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RELAZIONE RIASSUNTIVA

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Academic year: 2022

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Procedura di valutazione comparativa, per titoli ed esami, per n. 1 posto di Ricercatore Universitario - settore L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Verona – Avviso di bando pubblicato su G.U. n.

47 del 17.06.2003 – III sessione 2003

RELAZIONE RIASSUNTIVA

La Commissione Giudicatrice della valutazione comparativa per n. 1 posto di ricercatore universitario, settore L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica della Facoltà di Lettere e Filosofia, composta come segue:

prof. Rino Avesani prof. Lucia Rosa Gualdo

dott. Maria Rosaria Pia Matrella

si è riunita in Roma presso il Dipartimento di Filologia Classica Della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma “La sapienza”, per la I riunione, il giorno 1 aprile 2004 [v. verbale 1] e si è insediata in Verona presso il Dipartimento di Linguistica Letteratura e Scienze della Comunicazione nei giorni 21- 25 giugno 2004.

Nella tenutasi a Roma il giorno 1 aprile la Commissione, nominata con D.R. n. 2001-2003 prot. n.

30223 del 30.10.2003 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 88 del 11.11.2003, ha preso visione del D.R. n. 1191-2003 prot. n. 16556 del 10.06.2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 17.06.2003, con il quale è stata indetta la procedura di valutazione comparativa di cui sopra; si è inoltre preso atto del regolamento di ateneo e della legislazione relativa alle procedure di reclutamento dei ricercatori universitari, nonché dei criteri valutativi generali stabiliti dal D.P.R.

117/2000, relativi alle pubblicazioni scientifiche, al curriculum complessivo e ai singoli titoli da valutare specificamente.

La Commissione ha constatato che nessuno dei candidati ammessi alla procedura di valutazione comparativa ha presentato istanza di ricusazione dei commissari, nei termini legislativi previsti, ed ha accertato l’assenza di vincoli di parentela ed affinità tra i commissari e i candidati, ai sensi degli artt. 51 e 52 del Codice di Procedura Civile.

La Commissione ha quindi determinato, ai sensi del citato DPR 117/2000, gli specifici criteri di massima relativi alla procedura in oggetto, stabilendo le modalità di valutazione delle pubblicazioni scientifiche e dei titoli dei candidati, e le procedure valutative inerenti l'espletamento e la valutazione delle prove d'esame e della comparazione finale.

Tali criteri di massima, che vengono allegati anche alla presente relazione, sono stati pubblicizzati, per almeno 7 giorni prima della prosecuzione dei lavori, a cura del Responsabile Amministrativo della procedura.

Nella seconda riunione, tenutasi il giorno 21 giugno, la Commissione Giudicatrice ha proceduto alla valutazione delle pubblicazioni scientifiche e dei titoli presentati dai candidati, formulando quindi i relativi giudizi individuali e il giudizio collegiale per ogni candidato ammesso alla procedura di valutazione comparativa [vedi giudizi allegati].

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Le prove d’esame si sono svolte regolarmente nei giorni 22 – 23 giugno (prove scritte) e nel giorno 24 giugno (prova orale).

Alle prove si sono presentati i seguenti candidati:

I prova scritta:

DOTT. EDOARDO BIANCHINI

DOTT. EDOARDO FERRARINI DOTT. ROBERTO GAMBERINI DOTT. CINZIA GRIFONI

II prova scritta:

DOTT. EDOARDO BIANCHINI DOTT. EDOARDO FERRARINI DOTT. ROBERTO GAMBERINI DOTT. CINZIA GRIFONI

prova orale:

DOTT. EDOARDO BIANCHINI

DOTT. EDOARDO FERRARINI DOTT. ROBERTO GAMBERINI DOTT. CINZIA GRIFONI

Non si sono invece presentati alle prove i candidati dott. Corinna Bottiglieri, dott. Lucia Castaldi, dott.

Maria Pasqualina Pillolla.

Durante le prove non si è ritirato nessun candidato.

Gli argomenti oggetto delle prove d'esame sono stati:

per la I prova scritta è stato estratto il tema n. 2 “Tipologie e intenti della storiografia medievale fino al secolo XIII”.

per la II prova scritta è stato estratto il tema n. 3 Biondo Flavio, Italia Illustrata, Romandiola (passi sulle origini dell'umanesimo, dall'ed. Basilea 1559, 346 D-347B

per la prova orale:

1. dott Edoardo Bianchini: vengono discusse le prove scritte [1) tema n. 2 sulla storiografia medievale; 2) traduzione e commento di un brano tratto dall’Italia Illustrata di Biondo Flavio], le pubblicazioni scientifiche (criterio seguito nella traduzione dei Carmina Burana ); si sottopone quindi al candidato un brano di un testo scientifico relativo alla disciplina nella lingua straniera da lui prescelta (francese).

2. dott. Edoardo Ferrarini: vengono discusse le prove scritte [come sopra] e le pubblicazioni scientifiche (utilizzazione della tecnologia digitale per l’edizione di un testo mediolatino;

contestualizzazzione della Littera “De bono animae” di Gosmario da Verona); si sottopone al

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candidato un brano scientifico relativo alla disciplina nella lingua straniera da lui prescelta (tedesco).

3. dott. Roberto Gamberini: vengono discusse le prove scritte [come sopra] e le pubblicazioni scientifiche (criteri scientifici da lui seguiti nell’edizione del Metrum Leonis di Leone di Vercelli e problematiche relative alla sua biografia); si sottopone al candidato un brano di un testo scientifico relativo alla disciplina nella lingua stramiera da lui prescelta (tedesco).

4. dott. Cinzia Grifoni: vengono discusse le prove scritte [come sopra] e le pubblicazioni scientifiche (importanza e significato delle glosse bibliche in età carolingia), viene quindi sottoposto alla candidata un testo scientifico relativo alla disciplina nella lingua straniera da lei prescelta (tedesco).

Si allegano alla presente relazione riassuntiva, quale sua parte integrante, i giudizi individuali e collegiali relativi alle prove scritte e alle prove orali sostenute dai candidati, nonché i giudizi complessivi.

Per quanto sopra esposto, ai sensi del DPR 117/2000, al termine dei lavori e previa valutazione comparativa la Commissione indica quale indica quale VINCITORE della procedura valutativa per un posto di ricercatore, settore L-FIL-LET/08 della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Verona, il dott Edoardo Ferrarini, nato a Verona, il 12 gennaio 1972.

La seduta è tolta alle ore 13.30 del giorno 25 giugno 2004, con la chiusura definitiva dei lavori.

Gli atti procedurali, comprensivi dei verbali delle singole riunioni e della presente relazione riassuntiva, con annessi i giudizi individuali e collegiali relativi ad ogni fase della valutazione, vengono consegnati in data odierna al Responsabile del Procedimento, per il previsto accertamento di regolarità degli atti stessi entro i 30 giorni stabiliti dalla legge, tramite emanazione di decreto rettorale.

Letto, approvato e sottoscritto

LA COMMISSIONE

prof. Rino Avesani prof. Lucia Rosa Gualdo.

dott. Maria Rosaria Pia Matrella Verona, 25 giugno 2004

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ALLEGATI ALLA RELAZIONE RIASSUNTIVA C

RITERI DI MASSIMA

Ai sensi del D.P.R. n. 117 del 23.03.2000, per valutare il curriculum complessivo dei candidati e le pubblicazioni scientifiche, ai fini dell’espressione dei giudizi individuali e collegiali, la Commissione tiene in considerazione i seguenti criteri:

a) originalità e innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico;

b) apporto individuale del candidato, analiticamente determinato nei lavori in collaborazione;

c) congruenza dell’attività del candidato con le discipline comprese nel settore scientifico-disciplinare per il quale è bandita la procedura, ovvero con tematiche interdisciplinari che le comprendano;

d) rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all’interno della comunità scientifica;

e) continuità temporale della produzione scientifica, anche in relazione alla evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientifico-disciplinare.

Per i fini di cui sopra la commissione farà anche ricorso, ove possibile, a parametri riconosciuti in ambito scientifico internazionale.

