Composizione grafica dott. Simone Cicconi
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA
Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Lezione n. 16
II SEMESTRE
A.A. 2010-2011
16.1
L’equilibrio macroeconomico a prezzi flessibiliL’equilibrio nel breve periodo
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16.2
L’equilibrio di breve periodo Rappresentazione graficaSolo in A si individua la combinazione tra Y e P per cui risultano in equilibrio i mercati: del lavoro, dei beni, della moneta
16.3
La curva di offerta aggregata di breve periodoCORSO DI MACROECONOMIA Docente Prof.ssa Bevolo
16.3.1
Produzione di equilibrioe livello naturale di produzione
Yn può non corrispondere con Y Se Yn < Y P > Pe
16.4
L’asimmetria della curva AS nel breve periodoQuando il valore della produzione è relativamente basso (inferiore al prodotto naturale) la curva di offerta ha pendenza ridotta (è piatta)
-Prezzi e salari variano lentamente al crescere della domanda
Quando il PIL è maggiore del livello naturale, la curva diventa ripida e i prezzi sono soggetti a spinte verso l’alto
Di conseguenza, variazioni della domanda aggregata hanno effetti diversi a seconda che la produzione di
equilibrio sia minore o maggiore del livello naturale di produzione
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16.5
L’asimmetria della curva AS nel breve periodo16.5.1 La curva di offerta keynesiana
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16.6 La dinamica dell’aggiustamento
Nel breve periodo, la produzione non è detto che si trovi necessariamente al suo livello naturale.
Supponiamo che la produzione sia maggiore del suo
livello naturale. Cosa succederà nel tempo?
16.7 Dal breve al medio periodo
Se la produzione è maggiore del suo livello naturale
La disoccupazione è bassa; aumentano i salari, i costi, i prezzi
Il livello di prezzi è maggiore di quello atteso
Le aspettative dei prezzi per il futuro vengono riviste verso l’alto.
Y > Yn => P > Pe => Pe sale
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16.8 Lo spostamento della curva AS
16.9
L’aggiustamento della produzione nel tempoNel medio periodo la produzione si fissa al suo livello naturale
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16.10
L’ipotesi di equilibrio con produzione inferiore rispetto al PIL potenziale16.11
Conclusioni fondamentali
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16.11.1
Generalizzando:
– Nel breve periodo produzione di equilibrio e produzione naturale possono non coincidere
– Nel medio-lungo periodo i meccanismi di
aggiustamento portano sempre la produzione al suo livello naturale
L’aggiustamento della produzione nel tempo
16.11.2
Ipotesi: Y > Y
n:-
Se Y > Y
n P > P
e W sale costi e P salgono (la AS si sposta verso l’alto)
-
Maggiori P M/P scende i sale I scende
Y scende e si riporta gradualmente a Y
n-
Il risultato finale nel lungo periodo è che la produzione torna al suo livello naturale con prezzi più elevati
Meccanismo di aggiustamento
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16.11.3
Ipotesi: Y < Y
n-
Se Y < Y
n P < P
e W scende costi e prezzi scendono
-
Minori prezzi M/P sale i scende I sale
Y sale e si riporta gradualmente verso Y
n-
Il risultato finale nel lungo periodo è che la produzione ritorna al suo livello naturale ed i prezzi sono inferiori
Meccanismo di aggiustamento
16.12
L’offerta aggregata di lungo periodo•Nel breve periodo, se la domanda aggregata varia, variano sia la produzione sia i prezzi (AS inclinata positivamente)
Nel lungo periodo la produzione “si aggiusta” al suo livello naturale
I costi si adeguano al livello dei prezzi (se i prezzi
aumentano, i salari si adeguano sino a recuperare il loro potere d’acquisto)
•Nel lungo termine, se la domanda aggregata varia, variano solo i prezzi, mentre la produzione rimane ferma al suo livello naturale
La curva di offerta di lungo periodo è una retta verticale perché, nel tempo, tutti i costi si adeguano
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16.13
Curva di offerta di lungo periodo o curva di offerta classicaAS
Nel lungo periodo la AS è una retta verticale che si origina da Yn Con una AS verticale aumenti della AD provocano solo aumenti di P
16.14
L’impostazione post keynesiana
– La curva AS è inclinata positivamente ed asimmetrica
L’interpretazione monetarista (Friedman)
