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DEL REGNO D'ITALIA. Morcoledì. 22 Gennaio Numero 17 * * SS. Dirigere lerichieste per leinnerzioniesclunivraggge alig

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(1)

Gazzetta UIReiale

DEL REGNO D'ITALIA

I Ililt

Anno 1896 Roma

--

Morcoledì 22 Gennaio Numero 17

DŒEZIONE

SI

µ'au

in Roma sul I

garra

nu forvi ABSD

ISTRAZIONE

in Via Larga, nel Palazzo Baleani ir. Ya Lrna ual Paiasso Baleani

A.bhonaanienti Xnm erz,t oni

Im Roma,presso l'Araministrazione:anneL.88; semestre L.17; trimestre L. O Atti giudiziarli. . . .. . . . .. . .. . L. e.ta

» adomicilioe nelRegne: > » 84; > > 19; » SO Altri annunzi ... . . . . , , . . .. . » G.3 p'r og21 Umste apasia il'taea Per gliStati dell'UnionePor postale: > > 80( > > dil; * * SS Dirigerele richieste per le innerzioni esclunivraggge alig

gli altr¿ Statiaaggiungono le tassepostah. JessneinAstr•œziosse siella Gazzeg¢œ.

Gli ahkeatmenti si prendone presse PAmministrazione e gli Per le modalità deHe richieste d'inserzioni vedaad a avvertenze is Ugliel postali; deeerreme daI A* d'ognimese. testa al foglio degli annunzi,

Fu numero separate in Roma cent.RO-nelRegnocent.24 -arretrato in Romacent.SO-nel Regno cent. JO-all'Esters c¢nt. &&.

ße ilgiornalesicomponed'oltre 16pagine, il presso si aumenta proporzionalmente.

soMM.A.RIO LEGGI E DECRETI

PARTE UFFICIALE

Senato del

Itegno:

Avviso-

Leggi

eidecreti:

Ilegi

decreti dal

n. III al n. V

(Parte supplementare)

rißcttenti lapplicazione della tassa sul bestiame nei

Co>nunidispe::anoPiccolo(Cosenza),

Massa <f AlbceCelroto (

Iquila)

-

Itegi

decreti daln. DCCLIX al

n. DCCLXXVI

(Parte

supplenzentare) rifuerdanticoncentra;ncati di Opero pie in Congerya:ioni di ca/Uà, revoca ril llegi decreti,

costituzioni di Enri ozoenti, approrazioni <1i matsti o>yanici,ecc.

Itelazione e

Itegio

decreto clie sciopi¿e ¿t conslytio coananale cli Torino e nonaiaa un Conuni sario s/ran/dinario- Ministero d'Agricolture, Industria e Commercio: Kotificazioac - Mi- nistero delle Finanze: Disposi ioni forte nel yersonale dipen- dente - Ministero delle Poste a dei Telegrafi: J criso. C;ff

PARTE NON UFFICIALE

Diario estero - Notizio varie - Note bibli

3grafic11e

- Tele- grammi dell'Agenzia Stefani - Bollettino raateorico-Listino ufficiale della Ilorsa di Roma - Inserzioni.

PARTE UFFICIALE

SENATO DEI. ILEGNO

UFFICiu DI QUESTURA

AVv1so.

Il Senato <lol Roeno consialora conio inantiati in ornucia bitti

quoi giornali

o riviste che

gli

porvengono, sanza che, liiretit-·

monte o per mozzo di librai, Ile abbia richiesto l'abbonaianito

lionia,

atl.ll 10

gennaio

1891.

Il Nuancro 111

(l'arte su¡>p/enicatore)

de//a llaccolta

u§i-

ciale delle

leggi

e dei doen•ti del

Reyno,

contiene il xeyacate </e- creto:

UMBERTO

I

par grazia di Dio

e

per volontà della Nazione

ILE If ITALLL

Veduta la deliberazione

13

novembro

1805

del

Con-

siglio

comunale li

Spezzano Piccolo,

con la

quale

si ò

siabilito di

applicare

nel trionnio

1800-08 la tassa'sul bestiamo,

in base i tariffa

eccedonto

per tutto

le

specio

di

animali,

ad oecezione

dei puledri, puledre

e

vitelli,

il

limite massimo rispettivamente fissato dal regolamonio

doll:t Provincia:

Vedulaladeliberazion-28novembro

IS"3dolla

Giunta

provinciale amminisientiva

al

Cosenza,

che

approva quella sueeltala

del Comune di

Spezzano Piecolo.

Te

luto l'art.

8

della legge

20

luglio 1808,

n.

4313;

Ve<luto l'art.

25 del

succitato regolamouto;

Udito il parero

del Consiglo

di

Stato il qualo opino

che

l'autorizzazione all'eccodenza sia da restringoro al

solo anno

1806.

Sulla proposta del

Nosivo

niinistro delle Finanze;

Abbiamo decretato

e

leeretiamo:

sir//colo

na/co.

E

data facoldt

al

Comune

di

Spezzano Piccolo ad

applicare, nell'anno 1800,

la tassa

pol bestiame

in

base

alla tarifïa deliberata da quel Consiglio nella

adunanza

del

13

novembro

1805.

Ordiniamo cho

il

presente decreto,

munito

del

si-

gillo

dello

Stato, sia insorto nella Raccolta ufficialo

lelle

leggi

o

del

dooreti

del Regno d'Italia, mandando

a

chlunque spotti

di osservarlo o di

farlo

osservare.

Dato a

Roma, aëÌlì

2

gennaio 1800.

U31DERTO.

13. DosEua.

Yisto,

Il Gawdus y////: V. Cua:Nos ei Tavas>.

