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NAZIONALE FONDO PROVINCIA. B. Prov. Miscellanea VITTORIO BIBLIOTECA. ì(ì EM. Ili NAPOLI. Armadi

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VITTORIO

EM.

Ili

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Armadi

FONDO PROVINCIA

NAZIONALE

BIBLIOTECA

B. Prov.

Miscellanea

ì(ì 89 ©

VITTORIO

EM.

Ili

NAPOLI

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GLI

ESPERIMENTI VULCANICI

DEL

Professore GORINI

RELAZIONE

DI

ARTURO

ISSEL

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GENOVA

STABILIMENTO1>E!E HAT.PELI.ASFUL.

Novembre187*0.

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(ÌLI

esperimenti vulcanici

IjJSK

Professore GORINI

[S

RelazionepresentataaltaSocietàliLettureeConversazioniScientiicte

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AHTi HO

AS&KK,

Ilprof.Paolo Gorini,ben conosciuto dai cultoridellescienze naturali perlesue ricerchedigeologia sperimentale,epei suoibei saggid’imbalsamazioneedi conservazione delle sostanze animali,annuivatestéalpremurosoinvito,fattogli dallapresidenza della nostra associazione,diripeterepubbli- camenteinGenovagliesperimenti vulcanicidaluieseguiti inaltre cittàdelregno. Affinedicoadiuvare ilprofessore nellepraticheeneipreparativi necessariiondeassicurareil

buonesitodelle esperienze,funominata unacommissione allaquale ebbi l’onorediessereaggregato(1).

(1)Formavanoparto diquestacommissioneiSignori:

Virgilio prof.cav.Jacopo Pescetto cav.Eugenio Calegari cav. Gio,Batta Bombadott.Domenico De Renziprof.Errico Fornacacav.Ottavio Borioavv. Emilio Pallavicinomarch. Camillo Oampi-Bazancomm.Giuseppe Spinolamarch. Massimiliano Wautrain Cavagnariavv. Vittorio Casanovaavv.Emilio Oogornoavv.I.uigi Castellucci prof.Roberto Buffaprof.Gaspare (Maliardiprof.Enrico Ehrenfreunding.cav.Giuseppe N'egrottoCambiasomarch.Lazzaro Graffagniavv.Angelo Raibertiispett.Lazzaro CarezzanoGerolamo

Maraglianodott.Edoardo SalivaLuigi Bozzoni avv.Cesare Gavottimarch.Gerolamo Bertani dott.Agostino OanzioStefano DuJardin prof. cav.Giovanni Barriliavv.AntonGiulio PodestàbaroneAndrea Doriamarch. Giacomo De Koster barone Ferdinando Schmieder Oscar Carlo Bertolotto cav.Sebastiano Bozzoavv.Pantaleo Carbonetlidott.Vincenzo Hebert Alfonso Manfredi Francesco Secondiprof.cav.Riccardo Dell’IsolaTommaso Degrossi ing. Vittorio.

Isselprof.cav.Arturo

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Ènotocomeilprof.Gorinirispondessealdesideriodella società edimolti nostriconcittadini amanti degli studii naturali

,dimostrando perbenquattrovoltenellocaledella Società Ginnastica Ligure,inpresenzadiunpubblico attento enumeroso,ifattifondamentali della suateoriaplutonica.

Gliesperimenti eseguitisu largascala,ecorredatidiop- portune spiegazioniedischiarimenti,forniti dallo stesso autore e da alcunideinostricolleglli,riuscironononsola- mente unospettacolo attraente,maancorauntrattenimento scientificodelpiùaltointeresseche lasceràin tutti gli astanti grataeprofittevolericordanza. Lapresidenzadella società, d’accordocollacommissione suaccennata,volle affidareaine l’incarico dipresentarviunbreve rapporto su questi esperimenti e sulleconseguenze che neemergonoperlastoriadelglobo.

Ioho assunto arditamenteilmandato,forsepiùgravedi quelchenon comportinole mie facoltà,col proposito di esporresemplicemente,allabuona,senza iperboleesenza restrizioniilmiomododivederesulleteorie esui fattipre- sentatidal Gorini.Nonaspettatevidunquedameunapero- razionea favorediunacausa,non sfoggiodierudizione non artifiziioratorii. Misonostudiato diporgerviilmio giudiziocomeilgiuratoche pronunzia freddamenteunver- detto,procurandodispogliarsida ogmispirito diparte,da ogni prevenzione. Questo giudizio rappresenta d’altrondeuna opinionepersonale, enonquelladialcuna scuolaogruppo dinaturalisti.

Per preparareisuoi esperimenti,ilprof.Gorinieressea lato dellapalestraginnastica(1),situatain viaGaleazzo Alessi,tefornidiforma quadrangolaredim.1,10 dilato, edell’altezza di50 centimetri, formatidimattoni sovrapposti senza cemento. Inciascuna fornace furonopostiquattrocro- giuoliinghisa,diformacilindrica,leggermenteristrettiin basso(2),ripienidiunamateriadicuiilprofessorenonfece conoscerelacomposizione.

Ognicrogiuolo eramunitodiuncoperchio mobile, formato diduepezziche girando l'unonell’altropermettono,quando

(1)Lapalestrafugentilmenteconcessa all’uopo dalla SocietàGin- nasticaLigure.

(2)Lelorodimensionisono:m.0,40 per l'altezza e 0,30 pel diametro.

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sivoglia,discorgereilcontenutodaunapiccola apertura laterale,chefacilmente si chiude esiapre a volontà. la materiaimpiegata pesavacomplessivamentecirca300 chilo- grammi.

Caricatiifornia coke e datoilfuoco,dopo circatreore lamateriafuliquefattae proutaper l’esperienza.Siscoper- chiarono alloraicrogiuoli infuocati,epermezzodigrandi tanagliesiestrassero dallefornaci, aitrasportarono nel centro della palestra,edilcontenuto loro fu versatoinunaconca inferroemisferica,del diametrodicircaunmetro, riempien- dolaquasicompletamente. Questa concaoccupava unpiccolo incavodelterrenoinguisa cheilsuo orlo era alivellodel suolo circostante.

Illiquido introdotto nel recipiente è luminoso,lampeggiante esembraportato ad unatemperatura prossima al calor bianco(1). Dalla suasuperficie,sorgono vivide fiammelle gialleed abbondantivapori.Esso gorgoglia,ribolle,sialza esiabbassainpreda adunastraordinariaagitazione. Ben prestol’incandescenza superficialeva scemando,egià gal- leggiano alcuni brandellisolidi ed oscuri,che rapidamente sidilatano. Mailloroestendersi è contrastato dal liquido sottopostoche ad ogni istantesiinnalza,trabocca elisom- merge. Intantoilaghidimateria fusasivanno circoscri- vendo,eleaperture d’onde questatrabocca,sicircondano dimarginirialzati,edinternamentesifoggiano adimbuto.

