping, analogamente alla metodologia che è scelto di adottare. È stato ribadito in quella sede che la VAS del Piano Faunistico Venatorio Territoriale è da condursi attenendosi ai criteri contenuti nella Deliberazione del Consiglio Regionale 13 marzo 2007, Nr. VIII/351 – Indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi – (Art.4, comma 1, L.R. 11 marzo 2005, Nr.12) analizzando:

 i risultati delle sperimentazioni che la Regione ha condotto con la collaborazione di alcuni comuni lombardi (Progetto Enplan) e altri casi di studio disponibili in materia contestualizzandoli alle valenze e alle criticità locali

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 esempi derivanti dalle VAS delle altre province lombarde

 la VAS del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Sondrio

 la VAS del Piano Faunistico Venatorio del 2011.

Quale ulteriore spunto si è fatto riferimento alla ormai ampia letteratura esistente ed in particolare a quella citata in bibliografia.

Le fasi di studio e analisi sono in sintesi le seguenti:

 Predisposizione del quadro conoscitivo e programmatico

 Esplicitazione degli obiettivi generali e specifici del PFVT

 Valutazione della coerenza esterna ed interna degli obiettivi del PFVT

 Valutazione degli effetti del PFVT sull’ambiente e misure previste per impedire, ridurre e compensare eventuali effetti negativi.

1.2 IL PROCESSO DI VAS DEL PFV DELLA PROVINCIA DI SONDRIO E LA PARTECIPAZIONE Con la Deliberazione Nr. 189 del 4 dicembre 2013 “Avvio del procedimento di modifica e adeguamento del Piano Faunistico Venatorio Provinciale e del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS)” la Giunta provinciale ha dato avvio al processo di adeguamento del precedente Piano Faunistico Venatorio Provinciale - approvato con Deliberazione di Consiglio Provinciale Nr. 44 del 3 ottobre 2011 e parzialmente modificato nel corso degli anni 2012 e 2013 - e al relativo procedimento di Valutazione Ambientale Strategica, individuando contestualmente il Settore Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca quale autorità procedente ed il Servizio Aree protette del Settore Pianificazione Territoriale, Energia e Cave quale autorità competente.

Con Deliberazione del Presidente della Provincia di Sondrio Nr. 62 del 12 agosto 2020 “Procedimento di valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano Faunistico Venatorio Provinciale - individuazione Autorità Competente”, in seguito a modifiche dell’organigramma dell’Ente, ha successivamente provveduto ad individuare il Responsabile del Servizio Produzioni vegetali, infrastrutture e foreste, dott.

Fulvio Di Capita, quale Autorità competente per la Valutazione Ambientale Strategica del PFVT, considerando che il Servizio Aree protette è stato soppresso.

Tabella 1-2: soggetti interessati al procedimento

PROPONENTE - AUTORITÀ

PROCEDENTE

Il Settore Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca della Provincia di Sondrio – dott. Gianluca Cristini

AUTORITÀ

COMPETENTE PER LA VAS

Il Settore Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca della Provincia di Sondrio – Servizio produzioni vegetali, infrastrutture e foreste - dott. Fulvio Di Capita

SOGGETTI

COMPETENTI IN MATERIA

AMBIENTALE

Regione Lombardia, ATS Montagna (ex ASL), ARPA, ERSAF, Enti gestori delle aree protette e Siti di Rete Natura 2000 in provincia di Sondrio, Corpo Forestale dello Stato (succ.

Carabinieri forestali), Autorità di Bacino

(14)

ENTI

TERRITORIALMENTE INTERESSATI

Regione Lombardia, Comuni della provincia di Sondrio, Comunità Montane della provincia di Sondrio, Province lombarde confinanti con la provincia di Sondrio, Svizzera – Canton Grigioni, Autorità di Bacino.

PUBBLICO Associazioni Venatorie, Associazioni di Protezione Ambientale, Organizzazioni Professionali Agricole, Organizzazioni Cinofile, Comitati di gestione dei Comprensori Alpini di Caccia della provincia di Sondrio, Associazioni di cittadini e eventuali altre autorità che possano avere interesse ai sensi dell’art. 9 comma 5 D.Lgs. 152/2006.

