Enti locali e federalismo: primo piano Rubrica
1 Il Sole 24 Ore 23/07/2020 FISCO, TURISMO, CIG: IL DEFICIT AGGIUNTIVO SALE A 25 MILIARDI (M.Rogari)
2
12 Il Sole 24 Ore 23/07/2020 DALLA TRANSIZIONE ENERGETICA SPINTA AL PIL DELLO 0,8%
(N.Picchio)
5
1 Corriere della Sera 23/07/2020 SFORZO COMUNE SUL DIGITALE (P.Pisano) 6
31 Corriere della Sera 23/07/2020 "5G, NO AI DIVIETI DEI SINDACI" SULLE ANTENNE DECIDE LO STATO (A.Ducci)
7
8/9 La Repubblica 23/07/2020 SCATTA L'ASSALTO AI FONDI DEL RECOVERY E IL DEFICIT SALE ANCORA (R.Petrini)
8
1 Il Messaggero 23/07/2020 SGRAVI PER CHI TORNA AL LAVORO (A.Bassi) 10
3 Il Manifesto 23/07/2020 ARRIVA LA MANOVRA D'ESTATE, ALTRI VENTI MILIARDI IN DEFICIT
(M.Pierro)
14
Pubblica amministrazione Rubrica
1 Il Sole 24 Ore 23/07/2020 GUALTIERI: SI' A RATE LUNGHE, IN AUTUNNO MENO TASSE 2020 PER 3,8 MILIARDI (G.Trovati)
15
1 La Repubblica 23/07/2020 CONTE VUOLE GESTIRE I FONDI BRACCIO DI FERRO CON IL TESORO
(A.Penati/S.Rizzo)
16
Politica nazionale: primo piano Rubrica
10 Il Sole 24 Ore 23/07/2020 LE SCELTE DI CONTE TRA TASK FORCE E TENSIONI M5S
(L.Palmerini")
21
1 Corriere della Sera 23/07/2020 BILANCIO, CACCIA AI VOTI DI FI (E.Marro) 22
14 Corriere della Sera 23/07/2020 IL PASTICCIO DELLA LEGGE ELETTORALE IL VETO DI IV BLOCCA LA MAGGIORANZA (G.Falci)
24
29 Corriere della Sera 23/07/2020 IL POLITICAMENTE CORRETTO PERCHE' E' SFUGGITO DI MANO (A.Cazzullo)
25
1 La Repubblica 23/07/2020 LA CASERMA DELLA VERGOGNA (V.Varesi) 26
13 La Repubblica 23/07/2020 REGIONALI, L'IDEA DI CONTE IN PUGLIA CON EMILIANO ANCHE
SENZA INTESA COI 5S (G.Foschini)
28
1 La Stampa 23/07/2020 Int. a M.Landini: LANDINI: "LO STATO ENTRI NELLE IMPRESE"
RIFORME: CONTE LANCIA LA TASK FORCE (P.Griseri)
30
2 Il Messaggero 23/07/2020 Int. a E.Bonetti: "IL LAVORO FEMMINILE SIA UNA PRIORITA' IL GOVERNO VARI UN PIANO DI INCENTIVI" (M.Lombardi)
32
9 Il Messaggero 23/07/2020 Int. a G.Provenzano: "SUBITO RISORSE CONTRO LA POVERTA' EDUCATIVA E FISCALITA' DI VANTAGGIO PER IL
MEZZOGIORNO" (N.Santonastaso)
33
Economia nazionale: primo piano Rubrica
21 Il Sole 24 Ore 23/07/2020 L'EUROPA E LA GEOGRAFIA DELLA VULNERABILITA' (G.Ottaviano) 34
18 La Repubblica 23/07/2020 SORPASSO VERDE PER L'ENERGIA IN EUROPA VINCONO LE
RINNOVABILI (L.Pagni)
35
19 La Repubblica 23/07/2020 AUTOSTRADE, I FONDI ESTERI CONTRO IL GOVERNO ITALIANO "NON INVESTIREMO PIU' DA VOI" (G.Pons)
37
23 La Repubblica 23/07/2020 LA PARTITA DI POTERE SUI FONDI EUROPEI (S.Folli) 39
6/7 La Stampa 23/07/2020 CONTE, FESTA A META' ZINGARETTI E RENZI IN PRESSING SUL MES
(N.Carratelli)
40
8/9 La Stampa 23/07/2020 TASSE, LA SFORBICIATA D'AUTUNNO VALE 4 MILIARDI INCENTIVI
ALLE AZIENDE CHE RINUNCIANO ALLA C (L.Monticelli)
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Sommario Rassegna Stampa
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Fisco, turismo, Cig:
il deficit aggiuntivo sale a 25 miliardi
CONTI PUBBLICI
Un miliardo sarà destinato al piano per la scuola, al lavoro ne andranno io
Anche lo scostamento numero tre per finanziare la replica delle misu- re anticrisi lievita sul finale. E nella discussione al Consiglio dei mini- stri, proseguito ieri fino a tarda se- ra, punta a quota 25 miliardi: por- tando a ioo miliardi lo sforzo in di- savanzo di Governo e Parlamento.
Il conto puntuale delle misure indi- spensabili per la manovra estiva,
attesa al Consiglio dei ministri a ini- zio agosto, si era fermato poco sotto i 22 miliardi: ammortizzatori socia- li, fisco, scuola e turismo i motori che hanno spinto la macchina del nuovo deficit. il capitolo lavoro pro- mette di assorbire fino aio miliardi;
il rinvio delle scadenze fiscali di set- tembre costerà almeno altri 4-5 mi- liardi; e 5 miliardi vale la quota di nuovi aiuti per gli enti territoriali;
1-2 miliardi al fondo Pmi e 1,2 alla scuola. Infine ilturismo: il governo sta costruendo un pacchetto di aiuti per risollevare agenzie di viaggio ed eventi, con un occhio di riguardo a teatri, fiere e turismo congressuale.
Rogaci e Trovati a pag. 6
• Piccole impresse, LUI terzo è a rischio
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D Sole/2
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Cig, fisco e turismo spingono
il nuovo deficit verso 25 miliardi
Consiglio dei ministri. Al via il terzo scostamento anti crisi, voto in Parlamento mercoledì prossimo Al lavoro io miliardi, 3,8 al rinvio fiscale, 5,2 agli enti locali, 800 milioni al fondo Pmi e i alla scuola
Marco Rogari Gianni Trovati
ROMA
Come accaduto ai suoi predecessori di marzo e maggio, anche lo scosta- mento numero tre per finanziare la replica delle misure anticrisi lievita sul finale. E nella discussione al Con- siglio dei ministri proseguito ieri fino a tarda sera punta a quota 25 miliar- di: portando a ioo miliardi (si veda Sole 24 Ore di martedì) lo sforzo com- plessivo portato avanti in disavanzo da governo e Parlamento per contra- stare la ricaduta economica della pandemia. Ma con il continuo am- pliarsi degli spazi di indebitamento la cassa potrebbe mostare segni soffe- renza e rendere, di fatto, quasi obbli- gato il ricorso al Mes.
A spingere in alto la terza puntata del deficit aggiuntivo sono stati due fattori. L'accordo di Bruxelles sul Re- covery and Resilience Fund ha spaz- zato il campo dalle incognite dei rap- porti con la commissione Ue: e i cal- coli tecnici andati avanti anche ieri al ministero dell'Economia hanno po- tuto muoversi in un orizzonte un po' più ampio. Il conto puntuale delle mi- sure indispensabili per la manovra
estiva, attesa al Consiglio dei ministri nella prima settimana di agosto, si era fermato poco sotto quota 22 miliardi.
Ma l'esperienza insegna che un po' di margini di sicurezza aiutano, anche nel passaggio parlamentare e nei rap- porti con l'opposizione a partire da Forza Italia: utili in vista del via libera di Camera e Senato al nuovo disavan- zo, che è in programma per mercoledì prossimo (perorala data è stata fissa- ta al Senato) e ha bisogno della mag- gioranza assoluta dei componenti.
