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Rapporto Annuale Regionale 2010 Sicilia

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Rapporto Annuale Regionale 2010

Sicilia

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Rapporto Regionale 2010

Direttore Regionale: Giovanni Asaro

Redazione:

Alessandro Cinzia Barcellona Giuseppe Bellomo Daniela Buscemi Filippo Cipolla Nicolo’

Di Fonzo Domenico Frittitta Valeria Gusmano Gaetano Li Vigni Marco Marino Maria Pia Muscarella Chiara Nastasi Vincenzo Sferruzza Giuseppe

Stampato dalla Tipografia Inail - Milano

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Rapporto Regionale 2010

Indice

Premessa del Direttore Regionale 5

Prima parte – L’andamento socio-economico

1 La congiuntura economica regionale nel 2010 11

1.1 I settori produttivi 11

1.2 Il mercato del credito 14

1.3 La spesa pubblica 14

1.4 Il mercato del lavoro 15

2 L’Inail e le aziende in Sicilia 16

Seconda Parte – Gli infortuni e le patologie professionali

3 Il fenomeno infortunistico 27

3.1 Gli infortuni sul lavoro nel 2010: un confronto con l’anno precedente 27

3.2 Gli infortuni occorsi a lavoratori stranieri 35 3.3 Le Malattie Professionali manifestatesi nel 2010 37 3.4 Indici di incidenza: rapporto tra infortuni denunciati e forza lavoro 39

Terza parte – Monografie tematiche

4 Infortuni e malattie professionali tra i lavoratori marittimi 43 5 L’attività svolta in Sicilia nel 2010 dai Dipartimenti territoriali INAIL,

ex ISPESL 56

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Premessa del Direttore Regionale

La presentazione del Rapporto Regionale Sicilia 2010 è un momento fondamentale dell’attività della Direzione Regionale e consente di fornire un panorama sull’andamento infortunistico, illustrando le iniziative intraprese in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro e di riabilitazione e reinserimento e offrendo un’opportunità di confronto con i protagonisti del mondo del lavoro, per intercettare e conoscere i bisogni su cui costruire insieme un’utile strategia per l’elaborazione di una politica di prevenzione sul territorio comune e condivisa.

L’Inail Sicilia ha portato avanti come protagonista del sistema sicurezza molteplici iniziative organizzate nel corso dell’anno frutto delle sinergie organizzative ed operative con il mondo del lavoro e della società civile; il principio delle sinergie è di cruciale importanza soprattutto negli ambiti della prevenzione e del reinserimento, in cui l’integrazione e l’interazione fanno la differenza in termini di vite umane, di costi sociali e di raggiungimento di obiettivi comuni nel sistema del welfare.

E’ in questa direzione va letta l’approvazione della Legge 30/07/2010, n. 122, con la soppressione dell’Ispesl, Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, e dell’Ipsema, Istituto di previdenza per il settore marittimo con conseguente incorporazione delle funzioni, delle strutture e del personale all’Inail. Tale atto di incorporazione dei due Enti ha consentito la nascita del c.d. “Polo della salute e sicurezza”, il cui obiettivo principale è quello di assicurare il pieno dettato dell’art. 38 della Costituzione attraverso la realizzazione effettiva della tutela integrata e globale del lavoratore e ha dato un rinnovato slancio alle politiche di prevenzione e di tutela della salute e dell’integrità fisica, nonché delle attività di cura, riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo delle persone colpite da un infortunio sul lavoro o da malattia professionale.

Indubbiamente l’anno trascorso è stato un anno difficile, fortemente condizionato dalla grave crisi economica che ha inciso sul nostro Paese e all’orizzonte non si intravedono segnali inconfutabili di ripresa piena; i dati disponibili sia a livello nazionale che regionale, infatti, evidenziano la gravità della crisi che ha interessato l’economia mondiale e italiana, con riflessi negativi anche sul tessuto produttivo siciliano.

Nonostante il perdurare della crisi abbia causato grandi cambiamenti nell’organizzazione del lavoro e la riduzione di risorse umane e investimenti nel mondo produttivo, l’Inail Sicilia, come si evidenzia con questo Rapporto Regionale, ha operato ed opera, ad oggi, al servizio della società, con un impegno concreto prioritariamente diretto ad investimenti sempre maggiori nella prevenzione, per ridurre ancora i costi sociali per le aziende e i lavoratori, ampliando la propria offerta nella “globale presa in carico delle persone infortunate”, per permettere a coloro che hanno subito un danno di ritornare al loro lavoro e alla loro vita di sempre.

Il bilancio infortunistico 2010 risulta pressoché stabile rispetto all’anno precedente per ciò che concerne l’andamento generale (-0,11%); gli infortuni sul lavoro denunciati nell’Isola sono stati 34.285 e rappresentano il 4,42 % del bilancio nazionale, che ha registrato 775.374 denunce di infortuni sul lavoro.

Gli infortuni sul lavoro in regione sono diminuiti nel 2010 essenzialmente per la riduzione del numero di occupati in Sicilia, ma l’inversione di tendenza registrata rispetto al passato (cfr. dati arco temporale 2006 -2010) evidenzia in regione un costante ma parziale miglioramento dei livelli di sicurezza nei posti di lavoro anche per le iniziative messe in atto

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Infatti, per gli infortuni mortali il bilancio 2010 fa risultare un trend sensibilmente positivo:

sono stati denunciati 69 infortuni mortali rispetto agli 87 eventi del 2009, con un decremento del 20,7%.

La diminuzione degli eventi mortali si è registrata sia nell’ambito della circolazione stradale, con 41 eventi rispetto ai 44 del 2009, sia in ambiente di lavoro ordinario, con 28 eventi rispetto ai 43 del 2009.

L’andamento statistico, dunque, atteso e ancora lontano dal nostro obiettivo “infortuni zero” sconta le conseguenze della crisi economica che induce le aziende non virtuose a tagliare tutto ciò che considerano puro “costo”.

Tale quadro non può scoraggiare l’insieme degli interventi adottati assieme al Network della prevenzione regionale e, quindi, ci obbliga, e al tempo stesso, ci incoraggia a proseguire lungo il cammino che l’Inail Sicilia ha intrapreso, perché siamo convinti degli effetti positivi della prevenzione attraverso politiche di collaborazione sinergica con tutti gli attori impegnati in tale ambito, in particolare con gli organismi bilaterali e il mondo accademico.

In tale ambito si collocano le azioni prevenzionali di assistenza e consulenza, le attività di formazione e informazione nei confronti delle imprese e dei lavoratori siciliani, le collaborazioni con altri Soggetti istituzionali e Organismi rappresentativi delle parti sociali, l’attività di ricerca, che hanno impegnato le professionalità presenti nella struttura regionale.

In quest’ottica, inoltre, l’Inail Sicilia ha ritenuto di orientare la propria azione, potenziando il dialogo non solo con le parti sociali, ma anche con le associazioni degli invalidi del lavoro, collaborando strettamente con queste alla realizzazione di progetti di ampio respiro nel campo della promozione della sicurezza.

