REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA
PROGETTO:
Rinnovo dell’Autorizzazione all’Esercizio e alla Gestione di un impianto di recupero di
rifiuti plastici
Impianto in ISSOGNE (Ao) Località Mure
RELAZIONE TECNICA PROGETTO IMPIANTO
SISTEMA DI GESTIONE INTERNO APPLICAZIONE DISCIPLINA
END of WASTE
art. 184-ter, comma 3, del D.Lgs. 152/06 LINEE GUIDA EoW – SNPA 23/2020
GEOM. MIGAZZO Andrea Vicolo Porta Torino, 4
13900 Biella (Bi) Iscrizione n. 941 Collegio Geometri di Biella
Committente:
GERMANPLAST S.r.l.
Sede Legale:
Via Gramsci, 48 13875 Ponderano (Bi)
Sede Operativa:
Frazione Mure 11020 Issogne (Ao)
Stato delle Revisioni
Revisione Data Descrizione modifiche Emissione Approvazione 01 07.12.2020 Nuova emissione Tecnico Incaricato Datore di Lavoro
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 2 di 64 INDICE
1. Incarico
2. Premessa
3. Anagrafica aziendale
4. Organigramma gerarchico-funzionale
5. Organizzazione aziendale
6. Ciclo lavorativo
7. Mansionario aziendale
8. Informazioni sito produttivo
9. Autorizzazione per la gestione e l’esercizio di operazioni di recupero di materie plastiche
10.
Materie Plastiche Prime-Secondarie
Analisi, valutazione ed applicazione della disciplina End Of Waste ai materiali plastici recuperati e lavorati in azienda
11. Procedure del Sistema di Gestione Interno
12. Tracciabilità e Rintracciabilità
13. Dichiarazione di conformità – Prodotti finiti
14. Requisiti di formazione per gli addetti all’accettazione di rifiuti in entrata
15. Allegati
PROGETTO:
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Pag. 3 di 64 INCARICO
Il Sottoscritto MIGAZZO Geom. Andrea, C.F. MGZ NDR 87A12 E379A, nato a Ivrea (To) il 12.01.1987, con Studio Professionale in Biella (Bi), Vicolo Porta Torino, 4 – CAP 13900, Tel. 329-7438489, Iscritto nel Collegio dei Geometri di Biella (Bi) con il Numero 941, è stato incaricato per la redazione del presente “PROGETTO:
Rinnovo dell’Autorizzazione all’Esercizio e alla Gestione di un impianto di recupero di rifiuti plastici Impianto in ISSOGNE (Ao) - Località Mure. SISTEMA DI GESTIONE INTERNO. APPLICAZIONE DISCIPLINA END of WASTE - art. 184-ter, comma 3, del D.Lgs. 152/06 - LINEE GUIDA EoW – SNPA 23/2020” dal Sig. RAMELLA GERMAN Paolo, in qualità di Amministratore e Legale Rappresentante della società GERMANPLAST S.r.l., il quale ha messo a disposizione tutti i dati necessari (dati anagrafici e tecnici, organizzazione del ciclo produttivo aziendale, schede tecniche, tempi di funzionamento e caratteristiche degli impianti, ecc.).
PROGETTO:
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Pag. 4 di 64 PREMESSA
La presente Relazione tecnica viene redatta nel rispetto e sulla base delle previsioni dei seguenti impianti legislativi, normativi e di buona prassi vigenti:
➢ D.Lgs. 03.04.2006 n. 152, art. 208, Rinnovo dell’”Autorizzazione per l’esercizio e la gestione dell’impianto di recupero di rifiuti plastici”,
➢ D.Lgs. 03.04.2006 n. 152, art. 184-ter, comma 3 “Cessazione della qualifica di rifiuto”,
➢ Linee Guida SNPA 23-2020 – Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – Linee Guida per l’Applicazione della Disciplina End of Waste,
➢ D.M. Ambiente del 05.02.1998 “Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero”,
➢ Serie Norme UNI – UNIPLAST 10667 – Materie plastiche prime-secondarie,
nell’ambito del rinnovo dell’Autorizzazione all’Esercizio ed alla Gestione di “Operazione di Recupero di Rifiuti da Materie Plastiche”, svolta nello stabilimento sito in Località Mure – 11020 Issogne (Ao).
Lo stabilimento produttivo oggetto del presente documento si inserisce all’interno dell’ambito produttivo della società Germanplast S.r.l., con sede Legale in Ponderano (Bi), Via Gramsci, 48.
La società Germanplast S.r.l., sin dalla costituzione, ha sempre operato nell’industria plastica; inizialmente provincia di Biella, nel comune di Ponderano, in Via Gramsci, 48, con l’attività principale di “Costruzione, rigenerazione, riparazione e manutenzione di macchinari ed attrezzature per l’industria della plastica” e dal 2016 anche in Valle d’Aosta, rilevando il noto impianto ex Lampoplast, in Issogne – Località Mure.
Il Responsabile Tecnico Aziendale, principale attore e profondo conoscitore del comparto dell’industria plastica, ha valutato come molto favorevole la possibilità di subentrare alla Lampoplast nella gestione dello stabilimento di Issogne, rilevandone gli impianti.
Le motivazioni fondanti questo investimento industriale sono state principalmente le seguenti:
➢ Il possesso, all’interno dell’azienda, di ogni competenza tecnica e procedurale necessaria alla gestione ed all’esercizio dell’impianto di recupero di rifiuti plastici; cosa che costituisce vantaggio economico importante
➢ La possibilità di raggiungere e attrarre nuovi clienti, con una proposta commerciale integrata sia per la vendita di materiali plastici sia per la manutenzione/revisione di macchinari industriali
➢ La costruzione, nel corso degli anni di seria attività, di una ampia platea di industrie plastiche con cui correntemente l’azienda collabora per la revisione/manutenzione di macchinari industriali, le quali sono tutte attive nello stampaggio e quindi interessate all’acquisto di materie plastiche prime-secondarie
➢ La possibilità di subentrare in un impianto già correttamente installato ed autorizzato all’interno di uno stabilimento industriale, posto all’interno di un’area industriale autorizzata e specificamente predisposta; come ben noto, la costruzione di un tale impianto ex-novo assorbirebbe ben superiori tempistiche ed energie economiche, burocratiche, ecc.
➢ Il possesso, all’interno dell’azienda, di ogni competenza necessaria alla revisione / riparazione / manutenzione di ogni macchinario presente all’interno della linea produttiva di recupero delle materie plastiche, creando così il presupposto per una enorme economicità nell’avviamento e nella successiva gestione ordinaria dell’impianto; cosa che, anche in questo caso, costituisce vantaggio economico importante
➢ Il possesso delle sufficienti risorse economiche per acquisire, condurre e gestire gli impianti
➢ La costituzione e la conduzione dell’azienda a livello familiare (non appartenente a gruppi industriali), che significa un impegno totale e diretto dell’intero staff per un andamento produttivo ed economico il più florido possibile.
PROGETTO:
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Pag. 5 di 64 ANAGRAFICA AZIENDALE
DATI ANAGRAFICI Ragione sociale Germanplast S.r.l.
