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Spiagge spettacolari I L D LA FORZA DELL'ACQUA LA TETIDE R E A D T H E W O R L D. N u m e r o 2 D i c e m b r e

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Testo completo

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Intervista all'esperto. Essere un sub richiede impegno e disciplina costanti. La sicurezza prima di tutto.

IMMERSIONI

R E A D T H E W O R L D

N u m e r o 2 D i c e m b r e 2 0 2 0

Spiagge spettacolari

I pesci che si trovano nei nostri mari e i loro antenati.

PIANTE E ANIMALI

Il maelstrom è un fenomeno simile a un gorgo, causato dalla marea.

LA FORZA DELL'ACQUA

Quando il mar Mediterraneo era un mare tropicale in cui nuotavano pesci mostruosi.

LA TETIDE

DICIOTTO W I L D

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Indice

Quando il mar Mediterraneo era un mare tropicale in cui nuotavano pesci mostruosi come l'Ittiosauro.

LA TETIDE

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Il fondo del mare nasconde moltissime sorprese come vulcani e montagne. Andremo poi alla scoperta della Fossa delle Marianne.

CHE COSA C'È SUL FONDO?

LE NAVI AFFONDATE

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I pesci più noti che popoloano le acque del mar Mediterraneo. Sogliole, branzini, anguille e molto altro...

COSA SI MUOVE NEL MARE

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Intervista all'esperto. Essere un sub richiede impegno e disciplina costanti. La sicurezza prima di tutto.

LA SUBACQUEA

INTERVISTA ESCLUSIVA

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Il maelstrom è un fenomeno simile a un gorgo, causato dalla marea che entra con prepotenza in passaggi molto stretti.

LA FORZA DELL'ACQUA

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Le spiagge più belle del mondo da cercare su Google Maps e i sentieri a vista sul mare più suggestivi.

SPIAGGE DA SOGNO

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Editoriale

L'acqua è un composto chimico di formula molecolare che può presentarsi in vari stati fisici: un liquido incolore e insapore, un gas incolore (detto vapore acqueo), un solido (detto ghiaccio).

L'acqua in natura è tra i principali costituenti degli ecosistemi ed è alla base di tutte le forme di vita conosciute, uomo compreso; ad essa è dovuta la stessa origine della vita sul nostro pianeta ed è inoltre indispensabile anche nell'uso civile, agricolo e industriale; l'uomo ne ha inoltre riconosciuto sin da tempi antichissimi la sua importanza, identificandola come uno dei principali elementi costitutivi dell'universo, attribuendole un profondo valore simbolico, riscontrabile nelle principali religioni.

Sulla Terra l'acqua copre il 70,8% della superficie del pianeta e più o meno con la stessa percentuale è il maggior costituente del corpo umano. La presenza di acqua liquida (e in misura minore nelle forme gassosa e solida) sulla Terra è una condizione essenziale per lo sviluppo e il sostentamento della vita come la conosciamo.

Il ciclo dell'acqua, chiamato anche ciclo idrologico, consiste nella circolazione dell'acqua all'interno dell'idrosfera terrestre, includendo i cambiamenti di stato fisico dell'acqua tra la fase liquida, gassosa e solida. Continui sono gli scambi di massa idrica tra l'atmosfera, la terra, le acque superficiali, le acque sotterranee e gli organismi.

Oltre all'accumulo in varie zone (come gli oceani che sono le più grandi zone di accumulo idrico), i molteplici cicli che compie l'acqua terrestre includono vari processi fisici. La scienza che studia il ciclo dell’acqua è l’idrologia.

Nel ciclo idrologico le molecole d'acqua si muovono in continuazione tra differenti compartimenti dell'idrosfera terrestre mediante processi fisici.

L'acqua evapora dagli oceani, forma le nuvole dalle quali l'acqua torna alla terra. Ma prima di raggiungere gli oceani, l'acqua può anche evaporare, condensare, precipitare e scorrere molte volte.

L'evaporazione implica un passaggio di stato dalla fase liquida alla fase vapore. Nell'evaporazione viene inclusa anche la traspirazione delle piante. Il 99%

dell'acqua atmosferica proviene da questo processo, mentre il rimanente 1% dalla traspirazione.

La precipitazione è il fenomeno per cui il vapore acqueo che si è prima condensato sotto forma di nuvole cade sulla superficie terrestre. Questo avviene soprattutto sotto forma di pioggia, ma anche di neve, grandine, rugiada o nebbia.