Dopobrevetempo,lasuperficiedel'plutonio,cosìchiama

ilfiorinilasostanzadaluiimpiegata,sièrappresa,edha acquistato tenacità e consistenza lapidea.Nonperquestosono cessatiisuoi movimenti, che anziincertipuntisivatume- facendo, einaltrisiavvalla.Di più,dagli orifizicrateri- formi ora accennati,siriversanodaquandoaquandodeirivi di materia incandescente,perfettamentesimili a colatedi lava,iquali consolidandosi costituisconointorno aciascuna aperturaignivomaunrilievo diformaconica.

Icrateri,daprincipio piuttostonumerosi (sene contano abitualmentesette, ottoo più

), si vanno gradatamente

(1)Questa temperaturaèdicirca1100° Infattiperpococheil

fuocosiravvivi,siosserva cheicrogiuoliinghisasiammolliscono esubiscono unprincipio di fusione.

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estinguendo, ead ogni eruzione,isuperstitisiinnalzanoesi ristringono.In breve ad ogni craterecorrispondeunmonti- celloconico, lacui altezzapuò raggiungereperfinoi40centi- metri. Continuanocionondimeno ad alternarsineivulcanetti periodipiù omenolunghidiriposo e di attività,esiosserva cheleeruzioni,accompagnate dalla emissionedivaporie difiamme,sieffettuanoingeneralesimultaneamentedatutte leaperture. Peròqualchevoltalalava sipresentaprima all’orlo deicrateripiù elevati,che a quellodeipiùbassi.

Irividimateria fusa, dopo essersiunpo’raffreddati emettono dailoro latialtrecolatesecondarie,comeramispic- catidauntronco, lequalianimate daunaforzadiversa dalla gravitàeindipendentedaquellaimpartitaloronella eru- zioneiniziale,possonotalora risalireper breve-trattoilpendio dei monticelli.

Ridottiivulcanettiadueotre,leconflagrazionisifanno più scarse emenoviolente,eiconiminori presentanoallora unaserie difenomeni che precedonolaloro estinzione.Vale adire,eruttanomaterie incandescentiframmentarie,chefor- mano unapiccolapioggiadifuoco,erammentanoilapilli eie ceneri vulcaniche, etalvoltaglobuliinfusione,parago- nabiliallebombevulcaniche.

D’ordinario l’ultimo cratererimastoattivo siva innalzando alquanto sullivellodeglialtri,epoco a pocosirestringe;

finchédopounbreve parosismosiestingueaneli’ esso,ole- standoilsuo crateresigillatodallalava,operchè ò esaurita lapotenzaespansivadelliquidointerno.

Talvoltadaunaapertura praticala artificialmente nel fianco diuninonticellosiformaunnuovovulcanettoche dà luogo inminori proporzioni a tuttala seriedeifenomeni già de- scritti. Ogniattivitàapparente cessadatrequartid’ora a un’ora dopoilprincipio dell’esperienza.

Parecchie ore dopola estinzione,ilmassoconsolidatoraf- freddandosi crepitaesispaccainvariedirezionicon gran fragore,fenomeni che ricordanoiterremoti cuivannosog- getteleregionivulcanicheanchedopolacessazionediogni apparenteattività.

Nondescriveròqui tuttele particolaritàdegne dinota, osservateneisingoliesperimenti,perchèda parecchi dei nostri collegllinefu fattaunacompleta relazione neiperiodici

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locali. Le appendici pubblicateinproposito daldott.Bomba nelMovimentononlascianonullada desiderare perlaesat- tezzacomeperlaefficaciadella esposizione.

Iquattroesperimenti eseguitiinGenovariuscironotuttia meraviglia quantoalcomparire ealsuccedersideifenomeni caratteristici chequalificano il vulcanismo. Senonchè nel primo,nelsecondo e nelquarto,apertisinel fondo alcuni crogiuolia causa dellatemperatura troppo elevatadei forni, andòperduta parte della materiafusa,eperladeficienzadi questaivuleanettinon raggiunsero tuttoillorosviluppo.

Nelterzo,nelqualenonsiebbe a lamentareunsimiledanno, abbiamo assistito allaformazionedicinquepiccoli coni,e diunomaggiore,cheraggiunsel’altezzadi40 centimetri.

L’aspettodiquesti vuleanetti,alla finedell’esperienza,èfe- delmente rappresentato dalla seguente figura,laquale èla esattariproduzionediunafotografia.

Il14dimaggioscorso,accettandoilgentileinvito fat- tomi dal professore,poteiosservareallalucedelgiornonon solo la esterna configurazione dei vuleanetti.artificiali,

formatisinell’esperimento eseguitoduegiorniinnanzi,

ma

ancoraesaminarnel’interna struttura, studiarne quasidirei l’anatomia.

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s

Primadituttovidichelamateria mineraleconsolidata sieramolto contratta,inguisa cherimanevaun’intercape- dinediquasiduecentimetritraquesta elaparetedelreci- piente(1),fatto digrandeinteresseperleconseguenzeche neemergonoa favore dellateoriagoriniana.

Verificandosiesattamenteifattipresagiti edannunziati dalprofessore,larotturadelmassooperatasi,nonsenzadif- ficoltà.acolpidimazzuolo,dimostròchelasua parte esterna eraunacrostacompatta,ma poco tenace, entrolaquale veraunnucleo cavernoso,bolloso esaldissimo.11maggiore conodidejezionesi presentava internamentecostituitodi stratarellidistrutturacristallina,checomparivanoinclinati inogni versonelle sezionilongitudinali, e concentrici nelle sezioni trasversali,disposizione cheho già osservato in maggiorescala neivulcaniestintid’Assab(2).

Aldisottodelconosiaprivauna grancaverna checomu- nicavacolcratere medianteun caminovulcanico quasi per- fettamentepervio,eda paretiliscio,quasilevigate.11suolo dellacaverna presentava profonde fenditureirregolarmente diramateintuttalamassa. Questesiproduconotostochèil liquidosiè consolidato,elaloroformazione èaccompagnata dacrepitìo,daviolentiscoppiiescuotimenti.Ilnucleo in- ternosuaccennatosembrarisultare diunaporzioneperiferica ediunacentrale,che facilmentesistaccano l’unadall'altra.

Laporzione interna presenta nelbelmezzo,quandosiaspez- zata,unacavitàlenticolarepienadiceneresottilissima;la quale

,eseguendogliesperimenti inmaggiori proporzioni potrebbe facilmente trovarliberalastradaad alcun cratere permezzodiqualchefenditura,evenir proiettata inaria, a similitudinediquanto succede nelle eruzionivesuviane.

Talestrutturasiincontra quasi invariabilmenteintuttii

vulcaniartificiali.

Qual èilvalore e l’importanzascientificadiquesti esperi- mentichecosìbene riproducono neilorosvariatiaspetti le manifestazionidelvulcanismo naturale? Qual concettoteorico neemerge?Primadirispondere a questedomande misia

(1)Tale contrazione corrisponde,secondoilprofessore,adunaridu- zione lineare del40per mille.

