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Capitolo 5..................................................................................................................................... 16 Capitolo 4..................................................................................................

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Indice

Capitolo 1... 3 1 INTRODUZIONE ... 3 Capitolo 2... 5 2 LOCALIZZAZIONE ... 5 2.1 il luogo ...5 2.2 il paesaggio ...6 2.3 inquadramento urbanistico ...6 Capitolo 3... 8 3 L'IDEA ... 8 3.1 la country house ...8 3.2 l' ecosostenibiltà ...9 Capitolo 4... 11 4 L' INFORMAZIONE ... 11

4.1 la tradizione: l' architettura rurale ... 11

4.2 la corte nell' architettura moderna ... 13

4.3 l'elemento naturale: la pietra ... 15

Capitolo 5... 16

5 MEMORIA, CREATIVITA': VERSO IL PROGETTO ... 16

5.1 la ricerca dell' assialità ... 16

5.2 strade, sentieri, il problema della corte ... 17

5.3 legno, vetro, pietra: i materiali naturali ... 18

(2)

Capitolo 6... 20

6 IL PROGETTO ... 20

6.1 l' accesso ... 20

6.2 la planimetria generale ... 26

6.3 il blocco centrale dei servizi ... 29

6.4 struttura e materiali ... 33

Capitolo 7... 35

7 CONCLUSIONI ... 35

Riferimenti Bibliografici ... 40

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Capitolo 1

1 INTRODUZIONE

“L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce.”

Le Corbusier

Eccellenza dell’ospitalità, della gastronomia, della vitivinicoltura, oltre che dei paesaggi e dell’arte. La Puglia, e in particolare il Salento, ormai da tempo si trovano nella vetta delle mete turistiche più desiderate.

Il Salento è un meraviglioso mondo che racchiude arte, tradizione popolare e storia antica come testimoniano i dolmen, i menhir, le specchie, le pajare, i muretti a secco. Il paesaggio rurale è rimasto intatto. Le pietre sembrano raccontare la travagliata storia di questa terra saccheggiata da popoli nel tempo.

Ogni città del Salento è un gioiello di straordinaria e rara bellezza nel quale si trovano centri storici con case a corte e balconate particolari che danno un tocco antico e che contrasta con la fantasia del mondo moderno. Masserie fortificate, imponenti torri costiere, palazzi nobiliari, chiese barocche abbelliscono ogni angolo di questa terra.

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Ogni località è diversa dall’ altra, e tra i pochi elementi che accomunano questi posti e che colpiscono subito il visitatore, ci sono la bellezza e la purezza del mare e gli stupendi monumenti in stile barocco.

Gallipoli, Otranto, Santa Maria di Leuca, Castro, sono le mete marittime più desiderate, dove trascorrere vacanze in piena tranquillità e relax.

Lecce, con le sue testimonianze delle varie epoche, quali il teatro romano eretto sotto gli Antonini, il grandioso anfiteatro eretto in età cristiana, il Duomo, la chiesa di Santa Croce interamente rinascimentale, il convento dei Celestini e la chiesa di San Francesco propriamente di stile barocco, è un piccolo trionfo dell’ architettura e della pietra leccese.

L’oggetto di questa tesi di laurea, quindi, è la progettazione, la realizzazione di una country house ecosostenibile, una struttura ricettiva innovativa, moderna, aperta al pubblico e dotata di servizi,che richiami nello stesso tempo l’architettura rurale del posto, e che sia costruita con i materiali naturali del posto.

Un’ attività che accolga in modo eccellente il visitatore,che possa garantire tranquillità e confort e che lo proietti verso questo scrigno di arte e cultura che merita di essere conosciuto e apprezzato.

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Capitolo 2

2 LOCALIZZAZIONE

2.1 IL LUOGO

Fig. 2.1 Cartina del Salento Fig. 2.2 Area di progetto

L’ area di progetto è ubicata nel cuore della Penisola Salentina, in particolare nel territorio del piccolo borgo di Melpignano.

