BIBLIOTECANAZ'jl VittorioEmanutio111ili
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1
V
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COL TIVAZIONE
E
GOVERNO
DEL
L IN O MAR Z ITOZ O
Con c/oJlcl Tavoie^ in Rume
.
con l'MJvrLEcio
.
,
/
Digitizedby^1•.
1
f.
BARBON Vie*
4.ALVISE MOROSINI
era^che
fono
agliAufpicj
delPE.
V. fipreferitaalPub-
è natadal genio digiovare allaProvincia Vicentina un'efattanoti:fadellaColtivazione
fe delGoverno
delMarzuolo
,generequantoneceffarioyaltrettantoperEffaDigitìzedby
II
pjJJhjo.
Nel
renderequejìo allaPatrianon//'togliehe compiacen'ga di efercitarlo e^andio verfoaltreProvincie, che in Jimilicircofiangefiritrorjjjjero.Le
laboriofeojJerva'::^onifu
quejìoJoggetto perduf/t»»»focrrfjhìifurono raddolcite dalla prefen^ta continuaditaliuffiyallaPatriadovuti,edallaSo- cietà.
Se
fraleprodu:ifoni delPumano
intellettoalcunafé
ne traeva,chepojfa agli uominiejfereutile,quejìaejjerdee pro^moffa a comunebeneficio,
j^indi
felaprefente fatica,qualunque ella fiaji,poteffemeritar diejfereannoverata frataliproduzio- ni,implora laprotezione dell"E. V. come
Promotore delle arti, edejìimatore di quelle cofe, che allafelicitàcomune
contribuifeono. Quejìi fonoicaratteri,che rendonofUomo
de-gno
di talnome
, con effimeritanfiquegli onori,cheuafeonoda vera
Jìima,enonda
quellavileadulazione,chepur
trop- po regna fra gli uomini co» gr^tvtfcapito dellevirtà,fulle quali
come
fodofondamento'èfiabilital'umana
felicità. Pro- tegga pertantoP E.V.
queflemie
intenzioniìaccettando beni-gnamente
P umilemia
offerta, comeun
contraffegnodi quella fineeravenerazione,concui paffo a raffegnarmiX>i V. £.
Vmillfi.Onttì/j. Snvt
0> Ciò:Batt>Trecca.
ni
PREFAZIONE.
Ti
p.Artinafconodallaefperienza.Qjieflaaffinitàdallaragioneleaccrefce,leper- feziona.LeOpereefeguiteallaprefenzadegliuominiletramandanoallapoflerità,la qualeconnuoveolTervazionilerendepiùatteagliufidellavita,epiù dacorofo. Quella èl'origine,ilprogrefTo,loAabilimentonaturaledelleAtti,lequaliradicandoli nell’animodegliuominifiperpetuanofraleNazioni,arricchìfcono gli Stati,elePro- vincienellequalivengonoefercitate.Dietro aquefiilumigeneralidiveritàefperimentatepertantiSecoli laPubblica Accademia AgrariadiVicenza, efiéndocertacheinuovimetodidipraticheagrono- miche abbiano anch’effi
,comeglialtritutti,averificarlifot»gliocchidegliAgri- coltoricolfareolTervazioni
,eratificareIperienze,enonfondarli fUprindpjimmagi- nar),e non confermatidalfatto,fannoijt 6èvenutaindeliberazionediprendere
inaffittoCampi4.fuburbaniaportatadellegiornalierevifitedegliAccademici,onde fot»ladirezionedidue Soc)daellaelettipotelleroedere attualmenteverificatele Memorie,chevenilTeroadEITadiretteperlafoluzionedeiQiefitiannualmente pro- poli),enrlln frmpaitunvl-rreanchelacoltivazione,eilgovernadiqualche ge- nereneceflàrio,dicuilaProvinciaVicentinapotelTeabbifognare.
L'anno1787fièdatoprincipioallacoltivazionedidettoterreno,chiamatoOrto
^:c»demico.Daquellotempofinol’anno1789fifonofauivarjfperimenticircadif- ferentigeneridifemenze, ediverfimetodidiprepararle,intornoallafceltadelFor- mento, edelSorgoTurco 0Maizperlafemina
,emododipiantarlo.Glieffetti ditalicolturefitrovano annualmenteregillratiprellbiDirettorifuddetti.L'annoflef- fofAccademiaàpropolloagli ^gricolicripertanno1791fefperienzaintornolacolti- vazionedelLinoMarzuolo,e preparazionedelmedefimoallapettinaturaec. ia-oece dialtroqnefito,onde animare cadaunocottapraticanettaintroduzionediungeneretanto mecejfario,e per quejlaProvincia gravofo,epafrvo (i).
A
quelleintenzionicorrifpoferorollo1Direttoridell'OrtoAccademico,colprepa- rareunaporzionediterrenoperlafeminadelLino Marzuolol'annoJ790.Lafe- minafuefeguitacoimetodiufatiprelTogliAgricoltoriVicentini.LallagionecorriP- pofeallariufeitadelLino riguardolaTemenza,manon riguardalaqualità,equantità delLino, perchèfufemina»alTaitaro.IlDno vamaturo, mancavafololaPerfona attaagovernarlo,cioèacondurlofinoallapettinaturalànoefalvo.Quellofuilmomento,chefAccademia inerendoa’fuoiprincipià richiamato un abileOperajodallaProvinciadiCrema,laqualepolfedefattedicoltivare,egover- nareilLinoMarzuolo,fonteprincipaledelfuocommercio,e dacuifiritraggono iLini piùperfetti.CorrifpofeaifinidelfAccademial'abilitàdell’Operatore Crema-
a a ' feo
,
Digitizedby
vr
fcoiimperciocchéoltreilpolTeJeregliunaerattapraticadiqueil'arte,fipevaaa- coricortruiregliftromeatlnecedir;,equellocheerapiùimpotunte,arealapron- tezzad'infegnare avivavocediflintamenteiverimetodiufatinellevarieoperazioni, alTegnandoatempo, edaluogoleconvenientiragionitoltedallecofe,e confermale dall'e^perie irafuifatto,prellandofieziandionelleiliruiionidituttiqueivillici,che intervenneroailavori,provenutidavarievilledelTerritorioVicentino.IRvglfiti ditutteleoperazioniefucceiTinelgovernodelLinodell'anno1790furonogiornal- mentefattidaiDirettoridell'OrtoAccademico,allaprefenzade'qualifuefeguita ognicofa.Talicognizioni'annofomminillrato!primiprincipj,eladivilìonedella prefentéOpera.Mancavano ancora moltecogniziooicircavarjpuntidellacoltivazione, edelgovernodelLino,a’qualifièfupplitol'anno1791.Inquell'annofifono di nuovopreparatedueporzioniditerreno,efeminate fecondoleregolelafciatedalCre- mafco l’anno antecedente. Per dare T ultimamanoalfoperal’Accademiaàrichiama, toperlafecondavoltaIofiefiòOperatore,fottalacuidirezionefifonoregolatialcu.
niCapitoli,aggiunti deglialtri,difegnateleTavole, copiandoleFigurealnaturale.
Sifono quellediretteinguifa,cherapprefentino lepolituredegliOperai,lefor- medegliStromenti,ilmododiufarli,fordinedeileoperazioni,ondeilfenfoajutila fpiegazionedellecofecontenuteneirefpettivìCapitolidiquell'Opera.Sièprocuralo cheIollileCa conformealmetodoindicato dall' Eccellentifs.DeputazionealCommercio, cioèchiarotfadìe,familiarearrgnlzleixr'^elle lieiitTfllcampagna,g»rrfafc^laJaramenJe dalieprime cperivoaipertuttilifuccejpvinecejfarjlavori;metodoprefcrittoeziandio dall’iltullreSocietàeconomicadiBernanellaquellionepropollaperl'anno1775cir- caunlibroelementarediAgricolturaadufodelleGenti dicampagna,erifoltadal
celebreSignorBertrandPalloredellaChiefad'OrbeMembrodellaSocietàftelTa, nrgliElementidi Agricoltura fendati fui fattiec.tralportuidall’Originale FrincefenelF Italianafavella,ellampatiafpefedell’Accademia AgrariadiVicenzal'anno1780.
Dataliprincipitraileoriginel'Opera,cheoraliprefenrialPubblico.Quantoella fiapercorrifponderealdivifatofine,unaefatiaefperienzanefar'ailgiudice.Quando gliAgricoltorifarannoillmttideiprimiprincipidell’atte,riufeiràlorofacileilgiu- dicarede'metodi,chevengonopropolli,colfarne laprovainpicciolo.Operando inquellaguifaconintelligenza,non correrannoalcunrifehio,enonrenerannoop-
preifidallamoltitudine delleoperazioni,edalditliirbodegliOperaiinefpcrti.fuTo render'aloro tuttofacile,onde potrannoellenJere infeguilolaColtivazionediun ge- aieteallanoJlraProvinciaainecellario.