Costituiscono, in ogni caso, titoli da valutare specificamente:

a) l’attività didattica svolta anche all'estero;

b) i servizi prestati negli atenei e negli enti di ricerca, italiani e stranieri;

c) l’attività di ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri;

d) i titoli di Dottore di Ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca;

e) il servizio prestato nei periodi di distacco presso i soggetti di cui all'art.3 - comma 2 - del DL 27.07.1999 n.297;

f) l’organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca;

g) il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico, svolte in ambito nazionale ed internazionale.

Procedure valutative dei candidati

A ciascuna prova, il candidato si presenterà munito di un valido documento di riconoscimento, i cui estremi verranno annotati su un apposito foglio-presenze, recante l’elenco dei candidati, unitamente alla firma degli interessati. Il foglio dovrà essere siglato da tutti i componenti della commissione e allegato al verbale della relativa seduta.

Criteri di espletamento e valutazione della I prova scritta:

La prima prova scritta, fissata per il giorno 27 aprile alle ore 9, avrà la durata di quattro ore.

Costituiscono criterio di valutazione per tale prova:

1) Sviluppo dell’elaborato congruente con il titolo proposto;

2) Livello di conoscenza e approfondimento dell’argomento trattato;

3) Chiarezza, completezza e attualità della trattazione;

4) Capacità di sintesi e proprietà di linguaggio.

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Criteri di espletamento e valutazione della II prova scritta:

La seconda prova scritta, fissata per il giorno 28 aprile alle ore 9, avrà la durata di quattro ore.

Costituiscono criterio di valutazione per tale prova:

1) Comprensione e adeguata resa italiana del brano proposto;

2) Capacità esegetiche;

3) Chiarezza e rigore espositivo.

Criteri di espletamento e valutazione della prova orale:

Le prove orali avranno inizio il giorno 29 aprile alle ore 9.

Costituiscono criterio di valutazione per la prova orale:

1) Capacità di discutere in modo esauriente e puntuale sulla produzione scientifica presentata;

2) Padronanza degli approcci metodologici e dei punti fondamentali trattati nelle prove scritte;

3) Capacità di interpretare un brano di un testo scientifico relativo alla disciplina nella lingua straniera prescelta dal candidato.

Criteri con i quali la Commissione procederà alla valutazione comparativa finale.

La Commissione procederà allla valutazione comparativa finale tenendo conto:

1) dei giudizi singoli e collegiali relativi alle pubblicazioni scientifiche e ai titoli;

2) dei giudizi singoli e collegiali relativi alle prove scritte;

3) dei giudizi singoli e collegiali relativi alla prova orale.

GIUDIZI DEI SINGOLI COMMISSARI E GIUDIZIO COLLEGIALE RELATIVI ALLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE E AI TITOLI

• CANDIDATO: DOTT. EDOARDO BIANCHINI Giudizi individuali

Commissario : prof. Rino Avesani

Il candidato è professore ordinario di latino e greco nei licei classici e di italiano e latino nei licei, non privo di temporanee esperienze di insegnamento universitario.

Tra le pubblicazioni presentate, pertiene propriamente al settore disciplinare del nostro concorso la traduzione commentata dei Carmina Burana, che, come la traduzione commentata di alcuni testi tardoantichi, risponde soprattutto a criteri di intelligente divulgazione.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

Il candidato, ordinario di latino e greco e di italiano e latino nei licei, ha avuto anche qualche esperienza di insegnamento universitario.

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Le pubblicazioni presentate rispondono solo in parte all’ambito disciplinare dell’attuale concorso. Il Bianchini si è infatti rivolto da un lato allo studio della storia e della dialettologia della lingua italiana, e poi, in modo rilevante, ad una intelligente e raffinata divulgazione di opere tardo antiche e alto medievali, come la traduzione italiana di alcuni componimenti di Claudiano, dei Carmina Priapea e dei Carmina Burana.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

Ordinario di Latino e Greco nei Licei classici nonché di Italiano e Latino nei Licei, il candidato vanta esperienze, sia pur di breve durata, nel campo della didattica universitaria, a partire dall’anno accademico 1997-98 (Università per Stranieri di Perugia, Università di Palermo). Al suo interesse per gli studi di storia della lingua e della dialettologia italiane si deve il volume Italiano straniero. Piccolo repertorio storico dei barbarismi e dei significati che mutano nella lingua italiana, .

Rispondono invece al principio di una intelligente e dotta divulgazione della poesia latina tardo-antica e medievale le traduzioni con commento degli epitalami e dei fescennini di Claudiano, dei Carmina Priapea e dei Carmina Burana.

Giudizio collegiale

Edoardo Bianchini si è laureato in Grammatica Greca e Latina presso l’Università degli Studi di Firenze.

Professore di ruolo di latino e greco e di italiano e latino nei licei, il candidato ha tenuto delle lezioni all’Università degli Studi di Palermo e all’Università per Stranieri di Perugia.

Al suo interesse per gli studi di storia della lingua e della dialettologia italiane si deve il volume Italiano straniero. Piccolo repertorio storico dei barbarismi e dei significati che mutano nella lingua italiana, Perugia 1999.

Ha curato inoltre le traduzioni con commento di alcuni componimenti poetici di Claudiano (Epitalamio e fescennini per le nozze di Onorio e Maria e C. Claudiano Per Palladio e Celerina. Per Lorenzo.

Epitalami), dei Carmina Priapea e dei Carmina Burana.

Del tutto estraneo al settore disciplinare oggetto del presente concorso il saggio relativo alla storia della lingua italiana. Solo marginale appare il rapporto tra le sue opere di traduzione e commento di Claudiano; resta - e non appare molto significativo - il suo contributo alla divulgazione dei Carmina Burana.

• CANDIDATO: DOTT. CORINNA BOTTIGLIERI Giudici individuali

Commissario: prof. Rino Avesani

Asse portante delle ricerche della candidata è la letteratura, agiografica specialmente, del monastero di Saint-Amand, che tra i secoli VIII e XII, anche per l'attività dello scriptorium ebbe un rilievo culturale

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notevole. Frutto principale di queste indagini è l'edizione critica commentata della Vita Sancti Amandi metrica di Milone di Saint-Amand, edizione presentata in forma provvisoria, ma fornita di ampia e particolareggiata Introduzione anche sui vari aspetti del testo. In un articolo precedente la candidata ne aveva illustrato gli echeggiamenti biblici. Oltre a ciò, un ampio saggio in due parti (la seconda è in corso di stampa) è poi dedicato ad una variazione ritmica della Vita del Santo. Due contributi riguardano Folcuino, abate del monastero tra i secoli XI e XII. L'ampia e robusta attività di ricerca pertiene anche adaltri interessi, come mostrano le voci per il Lexikon des Mittelalters e l'indagine sui codici veronesi con ritmi latini.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

Dotata di una vasta esperienza di ricerca di studi in ambito classico e mediolatino, arricchita anche da numerose esperienze di studio in Germania e da un’ottima conoscenza della lingua tedesca, la candidata ha concentrato i suoi interessi sulla poesia ritmica dell’alto Medio Evo e in particolare sulle opere di Milone e di Falcuino di Saint Amand.

Per quel che riguarda Milone, segnaliamo l’edizione provvisoria della sua Vita Sancti Amandi metrica, il saggio sull’utilizzazione della Bibbia in tale composizione e infine la voce Milo Elsonensis monachus in Medieval Latin Texts and Their Transmission. Per Falcuino, ricordiamo gli articoli Falcuin von Saint Amand und die Musa Thalia e Il paradiso perduto del monaco Falcuino.

In queste, come in molte altre pubblicazioni, si nota una vasta gamma di interessi ed una solida preparazione filologica e critica.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

Il curriculum della candidata parla di una buona formazione classica e di un ottimo tirocinio nel campo della filologia mediolatina, arricchito anche da esperienze di soggiorni di studio all’estero.

La candidata ha partecipato a più di un convegno in veste di relatrice. Ha collaborato e collabora a diversi progetti di ricerca. Vanta anche qualche esperienza nel campo della didattica universitaria.