Partita Iva 02567770025
Codice Fiscale 02567770025 Sede legale Via Gramsci, 48
13875 Ponderano (Bi)
Sede operativa
RECUPERO MATERIE PLASTICHE
Indirizzo stabilimento:
Frazione Mure 11020 Issogne (Ao)
Autorizzazione Recupero Rifiuti:
Regione Valle d’Aosta – P.D. n. 3469 del 03.08.2010
Recapiti
Telefono
Sede legale: 015-590446
Responsabile Tecnico - Responsabile Sede Operativa Sig. RAMELLA GERMAN Paolo 335-8305529 Responsabile Amministrativa
Sig.ra DE MONTAGU Laura 328-8436156
Fax Sede legale: 015-590446
Mail [email protected]
Web www.germanplast.com
Attività svolta Recupero e rigenerazione di materie plastiche
PROGETTO:
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Pag. 6 di 64 ORGANIGRAMMA GERARCHICO-FUNZIONALE
AMMINISTRATORE DATORE DI LAVORO DIRIGENTE-PREPOSTO
Ramella German Paolo
SOCIO RAPPRESENTANTE
della DIREZIONE
De Montagu Laura
PRODUZIONE:
Responsabile Revisione Macchinari Ramella German Paolo
RSPP
Ramella German Paolo
AMMNISTRAZIONE Responsabile Amministrazione
De Montagu Laura
ADDETTI Revisione Macchinari Lavoratori incaricati
PRODUZIONE:
Responsabile Recupero Materie
Plastiche Ramella German Paolo
ADDETTI Accettazione materie plastiche Lavoratori incaricati
ADDETTI Lavorazione recupero materie
plastiche Lavoratori incaricati
PROGETTO:
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Pag. 7 di 64 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
REPARTI PRODUTTIVI Descrizione AREA ESTERNA DI LAVORO
➢ Accettazione materie prime in entrata
a. Area entrata e ricevimento autocarri trasportatori b. Verifiche burocratiche in entrata
c. Verifiche visive in entrata
➢ Deposito materie prime in entrata, da avviare a lavorazione
➢ Deposito rifiuti e prodotti di scarto da ciclo lavorativo AREA INTERNA DI PRODUZIONE
IMPIANTO DI RECUPERO E RIGENERAZIONE DI MATERIE PLASTICHE
➢ Area ricevimento e deposito materie prime in lavorazione
➢ Area lavorazione materie plastiche a. Cesoia
b. Trituratore
c. Vasca di sedimentazione d. Lavatrice
e. Compattatore/Strizzatore f. Estrusore
g. Densificatore / Agglomeratore
➢ Area deposito prodotti finiti lavorati, in attesa di certificazione EoW
➢ Area deposito prodotti finiti lavorati, certificati EoW, in attesa di spedizione ai clienti
➢ Area deposito prodotti finiti lavorati, non conformi, in attesa di destinazione finale AREA DIREZIONALE, AMMINISTRATIVA E COMMERCIALE
➢ Uffici direzionali e tecnici
➢ Uffici amministrativi e commerciali
➢ Sala riunioni
➢ Area relax
LOCALI A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI
➢ Locale a disposizione per la consumazione dei pasti
➢ Spogliatoi
➢ Servizi igienici
AREA ESTERNA A DISPOSIZIONE
➢ Parcheggi lavoratori / visitatori / clienti / fornitori
PROGETTO:
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Pag. 8 di 64 CICLO LAVORATIVO
Il ciclo produttivo della società Germanplast S.r.l. si basa su due attività:
➢ Attività di Recupero e Rigenerazione materie plastiche
Provenienza rifiuti di materie plastiche in entrata presso lo stabilimento
Le materie prime plastiche da lavorare, classificate come rifiuto plastico, provengono prevalentemente dall’area geografica regionale di installazione dell’impianto e delle regioni confinanti e limitrofe (Piemonte e Lombardia), con una certa percentuale di materiale in entrata che proviene dal Nord-Italia.
L’origine del rifiuto in entrata è essenzialmente la seguente:
➢ centri di raccolta e selezionamento
➢ attività industriali
➢ attività artigianali
➢ raccolta differenziata, dove dal rifiuto industriale e urbano viene selezionata la plastica.
Attività di Recupero e Rigenerazione materie plastiche
Il ciclo di produzione inizia con l’applicazione della procedura di ACCETTAZIONE MATERIE PLASTICHE IN ENTRATA, se conformi gli autocarri vengono scaricati ed i materiali depositati nell’area “Accettazione materiale da avviare a ciclo produttivo”; successivamente i colli vengono prelevati con il carrello elevatore e posizionati sul nastro trasportatore della cesoia automatica, prima macchina del ciclo lavorativo, la quale, con frequenza periodica prestabilita, aziona la lama che, scendendo, seziona i colli in porzioni più piccole. Questa prima lavorazione, in alternativa all'utilizzo della cesoia, viene condotta anche manualmente procedendo ad una prima selezione manuale sul nastro trasportatore di alimentazione del successivo macchinario, il mulino trituratore. Tramite un sistema di nastri trasportatori, il materiale viene trasferito al mulino trituratore dove, tramite un'operazione di triturazione appunto, si crea una seconda significativa riduzione di pezzatura; a titolo indicativo il particolare in uscita ha dimensione compresa tra 3 e 5 cm. Lo scarico del mulino avviene automaticamente ed i semilavorati vengono condotti, previa eliminazione delle impurità di natura ferrosa mediante nastro elettromagnetico, in una grande vasca colma d'acqua. Questa ha la funzione di purificare la plastica da possibili inquinanti quali terra, carta, cartone, ecc.; qui avviene la separazione gravimetrica del materiale. Vengono raccolti ed avviati alle successive fasi lavorative solo i componenti più leggeri che restano in sospensione sul pelo libero dell'acqua, prevalentemente costituiti da polipropilene e polietilene. I prodotti più pesanti, che si depositano sul fondo della vasca, vengono raccolti ed espulsi da appositi rulli spintori e nastri trasportatori ed inviati allo smaltimento finale in qualità di rifiuto di lavorazione.
La fase successiva prevede il lavaggio e l'igienizzazione dei semilavorati tramite la macchina lavatrice automatica e la successiva macchina compattatore/strizzatore.
A questo punto del ciclo lavorativo il prodotto risulta omogeneo nelle caratteristiche chimico-fisiche (polipropilene e polietilene) ma molto eterogeneo nella forma e nel colore, quindi le successive operazioni possono essere articolate come segue:
➢ invio del materiale al densificatore / agglomeratore; qui la plastica viene scaldata per lavoro meccanico da lame rotanti, raffreddata velocemente con un getto d'acqua (una volta raggiunto il punto di rammollimento) e nuovamente tritata dalle stesse lame. Il prodotto finito risulta definitivamente omogeneo in tutti gli aspetti ed è pronto per essere inviato al processo di estrusione o alimentare, in qualità di materia prima, industrie di lavorazione della plastica quali stampaggi, produzioni di film plastici, ecc.;
➢ invio del materiale all'estrusore; per trasferimento pneumatico attraverso canalizzazioni metalliche il materiale viene depositato all'interno della tramoggia di alimentazione dell’estrusore. Qui il materiale viene scaldato a temperatura di fusione ed estruso in granuli. Il prodotto finito risulta definitivamente omogenea in tutti gli aspetti ed è pronto per alimentare, in qualità di materia prima, industrie di lavorazione della plastica quali stampaggi, produzioni di film plastici, ecc.;
Triturazione
I prodotti plastici in entrata, dopo una valutazione visiva, iniziano il percorso di rigenerazione dalla fase di triturazione eseguita con il mulino trituratore. Questa operazione serve per ridurre la pezzatura del materiale ad un valore medio di circa 30 mm ed omogeneizzare lo stesso per la successiva fase di igienizzazione.
