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-HI a. Has55-=m ILLUSTRAZIONE. DUE CARTE ANTICHE DELLA BIBLIOTECA DI S. MARCO, Digitized by Google

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(1)

-HI— — a—Has55-=m ILLUSTRAZIONE

.

Dt DUE CARTE ANTICHE DELLA BIBLIOTECA DI

S.

MARCO,

I

DigitizedbyGoogle

(2)

DigitizedbyGoogle

(3)

ILLUSTRAZIONE

DI DUE CARTE AKTfCHE della biblioteca di

s.

marco

,

F

insciutedoveprimalespiagge,che osassed‘Africa

Gama

fosserovarcarcono-l’O-

ceano,ed approdasseallidi dell’India,nluno ha(inoramostrato.Tuttosiaggira sucongetture.

Frammentid’antiche storie,avanzidi tradizio- ne,favolepiù antiche e piùmoderne,spacciate con Impostura,e sostenuteconfranchezza,han- no condensatoletenebresu questa parte dilet-

teratura.S’invocherebbero InvanotuttiInumi dellacriticaperdarne giudizio,dove nlun docu- mentorestavacl, e niun confronto per giudicarne.

letavole daAgatademoneaggiunteallaGeo- grafia di Tolommco, nèlaPeutingerlana,dal Velsero,e poi dallo Scheyl\, collestamperese comuni,spargono alcunlumesuquestetenebre

A

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(4)

4

Illustrazione

Le

une elealtre,qualunquesialaloroantichi*

,sonouscitedimanoimperita,formate aca- priccio

,odalsolooggettodiporresott’occhio. 1climi,lelatitudinie longitudini de’ luoghial-

Jorconosciutidelglobo,o purelestazionidel*

lestrademaestre,edilnomedellecittàprinci- pali,de*fiumi,de’ popoli, e delleprovincie:

oggettoalquale benimperfettamente corrispondo- no-Sembra,cheletavolediTolommeo,sian fatteabellapostapergli astrologi;e certamen-

te,senonvrvonoa formarglioroscopi, non saprei a quale altr’uso servirpotessero.

Non

èpossibile,chetaliabortisiannatine’beiseco- lidellescienze:portanconessi labarbarieim- pressa.L’Italiastessa,laparte piùconosciuta dell’imperoromano,e1’Adriatico sopra tutto, ilmarepiùfrequentatodagliantichinavigatori, visono sigrossolanamente,ederroneamentees- pressi,che a stentosi riconoscerebberooggidì.

Di

tutterisoledellaDalmaziaappena due,o tresene trovanoinessedelineate:argomentia-

mo

delresto.Se diamoun’ occhiata all’Africa, ravvisiamole sue spiagge

, stendersi poco ol- tre il capo diGuardafui, e dalloStretto di Gibilterranoncontinuare,se nonfinoalcapo

Non

.

Ma

nonperciòsideve dedurre, che nient’ al- tro agliantichinotofosseinquella parte dimon-

(

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(5)

DI

DUE CAtTE ANTICHE^

5 do.ConoscevanoessileCanarie, sottoilnomo diFcrtunateyleAzoridisottoquellodiCatite^

rideye forse quellediCapoverdeyquantunque ,

nè queste,nè altre spiagge,ed isoleafricanesi trovinosegnatecon precisioneintalicarte.

Tante mancanze,edifettimiavevan quasifat*

to dubitaredellafedeltàdegliesemplari stampati

inlegno e in rame;

ma

avendoconsultatodue dilferenticodiciantichi, chesitrovano nellali*

breriadiSanMarco

,misonoconvintodelcon*

trarlo.Sublime èquellodonato allaRepubblica dal CardinalBessarione£'scrittoingrecoaca*

ratterid’oronerie rossi,riccamente miniato.

£

peròd’un lavoroegualmente lontanodall’ele- ganza, edall’antichità.

La

grandezza straordina- riade’ fogl) dipergamena,incui èscritto,su- peradigran lungaletavolescampate;

ma

ciòap- puntofaconoscere,chenon è originale

.Un

al- tropiò antico del1300,che trovasinella stessa bibliotecaè rozzamente delineato.L’hoconsulta- tocollasperanzadiricavarne qualche lume;

ma r

ho trovatoin tuttosimile aglialtri,senon forseincerteminuziediniunaconseguenza.

La

tavolaPeutingeriana è abbastanza nota agli eruditi.Essa è una cartaitinerariadell’Asia ed Europa,che cominciadalloStrettodiGibilterra, eterminaall’Oceano,(in dove giunseilgrand’

Alessandro.Un’altrafralepiùantiche èlacar-

A

i

(6)

6

Illustrazione

tamano'critta inpergamena, che daVeneziaè passataalladucallibreria diParma;

ma

nè una nèraltra,che parecchiannisonoebbi campo d'osservare mentrecolàdimorava,clpresenta*

noalcuna tracciadiscoperte,e diviaggioltre lemete del mondoconosciuta, e descrittoda’

geografigreci cromani.

Purene*secolitenebrosi,incui fiorì1’Impero nonbene ancor distruttodell’Ignoranza>inque’

tempid’abblezionc]e d’avvilimentodell’umano intelletto,lacuirimembranzacifaarrossire tut- tora, molte importanti scopertefuronfatte,e permaree per terra,eh’ioconsidero,comeil

primopassoverso1’epocamemorabiledelritrova- mento dell’Indie. Altroveho fattoosservare, cheiVenezianifuronoiprimi fragliEuropei, cuilasorteconcesse penetrare oltreicreduticon-

finidellaterra.

Ilcommerciopadre dell’artiedell’industria, condusse quest’illustre nazioneall’estremità del nostro emisfero.

Ee

spiaggede’mari delSud,e del

Nord

,

1’Oceanoindiano, 1’Atlantico,il Glaciale,il Baltico , tuttifurono visitatida*

Venetinavigatorimoltoprima,cheipretesido- matoridell’Oceano

,

Gama

eColombo,vicon- ducessero armatee colonie.Quest’è'una verità difatto,ch’iom’accingo a provare con evidenza.

Non

produrrògiàquelleprove comuni, che molti

Dig^^'izcdbyCiooglc

(7)

ni

DUE CARTE ANTICHE.

7 fecervalereprimadi

me

,e eh’iostessoaltrove ho prodotto.Nuovi monumentihodissotterratifi- nalmente,percuirantichetenebre sondissipa- te,e convintaappieno1’ingrata posterità, c

1’invidiade’nemici dellaVenetagloria.

La

sco- perta,che fortuitamenteio fecipochianni sono nellalibreriadiSanMarco,fardeve rivoluzione nellaletterariarepubblica, edistruggerel’antiche

idee,chesiebberofinoramal apropositosullo statodellanautica, edell’idrografiade’ secolian-

terioriaquellidelrisorgimentodellebollelette-

reinItalia.

Una

scoperta ditaleimportanza, marita un’ informazioneal pubblico,lap ùesat-

tae sincera.