La produzione scientifica , di notevole consistenza, dimostra capacità di analisi critica, e varietà di interessi. Quello prevalente riguarda l’agiografia, e in particolare quella dell'ambiente monastico di Saint Amand. Oltre all' edizione provvisoria della Vita metrica di Sant’Amando di Maastricht di Milone di Saint-Amand è presenta anche questi saggi sull'argomento : L’utilizzazione della Bibbia nella Vita Sancti Amandi metrica di Milone di Saint-Amand ; Oceano contigua regio Aquitanica. Una

“variazione ritmica” sulla Vita di S. Amando di Maastricht ; Oceano contigua regio Aquitanica. Una”

variazione ritmica” sulla vita di S. Amando di Maastricht. Parte seconda. Edizione del testo, fonti e modelli ; Folcuin von Saint Amand und die Muse Thalia e Il paradiso perduto del monaco Folcuino.

Un poema dell’XI secolo proveniente da Saint-Amand.

Altro settore di indagine privilegiato dalla candidata è quello della versificazione ritmica : nasce così lo studio I codici veronesi di ritmi latini: origini e problemi. Con l’edizione del ritmo Audite filii Hominum (ms. Verona, Bibl. Cap. LXXXVIII).

Giudizio collegiale:

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Laureata in lettere classiche presso l’Università degli Studi di Salerno nel 1992 è stata vincitrice di borsa di studio per il corso di perfezionamento post-laurea “Estetica, poetica e teoria della critica”

presso l’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Ha conseguito nel 1997 il titolo di dottore di ricerca frequentando il Dottorato in Filologia Mediolatina con sede presso l’Università di Firenze. Nel 1998 è risultata vincitrice di una borsa di studio annuale per ricerche di filologia e letteratura latina medievale della fondazione “Ezio Franceschini”. Nel 1999 ha conseguito una borsa di studio per ricerche post-dottorato del Deutscher Akademischer Austauschdienst da svolgere presso il Seminar für mittellateinische Philologie della Freie Universität di Berlino. Nel dicembre del medesimo anno è risultata vincitrice di un assegno di ricerca biennale relativo al progetto “Caratteri della cultura monastica in Europa (secoli X-XIII )” presso il Dipartimento di Latinità e Medioevo dell’Università di Salerno (responsabile prof. M. Oldoni). Per gli anni 2001-2002 è stata titolare di un finanziamento, erogato dall’Università degli Studi di Salerno per la ricerca sulla “Tradizione di testi letterari e scuole monastiche fra Età carolingia e XII secolo : il caso di Saint Amand”.

Dal 1998 collabora come componente dell’unità di ricerca di Napoli Università “Federico II” al progetto internazionale Corpus of Latin Rhythmical Texts già diretto dal prof. I Deug-Su. Dal 1998 collabora a Medioevo Latino. Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo.

Nell’anno accademico 2001-2002 ha tenuto alcune lezioni seminariali all’interno del Corso di Letteratura Latina Medievale della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Lecce.

La produzione scientifica si articola in diversi filoni tematici. Uno è quello che riguarda l’agiografia, e in particolare quella di età carolingia. L’ edizione provvisoria della Vita metrica di Sant’Amando di Maastricht di Milone di Saint-Amand è preceduta dai saggi già pubblicati L’utilizzazione della Bibbia nella Vita Sancti Amandi metrica di Milone di Saint-Amand, Firenze 2001, 317-317; 'Oceano contigua regio Aquitanica'. Una “variazione ritmica” sulla Vita di S. Amando di Maastricht; e dai saggi, in corso di stampa La poesia agiografica nella scuola di Saint-Amand: un panorama di autori e testi;

'Oceano contigua regio Aquitanica'. Una” variazione ritmica” sulla vita di S. Amando di Maastricht.

Parte seconda. Edizione del testo, fonti e modelli.

Altro settore di indagine privilegiato dalla candidata è quello della versificazione ritmica : nasce così lo studio I codici veronesi di ritmi latini: origini e problemi. Con l’edizione del ritmo Audite filii Hominum (ms. Verona, Bibl. Cap. LXXXVIII).

Alla produzione poetica di Folcuino di Saint-Amand sono invece dedicati i due saggi : Folcuin von Saint Amand und die Muse Thalia e Il paradiso perduto del monaco Folcuino. Un poema dell’XI secolo proveniente da Saint-Amand.

Dello stato degli studi della medievistica in Italia parla il saggio Letteratura Latina medievale in Italia.

Muovono da interessi “extravagantes” rispetto a quelli su indicati gli articoli: Così è morto Nerone. Un aneddoto storiografico in un manoscritto di Valenciennes; Elisabetta Gonzaga.

Alla candidata si devono ancora due voci del Lexikon des Mittelalters: Wilhelm von Rubruk e Vita Cuthberti.

Ha curato recensioni per diverse riviste specialistiche.

La varietà di interessi e la ricchezza dei contributi apportati agli studi medioatini, rendono la produzione della candidata degna della massima considerazione ai fini del presente concorso

• CANDIDATO: DOTT. LUCIA CASTALDI

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Commissario: prof. Rino Avesani

Ottima institutio specialmente in ambito paleografico, codicologico e della tradizione manoscritta.

Particolarmente notevoli nella produzione scientifica della candidata il volume I della Vita Gregorii primi papae di Giovanni Immonide, concernente la tradizione manoscritta dell'opera, e il saggio sui nuovi testimoni della Vita Gregorii di Paolo Diacono. Anche vanno segnalati il contributo per un'edizione critica dei Dialogi nonché le sue indagini codicologiche e filogiche su importanti codici biblici.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

La candidata ha un solido curriculum di studio e di ricerca nell’ambito della codicologia, della paleografia e della tradizione testuale dei testi mediolatini.

Tra le pubblicazioni si segnala in particolare il I volume dell’edizione della Vita Gregorii I papae di Giovanni Immonide, relativo alla tradizione manoscritta del testo e il saggio su nuovi testimoni della Vita Gregorii di Paolo Diacono; sempre a proposito di Gregorio Magno, è in corso di stampa un suo contributo preparatorio Per un’edizione critica dei ‘Dialogi’.

Di carattere paleografico-codicologico sono i suoi contributi alla riproduzione in CDRom della Bibbia Amiatina, e il catalogo della mostra sulle Bibbie miniate della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

Il profilo curricolare della candidata attesta la sua ottima formazione di base e il suo tirocinio di eccellenza nel campo della codicologia, della paleografia, e quindi dell’ecdotica dei testi mediolatini.

Notevole è il suo coinvolgimento in progetti di ricerca, come intensa è la sua attività di partecipazione in veste di relatrice a convegni.

Gli interessi di ricerca della candidata sono rivolti in prevalenza alla tradizione manoscritta dei Dialogi di Gregorio Magno (Per un'edizione crtica dei Dialogi di Gregorio Magno. . . ) e degli scritti sulla sua vita di Paolo Diacono (Nuovi testimoni della Vita Gregorii di Paolo Diacono) e di Giovanni Immonide [Iohannes Hymmonides diaconus Romanus, “Vita Gregorii” I papae (BHL 3641- 3642), vol. I, La tradizione manoscritta. Edizione provvisoria].

L’attività di ricerca della candidata si segnala anche nel settore degli studi relativo alla tradizione della Bibbia latina. Ha curato infatti con puntualità e competenza le parti dedicate a Fascicolazione, Storia e Lettura nella pubblicazione su CD-ROM La Bibbia Amiatina; ha fornito un’ampia e dettagliata descrizione dei codici Amiatino 1; Pluteo 5 dext. 7, Pluteo 15. 1; Pluteo 15. 13; Pluteo 15. 19 ; Conventi soppressi 608; Conventi soppressi 630 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze ed ha compiuto un’ accurata indagine filologica sul testo della Bibbia Urbinate (Il Testo della Bibbia Urbinate, un’indagine filologica.

Risultano compilate con scrupolo documentario alcune voci per il C. A. L. M. A.