(2)A.Issel, Viaggio nelMarRossoetraiBogos

Milano,1872.

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lecitoesporrepersommicapi e concisamenteleipotesiemesse dainaturalistiper ispiegarel’origine e lanatura dei vulcani, perpoiraffrontarle colledottrinedelGorini.

Tralascieròdicitareleopinioni degliantichi, lequalisono

ilfruttodellafantasiapiuttostoehè dell’osservazione,per pas- sareimmediatamentea quelle che ebberocorsonel secolo passato.

Ènotochelepiriti,decomponendosinell’ariaumida,si ossidanocongrandesviluppodicalore.Aquesta eadaltre simiglianti reazioniLemeryattribuivailvulcanismo. In con- ferma della suaipotesi,egliformòunmonticelloignivomo, collocandoadunacerta profondità nel terreno,unimpasto disolfoe limatura di ferroopportunamenteinumidito,il qualespontaneamentesiaccendeva,proiettandoinariava- pori,terrae materiefuse.Nellostessoerrorecadde Buffon,

facendo proprielefisimediLemery.

L’esameilpiù superficialedeimaterialiliquidied aeriformi eruttatidaivulcani, valeacondannaresenza appello l’ac- cennata ipotesi,nonchéquellapropostapoidaiseguacidi Werner,che credetterodiravvisare negli incendiidicarbon fossilelacausadiquei fenomeni cheladecomposizione della piritenonbastava a spiegare(1).Giovaricordareinproposito chegliincendiidilitantraceedilignite,di cuisihanno frequentissimiesempii,nondannoluogoallaformazionedi crateri, all’efflusso dimateriefuse,eche molti vulcani,quelli deli’Alvernia a cagiond’esempio,riposano su roccie grani- tiche,nellequalinon si rinvennemai tracciaalcunadi combustibilefossile.Per analoghe considerazioni deve essere respintal’opinionediBreislakche ascriveallacombustione delpetrolio gliincendii vulcanici.

LeipotesichimichediI)avyeGaylussac,comunque più ingegnose,nonmeritanomaggiorcredito, esonoornaiab- bandonate. Colla prima,ilcelebre scopritoredeimetalli alca- liniimmaginavache potentiammassidisodioedipotassio esistesseronelleviscere dellaterra,esopraessi affluendo l’acquadelmaresiscomponesseproducendoaltissima tem- peratura,emissionedivaporie difiamme,etuttalasequela deinotifenomeni vulcanici.

(1)Lirri,11carbonfossileè la cagione dei Balcani.Napoli,1820.

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Questaipotesi,abbandonata dallostessoautore poco in- nanzilasua morte,fupoiadottatada Gaylussac con qualche modificazione,valea direammettendochecertimetallicome

ilsilicio,l’alluminio edaltrisiritrovasseroraccolti ingran copiasottolacrostasolida delglobo; ma non giàisolati sibbenecombinaticolcloro,inguisa cheilorocompostisi scindesseroinpresenzadell’acqua,dandoorigineasvariati ossidiesaliead acidoidroclorico.

Merita maggiorconsiderazione il modo di vedere di Cordier(1),ilquale ravvisavanell’altatemperiecheregna nell'interno del nostroglobolacausadeifenomeni vulcanici.

Raffreddandosiprogressivamentelacortecciaterrestre,diceva egli,lerocciedicui ècostituitasicontraggono ed eserci- tano unapressionepotentissima esemprecrescente sulle masseinterne,che necessariamentesubisconoinparitempo unraffreddamento edunacontrazioneassaiminori.lema-

teriefusesonocostretteperciòadaprirsiunvarco attraverso ilterreno,e atraboccare daicraterivulcanicisottoforma dilave.

Cordieradduceinappoggio a questi suoiassertiilriflesso cheunacontrazionecapacediscemarediunsolomillimetro ilraggioterrestre,basterebbea somministrare materialisuf- ficientia300 grandioseeruzioni.Infattiunamassadilava diun chilometrocubo,che giàpuòconsiderarsi comeil prodottodiuna grandeeruzione,ripartito equamentesulla superficieterrestre, formerebbeunostrato diunaspessezza non maggioredi'/soodimillimetro.Contuttociònonsispiega laperiodicitàdelleconflagrazionivulcaniche,nonsidà ra- gionedeifenomeni cheleprecedono elesusseguono.

Poulett Scrope, autoritàsommasull’argomentodeivulcani, sembraaderirealleviste diCordier(2), riserbando peròil suo giudiziorispettoallaesistenzadi unnucleo fusonel centrodelglobo,parendogli ancora infondataogni afferma- zioneinproposito.

Imoderni geologicontrappongonoatali interpretazioni

(1)'Vedi in proposito: A. D’Archiac,Histoiredes Progrès de la Géologie,Voi.I.Paris,1847.

(2)G.Poulett Scrope,LesVolcans,lemscaractèresetleursphé- nomènes;trnd.por A. Pieraggi. Paris, 1864.

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unaipotesiche conta valentifautori (1),secondolaqualesi attribuisceallaazionecombinatadell’internaincandescenza terrestre,edell’acquadeimariedeilaghiifattidelvulca- nismo.L’ammettere neH’internodelglobo resistenzadigrandi massedirocciefuse,essidicono,nonbasta a spiegaretutti ifenomeni vulcanici,senonintervienel’azionedell’acquaad eccitarli.Siinvocainconfermadiquestosistema:

1.

"Ladistribuzionegeograficadeivulcani situati

,per

lamissimaparte,come ognunsa,nelleisoleopressolerive dioceani odilaghi(2);

2.

°Lacopiastragrandediacqua,allostatoliquidoed allo stato divapore rigettata dai vulcani

(secondo Sainte ClaireDeville i prodotti aeriformi, emanatidaivulcani

,

risultanoper9S9/1<,0odivapord’acqua); 3.

Lapresenzanelledejezionivulcanichediclorurie di salidisodio edimagnesio,provenientievidentementedal mare;

4.

"Laproprietàdell’acqua (messainevidenza dai recenti edingegnosiesperimenti di Daubrée(3)) dipenetrare,in virtùdiunaspeciedicapillarità,attraversoallerocciein- candescenti ediimbeverle,anche ad ontadiunaenergica pressione;

5.

"Lairregolaritàdelleeruzioni circa ladurata,la

periodicitàelaintensità.

(1)Alcunidi questiaccettano,comeCordier, l’ipotesi di I.aplaee sulla origine del nostro' pianeta,qualpuntodipartenza per la loro dottrina vulcanica, ecredonoallafluiditàdellaregione centrale del globo;altripartono dadiversepremesse,edopinanocheesistano soltantograndilaghi o serbatoi di rocciefuse,a piccola profondità sottolacortecciaterrestre,essendosolidoilnucleocentrale.Una ingegnosaanalisidellaprecessione e dellanutazionehasommini- stratoadHopkinsvalidissimiargomentiperdimostrare la solidità delnucleocentrale della terra.