Mentre

iom’affaticavonelle ricerchediquan- to avesse analogiacolla storia delcommercio,c della navigazione de’ Veneziani,nuovoargomen- totanto importante insestesso,quantodiìBci- leadessere trattato comeconviene, miparve soprattuttodegna d’osservazione1’operadelno- stroMarin Sanudoilvecchio, denominatoilTor- sello.Fiorì eglisulfiniredelsecolo

xm,

esul principiodelxiv,ecomeappare daisuoiscritti medesimi,fu uomopatrizio,evaiente naviga- tore.Il commerciomarittimo 1’aveva reso il piùprofondo conoscitore, chevifossea’ suoitem- pi,dituttelespiagge,porti,e mercati del

Me-

diterraneo.

Dopo

1’espulsioii totaledegliEuro-

A

4

(8)

I

S

iLLUSTRAZIONfi

pei dalla Seria,siafTatlcòa formareun nuovo progetto per ricuperarla,establlirvisisolidamen-

te. Spiegòilsuo sistemainunlibrovoluminoso^ esitrasferìa

Roma

per presentarloalPapa:

ma

lecircostanze reserovanelesue speculazioni.

Questoè quellibroIntitolato Secreta fidelium Crucis,pubblicatocollestampe dal Bongarsio nel lasua raccoltaInduevolumi,Gesta Dei perFran- cos:ilsecondoaltrononcontiene,che1*opera

/

delSanudo.NellabibliotecadiSan

Marco

,fra gli altripreziosicodicisiconserva quest'opera

insigne manoscrittainpergamena,invita, e for- se dimanodell’autore,e questoappunto consul- tarvolliper essere più sicuro dellafedeltà dell'

esemplare«

Curiose sonoleinformazioni, ch’eglicidà d’o- gni piùminutacosa,spettante al commerciode*

suoitempi.

Vi

soncalcolatelespesepermante- nere unaflotta,edun’armata:v’è dichiaratoil

metodo,eleregoledelladisciplinamilitarema- rittima eterrestrede’ suoitempi,descrittele macchinediguerra,la varia formade’navigl) allorausati,e spiegatainsommalateoria,ela praticadelcommerciodi tutta1’Europa,Asia, ed Africainqueisecoli.Assegna egliquali,e quanti prodotti traessealloraVeneziada ogni por- todell’Oceano,del

Mar Nero

,e delMediter- raneo,nonchedell’Arcipelagoe dell’Adria-

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(9)

DI

DUE CARTE ANTICHE.

'f eleo:doveilferro,illegno dacostruzione,il canape,ilcatrame,lapece,ilgrano,lacera

,

lepallicele,ledroghe,legioje,lelane,ilsa- le,ed ognialtroprodotto,cheformavalabase del ricchissimolorocommercio.Sembra eh’egli scrivessesoltantociò,che1’esperienzagliaveva insegnato, nespacciasse calcolisenzaprove,e talorsenzaprobabilità,comealcunimoderniscrit- tori.

Dopo

tuttociò,eglisifaa descrivere, aluo- goa luogo, tutte le spiagge dell’Egitto,

Sorìa,Caramanìa, Natòlia,edaltri lidi ba- gnaci dal Mediterraneo,e contal precisione egliprocede,che hapochi imitatori inciò.Il desideriodi profittate di taliaccurate notizieintor-

nospiaggeanche oggidì pocoben conosciute,fer-

lamiaattenzione;mainomibarbaride’ luo- ghi,nonpiùuditi, nèvedutinèlle carteanti- che 0moderne, mifcccr comprendere,chein vano misareiaffaticato,senzauna carta idrogra- ficacontemporanea, chemiservissediguida.Co- municatoilmio imbarazzo alSig.Abate Morel-

lipubblico custodedellabibliotecadiSan

Marco

,

glivenneinpensierodimostrarmi un manoscritto antico,compostodicertecarteidrografiche

,di

cui nonsapevasi,ilcontenutonèilpregio

Quest’ eraun tesoro,nonconosciutoda alcuno,

nemmeno

dall’autoredellaVenezianaLetteratura»

(10)

IO

Illustrazione

Air

apriredellibrorimasi maravigliato

,veden- doviinfronteAndreasBiancho de Veneciis

,

me

fedianno

MCCCCXXXVl

,e appena potevaper- suadermelo.

DI

fatti qual sorpresa non dove- vacagionarmi, ilvedere un’ operadiqueltem- po tanto esatta,e tantodiversadalletavoledi

Tolommeo

! L’Italia, 1’Adriatico

, 1’Arcipela-

go,il

Mar Nero

,viriprendevano lalorovera configurazione.L’isoledella Dalmaziavi sono tantobene espresse, e tantobenallogate,che assolutamente, tantoesattenonsonolecartemo- derne.Così purèla

Morea

,laCrimea,vihan- noun’aggiustatezza, cheionon avrei

nemmen

sognato esser notaagliantichi.

Dopo

avercontemplato avidamenteilcodice tro- vato,vollifareimiei conti,esaminandepiùma- turamenteilvalore della mia scoperta,elotro- vaiinestimabile.

Temeva

,chegliocchim’in- gannassero,eche misparisse dinanzi,col tro- vareilcodice apocrifo.Chiamai inmiosoccorso ilSig.Abate Morellivalentissimo conoscitore di antichi caratteri,esiconcluse,che1’operaera

genuina,efattaappunto circal’annoindicato.

Una

perfettaeguaglianzadicaratteri,edide- lineazione,m’assicurò,chenon v’eraluogo a dubitared’alcuna fratescafrode,comefa,non sosecon ragione,alSig.

Tommaso Temanza

, intornoquell’informe abozzo diun’ anticapianta

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(11)

DI

DUE CARTE ANTICHE.

II diquesta capitale,dicui nonpossotrattenermi didire,che è totalmentesfiguratanella stampa, chene ha pubblicato.Fin d’ alloralomipropo- sidinondefraudare11pubblicod*un monumento

prezioso.

A

checigioverebbel’Invenzion del- lestampe, senons’impiegasseroa propagari lumi delle scienzecdell*erudizione?Mancherei a

me

stesso,edalpubblico,setralasciassi di comunicareagli altri11frutto,qualunque siasi

,

de’mieistudj.

Perfarconoscereleantiche scopertefatteda’

Venezianisullespiagge africane

,dallostretto di Gibilterra,finoa quellodiBabel Mandel,pri-

ma

delviaggiodiVascodi

Gama,

non fan d’uo- poveramente,cheledaecarte

,eh’ Ioqui pro- duco;

ma

sarebbeun tradire la pubblicacuriosi- tà,l’omettere una generaleInformazioneditut- telealtre.

La

darò brevee fedele,quanto io ravrei desiderata daaltri.

Illibro manoscritto d’antichetavoleidrografi- che,delineatein pergamenada Andrea Bianca Venezianonel 1436,chesiconserva nellali- breriadiSan

Marco

,èformatoinfogliopiccio- lo.

Le

cartesono solamente dieci, benchésiveg- gano numerateposteriormente daaltramanoper 13>perché comincia dal tre lanumerazione,e vimancalaquinta,se nonfusbagliodichivi scrisseinumeri.L’imperizia dichiun tempo

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(12)

Il

Illojthazione

n’etèelacustodia,lofece legarea foggia degli altrilibri.

Le

cartepiegate,e cucite nelmezzo sonostate invarjluoghi logorate dalletarme;

ma

nontutte, nèegualmente.Il dannononè sensibile,che nelle piegature.