-(i)AvviloLetrtratiopabblicato par «idine dell’Accademia anse17^.
S Dicembre jjji Vicenia-
IDiretitn dell'OrtoAccademico^
INDICE
y DE’CAPITOLI DELLA PRESENTE OPERA.
Opitolo Primo#
S
Celiadelterrenoove feminareULinoyUrzjtùlo. Pig.I
CapitoloSecondo.
DiJIrìbMzionedeiterrenoper
U
c'MuràdelLino. X
CapitoloTerzo.
Cilindroper appianare i terreni» ivi CapitoloQuarto.
Statodei terreniavantidiprepirarUalla
/eminadeiLine. 5
CapitoloQuinto.
Iflgrajft,0letami perlacolturadelLino .
5 Mododi prepararli
.
ivi Tempo di dareilletameaiCampi» ivi
jQ^uantiiìJetretami. a
Mododi Jpargere i letami fuiCampo» ivi
CapitoloSerto#
Tempodi arareavantiinvernoiterreni,ivi Lavori,chefifannointornoalLinodal
San^SartinaalMarzo, 7
Opitolo Settimo.
trivelloda/epurarelafemeuzddelLino
dallapolvere. ivi
Mododideterminarelagrandezzadel Crr-
vello. ivj
Triododi/epurare lafemenzadallapolvere ,
ivi Opitolo Ottavo.
Crivelli per feparare lafemenzadeiLinodal Logìio
.
ivi Mododidetetminarelagrandezza
,ei fori delprimo,e JeconJo Crivello ingrande.8 Mededi fepararelafemenzadelUnodal
Loglio» 5
CapitoloNono.
Sceltateqmntieàdellafemenza,ches'im*
piegainunCampoVicentino» jo
CapitoloDecimo.
SeminadelLino,etempodi feminarlo.ii Statodei terreni almomentodella/emina,ivi Lavoridel terreno,che precedonoimmedia^
iamentela/emina, ivi
Mododi "Jentiitareil~Un*. j )
CapitoloUndecimo»
StatidelLinodopo la femina» 14
NafcerdelLino, ivi
.AdacquareilUno» j_j
MododiadacquareilUno, Lino,chrfigetta per caufa dellepio^fV
,e
deventi» ivi
Ten.'podìcavarFerbadalLino» 18
AfOiiodicavarCerba, ivi
ficriredelUno.
m
TempotincuifimaturailLino, sf SegnideltamaturitàdelLino» ivi ModoPrimodiccnofcnrlamaturità dei
Uno* IO
StatidellaboUoLt delUno,edeigrani di femenza
.
ivi StatoPrimo,Secondodellabattola, zo ai StdtoPrimo,Secondo
,Terzo ,f/uartodel
granodifemenza. ari»
Modofecondodiconofeere lamaturitàdel
Uno, ivi
StatoQuintodelgranodifemenza. ivi OpitoloDuodecimo.
Caratteri per giudicareilUnofuiCampo,i6 Opitolo Decimoterzj.
TempodifirappareilLino, jvj
Statidi firappario» a?
Mododifirapparh» at
CapitoloDecimonuarto.
Pioggie fuiLinomejfoacafella fuiCampo,e delvento,
Opitolo Decimoquinto.
Tempo,cheilUnodeefiarjencacafella fui
Campo. in
Cth' a
\
Digitizedby
VI
CipitoloDecìmofe(!o«
Tftnpod'allargare IfcaGrlle fuiCampopri*
madilegarleinFafceiti» 3»
"Modo diallargarle• ìri
Tempodi lanciarleallargate» ivi Pioggie fulle cafelle allargate» ivi MododilegareinFafeettolecafellealiare
gate fuiCampo. 3 3
Pi'ggif fuiUnolegatoinFafcetti,emodo
di prefervjfiidaeffe» ivi
TempodicondurreacafaiFafcetti del Li^
HO» 34
SitOfovecollocareacafaiFafcetti, ivi BJpofodeiFafcettiprimadi battere
U
menza. 55
CapitoloOecimorettimo .
Batterelajemenza. ivi
Magliy0Sbadegiaroleperbattere
U
f^menza. ivi
Tavolaju cuifibattelafemenza. 5^
Sitodefiinatoabatterelafeme.iza. ivi Tempodefiinatoabatterla» ivi Tempodi ejporreiFajcettioLSeU-pirima
M
batterelafemenza. ivi
Luogo,emododiriporrealSoleiFafcetti primadibatterelafementa, 37 Tempodi trafpot tarli fatto alPerticale»ivi Mododibatterelajemenza. ivi Oreyincuifiiratajciadibatterelafemen»
za» 38
Vailo,0Vaglioper liberarelafemenzadal--
leBulle» ivi
Mododideterminareladimenfione delVailo
ingrande. 39
MododiliberarelafemenzadalleBulle»ivi Fafcsttirimafiidabattere nellagiornatapre~
cedente» 40
CapitoloDecimotravo.
MododiformareiMazzetti da Bagno»ivi M'^dodifirmareiMazzi da Bagno» 4»
CapitoloDcclxonono*
BagnodelUno, 4?
Qtialiiàdell'acquaperBegno, ivi Mododiconofeerelabontàdelf acqua per $a^
gnareÌlLino, 44
M:todeUacquanelBagno. ivi
Tempodiformaretefojfeda Bagno. 45 FormadelBagnofiabile» ivi
Mai/odìformirtun Retn,pmi^auìe.4T TempodibagnareilUno. 4^
DHìgeiuedaufarficircalefifedaBarn, primadifarvientrartacqua» ivi Mododi farentrarefacquanella fiffadet
Bagnofiabile. ivi
id'jdodi farentrarefac^uanella fifadel Bagno provifonale
,
47 NumerodeiMazziychefibagnanoinuna
volta .
ivi Tempoyincuifiannodagettare iMiza/ in
Bagno
.
ivi .Acquanelmomento digettareiMazziin
Bagno»
m
MododicondurreiMazzialBagnoyefio»
ricarli fallariva» ivi
Mododi gettareiMazzinelCacqua»
Attenzione,chefidee averequandoilUn:/
èinBagno ,
4? Effettidelf acqua fuiUnoinBagno, 50 Tempo divoltareilUnoinBagno» ivi MododivoltareiMazzinelBagno» 51 Utilità,chenasconodalia p^fizicnedei
ziinBaino.e dalvoltarli ,
ivi PiuaxU quandoiAlaxaiJouotnBagno» 5»
M^didiconofeereqmmdoiiUnofiabax
io. ivi
Medi Primo,Secondo,Terzo, Puarto, Pnin-
tOye Sefio, ivif\ft
EffettidelBagno, ivf
TempodicavarfuoriilUnodalBagna.ivi Tonalitàdelle giornatecheiincentranomett*
treilUnoèinBagno. 5f
Prerogative delBagno» ivi
OperazionidafarfiprimadicavareilUno daiBagno»
MddodicavarilUnodalBagno» ivi
CapitoloVÌRefimo.
Maceratelo» T7
filma,eDartide!Maceratoio. ivi
CapellodelMacerate^, ivi
Tempodifirmareilyiaceraiojom ivi
SitodelMaceratoio» ivi
MaiodifermareilMaceraiofo. ivi PioggiefuiUnoinyUceratcjo, 19 TempoyincuiiiUnodee fiateinMacera^
trio. ivi
MiJo diconofeerequandoilMaeeratojofin Caldo
.
ivt Tempoincuiordinariamentelediverfe qua»
ittà'diLinofinomacerate. ivi Temrn
(iidhfjreilTttiCSratsjo, Impedimentijcbes'inc:>uiranonelmomento
didoverdisfareilMaceratoio,eUrne- ivi OrenelleJ»«.Vcrdinarhmentefideedirfar-
lo. ivi
UlilitìdidvfareiliUcereUiolamallinaai nafeerdelSole
,
ivi
Miàodi disfarlo* «I
CapitoloVtgefìmoprìmo ,
t>ìjlendereiMazzetti di LinodopaìaMi-
:trazione• ivi
S/li,(Tvecondurliadifendere» JVi Tempotemododi preparare quefii Jiti*ivi Mododi[pargereiMazzettifuiPrato,o
Campo• ivi
Mododidifenderliacafelle fui Prato,€%
Pirzgie,eventofuiLinodifiefoacarelle nel
Prato. Éfj
TempoincuiilLino dee fare a cafelUfui
Prato. ivi
QualitàdellegiornatedeJHnatearaccogliere lecafelledai Prato,
OrTi-ftciir -fit'tenlmmtìlo ivi
Mododiraccoglierle,econdurleaeaja,e
fiodacollocarle. ivi
PiowefuiUnolegalo inFafci fui Prato,6j
CapitoloVigefimofecondo.