(2)Keith Johnstonc enumera 270vulcani inattività,dicui190 almenosituati nelleisole.

(3)Daubrée,Expériencessurlapossibilitid'une infillration capil- laireautracers des matières poreuses,mqlgréirnefortecompression de vapeur; application possibleaux phénomènesgéologiques(Complesrenivi deVAcad.des Sciences,t.MI,p.123,1861)

RapportsurlesPro- grèsde la Otologie experimentale.Paris, 1867.

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Bischoff,Lyell(dubitativamente), Boscowitz,Stoppani Palmieri, Scacchi ed altrimolti,feceroadesioneaquesta ipotesi,formulata perlaprimavoltada Angelot.

Citeròper incidenzaanche 1’opinioqediPilla,ilvalente geologoche morìdasoldatoa Curtatone.Mentreegliaccetta inmassimaiprincipiideimoderni,fapure intervenire tra lecausedelvulcanismo1’azionechimicadell’acquamarina suimetallialcaliniesul silicioinistato diinossidazioneed arroventamento.

Nondiscuteròquilapossibilitàcheifenomeni vulcanici provenganodallaazionedipotenti correntielettro-magne- tiche,perchè fuaffacciatadalprof.Boccardocome una sem- plicecongettura,enon venne maicorredatadiprove(1).

Citeròper ultima,sebbene non ultima didata,l’ipotesi propostadaEliedeBeaumont,laquale,seben m’appongo, racchiudeingermelevedutecosì ampiamentesviluppate dalprof.Gorini, e recaunvoto autorevolea favoredelcon- cettofondamentale del plutonismo. Pillane rende conto nei seguenti termini:

«Èrisaputocheicorpiliquidihannolaproprietàdidi- sciogliereicorpisolidiegassosi.Èconosciutoaltresìchein certecircostanze questiultimiriprendono illoro statogas- soso;ciòavviene perun cangiamentodistato,perunab- bassamentoditemperie,o diminuzionedipressione. Così noi troviamounesempiodelprimocaso nell’acqua quando sicongela;chèveggiamo1’ariaeh’ ella teneainsoluzione svolgersiinformadibolleinmezzoal ghiaccio. Unaltro esempio dellastessanaturasivede nellasolidificazionedei metalli

;quandoquestipassano dallostatofluidoallo sfato solidoper rafFreddamento,siseparanodalla massade’gas informadivescichettechevengonoa crepare nellasuper- ficie,ovveroproducononell’internodellamassasolidamolte cavità ecellette:questistessiaccidentisiosservano nel raf- freddamentodellelave rigettateda’vulcani.Losvolgimento

(1)Ildotto professoresiesprimeinpropositocon questeparole:

«Mi sembrapiù probabilechecerte correnti elettriche emagnetiche terrestridebbanoessere effetto della vulcanicità,piuttostochècause diessa»(G.Boccardo,Sismopirologia,Terremoti,VulcanieletHe Oscillazioni del Svolo.Genova,1869).

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ile’gas in un liquidoperdiminuzione di pressioneche avvienealdissopradelleaperture de’vulcanideterminala formazionedellesostanze gassose.Elle possono esseresuffi- cientia produrretuttiifenomenichesiveggono accompa- gnareleeruzioni.»

Mistudieròdiesporvi orainbreviparole ilsignificato scientificodegliesperimenti cui abbiamoassistito,el’im- portanzalorodalpuntodivistadella teoria.

Molte sostanze naturaliliquefattepossiedono,comequella impiegata negli esperimenti vulcanici,laproprietàdiassor- bireuna grancopiadi gasespansibili,epercosìdiredi assimilarseliinunostatoqualificatodal professorecomein- termediofraquellodimiscuglioequellodi combinazione-,

ilqualestatolochiamerei piuttostodi soluzione. Quando taliliquidi,inseguitoadunraffreddamentosiconsolidano, vieneimmancabilmenteeliminato tuttooinparte

(secondo lecircostanze)il gaschericettavanoelaforzaespansiva del medesimo subisce notevoli variazionidi intensitàcol mutaredellatemperie edellapressione,esecondoimuta- mentiche subiscein ragionedelle suechimiche affinità.

QuestiliquidicostituisconoappuntoiplnloniidelGorini,e laforzachelianimaèilplut nismo.

Or bene,losvolgersidiunfluido elastico al dissottod’una crostasolidapiùomenospessagiàformata allasuperficie diunliquidoplutonico chesiraffredda puòaverluogo,

secondole circostanze,lentamente e regolarmente,ovvero tumultuosamenteeconviolenza. Nelprimo caso,senzache

illiquidòinterno trabocchi,sorgono sullasuperficierappresa deirilievidiramatiche vannogradatamentecrescendo in ampiezza edaltitudine,e possono paragonarsi a catenedi montagne;nelsecondocaso,lamateria fusarompelacrosta giàsolidificata,si»espandealdifuoriperpoi ritirarsiedi nuovoricomparire,formandocoisuccessivispandimentidelle eminenzeconiche

;esimanifestanoinparitempoifenomeni vulcanicigiàdescritti(1).

«Ilcambiamentodivolumeche subisconoiliquidiallorché sisolidificano,scriveil Gorini,cosiperquelliincuiil

(1)Vedasiinproposito:SullOrigine delleMontagneedeiVulcani,

Studio sperimentale diPaoloGorini.Lodi, 1851. ArticoloIII.

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volumeaumenta,comeperquelliincuidiminuisce,trova unafacilespiegazione nellaconsiderazionechetuttiiliquidi devonoesseresaturidellorovapore, e che perconseguenza nell’atto di loroconsolidazione,devonoaverluogo fenomeni analoghi aquelli presentati dai liquidi plutonici;ed è appunto dallateoria diquestiche noipensiamo debbadipen- derelaspiegazionedelleirregolarità presentate dailiquidi nellelorodilatazioni in conseguenza dei cambiamentidi temperatura.»

Eglicita poicomeevidentemente analoghiaisopradescritti

ifenomeni presentati dallasolidificazionedell’argento(ilro- chage deifonditorifrancesi) edel litargirio,che già desta- ronol’attenzione diparecchifisiciechimici,esegnatamente diThenard.

Datalipremesse derivano logicamente molteplici deduzioni delpiùaltointeresseche servono a spiegare plausibilmente certifenomeni naturalifinquì assai oscuri.