La

prima altrononcontiene

,che una rosa de*

venti,con duecircoli,unmaggioreed unmino*

re,ad usodellariduzione de’rombide’venti. In altovisilegge un’ istruzione

,dacuisiha

»

. un’ idea dellostatodella nauticadi que’ tempi;

unatavoletta, permisurare iviaggi dimare, edilcamminodellenavi;edun semicircolodivi*

soinraggiconformiaiventidellarosanautica<

A

piedi,inun angolo, avvidipiù uncalcolo espresso,conformealleistruzionidatedisopra.

La

seconda rappresenta il

Mar Nero

: mare tanto frequentatodagli antichi 'navigatorid’Ita*

Ha,e sopratuttoda’Veneziani.Essi locono*

scevano perfettamente,e forsepiùancoradiquel*

lo,chesiaconosciuto oggidì dalle altre nazioni ,

e da’Turchie Russistessi,chevipossonona*

vigare.

£

potevanoessinon ben cono^scere le spiagge d’unmare, tantevoltetìntodelloro sangue, emoltopiù daquello de’lornemici >

Fu

questoil teatro,doveammirar,etemer si feceil venetovalore,allorchéne disputòildo- minioa’Genovesi

.

Di

fattilacartadiAndrea Bianco,trattacer-

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DI

DUe CASTE ANTICHE.

1} tamente da qualcunaanteriore alui;lorappre- senta con unaaggiustatezza singolare,edionon dubito

,che recaressanon possa nuovi lumi,e in qualche parte correggerelecartemodernedique- stomare,ancora imperfettissime.

Vi

siveggono segnatimolti scoglj,chemancanonellecartemo- derne.

La

suaconfigurazione èassaidiversa da quella delletavolediTolommeo,e alquanto an- cora dalle moderne,sopra tuttoversola parte dell’Asia,che noi conosciamopochissimo.

La

Crimea vihalasuanaturai configurazione,e cosìpureil

Mar

delleZabache,finoadAzof,o sialaTana,emporiodegliantichiVenetinavi- gatori.lonedarò,una piòestesainformazione nelpubblicarla,e sottoporlaairiflessidegli eru-

diti.

La

terza comprende,tutte lespiagge della parte orientale delMediterraneo,etutto1’Ar- cipelago.

Non

si può abbastanza ammirarela diligenza dell’autore,nel segnarvitutteleiso-

lesparseinquestimari:non ve nemancaalcu- na,dalSasenofinoaltostrettodiCostantino- poli.

L’altra parte delMediterraneo,èrappresen- tatainun’altra carta,che daCorfii,siesten- de finoad Ivizza,edall’isolaSidra inAfrica finoaVenezia.Tutta1’Italia,el’isolesuevi sono comprese.

La

configurazioneè tanto esat-

(14)

14

Illostrazione

ta}quantoIo permettelaristrettezzadellasca*

la,sullaquale è delineata.

Ho

osservatosopra tutto 1’esattezzadell’Adriatico,dove non vi mancaneppurunoscoglio,e lecorse sonoassai meglio segnate,chejielle cartemoderne,a dir vero,inesattissime.

Ilresto delMediterraneo,piùverso ponente, dove sirinserra fralaSpagna, el’Africa,lo StrettodiGibilterra,elespiagge diMarocco, delle Spagne,e della Francia,sta delineato nella quintacarta;

ma

abbracciadipiùuna buo- na porzionedell’Oceanoatlantico,dovesios- servano delle isolepostoassailungi verso ponen-

te.Questaè unadiquelle,che orasipubblica, e che sarà perciò qui appressoillustrata

.

La

sestacarta esprimelespiaggedellaFran- cia,e dellaGermania,daBajona finoall’estre- mitàdell’Irlanda,e della Scozia.

Il

Mar

Baltico,ilGolf»Botnico,eleterre glacialidi Norvegia,Frislanda,Islanda,eper quantoiogiudico,ancheTerra nuova,sottoi^

nomedi Stocbfisb,sonodelineati nella settima carta.

Mo

osservato,chequestaèla più imperfetta ditutte;lapovertàdiquelle boreali regioni,non allettavagran fatto iVeneti navigatori.

Non

avendovi emporiodiricchemerci,dirado dove- vano questeterre esservisitatedallegalereve-

DigitcjdiiyGoogle

(15)

T

DI

DUE CARTE ANTICHE.

I5 neziane.

La

carta,che lerappresenta, dovea perciò essere menoaccurata dellealtre;èperò stimabile, perchè dimostra,chegliantichiVene- ziani,nonignoravano cosa alcuna,diquanto ave- varelazionecolcommercio.

Nella ottavasivederipetSVo,in piùplcciola scala,tutto ilMediterraneo,il

Mar Nerp

,c partedell’Oceano, Rnoalleregioni piu boreali.

La

nona èd’unacategorìaaffatto diversa dal- le uvole idrograhcheprecedenti.Essa èun ri- trattoinminiatura,che rappresenta tutto l’emis- fero conosciuto dagli antichi.Questoèunpezzo dicarta,che vale unlibrointerodigeografia, de’secolidimezzo.Iolapubblico,perchèlacon- sidero,comeundocumento capacedìrisvegliare molte idee, nonsolosullostatodellecognizio- ni, ede’sistemigeograficidique’tempi;

ma

an- corade’ progressi della pittura,e deidisegno.

Perciò vihoposta tutta1’attenzionepossibile, acciòriescaperfettamenteconformeall'originale.

La

decima finalmente altrononè, che unmap- pamondodiTolommeo.

Dopo

ipiùaccuraticon- fronti,che ne ho Etti, mi son convinto, chenon vierastatafattacorrezioneveruna,cche1’au- tore non avea fattoalcunUso dellesue idrogra- fichecognizioni,percorreggereglierroridiTo- lomineo.

Ne

argomento daciò,che ilBianco non sia1’autoredi taliidro^afici disegni;

ma

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(16)

Illustrazione

unsemplice disegnatore,chele deveavertrat- te certamentedaqualche pià anticodocumento.

La

mia opinionesiè,checavatesianoda quel- lafamosa Carta danavegar,cheserviva digui- da anticamente ad ogniVenetonavigatore.Imper- ciocchésarebbeuiferroregrandissimoilsuppor-

re,eh’essianticamentenonconoscessero l’usodi talicarte,come pare,che alcuni abbian pensa- to.Questa carta da navigareerail risultato di tutte leanteriori navigazioni:lecopie,che

sene facevano,eranoposciacorrettenellepar- ticolariosservazioni.Tantilumi

,reciprocamente comunicati,servirono senza dubbioa costruirele

cartediAndreaBianco,o quelleda cui furon essecopiate,qualiiosospetto essere anteriorial

1380.

La

ragionediquesta opinion miasi è ,

ch’essenonrappresentanoimariditranmntana.

L’Islanda, laFrislanda,visonobensìnomina- te;

ma

espressesenzaverunprincipio di preci- sione.

Non

visivedelaGroelandia,nélapun- taorientaledelLabrador:cose tutte,chenel 1436,dovevano essernoteinVenezia,poiché eravi già pervenuta la relazionede* viaggi de’

due Zeni;e perciòanche quellaloro cartada navigarene’mariditramontana,che fu poi pub- blicatacollestampe nel1556,valeadire molti annipriisa,che accadesseloscuoprimento prete- so

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(17)

DI

DUE CARTE ANTICHE.