Il trituratore, come tutto resto dell'impianto, è comandato da un computer che regola le fasi di lavorazione adattando in tempo reale i parametri di processo di ogni singola macchina. La potenzialità di questa parte d'impianto è di circa 4,5 ton/h.
PROGETTO:
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Pag. 9 di 64 Lavaggio ed igienizzazione
Le parti triturate vengono trasferite in una vasca speciale, provvista di cilindri a pale rotanti per l'avanzamento, che separa per peso specifico ed apparente i polimeri galleggianti (LDPE, HDPE, PP, ecc.) da tutto ciò che affonda (polimeri ad alto peso specifico, carta, metalli, inerti, ecc.).
La parte affondata viene recuperata con appositi nastri spintori posti sul fondo della vasca, convogliata in contenitori speciali a tenuta stagna ed immagazzinata, pronta per essere smaltita in impianti idonei ed autorizzati.
Il materiale galleggiante invece continua la sua strada e viene condotto in una macchina lavatrice che, frizionandolo con acqua, provvede ad asportare tutte le contaminazioni superficiali del materiale stesso. Per mezzo di una coclea bi-direzionale i semilavorati vengono inviati a due strizzatori a vite i quali provvedono ad eliminare parzialmente l'acqua superficiale in eccesso. L'asciugatura del materiale è eseguita successivamente ed è propedeutica e necessaria per l’esecuzione delle operazioni successive.
Densificazione / Agglomerazione
Il densificatore / agglomeratore è un'apparecchiatura che provvede alla riduzione della massa volumetrica del materiale in entrata. Infatti, nonostante la triturazione e la strizzatura, la densità apparente si aggira ancora tra 0,1 e 0,15 ton/m3. La fase di densificazione / agglomerazione è eseguita elevando la temperatura del polimero per attrito e sfruttando il punto di rammollimento medio dello stesso. Immettendo una giusta dose di acqua al momento opportuno il materiale, sotto forma di foglia/pezzi di film, si agglomera in "palline"
variando ed incrementando la densità apparente sino a 0,45 ton/m3. Inoltre omogeneizza parzialmente la massa trattata facilitando sia l'analisi del materiale che l'estrusione dello stesso.
Estrusione
L'estrusore è costituito da un cilindro forato all'interno del quale ruota una vite senza fine. Per mezzo del calore generato da resistenze elettriche e dall'attrito dovuto al frizionamento, si raggiunge il punto di fusione medio del materiale. Questo cambia di stato e passa da solido a liquido/viscoso; all'interno dell'estrusore il materiale fuso viene miscelato, privato di umidità e vapori estranei, omogeneizzato, filtrato ed infine calibrato in una testa forata. È possibile inoltre l'aggiunta di particolari agenti coadiuvanti, con i quali viene incrementata la fluidità, il colore finale, il peso specifico e la stabilità termica dei particolari plastici.
L'uscita del materiale dall'estrusore avviene sotto forma di granuli lenticolari del diametro di 3 mm e spessore di 2 mm; la densità apparente alla fine di questo processo è di circa 0,6 - 0,65 ton/m3 ed il prodotto così trattato, dopo essere confezionato in big-bags da 1 t, è pronto per essere immesso sul mercato delle materie plastiche per la produzione di vari oggetti.
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 10 di 64 Fase Sotto
fase Descrizione lavorazioni
Attività direzionale, amministrativa e commerciale
1 Attività di ufficio
1.1 Attività di ufficio finalizzata alla gestione e alla direzione aziendale 1.2 Attività di ufficio finalizzata alla gestione commerciale dell'azienda
1.3 Attività di ufficio finalizzata alla gestione amministrativa e contabile dell'azienda 1.4 Attività di ufficio finalizzata alla segreteria
1.5 Attività di ufficio finalizzata alla gestione del personale
1.6 Attività di ufficio finalizzata alla gestione degli ambiti qualità, sicurezza ed ambiente
Attività di Recupero e Rigenerazione materie plastiche
2 Recupero e Rigenerazione di materie plastiche
2.1
Accettazione materie plastiche in entrata:
➢ Applicazione procedura “Accettazione materie plastiche in entrata”
Movimentazione materiale:
➢ Immagazzinamento/prelievo di materie prime personale di deposito
➢ Movimentazione materie prime con carrello elevatore per avvio lavorazione
➢ Posizionamento/movimentazione dei cassoni metallici per la raccolta dei prodotti di scarto (nastro magnetico, vasca separatrice e impianto depurazione acque)
2.2
Caricamento impianto:
Comando, controllo e supervisione delle macchine/attrezzature automatiche all'interno del ciclo produttivo:
➢ Rimozione manuale dei fili in ferro di imballaggio dei colli
➢ Sezionamento dei colli (balle di forma rettangolare)
Il sezionamento dei quali può avvenire alternativamente secondo le seguenti modalità:
a) Sezionamento dei colli tramite cesoia oleodinamica automatica b) Selezione manuale con scarto di materiale non idoneo
➢ Supervisione della fase produttiva ed eventuale intervento manuale per la rimozione di oggetti/materiali non conformi (metallo, legno, carta, cartone, ecc.)
➢ Trasporto e movimentazione dei semilavorati all'interno della linea di produzione tramite nastri trasportatori automatici
2.3
Triturazione, separazione, lavaggio ed asciugatura:
Comando, controllo e supervisione delle macchine/attrezzature automatiche all'interno del ciclo produttivo:
➢ Triturazione del materiale plastico con mulino trituratore automatico
➢ Separazione di eventuali particolari metallici residui con nastro magnetico automatico
➢ Separazione gravimetrica del materiale in acqua all'interno della vasca separatrice
➢ Lavaggio ed igienizzazione dei semilavorati con macchina lavatrice automatica
➢ Asciugatura ed ulteriore triturazione del materiale tramite macchina compattatrice/strizzatrice
➢ Trasporto e movimentazione dei semilavorati all'interno della linea di produzione tramite coclee automatiche
2.4
Estrusione materiale plastico:
Comando, controllo e supervisione delle macchine/attrezzature automatiche all'interno del ciclo produttivo:
➢ Omogeneizzazione e granulazione del materiale plastico con estrusore
➢ Trasporto e movimentazione dei semilavorati all'interno della linea di produzione tramite trasferimento pneumatico con elettro-ventilatore e canalizzazioni metalliche
2.5
Densificazione / Agglomerazione materiale plastico:
Comando, controllo e supervisione delle macchine/attrezzature automatiche all'interno del ciclo produttivo:
➢ Omogeneizzazione e triturazione del materiale plastico con densificatore / agglomeratore
➢ Trasporto e movimentazione dei semilavorati all'interno della linea di produzione mediante carrello elevatore e big bags
3 Logistica e magazzino - Ricevimento/spedizione di materie prime/prodotti finiti
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 11 di 64 Fase Sotto
fase Descrizione lavorazioni
3.1 Gestione logistica
➢ Gestione commesse produzione e spedizione
3.2
Ricevimento/spedizione di materie prime/prodotti finiti
➢ Entrata/uscita/manovra degli autocarri trasportatori presso l'azienda
➢ Scarico di materie prime dagli autocarri trasportatori con carrello elevatore
➢ Carico di prodotti finiti sugli autocarri trasportatori con carrello elevatore 4 Attività complementari
4.1
Trasferimento unità frigorifere lungo la linea produttiva del reparto:
➢ Movimentazione di materiali in entrata, semilavorati e prodotti in uscita dal reparto di produzione
➢ Movimentazione manuale
➢ Movimentazione ausiliaria
▪ Carrello elevatore
Applicazione Disciplina EoW Pag. 12 di 64 DIAGRAMMA DI FLUSSO DEL CICLO LAVORATIVO:
Attività: Recupero e Rigenerazione materie plastiche
PRODUZIONE PRODTTO FINITO:
“MACINATO”
LEGENDA:
Fasi lavorative svolte dalle macchine in modalità automatica, ovvero con interventi limitati da parte del personale
Fasi lavorative svolte direttamente dal personale.