L'infiltrazione è il passaggio dell'acqua dalla superficie alle acque sotterranee. Il grado di infiltrazione dipende dalla permeabilità del suolo o della roccia e da altri fattori. Le acque sotterranee tendono a muoversi molto lentamente, così l'acqua può ritornare alla superficie dopo l'accumulo in una falda acquifera. iI flusso sotterraneo include il movimento dell'acqua all'interno della terra sia nelle zone insature sia negli acquiferi. Dopo l'infiltrazione, l'acqua superficiale può ritornare alla superficie o scaricarsi in mare. Lo scorrimento include tutti i modi in cui l'acqua superficiale si muove in pendenza verso il mare.

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Il nonno del Mediterraneo Mar

DI RODELLA REBECCA

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LA TETIDE

L'ANTENATO DEL MAR MEDITERRANEO

L’ antenato del Mar Mediterraneo era la Tetide. Si trattava di un braccio oceanico che separava il Nordafrica dall‘ Europa e dall’ Asia.

L‘ allontanamento dei due pezzi della Pangea continuò fino al Giurassico, provocando una contrazione all‘ oceano stesso. La mutazione dell’ Africa era solidale con quella della placca Apula, che ne rappresentava la parte nordica.

La placca Apula e il continente Europeo chiusero la Tetide a Est nella regione centrale dando origine al mar Mediterraneo e dando origine ad Alpi e Appennini.

Durante la chiusura della Tetide l'India si staccò dal continente meridionale e si scontrò con l'Asia dando origine alla catena montuosa dell'Himalaya.

La Tetide era un mare tropicale molto caldo e ospitava una notevole quantità di pesci.

MINUTE MAGAZINE | PAGE 2

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Quello che stiamo raccontando è la storia di un mare estinto 238 milioni di anni fa, la storia di un piccolo bacino marino nel periodo che i geologi chiamano Triassico era situato dove oggi si estende la Val Ceresio, il lago di Lugano ed una porzione del Canton Ticino, un mare la cui testimonianza è in alcune rocce nerastre bituminose; questo bacino era dunque un avvallamento del fondo marino che non superava i 100 metri di profondità.

A nord era delimitato da unascogliera di alghe calcaree, intorno vi erano delle terre emerse con presenza di vulcani, su queste terre viveva il Ticinosuchus antenato dei dinosauri, a sud invece il bacino doveva essere sul limite della Tetide.

Grazie alle condizioni favorevoli dovute alla scarsità di ossigeno e la quasi mancanza di correnti sul fondo del mare in questione, i resti di animali che morivano hanno potuto fossilizzarsi con tutta tranquillità.

Lo strato fossilifero di Besano è costituito da uno spessore di rocce abbastanza elevato.

SCOPRIAMO LA TETIDE...

RITROVAMENTI

Paradossalmente a volte non serve scendere nei fondali o cercare sulle spiagge costiere per trovare resti di organismi marini, basta effettuare una gita in alcuni sentieri di montagna del nostro territorio per ammirare queste testimonianze; infatti tanto tempo fa il mare ricopriva interamente molti rilievi, poi nel corso di milioni di anni, forze potentissime all’interno della terra hanno sollevato il fondo del mare e lo hanno fatto emergere, quindi basta poco per camminare ancora sui fondali dei "Mari preistorici estinti".

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I "MOSTRI"

DELLA TETIDE

Si tratta di 15/16 metri di pacchi di Dolomia grigia compatta con strati intercalati di scisto bituminoso molto ricchi di sostanze organiche che addirittura possono essere consumati da una fiamma, quindi possono bruciare.

Durante gli scavi condotti negli anni 70, fu ritrovato un Ittiosauro a cui fu dato il nome di Besanosaurus Leptorhynchus, una femmina gravida della lunghezza di ben 6 metri.

L'ittiosauro

Questi rettili hanno un evidente aspetto pisciforme, molto simile a quello dei delfini, sebbene abbiano una pinna caudale orientata verticalmente e due paia di pinne anziché una. Gli ittiosauri, spesso inclusi erroneamente nello stesso gruppo dei dinosauri, vissero tra il Triassico e il Cretaceo, ma si estinsero molto prima della caduta dell'asteroide Chicxulub, avvenuta 66 milioni di anni fa. I paleontologi stimano infatti che la scomparsa risalga tra i 90 e 100 milioni di anni fa, probabilmente a causa della spietata competizione di altri rettili marini, come i plesiosauri, gruppo al quale apparterrebbe anche il famigerato “Mostro di Loch Ness”.