Ufodelle^giadein relazionealMaceratoio,
ealBagno» ivi
CapitoloVigeTìmoterzo.
BjpofodelLinoprimadipefarlo* 66 Capitolo Vieefimoquatto»
PeftareilLino,
^
TavolafucuifpefailLìnOteluoio, ivi MailieiUdilexnoper pefiareilLino, ivi Tempo,giornate,oredi pefarlo
.
iW
VII Mododiefporloal Soleprimadi pefarlo.68 M'fdodtsfarlo
,
jyj Linoefpcfoa!Sole,echenonfièpotuto pe ^
farelaflcffagi('rnaia .
SitodacollocareiFaccettipeflati .
ivi Bjpofode!LinopefiatoprimadifpaiJ.arh,ivi
CapitoloVigefimoquinto.
SpatolareilUno, 70
Stromenti per fFaiolareilUno, ivi
$pmaxzi>>ePettine,chefiufa nello fpatola^
retlUno, ivi
Mododi formarlo. ivi
Cavallo per fpatolareilLino .
7i
BafodiiCavallo, ivi
M
dodiformarlo, iviQuandoilBaflos'alzi,e / aUafit,e quanto .
7 %
Mododi abbajfarlo, ivi
Modo dialzarlo, ivi
Tempo dijpaiolareilLino. ivi Giornatedi fpatolarlo
.
7 } .AvvertenzecircailUnoprimadifpaio^
Urlo, ivi
Luogodefiinaioafpatolare .
ivi Preparazione 'delle eofe "occorrenti allo fpatola^
re .
ivi PrimaOperazione dellofpatolare.Mododi preparare laBranca diUnodafpaiola-
Pofituradelf Operaio al Cavallo, 7; OperazioneSeconda.Mododi fituare laBran*
ca fui taglio dellaPala. [vi
OperazioneTerza, Mododiconfricarela
Branca, ivi
OperazioneQuarta, Mododifpatolarela
Brancaconfricata. 76
MododilegarelaBaza» 7^
LinoridottoinBaze. ivi
M
dodtporrenelSaccoteBaze, 79 AvvertimentogenerateagliAgricoltori.807 INE DELL’ INDICE.
NOI
Digilizedby
Googlc
VII»
NOI RIFORMATORI
dello studio di PADOVA.
A vendo
vedutoperlaFedediRevifione,ed Approvazione del P.F.Ci»:Tommafo
MafcberouìInquifitorGeneraldelSanto Of- l«ì fiziodiVenezianelLibrointitolatoColtiva:^onedelLinoMar-
e^ttelo,Operadedotta dapraticheOjfervaxjo»'*
MS.
non viefler cofa alcuna controlaSantaFede Cattolica} e parimente per At- tellatodelSegretarioNoftro,mente controPrincipi,eBuoniCo-
llumi, concediamo Licenzaado:
BattìjlaFendramìm Mofea Stam- pator’di cheportiefferftampato,oflTervandogliordini in materiadiStampe, e prefentandolefoliteCopieallePubbliche Librerie diVenezia,ediPadova.Dat.li Febbraio1791.
(
Giacomo Nani
Cav. Rif, (Zuanne Vallarejjo
Rir.(
RegillratainLibro a Carte 5zj.al
Nam.
i.Marcantonia SanfermoSegr.
Adi
6.Marzo
179*.ReglftratoinLibroPrivilegidiTerra
Ferma
alN.
9- CarloPale/tPriotDELLA
tCOLTIVAZIONE
,E DEL GOVERNO DEL LINO MARZUOLO.
CAPITOLO PRIMO.
SceltadelterrenaovefeminareilLinoMoro^uolo.
§, I.
I L
Lino Marzuolo(i)fichiama conqueftonome
,perch’ èdiqnelia fpeiie,chelifeminanelmefediMarzo.
Quello Linoama
unter- renofciolco,dolce,cioèmillodi fabbia(2)ecreta,gradomediocre-mente;
quellorendeilLinoilpiùperfetto(3).
(t)MÈfvg», LinodiRrinm?mdifiiircntedall'tfnizvtchefifemina innanziInferno, (t)Sonoqueiminuti frantumi delle pietre,cherotolando perlitortemi,daiqualidelirano le acquene*6umi, rengonodepoflinelfondo diqoeUi
.
(DIITerrenodelCremafeo anodeidiftrettidelloStatoVeneto, dacoifiritraggonoiLinipila perfettiècompoAo generalmentediuna fabbia boilTìmaaccompagnatadaunacretamoitilTimo at*
tenuata
,• cntfintitfcvdfUafoftencafegetabile. terraafeiuttaconfricatalci;germenttfrale ditafiriduce inunapolfereimpalpabile fenza rifeontrart parti grofTolanc, e dure.PollanelPaceto nonfermenta. Sotcome/Ta adnnfuocopotente s’indura.Nell’acquacomunelìflempera, efìeoo- ferieinunafcioltiffìmapappa.Dacibfipuò agefolmcnte comprenderequantoHafàcilelaforara alfatto terreno•eridurloinifiatodifomminiOrarel’opportunonudnmenioalletenerepianticelle delLino,che fono per ufcìre dalle.TemenzeadelfoafUJatc,L’anno1791.fuiVicentino Territorio foggetto anch’eflo alDominio Veneto,inuna potzioDo dt terra cretofa,grafia^ refa dolcemediao»
teunamiflaradifabbia,ULinoèriufeìtofettile.
§. r.
IterrenfnonIciolti,troppomorbidi, egralTirendonoun Linogroflb-
!ano,ruvido,cdipocotiglio(te/o).
L'anno(lelTo1791.inun* altraporzione dìterracretofa,graffafeozamifluradifabbiailLino bràufeitogrofiolaoo..
ff . 3.
n Campo
non deeelTerefoggetto alleinondazioni,nè troppaefe*- vato, nè troppobaffo. Ilficofcopcrto,ondel'aria,cdilfolevicam-
peggino liberamente.Siaaportatad’elferadacquato.Seintorno alCam- po
vifolferofalici(/algori) odaltrepiante,cheingombrasseroilter-reno
,ènecelfariougliareiramiprimadifeminareilLino,onde non impediscanol’influenzade’raggifolari.Non
v’èdipeggio,che feminare ilLinone’Campi
copertidallepiante;riefeeverde,non limatura mai,non
producefemenza.PrelToil LinodallepartediLevantenonfife-mina
Fermento. L’ombradellamattinanuocemoltiffimo.IlLinofotto lepiantefiannebbia,cioèlungoilgambo
comparifeonodellemacchieA
negre.Digitizedby
Coogle
1
negre,cheivifcmbraabbruftolito.Quelle fuccedonoperlopiùdopole- pioggie,chevengono immediacamentefeguiteda un cocente Sole^
anni\79Q»I7pine)Vicentino,• nelCremarcononfiebb»necefiìiàdiadacqaarti Lini.Quefinfifaquandolefiagionivannoafcione;ilche avviene nellaProvinciadiGre*
mifdoveleficcitìfono frequenti,eduranoallevolteotto enove meli»alleqailiquegliAgricol- toririparanocoll*adacquareiloroterreni«Sul Vicentinoali*oppoflononfonor.^frequenti»n%
tantolunghe,ondeinofìri Agricoltoripotranno coltivarea Lino anchequei tetrtni,ebenoafipo*
teffe'Oadacquare,eperlopitiriufeirilorobene»
CAPITOLO SECONDO.
Dijìribuycnedel terreno per la coltura delLìno^
f. 4.