In questa direzione sono stati realizzati programmi di intervento sulla base di protocolli d’intesa già stipulati o rinnovati nel corso dell’anno tra cui voglio ricordare a titolo esemplificativo:

• il Progetto sperimentale SILOS (Scuola Innovazione Lavoro Organizzazione Sicurezza), un progetto di formazione in sinergia con ANMIL sulle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, rivolto a studenti e docenti delle scuole secondarie superiori; l'iniziativa, ha coinvolto 30 Istituti di 8 Regioni d'Italia (Lombardia, Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia), con la partecipazione del MIUR e delle regioni e consiste nella realizzazione di percorsi formativi mirati destinati a docenti e studenti; in questa prima fase, gli Istituti siciliani coinvolti sono stati l'Ipsia "Medi", l'Ipssar "Borsellino" e l'Ipsia "Salvo d'Acquisto", tutti della città di Palermo.

• Il Progetto con “Grandi Aziende”, realizzato già con la Regione Sicilia, e Poste Italiane Sicilia che ha previsto prioritariamente l’organizzazione di seminari formativi per un’efficace tutela dei lavoratori e una migliore politica di prevenzione e sicurezza sul lavoro.

L’ iniziativa ha contribuito sensibilmente alla riduzione del fenomeno infortunistico grazie, soprattutto, all'attività di prevenzione: tra queste il miglioramento del servizio di manutenzione dei mezzi, l'uso costante dei dispositivi di protezione individuale e la formazione continua.

La collaborazione con Poste Italiane ha rappresentato un esempio di best practice da esportare in altri contesti lavorativi, e dimostra come il supporto dell'Istituto alle aziende con una consulenza mirata ed una formazione continua può contribuire a diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro con conseguente riduzione degli infortuni e dei costi connessi.

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In campo sanitario:

• Il Progetto Aracne, coofinanziato dall'Inail Sicilia e dall'Anio (Associazione Nazionale per le infezioni osteoarticolari) e patrocinato dal Ministero della Salute. Il progetto nasce dal protocollo d’intesa stipulato con Anio nel 2009 e rinnovato nel 2010 e si propone di costruire una rete di esperti nel trattamento delle complessità osteoarticolari, adoperando esperienze e competenze specifiche sia territoriali che dei centri di eccellenza, offrendo formazione specifica agli operatori sanitari interessati al problema. Aracne è stato, inoltre, valutato come buona pratica dall'Osservatorio dell'Age.Na.S., Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali.

• L’Accordo di programma con la Regione Siciliana, Assessorato alla Sanità, per la costituzione dell’Osservatorio su infortuni e Malattie Professionali, firmato il 30.12.2010, scaturente dal protocollo d’Intesa firmato con la Regione Siciliana il 18 dicembre 2009, e le campagne informative in edilizia, agricoltura e malattie professionali.

• La collaborazione istituzionale con l’Università degli Studi di Palermo, che prevede il finanziamento per la ricerca sul tema “Analisi ed applicazione dei sistemi di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro (sgsl) in ambito sanitario ed industriale”, con la Facoltà Ingegneria, Dipartimento Tecnologie Meccaniche,” e l’istituzione di un Master Universitario sulla sicurezza in sinergia con l’Università di Palermo e la Facoltà di Ingegneria; e la collaborazione con l’Università di Catania, Facoltà di Agraria Dipartimento Ingegneria Agraria - con un finanziamento per la ricerca sulla “meccanizzazione negli apprestamenti protetti della fascia mediterranea con particolare riguardo agli aspetti dell’organizzazione del lavoro e della sicurezza”.

• Inoltre, l’Inail Sicilia ha continuato a finanziare, nel corso del 2010, i progetti di adeguamento di edifici scolastici siciliani alle norme di sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro (Progetto IGLOS), migliorando le condizioni degli edifici sotto il profilo della sicurezza e igiene. Sono sessantasei, ad oggi, gli istituti scolastici che stanno usufruendo del contributo Inail per la messa in sicurezza degli immobili, per un totale di circa € 18.000.000.

Nel corso del 2010, sono state realizzate in regione innumerevoli iniziative per la diffusione della cultura della riabilitazione e del reinserimento sociale dei disabili da lavoro.

Le attività poste in essere rappresentano una nuova espressione del ruolo sociale dell’Istituto, che è quello di curare non solo il “riaccompagnamento” a casa del lavoratore disabile, ma di aiutarlo a trovare un nuovo inserimento nella realtà familiare, sociale e lavorativa, in linea con l’affermazione della cultura positiva della diversabilità.

Per offrire una rete di servizi di assistenza alla collettività e contribuire a trasformare la disabilità in una nuova opportunità sono state valorizzate le collaborazioni con le Istituzioni territoriali e le Associazioni competenti in materia, per poter attuare sempre più l’integrazione sociale delle persone con disabilità.

In questa direzione vanno, infatti, le iniziative dedicate al tema “disabilità e sport”, in attuazione dell’art. 7 della Convenzione Quadro del 2 luglio u.s., firmata tra l’Inail e il Cip, Comitato Italiano Paralimpico per la diffusione dello sport tra i disabili da lavoro e di quanto concordato nel protocollo regionale firmato con il CIP Sicilia il 17 novembre 2009 .

Per la particolare rilevanza sociale voglio evidenziare alcune iniziative che hanno contribuito alla diffusione della cultura dello sport tra le persone disabili, avvicinando ancor più sia assistiti Inail che diversabili civili alle discipline sportive, favorendo il loro reinserimento sociale e migliorando la qualità della loro esistenza.

La costituzione della Squadra Inail di Basket in carrozzina, iscritta al campionato nazionale

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dei disabili da lavoro attraverso lo sport e formata da nove atleti disabili assistiti delle Sedi Inail di Palermo e Trapani.

Altra particolare iniziativa, realizzata in sinergia con il Comune di Palermo ed il CIP è stata la consegna, in comodato d’uso, alla Piscina Comunale di Palermo, del sollevatore per diversabili, per consentire l’ingresso in acqua alle persone disabili che praticano il nuoto, ausilio tecnico di cui usufruiscono non solo gli infortunati Inail, ma tutti i disabili della città;

risultato tangibile di questa iniziativa è la registrazione di circa 100 nuovi iscritti al CIP, assistiti Inail e non, che si sono orientati alla disciplina del nuoto.

La realizzazione a Caltagirone del Centro Servizi per diversabili, primo esempio del genere in Italia, nato dalla collaborazione fra l’Inail e il Comune di Caltagirone per dare risposte concrete al mondo della disabilità e contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica ed il mondo della disabilità al tema dello sport, offrendo altresì una rete di assistenza ed una molteplicità di servizi, come i laboratori “terapeutici” di attività artistiche e informatiche per disabili, al fine di favorire l’integrazione sociale delle persone diversamente abili del comprensorio.

Inoltre, la realizzazione di un corso sperimentale di scuola di vela, in sinergia con Cip di Trapani e la Lega Navale di Mazara del Vallo, il progetto “Zero Barriere” sviluppato in sinergia con il Comune di San Vito Lo Capo e la Provincia regionale di Trapani, per facilitare la fruizione del mare a persone con diverse abilità motorie, nella spiaggia di San Vito, sono concreta testimonianza dell’attenzione che l’Inail Sicilia, da tempo, rivolge al mondo della diversabilità, assumendo tutto l’impegno necessario per realizzare la tutela globale integrata del lavoratore/infortunato.