Ricevimento delle materie prime Procedura ACCETTAZIONE materiale in
ingresso
Controllo visivo
Cernita manuale con selezione in entrata, e scarto del materiale non idoneo
CESOIA
Sezionamento del materiale in lavorazione
Prelievo dei colli con carrello elevatore e avvio della linea produttiva
TRITURATORE
significativa riduzione di dimensioni del materiale
NASTRO MAGNETICO separazione di eventuali
residui metallici
LAVATRICE
lavaggio pulizia del materiale
STOCCAGGIO FINALE stoccaggio dei granuli in appositi sili;
successiva pesatura ed imballaggio COMPATTATORE /
STRIZZATORE compressione ed ulteriore
passaggio di triturazione
PROGETTO:
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Pag. 13 di 64 DIAGRAMMA DI FLUSSO DEL CICLO LAVORATIVO:
Attività: Recupero e Rigenerazione materie plastiche
PRODUZIONE PRODTTO FINITO:
“AGGLOMERATO”
LEGENDA:
Fasi lavorative svolte dalle macchine in modalità automatica, ovvero con interventi limitati da parte del personale
Fasi lavorative svolte direttamente dal personale.
Ricevimento delle materie prime Procedura ACCETTAZIONE materiale in
ingresso
Controllo visivo
Cernita manuale con selezione in entrata, e scarto del materiale non idoneo
CESOIA
Sezionamento del materiale in lavorazione
Prelievo dei colli con carrello elevatore e avvio della linea produttiva
TRITURATORE
significativa riduzione di dimensioni del materiale
NASTRO MAGNETICO separazione di eventuali
residui metallici
VASCA GRAVIMETRICA selezione del materiale per separazione
gravi metrica in vasca d'acqua
LAVATRICE
lavaggio pulizia del materiale
COMPATTATORE/STRIZZATORE compressione ed ulteriore
passaggio di triturazione
DENSIFICATORE / AGGLOMERATORE Agglomerazione
STOCCAGGIO FINALE stoccaggio dei granuli in appositi sili;
successiva pesatura ed imballaggio
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 14 di 64 DIAGRAMMA DI FLUSSO DEL CICLO LAVORATIVO:
Attività: Recupero e Rigenerazione materie plastiche
PRODUZIONE PRODTTO FINITO:
“GRANULATO”
LEGENDA:
Fasi lavorative svolte dalle macchine in modalità automatica, ovvero con interventi limitati da parte del personale
Ricevimento delle materie prime Procedura ACCETTAZIONE materiale in ingresso
Controllo visivo
Cernita manuale con selezione in entrata, e scarto del materiale non idoneo
CESOIA
Sezionamento del materiale in lavorazione
Prelievo dei colli con carrello elevatore e avvio della linea produttiva
TRITURATORE
significativa riduzione di dimensioni del materiale
NASTRO MAGNETICO separazione di eventuali
residui metallici
VASCA GRAVIMETRICA selezione del materiale per separazione
gravi metrica in vasca d'acqua
LAVATRICE
lavaggio pulizia del materiale
COMPATTATORE/STRIZZATORE compressione ed ulteriore
passaggio di triturazione
DENSIFICATORE / AGGLOMERATORE Agglomerazione
ESTRUSORE Estrusione
STOCCAGGIO FINALE stoccaggio dei granuli in appositi sili;
successiva pesatura ed imballaggio
PROGETTO:
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Pag. 15 di 64 Fasi lavorative svolte direttamente dal personale.
PROGETTO:
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Pag. 16 di 64 MANSIONARIO AZIENDALE
MANSIONARIO AZIENDALE - DESCRIZIONE MANSIONI
FASE DESCRIZIONE LAVORAZIONI
AMBIENTI DI LAVORO
MANSIONI
IMPIEGATE DESCRIZIONE MANSIONE
Attività direzionale, amministrativa e commerciale
1 Attività di ufficio
Uffici amministrativi e
commerciali, segreteria
Socio Impiegato amministrativo
Svolge mansioni proprie di ufficio, all’interno degli uffici, è presente all'interno dei reparti di produzione
Può utilizzare vetture aziendali per spostamenti da e per clienti e fornitori.