L a
quantità delterreno,cheinuna data Ragione(ìdcRìnaalla coltu- radelLino, nonficoltivamaituttainun corpofolo.Una
Recita, oduna tcmpcRalopuòcogliertutto,equindiperdereilprodotto.Però RdeediRribuireinvarieporzioni,ecoltivarep.e.unmezzo Camp»
(1), odunquartoinunluogo,e altrettantoin unaltro;eRendo queRe leordinariemilùredaollervarRfuqueRo propoRto. Quanto piùdiRanti R potrannofceglicrequeReRtuazioni,Rpotràvieppiùfperare dinon per- deretuttoilprodotto.TalediRribuzioneapportainnoltreduealtrivan- taggi:I.inuna eRenfione grandedi terreno è facile ritrovare
mezzo Cam-
poditerradellaqualitàopportunaalLino($.1.]:2.ilLinopuòriufei- remiglioreinunterreno,cheinunaltro,equindiilvantaggio, chefi ritraeda unapartepuò compenfarelaperdita,cheR puòfare dall’ altra (2).(1)QuifiparUdel a cuiconviene rappottarfi volendo intendere, ed efeguirei melodidefcrtlTinellapreferiteOpera.AtalfinenellaTavolai.Fig.i*fiprefentaVOrnsU tmdif^icenzMtchecotififieinun quadratico chiufoilaquvttfo lineerette,ogniuna della quali ila duodecimaparte delFitdr laqualduodecimapartefichiamaOvcmfemplicemcnte pardù fiinguerladiWOMeÌ0 QmsdrétM.Centoequarantaquattro oncia quadrateformano unPiede Quedréte»
TreoiafeipiediquadratiunaPnnesQji 0ar4ta ,
chefichiama TavaU.IlCamMf^/crviieecontiene ottocentoequaranta che equivagliono a4^^4^5o Oncie Quadrated>Vicenza.
(2)Taledifiribuzionediterrenonellacoltura delLinofiufa daiCremafehieccellenti Agricoltori diquefiogenere.EflìdividonotloroCampiinPttttche,unadellequalicontieneTavolecentofef- (antaquattrodiVicer.za^ cio^ quifilaquintapartedelCampoVicentino, cheflaafCremafeoco- me$40al8aoemezzo.QuigiiAfititajuoli^nnolafacilitàdiavere in afhito nellafieiTaflagio*
ne duePettithedaunPropnctaiio,edue daunaltroa loro piacere.
CAPITOLO TERZO.
DelCiliodro per appianareiTerreni Tav.I.Fig.2.
§. 5.
C
Cilindro,oCoIonnadirovere,o
altro legno,cherefiRaall’umido.O. O.Occhiettid'iferro, aiqua- liR attaccanoitiratoridelCavallo.
G. G. Ganafciedinoce.
T. T.Travicelli,chetengono
uniteleganafcie.
F.Pezzodiferro.
Due
dique- Riconficcatinelmezzo
delCilin- dro formanol'aRe intornoa cui eRb deegiraredentroleganafde.La
3
'
f. 6.
•La Dìmenfiont,cioèlalunghezza,groflczza,e larghezzadicia(cuna partedelCilindro difegnatoèuna quaramefimadella dimenfionedicia- fcunaparte delCilindroingrande,v.g.prendendo lalunghezza
G
G.quarantavoltefiavràlalunghezzaingrande.Ciocchéfidicediquella lunghezza,fidiceeziandiodellalarghezza, egrofiezza delCilindro,e dellealtreparti,cheloformano. Quellafigura,
come
tuttelealtre delle feguentiTavole, che rapprefentanogliStromentiperilgovernodelLino, fondifcgnatcinmodo,
chedaeffenonfolofirilevaladimenfionedelle parti,ma
eziandiol’ordine,elaconneffione negliStromentiingrande.Le
paroledifficilmenteefprimonolecofe,richìedendofitroppaattenzio- ne; aH’oppollolafigurafottol’occhioprcfentaall’animoiltuttoinfiemeed
anchelefuepartinellollcffotempo
fenzalaminima
fatica,ilche s’accordacolmodo comune
d’acquillarcleideedeglioggetti,chefipre- fentanoalnollrofenfo,ilqualemirabilmenteciajutaa conofcercleco- fe lepiùdifficiliadintendere,CAPITOLO QUARTO.
Dellofleto deiterreniiananz' prepararli alla/eminadelLino.
'
f. 7-
I L
Pratonaturalevecchio èlo flatodelterrenoilpiùperfettoperfe- minarviilLino.
A
quellofuccedonoiPratiartifiziali,come
fonoi Trifogli,e l’Erbc Spagne(i).I.LuceruMde'Fwncefi; Mtdiesfaiìvé de' Botanici#
^ 8.
Nello(leffo
Campo
nonficoltivaLino due annidifeguito,ma
dopo quattro annifolaraentenelmodo
chefeguead, ufodiCrema.
Anno Primo.
1.
Dopo
flrappatoilLino,eportatoviadalCampo
fiarailterreno fecondoilfolito,purchéfiaafeiutto,riducendoloavanezoni.(i)2.
Quando
fabifogno,dopoarato,fiadacqua,e poifilafciaafeiugare .3.
S’erpicacoll’erpicecoidentiall’insìi.
4.
SifeminailMiglioraro(2),poifierpicaperdirittopaffando) fo- praognivanezone,coll’erpicequattrovolte.
3.S'appianailterreno col cilindro.($•$.)
QiiandoilMiglio àtrefogliefizappa con unapicciolazappetta.
7.
Quando
éaitoquattroditafizappadinuovo.8.
A mezzo
Settembrefimatura, edalloralitaglia.A
2A
N.Digitizedby
4
Ahno Secondo:
I.SubitodopoilMiglio11preparalaterra,efi(emina a Fermento.
a.
Dopo
ilFomento
fifeminailCinquantino.(3)Anno Terzo.
I.
Dopo
ilCinquantinofifeminailFormento.z.Alla metàdiFebbrajo,ed ancheallafine,purchéla fiagione lo per:
inetta,fifeminailTrifoglio nelFormento.
3.TagliatoilFormento,fifegalaStoppia,efilafciailterrenoa Tri;
foglio.
4.
Di
SettembrefitagliailTrifoglio.Anno Quarto.
SilafciaaTrifogliofinoalproflìmoSanMartinocioè fino allametàdì
Novembre,
edalloraèilmomento
diprepararelaterraperlacoltura delLino Marzuolo.(i)La oP»r<s lquaHofpazio di terrtnO) cht giace tranofolco» t l'altro•Seqveflo fpazio ^moltograndtitchiamayuntxone,
(a)Inloogo delMigliofipoòfcminareilCinquantino,edanchelafciareilterrenoinripofo fino allafemina delFormento.ICremafehicoltivanoilMiglio,perchéuna gran parte dcU’annoi Villicimangiaaodelpanefattoditale4«TÌ«e. ->—
(j)IlCin^uMmimaeunafpcxia diSorgo
,oMsiz,che0fìmtfladopoilFormento»eCdice (hefimaturaiocioquaota giorni.
5* 9*
Le
Rifaje, edaltriterreni,chenon fono Pratinaturali,oartificiali, purché abbianolequalitàindicatenelCapitoloPrimo,fipreparanoalla colturadelLinonelmodo
feguente:i.Queftiterrenififeminano a Formentoaitempidelnti,previequelle operazioni, chefiufanonelcambiareaiterrenilacoltura.
z.AllametàdiFebbrajo,ed ancheinfine,quandolopermettala fia- gione,vififeminailTrifoglio.
3.TagliatoilFormentofifegalaStoppia,evifilafciailTrifoglio.
4.
Di
SettembrefifegailTrifoglio,ealSanMartino proffimocioè circalametàdiNovembre
ilterrenoèinìfiatodiararloperlacoltura delLino Marzuolo.f. IO.
Avvertafi bene, chequandoiterreninon fonocosì preparati,non.fi puòafpettarfiLinoperfetto;perchèilLino, chefifeminadopo ilFor- mcnto,o Sorgo,riefeemaliilimo
,quandoperaltroilterrenononf»<Te fciolto,graffoafuflicienza,cbene lavorato;in talcafo ilLinoriefee meglio,
ma
non maicosìperfetto,c abbondantecome
neiPratinatura- li,U, oattìficiali(}J.7. 8.)•S*^defcrittoilgiro deilarori,
che
iCre- Qiafchidannoailoro terreni,noa perchè quelloficredadiunaneccfiìcà indilpenfabile,ma
perchèfiveggal’ordinedellecolture,chefidebbono darealterrenoprimadidelti narloa Linolafecondavolta.Ogni Agri- coltorepotrà arbitrare nellaqualitàdeigeneridafeminare dopoilLi-no
,purchéalmomento
determinato,ilterrenofiaridottoaPratoarti-£cìale( 8.9.).
CAPITOLO (QUINTO.
DegP
0letami per lacolturadelLino, li.L a
Pollina,laColombina (i)lollercodiCavallomarcito,efraci- do,quello dipecora,efinalmentelollercoumano
fonoottimi letamiperlacoltura delLino.(0Sterco diPoiUmeye diCtUmh.