Giudizio collegiale:

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Laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze nel 1993, ha conseguito nel 1997 il titolo di dottore di ricerca frequentando il Dottorato in Filologia Mediolatina con sede presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha vinto la Borsa di studio per ricerche di filologia e letteratura latina medievale della Fondazione Ezio Franceschini per l’a. a. 1997-98. Nel 2000 ha vinto una borsa di studio del Deutscher Akademischer Austauschdienst per svolgere ricerche presso la Freie Universität e la Staatsbibliothek di Berlino. Nel 2001 ha conseguito il diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Firenze. Dal 1° luglio 2003 è titolare di un assegno di ricerca annuale presso il Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Udine con un progetto intitolato “La trasmissione dei testi latini del medioevo” (responsabile: prof. P. Chiesa).

Dal 1997 al 2000 ha collaborato al Progetto Finalizzato Beni Culturali del C. N. R. sottoprogetto

“Acquisizione su supporto magnetico del patrimonio della miniatura medievale”. Nell’annualità 2001- 2002 ha collaborato al Progetto Cooordinato Agenzia 2000 del C. N. R. dal titolo “La tradizione dei testi medievali prodotti dal secolo VI al secolo XIII” (Coordinatore nazionale: prof. P. Chiesa).

Gli interessi di ricerca della candidata sono rivolti prevalentemente al problema della tradizione agiografica di Gregorio Magno. A questo appaiono finalizzati gli studi Nuovi testimoni della “Vita Gregorii” di Paolo Diacono [BHL 3639]; Per un’edizione critica dei Dialogi di Gregorio (in corso di stampa) e l’edizione provvisoria della “Vita Gregorii” di Giovanni Immonide.

Nel settore degli studi relativo alla codicologia ed alla paleografia, ha curato le parti dedicate a Fascicolazione, Storia e Lettura nella pubblicazione su CD-ROM La Bibbia Amiatina. Ha inoltre fornito la descrizione codicologica delle schede dei codici Amiatino 1; Pluteo 5 dext. 7, Pluteo 15. 1;

Pluteo 15. 13; Pluteo 15. 19 ; Conventi soppressi 608; Conventi soppressi 630 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Più attinente alla filologia biblica e il saggio: Il testo della Bibbia Urbinate, un’indagine filologica (in corso di stampa).

A lei si devono infine alcune voci del C. A. L. M. A. Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi(500-1500).

La buona institutio e la solida qualità delle pubblicazioni, mostrano nella candidata ottime attitudini alla ricerca nell'ambito della filologia mediolatina.

• CANDIDATO: DOTT. EDOARDO FERRARINI

Commissario: prof. Rino Avesani

Il candidato presenta un buon curriculum scientifico e didattico. L’attività di ricerca del candidato, testimoniata da dieci titoli e rivolta anche a testi agiografici, si presenta con caratteri di originalità, in quanto affronta coraggiosamente le potenzialità e i problemi che l'uso delle nuove tecnicnologie informatiche portano nella ricerca filologica, linguistica e letteraria nel caso specifico dei testi della letteratura latina medievale. Le acute osservazioni e i suggerimenti metodici del saggio sulla Littera de bono animae di Gosmario da Verona illustrano bene come tale uso avvii all'elaborazione di un nuovo metodo, verosimilmente destinato ad affermarsi.

Due dei titoli presentati dal candidato non sono stati considerati, perché scritti in collaborazione senza che si possa distinguere la parte a lui spettante.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

Il candidato presenta un buon curriculum scientifico e didattico.

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Delle dodici pubblicazioni presentate dal F. due non possono essere prese in esame, perché scritte in collaborazione, senza che vi sia alcuna possibilità di identificare il contributo personale del F. : si tratta del n° 6 (Didattica ipermediale) e del n° 9 (Il ruolo delle tecnologie didattiche).

Tra le dieci pubblicazioni rimaste, appare evidente che il F. ha seguito due filoni essenziali di ricerca: il primo - strettamente collegato all’attività didattica e di ricerca da lui svolta nella sua Facoltà - è quello dell’applicazione delle tecnologie informatiche alla ricerca e alla didattica delle discipline umanistiche, in particolare nell’ambito della letteratura latina medievale; il secondo riguarda invece l’agiografia, nei suoi aspetti più squisitamente filologici e linguistici.

Per il primo settore, spiccano per originalità ed intereresse il n° 4 (Retorica classica…) e il n° 7 (Restauro virtuale), mentre il n° 10 (Informatica umanistica oggi) è un bilancio corposo ed aggiornato sullo statuto di una disciplina che aspira ad avere una sua autonomia anche all’interno dei curricula universitari.

Nell’ambito dell’agiografia, merita una particolare menzione il saggio relativo ad un testo ancora inedito e scoperto solo di recente dal Cenci, la Littera de bono animae del minorita Gosmario da Verona; il lavoro del F. , per l’acutezza delle sue osservazioni e per i suggerimenti metodici proposti, ci fa sperare che egli possa in tempi brevi darci una solida edizione critica di questo testo così interessante.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

Il candidato presenta un curriculum che attesta una solida formazione di base e può vantare numerose esperienze nell'ambito della ricerca e della didattica universitaria.

Due gli ambiti di ricerca di Ferrarini. Il primo riguarda il tema della presenza della Bibbia nell’agiografia altomedievale, a cui si può ricondurre lo studio Cibus solidus Scripturarum Sanctarum:

Gregorio di Tours e la Bibbia. Il secondo è relativo all’applicazione delle tecnologie informatiche nell’ambito della letteratura latina medievale: di questo trattano gli studi Retorica classica e medievale e retorica del testo elettronico; L’informatica umanistica oggi; il saggio in collaborazione con A. De Prisco: Il ruolo delle tecnologie didattiche nella formazione dei docenti di lettere. L’esperienza della sede SSIS di Verona; lo studio condiviso con E. Staltari, Scrittura ed immagini: un’ipotesi di restauro virtuale. Di tecnologie digitali applicate all’ ecdotica dei testi mediolatini tratta il saggio La Littera De bono animae di Gosmario di Verona, Appunti per un’edizione mediante l’ausilio delle tecnologie digitali.

Giudizio collegiale:

Laureato in Lettere classiche presso l’Università degli Studi di Verona nel 1997. Nel 2000 è risultato vincitore di un assegno di ricerca di durata quadriennale, avente ad oggetto “Multimedialità ed interattività nella didattica della letteratura mediolatina”.

Dal 1997 collabora al progetto di ricerca ALIM (Archivio della Latinità Italiana Medievale) cofinanziato dal MURST e dal 1998 a Medioevo Latino. Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio ad Erasmo (secoli VI-XV).

Dal 2000 al 2002 è stato titolare di un finanziamento per il progetto SCRIMMA-Scrittura e immagine.

Trattamento digitale delle immagini e restauro virtuale dei manoscritti.

Nell’a. a. 2001/2002 ha avuto in affidamento l’insegnamento di Tecnologie didattiche, informatiche e

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multimediali applicate alle discipline linguistiche e letterarie all’interno del Corso di perfezionamento in Didattica disciplinare della linguistica e della letteratura presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Verona.

Nell’a. a. 2002-2003 ha avuto in affidamento l’insegnamento di Letteratura Latina medievale, nel Corso di laurea in Lettere della Facoltà di Lettere dell’Università di Verona.

Due gli ambiti di ricerca di Ferrarini. Il primo riguarda il tema della presenza della Bibbia nell’agiografia altomedievale, a cui si può ricondurre lo studio Cibus solidus Scripturarum Sanctarum:

Gregorio di Tours e la Bibbia ; nello stesso ambito, ma con particolare riguardo all'applicazione delle tecnologie digitali all'ecdotica dei testi agiografici, si colloca anche l'importante contributo La Littera De bono animae di Gosmario di Verona, Appunti per un’edizione mediante l’ausilio delle tecnologie digitali.

Il secondo è relativo all’applicazione delle tecnologie informatiche nell’ambito della letteratura mediolatina: di questo trattano gli studi Retorica classica e medievale e retorica del testo elettronico;

L’informatica umanistica oggi. Appunti e riflessioni in margine all’XI Covegno di informatica umanistica, Verona 2003; lo studio condiviso con E. Staltari, Scrittura ed immagini: un’ipotesi di restauro virtuale.