17 SOdettoStretto diDavis,edelLabrador,fatto da*navigatorioltramontani.

Questacartaincisainlegno è rarissima.Ione hoveduto un soloesemplare,e nonmancherò di riprodurlaInun’ Appendicea’viaggid*

Ame-

rica,allorché parleròinparticolaredella Fris-

landa,ilcuinome daimoderni geografièstato cancellatodalla superficiedel globo.Se lecar- te delBianco,furonodalui costruite,perchè nonrappresentan esse quelle artiche terre,eque’

mari glaciali,scopertiparecchi anniprima dal dueZeni?Seildisegnatore nonlecopiò dacar- tepiù antiche, eseatanto giungevalasuascien-

zadacostruiretalicarte idrografichedipianta,

perchè non feceegli usodell’artesua per cor- reggereilmappamondodiTolommco?Perchènon diede all’Italia, e all’Adriaticolaconfigarazio- ne medesima,che ha nellesuecarte idrografi- che?

Ma

consideraudopoi,eh’ essecomprendo-

no

J’IsoleCanarie,MaderaeleAzoridi,non si puòfissarelaloro etàmoltoavantiIIJ34S,

epocaincuisappiamo, che quest’isoleeranogià scoperte,poiché,comeprovailBaudrand,Gio- vanni

Re

diCastigliaconcesse aveva alcunedel- ieCanarie,aGiovannidiBetancourt,gentiluo-

mo

diNormandia.

Che

che nesiaperò,non è da porsiinquestione,sequestecarte idrografi-

che

sianodellainano,edell’annoindicatiines-

!

B

(18)

iS

IlLOST

E

AZIONE

se;e sianocopieooriginali,soncertamentele piùantiche,che siconservino In Europa,dopo latavolapeiitingeriana,equella della bibliote-

cadiParma,chesisaessere del1367;

ma

che di moltocede a questenell' utilità,enell’esat- tezza.

I viaggidi MarcoPolociassicuravano,che iVenezianiavean contezzadell’esistenzadell’I- soledella Sonda nel

Mar

Indiano

,ediquella delMadagascarnell’OceanoAfricano.

,,IlMandcigascarscriveMarcoPolo, è un’Iso- laversoilmezzodìlungida Scorsia ,( Soccotora) circarecomiglia Quest’isolavolge4COmi- glia, evisifagrantrafficodidentid’elefante

Non

si devecercar esattezza nellemisure,e nelle distanze;bastail sapere,che sul finire

dejsecolo xiii iVeneziani avevanogiànotizia dell’esistenzad’un’isolad’Africa

,dicuiiPor-

toghesi duesecoli dopodisserodiaveressifatto la primascoperta. Del resto MarcoPoloalle relazionide’ suoiviaggiuniscemoltefavole,ele

spacciacon quella franchezza,cheglimeritòil

soprannomedimilione.

„ Da

quest’isola, parlandodelMadagascar,fu portatoalgran

Chan

un dentedicinghiale,che pesava 17libbre.Incertitempidell’annovisi trovano alcuniuccellichiamatili.ii.bl,tanto gran-

di,che lepenne delleloroalesonlunghe ben

;

Digitizedby.Google

(19)

M DUE CARtE AXTICHE.

19 dodicipassi,o pocomenoQ^;est’uccello,ag- giungeruomo geometra,pigliapicciolielefanti

^ eliportaInalto:li lasciacadere,evipiomba addosso permanglaruelacarnea suotalento“.

Marco Polononci dà la dimensione delcorpo diquesta bestiasingolare

;ma 1ho trovatanel planisferiodiFra

Mauro

:da un’ estremità d’un’

alaall’altraera lunga6opassi.Eraancorpic- ciolouccello in confrontodiquelli,che videun Rabbino InAfrica

,dueuovi de’ ^quallrompen- dosi allagarono6o migliadipaese.Questeson favole daraccontarea’fanciulli;ma1’esisterla delMadagascarsiverllltòduesecolidopo.

Sembrerebbeadunque,chequest’ isoladovesse trovarsidelineata nelle cartedel 1436;ma non vièinfatti,nòvipuò essere.MarcoPolonon viaggiòper mare: nonparlasempredicose da Jul vedute,e nonècerto,cheproducessemai verunacarta delle terre,edIsoledaluivisita- te, che che ne pensiilRannuslo.Credetteroal- cuni,che quelle,chesiconservanonelpalazzo Ducale.sianoaluicontemporanee;ma nonleso- no.Furonocostruite a’tempi,esottoladire- zionedelRannuslo,e poco o nullasiaccordano collerelazionide’viaggidiMarcoPolo.

Nondimenofuuna perditagrande,e Irrepara- bileil preteso ristaiiro,cheparecchiannisono seneftcc.Qual fedepotrai!essemeritareanco-

B

z

(20)

4 10

Illustrazione

ra dopo d’essere statesottoposte all’arbitrio

d’una manoardita,epocoesperta?Comunque sialecarteidrografiche d’AndreaBiancononpo- tevano aver per baselerelazionivaghe,e confu' sedi unviaggiatoreperterra,esseche servir dovevanoainavigatori soltanto, e rappresentarlo-

rolecorsefattesulmare,elespiagge,e porti daaltriviaggiatorivisitati,edelineati.

La

cartaidrografica delBianco qui annessanon rappresentalespiaggeafricanebagnatedall’At-

lantico,senonchefinoalCapodiBojador pa- rallelo all’isoleCanarie. In questacarta per er-

rorevifu scrittodalBiancononinvecedibu-- zedor:errore emendatodalui nellacartagene rale.IlCapo

Nun

,inquesta, èl’altrodettodi

«orsotto agilon. Vicino a questo capostasegna- toun fiume,lacuifocesembra formareun por- toampio,e capacediricevernaviglj;ed è chia- matoCitarlis

.

Sembra,che scendadalle partipiù interne dell’Africa, e chedistacchiun altrora'

mo

,chescorrepiùa tramontananell’Oceano colnomediMairi.

La

spiaggia,chetraquestiduefiumisiesten- de,dd’unataleampiezza,che corrispondeallo spazioditerra,chesitrovafrailCapo diBo- jador,e lafocedelfiumeSus,dov’èla cit- tà,eportodiGuartguassem,ovogliamdirS.

Cruz. Ilnomedi/igilon,chesileggepocoSQt-

1

/DigitizedbyGoogle

(21)

DI

DUE CARTE ANTICHE.

21 CO quellodel fiumedi

Main

,nonlascialuogo ad equivoci:quest’éilCapoAgulon,sulconfinedel regno*di Marocco,situatosettantamigliaincir- ca sopra quello di

Nun

,comepursivede anche Inquesta antica carta.

Indarno misonoafTaticatoper riconosceretutti glialtriluoghi segnati sullaspiaggia, daldeno-

minatoCitarlisfinoal

Màio

;Vlazic,Cabofin>

Abermil^Anfulin,UfirtfMercp.fi^Samoin,eAl-

gumin

;ditutti questinomialtronon miarri- schiereid’indovinare,che quellodiCabufin

,che

perlasua posizionesembrami appuntoilCabìnhot picciolopromontorio,chetrovasiagrecodelca- po Bojador;

ma

nonsaprei benrisolvere,sesia quello postopoco soprailbanco dicapo Bojador^

oppur altropiùboreale disimilnomesegnatodal

d’An

villeagreco levantediquellodiKoquete.