Pensiamo di aver erogato non solo servizi, prestazioni, cure e rendite dirette, ma di avere contribuito sensibilmente all’economia della nostra Regione, offrendo un fattivo contributo alla Sanità Pubblica per la razionalizzazione della spesa sanitaria e creando una più ampia integrazione con il Servizio Sanitario Regionale (anche con i nostri Centri ambulatoriali territoriali e Centri di Fisiokinesiterapia), attraverso una mutualità di interventi che possano giungere da un lato ad evitare inutili e dispendiose attese per accertamenti clinico sanitari, contribuendo a ridurre il fenomeno delle “liste d’attesa”. E’ in questo senso in attuazione del Protocollo con la Regione Siciliana proseguiremo le iniziative e la concreta fase di attuazione degli impegni sottoscritti con l’Assessorato Sanità.

Le pagine che seguono illustrano, come di consueto, gli aspetti specifici del sistema socio- economico regionale e l’analisi dell’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, elementi fondamentali per leggere i problemi del nostro territorio e per adottare le migliori soluzioni possibili; inoltre, quest’anno, per la prima volta, sono presenti una monografia tematica realizzata in collaborazione dall’Inail Sicilia e dall’ex Ipsema (valido strumento conoscitivo di una tutela assicurativa, quella dei marittimi, ormai inserita a pieno titolo nel sistema di welfare della sicurezza) e una monografia realizzata dal Dipartimento Territoriale Inail ex Ispesl della Sicilia.

La sfida per noi è quella di accelerare il processo di cambiamento in atto, rafforzando, sempre più, il ruolo dell’Inail, quale soggetto attivo di un welfare rinnovato, più moderno e capace di fornire alle imprese nuove opportunità di sostegno alla crescita per l’economia siciliana e ai lavoratori maggiori tutele.

Giovanni Asaro

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Prima Parte

L’andamento socio-economico

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La congiuntura economica regionale nel 2010

Il 2010 è stato caratterizzato da una cauta ripresa dell’economia siciliana nel suo complesso rispetto all’anno precedente, anche se tale ripresa non ha interessato tutti i settori ed è stata più contenuta rispetto alle altre Regioni.

Difatti, a fronte di un miglioramento registratosi nei settori industriale e turistico, è proseguita, anche nel 2010, la contrazione dell’attività nel settore edile, nonché del fatturato per la grande distribuzione.

Anche il mercato del lavoro ha subito un’ulteriore diminuzione del numero degli occupati, con un calo, per il quarto anno consecutivo, del tasso di occupazione e con un tasso di disoccupazione che è fra i più elevati delle Regioni.

1.1 I settori produttivi Industria

Per tale settore, i principali indicatori dell’Istat indicano una cauta ripresa nel 2010, dopo la profonda crisi dell’anno precedente.

La domanda e la produzione sono risaliti nella prima parte dell’anno, per poi stabilizzarsi alla fine dello stesso.

Il grado di utilizzo degli impianti è cresciuto in media di un punto percentuale, attestandosi al 61,8% e le scorte di prodotti finiti sono diminuite rispetto al 2009 1.

Tuttavia l’occupazione è ulteriormente diminuita rispetto all’anno precedente, passando da n. 277.000 occupati a n. 257.000 occupati (- 7,78%) 2; la percentuale di imprese che hanno chiuso l’esercizio in utile è stata del 61%, rispetto al 28% di quelle che hanno registrato una perdita.

Infine, gli investimenti delle imprese di minore dimensione hanno registrato una flessione di entità più elevata rispetto alla media del campione.

Costruzioni

Nel 2010 è continuata per il settore delle costruzioni ed opere pubbliche dell’Isola la contrazione dell’attività.

Il numero di occupati è diminuito da n. 136.000 del 2009 a n. 123.000 del 2010 (- 9,56%), ed il numero delle ore lavorate denunciate dalle imprese alle Casse edili si è ridotto di circa l’8% 3.

Il valore delle gare bandite per lavori pubblici, nel 2010, è aumentato del 43,4% rispetto al 2009, mentre il numero di gare è aumentato del 7,5%; gli importi complessivi dell’ultimo biennio risentono soprattutto di due opere viarie del valore di oltre 2 miliardi di euro, relative al raddoppio della strada statale tra Agrigento e Caltanissetta e la realizzazione di un nuovo collegamento tra Catania e Ragusa.

Infine, sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio, nel primo semestre dell’anno vi è stata una ripresa del numero di compravendite

1 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

2 Fonte ISTAT

3 Fonte ISTAT

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che però non ha trovato conferma nella seconda parte; inoltre, i prezzi di vendita delle case sono aumentati in media nell’anno dell’1,4%, dopo una sostanziale stabilità del 20094.

Agricoltura

I dati Istat registrano nel 2010 un recupero della produzione di cereali (+ 27,6%), legato ad un aumento delle superfici coltivate.

Al contrario, è diminuito del 18,3% il raccolto di piante da tubero ed ortaggi.

Nel complesso, la produzione delle coltivazioni arboree è diminuita dell’1,5%; in particolare, si è avuta una riduzione per agrumi, frutta fresca ed uva da tavola ed un incremento per olive ed uva da vino, nonostante una riduzione dell’11,5% delle superfici coltivate a vitigno 5.

L’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile, passando da n. 105.000 occupati del 2009 a n. 106.000 occupati del 2010 (+ 0,95%) 6.

Servizi

In tale settore, in media il fatturato delle aziende con almeno 20 addetti è aumentato dell’1,1% rispetto all’anno precedente, mentre l’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile, passando da n. 1.082.000 occupati del 2009 a 1.077.000 occupati (- 0,46%) 7. Inoltre, dopo il forte calo del 2009, le spese per investimenti sono aumentate del 3,8% 8. Commercio

I dati del Ministero dello Sviluppo economico indicano che nel 2010 le vendite degli operatori commerciali dell’Isola sono rimaste sui livelli dello stesso periodo dell’anno precedente.

Alla stagnazione delle vendite di prodotti alimentari si è accompagnata un’ulteriore lieve diminuzione per il complesso degli altri settori merceologici.

Inoltre, nella grande distribuzione è proseguito il rallentamento del fatturato, mentre il valore delle vendite degli esercenti di minore dimensione è diminuito ulteriormente, seppure ad un tasso minore rispetto all’anno precedente.

Si registra anche un calo del 10,8% rispetto al 2009 delle immatricolazioni di autovetture 9. Sul fronte occupazionale, al contrario, nel 2010 gli occupati nel commercio, alberghi e ristoranti sono aumentati del 3,19%, passando da n. 314.000 occupati del 2009 a n.

324.000 del 2010 10.

4 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

5 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

6 Fonte ISTAT

7 Fonte ISTAT

8 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

9 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

10 Fonte ISTAT

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Turismo

Il 2010 è risultato un anno positivo per il turismo regionale; si è infatti interrotta la dinamica negativa iniziata nel 2007, in quanto le presenze turistiche nell’Isola sono aumentate dell’3,8% rispetto al 2009.

La crescita è risultata superiore nei pernottamenti nelle strutture complementari (+ 8,2%) piuttosto che negli alberghi (+ 2,8%).

La ripresa è stata trainata, soprattutto, dal flusso di turisti stranieri, aumentati del 10,2%

rispetto all’anno precedente, mentre le presenze di italiani sono cresciute soltanto dello 0,8%.