Modo
dipreparare quefti letami.f. Il,
La
PoTlhia,laColombina,lollercodi Pecorafidebbonomefcolare,e
correggereconterra; perchè fpecialmenteledue primefpecie di le-tame
folebrucianoilterreno.Moltepreparacionifitrovano prelTogli Agricoltori,ondeèfuperfluoildilungarlifutalpropofito.Legganfigli Elementid' Agricolturadel SignorBertrandflampatiinViceni^Panno 1780.TrattenimentoVI.pag.117.}.i6j.
Lo
llercoumano
fipreparanelfeguen- temodo:
I,Avanti,o poco dopolii^. di[>icembrefiraccoglie dallecloachq(i) lollerco
umano
colfluido,cheloaccompagna.2.
Sitrafportatuttaquellamaceriaal
campo
dellinatoa Lino,fiver- fainunabuca profondal’altezzad’nnuomo,
opiù.3.
Sigettainquelladell’acquaperfeiogliereIollerco,c ridurlo inuna materiafluida,edinlìemevifigettano dentropaglie,edique’Arami,
che facilmente marcifeano,cfianoliberida femenzecattive.
4.
Al
momento
diufaretaleingralToliverfa nellabucadella nuova acqua, perrenderlofluido,ondepoterlocavarfuoricoifecchioni.(1)ti)Btr/ffotto terr2«inroifiricccglie Herco ornano,comuncrrentechiamate dai Vicentini .
(z)Queda foiud* ìngraflTofiufafpezialmente neiterreni,che fono diunfondo magrifTimo.
Del tempodidareilletameaiCampi, 9, «J-
Un
annoinnanzilafeminadelLinoinPrimaveraliletamanoiCampi
(f.I .c fcg.5.7.c fcg.^purché ne abbianobifogno.Inqueflo
modo
la fo- Aan.Digitizedby
6
fìanzadelletamedallafuperfìziepenetramediantelepioggienellevi- fceredel
Campo,
s’incorpora collaterra,fidiftribuifccugualmente,fifot- tilizza,firaffina(i).Le
tenere radicidelLinoInsifatto terreno ritrovano prontoun fugonutritivoconvenienteallafinaftrutturadellefue parti, co-me
unbambinoufcitodalventrematernoritrovail latte.Delletame fparfofiliCampo
l’annofleffodellafemina poco nepartecipailLino,i vantaggilirifentonolefemenze, cheadelfofuccedono.xoB«rt»nd.Tn». T<r»p.40.Trm.Sifitp.108.
*« C***-*
Dellaquantità del letame•
J. 14.
Ne’
Campi
perfefteflìgraffi,come
iPratidiun fondo buono,nonfi fpargeletame,neglialtrilaquantitàfideterminainrelazioneallaforza delterreno,ilcherichiedelacognizionelocaledelCampo.
Siavverta, chelaquantitàecceffivadiletame nuocealLino,ilqualegeneralmen- teama
un fondo nontanto graffo($.1.}.UtnDoly^xinanaVilladelVicentinouna ponionadirarreno per fe HeiTo gralTo,e vtgoro- fo,
Hi
coperta dipoliioa,ilLino^ riufcitomorbido,groflolano,cfì^gettatoatciia«l^ododifpargereiletami JulCampo.
ly.
Iletami(ff.ii.)fifpargonofui
Campi
coifolitimetodi, (i)Lo
fier- coumano
preparato fifpargenelmodo
feguente.1.Dallabuca (f.iz.)ficflraeconfecchioniilfluidoivipreparato,e 2.Sigettain
un
Vettura(i)ditalegrandezza,chepofio fudiun
carrorimangaunofpaziodapotervicamminare
all’intorno,edabbiala fpondaaltainmodo,
chegliOperaicomodamente
poffanocavareilfluido.3.Empitoquellorecipienteficonducecolcarrofui
Campo,
egliOpe- raifimettono nirintornofuicarrofleffo,cheapafl'oa paffocammina,
e conpaledilegnocopronotuttalafuperficiedelCampo
di quelloflerco COSIfluido.(1)Bcrtrird.Tretu.Stjiép,tid.5- efeg.
(s)IlVenute \ungran Cafloas di legno fortefitnileaquello,chelìuft a condorleuveper farvino*
CAPITOLO SESTO.
Del tempodi arareavantiInvernoiterreniper lacolturadelLino.
§. 16.
A
San MartinocioèallametàcircadiNovembre
fiaranoquelliterre- nifecondoifolitimetodi,efilafcianoinquelloflatofinoaipri-mi
delproffimoMarzo, tempodellafeminadelLino Marzualo.Dei
7 DetlavorichefifannointornoalLino daS.Martinofino alMantj)
.
J. 17.
Tra
ilSan Martino, eilMarzo
linettalaTemenzadelLinoraccolto ilGiugno precedente,cioèd
liberadallapolvere,edalleTemenzecatti- ve,tralequaliilLoglio (i). SiTceglielaTemenzaperl’annoventuro,d TpatolailLino,d
formanolefoflcda Bagno, come
vedremo aTuoluogo.(1)Il dtlLino ì Omilc* quillo delFoiminta.
CAPITOLO SETTIMO.
DelCrivelloper feparare laJemenocadelLinodallapolvere- Tav.3.Fig.i-
§. 18.
A.
Crivello.B
Sponda.P.PelleToltilediCavallo»
C D.
Diametro.I
Foridifegnatirapprefentanolagrandezza,eledìdanzedeiToridel Crivello in grande;, cioèper edìnondebbono padareigrani del Lino..
Modo
di determinarelagrandexjcadelCrivelloingrande.I. Siprenda quarantavoltel’alternadellaTpondaB.delCrivelloA.di- Tegnato,quedaTar^l'altezzadellaTpondadelCrivello ingrande.
a.Siprendaquindicivolteildiametro
C
D.,queda lunghezza daràil diametrodelCrivello,chelicerca.Modo
di fepararelaJemenxadelLinodallapolvere.§. 19.
Il
modo
diTeparareconquedoCrivellolaTemenzadallapolvereè quellodedo,cheliuTariTpettoglialtrigrani. LiberatacheTaradalla polvere,lipalTaaTepar.nrladalleTemenzecattivecon duealtriCrivelli, de’ qualiTegueladcTcrizione.CAPITOLO OTTAVO.
Dei Criveinper feparare la femenecadelLino dalLoglio -
Tav. 5.Fig.I.
f..
C.CrivelloPrimo.
P.PelleTortilediCavallo..
F.Foribislunghi .
IO.
D
S.Sponda.D L
Diametro..Q Uedo
delLinoCrivello èdaigraniilprimo, chedelLogliofiaadoperapiù grodiperdiTepararequellidilaLinoTemenzah11.Digitizedby
8
IISecondoCrivelloàlepartì, elagrandezzaAelTadelprecedente.I forifonorotondi.
QueAo
fiufaafepararelaTemenzadelLinodaigrani delLoglio rpiùpicciolidiquellidelLinob.InqueAocafonons’èdi- fegnatotaleCrivello,perchèconCftendoladifferenzanellafolafigura dei fori,ognuno può fenzadifficoltàimaginarfelo,cfarloefeguire.G D, G
E,GL
cordicelle,che foffengonoiCrivelliaquell’ altez- za, chepiùaccomodaalCrivellatore.Modo
dideterminarelagrandexj(a,eiforidelPrimoCrivello.I.Siprendel’altezzadellafponda
D
S tredicivolte, e ildiametro.D
I quattordicivolte,Nel primo cafofiavràlafponda,nelfecondoil diametrodel Crivelloingrande.1.Iforidelprimo CrivellobislunghidebbonoelTeregrandiin
modo
, chepoffànopaffareigranidiLino,enonquellidiLoglio,che fono più grolfideigraniffeffidiLino.Quellipaffanoperdettiiericome
fi veg- gonodifegnatinelCrivelloC."lav.j.fig.2.incuiilgranoadiLoglio non puòpaffarecome
vipadàilgrano bdelLino.Modo
dideterminare lagrande^Taeiforidel fecondoCrivello.I. L’altezzadellafponda>eildiametrodelfecondoCrivellofideter-
minano
nellofteffomodo,
dies’èfattonelprimo.1.Iforiefferdebbonorotondi,grandiinguifa,chepallinoifoligrani delLoglioepiùpicciolidiquellidelLinob
;quelli perciò.debbonorellarc nelCrivello al
momento
diliberareaffattolafemenza
dalLoglio..5.2t.