Per rilevarelacorrispondenza diquesti nomi antichico’moderniho fatteparecchiericerche

^

quantunque iobencomprenda appienol’inucilità disìnujosa erudizione. L’AfricadiLivio Sanu- do eralasolaopera,sucuiavevoqualchefidu- cia.Pochi hannoconosciutoil meritodiquesto nostroscrittore, chefiorisulla primametàdel secoloXVI,cospicuo non menoper lapatrizia nobiltà del suocasato^cheper l’estensionedel suo sapere.

Le

scienzematematiche furonolede- lizie dellasua adolescenza: scienzeamate per

B

3

(22)

11

Illustrazione

istintodell’anlme capacidisentirel’amore^ela

forzadellaverità,edirenderle omaggio.

Inqueltempoeragià statooltrepassatoil

Ca»

nodi BuonaSperanza.

La

scoperta dell’Indie, ediunnuovo

Mondo

eragiàda qualche annol’og- getto della comune curiosità.

Ne

fu rapitoan- che LivioSanudo,esiposeinvirileetà arac- coglierelepiùesattenotiziedique’nuovi scuopri-

menti,e con essecomposeunglobo

,sucuiavea

rappresentato tutteleparti finallora conosciute

dellaTerra,e deveperciò considerarsicome il

primoriform.atoredeli’antica geografia.Deplora- bileè la perdita,chesièfattadiquest’opera insigne.

Non

virestanodilui,chele

n

tavole dell’Africa,unitealladescrizione, ch’eglicom- pose diquesta partedelmondo, e chesoltanto dopola suamortefupubblicata.Bastadareun’

occhiataa quest’opera,percapireche l’autor?

erageometra:l’ordine,ilmetodo,elaprecisio- ne,cose noncomuni inque’ tempi,vispiccano dappertutto.

Ho

osservato, chelapenisolad’Afri- caòtantobene espressa,c configurata nelle sue carte,quanto che, dirciquasi,pocoonullaes' servi statocambiatoda’geografiposteriorialui.

VI

ho ammiratosopratuttoilcorsodelSenegai»

c della Gninbradelineatofinoad un,adistanza, che lidiniostraconosciutiassaibene,mioltopri-

ma

, che vigiungessero iFrancesi,chevoglio;»

(23)

DI

DUE CARTE ANTICHE.

far tutto,ctuttoaverf:tto.Senonm’inganno

iviaggi diCadamosto, anc!.essopatrizioVene»

to,gliservirondisc-^rtainqueldisegno.

E

quimipiaced’osserva'e,dieimoderni geo>

grafi neldelincare tuttal’Africahannoben po- chilumi,c fondamentipiùdegli antichi, e sopra tuttodelSanudo. Imperciocchéad eccezionec»

alcuneosservazioniastronomichefattedageogra-

fi,eda’navigatoripiùesperti,cjiivienconfessa- re,che tuttoilrestoè delincato acapriccio,o almenoastima.Cadamosto,e ilruehannavigato nelSenegal;ma nè 1’uno,1’altroebbero tempo, epoteredimisurare quel fiumeimmenso»

IlFranceseperò tornò a casa,con una carta del corsodel Senegal,e Cadamostosi contentòdi scriverne unarelazione

j

ma,

trannel’impostura delprimo,ilSenegai non è ancorconosciuto

.

Lo

stessosipuò dire diquasituttoilrimanente dell’Africa;egrand’indulgenzasarebbeilconce- dere, che dituttaquestapartedimondosianco- nosciutele spiagge. Quantoall’internonon si conoscenemmenoquel tratto, ch’ètral’Atlante, edilmare,benché tanto vicinoall'Europa.

Mi

sembra,cheLivioSanudoabbiaseguitele tracce diGiovanniLeone. L’ampia,e minutis- sima descrizione,eh'eglifadella Barberia

,e

dellaNumidia nellasuaopera

,e nelle sueta- vole corrispondeallarelazionediquest’Africano»

B

4

(24)

24

Illostrazione Ho

confrontato anchelaspiaggiaoccidentaledel regnodiMarocco,ediNuniidia sull’Oceano dal CapoBojadorlinoallafocedelSus,enonl’ho ritrovatamoltodiversa da quelladellacarta d?l Bianco

.

Ilfiume,che scorre sopra ilcapo Bojador,o Buzcdoryènominatoaridv.sfluvius.Ilnomedi Citarlìs nonvièin verun luogosegnato.

Ma

questadenominazione difiumearido misembra piuttostolaqualità,cheilnomesuo proprio.

Vi

siveggonocollocatisopra,nellatavoladelSanu- do, liquattrocastellidiIfren, iquali,secon- doLeonesonpostiappuntosopra un fiumegon-

fionell’inverno,e arido nellastate.

Non

avvi però nome,checorrisponda pernulla aquello di

Main

, che hogià dettoessernel luogodi quellodiSus.

Che

chenesianon èda,nascondersi,chegli antichiavevanodellefalse ideeIngeografia,e che ammettevanode’principiassurdi. Tali son quellidicredere,cheilNiloavessedue sorgen.

ti un’orientalene’montidella

Luna,

e l'altra occidentalealleradicidell’Atlantejedicredere altresì,chevifosseronel globo degliabissid’ac- qua,qua elàcollocati,da’ qualitraesserol’origi- netuttiifiumi.

L’opinione,che ilNiloavesseunprincipio dalmonte Atlante inoccidenteeravenuta da-

(25)

DI

DUE CARTE ANTICHE.

I5 gliantichi:lo credeva ancheCesare. L’altra partivadaprincipj,ch’eradelittoilnon ammet^

tcre,e chelacredula semplicitàdiquellabuona gente teneva perinfallibili.Que’fontidell’abisso ches’eranospaccati perprodurreildiluvio,in-

siemecolle cateratte del cielo, erano creduti

l’originedituttiifiumi,e sopra tuttodiquelli ,

che portavano almare copiosotributo diacque.

Talenon poteva essereilfiumed’Ifren, nè quel- lodiSus;

ma

inavigatorinonconoscevano,che lafocede’ fiumi;etuttiquelliche sboccanonell’

O.

ceanohannoun’ampia foce. Perciò pensar poteva- no,che venissero molto da lontano,eriportando tutto all’erroneolorosistemaponevanolalorsor- genteinuno de’ fontidell’ abisso. L’economia voleva,eh’essendoquello deliasorgente supposta

delNiloilpiùvicino, nonsene cercasseunpiù lontano.

11nome diCitarlisé una corruzionedell’an- ticonome diCìrtha, cittàillustre nell’antica geografia, echesi credeesserquella stessa or conosciutacol nomediOiscmtina.Il salto era grande,magliantichinostrifaceande’ voli.

Non

mi fermerò quia confrontare nomeper

nome

tuttiglialtriluoghi segnatiinquesta carta

.

Ne

risparmierò lanoja a’lettori,che seabbisa- gnandisonno potranno da persestessifarne un’

esamecolconfrontodellacarta di

Mr.

d’Anvil-

(26)

Illustrazione

Jc.Altre più importanti osservazionimirestanoa fare,e richiamanolanostraattenzione.