– Distinzione fra breve e lungo periodo: nel breve periodo la curva è inclinata positivamente e nel lungo periodo è verticale
La visione della nuova macroeconomia classica
– La curva AS è verticale sin dal breve periodo in presenza di aspettative razionali
La AS ed il dibattito fra le scuole di pensiero
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16.15
Ipotesi: Y = Yn
- Se M/P cresce i scende I sale Y sale (situazione di breve periodo)
- Un Y > Yp P > Pe P sale
- Un aumento di P annulla gli effetti dell’espansione monetaria (neutralità della moneta)
- P più elevati M/P si riduce i sale I e Y scendono Il risultato di lungo periodo: Y = Yn e P più elevati
Di quanto aumentano i prezzi? Dello stesso incremento percentuale dell’aumento dell’offerta di moneta
Gli effetti dinamici di un’espansione monetaria
16.15.1
Gli effetti dinamici di una espansione monetariaCORSO DI MACROECONOMIA Docente Prof.ssa Bevolo
16.15.2
Nel breve periodo un aumento di M provoca una riduzione del
tasso di interesse ed una aumento della produzione cui si associa un lieve adeguamento dei prezzi
Nel lungo periodo il livello dei prezzi aumenta riducendo i saldi
monetari reali; il tasso di interesse risale e il livello della produzione si contrae
– L’aumento dei prezzi alla fine dell’aggiustamento è uguale all’aumento dello stock nominale di moneta
Gli effetti reali della moneta si esplicano solo nel breve periodo
Nel lungo periodo la moneta è neutrale: non può sostenere per sempre un livello più elevato di produzione; al contrario determina solo incremento dei prezzi (inflazione)
Effetti di una espansione monetaria Neutralità della moneta nel lungo
periodo
16.15.3
Ipotesi Y = Yn
- Se M/P scende i sale I e Y scendono (nel breve periodo)
- Se Y < Yn P < Pe P scende
- Una riduzione dei prezzi annulla gli effetti della restrizione monetaria
- Se P scende M/P sale i scende I e Y salgono
- Il risultato di lungo periodo: Y = Yn e i prezzi sono più bassi Effetti di una restrizione monetaria
Neutralità della moneta nel lungo periodo
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16.16
Ipotesi Y = Yn
- Restrizione fiscale (minore spesa pubblica, maggiori tasse) DA e Y scendono (nel breve periodo)
- Se Y < Yn P < Pe P scende
- Una riduzione di P M/P sale i scende I e Y salgono
- Il risultato di lungo periodo: Y ritorna al livello naturale e i prezzi sono inferiori
- Nel lungo periodo tassi di interesse bassi favoriscono lo sviluppo
la politica fiscale restrittiva crea recessione nel breve periodo e crescita nel lungo
Effetti di una restrizione fiscale
16.16.1
Gli effetti dinamici di una riduzione del disavanzo di bilancio: politicafiscale restrittiva
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16.16.2
Ipotesi Y = Yn
- Espansione fiscale (minori tasse, maggiore spesa pubblica) DA e Y salgono (nel breve periodo)
- Se Y > Yn P > Pe P sale
- Aumenti di P M/P si riduce i sale I e Y scendono
- I risultati di lungo periodo: Y ritorna al livello naturale e i prezzi sono maggiori
- Nel lungo periodo la politica fiscale espansiva crea inflazione, mentre nel breve contrasta la disoccupazione
Effetti di una espansione fiscale
16.17
Gli effetti di un aumento del prezzo del petrolio sul tasso naturale didisoccupazione
Un aumento del prezzo del petrolio fa aumentare costi e prezzi; il salario reale si riduce;
affinché i lavoratori accettino un minor salario il tasso di disoccupazione deve crescere
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16.17.1
Gli effetti dinamici di unaumento del prezzo del petrolio
16.18
Ipotesi: Y = Yn
- Se Pmp sale costi e prezzi salgono
- Maggiori prezzi riducono il salario reale (W/P)
- Un minor salario reale rende necessario l’aumento del tasso di disoccupazione (u)
- A maggior disoccupazione corrisponde minor produzione (Y scende)
- Nel lungo periodo: Y scende e P sale
Il fenomeno della stagflazione
Variazioni del prezzo delle materie prime: shock dal lato dell’offerta
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16.19
Gli shock dal lato della domanda (variazioni dei
consumi, degli investimenti, della spesa pubblica, ecc.) provocano variazioni nello stesso senso della
produzione e dei prezzi.
Nel caso di shock dal lato dell’offerta, gli effetti su prezzi e produzione hanno segno contrario
Nel caso dell’innalzamento del prezzo del petrolio gli effetti congiunti sono: riduzione della
produzione ed aumento dei prezzi Gli shock dal lato dell’offerta