Ammortizzatori sociali, fisco, scuola e turismo sono stati i quattro motori che hanno spinto la macchina del nuovo deficit. Perché tra rifinan- ziamento della Cassa integrazione, Naspi e incentivi alle imprese, il capi- tolo lavoro promette di assorbire fino a io miliardi. Lo stesso ministro del- l'Economia Gualtieri ha ricordato ieri alla Camera i numeri monstre della Cig (2,1 miliardi di ore autorizzate per 12,6 milioni di lavoratori), con una spesa da 16,5 miliardi che «ha salvato almeno 1,5 milioni di posti di lavoro».
La manovra estiva dovrà avviare il percorso d'uscita da questa condizio- ne di emergenza, che però sarà lento e progressivo e dopo settembre chie- derà di rimettere mano al deficit per ottenere i prestiti Sure.
Il rinvio delle scadenze fiscali di settembre (si veda il servizio a pagina
23) costerà altri 3,8 miliardi. E 5,2 mi- liardi vale la quota di nuovi aiuti per gli enti territoriali: alle Regioni an- dranno 2,8 miliardi, i Comuni si at- tendono almeno un altro miliardo ab- bondante, 500 milioni sono per Pro- vince e Città metropolitane, ma nel- l'elenco ci sono anche 25o milioni circa per l'imposta di soggiorno e 500 per il trasporto locale in crisi.
Fra le repliche delle misure di mar- zo e maggio c'è poi il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi, che ha già accumulato richieste per 4,7 miliardi dei 5 stanziati e dovrebbe ot- tenere altri 800 milioni dal nuovo provvedimento.
L'elenco iniziale della manovra estiva si completa poi con due new entry: la scuola, che dovrebbe ottene- re 1,2-1,3 miliardi per abbassare un po' gli ostacoli sulla via della riapertura a settembre, e il turismo. Per questo comparto, simbolo dell'economia colpita dal Covid, il governo sta co- struendo un pacchetto di aiuti per ri- sollevare agenzie diviaggio ed eventi, con un occhio di riguardo a teatri e tu- rismo congressuale. Ma il filone vero e proprio degli aiuti ai settori più col- piti, promesso nelle settimane scorse anche dal ministro Gualtieri,bisogne- rà aspettare la manovra d'autunno. E le coperture degli aiuti europei.
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Dopo la Ue i conti I ministri Roberto Gualtieri e Vincenzo Amendola durante l'informativa del premier ieri alla
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III via libera delle Camere. Il nuovo deficit aggiuntivo deciso ieri dal Governo dovrà essere approvato dal Parlamento. II voto è in programma per mercoledì prossimo (per ora la data è stata fissata solo al Senato) e serve la maggioranza assoluta dei componentiDg Bankitalia e presidente Ivass.
Per Franco le compagnia assi- curative possono giocare un ruolo importante come investitore istitu- zionale, ma anche perla loro capaci- tà di offrire prote- zioni a imprese e famiglie
100 miliardi
I IL DISAVANZO COMPLESSIVO
Lo sforzo portato avanti in deficit da governo e Parlamento per contrastare la ricaduta economica della pandemia
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II Sole/2
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Dalla transizione energetica spinta al Pil dello 0,8%
CONFINDUSTRIA ENERGIA
Aurelio Regina: «Il green deal è una grande opportunità di crescita»
Nicoletta Picchio
Semplificazioni, certezza delle re- gole, governance, definendo il rap- porto tra Stato e enti locali. Bisogna agire su questi versanti e rilanciare gli investimenti per accelerare la transizione energetica del paese. E stato il filo rosso del convegno orga- nizzato da Confindustria Energia.
«Il green deal è una grande opportu- nità di crescita industriale, tanto più che abbiamo una leadership nella sostenibilità ambientale in Europa», ha detto Aurelio Regina, che in Con- findustria ha la delega per l'energia.
In base ad uno studio di Confin- dustria Energia sono stati stimati investimenti per no miliardi da qui al 2030: «Possono avere effetti per lo 0,8% di Pil all'anno», ha detto il pre- sidente della Confederazione, Giu- seppe Ricci. «Possiamo anche anda- re oltre, puntare a nuovi modelli di sviluppo come l'uso dell'idrogeno o dei rifiuti. Realizzare nuovi investi- menti e anche una riconversione in- dustriale. Ma occorre semplificare la burocrazia», ha continuato Ricci.
Un aspetto su cui ha insistito an- che Regina: il Piano nazionale inte- grato energia e clima prevede target ambiziosi: una riduzione delle emissioni di Cot del 40% attraverso un nuovo obiettivo per le fonti rin- novabili pari al3o% e per l'efficienza energetica del 39 per cento. Nello specifico per il settore elettrico la percentuale di produzione da rin- novabili è destinata a raggiungere quasi il 6o% a12o3o. «Si mobilite- ranno 500 miliardi di investimenti nei prossimi io anni e potranno es- sere rivisti al rialzo. Da tempo Con-
findustriaha evidenziato che il rag- giungimento di target così impor- tanti passa per lo snellimento delle pratiche burocratiche e procedi- menti autorizzativi più veloci. Il de- creto semplificazioni contiene le prime risposte», ha sottolineato Re- gina. Che ha messo in evidenza an- che alcuni aspetti geopolitici che ri- guardano il mercato europeo del gas naturale. «L'Europa — ha detto Regi- na - sta progressivamente arrivando alla dipendenza da un solo fornito- re, la Russia, per quasi 1150% del to- tale. E il prezzo del gas di fatto è de- terminato in Germania. Va rivaluta- to il ruolo che possono avere l'Italia e i paesi del Sud Europa possono avere nei confronti dell'intero Con- tinente, una partita che dobbiamo sostenere a Bruxelles».
Sia Marco Alverà, ad di Snam, che Stefano Donnarumma, ad di Terna, hanno sottolineato con i numeri l'impatto degli investimenti sul ter- ritorio. «I nostri investimenti sono made in Italy, coinvolgono l'indu- stria locale e la filiera. Ogni euro che investiamo ha un moltiplicatore di tre. Con un miliardo di investimenti all'anno mettiamo a disposizione risorse e tecnologie. L'Italia deve giocare un ruolo importante, per esempio essere un hub nell'idroge- no», ha detto Alverà.
«Accorciare le tempistiche — ha aggiunto Donnarumma - è nell'inte- resse di tutti: ogni miliardo investito da Terna ne genera tre in termini di Pil. Un intervento da 5 miliardi po- trebbe generare fino aiomila posti di lavoro, tra diretti e indotto, proprio nel Sud dove c'è più bisogno. Oggi un progetto importante di Tema si con- clude in circa io annidi cui 7 in auto- rizzazioni e 3 di realizzazione».
Dal Governo, un segnale di at- tenzione: «Serve un cambio di pas- so decisivo del quadro regolato- rio», ha detto il vice ministro al Mef, Antonio Misiani.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Ferallai ha nate pmziealla Germania:
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23-07-2020
CORRIERE DELLA SERA 1+28
LA LETTERA
Sforzo comune sul digitale
di Paola Pisano
sviamo in una fase di innovazione tecnologica e presto arriverà alle Camere il decreto sulla semplificazione. Serve uno sforzo anche dell'opposizione.
a pagina 28Innovazione 11 decreto legge sulla semplificazione presto
all'esame delle Camere. Serve lino sforzo anche dell'opposizione
DIGITALE, IMPEGNO COMUNE
di Paola Pisano
C
aro direttore, il di- battito sul diritto al- l'accesso a Internet aperto dal professor Romano Prodi e dal presidente del Parla- mento Europeo Da vid Sassoli mi induce a condividere con i suoi lettori al- cune riflessioni che riguardano l'Italia e l'Unione Europea
Viviamo in una fase storica di in- novazione tecnologica impetuosa.