Lalava, diceilprof.Gorini,èunliquido plutonico.Egli lohadirettamente sperimentato,edipiùne reca testimo- nianzedegnedifede,citandole osservazionidi«Scacchie Palmieriche videroformarsi spontaneamentepiccolivul- cani avventiziindipendenti,alla superficie dicorrenti di lavaappenasolidificate.L’illustredirettoredell’Osservatorio Vesuvianoosservòquestofenomenoin grandi proporzioni nella eruzionedel1872.Chelalavasiaplutonicasipuò anche inferiredallaimmensaquantitàdivaporiche emette,mentre siimpietrisceesiraffredda.Ciòposto,è naturalediconclu- derechelegrandiaccumulazionidimaterie mineralifuse esistentinelle regioni vulcaniche bastano, senzal’intervento dialcunelemento estraneo, a dar origineaimonti ignivomi terrestri,iqualiper necessitàavrannocominciatoadesistere colprimoapparirediunacortecciasolida alla superficiedella lava liquida,efinirannocoltotaleconsolidamentodiessa.

Gliesperimenticiinsegnanoinoltrecheilliquidoplutonico nonsiconsolidaperstrati,masiconvertea poco per volta inunasortadiretecristallinaa maglieradeelarghe,da principio,chevannopoigradogradorestringendosi

,e di- ventandopiùfitte.Dacodestamassa sembrachelapressione dei vapori generati nel focolarevulcanico cacci fuoralama- teriaancora liquida ond’ èimbevuto,eperòquesta materia

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nonlasciadopo ogni eruzione dei grandi vuotialdissotto deicereivulcanici,comesipotrebbesupporre,masoltanto ampi ammassidilava di struttura bollosaocellulosa. In naturatalespeciedirocciasarebbe rappresentatadalleamigda- loidiche tantoabbondanoincerteregionivulcaniche, e sono benespessosottopostead assisedi compattobasaltee di traehite.

Laconfigurazionedella crostache rieuopre e suggellail bacino vulcanico,negli esperimenti,mostracomesiprodu- conoivulcani a lavoropersistente,e quellia conflagrazioni periodiche.Se detta crostaèsiffattamentefoggiatache per- metteaigas chesi sviluppanodi evadersicontinuamente dalcratereodaaltrisiìatatoi,abbiamol’attivitàpersistente;

quandoigas sono invece imprigionati e condensatisottouna voltasolida leeruzioninonpossonosuccederechead inter- vallipiùomenolunghi, e per viadiparosismi.

Negliscritticheillustranoisuoiesperimenti(1),ilpro- fessoreesponeingegnosissime osservazioniperispiegarela formazionedelleceneriedeilapilli,edistituiscedei calcoli fondatisuretticriteriipermostrarel'influenzachel’altezza deicraterideveesercitaresullacopiadellelave eruttate da ciascunodiessi. Parimente meritadiesseretenutainscria considerazione l’interpretazione dei terremotidesuntadai notiesperimenti,secondolaquale ripeterebbero talvoltala causalorodallaforzaespansivadeigas sviluppati nellaso- lidificazionedelle lave, etal’altradipenderebbero dallacon- trazioneedalconseguente spezzarsidelleroccievulcaniche nelraffreddarsi.

Vorreipotermi occupare alungodiquestiattraenti sog- getti,edanalizzarlipartitamente;maunatal disaminami condurrebbeoltreilimitidiunarelazionesommaria,quale misono propostodipresentarvi. Inaltraoccasionemisarà forseconcesso di ritornarvicon maggiorlena,e con più estesocorredodistudiiediosservazioni.

11 prof.Goriniadotta,qualpuntodipartenza dellasua dottrina,lateoria diLaplace circal’originedella terraedel sistemaplanetario.Eglicredeadunlentoe progressivoraffred- damentodeicorpicelestiedelglobo,edammettel’esistenza

(1)P.Gurini,Sull'Origine deiVulcani.Lodi,1871.

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TO -

sotto lacortecciaterrestredivasti ammassidi rocciefuse eincandescentiche a poco per volta vannoconsolidandosi.

La totalesolidificazioneeilraffreddamentodiquestema- terieinfusione,segnerà sullaterra lafine della attività vulcanica.Siffattepremesse abbraccianoun campocosi vasto, toccano acosiarduiproblemidifilosofianaturale,chenon sarebbe opportunoiltrattarnequileggermenteeper inci- denza.Preferisconon farneargomentodidiscussione,tanto più chenonsono indissolubilmente e necessariamente legate alla teoriaplutonica.

Primache avessilafortunadiassistere agliesperimenti delprof.Goriniedileggerelasua ultima operasuivul- cani,non essendomisimaipresentata P opportunitàdioccu- parmiparticolarmente dei fenomeni vulcanici, miattenevo circalalorointerpretazioneaiprincipiideigrandi maestri, ammettevocioècheesistessero aldissottodella cortecciater- restre deigrandiammassidirocciefuseeritenevo necessario l’intervento dell’acquaperpromuovereleconflagrazionivulca- niche.Oggiinvece,lodichiarosenzaambage,credoerroneala dottrinadiLyell, di Bischoff, diStoppani, erispetto aivulcani faccioadesionealconcetto fondamentaledella teoriaplutonica.

Ilmiozelo di neofitanonètaleperòdaoccultareaimiei occhilaforza dialcune obbiezioniopposteai principii del Gorini, dallo Stoppani, dall'Omboni e daaltri,enonmi im- pediscedireputareirrazionalicerticorollarii chePautore dellamedesimavorrebbe desumerne.

L’obbiezione principaletraquellecuioraalludevosièche fra270 vulcaniattiviconosciuti,190almenositrovano nelle isole,egli altri,salvopocheeccezioni,sonosituatipocolunge dalmareoda grandilaghi.

Ladistribuzionedeivulcani attorno allegrandi depres- sionidella cortecciaterrestre,è probabilmenteindipendente dalla esistenza e dalla configurazionedeimariedeilaghi maiononsaprei dimostrarlo direttamente. Gliargomenti indiretti per giungerea questa provasono,oltreaquelli desunti dagli esperimenti:

1.

°L’esistenza deivulcanialla superficie delnostro sa- tellite,ove l’acquamanca completamenteod è scarsissima;

2.

"Lapresenzadivulcanisituatinei continenti agran distanzadiogni bacino lacustre e marino.

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Quest’ultimo asserto adirverononèmolto concludente, perchèivulcanidell’Asiacentrale, assaidistantidalmare

.

sonopocoo puntoconosciuti,enon si puòescludere il sospetto che esistano nelle vicinanzelorobacinilacustri e fluviatili,invirtùdeiqualisitroverebbero nella condizione stessadeivulcanilittorali.Adognimodo.ammettendoche Pacquanonsianecessariaapromuovereifenomeni vulca- nici,nonèmenvero chedessasi mostra costantemente presente;eforseulteriori studiidimostrerannochelasua azione contribuisce a crescereilplutonismodellelave,fatto cheilprof.Gorini nonèlontano dall’ammettere,in certe determinate condizioni.

L’acquaperòche,comedissi, noncredoindispensabile alla formazione dei vulcani. la ritengo elementoquasi semprenecessarioallaproduzionedellelavecristalline,vale adire dellamaggiorparte di esse, perciocchérisultano di silicatifusibili a temperature assai diverse. Ipiros- seni,ifeldispati,igranati, le zeolitichevi siincon- tranocristallizzatinon possonoaver assunto questostato per fusione,giacchénonèammissibile che questi minerali coesistanoinsiemeallostatoliquido,senzacheparecchidi essinonrimanganoeliminati,in virtùdellorodiversogrado di fusibilitàedellereciprochereazioni cui dannoluogo.