Per quanto previsto dalla normativa, sono soggetti necessariamente interessati al procedimento gli Enti Gestori dei siti Rete Natura 2000 che dovranno valutare l’incidenza del Piano sugli obiettivi di conservazione dei Siti.

I soggetti competenti in materia ambientale (strutture pubbliche competenti in materia ambientale e della salute per livello istituzionale, o con competenze nei vari settori, che possono essere interessate dagli effetti dovuti all’applicazione del PFVT) e quelli territorialmente interessati sono stati invitati alle conferenze di valutazione.

Con determinazione Nr. 67 del 29/01/2014 “Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Faunistico Venatorio Provinciale. Individuazione modalità di comunicazione” il Dirigente del Settore Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca, Servizio caccia, pesca e strutture agrarie della Provincia di Sondrio ha anche definito le modalità di informazione e partecipazione del pubblico, nonché di diffusione e publicizzazione delle informazioni, da utilizzare per i diversi soggetti interessati dall’iter decisionale già definiti dalla deliberazione Nr. 189/2013. In particolare sono elencate le seguenti:

 sito internet della Provincia di Sondrio

 sito SIVAS di Regione Lombardia

 lettere di convocazione.

1.2.1 Fasi del percorso di VAS

Come l’avviso, anche la procedura di VAS ha seguito le disposizioni contenute nell’apposito “Modello metodologico procedurale e organizzativo” allegato alla Deliberazione della Giunta Regionale 10 novembre 2010, Nr. 9/761 “Determinazione della procedura di valutazione ambientale di piani e programmi – VAS (art. 4, l.r. Nr. 12/2005; d.c.r. Nr. 351/2007) – Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs 29 giugno 2010, Nr. 128 con modifica ed integrazione delle ddgr 27 dicembre 2008, Nr. 8/6.420 e 30 dicembre 2009, Nr. 8/10.971”.

Le fasi principali della procedura di VAS (si veda la Tabella 1-3) sono:

1. Preparazione 2. Orientamento

3. Elaborazione e redazione 4. Approvazione

5. Attuazione e gestione.

1.2.1.1 Fase di preparazione

In questo primo stadio, grazie ad appositi incontri fra i tecnici incaricati, l’Autorità competente e l’Autorità procedente hanno:

(15)

 individuato i soggetti da coinvolgere (Tabella 1-2)

 raccolto le informazioni e i dati disponibili riguardanti il territorio provinciale e l’ambito di influenza

 raccolto le segnalazioni dell’Amministrazione in termini di obiettivi e intenti

 condiviso la metodologia di lavoro

 definito le modalità di informazione e comunicazione.

1.2.1.2 Fase di orientamento

Nella fase di orientamento sono stati individuati gli indirizzi del Piano e le autorità ambientali da coinvolgere (azione già in parte realizzata nella fase di preparazione) ed è stata effettuata una prima ricognizione dei dati disponibili.

Allo scopo di condividere le informazioni raccolte, il Documento di Scoping è stato inviato ai soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati e ed è stata convocata la I Conferenza di Valutazione. In questa occasione sono stati raccolti pareri, osservazioni e proposte di modifica e integrazione dell’elaborato.

Il Documento di Scoping è stato pubblicato sul portale della Provincia qualche giorno prima della Conferenza di Valutazione, tenutasi in data 20/02/2014 nella sua seduta introduttiva.

Della Conferenza è stato redatto il verbale che è riportato nell’Allegato “Verbali e Osservazioni Pervenute” al presente elaborato.

Successivamente, in data 26/06/2014 si è tenuta anche la Conferenza di Valutazione Intermedia con lo scopo di illustrare i contenuti delle proposte e delle richieste pervenute, sia dal punto di vista ambientale sia tecnico, di modifica degli istituti. Il verbale di tale incontro è analogamente riportato in nella sezione dedicata agli Allegati.