Utilizza PC ed attrezzature di ufficio L’impiegato tecnico utilizza attrezzature
di lavoro elettromeccaniche e manuali da banco
Uffici direzionali e tecnici
Socio Direttore
tecnico
Attività di Recupero e Rigenerazione materie plastiche
2 3 4
Recupero e Rigenerazione di materie plastiche
Area esterna Deposito materie
prime in entrata Area impianto
rigenerazione materie plastiche
Responsabile Impianto
Programma la produzione Gestisce la rintracciabilità in entrata,
lungo la produzione ed in uscita Dirige, supervisione e coordina l’interno
ciclo produttivo
Area esterna Deposito materie
prime in entrata
Operaio qualificato
addetto verifiche in accettazione
Operaio qualificato
Svolge la mansione presso la propria area di competenza
Applica la procedura “Accettazione materie plastiche in entrata”
Utilizza il carrello elevatore frontale
Area impianto rigenerazione materie plastiche
Area esterna
Operaio qualificato Addetto alla
conduzione dell'impianto di
rigenerazione materie plastiche
Svolge la mansione presso la propria area di competenza
Utilizza il carrello elevatore frontale Esegue le attività manuali previste per la mansione (selezione del materiale in
entrata, stoccaggio finale, ecc.) Comanda, controlla e supervisiona il
funzionamento delle
macchine/attrezzature automatiche in funzionamento all'interno del ciclo produttivo. Interviene in caso di guasti,
malfunzionamenti, manutenzioni ordinarie
L'addetto si occupa della calibrazione e del controllo del perfetto funzionamento
dell'impianto di recupero e rigenerazione delle materie plastiche
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 17 di 64
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 18 di 64
MANSIONARIO AZIENDALE
FASE DESCRIZIONE LAVORAZIONI
AMBIENTI DI LAVORO
MANSIONI
IMPIEGATE NUMERO LAVORATORI IMPIEGATI
Attività direzionale, amministrativa e commerciale
1 Attività di ufficio
Uffici amministrativi e
commerciali, segreteria
Socio Impiegato amministrativo
1
Uffici direzionali e tecnici
Socio Direttore
tecnico
1
Attività di Recupero e Rigenerazione materie plastiche
2 3 4
Recupero e Rigenerazione di materie plastiche
Area impianto rigenerazione materie plastiche
area esterna
Responsabile Impianto
Operaio qualificato
addetto verifiche in accettazione
Operaio qualificato Addetto alla
conduzione dell'impianto di
rigenerazione materie plastiche
3
SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW Pag. 19 di 64 INFORMAZIONI SITO PORODUTTIVO
Figura 1 - Individuazione dello stabilimento Germanplast S.r.l. - Frazione Mure, Issogne (Ao) R.A.V.A. - Geo Navigatore SCT
SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW Pag. 20 di 64
Figura 2 - Individuazione del lotto e dei confini di proprietà dello stabilimento Germanplast S.r.l. - Frazione Mure, Issogne (Ao) R.A.V.A. - Geo Navigatore SCT
SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW Pag. 21 di 64
Figura 3 - Carta CTR - Individuazione dello stabilimento Germanplast S.r.l. - Frazione Mure, Issogne (Ao) R.A.V.A. - Geo Navigatore SCT
SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW Pag. 22 di 64
Figura 4 – Corografia e planimetria catastale dell’impianto
SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW Pag. 23 di 64
Figura 5 – Particolare dall’alto
Le pertinenze di colore blu-azzurro costituiscono l’impianto GermanPlast
SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW Pag. 24 di 64
Figura 6 – Particolare piazzale esterno
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 25 di 64 ALTEZZA, CUBATURA E SUPERFICIE
DESCRIZIONE LOCALE ALTEZZA CUBATURA SUPERFICIE
Stabilimento produttivo H > 3 m > 10 m3 per lavoratore
> 2 m2 per lavoratore
Uffici H ≥ 2,7 m > 10 m3 per
lavoratore
> 2 m2 per lavoratore Locali accessori:
Sala riunioni, spogliatoi, servizi igienici, locali a disposizione
H ≥ 2,7 m > 10 m3 per lavoratore
> 2 m2 per lavoratore
LOCALI DI LAVORO SOTTERRANEI E SEMISOTTERRANEI
All'interno dello stabilimento non sono presenti locali interrati, seminterrati, sotterranei o semi-sotterranei.
ILLUMINAZIONE NATURALE E ARTIFICIALE DEI LUOGHI DI LAVORO
I locali di lavoro sono dotati di ampie superfici vetrate, sufficienti a rispettare i vincoli normativi vigenti.
All'interno dei locali di lavoro sono presenti i doni e adeguati apparecchi di illuminazione artificiale.
AERAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO
I locali di lavoro sono dotati di ampie superfici vetrate apribili e portoni apribili, sufficienti a rispettare i vincoli normativi vigenti.
All'interno dello stabilimento sono presenti lavorazioni che possono produrre vapori, nella fattispecie le attività di densifica / agglomerazione ed estrusione; queste sono svolte con impianti di aspirazione localizzati con espulsione all'esterno degli effluenti.
All'interno dello stabilimento sono presenti lavorazioni potenzialmente in grado di produrre polveri aerodisperse, nella fattispecie la movimentazione di semilavorati; queste sono svolte in ciclo chiuso, in bagno d'acqua o all'interno di canalizzazioni metalliche per il trasferimento pneumatico (con elettro-ventilatore), questo per ridurre al minimo possibile il rischio di produzione di polveri aerodisperse all'interno degli ambienti di lavoro.
SPOGLIATOI
All'interno dello stabilimento oggetto della presente notifica sono presenti n. 2 locali adibiti a spogliatoio, riscaldati e dotati di acqua corrente calda e fredda.
SERVIZI IGIENICI
All'interno dello stabilimento oggetto della presente notifica sono presenti n. 2 locali separati adibiti a servizio igienico, riscaldati e dotati di acqua corrente calda e fredda.
EMERGENZA
All'interno dello stabilimento oggetto della presente notifica sono presenti e disponibili un numero sufficiente di uscite di emergenza, dimensionate in lunghezza sulla base del rischio di incendio; sono inoltre disponibili strumenti di primo intervento per l'estinzione degli incendi (vasca antincendio di riserva, estintori portatili e manichette con lancia UNI45), come da disposizioni del Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal Comando Regionale dei Vigili del Fuoco.
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 26 di 64 DEPOSITI E STOCCAGGI DI MATERIALI PLASTICI
ASPETTI AMBIENTALI Gli stoccaggi di materiale plastico sono così organizzati:
AREA INTERNA Depositi di prodotti finiti
➢ Deposito temporaneo di prodotti finiti – MPS in possesso di certificazione finale ed in attesa di spedizione
➢ Deposito temporaneo di prodotti finiti, in attesa di certificazione – Idonei a divenire MPS certificate
➢ Deposito prodotti finiti NON Conformi – In attesa di smaltimento
I depositi di materiali plastici effettuati in area interna vedono tutti i prodotti stoccati all’interno di sacchi big bag.
AREA ESTERNA
Depositi di rifiuti di materiale plastico in entrata
➢ Deposito temporaneo delle materie prime in entrata
➢ Deposito temporaneo delle materie prime NON Conformi – In attesa di smaltimento
➢ Deposito temporaneo delle materie prime in “quarantena” – In attesa di analisi
I depositi in area esterna, costituiti dai rifiuti di materie plastiche in ingresso, sono stoccati all’interno di cassoni metallici (se di grande dimensione) oppure all’interno di big bag plastici chiusi ermeticamente.
Il dilavamento delle acque meteoriche defluisce viene convogliato, mediate pozzetti e tubazioni di raccolta, in un’apposita vasca di sedimentazione filtrazione (cfr. relazione geologica allegata alla pratica di rinnovo autorizzativo).
Questo sistema di stoccaggio permette di garantire che nessuna materia plastica, neanche di piccole dimensioni, sia lasciata in balia degli eventi meteorici (pioggia e vento, in particolare) evitando quindi il potenziale rischi di diffusione in atmosfera.
Non saranno effettuati depositi in cumuli di materiale indistinto, tutti gli stoccaggi saranno ordinati e gestiti come sopra.
GESTIONE DELLE ACQUE ASPETTI AMBIENTALI
Il funzionamento dell’impianto di recupero dei rifiuti plastici prevede l’utilizzo di acqua, che viene prelevata dall’adduzione aziendale. L’acqua viene gestita in ricircolo continuo, con la presenza di una vasca di sedimentazione e precipitazione di eventuali parti grossolane.
Non sono previsti scarichi di acqua dall’impianto; periodicamente, secondo necessità, il circuito idrico dell’impianto di recupero dei rifiuti sarà rabboccato.