PoichélagroffezzadeigranidiLino,ediLogliopuò effervaria j qnindineldeterminareiforideiCrivellifi debbonoaveredinanzi agli occhiigranidiquellafemenza, chefiàdafeparare dal Loglio.ICrivel- latoripiùclperticambianoiloroCrivellifecondochevarianolegroffez- zedeigrani,chefivoglionoliberaredallefemenzecattive.Si avvertaper altro,chequellevariazioninon farannosifrequenti,,tuttaviabifogna badarvipernonrellarefenzaildeCderatoeffetto.Semaiaccadeffe,che lafemenza contaliCrivelli nonrellallèliberadalLoglio èmeglioven- derla,cprovedernedi nuova
,che fiapura.Importa moltilfimoufare femenze pure;perchèilLinoriefeelènza erbe,firifparmianolefati- che, elefpele.
TaliCrivelliHafano dtiCremtfclucon efito felice*Colfecondo CrivelioPenno 1790elPOr.
foAccademico(l'fdiiPrefmzì^f) %feparitftperfettamentelafemeneadelLinodalLoglio.Tale femer.ci£èfeniinataperPanno1791inditequadriditerradatrequartidiCampoPane {Rbta§.4.).Fralepiante delLinopoche piantediLogliocomparvero;poichéqqodtidfliu qoa- etrinonprodulTe erba di forte alcuna,Peltro libtraro jd orequattro
^
leverò*Modo
$ Afa^odiftptrtrt
U
fimctmadiiLino dalLogli».Tav.3.Fig. 2.
S. 22.
1.Sifofpcndeilprimo Crivello C.collefue cordicelle(f.zo.).InelTo fipongono quattro Quartaruoli(r)difemenza, chefi'vuolefepararedal Loglio.
X.Sifaquellabalzaredall’altoalbadofullapelledeldettoCrivello;
tenendoloimpugnatoneilìti
m, m
dellafponda; ilchefichiamapiota- barela/emetti^,3.
A
quando a quandocolpalmodellamano
delirafiva dillendendo ladettafrmenzaperliberareifori,ne’qualifolTeroincallratideigrani,
poificontinuapiombarelaTemenza.Inquello
modo
igranidelLino b panerannoinliemeconquellideiLogliocpiù picciolo,equellidelLoglio apiùgradirederannonel Crivello,(•})4.PerfeparareilLogliocpiùpicciolofifofpendeilfecondo Crivello (5.20,),incuifiponedinuovolaTemenzapallataperilCrivelloprimo n.3.unitamentealLogliocpiùpicciolo,ollèrvandolaquantitàindicata n.I. Operandoinfeguito
come
fièdettoaln.a.3.rederàinquello CrivcUolafcnicnz»delLino,epaflcràilLogliopiù picciolo.SereftalTe unito aigranidiLino qualchegranello diLoglio,quellonon puòrecare d.iimofenlibileficchèfiabbianecedìtà dicambiarelafemenza,come
fiè detto($,21,)(1)QuifìparladalJ^MArfarMs/4Viceatim»a coi conviene rapportarli, volendo intfndertlequo- titi,chefiufarioinquello Trattato,AtalfinenellaTav.i.fifonofegnatelodue fegaenti linee:
ab.DUmftr»dttlmBmc»,* dtlFwdiétl diyietaxa•
_
cd.AfttzzM drt dtiioQmariMrmoh.
Lacapacità diquellamifurafideterminanelfegntntomodo:
1.StagliaametàlaInea 0b.
1.Conquellametàfidefcrivtoncircolo,ilqntPèillamedelFondo,t dellaBoccadelQoar- uruolo
.
Allacirconfercnaa di quellofondofifaldaancontorno altoqaanto%langalalineacd. Coll fiavràlacapacitàricercatadelQnutarnoloVicentino.QuittrodiquelliQaartarsoliformano una Quaum. Quattro Quarte uno dtVittnza»
(a)Inqueflomodocolfecondo CrivelloTanno 17^0da Staia emezzo rcmenztL’nofporcafi fonofcparateStaja 1^, e mezz'tfemenzapara, e Staia 4. L')gho•L'anno1791daSraja2;.Quar- tez.Qtnrtaruolii.feinerza fporcafifocofeparateStajasjQuartei.Quartaruoli1.femeozapo-
>xa,eQuutaraoii4.Loglio.
$. 23.
SenelCrivellofiponeffegranquantitàdifemenza,nonliotterrebbe refiecto dellafeparazione,febbeneiCrivellifolleròfattia dovere.
$. 24,
L’operazionedi fepararelafemenza dalLogliofifad’invernonelle giornate,chegliOperainon polTonolavorare nelLino a caufadelfred- do,edelvento,
B
Li-Digìtizedby
I
s. ay.
LiberatalafemenzadalLoglioCenefceglie,efimette aparte quella quantità,cheècorrifpondenteaU’eftenfionedelterreno,chefivuolfemi- narenelfuturoMarzo. Quellafceltabifognafarlapertempo; perchèfe lafemenzaraccoltanonfolfeperfettaconviene pròvederlaaltrove,enon afpettareal
momento
dellafemina.AllariufeitadelLinomoltifiìnaocon- fluifeelaqualitàdellafemenza.Si puòinoltrevendere aitempidebiti quellabuona, checi fopravanzafic.La
femenzanettafivende tempre adun
prezzo maggiorediquellafporca•SemaicontenelTequantitàgrande diLogliofiàpihvantaggio a venderla,chefpenderenelfepararla. In talicafièfommamente
necctTariocambiarla,come
fiufapredoiCrc- aiafcbi.
CAPITOLO NONO.
DellafieleaeMia femewfa,e dellaquantità,ebesimpiega inun
Campo
f'iceneìnot9. 16.
L a
fafemenzaavere,cioèdelLinopiena,efferpefante,deedelladicolorpiùcatlagnobella,enonperfetta,tanto caricochefipof-con bellavernice.Efferdee pura,cioè liberada ogni femenzacattiva,efo- pratutto dalLoglio ($.22.).9. 27.
In unterrenoperfetto(5.i.efeg.ff.7.efeg.)s’impiegano per ogni
Cam-
po VicentinoStajafeiemezzo
ratidi femenza (nota$$.4. 22.)9- 28.
Sefifemina troppo denfo, ofpejfo^ilLinoriefeecorto,fottile,efe neinafeerepioveffegagliardamente, e con frequenza,ingiallifce,e
man-
tienetalcolorefinoallaRaccolta.9. 29.
Sefifemina troppo raro,firaccoglieun Lino ruvido, egroffolanoy rende pocotiglio,emoltafemenza.
(
L’Anno 1790 Seminanell’Orto Accademico (ytdi Prefazione)loragione diSuja perCampo.
Rì/rnhoti ,
Trequarti diCampomifìidiSabbia»
SemenzMÌmpief;<etéQjisrnirHoli
— —
M.Detta ratceita fura »
—
N.j1aLoglio fefttato
— — —
N. Ó4Xino
—
I—
N. joL*An- X*Anno1791SeminaDell’OrtoAelTots ragionediStaja6tmezzoperCam*
po.
RifuUatia TrequartidiCampoidìHÌdiSabbia»
Sentenza impiegata QMartarnoii—
—
N. 7»Detta raeeoita para
—
—• »——
N.l8j Loglio Jeparato—*— —
*N» }Line !
*—
MazziN* tipUAnao StmintneldettoOrtoin rt»
gioat di StajAS • meazoptcCampo*
Rìfuittii.
TreqnartidiCamponiifìidifibbia ,
efciolt» *
S<me>tzéimpiegats Qjà^riMru9Ìi N. 7f Detts TéccoitA purè
—— —
N.i8j hogiìo ffpératù—
’ "— —
N. } 2Jj$$— —
1—
-MèzziN. 11^CAPITOLO DECIMO.
. DellaSeminadelLinoye deltempodi /eminarlot
i- 3°'
N
Eìterreni perfetti(f,i.efcg.j.7.efeg.) ordinariamentefifeminadai 25.diMarzo
finoli15.Aprile;purchélafiagionecorrifponda.§. 3t.
ITetreni.^a/n, e morbidififeminanoai20.
Marzo,
Ciòfifaperchè dilazionandoilLinoa nafcere»iltiglioriefcepìùfottile.Ingeneraleque- lliterrenififeminano Tempre molto primadeiperfetti;purchélellrava- ganzedella(lagionenon
impcdifcano.Delloflato dei tenerti almomentodella/emina^
§• 3 *'
TIterrenonon deeefiergelato,l’arianontanto rìgida.Intalicircofianze ildiligenteAgricoltoreéneceifario,cheriflettaalloflatodell’ariaeflerna, cdelgelofiottoterra.IlLinofiemìoatointerrenigelatinaficediflìcilmen- te,moltoneperifee.