1.2.1.3 Fase di elaborazione e redazione del Piano

La fase di elaborazione e redazione del Piano si è protratta per diversi anni, durante i quali sono stati condotti gli studi per la definizione del quadro ambientale e dello scenario di riferimento e gli approfondimenti utili ad analizzare e valutare i possibili effetti ambientali del PFVT; sono state effettuate anche le considerazioni emerse dall’esame delle alternative.

Contestualmente, è stata effettuata un’analisi degli obiettivi di Piano e della loro coerenza con la normativa e la pianificazione vigente, ed è stata effettuata la scelta degli indicatori e la messa a punto del Sistema di Monitoraggio.

Questa fase è coincisa con quella di redazione del Rapporto Ambientale (RA) e della relativa Sintesi non Tecnica (SnT).

Tali elaborati sono messi a disposizione del pubblico (su web) per 60 giorni. Dell’avvenuta messa a disposizione sarà dato avviso mediante pubblicazione all’Albo Pretorio.

Acquisito il parere dell’Autorità preposta alla Valutazione di Incidenza (DG Qualità dell’Ambiente che si esprimerà entro i 60 gg dalla consegna dello Studio di Incidenza Ambientale e degli elaborati appoggiandosi agli Ente Gestori delle aree) si procederà quindi alla convocazione della seduta della Conferenza di Valutazione finale, finalizzata alla Valutazione della proposta di Piano Faunistico Venatorio Territoriale e del Rapporto Ambientale.

(16)

Con tale incontro si provvederà a presentare la proposta di Rapporto Ambientale, congiuntamente a quella di Piano Faunistico Venatorio Territoriale. L’Autorità competente per la VAS, d’intesa con l’Autorità procedente, esprimerà in tale occasione il Parere Motivato.

Il Parere Motivato sarà espresso in merito:

alla qualità ed alla congruenza delle scelte del Piano Faunistico Venatorio Territoriale rispetto a quanto riportato nel Rapporto Ambientale

alla valutazione della coerenza esterna ed interna del Piano Faunistico Venatorio Territoriale

all’efficacia ed alla congruenza del sistema di monitoraggio e degli indicatori selezionati.

Il Parere Motivato potrà essere condizionato all'adozione di specifiche modifiche ed integrazioni della proposta del PFV valutato.

L’Autorità procedente, in collaborazione con l’Autorità competente per la VAS, provvede, ove necessario, alla revisione del Piano alla luce del Parere Motivato espresso.

1.2.1.4 Fase di approvazione

Durante questa fase, l’autorità procedente approva il PFVT comprensivo del Rapporto Ambientale, predispone la Dichiarazione di Sintesi ed informa il pubblico circa la decisione.

La Dichiarazione è volta a:

 illustrare il processo decisionale seguito;

 esplicitare il modo in cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel Piano e come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale e delle risultanze di tutte le consultazioni; in particolare illustrare quali sono gli obiettivi ambientali, gli effetti attesi, le ragioni della scelta dell’alternativa di Piano e il sistema di monitoraggio

descrivere le modalità di integrazione del parere ambientale motivato nel Piano.

Il provvedimento di approvazione definitiva del PFVT da parte del Consiglio Provinciale motiva puntualmente le scelte effettuate in relazione agli esiti del procedimento di VAS e contiene la Dichiarazione di Sintesi Finale.

Gli atti del Piano Faunistico Venatorio Territoriale (compreso il RA, la SnT e la Dichiarazione di Sintesi finale) sono infine depositati presso gli Uffici dell’Autorità competente e pubblicati per estratto sul portale SIVAS di Regione Lombardia (https://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/).

1.2.1.5 Fase di gestione e monitoraggio

Il Rapporto Ambientale individua modalità, responsabilità e risorse per la realizzazione e gestione del Monitoraggio del PFVT. In questa fase si assicura il controllo degli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano e si verifica il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, individuando tempestivamente gli impatti negativi imprevisti ed adottando le opportune misure correttive. Delle modalità di svolgimento e dei risultati del monitoraggio deve essere data adeguata informazione sul sito web di Autorità procedente e competente.