(2)

310 GAZZETTA

UFFICIALE

DEL

REGNO

D' ITALIA

Il Numero IV

(Parte supplementare)

della Raccolta

teffi-

ciale delle

l¢ggi

e dei decreti del

Regno,

oontiene il seguente decreto:

UMBERTO I

per grazia di Dio

e

per volonth della Nazione

RE DTTALIA

Veduto il Nostro decreto 1° settembre 1895 col

quale si autorizzò il Comune di Massa d'Albe ad ap-

plicare in detto

anno

la

tassa

sul bestiame colla

ta-

riffa eccezionale, quanto agli animali pecorini, caprini

e

suini, di centesimi cinquanta

a

capo.

Veduta la deliberazione 20 ottobre 1895 di quel Consiglio comunale

con

cui si è stabilito di

manto- nere

la

stessa

tariffa pel 1896 ed anni successivi.

Articolo tmico.

Ê data facolth al Comune di Celano di applicare,

nelfanno 1895, la tassa sul bestiame in base alla ta·- riffa adottata colla deliberazione consigliare 4

novem-

bro 1894 sopracitata.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del si- gillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi

e

dei decreti del Regno d'Italia, mandando

a

chiunque spetti di osservarlo

e

di farlo

osservare.

Dato

a

Roma, addì

5

gennaio 1896.

UMBERTO.

P. BOSELLI.

Visto,

Il

Greardasigilli:

V. CALENDA DI ÏAVANI.

Veduta la deliberazione

14

novembre 1895 della Giunta provinciale amministrativa di Aquila, che ap- prova quella succitata del Comune di Massa d'Albe

limitatamente, quanto al tempo, all'anno 1896.

Udito il parero del Consiglio di Stato;

Sulla proposta del Nostro Ministro delle Finanze

;

Abbiamo decretato

e

decretiamo

:

Articolo unico.

È data facoltà al Comune di Massa d'Albe di

man-

tenere, nel 1890, la tassa

sul

bestiamo colla tariffa di

.

centesimi cinquanta

a

capo riguardo agli animali po-

cortni,

caprini

e sulni.

Ordiniamo che il presento decreto, munito del

si-

gillo dello Stato, sia inserto nolla Raccolta uffleiale dello leggi

o

dei decreti del Regno d'Italia, mandando

a

chiunque spetti di osservarlo

e

di farlo

osservare.

Dato

a

Roma, addì 5 gennaio 1896.

UMBERTO.

P.

BOSELLI.

Visto,

Il

Guardasigilli:

V. CALENDA DI ÎAVANI.

Il Numero V

(Parte supplementare)

della Raccolta

uffi-

ciale delle

leggi

e dei decreti del

Regno,

contiene il seguente decreto:

UMBERTO

I

per grazia di Dio

e

per volonth della Nazione

RE D'ITALIA

Veduta la deliberazione 4 novembre 1894 del Con-

siglio comunale di Celano,

con

la quale

si

è stabilito di applicare nel 1895 la

tassa

sul bestiame, in base ad

una

tariffa che, per varie specio di animali, eccede

il limite massimo rispettivamente fissato dal regola-

mento della Provincia.

Veduta la deliberazione

7

novembre 1895 della Giunta provinciale amministrativa di Aquila, che ap- prova quella succitata del Comune di Celano.

Veduto l'art.

8

della leggel26 luglio 1868,

n.

4513;

Veduto l'art. 25 del succitato regolamento;

Udito il parere del Consiglio di Stato;

Sulla proposta del Nostro Ministro delle Finanze;

Abbiamo decretato

e

decretiamo:

La Raccolta U//iciale delle leggi

e

dei decreti del

Regno contiene

i

seguenti R. decreti,

sotto

il

numero a

caduno preposto ed

emanati:

Sulla proposta del Ministro dell'Interno, Presidente

del Consiglio dei Ministri;

N. DCOLIX. (Colla data 28 novembro 1895).

I

legati

Desdori

e

Gillardi, amministrati

dal

parroco

di

S. Claudio

in

Castigliono Torinese,

sono concon-

trati nella Congregazione di carità del

sud-

dotto Comune.

»

DCCLX. Art. 1°. È istituita

in

Comuno di Cesaro

una

Cassa

di

prestanzo agrario mediante la in- versione

di moth

del patrimonio

del locale

Monto frumentario,

e

l'amministrazione

ne o

affidata alla Congregazione di carità.

Art.

2°. E approvato lo Statuto por detta Cassa,

in

data 1° agosto 1895, di

numero otto

articoli.

»

DCOLXI. Il Monte frumentario,

esistento

in Pie- traferrazzana,

è concentrato

nella locale Con-

gregazione

di

carità.

»

DCCLXII. (Colla data 1° dicembre 1895). Il

R.

de-

creto

29 aprile 1894, che

concentrava

nella

Congregazione

di

carità di Somaglia

il

legato

dotalizio Somaglia, ò

revocato.

»

DCCLXIII.

I

legati elemosinieri Giovanni Batti-

sta Iacotti e

Giuseppo Iacotti, fondati

in

Arta (Udine),

sono

erot'ti

in

Ente morale

o concon-

trati

nella

Congregazione

di carit

di£dotto

Comune.

»

DCOLXIV. (Colla

data 8

dicembro 1895). È ap-

provato lo Statuto organico

dello

Spedale oftal-

mico

di

Torino, composto di

trentanove

articoli.

»

DCOLXV. (Colla data 15 dicombro 1895). È appro-

vato

il

nuovo

Statuto organico del Ritiro delle povero figlie di Corneliano d'Alba,

in

data 15 novembre 1895, composto di

ventotto

articoli.

»

DCCLXVI. Art.i°.

La

Societå di educazione

o

patro-

nato

pei sordo-muti

con

la denominazione di

« I-

stituto pei sordo muti di Firenzo

»

è eretta ia Ente morale, ed è autorizzata

ad

accettare il

legato

a suo

favore disposto dalla fu Princi- possa Koltzoff Massalshy.

Art. 2°. È approvato lo Statuto organico di

detta Opera Pia, composto di sessantotto arti-

coll.