Le
Temenzecattive,che non temonotantoilgelo, prevalgono, efioflfocanoledebolipiantinedelLino, chercflano in vita.§• 33'
In
un
terrenoaridoilLino nafeetardi.S’è troppoumido
ilcampo,' glianimaliIoprofondano troppo.11tempo piovofo èaliainocivoallafc- mina.Eifognaafipettafecheilfondo fiafeiughi. Inquello flatodove glianimali calcano,ilLinofamigliorriufeita.La
giornatachefifemina efferdeefenzavento.Il L*AnnoìypxSimtnaneldettoOrtoinra*
giontdiStaje^ • mezzopttCampo*
Rifuhsti*
Tu
quarti diCampocretofi,eooZèppt(i) grofTiiTime,ftozafabbia.Stmtnzèimpiegètu Qusrttrtuii>> N. 7Z
Deturéccèitè pura
—
N. ipoL9gtÌ9ffpnuf " N. I Lìmq—
— — —
I MèvU N*80 0)Zippt Pezziditerra grolH,« duii,ckucnaii inTefcaaoZe//r*
Deilavoridelterreno,eieprecedanoimmediatamentelafemina.
§• 34-
Un
giornoprima, ed ancheilgiornoflefTodella femina( §.30.31.) quandoilterrenoneabbifogni,liletama;purchéciònonfiavelfefatto
B
2 iaDigitizedby
Il
U
Primavera deiranno antecedente, che,come
ilèdetto(§.i3.)» farebbeilverotempo. . , .
§• 3S-
Eflendoil
Campo
inquedo dato,ilgiornodedb
dellafemina d gover- nanelfeguentemodo:
I.Siaraunafolavoltaper traverfo tuttougualefenza (n.§.&.) lardandoviifolchinecedarjdifcolo(i),nontantoprofondo(2)
ma
piu minutamente chefipuò, ondele (n. i.§. 29.)fianobenctrite,e fciol- te,emegliolìfviluppinoìfughinutritivi,laterraricevaibenedd
in*dufTìdell'aria,edelfole,enon ìmpedifeailprogredbdelleradici(j).
1.Sierpicaduevoltepertraverfo,edietrol’erpiced
mandano
gli Operaicollefórche a rompereleZoppt, eraccoglieretuttel’crbe.Quedo
dueoperazionifonodellamaflìma importanza. Intalimomenti
ènecefla- rialaprefenzad«lPadrone,ondegliOperai non abbianodaufeiredalCampo
fenzaprimaaverleconunafcrupulofadiligenza efeguite.La
ter- ratroppogrolfanon può circondarelapicciolademenza,quindiilgranel- lodrifcaldaaffaitardi, edfviluppacondifdcoltk.Malamente
fviluppato reftafenzaalimento, cperifee.j.Sierpicaun’altravoltaper diritto,continuandogliOperaidietro1
’
erpiceafminuzzareleZoppe,e amettere amucchiol'erbe.
4.Fattociòd portanofuoridel
Campo
tuttequed’erbe,ched metto-no
amarcireperl’annofeguente,edintanto dallaparte,cheilterre- noèliberod cominciafarvipaffarefoprailCilindro(§. j.)per ridur pia-na
,ed ugualelafuperdzie,ondelafemenza nè d profondi troppo,ni«di
troppofopraterra.5.Sedopo avere appianatoilterreno colCilindro,redafferoancorafui
Campo
Zoppe,od erbe,fierpicadinuovoperdiritto,edietrol’erpice£liOperai continuano arompere leZoppe,ecavarcollaforca 1'erbe .
<^ede
operazionid fannodolodietrol’erpice,non maidietro alCilindro;-perchèaltrimentiilterrenofarebbecalpedato,ilchefiopponead unafe- :minauguale,
come
dee ederequelladelLino.6.Ridottoper cosi direinpolvereilterreno, e liberato dall’erbepcr- iettamente,feglifapafl'arfopra dinuovoilCilindro (§.5.),avendo
ibmma
cura,chedopoavertaappianatoniunolocalpedi.Fattetutte quedeoperazioniilCampo
può edere feminato.(i)Seilterreno£dividetTeio ilLinoneifoUhi fiofetrebbe di tiglioaflEiicorto, e del- lepieiKemaggioriverrebbe fnfTjcatoiilche epporterehbegrandannoalLino.
(x)Non£aratroppo profondo;perchb nel teireao loiievaco lafemenzadithcilmtate aafet, an- dandoneivuotidellaterramo(Ta
.
LaladicidelLouo £ptofoodaao nel tetieao fcr oncia ; circa(n. g.)
Qiie-
S- 36.
Queftilavoririefcono aflaibene,quando Tlnverno è(latoaffaifreddo, efcnza pioggie. SipuòallorafperareunaftagionealLinopropizia.
Modo
diffminarcilLino•Tav.i.Fig.3.
f’ 37*
1.
L’uomo,
che feminainprimo luogopiantaunbaftoneAB
inA
fulla puntadelCampo.
In corrifpondenza vienepiantato un’altrobattoneCD
inC.
i.Sullalinea
A F
forma duepatfiordinariA E
,E F
.Nel puntoF
ealla parteoppottaH
nellatteffadittanza fi conficcanoduealtriba- ftoniF G
,H
I.3.SiritirailSeminatorein
E
collafaccia rivolta verfoibattoniAB,’
F G,
efeminalatettaA F
delCampo
con uno o due pugnidifemenza.4.Standofiffoin
£
fivolgecontuttoilcorpoverfoibattoniCD, H
Ie feminailterreno,eh’ èfottoa’fuoipiedi.5.Ciòfattocomincia a feminare
camminando
fullalinea£ L
ingui- fachenelmuovereilpiededelirogettavìaunpugnodifemenze,enel muovere
iliìatflrone prendeun’altropugnodal cetto,chegliilaappefo albraccio linittro.6.Giuntoin
L
firivoltacollafaccia verfoibattoniAB, F G,
e contìnua afpargerelafemenzacome
fièdettoaln.precedente.7.Terminatadifeminarelaporzione
A C H F
,ilbattoneA B,
e ilfuooppottoC D
fitrafportanoduepattidittantidaipuntiF, H
efi contìnuacome
ain.5.6.S.Finito difeminaretuttoil
Campo
fierpicatrevolte.La
prima per diritto,lafecondapertraverfo,laterzanovamente per diritto. Tutte quelleerpicaturevengonoaccompagnatedagliOperai,chefpezzanole Zoppo e levanovìa l’erbe.p.
Dopo
laterzaerpicaturafegueilCilindro(ff.5.)cheappiana,ed avvicinaleparticelledellaterraaigranellidifemenze.IO.
Tra
l’Erpice,cdilCilindrovidebbono fempreefferegliOperai fuddettì.SeleZoppefofferomolte, edifficilida fminuzzarc, onde perii ritardo,ilCilindrofopraggiungeffegliOperai,l’operazionediappianarefi fofpendeperqualchetempo,linoa tanto chefiafiliberatoilterrenoin parte;ovverofeilritardofottegrande,fifailgiorno feguentenelle ore,
cheilterrenofiaafeiutto.Sidee averetuttal’attenzione,chedopoil Cilindro,non vengacalpettatoil
Campo
nèda Uomini,nèdaBeflicdi fortealcuna.Qoeilo ^ilmetododeiCremafehi«iqualifetnìoaDOloflelToterrenotndot,quattro,f«ì perfoneallatolta.SeaccadelTedinonconfomaretutulafemenzaapropotzionsd«lterre*
Ao($.tj.),quellache tedalifparga fabicodopofuirampoHelTo»
Que-
Digitizodby
*4
5. 38.
QucQe
fonoleattenzioni,feindnftrie,eleoperazioni tutte neceflarte allafeminadelLino.La
fperanzadiuna vegetazionevigorofa, unifor-me,
epiena,quelladiunraccoltoubertofo farannoilconfortodell*Agri- coltore,chedaiArdoridelvoltoritraeilfoftentamentodellavita.Ai
votide’buoniAgricoltoricorrlfponderannoledivinebeneficenze,edelfi conefultanzaporterannoalleloroFamiglieifruttidellelorofatiche.CAPITOLO UNDECIMO.
DtgliJìatìdelLino dopola/emina.
Delnajcere.
§• 39*
N
E’ terreniperfetti(§. i.efeg.§.y.efeg.)ilLino ordinariamente nafce infcl,ovverootto^Diui, quandolepioggie,edilcaldocorrif.pendono
.
§• 4°*
IlLino, che nafce cinque ofeigiornidopoilprinaonato, aquefioli
uguaglia.Perifeepoiquello,che nafce molto
tempo
dopo.Le
piante grandifoffocano le nafccnti.§. 4t.
AppreflbiCremafehi quando nonfivedenafeereilLino a tempo de- bitoIlufaquellodetto:ilLitinajeeràquando pioverà,cioè nonèda dìfperarcdelLino,fenafcetardi.