(17)

Tabella 1-3: sequenza delle fasi di un processo di piano e del relativo processo di valutazione

Fase Piano VAS

0 o -

0 -

Preparazione

Pubblicazione avviso di avvio del procedimento

Incarico per la stesura del Piano Faunistico venatorio Territoriale (PFVT)

Esame proposte pervenute ed elaborazione del documento programmatico

Incarico per la redazione della VAS, individuazione autorità competente per la VAS

1 1- Orientamento

Orientamenti iniziali, definizione schema operativo del PFVT

Integrazione della dimensione ambientale nel PFVT, definizione schema operativo per la VAS

Mappatura dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico coinvolto

Identificazione dei dati e delle informazioni a disposizione dell’ente su territorio e ambiente

Verifica della presenza di Siti Rete Natura 2000 (ZSC/ZPS)

Messa a disposizione del Documento di Scoping a tutti i soggetti interessati

1a Conferenza di Valutazione - Avvio del confronto 2

2- Elaborazion

e e

redazione

Determinazione degli obiettivi generali, costruzione dello scenario di riferimento e di piano, definizione degli obiettivi specifici, costruzione di alternative/scenari di sviluppo e definizione delle azioni da mettere in campo per attuarli

Definizione dell’ambito di influenza (scoping), definizione della portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale.

Analisi di coerenza esterna, stima degli effetti ambientali attesi, confronto e selezione delle alternative, analisi di coerenza interna, progettazione del sistema di monitoraggio.

Studio di incidenza delle scelte di piano sui siti di Rete Natura 2000

Proposta di Piano Faunistico Venatorio Proposta di RA e Sintesi Non Tecnica

Pubblicazione su web e messa a disposizione per 60 giorni della proposta di PFVT, di Rapporto ambientale e Sintesi non tecnica dandone notizia all’Albo Pretorio e sul BURL

Deposito della proposta di PFVT, di Rapporto Ambientale e Sintesi Non Tecnica presso gli Uffici della Provincia, dei Comuni e delle Organizzazione Professionali agricole

Comunicazione della messa a disposizione e dell’avvenuto deposito ai soggetti competenti in materia ambientale e agli enti territorialmente interessati con l’indicazione del luogo dove può essere presa visione della documentazione integrale.

Invio Studio di incidenza all’autorità competente in materia di Rete Natura 2000

Raccolta di osservazioni e pareri in merito al PFVT ed al RA (entro 60 giorni dall’avviso di messa a disposizione) 2a Conferenza di Valutazione - Valutazione della proposta di Piano Faunistico Venatorio e del Rapporto Ambientale

Valutazione di Incidenza acquisito il parere obbligatorio e vincolante dell’autorità preposta Decisione – PARERE MOTIVATO (predisposto dall’autorità competente per la VAS d’intesa con l’autorità procedente) 3

3- Approvazione

Il Presidente della Provincia esamina il PFVT ai fini della trasmissione al Consiglio Provinciale per l’approvazione

Il Consiglio Provinciale approva il PFVT unitamente al Rapporto Ambientale, alla SnT ed alla Dichiarazione di Sintesi

In caso di modifica alla proposta iniziale di PFVT, la deliberazione di approvazione del PFVT è inviata ai Comuni ed alle organizzazioni professionali agricole.

INFORMAZIONE CIRCA LA DECISIONE

Deposito degli atti del PFVT presso gli uffici dell’autorità procedente e pubblicazione estratto sul web ed invio alla Regione Lombardia

4 4 – Attuazione e gestione

Attuazione, gestione, monitoraggio dei piani di attuazione

Aggiornamento del PFV, azioni correttive ed eventuali retroazioni

Rapporti di monitoraggio e valutazione periodica

(18)

1.2.2 Gli elaborati della VAS

Nella tabella che segue si elencano gli elaborati previsti per la procedura di VAS.