(3)

N. DCOLXVII.

I

3Ionti frumentari <li Falconara 3Ia- rittima

o

della

frazione

di Castelferrotti,

so-

no

trasformati in

un

un'Opera pia olomosinie-

ra, avento lo

scopo

di

somministrare sussidii

in

<lenaro,

alimenti e

medicinali

ai

poveri,

o

l'am-

ministrazione no ò

affidata alla Congregazione

oli

carità

di

Falconara Marittima.

»

DCCLXVIII. È

revocato

il R.<leereto 19 aprilo 1804

nella

sola

parte

in

cui provvo<lova al

concon-

tramonto

nella Congregazione

<li

Carità di

Gambalo t\ella Opera pia Ceroni.

»

DCCLXIX. (Colla

<lata

19 dicembre 1805). La

Cassa

Prostiti

e

Risparmi

ed il

Monto frumon-

tario tli

Gossopalena

sono

trasformati

in una

Cassa

tli Prostanze Agrario da amministrarsi

da

quella Congregazione <li caritå.

»

DCCLXX. L'Opera pia Rossi,

ò concentrata nella

Congregazione di carità

cli

Montochiaro (l'Asti.

»

DCCLXX1. L'Opera pia

«

Istituto Elemosiniero Trissino

» esistonto in

Valdagno, è

concentrata nella

locale Congregazione

di

carità.

»

DCULXXII.

I Monti

framentari, esistonti

in Fano

Adriano

c<l in

Corqueto,

sono

concentrati nella

Congregazione di carità

<li Fano

Adriano.

»

I)CCLXXIII. (Colla clata 22 dicembro 1805).

Art. 1°.

11

Afonto frumentario di Novilara

ò

trasfor-

mato in una

Cassa

di

prestanze agrarie

e

l'am-

ministraziono no ò

affidata alla locale Congre- gaziono

<li

carith.

Art.

2°. E

approvato

lo

Statuto organico

por

la

<letta Cassa,

in

data 24 febbraio 1805,

di nu-

mero

clotlici articoli.

»

I)CCLXXIV.

Le

Pio istituzioni Corner, Marta

e

Ro<lighiero

sono concentrato nolla

Congrega-

ziono <li carith «li

Ilosana (Treviso).

»

DCCLXXV.

Il fon lo

eleinosiniero

tiolla

Cappella

di Santa Maria delle Grazio ò concentrato nella

Congregazione

<li carith fli

Atessa.

»

I)CCLXXVI.

Il Pio

legato Serughetti,

istituito in

Ilorgamo,

ò colicoliti·ato

nellet Coligregazioilo fli

carith

<li Bergaino.

Relazione

di S. E. il Ministro

dell'Interno

a S.

iM.

11

Re,

nell'udienza del

giorno

10

gennaio 1800,

sul decreto che

scioglie

il

Consiglio

comunale di To- rmo.

Sme,

Quando

più

aspro erano lo necessità della

patria,

per

meglio

favorire la sua

prosperità

od i suoi

progressi,

anche a Torino

gli

elettori credottoro di poter

raccogliore

i voti su uomini d'or- dino di diverso partito, e di associarli nel

Consiglio

della Città.

Il campo amministrativo,pareva meno arduo alla prova, inentre

l'abnegazione

della

parÏe più

liberale seemava lo difficoltà di mantenere l'unione.

Eppure

non valso !

Con insofferento

spirito d'intransigenza,

sviando il Consi-

glio

comunale da

quoll

indolo

precisa

cho

imprimo

il carat-

tore di

legalità

alle suo

doliberazioni,

taluno vollo

portare

la

passione

politica

nella

questione amministrativa,

sonza badarc di

ferire

quel

sentimento di italianità che non

puo

sottostare a di-

scussione, percho

non deve in alcuna

guisa

ricevero nocumonto.

Questo cho ò vero in

ogni luogo d'Italia,

vivamente dovova sontirsi a

Torino,

tenaco

esempio

di libertà; supremo asilo della

indipendenza;

dove il

primo

Parlamento

italiano, antivoggendo

i

dostini, proclamò

Roma

capitale

; e dove tutto ricorda l opera del Gran

Re,

cho Vollo

coll'acquisto

di

Roma, segnalaeo intangibile

.

I'unità dolla

patria.

Cosi rimaso disfatta

ogni tolleranza;

le

parti

furono costrette

a dividersi ed a combattersi; il Sindaco e la Giunta presenta-

rono le dimissioni; o chiamato il Consiglio a

ricomporro

la sua

Rappresentanza,

si manifesto

impossibile

il governare, essendo

impossibilo

a

chiunlue

di contare su una maggioranza sicura.

Non

l'applicaziono, adunque,

di un programma, non un indi- rizzo di

qualsiasi

genere, si sarebbero avuti. Le cifro lo dimo- strano aperto. Ma lotte sterili in mezzo ad

agitazioni impotonti;

variabilità di nomi senza emulazione di idee o di opore; al solo

spostamento

di un voto, un inoto nuovo senza

procodere

mai, tutto questo non avrebbe certo

giovato

al docoro della

pubblica

amministrazione nò al

vantaggio degli

anuninistrati.

Invano si studiarono

espodienti

per trovare

riparo.

La

impos-

sibilità di costituire una solida

maggioranza

si

ripresentava

co-

stante; si vedeva,

auzi,

che

l'indagio

avrebbe cresciuto il danno,

senzarondere

poi

mano

indispensabile

un estremo

provvedimon-

to.

Eppercio

i

¡Ministri

si trovarono concordi noll' incaricarmi di proporre a Vostra Maesti lo

setogliuiouto

del

Consiglio

comu-

nale.

SIRE,

Chiodendo il Vostro alto consenso, attinch termini al

più

pre- sto un increscioso stato anormale di coso,

parmi

di

adempiore

al

precipuo

dovere dal Governo. Ma la libertà, por vincere, ha bi- sogno della uniano del

migliori;

e non manchora corto noanche

questo folico

auspielo agli

olettori torinosi, i

quali

sapranno col loro voto riall'ermara

negli

olotti,

quelle

tradizioni amministra- tivo che sono nobile vanto

dell'augusta

città.