A queste pubblicazioni si possono aggiungere due recensioni relative ad argomenti agiografici e tre cronache dei convegni annuali sull'Informatica umanistica, tenutisi presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Verona.

Dal curriculum scientifico e didattico si evince il notevole impegno profuso dal Ferrarini in un nuovo filone di ricerca, che si propone di individuare e di sperimentare strumenti e metodologie innovative nell’ambito della ricerca e della didattica della letteratura latina medievale. In tutte le pubblicazioni, anche nelle brevi recensioni, e soprattutto nel saggio relativo alla pubblicazione critica della Littera de bono animae di Gosmario, emergono la sua solida preparazione filologica e letteraria e una notevole maturità di giudizio critico.

• CANDIDATO: DOTT. ROBERTO GAMBERINI

Commissario: prof. Rino Avesani

Nella diversificata e robusta produzione scientifica del candidato, frutto del suo notevole curriculum di studi, si segnalano particolarmente l'edizione critica del Metrum Leonis di Leonedi Vercelli e il saggio che la fiancheggia sui versi De Gregorio papa et Ottone Augusto, in cui è affrontato il ruolo il ruolo del vescovo Leone nel confronto tra papato ed impero. Capacità filologiche e critiche sono testimoniate anche nell’edizione critica e traduzione del Ruodlieb, così come negli altri contributi presentati dal candidato.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

Nel notevole curriculum del candidato si segnalano, tra l’altro, la partecipazione a congressi e ad importanti progetti di ricerca.

Tra le numerose pubblicazioni, spiccano in particolare i suoi studi relativi a Leone da Vercelli; accanto all’edizione critica del Metrum Leonis, di grande interesse il saggio su Ideologia politica e teoria del potere in un probabile autografo di Leone da Vercelli, in cui, dall’analisi dei versi “De Gregorio papa

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et Ottone Augusto”, pubblicati in appendice, il vescovo Leone appare come il portavoce dell’ideologia imperiale di Ottone III e insieme il mediatore tra l’imperatore, il papa Gregorio V e Gerberto d’Aurillac.

Di particolare interesse è anche l’edizione critica del poema epico-cavalleresco Ruoblieb; l’edizione, accompagnata da traduzione italiana, è arricchita da un’ampia introduzione, in cui il Gamberini analizza tutti gli aspetti del poema e i complessi problemi della sua ricostruzione testuale, attraverso successivi ritrovamenti e diverse fasi editoriali.

Assai significativa e promettente anche la tesi di dottorato, in cui si propone la tradizione critica e l’edizione della visione dell’abate Oddone di Auxerre, descritta in versi ritmici da Ansellus scholasticus (di cui il G. ha curato la scheda biografica nel C. A. L. M. A. ); su tale visione e sul suo significato storico, letterario e religioso, il G. ritorna nel saggio Gli incubi che diventano sogni. . .

Dalle numerose pubblicazioni del candidato emergono una solida preparazione filologica e buone capacità di interpretazione storica e letteraria.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

Il candidato presenta, come si evince dal curriculum, una formazione di buon livello nel campo della filologia mediolatina. Intensa la sua attività di partecipazione in veste di relatore a Convegni sia nazionali, che internazionali.

La sua produzione scientifica rappresenta un significativo contributo al progresso degli studi nel campo dell’epica e della favolistica. Al candidato si devono infatti le edizioni critiche del Ruodlieb e del Metrum Leonis di Leone di Vercelli. Alla ricostruzione della personalità e dell’opera di Leone di Vercelli Gamberini dedica anche il saggio-intervento Ideologia politica e teoria dei poteri in un probabile autografo di Leone di Vercelli: I Versus de Gregorio papa et Ottone Augusto. Risulta condotto con puntualità lo studio della visione di Oddone di Auxerre (Gli incubi che diventano sogni, i sogni che ritornano incubi. La visione di Oddone secondo i suoi narratori. . . . )

Nell’ambito di indagini volte a costituire una banca - dati degli autori mediolatini si iscrive lo studio Gli autori latini del Medioevo: authority list e authority file. La compilazione di un’ authority list degli autori mediolatini: obbiettivi, questioni di metodo e risultati.

Giudizio collegiale:

Laureato in Lettere classiche presso l’Università degli Studi di Genova nel 1995, ha conseguito nel 2001 il Diplôme d’ Etudes Superieures “Renaissances médiévales” presso il Département des langues et des littératures françaises et latines médiévales dell’Università di Ginevra. Nel 2002 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca (Dottorato in Filologia Mediolatina con sede presso l’Università di Firenze).

E’ titolare dal 9/07/2003 di un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età contemporanea dell’Università degli Studi di Lecce per il programma: Onomastica medievale e strumentazione informatica.

E’ collaboratore dal 1998 della redazione centrale di “Medioevo latino”.

E’ responsabile dal 1998 del gruppo di ricerca Bibliotheca Scriptorum Latinorum Medii recentiorisque Aevi (BISLAM).

Dal 2001 è titolare di un finanziamento per la ricerca I manoscritti autografi di Leone vescovo di Vercelli dal 998 al 1026.

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Gli interessi di ricerca del candidato sono rivolti prevalentemente al genere dell’epica cortese e cavalleresca e della poesia allegorica medievale. Lo dimostrano l’edizione critica del Ruodlieb, preceduta da uno studio sul significato del poemetto (La modernità e il fallimento del Ruodlieb) e l’edizione critica del Metrum Leonis di Leone di Vercelli. Alla ricostruzione della personalità e dell’opera di Leone di Vercelli Gamberini dedica anche il saggio-intervento Ideologia politica e teoria dei poteri in un probabile autografo di Leone di Vercelli : I Versus de Gregorio papa et Ottone Augusto (in corso di stampa). E sempre su Leone di Vercelli Gamberini ha curato la scheda Leo Vercellensis ep.

in TeTra I. Medieval Latin Texts and their Transmission (in corso di stampa).

Altro campo di indagine privilegiato dal candidato è quello delle visiones. In particolare si è occupato della visione di Oddone di Auxerre : Gli incubi che diventano sogni, i sogni che ritornano incubi. La visione di Oddone secondo i suoi narratori (in corso di stampa); il testo e la tradizione manoscritta di questa visione, redatta in versi ritmici da Ansello, maestro di teologia nel monastero di Auxerre, si leggono nell'ampia tesi di dottorato, presentata tra i titoli prodotti dal candidato, ma ancora inedita.

Si deve ancora al candidato la voce Ansellus scholasticus, in C. A. L. M. A.

Gamberini è il curatore della stampa del I volume di BISLAM, Gli Autori in “Medioevo Latino”. The Authors in “Medioevo Latino” con Mauro Donnini e Claudio Leonardi. E sempre nell’ambito della problematica relativa all'onomastica mediolatina si iscrive lo studio Gli autori latini del Medioevo:

authority list e authority file. La compilazione di un’ authority list degli autori mediolatini: obbiettivi, questioni di metodo e risultati (in corso di stampa).

Il buon curriculum e le numerose pubblicazioni, permettono di esprimere un giudizio assai positivo sul candidato, sia sul piano filologico, sia su quello dell'analisi storico-letteraria.

• CANDIDATO: DOTT. CINZIA GRIFONI

Commissario: prof. Rino Avesani

La candidata si presenta con una buona formazione di base ed ha al suo attivo varie e interessanti esperienze di ricerca anche presso Istituzioni estere. Spicca tra le sue pubblicazioni l'edizione delle glosse di Otfrido di Weissemburg a Matteo, e la notevole scheda su Otfrido (in corso di stampa) per il volume Medieval Latin Texts and Their transmission, curato da Paolo Chiesa.

In corso di stampa altre impegnate ricerche sull'esegesi biblica altomedievale.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

Il curriculum della dott. Grifoni, nata a Firenze nel 1975, attesta una buona institutio e molte esperienze di ricerca, svolte sia in Italia che all’estero.

