Capitolo 8
Conclusioni
Il sistema di riscaldamento solare a bassa exergia proposto, frutto di una estesa ricerca in ambito di tecnologie impiantistiche tradizionali ed innovative1, sembra essere, ad un primo studio analitico e tramite model-lazione ad elementi finiti, una soluzione promettente ed economica per contrastare l’elevata escursione termica della zona andina. In particolare l’abbinamento di un sistema di attivazione termica della massa, funzio-nante a temperature prossime al livello di comfort, a collettori solari termici a basso costo si ritiene possa consentire lo sfruttamento dell’e-nergia solare per fini di riscaldamento nelle zone di estrema povert`a. Si decide dunque di procedere con la fase di sperimentazione.
L’insieme di modellazione analitica e simulazione, i cui andamenti sono concordi a meno di una correzione che tenga conto dell’effetto radiativo (migliorativo) del tetrapack, mette in evidenza le criticit`a del collettore solare termico in esame e ne suggerisce il range di dimensionamenti e velocit`a medie del fluido termovettore che, consentendo di ottenere l’in-nalzamento desiderato da 20◦C a 30◦C, costituisce la base della parte
1Ovviamente incrociata con la disponibilit`a di materiale in loco e con considerazioni di sostenibilit`a socioambientale.
298 Conclusioni sperimentale all’interno delle condizioni climatiche tipiche della stagione critica:
Lunghezza delle tubazioni: L ∈ [2, 3] m, Velocit`a media del fluido: v ∈ [0.005, 0.05] m/s
L’utilizzo del metodo agli elementi finiti tridimensionale risulta in questo studio piuttosto oneroso dal punto di vista computazionale, dunque si auspica in sviluppi futuri l’individuazione di coefficienti correttivi ben validati da simulazioni e prove sperimentali che permettano di sfruttare relazioni analitiche nella progettazione, ottenendo direttamente risultati idonei alla fase esecutiva.
Una prima sessione di test, tuttora in corso, ha comportato l’utilizzo di differenti materiali per le tubazioni e le giunzioni (un esempio in figura ??) tra tubi captanti e collettori di raccolta del pannello, allo scopo di individuare una soluzione che coniughi funzionalit`a ad economicit`a e sem-plicit`a di montaggio. Si `e anche lavorato alla sperimentazione di sistemi installativi per il pavimento ad attivazione termica della massa che non comportino l’utilizzo dei componenti speciali solitamente utilizzati per gli impianti radianti, bens`ı prevedano solamente materiali di ancoraggio facilmente reperibili in loco (alcuni visibili nella figura seguente).
Gli avanzamenti futuri sono prevalentemente diretti ad una sistema-tizzazione dei risultati ottenuti sul collettore, convalidati e corretti da prove sperimentali, che ne permetta un rapido impiego per la progetta-zione ed inoltre volgono ad una migliore caratterizzaprogetta-zione dei materiali utilizzati, accompagnata da test di durata ed indagine dell’effetto sul tempo di vita delle occasionali sovratemperature verificabili in assenza di acqua.