Da tempo assistiamo all'esistenza di una molteplicità di velocità den- tro e fuori la nostra società. Alcune aziende internazionali corrono, so- no locomotive di questa evoluzione vorticosa e si potenziano. La socie- tà, nella vita di tutti i giorni, in un modo o nell'altro si adegua alle no- vità. Gli Stati democratici ai quali dobbiamo le nostre libertà arranca- no.Sì, gli Stati democratici arranca- no. Non che debbano assecondare qualsiasi avanzamento delle tecno- logie, ma non è bene che essi, nei più dinamici dei casi, debbano li- mitarsi a rincorrere le soluzioni tecniche fornite dai grandi gruppi internazionali. È avvilente che gli Stati democratici non si pongano quasi mai in posizione, se non di guida dell'evoluzione, almeno di ispirazione di una cornice giuridica di questi cambiamenti, i quali non andranno tutti disciplinati per leg- ge e tuttavia non sempre crescono sani se si trovano del tutto al di fuo- ri del diritto.
Ci rendiamo conto che l'Italia non dispone, nella sua macchina dello Stato, della quantità di com- petenze necessaria neI nostro tem-
po? Crediamo forse che, in maniera diffusa al suo interno, la nostra Re- pubblica sia provvista delle compe- tenze adatte a farle capire per tem- po la tecnologia in sé che adotterà e che di volta in volta verrà prodotta dai grandi gruppi? E in grado di va- lutare in anticipo l'impatto sociale e di politica internazionale che quella tecnologia avrà non solo nel medio o lungo periodo, perfino a breve termine?
Purtroppo, il nostro Paese tende a subire l'innovazione. Tende a oscillare tra due estremi: adottare acriticamente soluzioni tecnologi-
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Proiezione
Se abbiamo a cuore il futuro dell'Italia dobbiamo convergere su ciò che conviene all'intero Paese
che che non può darsi da solo o, per pregiudizio autorassicurante più che per argomentata valutazio- ne, a respingere le novità. Un socio fondatore dell'Unione Europea in- vece ha interesse a essere protago- nista deIl'innovazione.
Gli aiuti che ci stanno per arriva- re dall'Ue ci impongono un salto di qualità. E un'esigenza nostra, non pretesa altrui. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha defi- nito giustamente «storico» questo momento per l'Europa e per l'Italia.
Garantire a tutti l'accesso a inter-
net per esempio non significa solo garantire un'adeguata infrastruttu- ra di connettività (e il nostro Paese ne ha assoluto bisogno), ma anche un adeguato livello di alfabetizza- zione informatica di lavoratori e cittadini. Si rischia, altrimenti, di trovarsi come in una casa raggiunta dall'energia elettrica e però priva di lampadine e elettrodomestici inu- tilmente connessi. Terzo Stato del- l'Unione Europea per abitanti e per prodotto, abbiamo il dovere di assi- curare alI'Italia una posizione di avanguardia nella competizione in- ternazionale. E questa si basa mol- to sul dinamismo di ciascun Paese in campo tecnologico.
Ha scritto di recente Prodi: «La vera grande conseguenza del Co- vid-19 è che i giganti dell'Internet sono diventati i dominatori della
scena
mondiale, con una capacità di influenza politica ed economica senza precedenti». Ha osservato Sassoli: «Siamo abituati a pensare alla Rete troppo in termini di piat- taforme e algoritmi e meno in chia- ve di diritti».Far fronte a questi problemi, se- ri, significa superare logiche di
re- troguardia
e prefiggersi un recupe- ro del peso delle istituzioni demo- cratiche di fronte a questi cambia- menti. Significa, per esempio, rendere corrispondente al 2020 la Pubblica amministrazione.Nel decreto legge «Semplifica- zione e innovazione digitale», pre- sto all'esame dalle Camere, abbia- mo previsto una norma che obbli- ga tutti gli uffici pubblici salvo rare eccezioni a rendere anche digitali i rispettivi servizi. Ciò deve consenti-
re ai cittadini di poter effettuare dal proprio telefonino tutte Ie pratiche che li riguardano. Ma non nascon- diamoci la realtà: anche se ne sono presupposti, non bastano una leg- ge né la volontà di un governo per un'impresa del genere. Siamo chia- mati in tanti a una prova di respon- sabilità: sosteniamo l'applicazione di questa norma da parte della va- sta gamma di soggetti tenuti ad ap- plicarla o la si frena, si ostacola, si rallenta?
Occorre impegno attivo non esclusivamente dalle forze della maggioranza di governo. Lo dico, con rispetto e attenzione, a Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, rap- presentanti di italiani del cui impe- gno
non
possiamo fare a meno per mettere il nostro Paese in condizio- ni di reggere sempre meglio alla competizione internazionale. Lo dico anche agli enti locali, agli im- prenditori e alle organizzazioni sindacali.Chi è al governo oggi deve gestire una situazione complessa e stratifi- cata, frutto di decenni precedenti.
Chi andrà al governo in futuro do- vrà gestire anche ciò che viene de- terminato adesso. Se abbiamo a cuore presente e futuro dell'Italia dobbiamo recuperare proiezione in avanti e capacità di convergere su ciò che conviene all'intero Pae- se. L'alternativa è corrodere ciò che abbiamo. E il declino. Occorre
avanzare
per tempo, non arretrare.E, il più possibile, avanzare insie- me.
Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione
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23-07-2020
CORRIERE DELLA SERA 31
«5G, no ai divieti dei sindaci»
Sulle antenne decide lo Stato
Il Decreto Semplificazioni. Impianti a Messina, il Tar dà ragione a Vodafone
ROMA L'obiettivo è mettere un freno ai tanti sindaci che nei mesi scorsi hanno imposto li- mitazioni e divieti all'installa- zione delle antenne necessa- rie allo sviluppo della nuova rete 5G. In tutto sono oltre 500 i Comuni che hanno adot- tato ordinanze per impedire agli operatori di tic di proce- dere con i lavori e proprio questo lungo elenco di enti locali è quello che da subito dovrà fare i conti con la nor- ma inserita nel decreto Sem- plificazioni. In sostanza, il go- verno ha predisposto una mo- difica alla legge del 2001, che disciplinava le regole per l'in- sediamento di antenne e reti per le infrastrutture di tic, ste- rilizzando i poteri dei sindaci in materia. In base alla nuova norma del decreto i primi cit- tadini «non potranno intro- durre limitazioni alla localiz- zazione sul proprio territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroni- che di qualunque tipologia e non potranno fissare limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagneti- ci diversi rispetto a quelli sta- biliti dallo Stato». La mossa del governo, insomma, pare fondata sulla necessità di ga- rantire il percorso di realizza- zione della rete 5G, evitando veti e stop a livello locale a quella che dovrebbe essere l'infrastruttura indispensabi- le al processo di modernizza- zione e digitalizzazione del Paese.
Una priorità segnalata, del resto, anche nella relazione consegnata al governo dalla task force coordinata da Vitto- rio Colao, rammentando l'esi- genza di «escludere l'opponi- bilità locale» alla realizzazio- ne di nuove infrastrutture. Re- sta che a livello locale è destinata a montare la prote- sta dei sindaci. Uno dei primi a farsene interprete è il primo cittadino di Vicenza, France- sco Rucco, che lamenta: «La
II 5G prevede l'utilizzo di antenne perla trasmissione di dati tra dispositivi
«intelligenti»
decisione del governo vieta ai sindaci di intervenire con un'ordinanza a tutela della sa- lute pubblica per quanto ri- guarda il tema dell'esposizio- ne ai campi elettromagnetici.