Tuttavia, in termini di spesa turistica, la spesa complessivamente effettuata dai turisti stranieri è diminuita per il terzo anno consecutivo 11.

Trasporti

Anche tale settore ha risentito della congiuntura economica negativa.

Infatti, nel 2010, per il terzo anno consecutivo, il trasporto delle merci via mare è diminuito dell’8,2%.

Il traffico di container del porto di Palermo è tornato ad aumentare, recuperando il calo dell’anno precedente.

Per quanto riguarda il traffico aereo di merci, dopo sei anni di riduzioni, nel 2010 si è registrato un aumento del 21,4%.

Nel trasporto passeggeri è invece proseguito nel complesso il calo dei flussi; l’andamento negativo ha riguardato in misura uniforme i flussi in uscita e quelli in entrata; in controtendenza il traffico aereo di passeggeri, aumentato dell’8,7% rispetto al 2009 12. Scambi con l’estero

Il 2010 ha segnato un aumento delle esportazioni siciliane, a prezzi correnti, del 47,8%, recuperando buona parte della contrazione del 2009.

Le vendite all’estero dei prodotti petroliferi sono cresciute del 50,5% in termini nominali e dell’11,8% in termini quantitativi.

La dinamica positiva degli scambi con l’estero ha riguardato i principali settori della struttura economica siciliana, tra i quali le sostanze ed i prodotti chimici, i prodotti agricoli, la silvicoltura e la pesca e gli articoli farmaceutici; più contenuti gli incrementi di prodotti alimentari, bevande e tabacco.

Le esportazioni sono aumentate verso tutte le maggiori aree di destinazione; le esportazioni nei confronti dell’Unione europea, che rappresentano il 44,4% dell’export siciliano, sono aumentate del 42,9% rispetto al 2009, con un aumento del 41% verso l’area dell’euro 13.

11 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

12 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

13 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

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1.2 Il mercato del credito

Il finanziamento dell’economia

Il 2010 ha segnato un interruzione del rallentamento del credito in Sicilia, in atto dal 2007.

Il tasso di crescita dei prestiti bancari, al netto delle sofferenze e delle operazioni pronti contro termine è stato del 5,3%, in aumento rispetto al 2009 ed al di sopra della media nazionale; a tale dinamica hanno contribuito sia i finanziamenti delle banche alle famiglie consumatrici (aumentati dal 2,4% del 2009 al 3,7%), sia il credito alle imprese (aumentati dall’1,4% del 2009 al 4,8%) 14.

Il risparmio finanziario

Nel corso del 2010 l’ammontare complessivo dei depositi bancari delle famiglie e delle imprese siciliane è diminuito dell’1,2% rispetto all’anno precedente.

In particolare, i risparmi delle famiglie sono diminuiti dello 0,4% (recuperando verso fine anno) e quella delle imprese del 4,6%.

Inoltre, si sono lievemente ridotti gli investimenti delle famiglie in titoli di Stato, mentre sono aumentati quelli in azioni ed obbligazioni 15.

1.3 La spesa pubblica

I dati dei Conti pubblici territoriali, elaborati dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico, indicano che nel triennio 2007-2009 la spesa pubblica al netto degli interessi delle Amministrazioni locali in Sicilia è stata pari, in media, a 3.824 euro pro capite, un livello superiore alla media nazionale (3.464 euro), ma inferiore rispetto a quello delle Regioni a Statuto speciale (4.717 euro).

La spesa corrente primaria delle Amministrazioni locali siciliane, che rappresenta oltre l’80% della spesa totale, è diminuita dell’1,6% rispetto all’anno precedente, ed anche la spesa in conto capitale al netto delle partite finanziarie è diminuita del 4,8%.

In particolare, la spesa sanitaria pro capite sostenuta in Sicilia nel triennio 2008-2010 è risultata di 1.726 euro, inferiore sia rispetto alla media nazionale (1.841 euro), sia rispetto a quella delle Regioni a Statuto speciale (1.834 euro).

Nel 2010 la spesa sanitaria complessiva sostenuta dalle strutture ubicate in Sicilia è aumentata dello 0,9% su base annua, contro lo 0,5% a livello nazionale e l’1,1% delle Regioni a Statuto speciale, attestandosi a 8,6 miliardi di euro.

Inoltre, nel triennio 2007-2009, la spesa pubblica per investimenti fissi delle Amministrazioni locali siciliane è stata pari al 2,7% del PIL regionale.

Circa un terzo della spesa per investimenti pubblici in Sicilia è stata erogata dai Comuni, quasi il 13% in meno della delle Regioni a Statuto speciale e del 27% in meno della media nazionale 16.

14 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

15 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

16 Banca d’Italia, Economie regionali – L’economia della Sicilia, giugno 2011

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1.4 Il mercato del lavoro

La forza lavoro regionale è pari nel 2010 a 1.688.000 unità, di cui 1.095.000 maschi e 593.000 femmine, in calo dello 0,76% rispetto all’anno precedente (n. 1.701.000).

Di questa, gli occupati sono 1.440.000 e quelli in cerca di occupazione 248.000 (erano rispettivamente 1.464.000 e 236.000 nel 2009).

I dati ISTAT indicano che in Sicilia per il terzo anno consecutivo è aumentato il tasso di disoccupazione, salito dal 13,8% del 2008 al 13,9% del 2009 ed al 14,7% nel 2010 (13,3%

il tasso di disoccupazione maschile e 17,3% quello femminile).

Il tasso di disoccupazione della Sicilia è il più elevato tra le Regioni italiane, a fronte di un tasso medio del Mezzogiorno del 13,4% e di un tasso medio nazionale dell’8,4%.

Il tasso di occupazione per la popolazione compresa tra 15 e 64 anni è sceso dal 44,1%

del 2008 al 43,5% nel 2009 ed al 42,7% del 2010; i settori che hanno subito la maggiore contrazione occupazionale sono le costruzioni (- 9,5%) e l’industria in senso stretto (- 6%), mentre per il settore terziario, che ha subito nel complesso un calo di occupati dello 0,4%, si registrano dinamiche differenti tra il commercio, dove il numero dei lavoratori è aumentato del 2% e gli altri servizi, dove gli addetti sono diminuiti dell’1,1%.

Complessivamente, l’occupazione maschile è diminuita dell’1,9% rispetto al 2009, mentre quella femminile dell’1,3%.

La riduzione è stata intensa sia per i lavoratori dipendenti (- 18.700 unità) sia per gli autonomi ( - 5.700 unità) e l’andamento negativo ha riguardato esclusivamente i contratti a tempo indeterminato (- 3%), mentre quelli a tempo determinato sono cresciuti del 4,2%.

L’occupazione si è ridotta sia tra i lavoratori con bassi livelli d’istruzione ( - 3,9%), sia tra chi è in possesso di una laurea o dottorato ( - 2,6%), mentre i lavoratori con diploma sono aumentati dell’1,2%.

Le persone in cerca di occupazione sono aumentate sia tra quelle con precedenti esperienze lavorative sia tra quelle alla ricerca di una prima occupazione 17.

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2. L’INAIL e le Aziende in Sicilia

I servizi assicurativi

L’apparato produttivo della Regione Sicilia è stato sempre caratterizzato da un insieme di medie e piccole imprese.

