Capitolo 7
Conclusioni e futuri sviluppi
Il lavoro svolto in questa tesi, nonostante le molte difficoltà incontrate, ha portato comunque a risultati più che soddisfacenti. La fase di messa a punto del sistema, soprattutto per quello che riguarda la procedura di ricostruzione tridimensionale e la procedura di riallineamento delle numerose nuvole di punti, generate dalla digitalizzazione dell’intera superficie delle semicasse, si è rilevata particolarmente impegnativa. L’argomento trattato, è stato però, estremamente interessante ed innovativo, per questo il lavoro è stato affrontato con grande impegno ed assiduità, al fine di ottenere i migliori risultati.
L’utilizzo della seconda telecamere e degli obbiettivi di misura hanno aumentato notevolmente la precisione del sistema sia nella fase di ricostruzione che nella fase di allineamento: infatti l’errore commesso sulla ricostruzione di una singola acquisizione è dell’ordine del decimo di millimetro, mentre dalla ricostruzione di una intera cassa, è stato rilevato un errore nell’ordine del millimetro. Nella fase di allineamento un contributo positivo, sempre in termini di precisione, e derivato dall’utilizzo della nuova tipologia di marker, che consente di ridurre l’errore nella procedura di estrazione dei punti di passaggio. Un ulteriore miglioramento in questo senso, si potrebbe ottenere aumentando la risoluzione dei dispositivi ottici utilizzati; soprattutto cercando di modificare l’ottica del proiettore, aumentandone il
7.CONCLUSIONI E FUTURI SVILUPPI
100 campo di messa a fuoco e il campo di proiezione, mentre nel software sviluppato e dedicato al processo di triangolazione dei punti, potrebbe essere implementata la tecnica del Line Shifting per aumentare la risoluzione.
Le prove sperimentali eseguite all’interno degli stabilimenti della Nuovo Pignone hanno portato allo sviluppo di una procedura di collaudo dimensionale alternativa a quella attualmente utilizzata. I risultati ottenuti anche se si discostano di qualche millimetro rispetto a quelli forniti dagli operai specializzati dell’azienda, sono stati comunque ritenuti accettabili, e proprio per questo motivo si potrebbe pensare di integrare questa procedura nel ciclo produttivo delle casse di compressore. I tempi di esecuzione sono risultati invece leggermente superiori, ma considerata la notevole mole di informazioni che si riesce ad ottenere in più rispetto alla vecchi procedura, sono ampiamente giustificati. Per migliorare questo ultimo aspetto si è pensato di progettare un’attrezzatura di supporto per il digitalizzatore motorizzata, per velocizzare tutte le operazioni di posizionamento che attualmente vengono fatte manualmente. Infine ulteriori miglioramenti sempre in termini di tempo potrebbero nascere dall’utilizzo di marker magnetici e dallo sviluppo di una tecnica di riconoscimento automatico degli stessi. Infine, la precisione raggiunta nella ricostruzione del modello tridimensionale e la notevole quantità di informazioni che si riescono ad ottenere dall’eleborazione dei dati rilevati, utilizzando software dedicati, consentono di utilizzare il modello stesso per la pianificazione delle operazioni di lavorazione alle macchine utensili.