Fra le pubblicazioni presentate si segnala in particolare l’edizione delle glosse di Otfrido di Weissenburg al Vangelo di Matteo, e la scheda sullo stesso Otfrido, in corso di stampa nel volume Medieval Latin Texts and their Transmission, a cura di P. Chiesa.

Anche in corso di stampa, presso l’editrice Brepols, sono gli apparati delle fonti dei commentari di Rabano Mauro a numerosi libri biblici.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

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La candidata presenta un curriculum da cui risalta la sua solida formazione di base e il suo fruttuoso coinvolgimento in esperienze seminariali e di ricerca, alcune fatte anche nell’ambito di Istituzioni culturali straniere.

Rappresentano frutti già maturi dell’attività di ricerca di Cinzia Grifoni l’edizione delle glosse a Matteo di Otfrido di Weissemburg ; la cura degli apparati delle fonti dei commentari al libro di Giosuè, Giudici, Ezechiele, Maccabei e alle Epistole ai Filippesi all’interno dei volumi Hrabani Mauri Opera exegetica. Repertorium fontium a cura di S. Cantelli e lo studio su Le edizioni glossate di libri biblici nel secolo IX : la tipologia codicologica a tre colonne.

E’ curata con puntualità la scheda “Otfrido di Weissemburg” all’interno di Medieval Latin Texts and their transmission - La trasmissione dei testi latini nel Medioevo.

Giudizio collegiale

Laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze nel 1999. Dal 2000 al 2003 è stata titolare una borsa di studio “Schneider Stiftung” per ricerche presso la Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel e per la frequenza al Mittellateinisches Seminar presso l’Università di Heidelberg.

Dal 1995 al 1999 ha collaborato al progetto “La Tradizione dei Padri della Chiesa nell’Europa del Primo Millennio” (TRAPEM), diretto dalla dott. Silvia Cantelli e dal 2002 al 2003 al progetto “Te.

Tra.: La trasmissione dei Testi Latini nel Medioevo”, diretto dal prof. P. Chiesa.

La candidata ha svolto ricerche nell’ambito della produzione glossografica relativa al testo biblico di età carolingia. Ha pertanto curato l’edizione delle glosse a Matteo di Otfrido di Weissemburg (Otfridi Wizanburgensis Glossae in Matthaeum) e ha curato altresì gli apparati delle fonti dei commentari di Rabano mauro ai libri di Giosuè, Giudici, Ezechiele, Maccabei e alle Epistole ai Filippesi all’interno dei volumi Hrabani Mauri Opera exegetica. Repertorium fontium a cura di S. Cantelli, ”Instrumenta Patristica et Mediaevalia” (corso di stampa).

Ha condotto uno studio su Le edizioni glossate di libri biblici nel secolo IX : la tipologia codicologica a tre colonne in “Atti del Convegno Paolino d’Aquileia e il contributo italiano all’Europa carolingia Udine, Forum (in corso di stampa).

A lei si deve la scheda “Otfrido di Weissemburg” all’interno di Medieval Latin Texts and their transmission - La trasmissione dei testi latini nel Medioevo, a cura di P. Chiesa e L. Castaldi (in corso di stampa).

Pur in un ambito monotematico, gli studi della Grifoni mostrano sicure attitudini alla ricerca e una buona institutio nell'ambito filologico.

• CANDIDATO: DOTT. MARIA PASQUALINA PILLOLLA

Commissario: prof. Rino Avesani

La candidata ha al suo attivo una considerevole attività di ricerca, sorretta da una robusta institutio e da ottime capacità filologiche e critiche, testimoniata da vari articoli e recensioni e da tre volumi. La sua produzione scientifica è dedicata in buona parte alla letteratura del Quattrocento, con speciale riguardo alla fortuna di Esopo e in questo ambito si segnalano i due volumi con l'edizione critica e commento

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della traduzione esopica di Rinuccio Aretino e di quella di Lorenzo Valla. L'edizione critica con traduzione e commento dei Gesta Ottonis di Rosvita di Gandersheim conferma un interesse per la letteratura propriamente medievale che la candidata aveva manifestato in passato con due articoli su Vitale di Blois.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

La candidata, dotata di un curriculum di studio e di ricerca di grande prestigio, ha rivolto il suo interesse alla tradizione dei classici nel Medio Evo e nel Rinascimento, e in particolare allo studio della favolistica in ambito medievale ed umanistico.

Tra le sue importanti pubblicazioni spiccano per particolare rilievo due edizioni critiche parallele:

quella delle favole di Esopo nella traduzione di Rinuccio Aretino e quella delle Fabellae Aesopicae nella versione di Lorenzo Valla. Si tratta, come è ovvio, di opere diverse, data la complessa tradizione delle favole attribuite ad Esopo; ma con queste due edizioni noi siamo in grado di valutare la differente impostazione metodologica di due traduttori diversi per notorietà ed auctoritas, ma entrambi assai significativi.

La Pillolla ha anche dedicato la sua attenzione ad autori tardo antichi, come Aviano (Reminiscenze e aggettivazione allusiva in due favole di Aviano) ed ha pubblicato recentemente l’edizione critica dei Gesta Ottonis imperatoris di Rosvita di Gandersheim.

Tutta l’attività di ricerca della P. appare dunque di grande interesse per la tradizione dei classici in ambito mediolatino.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

E' docente di ruolo ordinario dall'anno scolastico 1987/1988 di Materie Leterarie Latino e Greco presso il Liceo-Ginnasio Statale “G. Siotto-Pintor” di Cagliari.

Ha elaborato il modulo dal titolo “Le opere latine del Petrarca” per il Consorzio Italicon (Italian Culture on the Net), dedicato alla formazione a distanza su Web.

Gli interessi di ricerca della candidata sono volti in prevalenza al genere della favolistica mediolatina e umanistica. All'edizioni critiche con traduzione e commento delle Fabulae Aesopicae di Rinuccio d'Arezzo e delle Fabulae Aesopicae di Lorenzo Valla si affiancano gli studi Reminiscenze ed aggettivazione allusiva in due favole di Aviano e Plauto in Esopo. Echi comici in una traduzione del Quattrocento. Riguardano il teatro latino della tarda antichità e il genere della commedia elegiaca i saggi: Presenze terenziane in Vitale di Blois nonché Il Quaerolus e il Lar familiaris.

Sua è anche l'edizione critica dei Gesta Ottonis di Rosvita di Gandersheim.

GIUDIZIO COLLEGIALE:

E' docente di ruolo ordinario dall'anno scolastico 1987/1988 di Materie Leterarie Latino e Greco presso il Liceo-Ginnasio Statale “G. Siotto-Pintor di Cagliari.

Ha elaborato il modulo dal titolo “Le opere latine del Petrarca” per il Consorzio Italicon (Italian Culture on the Net), dedicato alla formazione a distanza su Web.

La candidata ha al suo attivo una considerevole attività di ricerca, sorretta da una robusta institutio e da

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ottime capacità filologiche e critiche, testimoniata da vari articoli e recensioni e da tre volumi. La produzione scientifica è dedicata in buona parte alla letteratura del Quattrocento, con speciale riguardo alla fortuna di Esopo e in questo ambito si segnalano i due volumi con l'edizione critica e commento della traduzione esopica di Rinuccio Aretino e di quella di Lorenzo Valla. L'edizione critica con traduzione e commento dei Gesta Ottonis di Rosvita di Gandersheim conferma un interesse per la letteratura propriamente medievale che la candidata aveva manifestato in passato con due articoli su Vitale di Blois.

GIUDIZI DEI SINGOLI COMMISSARI E GIUDIZIO COLLEGIALE RELATIVI ALLE PROVE SCRITTE

CANDIDATO N°1: DOTT. EDOARDO BIANCHINI

GIUDIZI INDIVIDUALI

Commissario : prof. Rino Avesani

I PROVA SCRITTA:

• Si evince dall'elaborato una considerevole cultura generale, in particolare del mondo antico, ma anche una scarsa conoscenza degli argomenti proposti. Poco lineare l'esposizione.