Gli ittiosauri erano i predatori più temuti della Tetide e cacciavano molti tipi di pesci.

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Beati i curiosi, perché avranno avventure.

– LOVELLE DRACHMAN

VISITA IL SITO

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Che cosa si muove

nel nostro mare

DI ZANONI FRANCESCA

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Pesci azzurri

pesci nazionali

Il mar Mediterraneo ci offre moltissimo pesce azzurro (sardine, acciughe, alici, sgombri, anguille…); è chiamato così per il dorso azzurro e il colore argento, ha piccola dimensione, forma snella e allungata, si riproduce con molta facilità, vive in branchi e per questo viene pescato in gran quantità.

In alto da sinistra: sardina, anguilla, sgombro e acciuga.

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Esistono anche pesci bianchi ( branzino, orata, sogliola, trigli nasello…), più pregiati;

vengono classificati così perché hanno una polpa bianca e morbida e un sapore delicato.

Sono caratterizzati da una colorazione dorsale bianca, vivono vicino al fondo del mare.

In alto da sinistra: branzino, sogliola, orata e nasello.

Pesci bianchi

pesci pregiati

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Il più grosso crostaceo è l’ ASTICE caratterizzato da un robusto carapace di colore bruno, arancio e blu e con grosse chele asimmetriche. Ha lunghe antenne rosse e dieci zampe.

Vive su fondali rocciosi oltre i cento metri di profondità in acque fredde del mar Mediterraneo settentrionale. Esistono altri crostacei come:

ARAGOSTA, SCAMPO, GAMBERO….

CALAMARO, POLPO, SEPPIA sono molluschi che appartengono alla famiglia dei cefalopodi, hanno il corpo a forma di sacco e la presenza di tentacoli; sono tutti invertebrati, vivono sul fondo del mare. In alto da sinistra: astice, polpo, calamaro e seppia.

Crostacei e molluschi

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Altri

molluschi

VONGOLE, COZZE, CAPESANTE, OSTRICHE… sono molluschi protetti da un guscio o da conchiglie a protezione di sé.

Vongole, cappesante vivono nei fondali sabbiosi, mentre cozze e ostriche vivono attaccate alle rocce marine. In altro da sinistra: capesante, ostriche, vongole e cozze.

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F I T O P L A N C T O N I L R E S P I R O

D E L M A R E

D I M A R C H E T T A S O P H I E M A R I A

G l i O c e a n i g a r a n t i s c o n o l a v i t a a d e i m i c r o r g a n i s m i t r a i q u a l i I L F I T O P L A N C T O N : m i c r o s c o p i c h e p i a n t e f l u t t u a n t i ,

Q u e s t e m i n u s c o l e p i a n t i n e c o m b i n a n o i n u t r i e n t i d e l l ’ a c q u a d e l m a r e c o n l ’ e n e r g i a s o l a r e c r e a n d o i l f o n d a m e n t o d i t u t t a l a c a t e n a a l i m e n t a r e m a r i n a : i n f a t t i l ’ a l i m e n t a z i o n e d i t u t t i g l i a n i m a l i m a r i n i d i p e n d e d a e s s e .

A s u a v o l t a i l F i t o p l a n c t o n s i n u t r e d e i n u t r i e n t i s c a r t a t i d a g l i a l t r i a n i m a l i . I n o l t r e e s s o p r o d u c e m e t à

d e l l ’ o s s i g e n o n e l l ’ a r i a c h e n o i o g n i g i o r n o r e s p i r i a m o . Q u e s t e p i a n t i n e

m i c r o s c o p i c h e p o s s o n o g e r m o g l i a r e a t a l p u n t o d a f a r d i v e n t a r e “ v e r d e ” t u t t a l a s u p e r f i c i e o c e a n i c a . E ’ d i f o n d a m e n t a l e i m p o r t a n z a a n c h e n e l l a f o r m a z i o n e d e l l e n u v o l e : l ’ u m i d i t à e v a p o r a t a d a l l e a c q u e o c e a n i c h e s i c o n d e n s a i n t o r n o a

m i c r o s c o p i c h e p a r t i c e l l e c r e a t e d a l f i t o p l a n c t o n , Q u e s t e g o c c i o l i n e s i a g g r e g a n o f i n o a f o r m a r e n u v o l e g i g a n t e s c h e .

I L F I T O P L A N C T O N P R O D U C E M E T À D E L L ’ O S S I G E N O N E L L ’ A R I A C H E N O I O G N I G I O R N O

R E S P I R I A M O . . .