PRODUZIONE INIZIALE DI RIFIUTI ASPETTI AMBIENTALI
Il funzionamento dell’impianto di recupero dei rifiuti plastici produce due rifiuti:
➢ I fanghi di sedimentazione delle acque
➢ I fanghi / prodotti di scarto della vasca separatrice gravimetrica
Al momento non è ancora stata effettuata una caratterizzazione / classificazione dei rifiuti, né valutate le possibili quantità prodotte.
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 27 di 64 AUTORIZZAZIONE PER LA GESTIONE E L’ESERCIZIO DI OPERAZIONI DI RECUPERO DI
MATERIE PLASTICHE
RIFERIMENTI AUTORIZZATIVI
Regione Valle d’Aosta – Provvedimento Dirigenziale N. 3469 del 03.08.2010 OPERAZIONI DI TRATTAMENTO INDIVIDUATE ED AUTORIZZATE R13 – Messa in riserva
R3 – Riciclo / Recupero
CODICI EER e QUANTITÁ TRATTABILI / STOCCABILI AUTORIZZATI PER ATTIVITÁ R3 – R13 CODICE EER DESCRIZIONE QUANTITÁ ANNUA
TRATTABILE
QUANTITÁ MASSIMA STOCCABILE 02 01 04 Rifiuti plastici ad esclusione
degli imballaggi
10.000 tonnellate annue globali trattabili
per tutti i codici EER autorizzati
2.000 metri cubi stoccabili a piazzale, globalmente, per tutti i
codici EER autorizzati 07 02 99 Rifiuti non specificati
altrimenti 12 01 05 Limatura e trucioli di
materiali plastici 15 01 02 Imballaggi in plastica
16 01 19 Plastica
17 02 03 Plastica
19 12 04 Plastica e gomma
20 01 39 Plastica
15 01 06 Imballaggi in materiali misti
16 01 22 Componenti non specificati altrimenti
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 28 di 64
ATTIVITÁ DI RECUPERO RIFIUTI DI MATERIE PLASTICHE Informazioni di Dettaglio del Ciclo Produttivo
Analisi Ciclo produttivo e Confronto con Linee Guida EoW – SNPA 23/2020 e D.M. 05.02.1998
VALUTAZIONE CICLO PRODUTTIVO Confronto Linea Guida EoW e D.M. 05.02.1998
EER DESCRIZIONE PERICOLOSITÁ RIFERIMENTO LINEE GUIDA EOW - SNPA RIFERIMENTO D.M. 05.02.1998
02 01 04
Rifiuti plastici ad esclusione degli
imballaggi
Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
TABELLA 4.3 – Punto n. 1
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.1
12 01 05
Limatura e trucioli di materiali
plastici
Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
TABELLA 4.3 – Punto n. 1
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.2
15 01 02 Imballaggi in
plastica Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
TABELLA 4.3 – Punto n. 1
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.1
16 01 19 Plastica Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
TABELLA 4.3 – Punto n. 1
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.2
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 29 di 64
VALUTAZIONE CICLO PRODUTTIVO Confronto Linea Guida EoW e D.M. 05.02.1998
EER DESCRIZIONE PERICOLOSITÁ RIFERIMENTO LINEE GUIDA EOW - SNPA RIFERIMENTO D.M. 05.02.1998
16 01 19 Plastica Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti DIFFERENTE per Caratteristiche delle materie prime e/o
prodotti ottenuti
Linea Guida EoW: TABELLA 4.3 – Punto n. 3 – Pag. 20
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.5
17 02 03 Plastica Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
Linea Guida EoW: TABELLA 4.3 – Punto n. 1 – Pag. 20
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.1
17 02 03 Plastica Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
Linea Guida EoW: TABELLA 4.3 – Punto n. 1 – Pag. 20
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.2
19 12 04 Plastica e gomma Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
Linea Guida EoW: TABELLA 4.3 – Punto n. 1 – Pag. 20
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.1
20 01 39 Plastica Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
Linea Guida EoW: TABELLA 4.3 – Punto n. 1 – Pag. 20
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività coincidente con:
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 30 di 64
VALUTAZIONE CICLO PRODUTTIVO Confronto Linea Guida EoW e D.M. 05.02.1998
EER DESCRIZIONE PERICOLOSITÁ RIFERIMENTO LINEE GUIDA EOW - SNPA RIFERIMENTO D.M. 05.02.1998
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.1
15 01 06 Imballaggi in
materiali misti Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
DIFFERENTE EER in Ingresso
Linea Guida EoW: TABELLA 4.3 – Punto n. 3 – Pag. 20
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività di recupero (pur con codice EER differente) svolta secondo quanto
previsto da:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.1
16 01 22
Componenti non specificati
altrimenti
Non Pericoloso
Processo di recupero già previsto per quanto concerne tipologia / provenienza / caratteristiche del rifiuto, attività di recupero, caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti finiti ottenuti
DIFFERENTE EER in Ingresso
Linea Guida EoW: TABELLA 4.3 – Punto n. 3 – Pag. 20
ALLEGATO N. 1 SUB- ALLEGATO N. 1 Attività di recupero (pur con codice EER differente) svolta secondo quanto
previsto da:
PARAGRAFO N. 6 Rifiuti di plastiche PUNTO N. 6.1
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 31 di 64
ATTIVITÁ DI RECUPERO RIFIUTI DI MATERIE PLASTICHE Informazioni di Dettaglio del Ciclo Produttivo
Analisi Coerenza Ciclo produttivo con le Procedure Semplificate previste dal D.M. 05.02.1998 DETTAGLIO ATTIVITÁ DI RECUPERO
D.M
05.02.1998 EER Tipologia Provenienza Caratteristiche Attività di recupero
Caratteristiche prodotti finiti
Coerenza con Procedure Semplificate D.M.
05.02.1998
PUNTO N. 6.1
02 01 04 Rifiuti di plastica (esclusi imballaggi)
R.S.A. / R.A.
Attività industriali, artigianali e commerciali Attività di costruzione /
demolizione
Rifiuti di plastica da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, silvicoltura,
caccia e pesca
R13 – Messa in riserva R3 – Recupero
UNI-UNIPLAST 10667:
1 – MACINATO 2 – AGGLOMERATO
3 – GRANULATO 4 – COMPOUND
Cfr. § 9
Codice EER Coerente 6.1 Coerente con i punti 6.1.1, 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4
15 01 02 Imballaggi di plastica Rifiuti di imballaggi plastica
Codice EER Coerente 6.1 Coerente con i punti 6.1.1, 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4 17 02 03 Rifiuti di plastica Rifiuti di plastica da
costruzione / demolizione
Codice EER Coerente 6.1 Coerente con i punti 6.1.1, 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4 19 12 04 Rifiuti di plastica Rifiuti di plastica da impianti
di trattamento dei rifiuti
Codice EER Coerente 6.1 Coerente con i punti 6.1.1, 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4 20 01 39 Rifiuti di plastica
Rifiuti di plastica da rifiuti urbani e raccolta
differenziata
Codice EER Coerente 6.1 Coerente con i punti 6.1.1, 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4
PUNTO N. 6.1
15 01 06
Imballaggi misti con prevalenza di materie
plastiche
Attività industriali, artigianali e commerciali
Rifiuti di imballaggi misti, con prevalenza di plastiche
R13 – Messa in riserva R3 – Recupero
UNI-UNIPLAST 10667:
1 – MACINATO 2 – AGGLOMERATO
3 – GRANULATO 4 – COMPOUND
Cfr. § 9
Codice EER NON Coerente 6.1*
Coerente con i punti 6.1.1, 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4
16 01 22 Componenti non
specificati altrimenti Autoriparazioni Rifiuti di componenti vari, con prevalenza di plastiche
Codice EER NON Coerente 6.1*
Coerente con i punti 6.1.1, 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4
*Codice Rifiuto EER NON Coerente con punto 6.2 dell’Allegato 1 – Sub-Allegato 1 del D.M. Ambiente 05.02.1998
Allo scopo è stata definita una specifica ed integrativa procedura di accettazione del materiale in entrata, come riportata al capitolo “Procedure del Sistema di Gestione Interno” al paragrafo “Procedura di accettazione rifiuti di materie plastiche in ingresso allo stabilimento”
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 32 di 64
DETTAGLIO ATTIVITÁ DI RECUPERO
D.M
05.02.1998 EER Tipologia Provenienza Caratteristiche Attività di recupero
Caratteristiche prodotti finiti
Coerenza con Procedure Semplificate D.M.