Esiste nella Regione un tessuto aziendale costituito da imprese non artigiane ed artigiane organizzate in forma individuale e, in minor numero, in forma societaria.

Il settore dell’artigianato rimane, comunque, sempre più legato al tessuto economico e sociale della Regione. In Sicilia, infatti, nel corso del 2010 aumentano le imprese artigiane, con un tasso di crescita dello 0,35%, rispetto ad una media nazionale dello 0,24%.

Le imprese artigiane di nuova costituzione nel 2010 risultano in numero di 1.022 rispetto a quelle chiuse per cessazione attività, pari a 728 (fonte Unioncamere-Infocamere).

Come negli anni precedenti, nelle imprese artigiane si registra il maggior numero di aziende senza dipendenti (fonte: Banca dati Inail); infatti, la struttura economico-finanziaria piuttosto debole ha risentito maggiormente degli effetti della crisi che ha interessato il mondo imprenditoriale siciliano.

Spesso tali imprese hanno incontrato difficoltà nel trovare le adeguate forme di sostentamento necessarie alla nascita e allo sviluppo sul territorio.

La realtà aziendale della Regione Sicilia nel 2010 mostra, nel suo complesso, un andamento demografico piuttosto lento e problematico, anche se cominciano ad evidenziarsi dei segnali di ripresa rispetto ai dati decisamente negativi registrati nel corso del 2009.

Il bilancio tra iscrizioni e cessazioni alle Camere di Commercio nel 2010 ha fatto segnare un saldo positivo assoluto intorno a 5.000 nuove imprese, con uno scarto tra imprese

“nate” e “morte” che si traduce in un tasso di crescita in aumento rispetto allo stesso periodo del 2009. Al dato positivo ha contribuito anche la diminuzione delle cessazioni nel territorio della Regione, pur persistendo vari motivi di preoccupazione per i dati relativi alle cessazioni di attività avvenute in più di una provincia dell’Isola (fonte: Unioncamere- Infocamere, Movimprese).

Fra le imprese in Sicilia – artigiane e non artigiane – che si sono organizzate in forma societaria, nell’anno 2010 si è ulteriormente affermata la forma della società di capitale, già avviata negli anni precedenti con risultati soddisfacenti per le imprese stesse.

Questa forma giuridica, oltre ad escludere la responsabilità patrimoniale dei soci, consente all’impresa di avere una durata abbastanza lunga della propria vita media, determinando pertanto un flusso di cessazioni più ridotto rispetto a quello delle aziende con forma giuridica individuale o di società di persone.

La struttura organizzativa della società di capitale risponde in modo determinante, inoltre, all’intento di fornire agli imprenditori gli strumenti idonei per potere operare incisivamente sul mercato e resistere meglio alla difficile situazione contingente, oltre ad avere le condizioni necessarie per migliorare il rapporto con gli Istituti di Credito e potere accedere, pertanto, ai crediti finanziari necessari per lo sviluppo dell’impresa.

Appare opportuno evidenziare, quindi, che le aziende in Sicilia vanno acquistando la capacità di resistere alle nuove sfide poste dalla competitività e dall’economia di mercato.

Nel bilancio delle imprese in Sicilia si è registrato, inoltre, un certo incremento delle aziende del settore terziario, settore cha ha reagito meglio alla crisi, controbilanciando, anzi, i punti di flessione rilevati all’interno di alcuni altri settori (fonte: Unioncamere- Movimprese).

(17)

In particolare, si è assistito nel corso del 2010 al sorgere di vari centri commerciali, diffusi in zone specificamente interessate dalle maggiori arterie di comunicazione. Tali centri esprimono un diverso modo di intendere la funzione dell’attività commerciale, volta non solo alla realizzazione di vantaggi economici, ma anche alla valorizzazione del territorio in cui i centri sono inseriti, diventando punti di riferimento, oltre che di aggregazione, per gli abitanti della zona interessata.

Sono da considerare parimenti le opportunità di lavoro che offrono, qualificandosi, quindi, anche come imprese capaci di assorbire una certa percentuale di manodopera.

Un altro dato rilevante nell’imprenditoria della Sicilia è costituito da un incremento, contenuto ma costante, delle imprese femminili.

Anche se l’occupazione ha determinato dei problemi e la crisi si è fatta ugualmente sentire, le donne in Sicilia hanno continuato a guardare con sempre maggiore interesse alla via dell’impresa, facendo registrare una crescita relativa su base annua superiore alla media del totale delle imprese sviluppatesi nella Regione.

I settori nei quali è stata registrata una più forte spinta da parte delle donne a realizzare opportunità di inserimento imprenditoriale non sono soltanto quelli dove, nel corso degli anni precedenti, si era rilevato un più elevato tasso di “femminilizzazione” delle attività, come i servizi sociali, ma anche settori in cui la presenza femminile si era tenuta nella norma, come le attività professionali, scientifiche e tecniche, con il conseguente incremento del Portafoglio aziende nel settore terziario.

Rappresentato, quindi, il particolare contesto economico delle aziende, si può delineare il quadro relativo al rapporto tra le stesse e il sistema INAIL/Sicilia.

A tale proposito, dalla consultazione dei dati presenti sull’archivio INAIL DATA WAREHOUSE, Report Direzionale, si osserva che, nell’anno 2010, il portafoglio aziende, distinto per settori di attività, ha registrato un lieve incremento rispetto al 2009 nei settori Industria e Artigianato e un incremento più considerevole nel settore Terziario; presenta, pertanto, complessivamente un aumento, (+ 824), del numero delle aziende (anno 2010:

aziende n. 212.129; anno 2009: aziende n. 211.305). (Tav. n. 1) Tavola n. 1 - Portafoglio Aziende per settore di attività

Settore di attività Anno 2009 Anno 2010 Scostamento %

Industria 23.347 23.538 0,8

Artigianato 89.158 91.251 2,3

Terziario 82.579 86.443 4,7

Altre Attività 3.211 2.030 -36,8

Speciale 3.982 2.559 -35,7

Aziende inquadrate in più settori 9.028 6.308 -30,1

Totale 211.305 212.129 0,4

Nello schema della Tavola n. 1 si evidenzia, al riguardo, che l’incremento dei settori con connotazione produttiva (Industria - Artigianato) e commerciale-amministrativa (Terziario) viene a compensare la flessione degli altri settori, tanto da determinare un saldo sostanzialmente positivo.

(18)

Per quanto riguarda il portafoglio PAT (Posizione Assicurativa Territoriale), distinto per settori di attività, si registra invece, nel 2010, un andamento in diminuzione del portafoglio per tutti i settori di attività ad eccezione del Terziario, determinando rispetto al 2009 una flessione complessiva del numero delle PAT (-1.572), con una tendenza negativa di quelle attribuite, in modo particolare, alle aziende dei settori rappresentativi delle attività industriali ed artigianali (anno 2010: PAT n. 239.987; anno 2009: PAT n. 241.559).