La

posizionedelleCanarie è imperfettissima, e sono pessimamente allogate.

La

loroconfigura' zioneèinesatta,comepuranche quelladi

Ma-

dera, ediPorto Santo. Qualprodigiosadifferen- za! L’isola diCadice,etutto illittoralespa- gnuolononmancaneppurd’uno scoglio,e quest’

isolesparsenell’Oceano appenasipossonoraffigu- rare.

Ma

siscorge facilmente, cheiVeneziani,

iqualifrequentavanoiportidiSpagna,ePorto- gallo,dovevanoanche esattamente conoscerli; e doveano perlastessaragioneaver appena qualche ideadiluoghi,dove eranostatisolqualche volta portatidalleburrasche.

La

catenad’isolette,che stendesi a settentrio- ne delle Canarie vuolraffigurarel’Azoridi,ben- ché iloro nomi poco, onullacorrispondano.Si osservafral’altreun’Isola,che portailnomedi Brasi!;

ma

anche oggidìnelleAzoridisidistin- gueilhiorro dt Bresìl,comesipuò veder nelle cartedid’Anville. In altracarta, comealtro- vefaròosservare al ponentedeli’Irlanda sive- desegnata un’altraisoladenominata diBervi,

che nonè daconfondersicon questa.

La

ri- petizionediquestonome dipoco alteratomidà unaqualche idea dell’incertezza degli antichi intornol’esistenza,elasituazionediunpaese>

(27)

ni

DUE CARTE ANTICHE.

fosseÌK)la)o continente,che sapevano esser det- toBrasile.

L’isoladelCorvoè chiamataquicorbomarì~

KOS,e quelladiFlorescorììos.

Non

pare che abbia ritenutoilsuonome, chequelladi San Giorgio

,cheanchequisileggenominataInvene- to dialetto isoladiSa» Zorzi.Quella che porta ilnomediBrasilè certamente laTerzera,

ma

leduedenominatediColombi,eDebentuffa

,

non so bene aqualicorrispondano delletrecheresta- no,Graciosa,Fayale Pico. QuellediSan

Mi-

chele, e Santa Maria corrispondono inquesta CartaaLobo eChapcsa.Sesiavesseunasto- riaesattadelleAzoridì*,cdellaloro scoperta,

facilmentesiverrebbeinchiarodiquesti cambia-

mentidinome;equest’appuntocimanca.

Ma

lapiùcospicuaditutte,elapiudegnadi riflesso èquell’ isolasituata versoponente,che portail titolo à'Antillia.

La

grande suaesten- sione,Iporti, efiumidicuiè circondatainogni latoci mostrano,cheaquc’tempise neavea notizia,e chequalche navigatore primadiCo- lombov’era giàapprodato.

Non

èperciò minore Ja gloriadi Colombo, cheseppe ritrovareuna terraperduta,e aprirsi il passaggioall’opposto emisfero.

.L’originedelnome d’AntillIanonè conosciu- ta; e sarebbeun troppo arrlsrlnarcincongetture

(28)

tS

Illustkazionb

ilpensare, chesignificassequasi,chequell'isola eraposta avantidelContinente. Quando,eda chi fossescoperta non si sa. Sisabene che eramoltianni prima de’viaggidiColombo,e per quantopare quasi un buon secolo.

Inciòiolapensomolto diversamentedagl’illu- stripanegiristidiColombo, icuitalentidovran- nofarsiammirarcertamente nellarepubblica del- lelettereeh’essionorano:parlod’un’opera di recentevenutaallaluce,VElogiòstoricodiCri- stoforoColombo,in cui,iodiròfrancamente,gli autoriinognipartenonhantoccatoilvero,e lo dimostreròall’evidenza.L’esistenza dell’isola

Antilla era,secondoessi,stataindicata aCo- lomboda novelle,ed avventuredimarinai,che trafficavanone’maridell’ isoleAzoridiedi

Ma-

dera,lequalisebbeninparte

,ointuttofavolo- seeranda luirimarcateciò non ostante,come indizj e contrasegni,alimentodellesuesperan- ze.Eccoquestenovelle,ed avventure.

,,VincenzioMartin pilottodel

Re

diPorto-

gallodisseaCristoforo,chetrovandosi egli

ungiorno450 leghepiùa ponente delCapo

,,San Vincenziotrovòinmare un pezzo dile-

gno ingegnosamente lavorato senza1’ajuto di

alcunferro dallaqualcosa,edall’aver sof-

fiatoIventidiponenteperalcuni giornicom-

prese,che detto legno poteva venire

da

alcu-

(29)

1)1

DUE CARTE ANTICHE.

45>

,,ne isole,cheInquelladirezione sitrovasse*

„ro.PietroCorreasuo cognato raccontògll an*

corad’avervedutoun legno similenell’isola

diPorto-Santo, ben lavorato,e recatovi dai ,,ventimedesimi, e chevieranostatespintepa»

rimentialcune canneassai grosse, ignotein

queirisola,e nell’Europa, che daun nodo

all’altrocontenevano novecaraffed’acqua

.Quei

„delleisoleAzoregli riferirono,chesoffiando ,,moltoIPonentiilmareportava deipinia’ lidi

„dellaGraziosaedi Fayal,nonessendovi in ,,que’contornialberi ditalfatta.

Che

inoltre ,,nell’ isolade’Fiori, una delleAzore,ilma-

re avevagettatoallidoduecadaveriumanidi ,,viso assailargo,ediaspetto diverso dagliEu-

,,ropel.Un’altrafiatasieranoveduteinvlci-

nanza diquell’ isole alcune barche coperte, ,,spinteividalvento.Antonio

Leme

,ches’e-

„ra maritatonell’ isoladiMadera,gli disse,

„ cheessendosiunavoltainoltrato assaiconuna

,,caravellaversoponente aveva veduto treIsole .

Uno

dellastessaisola di

Madera

venne nel ,,14S4inPortogallo a chiedereal

Re

una cara-

veliaper riconoscere una certaterra,chedi-

ceva vedere ogn’ anno,e semprenellastessa

guisa.Per tali indizj nellecartemarine,e

ne’globi,cheallorasi facevanosituavansial- ,,cune isole,inque’contorni,quellaspeziai*

(30)

30

IlLUSTR/ZION'E

„ mente nomataAntìlla,cheeraposta icole.

,,gheall’occidentedelleCanarieedelleAzere,

j,IPortoghesilapresero perI’isola dellesette

3,Città3popolate secondolalortradizionenel

„ 714al tempodell’Invasione de’Mori,circa ,,laqual fannomolti racconti•.