È

l'augurio sincoro di

quanti

sono

patriotti,

usi di pensato sempro a Torino con vivissimo affetto.

U31BEltTO

I

per grazia di Dio

e

per voloath della Nazione

RE D'ITALIA

Sulla proposta <\ol

Nostro

3Iinistro Segretario di

Stato por gli Affari dell'Interno

;

Visti gli articoli 2(18

e

200 (1el

testo

unico slolla

leggo comunale

e

provinciale, approvato col

R.

decreto

10 febbraio 1880,

n.

5021 (serie 3")

;

Abbiamo

decretato o

(locretiamo

:

Art.

1.

Il Consiglio comunalo

<li Torino

ò sciolto.

Art. 2.

Il

signor

Fontana comm. avv. Leone

ò nominato

Conunissario straordinario

por

l'Amministraziono prov-

visoria cli dotto

Comune,

fino

all'inse

liamento

ilol

nuovo

Consiglio comunale,

ai termini <1i

legge.

Il Nostro 31inistro

proclotto

ò

incaricato <lell'esecu- zione del presento

decreto.

Dato a

Roma, a<Ì<lì

10

gennaio 1890.

U31BERTO

Gnisrt.

MINISTERO

I)I AGRICOLTURA, INDUSTRIA

E

COMMERCIO

Privatioc industriali.

In

aggiunta agli

olenchi,

pubblicati

por curadi

questo

Mini- storo, dello

privative

industriali la cui validita è stata

prolun-

gata, si ronde noto, is ordine all'Attestato di

privativa

industrialo Vol. 62 N. 324 in data 18

maggio

1892 por la durata di anni 3a datare dal 3)

giugno

18J2, rilaseiato a favore del

sig. Pompoo

Garuti, por un trovato dal titolo « Fabbricazione del gaz osat- geno o idrocono mediante l'elottrolisi

dall'acqua

e loro

applica-

ziano » trasferito

quindi

unitamento all attestato

complotivo

N. 32332 alla ditta P. Garati e C. di

Napoli,

como da atto

pub-

blicato sulla Gaa:cita

Egiciale

in data 23

aprile

1895 N. 90, cho essendosi riconosciuto avere la litta P. Garuti o C.

adompiuto

a quanto

prescrivono

por il

prolungamento degli

attestati di

priva-

tiva la

logge

30 ottobro 1850 N. 3731 e 11 rolativo

regolamento

31

gennaio 1864,

i

prodotti

Attostati

principalo

e

completivo

rt-

sultano

prolungati

per il termino di duo

anni,

a decorrero dal 30

giugno 1835,

rimanendocon oguentomonto annullata

ogni

altra contraria dichiarazione e

pubblicazione.

Roma,

22

gennaio

1800.

ll Jlinistro di

Agrico/tura,

Industria e Commercia

A. BARAZZUULI.

(4)

312 GAZZETTA

UFFICIALE DEL REGNO D'ITALIA

MINISTERO DELLE FINANZE MINISTERO DELLE POSTE E TELEGRAFI

Disposizioni fatte

nel

personale dipendente

dal Miril- stero delle Finanze:

Con decreti in data dal 5 dicembre 1895 al 10

gennaio 1896;

Marehotti

Girolamo,

ufficiale di la classe nelle

dogano,

à collo-

cato a

riposo

in

seguito

a sua domanda per anzianità di sor-

vizio,

a decorreredal 16

gennaio 1896;

Ragghianti Vincenzo,

vice

segretario

amministrativo di 2aclasse

negli

uflici finanziari

direttivi,

à trasferito dall'Intendenzadi

Perugia

a

quella

di

Massa;

Racchi

Francesco,

id. id. di la

classe, id.,

id. id. di Sassari id.

di

Cagliari

;

Bondini

Augusto,

ufficiale d'ordino di 3a classe

id.,

id. dall'Am- ministrazione centrale all'Intendenza di Caserta ;

Caboni Giovanni Battista, vice

segretario

amministrativo di la classe

id.,

in

aspettativa

per motivi di

salute,

è richiamato in attività di

servizio,

con effetto dal 15 dicembre

1895,

o

trasferito dall'Intendenza di Ascoli a

quella

di

Perugia;

Robecchi

Paolo, segretario

id. id. nelle Intendenze di

finanza,

in

disponibilità,

à collocato a

riposo,

in

seguito

a sua do-

manda,

con offetto dal 15

luglio 1895;

Schiveiger Arturo,

ufficiale di5aclasse nelle

dogane,

è

dispensato

dal servizio con effetto dal 1° dicembre

1895,

dovondo sod- disfaro

agli obblighi

della leva

militare;

Binudi cav.

Salvatore,

intendento di finanza di 2a

classe,

à tra- sferito da Bari a

Chieti;

Partvlisi car. dott.

Scipione,

id.

id.,

id. da Chieti a

Bari;

Cristani

Aristo,

uflicialo d'ordino di 22 classe nolMinistero dello finanzo in

disponibilità,

ò collocato a

riposo

in

seguito

a sua

domanda,

con offbtto dal 1° dicembre

1895;

Daodato

Giovanni,

ufEciale di 5a classe nelle

dogano,

ò collocato in

aspottativa

per motivi di

famiglia

dal 1°

gennaio 1896,

dovendo prostato servizio militare como volontario di un

anno;

Mironghi

Cosaro, ufficiale d'ordine di 4a classe

negli

uffizi finan- ziari

direttivi,

id. id. per motivi di

salute,

a decorrore dal 1°

gennaio 1896;

Pisana

Giovanni,

ricevitore del

rogistro,

id. id. per motivi di fa-

miglia

in

seguito

a sua domanda per due

mesi,

a

partire

dal

giorno

dolla sua

surrogazione;

Mola

Vincenzo, segretario

amministrativo di la classe

negli

uf-

flei finanziari

direttivi,

è trasferito dalla Intendenza di Ca-

gliari

a

quella

di

Siracusa;

Assanto cav. avv.