05.02.1998
PUNTO N. 6.2
12 01 05
Limatura e trucioli di materiali plastici Sfridi, scarti e polveri
di materie plastiche
Attività industriali
Granuli, trucioli, ritagli, polveri di materie plastiche
Altri polimeri, additivi, cariche:
Pb < 3%
KOH < 0,3 % Cd < 0,3 %
Prevista analisi per ogni lotto in entrata
R13 – Messa in riserva R3 – Recupero
UNI-UNIPLAST 10667:
1 – MACINATO 2 – AGGLOMERATO
3 – GRANULATO 4 – COMPOUND
Cfr. § 9
Codice EER Coerente 6.2 Coerente con i punti 6.2.1, 6.2.2, 6.2.3, 6.2.4
16 01 19 Autoriparazione, autodemolizione
Autodemolizioni Autoriparazioni
Industria automobilistica
Granuli, trucioli, ritagli, polveri di materie plastiche
Altri polimeri, additivi, cariche:
Pb < 3%
KOH < 0,3 % Cd < 0,3 %
Prevista analisi per ogni lotto in entrata
Codice EER Coerente 6.2 Coerente con i punti 6.2.1, 6.2.2, 6.2.3, 6.2.4
17 02 03 Rifiuti di plastica
Attività di costruzione /
demolizione
Rifiuti di plastica da costruzione / demolizione
Codice EER Coerente 6.2 Coerente con i punti 6.2.1, 6.2.2, 6.2.3, 6.2.4
PUNTO
N. 6.5 16 01 19
Paraurti e plance di autoveicoli in materie
plastiche
Autodemolizioni Autoriparazioni
Industria automobilistica
Manufatti interi o parti di essi, in materie plastiche
R13 – Messa in riserva R3 – Recupero
UNI-UNIPLAST 10667:
1 – MACINATO 2 – AGGLOMERATO
3 – GRANULATO 4 – COMPOUND
Cfr. § 9
Codice EER Coerente 6.5 Coerente con i punti
6.5.1, 6.5.2, 6.5.3 Caratteristiche delle materie ottenute NON
Coerente 6.5.4**
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 33 di 64
DETTAGLIO ATTIVITÁ DI RECUPERO
D.M
05.02.1998 EER Tipologia Provenienza Caratteristiche Attività di recupero
Caratteristiche prodotti finiti
Coerenza con Procedure Semplificate D.M.
05.02.1998
**Caratteristiche dei prodotti ottenuti NON Coerente con punto 6.5.4 dell’Allegato 1 – Sub-Allegato 1 del D.M. Ambiente 05.02.1998
Il punto 6.5.4 dell’Allegato 1 – Sub-Allegato 1 del D.M. Ambiente 05.02.1998 prevede che, per questa categoria di materiali recuperati, la caratteristica delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti sia “Prodotti in plastica nelle forme usualmente commercializzate” e non già “Conformi alle specifiche UNI-UNIPLAST 10667”.
La norma “madre” della serie UNI-UNIPLAST 10667, la UNI 10667:1-2017 cita testualmente “In mancanza di una norma specifica della serie 10667, la classificazione può essere eseguita, in accordo tra le parti, prendendo spunto dalle metodologie citate nelle norme esistenti della serie”. La serie UNI-UNIPLAST 10667 definisce molte specifiche per molti materiali plastici e, per sua stessa ammissione, lascia però spazio alle parti coinvolte lo spunto di utilizzare le norme esistenti estensivamente, anche per categorie non già specificamente normate. La nostra esperienza e competenza aziendale conferma che, a partire da questo punto 6.5 come organizzato e definito qui sopra, è possibile produrre MPS UNI-UNIPLAST, conformi alla UNI-UNIPLAST 10667:1-2017.
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 34 di 64
ATTIVITÁ DI RECUPERO RIFIUTI DI MATERIE PLASTICHE Informazioni di Dettaglio del Ciclo Produttivo
Analisi Coerenza Ciclo produttivo con le Specifiche delle Linee Guida “End of Waste” SNPA 23-2020
DETTAGLIO ATTIVITÁ DI RECUPERO
D.M 05.02.1998
Codice EER
Linee Guida “End of Waste” SNPA 23-2020 Allegato 1
Sub 1
Punto a)
Ammissibilità materiali di rifiuto in entrata
Punto b)
Processi e tecniche consentiti
Punto c)
Criteri di qualità per materiali cui è cessata la qualifica di rifiuto
Punto d) Requisiti del SGI
PUNTO N. 6.1
02 01 04
Origine del rifiuto:
Rifiuti di plastica Provenienza del rifiuto:
Agricoltura, orticoltura, acquacoltura, silvicoltura, caccia e
pesca Processo di recupero conforme alle specifiche
UNI-UNIPLAST 10667-1:2017 o Selezione
o Cernita o Triturazione o Macinazione
o Lavaggio e altre operazioni idonee all’eliminazione di residui indesiderati
o Sanificazione o Densificazione o Granulazione o Estrusione
Materie Plastiche Prime-Secondarie:
MACINATO, AGGLOMERATO, GRANULATO, COMPOUND
Conformi alle specifiche UNI-UNIPLAST serie 10667
UNI - UNIPLAST 10667-1:
PVC – Polivinicloruro UNI - UNIPLAST 10667-1:
In mancanza di norme UNI – UNIPLAST specifiche UNI - UNIPLAST 10667-1:
ABS – Acrilonitrile / Butadiene / Stirene
UNI - UNIPLAST 10667-2:
PE – Polietilene UNI - UNIPLAST 10667-3:
PP – Polipropilene UNI - UNIPLAST 10667-7:
PET – Polietilene
§5 – Descrizione Ciclo Lavorativo
§9 – Materie Plastiche Prime- Secondarie
§10 – Procedure del SGI
§11 – Tracciabilità e Rintracciabilità 15 01 02
Origine del rifiuto:
Rifiuti di imballaggi plastica Provenienza del rifiuto:
R.S.A. / R.A.