Viene resa così inefficace l'or- dinanza che ho firmato nel maggio scorso, come le tante altre ordinanze emesse dai sindaci di tutta Italia. In que- sto modo, pertanto — dice Rucco —, il governo esautora i sindaci che rappresentano la
massima autorità sanitaria lo- cale e che quindi hanno la re- sponsabilità della salute dei cittadini». A protestare è an- che il presidente di Anci Vene- to, Mario Conte, che osserva:
«Una limitazione all'autono- mia dei sindaci su un tema delicato che tocca da vicino le comunità e il paesaggio». Ma il fronte per i sindaci è dupli- ce, poiché molti operatori di tic hanno fatto ricorso al Tar contro le ordinanze dei Co- muni. In alcuni casi, come a Messina, il Tar siciliano si è già espresso, accogliendo la richiesta di Vodafone di so- spendere l'ordinanza anti 5G adottata dal Comune. La deci- sione dei giudici amministra- tivi evidenzia, tra l'altro, che la valutazione sui rischi sanitari è di esclusiva competenza dell'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale.
Andrea Ducci
G RIPRODUZIONE RISERVA-FA
500
i Comuni
che hanno adottato ordinanze per impedire agli operatori tic di procedere con i lavori di insediamento di antenne e reti infrastrut- turali
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Economia
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17-7;;.<5G. no ai divieti dei sindaci»
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23-07-2020
~1 ~ "maga° 1+4
Sgravi per chi torna al lavoro
>Il governo vara una nuova manovra da 25 miliardi: decontribuzione de1100% per le aziende che rinunciano alla Cig. Stato d'emergenza verso la proroga. Iva mensile a partire dal 2021
ROMA Varata una manovra da 25 miliardi. Bassi, Bisozzi, Gentili, Lombardie Mancini alle pag.2, 3,4,5 e 7
Lo scostamento di bilancio
Una manovra da 25 miliardi nuovo stop ai licenziamenti sgravi per chi torna al lavoro
>Dal governo ancora deficit per le misure >Per le aziende che rinunciano alla Cassa anti-crisi. Cig prorogata per 18 settimane in arrivo una decontribuzione pari a1100%
sL PFtOVVOtMF ñfl O
ROMA Un'altra manovra, La ter- za cal quest'anno.Ancora una volta per fronteggiare le conse- guenze economiche della pan- demie. Per finanziarla, ieri sera îl governo ha dato il via libera a nuovo deficit. Un ulteriore sco- stamento di bilancio da 25 mi- liardi di curo che ha portato il conto complessivo dell'indebi- tamento necessario a finanzia- re le misure emergenziaali a 100 miliardi di curo. 1l livello che, a inizio pandemia, il vice mini- stro dell'economia Laura Ca- stelli, aveva indicato come tar- get per l'anno. Questa volta, pe- rò, i governo ha potuto approva- re il nuovo deficit più a cuor leg..
pero, forte dell'approvazione del Recovery fumi europeo che porterà nelle casse italiane ol- tre 200 miliardi, 82 dei quali a fondo perduto. H 10% di queste risorse, circa 20 miliardi, po- tranno essere usate già que- st'anno, per tutte le misure adottante da febbraio in poi. Si-
gnifica che i soldi europei po- tranno essere usati per abbatte- re il deficit coprendo spese già
STANZIATI 13 MILIARDI PER LA SCUOLA AIUTI AI COMPARII CHE NON SI SONO RIPRESI COME TURISMO E SETTORE AUTO
sostenute, come per esempio gli ec:obomts o gli incentivi alle auto elettriche.
Ma a cosa serviranno i 25 mi- liardi del nuovo scostanicnio?
A molte cose, soprattutto ad al-- lungi:are e in parte modificare, alcune delle misure di emergen- za già in vigore. A partire dalla Cassa integrazione legata al Co- vid. Per ora sono state finanzia- te 18 settimane. 1.',allunttamen- to dovrebbe essere di altre 18 settimane in modo da arrivare lino alla fine dell'anno e sarà concesso solo alle imprese che hanno registrato un calo del fat- turato almeno del 20% e hanno
giù terminato le precedenti 18 re le causali, una misura sulla settimane. Ma ci sarà una navi- quale sping e molto il Pd. Nelle th. Una misura per indurre le riunioni tecniche di ieri sul de- imprese a richiamare i lavorato- creto poi, si G molto discusso ri e a riprendere l'attività, Chi ri- della questione della scadenza nuncera alla Cassa rntegrazio- fiscale del 16 settembre. quella ne e richiamerà i suoi dipender- in cui le imprese dovrebbero pa- ni, otterr r una decenni finzione gare le tasse congelate a marzo, del 10€)'i;i Lino sgravio sul costo aprile e maggio per il lockdo- dcl lavoro alternativo alla Cigg, wn, La vice ministro Castelli ha Un passo importante per prova- proposto la cancellazione di re a uscire dall'emergenza, an- una parte dei versamenti, una che perché ieri il ministro sorta eli condono. Ma sono dell'Economia Gualtieri ha ri- emerse delle clil'iicrdtù tecniche.
cordato che sono state autoriz- Diversi contribuenti avrebbero Late fino ad oggi 2.1 miliardi di onorato l'appuntamento con il ore di Cig per una spesa di 16.5 Fisco nonostante la moratoria.
miliardi di turo. Misure che so- Dunque la cancellazione ti- no servite ad evitare 1,5 milioni schierebhe di punire chi ha ver- di licenziamenti, sato il dovuto. Dunque si sareb-
LE MODIFICHE be
deciso di optare per un versa- Non sarà l'unica norma nel me- mento a rate delle tasse sospese ria della manovra di agosto. l.c'- che vada ben oltre il 20121 (si gato alla Cig ci sarà anche la parla di scadenze lunghissime, proroga del blocco dei licenzia a 5-11) anni) c' clac copra almeno menti che scade il 17 agosto. Sa- metà della cifra dovuta, per le rà allungata finca fine anno so- casse dello Stato si tratterebbe lo per le imprese che fanno ri- di uno sforzo che vale 4 'Militi.- corso alla Cassa Covid. Ci sarà. c'li. Sempre nel decreto, dos'rcb- poi. la possibilità fínn aalla fine be entrare anche uno stanzia- dell'anno di prorogare i contrat- utente di 1,3 miliardi dieuroper ti a termine senza dover indica- la scuola. Risorse che servii-cb--Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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23-07-2020
~1 ~ "maga° 1+4
boro a garantire foia ripartenzd ordinata del prossimo anno sco- lastico. La lista delle misure da introdurre nel prcRivedimenio è, in realta, in continuo aggior- namento Ci saranno nuovi aiu- ti per i settori più colpiti dalla crisi, come il turismo e l'auto.
Per il primo, gli albergatori han- no chiesto l'estensione dell'eco- bonus del 110`?t, anche alle loro
strutture, Ci sar)'lii rifinanzia- mento del Fondo Centrale diga- ranzia, che ì allabase anche dei prestiti fino a 30 mila curo ga- rantiti dallo Stato. Ancora in- certa invece, la proroga di altre due scadenze: i blocco degli atti di accertamento dell'Agenzia delle Entrate che scade il 31 ago- sto, e la moratoria sui prestiti delle banche che scade il 30 set-
II ministro dell'Economia Gualtieri ieri al Senato [Me LAPPESSEI
tcmbre, Difficile ai momento ipotizzare, comunque, una ri- presa dell'arrivo delle cartelle esattoriali a settembre (ce ne so- no b milioni già pronte .solo da notificare), Nel provvedimento, infine, ci sarà il ristoro delle en- trate fiscali per Regioni e Comu- ni, crollate a causa del lockdo- wn.