Porfizio,

conservatore dello

ipoteche

di

Roma,

o sosposoa

tempo

indetorminato dalle

funzioni,

dallo sti-

pendio

e

dagli coolumenti,

con offotto dal

giorno

della sua surrogazione.

Gardona

Giovanni,

ufficialo d'ordine di 3' classo

negli

uffizi finan- ziari dirottivi

(amministrazione centrale)

ð sospeso dallosti-

pendio

o non dal

servizio, pel

termine di giornicinque,acon- taro dal 1°

gonnaio 1896,

per

indisciplinatezza

e por arbi- trario abbandono

dell'uffleio;

De Veeebis Vincenzo e Ulderico

Fabi,

direttori di26 classo rog-

genti

nello

agenzie

por lo coltivazionidei

tabacchi,

sono no-

minati all'effettività del

posto,

con offetto dal 1°

gennaio 1896;

Tomei

Torquato,

direttore di 4a classe

reggento id.,

o nominato

id.,

id.

id.;

Mazzoria

Pio,

capo tecnico di la classe nelle

agenzie

per le col- tivazioni dei

tabacchi,

ð nominato direttore di 4*classo nello

agenzio

stesso, id. ida I

(SERVIZIO

DEI

TELEGRAFI)

Avviso.

Il

giorno

19corrente in

Sona, provincia

di

Verona,

ed il sue-

cassivo

giorno

20 in

Roccarainola, provincia

di

Caserta,

Castel

S.

Lorenzo, p†ovincia

di

Salerno, Borgnercelli, provincia

di No-

vara, à stato attivato al servizio

pubblico

un UfBelo

telegraûco govornativo,

con orario limitato di

giorno.

Roma,

li 21

gennaio

1896.

PARTE NON UFFICIALE

DI.A.RIO ESTERO

Fu

già

riassunto per

telegrafo

il

Messaggio

che ha letto

l'imporatore

di Germania nella sala bianca del

castello

reale in presenza dei membri del

Parlamento,

in occasione del 25°

anniversario della

proclamazione dell'Impero germanico.

Al banchetto che ebbe

luogo

la sera dello stesso

giorno, l'Imperatore pronunzio

un gran discorso.

Dopo

aver detto che sulla

giornata aleggiano

la bened zione

e lo

spirito

di colui che

riposa

a

Charlottemburg (Gu- glielmo I)

e di colui che dorme nella

Friedenskirche (Fede-

rico

III), l'Imperatoro prosegui

in

questi

sensi:

«Cib che i nostri

padri

avevano

sperato,

cio che la

gio-

ventti tedesca aveva

sognato,

cantato e

desiderato,

i due Im-

peratori

ebbero la fortuna di

raggiungere, ristabilendo

colle lotto e d'accordo coi

Principi, l'Impero germanico.

A noi ò locito di

godero, riconoscenti,

i

vantaggi

ottenuti e di ralle-

grarci

di

questa giornata.

« Pero con cio noi assumiamo il

compito

diconservare ció che

questi

Sovrani hanno

conquistato

per noi.

L'Impero

te-

desco é divenuto una

grande

Potenza nel mondo.

Dovunque,

nelle

parti piti

lontane della

terra,

abitano delle

migliaia

di

nostri

compatriotti;

i

prodotti tedeschi,

la scienza

tedesca,

l'industria tedesca attraversano l'Oceano. Il valore della for- tuna tedesca che

galleggia

nell'Oceano ascende a

migliaia

di milioni.

« Incombe a

voi, signori,

il grave dovero di aiutarmi nel

compito

che consiste nell'unire fortemente

questo Impero

te-

desco

pill

esteso a

quello

della madre

patria. L'impegno

so-

lenne che ho assunto

oggi

dinanzi a voi non

pub

avere una

sanzione so voi non mi

prestate

tutto 11 vostro concorso ani- matoda uno

spirito

di concordia

patriottica.

«

Augurandomi

che voi

m'aiutiate,

tutti

unanimi,

a com-

piere

il mio

dovere,

non solo verso i miei

compatriotti

nella

madro

patria

ma eziandio verso le

migliaia

di

essi

che si tro-

vano

all'estero,

cioè a dire che voi mi mettiate in

grado

di

proteggerli, quando

vi sono

costretto,

e

invocando

la massi-

ma

seguente

che si

impone

a noi tutti: Ciò che hai eredi- tato dai tuoi

padri, sappialo

meritare per

possederlo,

io

alzo il bicchiere in nome della nostra benamata

patria

tede-

sea ed esclamo: Viva

l'Impero germanico:

Hoch! Hoch! e

per la terza volta: Hoch! »

Non solo a

Berlino,

ma in tutta la

Germania,

fu solen- nizzato l'anniversario della

proclamazione dell'Impero

to-

desco.

A Stoccarda il Re

Guglielmo

If assistetto a

mezzogiorno

al cambio dolla

grande guardia, rivolgendo

ai

soldati

un pa- triottico discorso che termino con un

triplice

evviva all'Im-

peratore.

E nello stesso

giorno

fu

pubblicato

un decreto di

amnistia che si estende ad un gran numero di

persone.

A

Monaco,

nel vecchio Palazzo

municipale,

ebbe

luogo

una

solenne commemorazione a

cui

intervennero i membri della

famiglia Reale.

Il

Principe reggente Leopoldo

tenne un di-

scorso

improntato

a

sentimenti di schietto patriottismo. Iti-

(5)

cordo

l'unione

della Baviera

coll'Impero germanico

che data

già

da

lungo tempo.