Andò

a cercar j,quest’isolaancoraun certoDiegodaTiene,

ildicuipilotonomatoVclasco raccontò aCri- 3,Jioforolasua navigazione3egl’indizjeh’eh-

33bero3chevifossequalche terraall’occidente,

ove nonvollero inoltrarsi perpaura deli’iii- 3,verno. Ciòli fu confirmatoparimenteda un

marina/o,cheinunsuo viaggiofattoinIrlan*

dagli dissed’aver visto1’accennata terra, ,3creduta daluipartedella Tartaria,chevoh 33gesse verso occidente.Questadoveva esserquel- la3che chiamasi oggi terradìBacalos;

ma

il

tempocattivonon permise,chevisiaccostas- 33se.Pietro diVelascogliaffermò,che fa-

„ccndo lostessoviaggiosi era tanto avanzato 3,al

Nord

-Quest3cheaveva veduto terraall’

3,occidente d’Irlanda.VincenzioDiazpiloto Por- 33tog^se venendodaGuinea3passataavendol’i- ,3soladiMadera,credettediaver vedutoall’oc- 3,cidente unavera te^ra.Diede parte delsuo

segreto ad unmercantegenovese,che armò

unlegno per gire ad iscuoprirla,chiestanepri-

3,

ma 4

permissioneal

Re

diPortogallo.Diaz

( DigilizedbyGoqg]y

i

(31)

DIRUECARTEANTICHE.

Jl

j,dunqueparticolmercante,chesinomava Lu-

,,cadiCazzana.Andaronoa cercarI’isolatre

0 quattro volte, facendoizo sino a 130 leghe;

ma

nontrovaronmainulla.GaspareeMiche-

lediCortereal ,duefiglj

dd

Piloto, che avea ,,scopertolaTerzera, perirono nellastessaiin-

presacc.“.

Ma

Colombonon era ancor nato quandoeradi- vulgatainEuropa1’esistenzadell’ isolaAntilla

,

poiché quila vediamochiaramente indicatanella cartadelBiancodeli43 <>sicuro indizio,che primad’ allorasen’erafattainqualchemodola scoperta;ilche più chiaro apparisce da unalet- teradiPaolo Toscanelliautoredelgnomonedi SantaMaria NuovadiFirenze,scrittanel147+

aFernandoMartinez CanonicodiLisbona,che l’aveva consultato per ordine del

Re

diPortogal- losullaprobabilità del ritrovamentodell’Indie.

Dopo

averalungoparlato perquantosiscorge sulletraccesegnate daMarcoPolo,concuiave- vaeglicompostauna carta simileallenautichedi

quel tempo,cosìsiesprime.

£

dall’ isoladi

Antilla,chevoichiamatedisettecittà,del-

laquale avete notizia,finoall’isoladiCipan-

,,go sonodieci spazj,che fanno1500migliaec.“.

Era dunqueconosciuta 1’esistenza dell’isolaAn- tillasenzalenovelle,ed avventuredaimarinai raccontate aColombo; ederagià grantempo

(32)

T

21

Illustrazione

che primadi luierastatacercatadaaltrinavi- gatori,

ma

indarno.

L’opinioneche correva delle ricchezzeimmen- sediquest’isola, dovecredevanochefindaitem- pidellaconquista delle Spagne fattedai

Mori

, ritiratisifosseromolti Spagnuoli,avevaprobabil- mentedato motivo a tante ricerche,e viaggida piùnazioni,einvarjtempitentati.Talesenza dubbiodovette essere quellodiAgostino Vivaldi, e TeodisioDoriagenovesimemoratodalCasoni, e fattocircailprincipiodelxiv secolo,benché que’duearditinavigatoriingolfatisi nell’Oceano nonabbian datapiùnuovadiloro.

Nel leggerelestoriedituttelescopertefat- te dagliSpagnuolinell’America, daquelle di Colombofinoalle piùrecenti,sipuò facilmenteos- servare lospiritodi prevenzione,cheavevano sullericchezze delle terre,che scuoprivano.

La

primadimandafattadaColomboagliabitantidel- leAnelilefuintornoleminieredeli’oro. Cre- deva senza dubbiodiesserpoigiuntoallafamosa itoladellesette città,dove1’orodoveatrovarsi perlestrade.

Non

sitrovòinfatti,che a gran- dissimostento,e inpoca quantità, e sidisse

perciòche quello essernon dovevailpaese delle settecittà.

Fu

dunque cercatosulContinente, dovesitrovòilMessicoedilPerù;

ma

siccome nonvisitrovarononèimontid’oro,iciot- toli

Di/,itized!yGoogle

(33)

!)I

DDE CARTE ANTICHE.

J3 tolidipietre preziose facreduto che neppuressi fosseroilricercatopaese dell’oro.

Un

frateda Nizza, cheaveva accompagnatole truppespa>

gnuole condottedaFerdinando Cortezallacon- quistadelMessicos’internò alquantoversoset*

tentrione, evisitateleprovinciebagnatedal

Mar

Vermiglio,elaCalifornia,portòalMessicola nuova della scopertada luifatta finalmente del paesedellesettecittà.

Vi

simandaronoesplora- tori ;maleminieredellaSonora,benchélepià abbondantidell’Universo, nonperaiettevanodi pensare,che neppur quivifosseilpaese delleset-

te città,poiché l’oronon dovevain essostar nascosto nelle miniere. Si stancaronoalla fine

gliSpagnuolldifartante ricerche,evedendo,

che roro nonsaltavalornelle manifuronco- strettidifarlocavaredalleminiere.

Ma

siriser- varonosemprelafacoltàdiscansareanche questa fatica, allorché venisselorfatto ditrovareelDo~

rado,che non sapendopiùove cercarlo,locol- locarononell’internodell’America meridionalefra

«.laTerrafirma,edilBrasile,vicinoallago di

Parlma

,cioèappunto dove non haa potutofinora penetrare, perlaresistenza de’Selvaggi

, che

abitanonelleimmenseforestediquelleregioni.

I^elrimanentelatradizione,che correvanelle

Spagne

finnelsecoloxv intornolatrasmigrazione de’Cristianialtempodell’Invasionede*Mori,

C

(34)

34

Illustrazione

trasmigrazione senzadubbiofavolosa,dovevaes-

ser appoggiatasull’opinione ancor più.anticadell’

esistenzaditerreinmezzoall’Oceanoatlantico.

Non

sipuòdifattinegare,comeaccordanoan- cheIpanegiristidiColombo,chegliantichinon avessero qualche confusa idea delmondonuovo.

Lo

sospettavaS.Girolamo,chetalsua opinione espressecitandouna lettera di S.Clemente,e disseapertamente che passatoilmare Oceanoera- viunaltromondo:eraancheinciòcontrario a S.Agostino.£' notoildiscorsodi un sacerdote d’Egittocon Solone Atenieseriferitoda Platone nelsuo

Timeo

,circaun’isolaAtlantide,posta oltrelecolonned’Èrcole.Egli fadireadEri- xia,chequell’isolaera tanto grande quantol’A- siae 1’Africa insieme unite che dopodiessa altreven’eranoingrannumero

,mapicciole, dilàdallequalitrovasiunospaziosoContinente

,

epiùoltreilveroOceano.AncheEjianoscris- seche r Europa,1’Asia e1’Africa eranocir- condatedall’Oceano,e chepoi trovavasiunal- troContinentedivastaampiezza, dovegliuomi- ni,eglianimalisono più grandiche nel nostro, c dovesitrovaunincredibilecopiad’oro e d’ar- gento.

BenchéPlatonecollasuapretesa divinità,eco’

suoiromanziniente m’imponga,emolto

meno

Elianocollesue favole son costrettonondimenoa

DigitizedbyGoogle

(35)

DUE CARTE ANTICHE.