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I L V E R M E B O B B I T V I V E N E L M A R M E D I T E R R A N E O , S U I F O N D A L I . M A N G I A P E R L O P I Ù P E S C I P I C C O L I M A P U Ò M A N G I A R E A N C H E P E S C I P I Ù G R A N D I . . . D E C I S A M E N T E P I Ù T R A N Q U I L L E L E T A R T A R U G H E

A T T A C C O

&

D I F E S A

A N I M A L I M A R I N I S O R P R E N D E N T I D I P L O I A S T E L L A

E

I N O B A K H A R E S U C C E S S

Il verme Bobbit caccia principalmente di notte mentre di giorno si nasconde. Un esemplare adulto può raggiungere la lunghezza massima di 3 metri e ha la forma di un millepiedi, per questi motivi gli basta fare solo qualche passetto per raggiungere una preda.

Possiede delle lunghe lame per afferrare la vittima e inietta un liquido velenosissimo.

Ancora oggi non si sa se i pesci muoiano per il veleno o perché vengono scaraventati, molto violentemente, più volte sulla sabbia fino al soffocamento.

Le tartarughe marine derivano dagli antenati terrestri tornati alla vita acquatica.

Ecco perché hanno un corpo più slanciato.

Sono prive di denti, ma possiedono un becco

corneo dai margini affilati. Sono rettili adatti a

nuotare nell’acqua e alla vita marina nel mare

grazie alla loro forma allungata del corpo

ricoperto da un guscio.

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Che cosa c'è sul fondo?

Il mare è una vasta distesa di acqua salata connessa con un oceano.

Lo stesso termine è alle volte usato per indicare laghi, normalmente salati, che non hanno sbocchi sull'oceano come il Mar Caspio. Il termine

mare è usato anche come sinonimo di oceano quando esprime un concetto generico. Il confine tra acqua e terra è denominato costa o litorale o"bacino". Le acque marine sono soggette ad alcuni movimenti,

quali le onde, le maree e le correnti marine.

DI RIZZATO DANIELE

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Sempre più a fondo...

LA FOSSA DELLE MARIANNE: IL PUNTO PIÙ BASSO SULLA TERRA

La Fossa delle Marianne è localizzata nel Pacifico Occidentale, è una depressione oceanica che vanta il primato di “deepest point on Earth” e, probabilmente, di posto

più buio del mondo (la luce del sole non penetra oltre i 150 metri di profondità).

Il Challenger Deep, in particolare, rappresenta il punto a maggiore profondità mai misurato sulla crosta terrestre: 10.994 metri, praticamente un regno dell’ade sottomarino in cui fa piuttosto freddo (temperatura media di 3 gradi centigradi).

Un esempio pratico? Se l’Everest (il monte più alto della Terra, 8.848 metri sul livello del mare) fosse collocato dentro la Fossa delle Marianne, ci vorrebbero ancora più di 2 mila metri per raggiungere la superficie dell’oceano.

I primi rilievi della profondità di questa zona vennero eseguiti dalla Royal Navy tra il 1872 e il 1876 durante la prima spedizione oceanografica, denominata Challenger. Le misurazioni effettuate scoprirono l’esistenza di questa depressione, rilevando una profondità massima di 8.184 metri. Nel 1951 il vascello Challenger II della Royal Navy esplorò per la prima volta la zona con un sonar: venne scoperta una depressione ancora più profonda, battezzata, appunto, Challenger Deep. Nel gennaio del 1960 il Tenente di Vascello Don Walsh e l’oceanografo Jacques Piccard, a bordo del batiscafo TRIESTE II della U.S. Navy, furono i primi a raggiungere il fondale della Fossa delle Marianne, misurando una profondità di 10.916 metri.

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MONTAGNE E VULCANI

SOTTOMARINI

Le montagne sottomarine si elevano almeno 1000 metri sopra il fondale marino senza tuttavia raggiungere la superficie. Spesso il punto più alto è a centinaia o migliaia di metri sotto il livello del mare.

Si stima che sul nostro pianeta esistano circa 30000  montagne sottomarine.

A seconda dell'altezza e della conformazione morfologica si possono dividere in:

colline abissali: rilievi compresi tra 50 e 1000 metri di altezza e con fianchi molto inclinati;

montagne sottomarine: rilievi alti più 1000 metri e con fianchi poco ripidi;

picchi sottomarini: rilievi alti più di 1000 metri e con finachi molto ripidi;

guyot: rilievo con la sommità piatta e molto spesso ricoperta di sedimenti.