All'Imperatore Guglielmo

sono

pervenuti telogrammi

di

felicitazione

da tutte le

parti

della Germania e dall'estero.

Dispacci

dall'

Avana

dicono che il maresciallo Martinez

Campos,

nel momento di rimettere il comando in capo delle

truppe spagnuole

nelle mani del

generale Morin,

ha pronun- ciato 11n

discorso

nel

quale

ha detto che aveva

adempinto

ad

un dovere di coscienza

operando

con

magnanimità

e non fa-

condo fucilare

nessun

ribelle.

Il maresciallo riconosce che ha

avuto,

fino adorapocosuccesso,

ma esso crede che cio debba attribuirsi al fatto che i ribelli

sono

cantonati

nelle

provincie

di

Matanzas,

dell'Avana e di Pinar-del Rio.

«

Eppure, aggiunse

il

maresciallo,

io sono stato

l'oggetto

di

un'ovazione all'Avana;

ma nello stesso

tempo,

a mia in-

saputa,

si

inviavano

dei

dispacci

a Madrid per domandare la

mia

surrogazione. Io, allora,

da canto

mio,

ho inviato dei

dispacci

per sollecitare il Governo a

prendere

una risolu-

zione. Il

Governo

ha

risposto

ordinandomi di rimettere il comando al

generale

Morin ».

Questi

ha

espresso

dei sentimenti di

rispetto

al maresciallo Martinez

Campos,

al

quale,

disse

egli, l'opinione pubblica

renderà

giustizia.

Interrogato

da un

giornalista,

il

generale

Morin ha di- chiarato che la situazione non era

pericolosa poichò gli

in-

sorti,

fino ad ora, sono stati sempre battuti.

« lo

cerchero,

disse

egli,

che l'uniono e la

concordia,

re-

gnino

sempre

tra

gli spagnuoli.

Io non credo che sia neces-

sario di

ricorrere

alla

violenza,

ma

impediro

lo

spionaggio.

Saro

clemente

verso

gli

insorti che

deporranno

le armi. Or-

ganizzero

delle nuove colonne contro il nemico; ho

già

riu-

nito

duemila

cavalli per la cavalleria ».

Come fu

già

annunziato per

telegrafo

la dimissione di Mar- tinez

Campos provoco quella

del Ministro

degli

affari

esteri,

Duca di

Tetouan,

a cui è stato sostituito il

sig. Elduayen.

La

dimissione

del Ministro

degli esteri,

affermano i

gior- nali,

non ha carattere

politico.

Esso è l'amico intimo del maresciallo e non ha creduto di

poter

rimanere nel Gabi-

netto, dopo

il richiamo del comandanto in capo di Cuba. Esso dichiaro

pero

che rimarrà nel

partito conservatore,

il cui capo non

pub

essere altri che il

sig.

Canovas del

Castillo, l'attuale Presidente

del

Consiglio.

11 Re

Oscar

ha

aperto

il

Ricksdag

di Svezia con un di- scorso che

contiene

il

seguente

passo relativo all'Unione :

« Le

preoccupazioni

che mi aveva

procurate questa qui-

stione

l'anno

scorso sono

oggidi

di molto diminuite. 10 mi

auguro

vivamente

che le cause che hanno

prodotto

il dissi-

dio tra la Svezia e la

Norvegia

possano ossere distrutte per sempre

perche

la

piega

che

prendono dovunque gli

avveni-

menti,

rendono

più indispensabile

che mai per la

sicurezza,

la libertà e

l'indipendenza

della

penisola scandinava,

che i due

popoli

si

tengano

fortemente uniti ».

Il

discorso

del Trono fa

parola dell'importante

eccedenza

delle entrate del tesoro che ha permesso di consacrare dei fondi

straordinarii

alla difesa

nazionale, perchè

il

Regno

possa far

rispettare

la sua neutralità nel caso in cui delle

complicazioni inte'rnazionali

creassero uno stato di guerra in

Europa.

NOTE BIBLIOGRAFICHE

Carta d'Africa. - Una carta

geografica

a colori del teatro

della guerra in

Africa,

rilevata accuratamente dalle carto del- ITstituto

Geografico Militare,

è stata

pubblicata

a Milano dal

Cartografo

E.

Kerbs,

Corso Porta

Vittoria,

n. 9.

Essa è

notevole,

oltre che por la sua

esattezza,

por la sua

estonsione, comprendendo l'Eritrea,

i torritorî confinanti dei

Dervisci, Cassala, l'Abissinia,

lo

Scioa, l'Harrar, Zoila, Oboe,

ecc.

Si vende in tutte le Edicole del

Regno

a cent. 10.

NOTI2:I.E2 7A.EIE

ITALIA

S. A. R. il Conto di Torino ha ricevuto iori

a To-

rino il Comitato dell'Esposizione nazionale per

il

1808, ed ha gradito l'offortagli carica di vice presidente onorario, dimostrancio molto interessamento por la

Mostra.

Dall'Eritrea.

-

La Stefani ha da Ada Agamus, '22:

«

Un biglietto del colonnello Galliano,

in

data <ief 18

sera,

dice che il forto

resisto

sempro. Gli ascari,

portatori del biglietto, aggiungono cho nel forte

es-

sendosi avvertito

un

notevole

accenno

di acqua,

si

scava

febbrilmente

un

pozzo interno

con

speranza di trovarla.

«

La fonto ò sempre guardata dagli Scioani

e

coperta

da sassi

o terra.

«

Folter

fu

veduto <lomenica nei pressi di Macallò.

Si attendo il

suo

ritorno.

«

La seconda brigata si ð trasferita ad Ada Aga-

mus ».

E colla

stessa

data

:

<

L'interpreto di Toselli, fuggito il 19

a

mozzorli

dal campo scioano, conferma

i

particolari già noti

circa le gravi perdite degli Scioani,

e

gli ordini

se-

veri,

ma

vani, di Menelik

contro

le razzio tumultua- rie,- clie egli vorrebbe organizzaro

e

disciplinare per renderlo

meno

pesanti alle popolazioni.