(Tav. n. 2)

Tavola n. 2 - Portafoglio P.A.T. per settore di attività

Settore di attività Anno 2009 Anno 2010 Scostamento %

Industria 34.035 32.409 -4,8

Artigianato 95.408 95.152 -0,3

Terziario 101.976 102.723 0,7

Altre Attività 5.386 5.011 -7,0

Speciale 4.754 4.692 -1,3

Totale 241.559 239.987 -0,7

La diminuzione delle PAT del portafoglio, per i settori Industria e Artigianato, rispetto al portafoglio delle aziende per i medesimi settori sarebbe giustificabile in considerazione di una minore estensione delle attività imprenditoriali nel territorio, rimanendo le stesse concentrate nell’ambito di siti produttivi più ristretti e circoscritti.

Il portafoglio delle aziende e delle PAT, considerato, a sua volta, in riferimento all’insieme dei settori di appartenenza, risulta distribuito nel territorio delle Sedi provinciali, al 31 dicembre 2010, così come di seguito rappresentato e confrontato con la situazione del 2009. (Tav. n. 3)

(19)

Tavola n. 3 - Distribuzione territoriale del portafoglio (Aziende – P.A.T.)

Aziende Posizioni

Assicurative Aziende Posizioni Assicurative

Agrigento 18.865 21.416 18.532 20.989

Caltanissetta 10.802 13.520 10.791 13.298

Enna 6.609 8.281 6.564 8.247

Catania 46.743 52.059 47.024 52.085

Messina 13.859 16.084 14.105 16.274

Milazzo 15.926 18.733 16.270 18.886

Palermo Fante 25.582 29.753 25.688 29.369

Palermo Titone 20.460 21.874 21.421 22.448

Ragusa 14.975 17.352 15.273 17.546

Siracusa 15.521 17.710 15.814 17.959

Trapani 20.679 23.225 20.647 22.886

Totale 210.021 240.007 212.129 239.987

Unità Territoriali

Anno 2009 Anno 2010

Per effetto della situazione contingente evidenziata in premessa, tenuto conto delle aziende emesse per singola Sede, viene a determinarsi un andamento medio negativo delle aziende emesse nel 2010 rispetto a quelle del 2009, registrandosi uno scostamento del – 7%, (anno 2010: aziende emesse n.15.007; anno 2009: aziende emesse n. 16.137).

(Tav. n. 4)

Tavola n. 4 – Aziende emesse

Aziende emesse Anno 2010 Anno 2009 Scostamento %

15.007 16.137 - 7,0

Le PAT emesse nel corso del 2010 registrano anch’esse una variazione media negativa del – 2,7% rispetto al 2009 (anno 2010: PAT emesse n. 21.436; anno 2009: PAT emesse n. 22.021). (Tav. n. 5)

Tavola n. 5 – P.A.T. emesse

Anno 2010 Anno 2009 Scostamento %

21.436 22.021 -2,7

Pat emesse

(20)

Per quanto riguarda le cessazioni delle aziende e delle PAT, nell’anno 2010 si è registrato, invece, un significativo andamento positivo per le cessazioni rispetto al 2009, che aveva fatto registrare un notevole aumento nei confronti dell’anno precedente relativamente ad entrambe le fattispecie di cessazione (anno 2010: aziende cessate 16.722; anno 2009:

aziende cessate: 16.763, con uno scarto del -0,2% in netto recupero rispetto al + 5,4% del 2009. Anno 2010: PAT cessate 21.247; anno 2009: PAT cessate 21.000, con scarto del +1,2% anch’esso in recupero rispetto al +5,8% del 2009). (Tav. n. 6)

Tavola n. 6 - Aziende e P.A.T. cessate

Anno 2010 Anno 2009 Scostamento %

16.722 16.763 -0,2

Anno 2010 Anno 2009 Scostamento %

21.247 21.000 1,2

Aziende cessate

Pat cessate

In relazione, poi, al miglioramento della qualità dei servizi resi all’utenza, si è continuato a perseguire anche nel 2010 l’obiettivo di semplificare le procedure, ridurre i tempi medi di lavorazione, facilitare l’accesso alle consultazioni e alle informazioni on-line.

Per quanto riguarda la riduzione dei tempi medi di lavorazione delle pratiche, per l’anno 2010 risulta una certa dilatazione dei tempi medi relativi alle attività connesse ai documenti che interessano le aziende e le PAT. (Tav. n. 7)

Tavola n. 7 - Tempi medi di lavorazione (espressi in giorni)

Tempi medi di lavorazione Anno 2010 Anno 2009 Scostamento %

Denunce emissione aziende 6 6 0,0

Denunce cessazione aziende 37 28 32,1

Denunce emissione PAT 10 9 11,1

Denunce cessazione PAT 40 29 37,9

Denunce di variazione 21 17 23,5

Al riguardo la Direzione Regionale della Sicilia continua a svolgere il proprio impegno, nei confronti delle Sedi, tendente a mantenere i tempi entro limiti di scostamento compatibili con le esigenze dell’utenza, con gli obiettivi posti dall’Istituto e con quanto indicato nella Carta dei Servizi Inail ai sensi del regolamento di attuazione della legge 241/90.

Sempre in funzione del miglioramento dei servizi alle imprese, oltre che della diffusione della cultura dei servizi on-line, nel 2010, l’Inail ha continuato a provvedere allo sviluppo dei servizi telematici, realizzando nuove funzionalità che consentono di gestire in modo più soddisfacente i rapporti con i datori di lavoro riguardo alla tempestività delle comunicazioni ed alla semplificazione dei processi.

(21)

Si può constatare, pertanto, che a seguito dell’incentivazione di tali servizi è aumentato il ricorso da parte delle ditte alla trasmissione on-line delle denunce di iscrizione, variazione e cessazione (anno 2010: totale denunce su Portale Inail n. 42.727; anno 2009: totale denunce su Portale Inail n. 38.630). (Tav. n. 8)

Tramite il servizio on-line pervengono, inoltre, all’Inail anche le istanze trasmesse al Registro imprese delle Camere di Commercio dalle aziende nell’ambito del processo afferente alla Comunicazione unica per la nascita dell’impresa.

Infatti, ai sensi di quanto previsto dal D.L. n. 7/2007 – modificato dal D.L. n. 79/2009 in merito all’applicazione di tale disciplina in forma obbligatoria dal 1 aprile 2010 – le aziende fornite delle necessarie credenziali e, in particolare, della firma digitale, delle credenziali per “Telemaco” (sistema informatico delle Camere di commercio), dell’indirizzo di posta elettronica certificata, inviano le richieste di iscrizione alle Camere di commercio, da dove vengono automaticamente smistate on-line al servizio informatico dell’Istituto, per la parte che compete l’instaurazione del rapporto assicurativo. Si realizza, in tal modo, un’importante semplificazione per le ditte le quali, con una sola comunicazione telematica al Registro delle imprese, possono assolvere anche agli obblighi nei confronti dell’Inail.

Per l’anno 2010 tale modalità di trasmissione risulta adottata relativamente all’invio all’Inail del complessivo numero di denunce pari a 2.063, da ripartire fra denunce di iscrizione, variazione e cessazione, secondo il seguente prospetto Registro imprese.

(Tav. n. 8 citata)

Tavola n. 8 - Denunce on-line G.R.A.