Tabella 1-4: elaborati della VAS DOCUMENTO

DI SCOPING

Attraverso una prima costruzione del quadro programmatorio e pianificatorio e una generale analisi del contesto e delle informazioni disponibili, il documento definisce l'ambito d'influenza del Piano (delimitando in senso spaziale e temporale l'area oggetto di studio), la portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale e sarà presentato il percorso metodologico da seguire per le fasi successive. Il documento è stato presentato al pubblico in occasione della I Conferenza di Valutazione.

PROPOSTA DI RAPPORTO AMBIENTALE E RAPPORTO AMBIENTALE (R.A.)

Il RA è stato elaborato seguendo i criteri della DIR 2001/42/CE, così come recepiti dal D.Lgs 03/04/06 Nr. 152 (agg. dal D.Lgs 16/01/08 Nr. 4 e smi) e dalla L.R. 12/05 e presenta i contenuti richiesti dall'all. I della direttiva e dall'all. VI al D.Lgs 152/06 mod. dal D.Lgs. 4/08.

Poiché all’interno del territorio provinciale sono presenti diversi siti appartenenti alla Rete Natura 2000, il RA è integrato con le informazioni di cui all' All. G del D.P.R. 357/97 e s.m.i. e All. D - sezione piani della DGR 8 agosto 2003 Nr. VII/14106 (per la Valutazione di Incidenza).

Il RA ha quale oggetto l'ambito del territorio provinciale. Facendo riferimento agli obiettivi di rilevanza ambientale dei piani territoriali sovraordinati (PTR e PTCP), il RA evidenzia in particolare: a) le modalità di recepimento; b) l’integrazione con gli obiettivi specifici di interesse locale; c) la coerenza delle azioni e degli interventi di piano.

Il RA è lo strumento in cui vengono raccolti i dati e le informazioni necessarie per:

 l'esame dei possibili effetti del Piano sull'ambiente (sui diversi aspetti/fattori/componenti e sul sistema complessivo anche in senso paesaggistico) e sul contesto socio economico,

 la coerenza degli obiettivi del Piano con gli obiettivi di sostenibilità ambientale richiesti dalle Convenzioni e dagli accordi internazionali1 e con gli obiettivi degli altri strumenti di pianificazione verticali e orizzontali, la rispondenza delle misure di attuazione del PFV agli obiettivi individuati e dichiarati (coerenza interna).

Nel RA sono inoltre riportate le considerazioni emerse dall'esame delle alternative, le conclusioni delle analisi e le proposte di mitigazione e compensazione per il miglioramento del Piano.

Per la realizzazione delle analisi, durante l'intero percorso, viene sviluppato e scelto un set di indicatori che consentiranno di quantificare o sottolineare le tematiche di interesse per il controllo e lo studio degli effetti del piano. Tali indicatori saranno di supporto per il Programma di Monitoraggio che vedrà attuazione nella fase di gestione del Piano e che consentirà, a valle dell'approvazione del Piano, la valutazione periodica dell'attuazione del piano e degli effetti sull'ambiente rispetto alle previsioni; al fine di intervenire con specifiche misure correttive attraverso un quadro delle possibili azioni di ri-orientamento.

Il Rapporto Ambientale viene redatto in una versione “preliminare”, Proposta di Rapporto Ambientale, che viene messa a disposizione del pubblico e analizzata nella Conferenza di valutazione finale per il parere motivato e per la dichiarazione di sintesi preliminare. Il RA viene poi redatto in una versione “Finale”, dopo gli aggiornamenti conseguenti alle osservazioni e ai pareri pervenuti.

SINTESI NON TECNICA

In questo documento è espressa le sintesi del RA (contenuti dell'All. I della DCR VIII/351 del 13-03-07) per la diffusione al pubblico anche ai sensi delle Linee guida per la predisposizione della Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale (art. 13 comma 5, D.lgs. 152/2006) Rev.0

1 Berna - 1979, Rio de Janeiro - 1992, Aalborg - 1994, Kyoto - 1997, Firenze - 2000, Goteborg - 2001, Johannesburg - 2002, nuova strategia dell'UE in materia di sviluppo sostenibile SSS dell'UE - 2006

(19)

del 09.03.2017 redatte dalMinistero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali

VERBALI DELLE CONFERENZE DI VALUTAZIONE

In tali documenti vengono riportate le presentazioni ed il verbale dei dibattiti delle Conferenze, eventuali pareri scritti presentati.