Attività industriali, artigianali e commerciali
17 02 03
Origine del rifiuto:
Rifiuti di plastica da costruzione / demolizione
Provenienza del rifiuto:
Attività di costruzione / demolizione
19 12 04
Origine del rifiuto:
Rifiuti di plastica da impianti di trattamento dei rifiuti Provenienza del rifiuto:
R.S.A. / R.A.
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 35 di 64
DETTAGLIO ATTIVITÁ DI RECUPERO
D.M 05.02.1998
Codice EER
Linee Guida “End of Waste” SNPA 23-2020 Allegato 1
Sub 1
Punto a)
Ammissibilità materiali di rifiuto in entrata
Punto b)
Processi e tecniche consentiti
Punto c)
Criteri di qualità per materiali cui è cessata la qualifica di rifiuto
Punto d) Requisiti del SGI Attività industriali
20 01 39
Origine del rifiuto:
Rifiuti di plastica da rifiuti urbani e raccolta differenziata Provenienza del rifiuto:
R.S.A. / R.A.
PUNTO N. 6.1
15 01 06
Origine del rifiuto:
Imballaggi misti con prevalenza di materie plastiche
Provenienza del rifiuto:
R.S.A. / R.A.
Processo di recupero conforme alle specifiche
UNI-UNIPLAST 10667-1:2017 o Selezione
o Cernita o Triturazione o Macinazione
o Lavaggio e altre operazioni idonee all’eliminazione di residui indesiderati
o Sanificazione o Densificazione o Granulazione o Estrusione
Materie Plastiche Prime-Secondarie:
MACINATO, AGGLOMERATO, GRANULATO, COMPOUND
Conformi alle specifiche UNI-UNIPLAST serie 10667
UNI - UNIPLAST 10667-1:
PVC – Polivinicloruro UNI - UNIPLAST 10667-1:
In mancanza di norme UNI – UNIPLAST specifiche UNI - UNIPLAST 10667-1:
ABS – Acrilonitrile / Butadiene / Stirene
UNI - UNIPLAST 10667-2:
PE – Polietilene UNI - UNIPLAST 10667-3:
PP – Polipropilene
§5 – Descrizione Ciclo Lavorativo
§9 – Materie Plastiche Prime- Secondarie
§10 – Procedure del SGI
§11 – Tracciabilità e Rintracciabilità 16 01 22
Origine del rifiuto:
Rifiuti di plastica Componenti non specificati
altrimenti Provenienza del rifiuto:
Autoriparazione, autodemolizione
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 36 di 64
DETTAGLIO ATTIVITÁ DI RECUPERO
D.M 05.02.1998
Codice EER
Linee Guida “End of Waste” SNPA 23-2020 Allegato 1
Sub 1
Punto a)
Ammissibilità materiali di rifiuto in entrata
Punto b)
Processi e tecniche consentiti
Punto c)
Criteri di qualità per materiali cui è cessata la qualifica di rifiuto
Punto d) Requisiti del SGI
UNI - UNIPLAST 10667-7:
PET – Polietilene
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
Pag. 37 di 64
DETTAGLIO ATTIVITÁ DI RECUPERO
D.M 05.02.1998
Codice EER
Linee Guida “End of Waste” SNPA 23-2020 Allegato 1
Sub 1
Punto a)
Ammissibilità materiali di rifiuto in entrata
Punto b)
Processi e tecniche consentiti
Punto c)
Criteri di qualità per materiali cui è cessata la qualifica di rifiuto
Punto d) Requisiti del SGI
PUNTO N. 6.2
12 01 05
Origine del rifiuto:
Limatura e trucioli di materiali plastici
Sfridi, scarti e polveri di materie plastiche
Provenienza del rifiuto:
Attività industriali
Processo di recupero conforme alle specifiche
UNI-UNIPLAST 10667-1:2017 o Selezione
o Cernita o Triturazione o Macinazione
o Lavaggio e altre operazioni idonee all’eliminazione di residui indesiderati
o Sanificazione o Densificazione o Granulazione o Estrusione
Materie Plastiche Prime-Secondarie:
MACINATO, AGGLOMERATO, GRANULATO, COMPOUND
Conformi alle specifiche UNI-UNIPLAST serie 10667
UNI - UNIPLAST 10667-1:
PVC – Polivinicloruro UNI - UNIPLAST 10667-1:
In mancanza di norme UNI – UNIPLAST specifiche UNI - UNIPLAST 10667-1:
ABS – Acrilonitrile / Butadiene / Stirene
UNI - UNIPLAST 10667-2:
PE – Polietilene UNI - UNIPLAST 10667-3:
PP – Polipropilene UNI - UNIPLAST 10667-7:
PET – Polietilene
§5 – Descrizione Ciclo Lavorativo
§9 – Materie Plastiche Prime- Secondarie
§10 – Procedure del SGI
§11 – Tracciabilità e Rintracciabilità 16 01 19
Origine del rifiuto:
Autoriparazione, autodemolizione Provenienza del rifiuto:
Autodemolizioni Autoriparazioni Industria automobilistica
17 02 03
Origine del rifiuto:
Rifiuti di plastica Provenienza del rifiuto:
Attività di costruzione / demolizione
PUNTO
N. 6.5 16 01 19
Origine del rifiuto:
Paraurti e plance di autoveicoli in materie plastiche
Provenienza del rifiuto:
Autodemolizioni
Processo di recupero conforme alle specifiche
UNI-UNIPLAST 10667-1:2017 o Selezione
o Cernita
Materie Plastiche Prime-Secondarie:
MACINATO, AGGLOMERATO, GRANULATO, COMPOUND
Conformi alle specifiche UNI-UNIPLAST serie 10667
§5 – Descrizione Ciclo Lavorativo
§9 – Materie Plastiche Prime- Secondarie
PROGETTO:
Rinnovo Autorizzazione recupero rifiuti plastici SISTEMA di GESTIONE INTERNO - Applicazione Disciplina EoW
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DETTAGLIO ATTIVITÁ DI RECUPERO
D.M 05.02.1998
Codice EER
Linee Guida “End of Waste” SNPA 23-2020 Allegato 1
Sub 1
Punto a)
Ammissibilità materiali di rifiuto in entrata
Punto b)
Processi e tecniche consentiti
Punto c)
Criteri di qualità per materiali cui è cessata la qualifica di rifiuto
Punto d) Requisiti del SGI Autoriparazioni o Triturazione
o Macinazione
o Lavaggio e altre operazioni idonee all’eliminazione di residui indesiderati
o Sanificazione o Densificazione o Granulazione
Estrusione
UNI - UNIPLAST 10667-1:
PVC – Polivinicloruro UNI - UNIPLAST 10667-1:
In mancanza di norme UNI – UNIPLAST specifiche UNI - UNIPLAST 10667-1:
ABS – Acrilonitrile / Butadiene / Stirene
UNI - UNIPLAST 10667-2:
PE – Polietilene UNI - UNIPLAST 10667-3:
PP – Polipropilene UNI - UNIPLAST 10667-7:
PET – Polietilene
§10 – Procedure del SGI
§11 – Tracciabilità e Rintracciabilità