Portale Inail Registro Imprese Portale Inail Registro Imprese

Iscrizioni 12.026 921 11.754 7

Variazioni 20.486 598 17.403 1

Cessazioni 10.215 544 9.473 0

Totale 42.727 2.063 38.630 8

Istanze pervenute on-line

Anno 2010 Anno 2009

Risulta incentivata anche la trasmissione on-line, da parte delle aziende, delle istanze relative all’agevolazione dell’oscillazione del tasso medio per prevenzione dopo i primi due anni di attività, ex art. 24 delle Modalità di applicazione della Tariffa.

La trattazione delle suddette istanze, oltre a quelle pervenute in forma cartacea, è stata effettuata dalle Sedi della Regione in ottemperanza alle importanti novità introdotte dall’Istituto per consentire alle aziende una corretta valutazione degli interventi migliorativi effettuati per la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nella Tabella seguente viene riportato il totale delle istanze pervenute per il 2010, in forma cartacea e on-line. Dal prospetto risulta l’incremento complessivo delle domande rispetto all’anno 2009. (Tav. n. 9)

(22)

Tavola n. 9 - Domande oscillazione

tasso ex art. 24 M.A.T.Istanze

pervenute (on-line e cartacee)

Anno 2010 Anno 2009 Scostamento %

1.436 1.298 10,6

L’aumento di cui sopra rispetto al 2009 dimostra che le aziende continuano a mantenere l’interesse ad accedere ai benefici contributivi previsti dall’Istituto per le ditte che, oltre a possedere i requisiti di carattere contributivo ed assicurativo, certifichino di avere attuato nell’ambito dell’organizzazione lavorativa interventi migliorativi delle condizioni di sicurezza ed igiene del lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia.

In relazione all’agevolazione di cui trattasi, il D.M. 3 dicembre 2010 ha approvato la delibera del Presidente – Commissario straordinario n. 79 del 21 aprile 2010, confermando il beneficio della riduzione del tasso di premio per le aziende operative da almeno 2 anni e riarticolando le percentuali di riduzione in 6 fasce che vanno da un minimo del 7% ad un massimo del 30%, in relazione alle dimensioni aziendali espresse dal numero dei lavoratori – anno, passando per le percentuali intermedie del 12%, 15%, 18%, 23%.

Con il medesimo Decreto ministeriale è stato unificato al 28 febbraio di ogni anno il termine di scadenza per la presentazione delle istanze sia cartacee che on-line.

Il modello di presentazione dell’istanza per agevolazione ex art. 24 MAT è rimasto uguale a quello del 2009, ma è allo studio un nuovo modello che terrà conto delle novità introdotte dal D.M. 3 dicembre 2010.

In ordine alle agevolazioni derivanti dall’applicazione dell’art. 24 citato, anche nel 2010 è stata adottata da parte delle Sedi competenti ogni iniziativa per consentire, sul piano della comunicazione, alle aziende, alle associazioni di categoria, ai consulenti del lavoro, di venire a completa conoscenza delle disposizioni emanate.

Coerentemente con l’intento di proseguire nell’attività di semplificazione delle procedure e di trasparenza dei rapporti con le aziende, è stato incentivato, nel corso del 2010, il nuovo processo per la gestione del contenzioso amministrativo di cui al D.P.R. 314/2001, in riferimento all’applicazione della Tariffa dei premi.

In attuazione del processo di informatizzazione della procedura e di trattazione del ricorso in Direzione Regionale per mezzo del tentativo obbligatorio di composizione, l’Istituto aveva già provveduto a rilasciare in produzione, nel corso dell’anno 2009, l’applicativo che consente la presentazione on-line dei ricorsi amministrativi realizzando, in tal modo, un’ulteriore semplificazione del rapporto con il cliente, attraverso un sistema trasparente nei confronti dell’utenza esterna.

Nel 2010 si è registrato, rispetto al 2009, un aumento dei ricorsi presentati on-line che, pur non raggiungendo pienamente i risultati attesi, dimostra un chiaro interesse dell’utenza verso il nuovo sistema informatico introdotto.

Per quanto riguarda, poi, l’emissione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), la Direzione Regionale Sicilia nel corso del 2010 si è attivata presso le Sedi competenti per un puntuale monitoraggio delle attività volte alla suddetta emissione per appalti pubblici di lavori, servizi e forniture.

In modo specifico si è provveduto a monitorare i tempi medi di istruttoria e di emissione del DURC.

Dalle tabelle seguenti si osserva un miglioramento, per l’anno 2010, in ordine ai tempi medi della fase di istruttoria (fonte: INAIL - Procedure Aziende – Cruscotto monitoraggio DURC).

(23)

Dalla medesima fonte si rileva, inoltre, che nel corso del 2010 il numero dei DURC emessi dalle Sedi è notevolmente aumentato rispetto al 2009 (anno 2010: n. 89.558; anno 2009:

n. 54.455); i tempi medi di emissione risultano lievemente incrementati, ma sempre entro il termine dei 30 giorni di cui al D.M. 24 ottobre 2007. (Tavv. nn. 10 e 11)

Tavola n. 10 - Tempi medi istruttoria Inail per D.U.R.C. (espressi in giorni)

Anno 2010 Anno 2009 Scostamento %

6 7 -14,29

Tempi medi istruttoria D.u.r.c.

Tavola n. 11 – D.U.R.C.: tempi medi di emissione (espressi in giorni totali)

Anno di riferimento D.U.R.C. emessi Tempi medi emissione

2010 89.558 22

2009 54.455 21

Si evidenzia, poi, che nel corso dell’anno 2010 è stata svolta una forte azione di contrasto nei confronti delle aziende che, in dispregio delle leggi, continuano ad operare nel sommerso.

Il bilancio dei controlli ispettivi dell’Inail in Sicilia, dall’1 gennaio al 31 dicembre 2010, registra spazi di occupazione regolare ancora troppo bassi: risultano non in regola 1.027 aziende su 1.212 ispezionate, per un totale di 3,9 milioni di premi non versati.

Le ispezioni effettuate hanno interessato, soprattutto, i settori servizi ed edilizia.

Dalle risultanze delle verifiche effettuate in merito all’attività di Vigilanza Ispettiva per la linea Premi si registra un incremento del 9% delle aziende irregolari riscontrate nel 2010 rispetto a quelle dell’anno 2009. (Tav. n.12)

Tavola n. 12 – Aziende ispezionate

Anno di riferimento Aziende ispezionate Aziende irregolari Incidenza % Az. Irreg./Az. Ispez.

2010 1.212 1.027 85

2009 1.563 1.188 76

Sono da rilevare, infine, i nuovi compiti assunti dall’Inail nel corso del 2010 per effetto del D.L. 78/2010, convertito nella legge 122/2010, relativamente all’incorporazione dell’Ipsema e dell’Ispesl.

Si é avviata, infatti, l’integrazione organizzativa e funzionale connessa, innanzitutto, alle attività operative dei due Enti incorporati.

(24)

Per quanto riguarda le funzioni dell’Ipsema, l’Inail, nell’ambito dello svolgimento della propria funzione assicurativa, ha assunto la tutela degli addetti alla navigazione e alla pesca marittima. Pertanto, ha acquisito nel proprio portafoglio, i premi assicurativi afferenti alla gestione dei marittimi, confrontandosi anche con le differenti modalità di calcolo del premio basate su sistemi diversi di classificazione del rischio lavorativo e di applicazione delle aliquote alle retribuzioni imponibili.