DICHIARAZIONE DI SINTESI E DICHIARAZIONE DI SINTESI FINALE

In tale documento verranno definiti gli elementi di coerenza del Piano Faunistico Venatorio Territoriale con i contenuti significativi integrati dalla VAS.

La Dichiarazione è volta a:

 illustrare il processo decisionale seguito;

 esplicitare il modo in cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano e come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale e delle risultanze di tutte le consultazioni; in particolare illustrare quali sono gli obiettivi ambientali, gli effetti attesi, le ragioni della scelta dell’alternativa di piano e il sistema di monitoraggio;

 descrivere le modalità di integrazione del parere ambientale motivato nel piano.

La Dichiarazione Finale è aggiornata dopo la raccolta delle osservazioni ed eventuali aggiornamenti del Piano e del RA Preliminare.

PARERE MOTIVATO

Il Parere Motivato è formulato dall’autorità competente per la VAS, d’intesa con l’autorità procedente, alla luce della proposta di PFVT e di Rapporto Ambientale. Sarà espresso in merito:

 alla qualità ed alla congruenza delle scelte del Documento di Piano rispetto a quanto riportato nel Rapporto Ambientale

 alla valutazione della coerenza esterna ed interna del PFVT

 all’efficacia ed alla congruenza del sistema di monitoraggio e degli indicatori selezionati.

Il Parere Motivato potrà essere condizionato all'adozione di specifiche modifiche ed integrazioni della proposta del PFVT valutato e costituisce presupposto per la prosecuzione del procedimento di approvazione del Piano.

1.2.3 La partecipazione

Mediante la già citata Determinazione Nr. 67 del 29/01/2014 “Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Faunistico Venatorio Provinciale. Individuazione modalità di comunicazione”

il Dirigente del Settore Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca, Servizio caccia, pesca e strutture agrarie della Provincia ha dato atto che le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, nonché di diffusione e publicizzazione delle informazioni da utilizzare per i diversi soggetti interessati dall’iter decisionale e definiti dalla deliberazione Nr. 189 /2013 (la Delibera di Avvio del Procedimento modifica e adeguamento del Piano e del procedimento di VAS) sono le seguenti:

• sito internet della Provincia di Sondrio, uno spazio di condivisione delle informazioni nel quale sono pubblicati tutti i documenti relativi alla VAS e al PFVT

(http://www.provincia.so.it/agricoltura/Piano%20Faunistico%20Venatorio%202014/default.asp)

• sito SIVAS di Regione Lombardia http://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/

• lettere di convocazione.

In sostanza, per garantire la massima informazione, partecipazione, diffusione e pubblicizzazione delle informazioni, sono state attuate le seguenti azioni:

• comunicazione dell’avvio del procedimento VAS agli Enti territorialmente interessati, ai soggetti competenti in materia ambientale ed ai settori del pubblico coinvolti nell’iter decisionale

(20)

• pubblicazione sul sito istituzionale dell’Ente e su SIVAS della convocazione e della documentazione disponibile a supporto delle Conferenze di valutazione, oltre a specifici inviti ai soggetti interessati

• predisposizione di moduli per le osservazioni e per agevolare la partecipazione durante gli incontri pubblici

• pubblicazione sul sito web dell’Ente di ogni documento significativo per il processo di VAS.