Provanesiache fondendo una trachite,elasciandolaraf- freddarelentamente,nonsiripristinala trachitecoisuoi cristallidifeldispato,ma sibbenesi ottiene unasostanza affattodiversa,vale a direl’ossidiana, e facendo liquefare e poisuccessivamente rapprendereunafonolite,nerisultanon larocciaprimitiva,compostadifeldspato e d'unazeolite,ma unvetroounosmalto vulcanico,che èlaperlite.Parimente nonsiconseguirannomaiper fusionelenugiticristallizzate daunaugitofiro.

Perfinirequesta digressione, concluderòadunquechel’in- tervento delvapore acqueo ingrande quantità c ad alta temperatura,può solospiegarelaformazione deglisvariati impasticristallinichesiincontranofralelave.

Sedicertiappunti mossiallateoriaplutonica

(suiquali inisono trattenuto abbastanza)nonmidissimulolagravità, dialtriparmifacilissimalaconfutazione.

Ilsig.DiamillaMailer attribuisceifenomenieruttiviche

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siproducono negli esperimenti del fioriniadunasostanza cheegliintroduce neicrogiuoli, laqualeproducelefiammelle chesivedonoguizzareallasuperficiedelliquido. «Questa sostanza aggiuntanell’ultimomomentoneicrogiuoli,egli scrive,decomponendosi poco a poco produce dellebolle digaz infiammabileal contattodell’aria,finchéla lavaètutta liquida,quellefiammellelatraversano facilmente presentan- dosiingran numero; quandolalavacomincia a raffreddarsi ed a formareunacrosta, lebolledigaznonpotendolaattra- versare con facilità siprocurano1’uscita,neipuntiove è minorelaresistenza;diminuisconodinumero,maaumentano divolumeediforza. Questipuntid’uscitasonoquelliche poiformanoicrateri. Epoichéquellasostanza estraneasi decomponesuccessivamente,e tuttalaquantitàdigaz pro- dottosotto lacrostainduritaha bisogno per usciredifarsi stradaa traverso dellalavaancor fusa,così laspinge,la premee l’obbliga ad eruttarealdifuori.

«Perciòquesta sostanzaha ildoppio impiego ditener viviedaperti varii punti di uscita allorché siformala crosta,ediagirepoicomepressioneper ispingeremeccani- camentelalava fusaall’esterno.

«Stabilito cosìilfattomeccanico,tutto 1’edificioteorico cade naturalmente, poichésipuòottenerelo stessorisultato conqualunquesostanzainfusione,vulcanica ono,accompa- gnatadaunaforzadipressionequalsiasi.»(1).

Iocredo queste obbiezioni infondate.Infattipuòessereche lasostanza introdotta nel liquidoincandescente pocoprima dell’esperimento, neesaltileproprietà;madalleesperienze dellostessoGorinirisultache essahaun ufficiodel tutto secondario,ccheilliquidodàluogoaglistessifenomeni senza alcunaaggiunta.Epoiatuttiè noto che molteso- stanzeartificialie naturali presentanoanaloghi fenomeni

iquali furono perfinoverificatisullelave eruttatedalVe- suvioedeH’Etnanell’attodellaloroconsolidazione.I.acausa chepromuovelaproduzionedeivulcanettiartificiali,ilpla- tonismo,inunaparola,nondipende,comecredeilDiamilla Mailer,dalla emissionedifluidichesieffettua inseguito alladecomposizionedicertematerieinmezzoaduna massa

(1,)RicislascientificaperVanno 1872,voi.I,p.57.Milano,1872.

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liquefatta, inaconsistenellosviluppodigaspreviamente e spontaneamenteassorbitidaunliquido adaltatemperatura chesisviluppano a ipisura che questosiconsolida. Nonsi trattadunquediunaazionemeccanicaartificialmente pro- vocata,madiun fenomenofisicoassaigenerale, dipendente daunaproprietàcomunea moltissimicorpi.

Ilsig.DiamillaMulleradduceinoltrequalprova evidente cheifenomenivulcanicidipendonoda azioni chimicheil grandioso sviluppodielettricitàche accompagnaleconfla- grazioni,ilqualenon avrebbe spiegazione plausibile secondo

l’ipotesidelGorini(1).Machimaipotrebbe dubitare chei

vulcaninonsono sededipotentiemolteplici azionichimiche?

NoncertoilGorini eisuoiseguaciiquali soltantoconte- stano che queste sienolacausa del vulcanismo.Epoiman- casseroanchedeltutto le azionichimiche,nonbasterebbeil solosprigionarsidelvapor d'acquadaicrateriper provocare gliuraganielettriciche siscatenano duranteleeruzioni?

Nonricordaildottoingegnerelamacchinaidroelettrica di Armstrongel’elettricitàondesicarica allorchélasciasfug- gireungettodivaporeumidoadaltapressioneda unori- fizioopportunamentedisposto?

Fraitemiintimamente connessicoll’origine deivulcani

,

laformazionedellemontagneècertamenteunodeipiùvasti edimponenti,equello forsedi cuiilprof.Gorini sembra occuparsiconmaggiorpredilezione.

Ilplatonismodiunfluidocaotico primordialecheoccupava inpassato lasuperficiedel globo,èpelnostroautorela causa unica deirilievimontuosi.Ilqual plutonismo sisa- rebbeesercitatocon lentezzaeregolaritàestrema,sollevando agrandealtezzalacortecciasolidagiàformataallasuper- ficiedelglobo epromuovendol’espandersidelleroccie liquide aldifuorisoltanto in alcunicasieccezionali. Secondoil Gorini,leforme e l’ampiezzadelleprominenze montuosesa- rebberosempreinrelazionedirettaconlacopia,collapro- fondità ecollafiguradeilaghidimateria fusa chediedero loroorigine.

InconclusioneilsistemadelGorini coinciderebbe,senonho frainteso,con l’anticateoricadeisollevamentidiDe Ruch,

(1)Rirista scientifica per l'anno 1812,voi.I.Milano,18~2.

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colladifferenzachenel primosiinvocailplatonismocome unicaforza impellentedei rialzamenti,esiammette che questo abbia potutoesercitarsiper tempi lunghissimi.

Ilmaggior numerodeigeologi,cuiinquestacircostanza miassocio,considerailproblemacomeassaipiùcomplesso diquelchenonapparisca al prof.Gorini,efaintervenire nellaformazionedeirilievimontuosi molteplici cause (dalle qualisicuramentenonvorreiescludereilplatonismo).1ri- sultatidellastratigrafiaconfermanoquestomododivedere.