I vulcani sottomarini sono delle aperture al di sotto delle acque marine dalle quali può fuoriuscire magma. Si calcola che circa 75%

del magma annuo sia prodotto proprio dai vulcani sottomarini le cui eruzioni portano a volte alla formazione di isole. Alcuni esempi sono costituiti dalla catena sottomarina Hawaii-Emperor, dalle Isole Eolie e dalle Isole Canarie, ma il più grande al mondo è il massiccio Tamu, nel Pacifico, ed è alto 4000 metri.

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Quando l'acqua, riscaldata e ricca di

minerali, trova uno sbocco attraverso il

fondo dell'oceano, forma le fumarole nere.

Le emissioni idrotermali dei rilievi vulcanici sottomarini sono molto

importanti, perché permettono lo sviluppo di particolari ecosistemi.

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Le navi affondate

DI PICCIONE MATTEO

Molte navi sono affondate a causa di urti contro scogli e grandi iceberg.

Se l'urto è violento si provoca uno squarcio nello scafo della nave.

Può entrare molta acqua e non è possibile riparare tutto immediatamente.

Alcune volte questi incidenti sono causati dalla distrazione del capitano. Un recente esempio è quello del naufragio della Costa Concordia vicino all'isola del Giglio.

La più famosa nave affondata è il Titanic. Si inabissò la notte del 15 aprile 1912 dopo aver urtato un iceberg di grandi dimensioni.

Gran parte delle navi affondate si trova negli oceani, ma è possibile trovare dei relitti anche nei fondali vicino ad isole e penisole.

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La subacquea

DI MARCHETTA SOPHIE MARIA

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La subacquea è un’attività che ovviamente si svolge sott’acqua; per praticare questo sport estremo, bisogna avere un brevetto rilasciato da diverse organizzazioni e/o enti a livello internazionale.

Bisogna superare molti test e vedere quanto si è preparati in che ambito e a che livello…Per ottenere un nuovo brevetto è necessario aver ricevuto quello prima e così via… Noi ne indichiamo alcuni (nell’area ricreativa):

Il primo brevetto: SCUBA DIVER.

Per questo brevetto bisogna avere un’età superiore ai 13 anni, ti consente di scendere fino ai 12 metri, accompagnato da un istruttore.

Il secondo brevetto: OPEN WATER DIVER.

Per questo brevetto è necessaria un’età superiore ai 13 anni, ti permette di scendere

fino ai 18 metri di profondità, questa volta da solo; è necessario però essere già brevettati SCUBA DIVER.

Il terzo brevetto: DEEP DIVER.

Una volta rilasciato, ti consente di fare immersioni a più di 30 metri di profondità.

Ci sono poi diverse serie di brevetti per poter fere immersioni con vari tipi di mute ecc…

Ogni specialità ha il suo brevetto che viene rilasciato dall’istruttore.

Ed ora l'intervista a Federico Marchetta.

LA SUBACQUEA COME SPORT E’ COSTOSA?

Diciamo che non è uno sport molto economico... è bene consigliare di comprare la propria attrezzatura se davvero interessati, soprattutto per abituarsi ad essere responsabili del proprio materiale per l'immersione.

EMOZIONI:

Iniziando a fare immersioni al lago la “vista” non è bellissima ed emozionante. Ci sono pochi pesci e molte alghe.

Quando si va al mare invece è tutto molto diverso, perché ci si trova davanti una miriade di pesci e molluschi (tonni, salmoni, barracuda, meduse, cavallucci marini, polipi) e anche molti coralli, insomma è davvero stupendo. Purtroppo però si può anche vedere e capire quanto l’uomo sta

distruggendo. Il mare è un mondo che l'uomo ancora non conosce e che, forse, alla fine, non vuole

conoscere…

Un ringraziamento a FEDERICO MARCHETTA

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La forza dell'acqua

Il maelstrom è un fenomeno simile a un gorgo,causato dalla marea che entra con prepotenza in passaggi molto stretti e non

riesce a fluire agevolmente. E' un fenomeno che si riscontra principalmente sulle coste norvegesi.

DI RIZZATO DANIELE

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NON SI SCAPPA DA QUI

Il maelstrom è un fenomeno simile a un gorgo, causato dalla marea che entra con prepotenza in passaggi molto stretti e non riesce a fluire agevolmente. E' un fenomeno che si riscontra

principalmente sulle coste

norvegesi. Questo fenomeno è il più temuto fra le correnti marine e diventa pericolosissimo durante le tempeste perché genera

immensi vortici che rendono pericolosa la navigazione.