Bisogna sottolineare come durante il lungo periodo intercorso fra la I Conferenza di Valutazione (2014) e la predisposizione della proposta di Piano e di Rapporto Ambientale e la Conferenza finale (2020) sono stati molteplici i momenti di confronto con le parti interessate, e in particolare con il mondo venatorio. Le modifiche proposte ai contenuti di Piano sono infatti state più volte discusse e condivise, e numerosi sono stati i contributi ricevuti in merito che l’Ufficio preposto ha rielaborato e valutato. In particolare, si rammentano i seguenti momenti di confronto che, seppur non strettamente facenti parte della VAS e non sempre inclusivi di tutte le parti in causa, condividono il medesimo scopo di sviluppare il processo di partecipazione e informazione previsto dalla normativa:

 riunioni con i Comprensori Alpini di Caccia per discutere ed esaminare le proposte inviate alla Provincia da parte dei Comprensori e valutare le modifiche per la revisione del Piano Faunistico- Venatorio Territoriale provinciale:

o riunione Comprensorio Alpino Alta Valtellina (19 aprile 2018) o riunione Comprensorio Alpino Chiavenna (23 aprile 2018) o riunione Comprensorio Alpino Morbegno (10 maggio 2018) o riunione Comprensorio Alpino Sondrio (24 maggio 2018) o riunione Comprensorio Alpino Tirano (3 maggio 2018)

o riunione in data 25/06/2020 riunione in merito ai posti caccia per le specializzazioni, da cui è scaturita una proposta finale, poi inserita nella nuova bozza del PFVT

 Consulte Faunistico Venatoria provinciale degli anni 2016 e 2019.

In particolare, i contenuti del Piano Faunistico Venatorio Territoriale sono stati discussi con il mondo venatorio e le associazioni ambientaliste, rappresentate nella Consulta Faunistico Venatoria provinciale ai sensi della l.r. 26/93, negli incontri convocati per il 16/05/2016 e il 29/11/2019, che avevano per oggetto proprio la discussione dei contenuti di massima della pianificazione in elaborazione.

Le richieste di modifica/integrazione pervenute a valle di quest’ultimo appuntamento, a seguito del quale, con mail del 03/12/19, ai partecipanti è stata inviata una bozza di PFVT, sono state catalogate, valutate e riassunte nella tabella riportata in allegato.

Nella sezione “Verbali e Osservazioni Pervenute” del presente elaborato è riportato il contenuto sintetico di tali osservazioni, con la puntuale controdeduzione dell’Ufficio provinciale competente, ritenendo invece “superate” alla data di scrittura del Rapporto Ambientale quelle relative alle sollecitazioni antecedenti.

Inoltre, conscia del fatto che il percorso di redazione del Piano ha richiesto una tempistica pluriennale, con oltre 6 anni intercorrenti fra la I Conferenza e la Conferenza di valutazione finale, l’Amministrazione provinciale ha ritenuto opportuno informare i portatori di interesse, con mail inviata in data 03/07/20, della riattivazione dell’iter per l’approvazione del PFVT e del percorso formale di VAS, mettendo contestualmente a disposizione la bozza aggiornata di Piano Faunistico Venatorio Territoriale per dare la possibilità di condurre ulteriori valutazioni e proporre osservazioni entro la data del 27 luglio.

In aggiunta, al link

(21)

https://provinciaso.maps.arcgis.com/apps/webappviewer/index.html?id=6b1d24b600424b5e88dd3f e17d5722eb sono state riportate le cartografie inerenti tutte le zone proposte dal Piano al fine di permettere una più agevole consultazione soprattutto da parte dei CA, ai quali naturalmente sono state indicate via mail le modalità di accesso e consultazione.

A seguito di questi ultimi passaggi sono pervenute ulteriori richieste di modifica, i cui contenuti sono riportati in Tabella 1-6 in sintesi e in allegato con puntuale controdeduzione dell’Ufficio provinciale incaricato.

