Corte di Cassazione
Ufficio dei Referenti per la formazione decentrata
Incontro di studio
Giudice ordinario Giudice speciale "Translatio iudicii"?
Roma 7 luglio 2005 ore 15,30 Corte di Cassazione - Aula Giallombardo
Presiede e introduce prof. Vincenzo Carbone
Presidente aggiunto della Corte di Cassazione
Relatori:
prof. Renato Oriani
Università Federico II Napoli prof. Eugenio Picozza Università Roma Tor Vergata dr. Filippo Patroni Griffi Consigliere di Stato Seguirà dibattito
Presentazione dell'incontro:
Il riparto di giurisdizione per blocchi di materie, invece che in base al tipo di situazione giuridica dedotta in giudizio, non sembra aver diminuito le incertezze in sede applicativa, specie dopo la sentenza 204/04 della Corte Costituzionale, e induce talvolta (spesso?) il difensore ad avanzare la medesima pretesa davanti a due giudici, ordinario e speciale, con sicuro danno economico e dispersione di attività. L'urgenza del problema induce a tentare immediate soluzioni giurisprudenziali, in attesa di futuri ed eventuali, rinnovati interventi del legislatore.
Una parte della dottrina prospetta i vantaggi della "Translatio iudicii", la quale permetterebbe di riassumere, senza iniziare di nuovo, la causa davanti al giudice diverso da quello già adito e privo di giurisdizione e consentirebbe la conservazione degli atti già compiuti, in particolare di quelli impeditivi delle decadenze, con rispetto del principio di economia processuale. Alla translatio sembrerebbe però ostare l'art 382, terzo comma cod. proc. civ., che prevede la cassazione senza rinvio, ed il problema acquista maggiore evidenza quando la Corte regolatrice afferma la giurisdizione del giudice speciale, già da questo negata (cfr Cass 14895/02; 7374/04) eventualmente solo in secondo grado. E' certo opportuna la discussione.