35 confessaredimaravigliarmiassai, chelaplatoni- canarrazione tantosiasiavvicinataalvero

;poi- chétranne1’isolagrande,che a suo dire scom- parve forse peruntreinuoto, quasituttosiè tro- vatoconformeallaveritàdue mila anni dopo: ciò chemisorprendeassaipiùdellapredizionediSe- neca,cuirestropoetico,ed il fuocodell’im- maginazione>unicasorgenteditantqantiche pro- fezie,fecesciamarenellasua

Medea

.( )

Tempi

verranno ancora

Dopo

lungadimora,

Che

’lgran padreOceanoadaltregenti Delle cosemondaneilfrenrallenti:

^

Che

’lgran corpo terreno Tuttoapparisca,esidimostri appieno:

Che

diTifisolcando a parte a parte Dell*ondeilvastoseno

Nuoviluoghidiscuoprailseno,e1’arte

Ne

siaTile delmondoultimaparte.

C

z

{a)Gl’ interpretipiufedeli delle predizioni sogliono addurreiltestooriginale: ecco l’oracolo diSeneca.

'' .

....

’venìentannìs Saculaseris,quibusOceanus VtncuU rerumlaxet,is*ingens Tateattellus Tipbysque novos Deiegat orbes, necsìtterrU Ultima Thule.

/

(36)

36

Illustrazione

Io tengo perfavolosalastoriella,eh»racconta- noAristotilee Teofrasto,diquelvascelloCar- taginese,chenell’anno356 di

Roma

navigando fral’occidentee’Imezzogiornoscuoprì lungidal- laterraun’isoladesertae spaziosa,bagnata da fiumi considerabili,copertadiboschi,labellezza

de’qualisembrava promettère unterrenofertilis- simo.Imperciocchéegliaggiunge,che unapar- tedellaciurma visifermò,tornando ilrima- nente a Cartagine,dove uditadalSenatolasco- pertafe consideratacomepericolosaallaRepub- blica,per timore chelacittàsispopolasse colle

emigrazioni furonfattimorire,quellieh’eranori- tornati,eprivati cosiglialtri rimastinell’ isola

de’ mezzidi poterneusciremaipiù. Sel’isola era deserta non era delle Antille, nè poteva ap- partenerealnuovomondo,dove,per quanto pa- reanchea quei tempivisarannostatiabitatori.

ioammetto1’opinionediquelli,che voglio- nogliuomini del nuovo emisferomenoantichidi noi,e credonodipoterlo provare coll’argomen- todei tenuiprogressi,checolàaveanfattola società,rarti,e le scienze.

Ma

noiabbia*

mo

davantigliocchilenazioniantichissimede*

Negridell’Africa,che certamenteinnullasono superioriaiCaraibi- D’altra partefratuttii dialettidegli indigeniAmericaniqualtraccia sid trovatadilinguapunica?

/

c '^OOglc

/

(37)

Dt

DUE CARTE ANTICHE.

37 Ilviaggiodi

Madoc

misembrauna mal pensa' tainvenzionediPowel.Hackluicladà per cosa indubitata

;manè1’uno nèl’altronedannouna vera prova, poiché leprovenonsi danno in quattroversi,e moltomenoin versigallesi,e rimati.

Tuttosiriduce dunque aduna dicerìa,nonSo quando inventata,masenza dubbio non molto an- ticamente

,perchè per poco chesi volesseandar avantine* secoli si troverebberoiGallesi,con

tuttalaloroanticagenealogiaceltica, nonsolo senzamuse,masenzaalfabeto. Nondimenogl’

InglesihannoassaiparlatodiquestoloroMadoc, che fannosecondogeniton’

Owen

Guynedprin- cipediGallesfrail1170 edil1190.

Secondoessi

,esecondolaleggendacitata(a) fu da luiscoperta unaterraincognita versopo- nente dopo alcune settimanedinavigazione, ela- sciativi16 uomini ilgiovine principeritornòin Inghilterra.

Da dò

dicono gl’inglesi,chelasco*

(a)MadocWift MvjedìcWeedi

Gawn

genau,Avfn-Gynedd 2i$finnumdir, f> enaid oidi

Ha

damavTfondymoroed. \

Son ioquel

Madoc

figliod’Ovea Guyned,cui nonpiacqueronèla sua patria, néle sueric- chezze,iuavogliailpresedicercarnuoveterre;.

(38)

jS

Il-tUSTRAZIONE

percadell’Americafu fattadalla loronazione.

Ma

l’America, chesitrova a ponente delPrin- cipatodiGallesaltro nonsarebbechela terra diLabrador,oalpiuTerra nuova lontanapiù di 50 gradidaU’’Inghiiterra,viaggio chenonsi fasempreinalcune settimane,anche oggidìche il nostromodo di navigareè cantosuperiorea quellodegliantichi,quantogl’Inglesi

mo^rni

son superioriagliantichiBretoni.

,

Ho

osservato che nelle carte idrograficheanti- chesitrovanosegnateaponente d’Irlanda due isoledenominateMaida eVerte, L’ ho trovate anchenellacartaridottadelglobodiMr.Bellln annessa a questoCompendio,e nonho giudicato benfatto ilcancellarle,comefannotuttiglial- tfigeografi moderni. Quest’ osservazionemi ha condottoadaltre ricerche,e ho trovato che stanno segnate anche nelle cartedelBianco,che saranno da

me

pubblicate;

ma

inominon corris- pondono.

Una

èinquelleantichissimecartede- nominataisoladiVentura,e sembi;ad’una vasti- tàconsiderabile. L’altra piùvicinaall’Irlan- daporta il nomed’isoladiBerzil. Questasi trovasegnataanchenelplanisferiodiFra

Mauro

di

Murano

,se non cheè chiamatadi

BrazH

,

nome datodal Bianco,comeabbiam veduto,ad unadelleAzoridi.Delrestolaposizione è pres- sopocoeguale nell’uno,e nell’altro autore.

Dia: jd byGoogle

(39)

DI

DUE CARTE ANTICHE.

39 Anzi nel ConventodiSan Michel di

Murano

hoveduto unaltroportolanodel1471attribuito acerto BenincasaAnconitano,chesiuniforma nei nomedell’isola stessaal planisferiodiFra

Mauro

,benché nellaposizione,e nelladelinea- zionesi avviciniassaipiù alBianco.In questo trovo indiziodell’ isolaMaidacolnomealquanto alteratodiMaydì;equeste sonforse quelleter- re,chedicevandiaverescoperte gl’Inglesi, egl’Irlandesifina que’tempi.Appareperal- tro che sulla semplice fama che ne correva fosseroalloradelineate nelle cartedanavigare,

poichélaloroconfigurazione èaffattoincerta,e

variatoancheilnome.

Con

tuttociòionon possodarmia credere r esistenza ditali isole,chevolendosi situate fra le Sorlinghe,eTerranuovadovrebberoa quest’ora essere state scoperte,e riconosciute

dallenazioni,che frequentanoilgranBanco,le quali non avrebbermancato di occuparle>e di formarvide’magazziniperlapescagione,epel commercio. Tuttociòm’induceacredere,che lepreteseterre scopertedai Gallesi fosserole

isolepiùsettentrionali delie Azoridi.

Di

fatti siosserverà,che nella carta qui annessa del Bian- cosonoespresse molto inesattamente,comedo- veanessere terre appenavedute dalontano

m

mare. Tuttol’equivococonsistevaneinomiim-

C

4

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