(25)

Seconda Parte

Gli Infortuni e le patologie professionali

(26)
(27)

3. Il fenomeno infortunistico

3.1. Gli infortuni sul lavoro nel 2010: un confronto con l’anno precedente

I dati relativi agli infortuni denunciati all’Inail nell’anno 2010 (34.285) presentano un andamento stabile rispetto al 2009 (34.323), con una riduzione dell’-0,11% a fronte di un andamento nazionale in cui si rileva una riduzione dell’-1.87%.

Un calo del 0.31% si registra nella gestione “Industria e Servizi” e del 1.18% in

“Agricoltura”; tra i Dipendenti del “Conto Stato” si assiste ancora ad un trend crescente (2.93%) .

A livello territoriale, Catania (7.303), Palermo (7.192) - con un trend crescente rispetto al 2009 - e Messina (4.803) - con un trend decrescente rispetto al 2009 - sono le province che fanno registrare complessivamente il maggior numero di eventi infortunistici.

Diversamente, il focus sulle singole gestioni posiziona Ragusa (701), Catania (401) e Siracusa (341) tra le più colpite nella gestione “Agricoltura”.

Gli infortuni mortali, pari complessivamente a 69 casi, fanno registrare un’apprezzabile diminuzione di 18 unità rispetto al 2009 (-21%). Riduzioni significative si registrano presso le province di Caltanissetta (-60%), Catania (-38%) e Messina (-36%); presso Agrigento, Enna e Palermo si rileva, invece, un aumento rispettivamente di 3 e 2 unità. Un aumento di 1 caso mortale si evidenzia, inoltre, tra i “dipendenti dello stato”; dato che, a livello nazionale, risulta in diminuzione. tavv. (1a,1b,1c,1d)

2009 2010 2009 2010

AGRIGENTO 2.640 2.799 6,0 8 11

CALTANISSETTA 1.559 1.509 -3,2 10 4

CATANIA 6.967 7.303 4,8 21 13

ENNA 1.306 1.159 -11,3 - 3

MESSINA 5.027 4.803 -4,5 11 7

PALERMO 7.151 7.192 0,6 18 20

RAGUSA 3.713 3.787 2,0 4 1

SIRACUSA 2.897 2.695 -7,0 8 5

TRAPANI 3.063 3.038 -0,8 7 5

SICILIA 34.323 34.285 -0,11 87 69 ITALIA 790.112 775.374 -1,87 1.053 980 (*) Tav 1a - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2009-2010 e denunciati all'INAIL

per provincia e anno - TUTTE LE GESTIONI PROVINCE

TOTALE INFORTUNI

VAR % 2010/2009

CASI MORTALI

(28)

2009 2010 2009 2010

AGRIGENTO 241 236 -2,07 0 2

CALTANISSETTA 164 166 1,22 3 1 CATANIA 349 401 14,90 2 1

ENNA 173 190 9,83 0 0

MESSINA 223 181 -18,83 1 - PALERMO 218 166 -23,85 - 0 RAGUSA 718 701 -2,37 1 - SIRACUSA 280 341 21,79 1 2 TRAPANI 353 305 -13,60 2 - SICILIA 2.719 2.687 -1,18 10 6 ITALIA 52.665 50.121 -4,83 128 115 (*)

Tav 1b Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia e anno - AGRICOLTURA

PROVINCE TOTALE INFORTUNI VAR %

2010/2009

CASI MORTALI

2009 2010 2009 2010

AGRIGENTO 2.103 2.255 7,23 8 9 CALTANISSETTA 1.242 1.193 - 3,95 7 3 CATANIA 6.090 6.325 3,86 19 11 ENNA 1.012 870 - 14,03 - 3 MESSINA 4.349 4.181 - 3,86 9 7 PALERMO 6.279 6.383 1,66 18 20 RAGUSA 2.841 2.889 1,69 3 1 SIRACUSA 2.414 2.124 - 12,01 7 2 TRAPANI 2.440 2.461 0,86 5 5 SICILIA 28.770 28.681 - 0,31 76 61 ITALIA 705.241 692.795 - 1,76 907 849 (*)

Tav 1c Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia e anno - INDUSTRIA E SERVIZI

CASI MORTALI

PROVINCE TOTALE INFORTUNI VAR %

2010/2009

(29)

2009 2010 2009 2010 AGRIGENTO 296 308 4,05 - - CALTANISSETTA 153 150 -1,96 - - CATANIA 528 577 9,28 - 1 ENNA 121 99 -18,18 - - MESSINA 455 441 -3,08 1 - PALERMO 654 643 -1,68 - - RAGUSA 154 197 27,92 - - SIRACUSA 203 230 13,30 - 1 TRAPANI 270 272 0,74 - - SICILIA 2.834 2.917 2,93 1 2 ITALIA 32.206 32.458 0,78 18 16 (*) Tav 1d Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2009-2010 e denunciati

all'INAIL per provincia e anno - DIPENDENTI CONTO STATO

PROVINCE TOTALE INFORTUNI VAR %

2010/2009

CASI MORTALI

Dei 34.285 infortuni verificatisi nel 2010, 30.489 sono avvenuti in occasione di lavoro, modalità che comprende sia l’ambiente di lavoro ordinario (fabbrica, cantiere, terreno agricolo…) (28.128), sia gli infortuni da circolazione stradale occorsi ad autotrasportatori merci/persone, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale (2.361). Gli infortuni in itinere, avvenuti durante il percorso casa – lavoro - casa, ammontano a 3.796, con un aumento di 134 casi rispetto al 2009. Il maggior numero di eventi mortali si sono verificati in occasione di lavoro (56). La strada diventa teatro di evento nel 59% dei casi ed essa risulta più pericolosa nelle province di Palermo e Catania (22%), Messina (15%).

(tav. 1e).

2009 2010

var%

2010/2009 2009 2010 In occasione di lavoro 30.661 30.489 -0,56 65 56 di cui:

- Ambiente di lavoro ordinario 28.433 28.128 -1,07 43 28 (fabbrica, cantiere, terreno agricolo, ecc..)

- Circolazione stradale 2.228 2.361 5,97 22 28 (autotrasportatori merci/persone, commessi

viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale,ecc.)

In itinere 3.662 3.796 3,66 22 13 (percorso casa-lavoro-casa)

TOTALE 34.323 34.285 -0,11 87 69

infortuni infortuni mortali

Modalità di evento

TAV. 1e - Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009 e 2010 denunciati all'INAIL per modalità di evento - Complesso gestioni

(30)

La disaggregazione del dato per settore di attività economica mostra una concentrazione di eventi infortunistici all’interno della gestione “Industria” nel settore “Totale industrie manifatturiere” (3.316) cui segue il settore F “Costruzioni” (3.298). Tra i “Servizi” spicca per numerosità il settore “Trasporti” (2.641), seguito dal settore “Attività Immobiliari e Servizi alle Imprese” (2.275). (tav.1f).

In particolare, dal confronto con l’anno precedente, si evince una marcata riduzione nei settori Pubblica Amministrazione (-49.8%), Sanità (-41.4%), Costruzioni (-6.9%) e un aumento nei comparti Commercio (6.7%), Alberghiero (6.2%), Trasporti (3.9%). (tav. 1f bis)

Riferimenti

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