Il più famoso maelstrom è il Moskstraumen che può avere un

diametro di circa 40-50 mt. Il più forte però è lo Saltstraumen nei pressi di Bodo nel Nordland.

Il Maelstrom in passato ha ispirato molti scrittori dell'Ottocento come, ad esempio, Edgar Allan Poe, Jules Verne e Emilio Salgari.

Compare anche in alcune opere fantasy come, ad esempio, Pirati dei Caraibi - Ai confini del

mondo e Final Fantasy VIII.

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Spiagge da

sogno e sentieri

LODRINI MICHELE E LINETTI MICHELE

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SPIAGGE DA SOGNO

CERCALE

SU GOOGLE

MAPS

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Idrosfera

Risorse idriche globali Oceani: 1.338.000.000 kmc (96,54%) Acque di superficie: 189.990 kmc (0,01%)

Fiumi: 2.120 kmc (0,0001%) Laghi: 187.870 kmc (0,0135%) Acque sotterranee: 23.400.000 kmc (1,69%) Ghiacciai e permafrost: 24.364.100 kmc (1,76%)

Atmosfera: 12.900 kmc (0,0009%)

Suolo: 16.500 kmc (0,0012%) Risorse totali 1.385.983.490 kmc (100,00%)

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Entità dell’evaporazione annua:

500.000 kmc, di cui:

430.000 kmc dagli oceani 70.000 kmc dalle terre emerse

Precipitazioni annue:

500.000 kmc, di cui:

390.000 kmc negli oceani

110.000 kmc sulle terre emerse

IL CICLO DELL'ACQUA

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Inseguendo le cascate

Lo strato esterno della Terra, rigido dal punto di vista meccanico, la litosfera, è suddiviso in porzioni chiamate placche tettoniche. Queste placche sono segmenti rigidi che interagiscono

reciprocamente attraverso uno dei tre possibili tipi di margine:

convergente, quando due placche adiacenti si avvicinano e si scontrano, divergenti e trascorrenti.

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L'atmosfera della Terra non ha un confine definito, ma si assottiglia gradualmente fino a sfumare nello spazio. I tre quarti della massa dell'atmosfera sono contenuti nei primi 11 km dalla superficie.

Questo primo strato, più basso, si chiama

troposfera. L'energia del Sole riscalda questo strato e, di conseguenza, la superficie sottostante,

causando l'espansione dell'aria. L'aria a densità inferiore quindi sale e viene sostituita da aria più fredda a densità maggiore. Il risultato è la

circolazione atmosferica, la quale regola tempo atmosferico e clima mediante la ridistribuzione dell'energia termica.

Il vapore acqueo generato dall'evaporazione della superficie viene trasportato nell'atmosfera da pattern circolatori. Quando le condizioni

atmosferiche consentono il sollevamento dell'aria calda e umida, l'acqua in esso contenuta condensa e cade sulla superficie sotto forma di

precipitazioni.

La maggior parte dell'acqua viene poi trasportata ad altitudini più basse dai sistemi fluviali e, generalmente, viene restituita agli oceani o riversata nei laghi. Questo ciclo idrico è un meccanismo vitale per il sostentamento della vita sulla terra ed è uno dei fattori principali del processo di erosione della superficie nel corso di lunghi periodi geologici. I pattern delle

precipitazioni variano notevolmente, da svariati metri d'acqua all'anno a meno di un millimetro. La circolazione atmosferica, le caratteristiche topografiche e le differenze di temperatura determinano la media delle precipitazioni in ciascuna regione.

La quantità di energia solare che raggiunge la superficie della Terra diminuisce all'aumentare della latitudine. A latitudini maggiori, la luce del sole raggiunge la superficie con angolazioni inferiori e deve passare attraverso colonne più spesse di atmosfera. Di conseguenza, la

temperatura media annuale dell'aria a livello del mare diminuisce di circa 0,4 °C per ogni grado di latitudine a partire dall'equatore.

L'energia termica causa un tale incremento della velocità di alcune molecole al margine esterno dell'atmosfera che queste possono sfuggire alla gravità della Terra. Ciò provoca una perdita di atmosfera, lenta ma costante, all'interno dello spazio.

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Marmitte dei

giganti

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F R E N G U S . B L O G S P O T . C O M

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