Senza passareinrassegnalenumeroseipotesi,bene spesso contradditorie,invocate per ispiegare l’originedellemon- tagne,giova ricordareinpropositoleosservazioniimportan- tissimediScrope.Babbagee Phillipsche poseroinchiarocome ognispostamentonellezoneisotermiche internedelglobo, determinato dalla abrasionedimaterialiallasuperficie della terra o dal depositarsidinuovestratificazioni infondoalmare, provochi per necessitàun cambiamentonella pressione subita dalla cortecciaterrestre,eperconseguenza unmutamento dilivello.

Oltreaqueste cause

,possono aver contribuito a produrre ledisuguaglianze della crostaterrestre:

1.

°Ilraffreddamento elasuccessiva contrazionedelle roccierimasteliquide,dandoluogo a complicateoscillazioni delsuolo;

2.

®Ilmetamorfismoe ladecomposizionedicerteroccie(1);

3.

®Lostatofisicodelleroccie (Daubrée hadimostrato che nellostatocristallino occupanomaggiorvolume che nello statovetroso);

4.

®L’idratazioneche pur provocanellemasse minerali un aumentodivolume,.ilqualeincerticasipuòdiventare grandissimo.

Moltidinoi,assistendoagliesperimentidelprof.Gorini sono rimasti convintidellaveritàdellesuedottrine.Perchè

(1)Vedansiinpropositoglistupendi lavori di Bischoff, dai quali risultachel'accrescimentodovutoalladecomposizionediuncerto volumedirocciesiverifica:

Pelgranito nella proporzionedi

Pel basalto » » »

Per la lava Perloscistoargilloso.

1,3 a1,65 1,75a2,13 1,77a2.243 1,3 a1,458

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-Sl-

milidesseincontraronofuoridiqui accoglienzacosìostile?

Perchésinegòdiprestar fedo aMilano,a Torino aciòche qui è sembrato a noi evidente?(Nonparlo oradelpubblico che applaudisceairividifuoco traboccanti daivulcaniarti- ficialicomealloscoppio d’unrazzo,madiquello chenonsi contentadelleapparenze}. La cagione diquestofenomeno meritadiessere investigata.

DacchélaChimicaelaFisicahannopresoil posto del- l’Alchimia, è invalso1’uso pressogliscienziatidifarcono- scereneipiùminuti dettagliiloroprocedimenti,acciocché ciascuno potessepoiconvincersidasédeirisultatiottenuti.

AllorchéBunseneKirchofFannunziaronodiavertrovato unsistema sensibilissimodianalisiperconoscerelacompo- sizionedei corpiinignizionenonsolosullaterra,maanche neicorpicelesti*,chiavrebbe prestatofede alle loroparole

,

seuonsifossero affrettatiadesibirepatentiprovedellaloro scoperta?Maessi,rinunziandoallagloriacheavrebbeloro procacciatol’usoesclusivodellospettroscopio,ne pubblicarono immediatamenteladescrizione,ediederofacoltàigliottici diBerlinodidiffonderefra gli studiosiquelmiracolosomezzo d’indagine.Iduescopritorihannoforseperduto l’occasione diunireilloronomeaqualchenuovotrovato,maincom- pensoniuno contestòlaveritàdelleloroasserzioni,e con- seguironoilplausodiquantiamano veramente lascienza.

Chefeceall’incontroilprof.Gorini?Per motivi certamente assairispettabilinonsiuniformò alla consuetudine, enon volle farconoscerelacomposizionedeisuoiplutonii.Maegli dovevapur immaginarsi cheilsegretogelosamente custodito introducevaunaincognitairreducibilenel teorema dicui proponevala dimostrazione,ed avrebbesuscitatiisospetti elecritiche diquantinonsonoinclinati allabenevolenza.

L’incredulitàel’opposizionedovevanosorgere tanto più po- tentiquantomaggioreeral’originalitàel’importanza della scoperta.Ecosìfu.

Miaffrettoadaggiungereche tale obbiezionenonesiste piùalla teoriadelGorini. Egli ci dissenellasuaultima opera,«le'lavenaturalipresentanoifenomenistessidelle mie materiefuse.» Su questabaseèdunquepossibile di aprireunadiscussione.

Altracausadidiscreditoperladottrina plutonica. L’autore

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degli esperimentiche abbiamocotantoammiratipossedeva unoscrigno dipreziosissime gemme,e bramoso forsedi comparirpiù ricco diquel chein fattinonsia,ce le presentapomposamente incastonatenel similoro,commiste allepietreinen nobili,che abbaglianogliocchi del volgo, manoningannanoillapidario.Inaltreparole,egliunisce, ne’suoilibri,alportatolegittimo dell'osservazione edell’espe- rienza,le proposizioni più ardite edarrischiate,bizzarre disquisizioni fisiologiche efilosofiche,nelle qualiilpregio dellafantasianon puòinalcunmodo compensarelavacuità scientifica.

Nell’operasull’origine dei vulcani, sonodescritticoipiù

precisidettagliisuccessivimutamenti subiti dalleterree daimari, dall’originedelglobofinoainostrigiornidesùnto daldiversomododicomportarsi deivariiplutonii. I.afor- mazionedella penisolaitalica e laseparazionediquesta dalla Sicilia,determinatadaunasupposta contrazionediplutonio, sono narratecome dachinefosse statotestimoniooculare!

Mapure lastratigrafiamostra con tuttaevidenza che primadigiungere allasua condizione presente,ilnostro paesehasubitonumerosissimicangiamentidiforma impos- sibiliarintracciarsi,e fu piùvolteimmersonelMediterraneo perpoinuovamenterialzarsi!

Ilprofessorefaintervenireisuoi plutoniinella conserva- zione delle reliquieorganichefossili. Mentre fu dimostrato inmodoirrefragabile,nonsolo teoricamente,maanchecol- l’esperienza,perlaquale professa tantorispetto,chela petri- ficazionenaturale èun fenomeuochimico,vale a dire uno scambiodi elementi,invirtùdelquale 1’acidosilicicosi sostituisceacerti materiali organici. Consimili esperienze eseguite dalGoeppert e daaltri hanno purmesso fuordi dubbio chela conversione dei vegetali in carbon fossile provieneingeneraleda unasorta di fermentazione,ed è assolutamente superfluo ricorreread altri argomenti per ispiegarla.

Rispettoallesueconsiderazionisulla vitaesuifenomeni vitali,miparecheilprof.Gorinifacciaabusodell’aforismo diBoherave«simplexsigillimi veri. »Apprezzo qual metafora ingegnosailparagonetraunvulcano edunessere vivente.

Malamia mente non giungead afferrareun nessologico

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-

tralavita mineraleequelladellepianteedeglianimali

.

qualvorrebbeilprofessore, partendodalla premessa chei

corpi organici.comecertiminerali

,risultanodiunliquido plutonicoracchiusoinunsolido. Egliscriveinproposito:

«Ogni qualvoltavedremo un liquido muoversiperuna [orza, che inlui stesso risiede, eneltempoistessotras- formarsinellamateria de'vasientrocuisimuove,noi diremo cheilcorpoèvivente»(1).Epiù innanzi:«Lavita risiededappertutto oveunliquidoplutonicoèinazióne.»