Andrea Bassi
Ma=K. . ,1, ~ -;~:
GUALTIERI: ABBIAMO SALVATO 1,5 MILIONI IDI POSTI CON I NOSTRI INTERVENTI, PER GLI AMMORTIZZATORI SPESI 16,5 MILIARDI
La norma
5G ï sindaci non potrai ìno imporre limitazioni
I «sindaci non potranno introdurre limitazioni alla localizzazione sul proprio territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualunque tipologia e non potranno fissare limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici diversi rispetto a quelli stabiliti dallo Stato». E quanto si legge sul sito del dipartimento dell'Innovazione, in base alle previsioni contenute nel decreto Semplificazioni sul 5g (articolo 38). In molti comuni
italiani eano state adottte delibere più restrittive rispetto alle norme nazionali che rendevano complessa la costruzione delle reti
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Tasse
Rate più lunghe per quelle sospese
S
t va verso unarateizzazione più lunga per il versamento delle tasse sospese alle imprese durante i mesi del lockdown (marzo, aprile e maggio), Le imposte andrebbero versate entro il 16 settembre con la possibilità di una rateizzazione in quattro rate con l'ultima entro dicembre. L'intenzione del governo sarebbe quella di far slittare oltre la metà delle tasse dovute (4 m iliardi su 7 totali) dopo il 2021 attraverso una rateizzazione più lunga (anche a 5 anni). Sul tavolo c'è
anche l'ipotesi di una cancellazione di parte delle im poste rimaste da versare relativamente ai mesi di chiusura (proposta dalla vice mi nistra Laura Castelli), ma ci sarebbero dei problemi tecnici da risolvere.
La maratona fiscale
20 LUGLIO
51 versamenti tra cui Irpel, Ires, Irap,lva.
diritti camerati, imposta di bollo fatture etettroniche,
contributi previdenziali
30 'LUGLIO
Altri 65 versamenti
31 LUGLIO
Altri 26 versamenti.
modello rimborsi Iva trimestrale e per operazioni con l'estera
Incasso stimato per lo Stato IRPEF
13,5 miliardi 0 6,2
saldo
33,9 miliardi,
di curo
Le partite Iva in Italia
6 milioni
• 5,2 milioni
imprese attive
• 23%
occupati totali italiani
• 900mila
professionisti alle Camere LQ~
di Commercio non sonni
Enti locali
In arrivo contributi a Comuni e Regioni
I
l decreto conterrà anche un ristoro perle mancate entrate fiscali a Comuni e Regioni i cui bilanci sono stati duramente colpiti a causa della chiusura delle attività economiche legata alla pandemia. Per le Regioni allo stanziamentodi 1,5 miliardi previsto dal Dl rilancio si aggiungeranno con il prossimo scostamentodi bilancio altri 2,8 miliardi, che porteranno il contributo straordinario ad un totale di 5.3 miliardi. Alle Regioni a statuto ordinario andranno1,7 miliardi (di cui 500 milioni già stanziati dal DI rilancio e 1,2 miliardi aggiuntivi) e alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome 2,6 miliardi (di cui I miliardo previsti dal Dl rilancio e ulteriori 1,6 miliardi previstidall'accordo). Cifre analoghe ci saranno per i Comuni.
7,3
Le nuove partite Iva
Primo trimestre 2020
• 159.740
le aperture
• -19%
il caro rispetta at 2019
• 78,1%
persone fisiche
• 19,16%
società dl capitali
• 3,6%
alle società dl persone
IRES
20,3 miliardi
%,,_ 7'1
tl~in
13,2
ac4%nnl:u
Ripartizione territoriale 45,2%
al Nord
21,5%
al Centra
quasi 33%
al Sud e Isole
L' 47,6%
lunder 35 anni
31,7%
16.5'0 anni
L'Ego-Hutt
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23-07-2020
I1 "magro 1+4 Le misure
Licenziamenti Il blocco allungato alla fine dell'anno
C
i sarà un allungamento anche del bloccodei licenziamenti. Si tratta di una delle misure più discusse assunte durante l'emergenza. L'attuale blocco scade il prossimo 17 agosto. Dal giorno successivo, in teoria, le imprese sarebbero libere di mandare a casa i propri dipendenti. Il decreto di agosto prorogherà il divieto di licenziamento legandolo alla Cassa integrazione per il Covid. Cosa significa? Che chi chiede accesso all'ammortizzatore sociale che sarà prolungato fino alla fine dell'anno, non potrà licenziare i dipendenti. Il divieto di licenziamento comunque cadrà definitivamente in alcuni casi: le imprese che sono fallite, quelle che hanno deciso la chiusura e in caso di accordi individuali tra l'impresa e il lavoratore raggiunti con l'assistenza del sindacato.Imprese
Rifinanziamento del Fondo di garanzia
N
el decreto da 25 miliardi di curo che il governo approverà ad agosto, sarà previsto anche un rifinanziamento del Fondo Centrale di garanzia, il fondo gestito dal Mediocredito Centrale e che serve per fornire la garanzia pubblica alle banche per i prestiti alle imprese. La misura più nota è ilfinanziamento fino a 30 mila euro garantito al 100%
dallo Stato. Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d'Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari per l'accesso al Fondo di Garanzia per le Pmi abbiano con tinuato a crescere nella settimana dal 3 al 10 luglio, a 1,04 milioni, per un importo di
finanziamenti di circa 76 miliardi. In particolare, al 101uglio sono stati erogati quasi l'85% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo.
17.,!! 33gIlessaggrro
,
Sgravi per chi torna al lavoro z=z.zur=====raz,•,1
Covid.appold pikaatt
.Z.7.13a11:7 ij:Iny,iot...Ziil.d. I
1.0 se...strumento dì bd,..k,
Una manovra da 25 miliardi nuovo stop ai licenziamein i sgravi per cln torna al la v: io
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23-07-2020
il manifesto 3
MARIO PIERRO
1111 Il governo ha varato la ri- chiesta di autorizzazione a un nuovo scostamento di bilancio da 1,1 punti di Pii: venti miliar- di di euro. Si tratta della terza manovra in extradeficit dopo l'inizio della pandemia del Co- vid 19. Al momento il totale fa 100 miliardi di euro. In vista della prossima legge di bilan- cio una parte di questo sforzo finanziario potrebbe essere so- stenuto dall'anticipo del 10%
del «Recovery Fund», pari a più di 20 miliardi di euro. La confe- renza dei capigruppo al Sena- to ha deciso che si H nuovo de- creto del governo sarà votato mercoledì 29 luglio da palazzo Madama. Per l'approvazione dello scostamento il governo ha bisogno della maggioranza assoluta. Forza Italia ha condi- zionato il suo voto a un chiari- mento sul rinvio delle scaden- ze fiscali di settembre e all'az- zeramento degli interessi alle piccole imprese in difficoltà che verseranno in agosto.
LE RISORSE stanziate dalla nuo- va manovra andranno a copri- re le nuove spese per la scuola (300 milioni che si aggiunge- ranno al miliardo di cui ha par- lato la ministra dell'istruzione Lucia Azzolina); 2,8 miliardi serviranno per colmare i bu- chi di bilancio di regioni e pro- vince autonome (totale pari a 5,3 miliardi, di cui 3 ai comu- ni); stralcio per le imprese di circa 4 dei 13 miliardi di versa- menti fiscali rinviati da marzo scorso. Fino ad oggi è stata sta- bilita «la sospensione dei versa- menti di marzo, aprile e mag- gio con ripresa da settembre per tutti i contribuenti con per- dite - ha detto il ministro dell'E- conomia Roberto Gualtieri ieri in question time alla Camera - è intenzione del governo utiliz- zare il prossimo scostamento per rimodulare ulteriormente questo pagamento previsto per settembre riducendo signi- ficativamente l'onere per i con- tribuenti per il 2021». «Il gover- no deve fare tutto il possibile, ma non è pensabile sospende- re a tempo indeterminato tut- ti i versamenti fiscali - ha ag- giunto il viceministro dell'Eco-
* Misure di emergenza per scuola, proroga delle scadenze fiscali e Cig, nuovi fondi agli enti locali
CHIESTO IL TERZO SCOSTAMENTO DI BILANCIO DA MARZO
Arriva la manovra d'estate, altri venti miliardi in deficit
11 ministro dell'Economia Gualtieri e quello per gli affari europei Amendola, foto LaPresse nomia Antonio Misiani nella
mattinata ieri - Abbiamo rin- viato i pagamenti di marzo, aprile e maggio. E sono tante ri- sorse. Ora è possibile rateizzar- le in quattro mesi da marzo a dicembre, ma è utile allungare questa tempistica di versamen- to e con lo scostamento finan- zieremo questa misura».