II PROVA SCRITTA:

• Tranne in un punto, la traduzione è sostanzialmente corretta e fluida, ma il commento rivela lacune notevoli sugli uomini e gli eventi culturali ricordati da Biondo.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

I PROVA SCRITTA:

• Il candidato affronta il tema con ambizioni filosofiche, senza concentrarsi sulla traccia proposta e mostrando chiaramente di non conoscere bene la materia; lo stile è farraginoso e barocco, a volte anche oscuro.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è precisa e corretta, salvo in un punto. L’analisi tuttavia – puramente stilistica e grammaticale – rivela nel candidato gravi lacune nella conoscenza della storia della cultura umanistica tra la fine del XIVe la metà del XV secolo.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

I PROVA SCRITTA:

• Nell’elaborato del candidato si rileva scarsa attinenza alla traccia proposta. Emerge nel complesso una notevole preparazione culturale d’insieme, soprattutto in relazione al mondo tardo-antico, ma al contempo una chiara tendenza alla dispersione.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è corretta e scorrevole. Il commento, scarno dal punto di vista dell'esame della lingua e del contesto storico-culturale in cui il brano è maturato, risente di schemi scolastici.

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GIUDIZIO COLLEGIALE

I PROVA SCRITTA:

• Emerge dall’elaborato una notevole cultura d’insieme, specialmente in rapporto al mondo antico. Scarsa invece la padronanza della storiografia medioevale, che l’esposizione, non di rado involuta, di certo non evidenzia.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è precisa e scorrevole. Il commento tuttavia, condotto su schemi prettamente scolastici, rivela nel candidato gravi lacune nella conoscenza degli uomini e degli eventi culturali ricordati da Biondo.

CANDIDATO N°2: DOTT. EDOARDO FERRARINI

GIUDIZI INDIVIDUALI

Commissario: prof. Rino Avesani

I PROVA SCRITTA:

• Dall'elaborato si evince una larga e particolareggiata conoscenza della storiografia medievale, delle sue articolazioni tipologiche, delle ascendenze tardoantiche, delle problematiche connesse all'argomento. L'esposizione è chiara e saldamente strutturata.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è sostanzialmente corretta e per lo più scorrevole; sull'unico punto non bene interpretato, il candidato si è posto tuttavia il problema della tradizione del testo. È ben colta nel commento l'importanza di questa pagina di Biondo sulle origini del movimento umanistico.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

I PROVA SCRITTA:

• Lavoro ampio ed approfondito, in cui si colgono tutti gli aspetti – positivi e negativi – delle varie tipologie storiografiche medievali, inquadrate con sicura competenza in una solida visione delle fonti tardo antiche e dei loro differenti sviluppi. L’esposizione è chiara, limpida e assai convincente.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è chiara e precisa, salvo un punto di particolare difficoltà. Dal commento, in forma di note, emerge una piena consapevolezza del significato complessivo del brano proposto.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

I PROVA SCRITTA:

• L’elaborato è di ottimo livello, nella coerenza alla traccia proposta, nell’approfondimento dei suoi aspetti, nella varietà degli spunti. La scrittura è limpida e fluente.

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II PROVA SCRITTA:

• La traduzione rende con sostanziale fedeltà e chiarezza il senso del brano proposto. Le note di commento forniscono interessanti osservazioni sul contesto culturale e storico del brano proposto.

GIUDIZIO COLLEGIALE

I PROVA SCRITTA:

• Ottimo lavoro che affronta con profondità e intelligenza tutti i vari aspetti - anche negativi – della storiografia mediolatina; l’esposizione è limpida e a volte brillante.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è chiara e fedele, salvo in un punto, dove il candidato si è posto, tuttavia, il problema della tradizione del testo. Dall'analisi del testo emerge una piena comprensione del significato storico e culturale del brano di Biondo.

CANDIDATO N°3: DOTT. CINZIA GRIFONI

GIUDIZI INDIVIDUALI

Commissario: prof. Rino Avesani

I PROVA SCRITTA:

• Nell'elaborato si privilegia la storiografia altomedievale di cui, pur non senza qualche lacuna , si offre una presentazione ampia e in qualche caso particolareggiata. Solo accennata la produzione posteriore al Mille. Chiara l'esposizione, non priva di assennate osservazioni.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione presenta alcune incertezze. Si evince dal commento una conoscenza molto approssimativa degli uomini e degli eventi culturali di cui scrive Biondo.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

I PROVA SCRITTA:

• La candidata espone in modo chiaro ed ordinato molti degli aspetti più significativi della storiografia medievale; molto più precisa la trattazione delle fonti tardo antiche e quella della storiografia di età carolingia, rispetto a quella delle opere più tarde.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è corretta, anche se presentata in una forma italiana un po' incerta;

l'interpretazione del brano rivela tuttavia notevoli lacune nella identificazione dei personaggi e nella piena comprensione del significato del brano proposto.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella I PROVA SCRITTA:

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• In una forma chiara e attraverso un’esposizione coerente, la candidata si attiene alla traccia con accorte riflessioni, che riguardano tuttavia soprattutto la storiografia altomedievale. La trattazione risulta pertanto poco esauriente.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione presenta qualche incertezza. Il commento denuncia una scarsa conoscenza del contesto storico culturale del passo di Biondo Flavio.

GIUDIZIO COLLEGIALE

I PROVA SCRITTA:

• Elaborato corretto, che espone in modo chiaro ed ordinato i più significativi aspetti della storiografia medievale, soffermadosi tuttavia soprattutto sulle opere altomedievali e trattando in modo sommario quelle dei secoli successivi.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è complessivamente corretta, anche se con qualche incertezza. L'analisi del brano proposto rivela tuttavia notevoli lacune nella comprensione del suo contesto storico culturale.

CANDIDATO N°4: DOTT. ROBERTO GAMBERINI GIUDIZI INDIVIDUALI

Commissario: prof. Rino Avesani

I PROVA SCRITTA:

• L'elaborato presenta una vasta e intelligente ricognizione di opere storiografiche medievali, ordinata a esemplificarne le varie tipologie. Il tono descrittivo prevale sulle valutazioni critiche.

Chiara e scorrevole è l'esposizione.

II PROVA SCRITTA:

• Varie interpretazioni erronee nella traduzione, che procede con un italiano talora affannoso.

Utili osservazioni sull'importanza del passo di Biondo Flavio.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

I PROVA SCRITTA:

• Elaborato rigorosamente strutturato ed espresso con grande chiarezza e sobrietà linguistica, rivela una buona conoscenza delle tipologie della storiografia medievale, di cui però non sempre si precisano gli intenti.

II PROVA SCRITTA:

• La traduzione è ricca di sviste anche gravi nell'interpretazione del latino, e non priva di difetti nella resa in lingua italiana. Migliore è il commento, che mostra una discreta comprensione del brano proposto e del suo contesto culturale.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

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I PROVA SCRITTA:

• Il tema proposto è stato svolto dal candidato in maniera coerente alla traccia, ma in chiave sostanzialmente descrittiva. Apprezzabile la veste formale.

II PROVA SCRITTA:

• Nella traduzione il senso del testo è in più punti travisato. Il commento rivela una discreta conoscenza delle problematiche emergenti dal passo di Biondo Flavio.

GIUDIZIO COLLEGIALE

I PROVA SCRITTA:

• L’elaborato, chiaro e scorrevole nella forma, mostra una vasta conoscenza dell’argomento proposto, che viene però trattato in modo più descrittivo che critico.

II PROVA SCRITTA:

• Nella traduzione il senso del testo è in più punti travisato. Migliore il commento, che rivela una discreta comprensione del significato storico del brano di Biondo Flavio.