Ammettiamopure(enonè per nulla dimostrato)che il prof.Goriniconunafeliceintuizionesiapervenuto a spie- gareinmodosoddisfacenteilmeccanismodellacircolazione nellepiante e negli animaliinferiori,invocandoilsuoDeus exmachina,ilplatonismo. Eche perciò? Avràegliinter- pretatoinquesta guisailmeravigliosolavorìodellanutri- zione,della respirazione e dèliariproduzione nei viventi? Avràforsepenetratoiltenebroso mistero dellasensibilità

,

avràforsescoperto ilsegretomotore degli istintiedella ragione?

Di quell’intricatissimocomplessodifenomeninotiedignoti d’onde haoriginelavita,eglisaràriuscitoa scorgereuno degliultimifattori:maquestononèlavita,sibbene parte infimadiessa.Cometantinaturalistiefilosofichelohanno preceduto,eglihaafferrato lalarvacredendodistringere ilcorpo misteriosoche èfinquisfuggilo aqualunquecon- tattoumano.Difrontea problemidiquesta natura,lamis- sione del vero scienziatosièdiaffermarelapropriaimpo- tenzapernondar creditoallefisime degliutopisti.

Kimangopoistupitocheilprof.Gorini affermisulserio,

ecomecosaaffattonormale, d’averveduto nasceredeicorpi viventiintermediifraiminerali eivegetalisullesuema-

terievulcaniche,eciòsenza aver analizzatoalmicroscopio, ecoireattivilesue fantastiche minerbine, e senza recaruna provaqualsiasidellapropriascoperta,laquale,se siverifi- casse,avrebbeperconseguenza disconvolgereda capo a fondotutto1’edilìziodellescienzenaturali.Maegli,incrol- labilenellapropria fede,nonsaignorare alcuna cosa,non transige,nonesita,edhalararaventuradinonsoffriredi

(1)Sull'Origine deiVulcani,p.2(5(5.

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-

quelmalecheaffliggelamassimaparte deglistudiosi,vale a diredeldubbio.

Inconclusione

,quantoammirai lalogicastringente,il giusto raziocinio,lararaperspicacia,chesplendononella primapartedellibrosull’originedeivulcani,ed altrettanto fuipenosamentecolpitoleggendoicapitoliche riguardano lequestioni fisiologiche,lameccanicadellavitael’origine deicorpiviventi.Provailasensazionedichi.smarrito nella piùtetranotteinun’aspraforesta,s’incespica inogni pianta, inogni sasso: e più correes’afi'aticaper uscire all’aperto, epiùs’impelaganellaberinto e s’allontana dallarettavia.

Nonposso astenermi,leggendogliscrittidelprof.Gorini, dipensarealgrandePriestleyche scuopril’ossigeno, epub- blicò80 volumidiopere teologiche.

Comeilfamosochimicoinglese, egli faintervenirein tutti

ifenomeni naturaliunospiritouniversale,unflogisto,sotto ilnome diplutonio. Come1’unosivantavadinonessere chimico,cosìl’altrosigloriadinonesseregeologo, edattri- buiscealcasolescopertedovuteal suogenioedallasua perseveranza.

«Priestley,diceDumas,lostoricodellaChimica,nonfa grancasodellesue opinioni,manonneabbandonamaiuna, ed attacca aspramenteleopinionialtrui.Per essoifattison tutto;a questi professaegliilpiùgranderispetto,uè ricusa maidisottomettervisi.... purchésitrattidifatticheegli abbiaosservati.In quantoalleosservazioni deglialtri,tutto glipare dubbioso.edanchefalso,eglisoloesatto,eglisolo veridico, eglisolobuonlogico»(1).

Cosiilprofessor Gorini, che noi conosciamosquisitamente gentileedaffabilenei rapporti personali,sdegnatodalla opposizione sistematicaedall’indifferenzaincontrala pressoi naturalisti,ne’suoiscritti,dichiaròloro laguerrainmassa, attribuendo atuttiglierroriel’insipienza di pochi.Puretra igeologiveneha qualcunofavorevoleallasua opinione, e nonè giusto metterloinfasciocoglialtri;epoi eglistesso, ilvoglia ono,è geologocomePriestleyfuchimico, ecome tale,ilsuonomerimarràscolpitonellastoriadello scibile

(1)M.Dumas,Lezioni diFilosofìaChimica trad.di(J.Orosi.

Livorno,1842.

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umano,ed agli occhidellegenerazioni future rifulgeràin caratteri difuocoad ognirisvegliarsidell’Etna e delVesuvio!

Aqualiconseguenzeconducecodestosistema?

Primadituttoad allontanare dalle dottrinevulcanichei

naturalisti,che son pureipiùcompetenti.Poiafarsiche ilpubblico,senza distinzionediscuole edipersone, disprezzi gliuominidistudiosempre«l’un control’altroarmati », etengainniun coutounascienza,chegliènota soltanto perlesue controversie.

L’antagonismo el’ostilitàincontratidalprof.Gorini presso

inaturalisti,echeegliaparer miosi esagera,dipende

,

nonchédalle suesposte ragioni, daunaproprietàdello spirito umano,invirtùdellaqualequandoèimbevuto daantiche credenze,sifaribelleaiprincipiinuovi, e respinge talvolta perfinol’evidenza deifatti.

Egliche possiedein cosi altogrado l'ingegnosagace ed inventivo della scienzaitalianasupererà, nesoncerto,ogni ingiusta opposizione,armandosi della freddaserenità della scienzainglese.

Quali accuse non. furono scagliate a CarloDarwindopola pubblicazione dellasua OriginedelleSpecie,diqualicalunnie, diqualiingiurienonfufattosegno!Purenonsiturbò per questo,maproseguiimpavidoilsuocamminocollatranquil- litàelasicurezzadichicombatte perunaferma convinzione.

Nonrisposemaiagliinsulti,macontrappose senza scalpore e senza tracotanza,nuoviargomentialleobbiezionideisuoi avversarli,edaccumulòinpropriadifesa fattisopra fatti.

Eglihacosìefficacemente propugnata lasuacausa colla dignitàchesiconvienealloscienziato edalgentiluomo, e siècattivatoilrispettoelastimade’suoistessinemici.

Coll’aprirl’animomioalprof.Gorini,colpalesargli since- ramente,senzarestrizione,ciòche penso de’suoiscrittie dellesuedottrine,credodiaverglidataunaprovadistima ed’amicizia.Agliamici soltantosidiceilvero! Secome taleeglivorrà considerarmi,accettidibuon gradolastretta dimanocheioglioffrodicuore, esiaquestapegnodipace edi concordiafraPaoloGorini eigeologi,rappresentati

,

pur troppo, dall’ultimodiloro.

ArturoIssei,.

G7f)405

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