NEL PACCHETTO approvato dal governo un'importanza parti-
Fondi agli incentivi per nuove assunzioni e defiscalizzazioni.
Misiani (Mef):
«Non è possibile estendere la cassa integrazione all'infinito"
colare è stata data al rinnovo degli ammortizzatori sociali pari ad almeno otto miliardi, che si aggiungeranno agli ol- tre 16 miliardi già stanziati che hanno finanziato quasi 2,1 miliardi di ore di cassa integra- zione, di cui 1,1 miliardi di cas- sa integrazione ordinaria. I la- voratori dipendenti che ne hanno beneficiato sono stati all'incirca 12,6 milioni. Lo sfor- zo finanziario potrebbe essere sostenuto tra la fine di que- st'anno e il prossimo dalle ri- sorse del programma europeo
«Sere» a sostegno delle casse in- tegrazioni in scadenza. Per l'I- talia è previsto un fondo pari ad almeno 20 miliardi di euro (sui 100 complessivi).
IN QUESTE SETTIMANE si è di- scusso sull'opportunità di ag- giungere una proroga genera- lizzata della cassa integrazio- ne oppure restringere la pla- tea distinguendo per settori o per cali di fatturato. Tutto que- sto richiede anche una nuova proroga del blocco dei licenzia- menti che per il momento ha
impedito la prevista massiccia ondata di licenziamenti che av- verrà al momento della scaden- za dei termini. Alcune stime, anche del governo, parlano di almeno mezzo milione di nuo- vi disoccupati. Ieri la Filcams Cgil ha lanciato l'allarme per i settori del turismo, commer- cio e appalti di servizi che han- no esaurito 18 settimane di Fis e Cig in deroga. AI governo è stata chiesta una proroga alme- no fino all'avvio della ripresa.
IL GOVERNO si è detto consape- vole di non «potere estendere la cassa integrazione all'infini- to» ha detto il viceministro Mi- siani. E ha pensato di proporre incentivi alle assunzioni e per le decontribuzioni a favore del- le imprese. Un rimedio che ap- pare insufficiente per fermare l'ondata. Nessuna risorsa ag- giuntiva è stata per il momen- to stanziata per finanziare tu- tele sociali fondamentali co- me l'estensione del cosiddetto
«reddito di cittadinanza» oppu- re per l'annunciata riforma de- gli ammortizzatori sociali.
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23-07-2020 1+23
D Sole/2
11S
Fisco
Gualtieri: sì a rate lunghe, in autunno
meno tasse 2020 per 3,8 miliardi
Gianni Trovati
—a pagina 23
GUALTIERI IN PARLAMENTO: SANZIONI PER LE SCADENZE DI LUGLIO? VALUTEREMO
Rate lunghe, in autunno meno tasse per 3,8 miliardi
Nuovo calendario fiscale nella riforma: si pagherà per cassa, stop a saldi e acconti
Gianni Trovati
ROMA
Nella manovra d'estate arriverà la nuova riscrittura del calendario dei pagamenti di settembre, e «ridurrà significativamente l'onere per i contribuenti per il 2020». La ridu- zione, in termini di deficit, varrà 3,8 miliardi. Mentre sulle sanzioni per chi ha sforato la scadenza del 20 lu- glio si sta «valutando» una possibi- le sospensione.
Il terreno minato delle scadenze fi- scali che sta animando la battaglia fra professionisti, autonomi e governo è stato al centro anche del question ti- me di ieri alla Camera del ministro dell'Economia Gualtieri.
Sugli obblighi di settembre inter- verrà la manovra estiva. Come anti- cipato sul Sole 24 Ore di ieri, il Mef sta lavorando a una forte dilatazione del calendario, per spalmare su più anni
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA Presto confronto con gli operatori e gli intermediari sul nuovo fisco per cassa
le rate che non saranno dovute nel
2020. Da qui arriverebbe la «riduzio- ne significativa dell'onere» evocata ieri dal titolare dei conti. La sua por- tata dipende da quanto deficit sarà dedicato al capitolo fiscale della ma- novra: in questi giorni si è lavorato a uno spostamento da 3,8 miliardi, ma il conto potrebbe salire un po'. Fatto sta che superato San Silvestro le rica- dute di finanza pubblica si fanno re- lative, e lo Stato potrà attendere a lungo il completamento dei versa-
menti a cui rinuncia quest'anno.
Diverso è il discorso per la scaden- za fissata al 20luglio per Pmi e auto- nomi soggetti agli Isa. In questo caso la questione riguarda il fisco sui red- diti 2019, prima della crisi, ed è gene- rale, non limitata a imprese e partite Iva in crisi come nel caso delle so- spensioni di marzo-maggio. Su que- sti presupposti il governo ha voluto evitare la sospensione, per mantene- re un flusso di cassa in entrata che an- che con l'autoliquidazione ha dato
«segnali positivi» secondo Gualtieri:
i dati al 3o giugno indicano nonostan- te i rinvii un -516 milioni per l'Irpef, e un -932 milioni accanto alla voce Ires.
Sulla moratoria delle sanzioni, che se annunciata prima del 20 luglio si sa- rebbe ovviamente trasformata in un rinvio generalizzato dei termini, il ministro non ha chiuso del tutto: «va- luteremo». Ma ha voluto ridurne il peso con due cifre: «Il saldo medio annuale di un contribuente forfetta- rio nel 2019 è stato di 400 euro», ha detto, per cui la maggiorazione dello 0,40% prevista peril primo mese di ri- tardo sarebbe «pari a 1,26 euro». Na- turalmente i numeri effettivi di cia- scuno dipendono dalla sua condizio- ne individuale.
Ma il superamento della guerriglia continua sulle scadenze, che il Covid ha solo intensificato, arriverà per Gualtieri con la riforma fiscale. Che punta a superare il balletto di acconti e saldi per approdare a «una diluizio- ne nel corso dell'anno degli importi da versare». È il "fisco per cassa" a cui il Mef sta lavorando con l'agenzia delle Entrate. Sulla sua costruzione partirà presto un confronto «con gli operatori e gli intermediari», pro- mette il ministro, perché "semplifi- care il sistema fiscale è nell'interesse di tutti». Ma può avere i suoi costi.
RIPRUD.210 W. RISERVATA
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la Repubblica
Ve c~d11'tczlra
Conte vuole gestire i fondi Braccio di ferro
con il Tesoro
Le idee per la ripartenza
II fisco
di Alessandro Penati
Le infrastrutture
di Sergio Rizzo
La scuola
di Chiara Saraceno
Il digitale
di Riccardo Luna
La sanità
di Daniela Minerva
L'occupazione
di Tito Boeri
Le imprese
di Roberto Rho alle pagine IO e II Gli altri servizi
alle pagine 8 e 9
LE IDEE
I soldi dell'Ue e le riforme
che ci servono
Con il via libera al Recovery Fund tocca all'Italia varare un piano che consenta di approfittare di questa occasione storica. Sette firme cli Repubblica spiegano
le priorità nelle scelte del governo e mettono in guardia dai possibili errori Chiedono regole certe, più chiare e un vero cambio di passo sulla tecnologia
xsnwuNr
la Repubblica _ ~ La f..IhPllll.l
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la Repubblica
11 fisco
L'evasione recuperata sia restituita ai contribuenti
di Alessandro Penati
T T na riforma fiscale dovrebbe per l.) prima cosa puntare a
semplificazione e certezza del diritto.