«

Ras Maconnen sarebbe caduto

in

disgrazia.

«

L'Ecceghiè Tlieofilos continua

a

manifestaro la

sua

simpatia agli Italiani.

«

Ras Agos inviò

un

proto per affermare

ossoro

egli

sempro fedele

e

desideraro di unirsi

a

noi

».

Al

Collegio

Romano. - La terza delle conferenzo promosso dalla Società della

Palombelig

por l'oducaziono della donna avrà

luogo

domani alle ore 15

1/2.

L'or3toresara il chiaro

prof.

An-

gelo

Mosso, che ha scelto por toma:Ji

prolyter.na

dell'educa:ione

fisica.

Partenza di

truppe.

- Ieri sera

parti

da

Nai

oli il

piroscafo

Marco

Minghetti,

con una

compagnia

disoldatidel trono. Furono pure imbarcati su detto

piroscafo

200

muli,

116

boyi,

689 colli

di vestiario od un miliono di cartuccie.

I soldati vonnero

accompagnati

all'Arsenale da una

f°oi,

e im-

mensa che li acclamo

vivamente,

distribuendo Iozo

sigare

e

frutta.

Arrivo di

truppe.

- Ieri

giunse

a Massaua il

piroscafo

Adrio

con

truppe,

munizioni e

provvisto.

Marina mercantile. - I

piroseafi

I)omenico Ilalduino e Ye<-

nilla,

della N. G.

I.,

passarono ieri il

primo

perilCanale di Suez:

diretto ad Alessandria ed il secondo per Tarifa diretto al Plata.

- Il vapore Chateau

Yquem,

della Nouvolle

Compagule

Bor-

delaise

parti

iori da Gibilterra po: Genova.

Primo centenario di Rosmini. -- L' L R. Accademia

degli Agiati

di

Roverato,

attualmente

presieduta

dall'esimio conto Fi-

lippo

Rossi

Fedigrotti,

volondo onorare la memoria del

proprio

illustre concittadino o

presidonte perpetuo

Antonio

Rosmini,

nella ricorrenza del

primo

centenario dallasua

nascita,

che si

compics

il 24 marzo

1807,

costitul un Comitato

spoeiale

col mandato di

iniziare le

pratiche opportune

per

organizzare

una commemora-

zione

degna

dell'immortale Roverotano. Antonio

Fogazzaro

espresso l'ideadi

seguire

unprogramma, d'incaricaro

all'uopo

personocom-

petenti,

o di promuovere sottoserizioni e adesioni tra

gli

ammi-

ratori del

pio

Fondatore dell'Istituto della

Carità,

perrieseiro ad

un

plebiscito

in

omaggio

alla scienza ed

alla

virtà del

grande

sacerdote italiano.

(6)

814

GAZZRTA UFFICIALE DEL REGNO D' ITALIA

di i

T Ei LEGE A MM I BOLLETTINO RETEORICO

DELL'UFFICIO CENTRALE DI METEOROLOGIA E GEODINAMICA

(AGENZIA STEFANI) Bom,

21

gennaio

1896.

.

COSTANTINOPOLI,

21. •-11 Sultano ha conferito all'Amba-

sciatpre

italiano, comm.

Pansa, il

Gran

bordone

dell'Ordine del-

l'Osmanië,

ed

all'Ambasciatric'e,

la decorazione del Chefakat.

Al

primö Segretario dell'Ambasciata italiana,

cav.

Bollati,

ed all'Addetto

mihtare, maggiore

conte

Troinbi,

il Sultano ha con- ferito TOrdine del

Medjidid

di seconda

classe,

ed al secondo So-

gretario, signor Baroli,

l'Ordine dell'Osmanië dilerza classe.

MADRID,

21. -

Dispacci

ufBeiali

dall'Avane, giunti

nella

scorsa

notte,

recano che la situazione à favorovole al Govornoe

confermano che il corpo

principale dogli insorti, inseguito

atti-

Yamente dalle colonne di

truppe spagnuole,

ð stato costretto ad abbandonare le

provincie

di Pinar del Rio e dell'Avana od ari- tirarsi in direzione dell'Est.

11

Marescialló

Martinez

Campos

ha lasciato l'Avana pertornare in

Spagna,

o fu salutato alla

partenza

da vive

acclamazioni.

PARIGI,

21. - Camera dei

Deputati.

- Il

deputato

Vaillant

svolge un'interpellanza

sui

provvedimenti

da

prendorsi

contro

gli

sciopert.

PARIGI,

21. - Camera dei

Deputati. (Continuazione).

- Il

Ministro

dol

Commercio, Mosurour,

constata che varî

progetti

furono

premontati

al

Consiglio Superioro

del lavoro contro

gli

scioP0fl. Annunzia che si stanno

preparando

lo relativo statisti- che e che il Governo studia l' istituzione di Casse di soccorso e

di assicurazione contro

gli scioperi.

Annunzia inoltre che tra alcune sottimane laCamera sark chia- mata a

pronunciarsi

sul

progetto

rolativo

all'Esposizione

univer-

sale del

1930,

la

quale permettera

di dare lavoro a un granou-

mero di

operai

della Francia intiera.

(Appheusi).

11 Ministro Mesurourdichíara

quindi

che non accetta i varî ordini del

giorno

motivatieche domanda l'ordine del

giorno

puro e

semplice.

L'ordine del

giorno

puro o

semplice

à

approvato

con 408 voti contro 88.

LISBONA,

21. -- 11

Portogallo,

nell'anno

proselmo,

commemo-

rerà ufneialmente o con

grandi

feste il

quarto

centenario della

spedizione cho,

l'8

luglio 1491, parti

da

Lisbona,

sotto ilcomando di Vasco da

Gama,

e

scoprl

la via marittima dell'India.