Tabella 1-5: osservazioni pervenute in merito all’analisi del Piano successiva alla Consulta 2019

DATA E PROTOCOLLO (in arrivo) MITTENTI

28/01/2020 prot. 2.150 Associazioni ambientaliste: Leidaa, Legambiente Valchiavenna, Orma Morbegno, WWF Valtellina Valchiavenna

30/01/2020 prot. 2.440 Ernesto Ceribelli CA Sondrio 5/02/2020 prot. 2.993 Associazione Cacciatori Valtellinesi

7/02/2020 prot. 3.210 Comprensori Alpini: Alta Valle, Tirano, Sondrio, Morbegno e Chiavenna 13/02/2020 prot. 3.887 FIDC ANLC

14/02/2020 prot. 4.055 ENAL CACCIA

17/02/2020 prot. 4.117 Alessandro Marini rappresentante Associaz. venatorie in Consulta

Tabella 1-6: osservazioni pervenute in merito al Piano in seguito alla mail del 3 luglio 2020

DATA E PROTOCOLLO (in arrivo) MITTENTI

27/07/2020 prot 17.477 CA Chiavenna 13/07/2020 prot 16.151 CA Tirano 13/07/2020 prot 16.150 CA Tirano

27/07/20 prot 17481 Cacciatori del settore Arcoglio 28/07/2020 prot 18.323 CA Sondrio

27/07/20 prot 17.476 ENAL CACCIA

27/07/2020 prot 17.446 FIDC

3/08/2020 prot 18.140 Associazione Cacciatori Valtellinesi

(22)

2 COSTRUZIONE, CONTENUTI ED OBIETTIVI DEL PIANO

2.3 I RIFERIMENTI NORMATIVI E SCIENTIFICI

Il Piano faunistico-venatorio, in base alla Legge 157/92 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio”, è lo strumento fondamentale per la gestione della fauna, finalizzato alla conservazione e al raggiungimento della densità ottimale delle specie faunistiche, mediante la riqualificazione delle risorse ambientali e la regolamentazione del prelievo venatorio.

La normativa regionale che la recepisce (legge regionale 26 del 16/08/93 “Norme per la protezione dalla fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni) introduce poi precise indicazioni anche sulle modalità di pianificazione del territorio in funzione della caccia. Inoltre, descrive i contenuti minimi che il Piano faunistico-venatorio deve avere, fornendo precisi contenuti utilizzati come riferimento anche nel corso del lavoro qui in esame.

Negli anni più recenti la legislazione in materia di biodiversità e conservazione delle risorse naturali si è aggiornata con l’inclusione anche degli obblighi previsti dalle Direttive comunitarie, e in particolare dalla Direttiva “Uccelli” 2009/147/CE e dalla Direttiva “Habitat” 92/43/CEE.

Nel predisporre il proposto Piano Faunistico-Venatorio della provincia di Sondrio, sono state prese in considerazione le indicazioni provenienti da diverse fonti di carattere tecnico e scientifico: in primis si cita il documento redatto dall'ex Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, ora ISPRA (Spagnesi et al., 1993) "Primo documento orientativo sui criteri di omogeneità e congruenza per la pianificazione faunistico-venatoria", che precisa i criteri di base da adottare nella pianificazione territoriale e nella gestione faunistica delle diverse specie.

Le fonti consultate sono principalmente le seguenti, citate in dettaglio nell’appendice relativa alla bibliografia, e in particolare:

 documenti tecnici, piani d’azione e linee guida prodotti da Ispra

 atlanti e documenti tecnici prodotti da Regione Lombardia

 pubblicazioni tecniche dell’Office National de la Chasse

 piani faunistico-venatori di Province confinanti o comunque di aree alpine

 altra bibliografia tecnica, compresi interventi a convegni e pubblicazioni specializzate.

Si riportano di seguito, con un breve commento, gli estremi delle leggi, direttive comunitarie e convenzioni internazionali prese in considerazione nell’ambito della stesura del Piano faunistico Venatorio Territoriale.

2.3.1 CONVENZIONI INTERNAZIONALI

Numerose sono le convenzioni internazionali relativa alla tutela della fauna selvatica e dei loro habitat.

Tra queste citiamo:

 Convenzione di Ramsar (2 febbraio 1971) relativa alla conservazione delle zone umide di importanza internazionale, soprattutto come habitat degli uccelli acquatici.

 Convenzione di Washington CITES (3 marzo 1973) (Ratifica ed esecuzione della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione); la convenzione è stata applicata mediante la successiva approvazione di numerosi altri atti (regolamenti europei, decreti

Riferimenti

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