Troppi tributi e scadenze:
bisognerebbe accorparli. Lo stesso dicasi per i beni con aliquote Iva agevolate. La foresta di deduzioni, detrazioni, sussidi e agevolazioni va disboscata. Ma per vincere la
resistenza dichi ne beneficia, bisognerebbe restituire automaticamente a tutti i contribuenti, in proporzione ai tributi dovuti, i maggiori introiti per lo Stato. Stesso approccio nella "lotta all'evasione": l'evasione fiscale recuperata andrebbe restituita in
modo automatico ai contribuenti, invece di andare a finanziare spesa pubblica. Tempi troppo lunghi del contenzioso, giudici tributari poco specializzati, delibere contraddittorie sullo stesso tributo (e il gran numero di casi in cui l'Agen zia delle Entrate soccombe) dipingono un sistema dove il diritto non è certo.
Nella riformulazione delle imposte sulle persone fisiche si dovrebbe abbandonare il mito della
progressività a scopi redistributivi:
meglio redistribuire con il welfare egli investimenti pubblici, favorendo efficienza e semplicità del sistema tributario. Ma oltre al cuneo fiscale del Iavoro va ridotto anche quello del capitale: senza imprese che rischiano non c'è crescita. ORI RO ºUzfoNE RISERVATA
Le infrastrutture Il denaro non manca ma servono regole efficaci
di Sergio Rizzo
P
er le infrastrutture l'umica cosa che qui non manca è il denaro. Almeno se sono veri í calcoli del Cresme, secondo cui le disponibilità garantite dalle varie leggi finanziarie, sommate ai fondi europei inutilizzati e ai contributi privati, avevano raggiunto a fine 2019 i 200 miliardi. Peccatosolo che non si riescano a spendere tutti questi soldi con l'efficienza
necessaria. Per un Paese con un disperato bisogno di ammodernare la propria dotazione
infrastrutturale questo è un problema ben più grave di eventuali vincoli di bilancio.
Purtroppo va avanti così da decenni: tanto che per aprire i cantieri di un'opera pubblica del valore di 50 milioni, ci vogliono nove anni Ecco le credenziali con cui adesso ci
potremmo presentare a Bruxelles
rivendicando risorse del recovery fund per le nostre infrastrutture. E il bello è che ci arriveremmo con un'idea di semplificazione, quella prevista dal decreto approvato "salvo intese" dal consiglio dei ministri che di sicuro contraddice tutti i principi fondanti del mercato unico europeo annullando la concorrenza in un settore nel quale già scarsa. Come si potrà far digerire a Bruxelles un decreto secondo cui in Italia le procedure di gara per le opere pubbliche vengono abolite per un anno, e sui lavori più
importanti aleggia addirittura il fantasma del commissario, è proprio difficile immaginare.
Se dunque speriamo davvero di utilizzare un po' dei denari europei per le infrastrutture, quel decreto va ripensato con semplificazioni vere e non scorciatoie indigeste. @RIPROD zIONE RISERVATA
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Quotidiano
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la Repubblica
Per
investiamo
del
superamento ripartire umano,
cambiare
'impegno
L
sull'educazione pianoil
la scuola 4,5-5% del Pil
Non
un
strumento altri imprese, digitalizzati.
possiamo più essere gli ultimi in Europa
di Chiara
di investimenti dall'investimento
Saraceno
sulla scuola e
va posto al centro per il della crisi. Occorre
sul capitale allo studio e
che vede l'Italia agli posti in Europa in
di spesa. Come hanno
di Riccardo
rivestire nel digitale.
I ormai. È una settore a parte.
che settori: scuola,
turismo Poi specifiche:la connettività,
Luna
Lo dicono tutti priorità. Ma il digitale non è
E il più potente abbiamo per innovare gli
sanità, giustizia,
sul diritto e cultura vanno
ci sono alcune cose prima è la dove pure
in media con l'Unione (ma va portata subito la ultra larga ovunque, nelle cosiddette "aree
Il vero investimento è però un altro: è quello le nostre competenze sull'educazione,
ultimi termini chiesto associazioni lavorano l'adolescenza questa essere
totale degli investimenti, gradualmente sullo di un investimento compreso tra il Píl nazionale. Una portata servirebbe delle risorse necessarie norma, e dove necessario patrimonio edilizio inadeguato da ogni inclusa la sicurezza, dell'emergenza
la qualità dell'istruzione più equa e incisiva, povertà educativa scolastica, nel nostro inaccettabilmente dall'essere una costituirebbe un promuovere lo sociale ed economico presenti e future infrastruttura del
le nove reti di
(EducAzioni) che con e per l'infanzia e
a Conte, a finalità dovrebbe destinato 1115% del
per attestarsi sul
digitali.
certificato Paesi.
abbiamo popolazione ormai vetture persone andare come nella
digitalizzarsi, ricopia insomma le
italiani Germania), truffa serve Stato
CORIPRODD2IONE
viaggiamo Europea banda anche bianche").
da fare capitale umano, standard europeo
in educazione
A giugno il nostro Avere cittadini male Internet è
davanti.
di
esiste l'automobile:
e più strade, a guidare a cavallo.
cavalli. E
l'Unione europea ha ultimo posto fra 28
che usano poco e 4,5 e il 5 per cento del
spesa di questa a dotare le scuole
per mettere a rinnovare, un largamente
punto dì vista, anche prima Covid 19, a mig forare
rendendola a contrastare la e
la
dispersionePaese alte. Lungi
spesa a fondo perduto, investimento per sviluppo e il benessere
delle generazioni sulla più importante
Paese.© RIPRODUZIONE RISERVATA
forse la sfida più grande che È come se avessimo Lina ottimi cavallerizzi quando
puoi fare più ma se non insegni alle continueranno ad O peggio useranno le auto quello che accade spesso
che per di snellire i processi, li creando mostri. Serve
per aumentare in fretta di almeno cinque milioni di
Francia e i corsi fantasma e passato. Tra l'altro non
legge, c'è già e obbliga lo alla Rai.
pubblica amministrazione invece
tali e quali un piano competenze
(per raggiungere evitando del recente neanche una a farlo. Assieme
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la Repubblica
Ricostruire la rete dei medici di base
di Daniela Minerva
L
a chiaramente, pandemia del come Covid in 19 filigrana, ha mostratoquel che serve al nostro Servizio sanitario nazionale. E i soldi europei sono indispensabili per affrontare l'autunno in sicurezza sul fronte coronavirus, e per ridare forza al sistema: i risparmi degliscorsi arali hanno messo tutti in pericolo anche sui fronti della
prevenzione, diagnosi e cura di tumori, cardiopatie, malattie neurologiche.
Seguendo la filigrana svelata da Covid, bisogna potenziare il territorio: un sistema centrato sull'ospedale e sull'eccellenza, come quello lombardo, è sbagliato e oggi nessuno ne dubita più. Bisogna quindi sedersi al tavolo coi medici di base e trovare un accordo per farli lavorare in modo da assistere la popolazione 24 ore su 24.1n luoghi sempre vicini a noi, che ci curano, rispondono ai nostri dubbi, ci insegnano la prevenzione primaria e fanno la prima diagnosi di tutte le malattie. E così controllano cosa succede nel paese, chilometro per chilometro. Poi bisogna mettere in sicurezza gli ospedali: innanzitutto costruendo reparti Covid (o malattie infettive in generale), con accessi separati, ma anche mettendo in essere procedure per le infezioni ospedaliere.
Infine: bisogna vaccinare tutti contro l'influenza stagionale, per evitare che si sommi al Covid e faccia deflagrare di nuovo la bomba epidemica.
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Pubblica amministrazione più vicina a chi produce
di Roberto Rho
S
già prima della fine dell'anno, e davvero la prima mossa del governo,sarà la riproposizione e il rifinanziamento di un nuovo piano Industria 4.0 - con un super ammortamento possibilmente esteso dalle sole "macchine" a tutte le spese per l'innovazione e l'ammodernamentotecnologico delle imprese - allora si potrà quantomeno dire che
Giuseppe Conte avrà dimostrato la capacità di riconoscere e
correggere i propri errori: il piano Industria 4.0, figlio dei governi dí centrosinistra, è stato ampiamente depotenziato negli anni successivi.