§. 4Z.
IlLino feminatoinunaftagione aridagliultimidi
Marzo
puòritar- dare anafeereaiprimidiMaggio. QuindiiCremafehi non decidonomai
dellariufeitadelLinonel mefediAprile,ma
afpettanoilMaggio
,
nelqualmefefeveggonoilLino natorarofoglionodire:Lajfapajfar
Mazo,
chetevedaràcofal’à fatto, cioèpall'atoMaggio
lipuò dargiudi- ziolicurodella riufeitadel Lino.§. 4j.
SeilLinnafeefin in quindici dì el vien fecondoildettodei
Crema-
fehi,cioèfailfuocrefeimentoinquindicigiorni,purchélaAagioncccr- rifponda.Se nafcegroflb, lo fapiù predo.§• 44-
InunaflagionefreddailLino nafcetardi,eriefeeditigliocorto.Se
ilfreddocrefeedopo,cheilLinoèinterra,nonglifa
male,
purché laAagioneinfeguitocorrifpondacellepioggie,ccolcaldo.Sefollefe- mi-minatoInunaterra afuflìcienza
umida
,echepoifigelafie,ilLino perifce>La bruma
(i)non nuoceal Lino,purché nonfigeliilter>reno(a)•
(0BrinsTulgo Brcfimé,
(i)IlGiotnaltdell’aiuio1791ptetentalelegnentiOuetTaiisnitattiairOrto Accademicocii*
taUSemrits,tJUt*s/ctrdtlUnoMarzuo!o.
IlCaK'tt(le!ì*Aria cHernaceU'Iovefno1791%(tatodagradìio emezzofoprailgaioa gra- di4TuttofuiTtrmomttrodiRtsumtirefponoali*attalibataverfoTramontana.
A/4rz«
17 ,8
Tempo Q^Un
-bello.StmiuMJtiLìmo» Gradi6foprailgaio dimattina.
pioggietta tuttalagiorniata
—
bello,poipicggieita
—
i bello,poinuvolo— —
7pjtg’ì
— —
5ptoggietu
— — ^ — —
ballo,nottibrama ' 6
bello—^ NéfeerlitiLino 6
—
Deìì'adacquareilLino.
§• 45*
NelleftagioniafeiutteilLino nafee condifficoltà5e tardi (§.42.)•Que- lloèil
tempo
diadacquarlo,purchélagiornatanonfiafre4da,el’ac- quanonfiarigida.IlLinofiadacquaTemprequandolafiagionefiri- Tcalda.SelagiornatafofTecaldafidee adacquarlofililafera.Sefolleco- pertadinubifiadacquaquandoédimaggiorcomodo
.L’acqua freddafipuòufare nellegiornate dìmoltocaldo.
ICrttnifchiincerteinnatemedianteTufodell*acquehannofattonafeereilUno.fotfinedi Aprile.Iloroterrenifono piattono fabbrcfi,e leggeri,lepioggienontanto frequenti
,ilfondo f4cicmrntes'inaridifce.Annoperaltrolafacilitàdiadacquareiloro prodotticonacqueperfette, che palTano per canali grafTÌ, che fervono di fcolo anumecogrande diCampi,ePrati.
§. 45.
SeilLinocrefeiuto all’altezzadiunpalmopati feeilCecco,orlufcifie ditigliocorto,fiadacqua, equcftofireplicaognidieci,oquindici gior- nifecondoilbifogno,
ma
peròprimadellafiorita.E’gravemalel’adac- quarlo mentrefiorifee.Dopo
cadutòilfiore,fccontinuaffeil fccco,fiadacqua unafoiavolta,
Mo-
Dfgitizedby
*5
Modo
diadacquareilLinai§. 47.
Caso
Primo. SeilCampo
cafcayod è moltoindeclivio.1.Dallapartepilialtadel
Campo
fifaentrarel’acqua colmezzo
del folitiboccbetti.2.
Quando
quellaèarrivataatrequartidelterreno,fichiudonoibec- chettid’ingrelTo,efiapronoquellidisfogo,ondefifcarichi;perchèl’ac- quagiuntaaitrequartidel
Campo
èfufiicienteper adacquareilquarto diterreno,che rimane.Caso
Secondo. SeilCampo
noncafea,cioènon àdeclivio.L’acquafifaentrare
come
nelcafoprimo,ma
filafciafeorrerequafi all’ellreinodelCampo,
avvertendo, chefeintuttidue quellicafil’ac- qua rimanente nonvenilTcalfortitadalterreno,fidevefarlaufeire con canaletticondottialfollodifcolo.L’acqua, chefiferma nuoce grande-mente
alLino.Quellicanalettifaràbeneprepararliprimadellafemina delLino,emolto meglioridurre,s’èpolfibile,ilterrenoinunfufficien- tc fcolo.Caso Terzo.
SeH
canale delTacquafolTeallapartepiù balla del
Campo. —
Inquellocafobifognafollcnercl’acquain
modo
,chefi livellicolla partepiù altadelCampo,
epoi derivarlacome
fièdettoneiduecafi precedenti.Caso Quarto.
SenelCampo
vifolTerodeilitialti,eballi.1.Sifaalzarel’acquafoprail
Campo
inmodo,
che vada acoprirei (itipiùalti.2.
Appena
cheàcopertotaliliti,fifa elTarolloufeire dalCampo
derivandolanel folfodifcolo colmezzo
dicanalettididieciododici ditadilarghezzafattinelcontornodeilitipiù balTi,ne’ qualil’acquafi fermainguifa,chedafellelTanon può fedare.Del Lino,chevaaterraperlepioggie, eperliventi.
5. 48.
Le
pioggie,eìventifanno andar aterrailLino.Sequellofuccede avantiilfiorire,facilmentefirimetteinpiedi,ma
fevaaterradopo formatalabottata,obagola,ch’è quel bottoncinoincimaallapianta,il qualecontienelafemenza,alloracondifficoltàfirimetteacaufa delpefo^lla femenza(lefla.
Le
17
§. 49-
Le
piantediLino,cheincimaportanouna oduebottale,inuna giornatadiSolefialzanodaterra,efirimettono perfettamente,feiltem- po continuafereno.Intalcafononfiperdenètiglio,nèfemenza.Ma
feannomoltebottale
,(chenelLinointerrenoaffaimorbido,cfemina- toraro,poffonoarrivareancheal
numero
diventi),vivoglionomolte giornatediSolearimetterli.Selepioggiaeiventifonointìftenti,fpe- cialmenteilLinogroffolanononfirimettemaitutto inpiedi,ne rcfta moltoincurvatoacaufadelpefodellafemenza, edallevoltenon viepiù fperanza, chefirimetta.Quell’èlarovinatotaledelLino,ilquale mar- cifce,lafemenza diventa negra,arida,riftretta,con pocafoftanza,e pef- fima dafeminare.ff. 50.
IlLino, che va aterrainun
Campo
morb'do,egraffopatifeepiùdi quello,cheinun Campo
dolce.L’efalazionT fonopiùcopiofeinquello, cheinquello.§. 51.
11Linofiottiledimediocrealtezzanon va aterrasifacilmente.Quel- lofinoecorto rcllaperlopiùinpiedi.Ilgroffolanoacaufadelpefo dellafemenza vaprefiilfimoaterradopo unapioggia,o vento.
7 Giugno 1771 I.Jnoa terra —
9 - rimeffoinparti
IO11.1».14.IV 17 ,8 19—
—
LinorimefToinpiedi——
20 - '
— — —
-ai' ' '"Linoa terra
—
- li6nodimediocregrandezzanonèandito tanto in terra.
Ilfinodittgho corto ^ limefTo in piedi, ligroffolano^ affitto a terra.
aa
—
«I——
-vento e piog,
»
nuvolo.Caldo Gradi14.mat.
qualibello,poinpvolo,• piog.
piog.poifole
nnvoìo,poipioggia
—
:j-mat.4 ouvolo poi fole
—
ajdopo mezzodì.»4 as a6
*7
liLiuogroffon ^moltorimelTo 10piedi.Ilfinoaffai
.
ferenopoibello
—— — —
22— bellopoifercco-
--- i>-2 IOfereno,veoiicello. aj -2
IO
nuvolo as«
ap
—— — — — —
• I fereno,poinuvolo— —
a<—10 30 IILinofi^rimeffoinpiedimolto
——
fereno— — —
——
adpib.ligroffolano ^rimaffucurro.Ilfioo^affuto rimeffo. Quello nei fol- chidifcolo,che in tre quartidiCampocraro tre,%marcito*Ilfuo co- loreècenerinochiaro,a toccarlo va in mille pezzi.
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