GIUDIZI DEI SINGOLI COMMISSARI E GIUDIZIO COLLEGIALE RELATIVI ALLE PROVE ORALI

• CANDIDATO: DOTT. EDOARDO BIANCHINI

GIUDIZI INDIVIDUALI

Commissario: prof. Rino Avesani

• Il candidato illustra e discute il criterio da lui seguito nellla traduzione dei Carmina Burana: nei limiti del possibile ha seguito la struttura del testo latino, ricorrendo negli altri casi ad una resa più libera. Pur confermandosi nel colloquio una sua salda struttura intellettuale e culturale, il candidato ammette la sua scarsa familiarità con la produzione storiografica e con la cultura umanistica. Positiva la prova di lingua francese.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

• Superata brillantemente la prova linguistica (francese), il candidato, pur consapevole delle sue lacune nell’ambito delle discipline concorsuali, lacune evidenziate nelle due prove scritte, conferma la sua profonda e fondata passione di esperto traduttore di testi latini tardoantichi e medievali

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

• La discussione sulla produzione scientifica è stata condotta dal candidato con sicurezza. Ma la padronanza degli approcci metodologici il candidato ha mostrato di averla soprattutto in relazione alla letteratura del periodo tardoantico. Positiva la prova di traduzione dal francese.

GIUDIZIO COLLEGIALE

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• Il candidato, pur rivelando una solida preparazione culturale relativa soprattutto alla cultura classica e tardoantica, manifesta una larga estraneità all’ambito disciplinare del concorso in oggetto.

• CANDIDATO : DOTT. EDOARDO FERRARINI

GIUDIZI INDIVIDUALI

Commissario: prof. Rino Avesani

• Nella discussione delle prove scritte il candidato rivela una notevolissima conoscenza dei problemi trattati e una non meno apprezzabile maturità di giudizio critico. Illustra altresì in maniera persuasiva le originali linee della sua ricerca volta ad individuare e sperimentare, con l’ausilio delle nuove tecnologie informatiche, strumenti e metodologie innovative nell’ambito della filologia e della letteratura mediolatina. Positivo l’esito della prova di lingua tedesca.

Commissario: pref. Lucia Rosa Gualdo

• Il candidato sia nell’analisi delle due prove scritte, sia nella discussione della sua produzione scientifica, dimostra una intelligente e solida preparazione e un appassionato interesse per i suoi ambiti di ricerca non solo sul piano dell’utilizzo delle nuove tecnologie nell’ambito della ricerca e della didattica della letteratura latina medievale, ma anche su quello della storia della spritualità medievale. Positiva la prova di lingua tedesca.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

• Ha discusso in modo chiaro ed esauriente la produzione scientifica da lui presentata dimostrando di saper affrontare con competenza le problematiche ad essa connesse, ed evidenziando l’utilità dell’applicazione delle tecnologie informatiche agli studi di filologici e letterari mediolatini. Nella prova di traduzione di un testo di lingua tedesca il candidato ha dimostrato di sapersi orientare in modo soddisfacente.

GIUDIZIO COLLEGIALE

• Nell’analisi degli elaborati e dei suoi titoli scientifici il candidato rivela una notevolissima conoscenza dei problemi trattati e una non meno apprezzabile maturità di giudizio critico.

Espone in maniera persuasiva le originali linee della sua ricerca nell’ambito dell’informatica applicata alla filologia e alla letteratura mediolatina.

• CANDIDATO: DOTT. ROBERTO GAMBERINI GIUDIZI INDIVIDUALI

Commissario: prof. Rino Avesani

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• Il candidato illustra con evidente competenza il ruolo politico del vescovo Leone e la problematica connessa alla sua figura. A proposito della prima prova scritta, come nell’elaborato anche nel colloquio poco spazio è dato agli intenti della storiografia medievale.

Prende atto dei rilievi mossi alla sua traduzione del passo di Biondo Flavio ed ammette la sua scarsa confidenza con la cultura dei secoli XIV e XV. Buona la prova di lingua tedesca.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

• Superata con sicurezza la prova di tedesco, il candidato, sia nell’esame delle prove scritte, come nella discussione della sua produzione scientifica, si mostra determinato e ben consapevole delle difficoltà che dovrà affrontare.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

• Pur limitando la discussione dei suoi titoli alla figura e al ruolo politico di Leone di Vercelli, il candidato mostra di possedere una solida formazione di base ed un ampio spettro di conoscenza.

Buona la conoscenza della lingua tedesca.

GIUDIZIO COLLEGIALE

• Nell’analisi degli elaborati il candidato si mostra consapevole delle difficoltà incontrate sia nell’individuazione degli intenti della storiografia medievale, sia soprattutto nella comprensione del brano di Biondo Flavio. Nell’ambito della sua produzione scientifica egli mostra una sicura competenza nell’illustrare il ruolo politico dell’opera di Leone di Vercelli e della problematica connessa con la sua figura.

• CANDIDATA: DOTT. CINZIA GRIFONI

GIUDIZI INDIVIDUALI

Commissario: prof. Rino Avesani

• La candidata parla con entusiasmo e competenza delle sue ricerche sulle glosse bibliche altomedievali. Riconosce le lacune e l’incompletezza della prima prova scritta e, per la seconda, le sue scarse conoscenze degli uomini e degli eventi culturali dei secoli XIV e XV. Buona la prova di lingua tedesca.

Commissario: prof. Lucia Rosa Gualdo

• Pur consapevole delle lacune manifestate nelle due prove scritte, la candidata dimostra una serena passione per la sua ricerca, di cui avverte tutta la complessità e accetta le sfide. Buona la prova di lingua tedesca.

Commissario: dott. Maria Rosaria Pia Matrella

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• La candidata nell’analisi delle prove scritte si mostra consapevole delle difficoltà incontrare, ma manifesta una evidente passione e una sicura determinazione nel proseguire le sue ricerche sulle glosse bibliche altomedievali. Buona la prova di traduzione dal tedesco.

GIUDIZIO COLLEGIALE

La candidata rivela una buona conoscenza del latino e una buona padronanza della lingua tedesca. Pur consapevole delle sue lacune, soprattutto nell’ambito della cultura umanistica, manifesta una sicura competenza e un appassionato interesse per le sue ricerche sulle glosse bibliche altomedievali.

GIUDIZI COMPLESSIVI FINALI

• CANDIDATO: DOTT. EDOARDO BIANCHINI

GIUDIZIO COMPLESSIVO FINALE

Professore prima di latino e greco nei Licei classici e poi di italiano e latino in quelli linguistici, il candidato ha presentato numerose pubblicazioni di cui solo la traduzione commentata dei Carmina Burana pertiene propriamente al settore disciplinare del nostro concorso. Essa tuttavia risponde soprattutto a criteri di intelligente divulgazione.

In entrambe le prove scritte il candidato ha rivelato una solida conoscenza della lingua latina e una buona cultura generale, ma al contempo una sostanziale estraneità alle tematiche e alla metodologia della letteratura latina medievale e umanistica. Nella prova orale il candidato conferma le sue doti culturali ed intellettuali, rivelando inoltre una buona conoscenza della lingua francese, ma la sua estraneità al settore disciplinare del concorso in oggetto ne appare ulteriormente confermata.

• CANDIDATO : DOTT. EDOARDO FERRARINI

GIUDIZIO COMPLESSIVO FINALE

Il candidato presenta un curriculum solido per preparazione culturale e scientifica e ricco di esperienze di ricerca e di didattica universitaria innovative nel campo dell'applicazione delle tecnologie informatiche alla filologia e alla letteratura mediolatina. Molte le collaborazioni a progetti di ricerca di grande prestigio.

Tra le pubblicazioni merita di essere segnalata quella su L'informatica umanistica oggi che è un bilancio corposo ed aggiornato sullo statuto di una disciplina che aspira ad avere una sua autonomia anche all'interno dei curricula universitari.

Nell'ambito dell'agiografia spicca per originalità ed interesse il saggio relativo ad un testo ancora inedito, la Littera "De bono animae" del minorita Gosmario di Verona. Il lavoro di Ferrarini, per l'acutezza delle sue osservazioni e per i suggerimenti metodologici proposti, bene illustra l’ausilio che le nuove tecnologie possono fornire all’ecdotica dei testi mediolatini.

Nelle prove scritte il candidato rivela un'ottima e raffinata conoscenza della storiografia medievale, un'apprezzabile conoscenza del latino e una piena comprensione del significato storico e culturale del

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