Ma ciò di cui hanno davvero bisogno le imprese, per tornare a crescere e ad assumere, attiene ancor più all'ambiente in cui operano che alla cassa a cui attingere.
Hanno bisogno di una Pubblica
amministrazione che funzioni, di servizi pubblici efficienti (e trasparenti), di
infrastrutture, fisiche e digitali, all'altezza di un Paese che guarda al futuro, di
investimenti nel capitale umano. Alle aziende - che non li trovavano neppure quando i fatturati crescevano in doppia cifra - servono ingegneri, tecnici, operai
specializzati chele scuole e le università italiane non producono, quantomeno non in numero sufficiente. Servono regole certe e la garanzia che vengano rispettate. Si potrebbe cominciare da qui: dalla possibilità di riscuotere i crediti arretrati, o di compensarli con i debiti, dalla garanzia di tempi
ragionevoli per í crediti Iva, dal rispetto dei contratti e delle sentenze. Sarebbe già una rivoluzione .TAIRRODUZIONE RISERVATA
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la Repubblica
L'occupazione Competenze e servizi
per i nuovi lavoratori
di Tito Boeri
I soldi del Recovery Fund dovranno essere utilizzati per piani dí investimento coerenti con le raccomandazioni della Commissione Ue. Ci potranno essere anche spese correnti, ma in misura marginale e comunque solo se accessorie alle spese di investimento. Queste condizioni escludono molte idee di questi giorni, dall'estensione
della Cassa integrazione al finanziamento del reddito
d'emergenza. La spesa perle politiche del welfare e del lavoro è tipicamente spesa corrente, non in conto capitale. Nelle ultime raccomandazioni della
Commissione si fa riferimento alla necessità di costruire un «sistema di protezione sociale adeguato, in particolare peri lavoratori atipici» e di promuovere
«modalità di lavoro flessibili e sostegno attivo all'occupazione», oltre che a rafforzare l'«apprendimento a distanza e miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali».
Quindi, ad esempio, investimenti per ampliare la copertura assicurativa dei cosiddetti
gig
workers (come una piattaforma per registrare tutte le prestazioni svolte), far dialogare i sistemi informativi regionali sulla formazione professionale, completare la digitalizzazione dei centri per l'impiego, offrire formazione digitale ai lavoratori in Cassa integrazione, potrebbero ambire ad essere finanziati con questi fondi. L'augurio è che i progetti operativi in queste aree ci siano già o siano in dirittura d'arrivo. Anche perché il 70% delle risorse dovrà essere impegnato (se non erogato) entro i primi due anni. Quindi è fondamentale partire subito .eRIRRODUZIORERISERUuraPrimo piano .5r
,., tfuriop?r1'
II percorso del Recovery Fund (dati in miliardi di euro)
Presta Aiuti a fondo
perduto
127 81
miliardi wilinrJì
M~i
j..;k~ETI!& 7k!m1ml~-
REI
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Dove andranno Investiti
Pubblica Amministrazione
Concorrenza
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Giustizia
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Economia Green Infrastrutture
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Fisco
Mercato lavoro
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Quotidiano
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Data Pagina Foglio
23-07-2020 10
D Sole/2
11S
POLITICA 2.0
ECONOMIA & SOCIETÀ
di
Lina Palmerini
LE SCELTE DI CONTE
TRA TASK FORCE E TENSIONI M5S
U
n punto segnato fuori casa non si traduce auto- maticamente in un suc- cesso in casa. Così accade per Conte, ieri accolto in Parla- mento dagli applausi dalla sua maggioranza che però nascondo- no tanti nervosismi per come si sta rafforzando la sua premier- ship. Prima si diceva che il lockdown e l'effetto Covid gli ave- vano regalato una ribalta mediati- ca che l'aveva spinto al vertice del gradimento popolare ma adesso c'è il risultato ottenuto in Europa, che è qualcosa di più solido e con- creto di una serie di conferenze stampa. Ed è questa sua "scalata"che dà fastidio a un'area dei 5 Stel- le - si dice che il primo a soffrirne sia Di Maío - ma pure dalle parti del Pd e dei renziani.
Per ragioni diverse, ovviamen- te, pezzi di partiti della coalizione puntano a ridimensionarlo: in- nanzitutto nei grillini dove è aperta la gara per la leadership e Conte sta conquistando sul campo la posi- zione di chi può guidare la transi- zione del Movimento lontano dal vaffa-day e vicino al centro-sini- stra. Un bivio che non tutti accetta- no. Molti leggono così la reazione un po' stizzita di Luigi Di Maio quando dice che se Conte aspira al- la leadership deve iscriversi ai 5 Stelle. Lasciando perdere i rumors sulle manovre del ministro degli Esteri per liberarsi di Conte, è evi- dente che il successo del premier è una minaccia pure per Italia Viva.
Già nella fase pre-Covid, Renzi lan- ciava ultimatum ma a maggior ra-
vorrebbe andare a pescare consen- si. Nel Pd invece le tensioni saran- no più visibili quando entrerà nel vivo la partita per la successione al Colle su cui sono già in gara espo- nenti e ministri dei Democratici.
Insomma, per il presidente del Consiglio il tempo per gustare la sua vittoria a Bruxelles si è già con- sumato e da ieri ha ricominciato a destreggiarsi tra le trappole politi- che e quelle tecnico-amministrati- ve per scrivere un Piano che deve essere mandato a Bruxelles entro 1115 ottobre. Per questo ieri a chi gli chiedeva se stesse già pensando a una task force lui confermava di sì.
In questo caso però - come gli con- sigliava Romano Prodi - non potrà somigliare alla commissione Co- lao innanzitutto perché non baste- rà presentare il Recovery Plan ma servirà seguire l'andamento e la realizzazione degli investimenti da postazioni che sono dentro le am- ministrazioni pubbliche. L'ex pre- mier di Bologna suggeriva, infatti, di creare un gruppo di lavoro «non esterno al Governo che mobiliti tutti i ministri, in primis dell'eco- nomia» e che possa servirsi anche di esperti esterni.
Il punto però è che accanto alle difficoltà di costruire questo network burocratico ci sono quelle insidie politiche di cui si parlava e che vanno arginate. Qui, il consiglio arriva da Renato Brunetta, che ieri chiedeva a Conte di coinvolgere il centro-destra nella scrittura del Piano cominciando da subito, in- terpellando l'opposizione già sullo scostamento di bilancio appena va- rato dal Consiglio dei ministri. «Co- me pensa di costruire l'Action Plan o anche passare la sessione di bilan- cio con la sua fragile maggioranza?»
domandava Brunetta al premier. E Conte sembra essersi dato anche una risposta con quella nuova aper- tura che ha fatto ieri alle opposizioni in Parlamento. Sarà anche questo il tormentone dell'estate.
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«Politica 2.o Economia&Società»
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23-07-2020
CORRIERE DELLA SERA 1+3
Ripartenza II governo chiede altri 25 miliardi di deficit, ma in Senato la maggioranza è a rischio
Bilancio, caccia- ai v di FI
Conte in Aula dopo Bruxelles: ha vinto l'Italia. Il Pd riapre il fronte del Mes
Il premier Conte è andato in Parlamento a riferire degli in- contri e dei risultati ottenuti a Bruxelles. Plaribadito che «ha vinto l'Italia» e ha aggiunto che <d'Unione Europea è stata all'altezza della sua storia, del- la sua missione e del suo de- stino». Ora tocca all'Italia con- cretizzare il piano di investi- menti. Ma il Pd apre un nuovo fronte nella maggioranza: la richiesta dei fondi previsti dal Mes, il meccanismo di stabili- tà europea. Un'ipotesi che fi- no ad ora ha visto i 5 Stelle contrari. Intanto il governo è pronto ad approvare uno sco- stamento di bilancio di 25 mi- liardi, ma la maggioranza non ha i numeri. Servono i voti di Forza Italia.
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