'

OSSERVAWIONI

METEOBOLOGICEE intte nol R. Osservatorio del

Collegio

Romano

12 di 21

gennaio

1896

Il barometro a ridotto al zero. L'altezza della stakione 6 dime-

tri 50.60.

Barometro a mezzodl. . . . 171.1

Umidith relativa a mežzodl . . . . 52 Vento a niezzodi . . . . . . Nord debole.

Cielo . . . . . sorono.

Massimo 11.°2.

Termometro

centigrado

. . . . . .

Minimo 0.°5 setteme.

Pioggia

in 24 oro: -- -

Li 21

gennaio

1896.

In

Europa pressione

olevata o molto elevata

pressochð

ovun- que.

Broslavia,

Varsavia

779; Zurigo

774; Brost 770;

Algori 768;

Atene

765;

Bodo 763.

InItalia nelle Si ore: barometro

leggermento

salito;cielo

bello;

venti settentrionali freschi nella

penisola Salentina,

deboli al- trovo ; 1)rinate e

gelate

fuorché al S.

Stamani: cielo sereno

quasi dovuollue;

venti doboli sotten- trionali.

Barometro: a 773 mm. al

N,

a 7ô3 a Ca

iari, Palermo,

Brin..

disi,

767 a

Malta,

Corfo.

Mare mossoCanal d'Otranto.

Probabilità: venti deboli

settentrionali;

cielo sorono; brinato

e

gelato.

TEMPERATURA

STATO STATO

STAZIONI DEL C I ELO DEL MARz Massima Minima

ore 8 ore 8 A

nelle 21 ore

precedt

Porto Maurizio . sereno calmo 15 1 3 1.

Genova . . . . sereno calmo 13 2 7 7

Massa Carrara . - - - -

Cuneo . . . . sereno - 7 6 1 4

Torino . . . . sereno - 6 3 0 0

Alessandria. . . nebbioso - 5 3 - 2 6

Novara . . . . nebbioso - 4 9 - 3 0

Domodossola . . sereno - 9 4 - 1 0

Pavia. . . . . nebbioso - 2 4 3 4

Milano . . . . nebbioso - 4 0 - 1 8

Sondrio . . . . sereno - 7 9 0 1

Bergamo.

. . . sereno - 7 9 3 0

Brescia . . . . sereno - 8 2 0 2

Cremona. . . . nebbioso - 3 7 - 2 5

Mantova. . . . nebbioso - 6 8 - 0 8

Verona . . . . sereno - 9 3 - 0 7

Belluno . . . . sereno - 8 8 - 1 1

Udine. . . . . sereno - 9 6 2 2

Treviso . . . . sereno - 9 0 2 7

Venezia. . . . sereno mosso 9 0 2 0

Padova . . . sereno - 7 8 - 0 2

Rovigo

. . . . nebbioso - 5 4 - 3 3

Piacenza . . . nebbioso - 5 6 - 4 5

Parma . . . . sereno - 7 6 - 3 4

Reggio

Emilia . sereno - 7 0 -4 5

Modena . . . . sereno - 6 9 - 3 8

Ferrara . . . . nebbioso - 5 0 - 2 9

Bologna

. . . . sereno - 6 5 - 0 2

Ravenna. . . . sereno - 8 3 - 1 7

Forli . . . . . sereno - 7 0 1 2

Pesaro . . . . sereno

legg.

mosso 7 3 ... 0 5

Ancona . . . . sereno mosso 7 0 4 0

'Urbino . . . . sereno - 5 0 0 2

Macerata . . . sereno - 6 9 1 9

Ascoli Piceno. . sereno - 8 5 0 8

Perugia

. . . . sereno - 7 8 1 6

Camerino . . . sereno - 2 0 - 1 0

Pisa . . . . . sereno - 14 3 - 2 4

Livorno. . . . sereno calmo 12 5 2 0

Firenze . . . . sereno - 11 0 5 2

Arezzo . . . . sereno - 10 2 2 2

Siena. . . . . - - - -

Grosseto. . . .

1/4 coperto

- 13 4 3 8

Roma. . . . . sereno - 10 0 - 0 5

Teramo . . . . sereno - 9 8 - 0 4

Chieti . . . . sereno - 5 8 - 4 0

Aquila

. . . . sereno - 2 0 - 5 6

Agnone

. . . . sereno - 5 9 - 2 0

Foggia

. . . .

1/4 coperto

- 8 9 '3 0

Bari . . . . . sereno calmo 10 5 3 9

Lecce. . . . . sereno - 11 5 6 0

Caserta . . . . serono - 11 5 1 4

Napoli

. . . . sereno

logg.

mosso 10 1 5 4

Benevento . . . sereno - 10 5 - 2 1

Avellino. . . .

1/4 coperto

- 7 0 2 0

Salerno . . . . - - - -

Potenza . . . . nebbioso - 2 8 0 2

Cosenza. . . . - - - -

Tiriolo . . . . sereno - 8 0 - 2 0

Reggio

Calabria .

1/4 coperto

calmo 12 4 9 0

Trapani

. . . .

1/4

coperto

logg.

mosso 13 8 11 0

Palermo. . . .

1/2 coperto legg. inosso

15 2 3 2 Porto

Empedocle.

I

1/4 coperto legg.

mosso 11 0 -

Caltanissetta . . sereno - 124 1 8

Messina. . . .

1/4coperto

calmo 129 9.6 Catania . . , . sereno . calmo 12 3 4:4 Siraensa. , . .

1/4 coperto legg.

mosso

13

0 4 9

Cagliari,

. . . sereno - calmo 18 5 2 5

Sassad

. . . . eereno - 13 1 4 0

Riferimenti

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Ordiniamo che il presente decreto, mumto del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta uíficiale delle leggi e dei decreti del Regno d' Italia, mandando a chiunque spetti

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta Ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti

Ordiniamo, che il presente decreto, munito del sigillo llello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi.. a dei decrett del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti

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