Il borgo, appartenente alla storica regione della Grecia Salentina, è situato ai margini della Strada Statale 16- Adriatica, che collega le località più importanti del territorio.

Il lotto, dunque, si trova a pochi chilometri dalle bellezze artistiche della città di Lecce, e dalle località marittime più importanti quali Otranto, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, in una posizione decisamente strategica e favorevole.

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2.2 IL PAESAGGIO

Il terreno destinato al progetto, decisamente pianeggiante, è ubicato ai margini della linea ferroviaria passante per la zona industriale del Comune.

Il contesto che vi fa da sfondo è caratterizzato da particolari costruzioni in pietra, quali i muretti a secco, e da una caratteristica masseria situata proprio al confine del lotto.

La campagna salentina, gli alberi d’ olivo, le palme, i fichi d’ india, gli arbusti, ne costituiscono la cornice ideale.

Fig. 2.3 Vista dell’ area di progetto Fig. 2.4 La campagna salentina

2.3 INQUADRAMENTO URBANISTICO

L’ area interessata ha una superficie di mq 74346,44. E’ ubicata a sud del comune di Melpignano, all’ estrema periferia del centro abitato, ed è facilmente raggiungibile percorrendo la S.S 16 Adriatica, Maglie-Lecce.

Il lotto, ai sensi della L. n. 1497/39, non presenta vincoli di natura paesaggistica, ne di natura storico-culturale e idrogeologica.

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Lo strumento urbanistico vigente, il Piano Regolatore Generale del Comune, individua l’ area come zona “E”, zona agricola, le cui norme tecniche non consentono la realizzazione del progetto.

Pertanto, con riferimento al regolamento del D.P.R. n. 447/98, viene richiesta una variante puntuale al PRG vigente, con modifica della destinazione d’ uso (si rientra, quindi, nella zona “D”,zona alberghiera) e degli standard urbanistici.

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Capitolo 3

3 L’IDEA

3.1 LA COUNTRY HOUSE

L’ obiettivo principale del progetto è la realizzazione di una struttura ricettiva moderna, diversa dalle classiche strutture(quali i bed and breakfast, i resort, gli alberghi) già esistenti sul territorio.

Ecco che, dopo un’ analisi approfondita delle strutture turistiche già realizzate, e in particolare delle funzioni che esse possono garantire, nasce l’ idea della COUNTRY HOUSE.

La “COUNTRY HOUSE” viene definita dal testo unico del turismo come “un’ attività

ricettiva extraurbana rurale”.

E’, dunque, una tipologia innovativa di residenza, che riesce a raccogliere gli aspetti macroscopici del classico resort, e quelli microscopici del classico bed and breakfast.

La tipologia soddisfa aspetti come accesso, parcheggio, aspetto coerente con il luogo, aree comuni, bagno, ristorazione, appartamenti/camere, servizi aggiuntivi.

Pertanto, è una residenza che garantisce tutte le caratteristiche e le possibilità di una classica struttura ricettiva e offre un ambiente confortevole e accogliente, dove la architettura esterna e gli arredi interni sono in tema con lo stile e la tradizione rurale.

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Fig. 3.1 Legge Regionale 3 aprile 2002 Fig. 3.2 Disciplinare Instart

3.2 L’ ECOSOSTENIBILITA’

L’ idea di base è quella costruire ecologicamente in maniera innovativa sotto tutti gli aspetti, dalla progettazione allo studio bioclimatico, dalla costruzione alla gestione dello edificio.

In fase preliminare si è cercato, dunque, di seguire quelli che sono i punti cardine della progettazione ecocompatibile, che possono essere riassunti nei seguenti punti:

 La costruzione deve sorgere preferibilmente su aree dismesse o bonificate;

 Deve funzionare sfruttando l’ energia naturale;

 Deve essere realizzata impiegando materiali naturali che hanno lunga durata;

 Si deve garantire il recupero e riutilizzo delle acque, e la drastica riduzione del consumo energetico.

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Si è cercato, inoltre, di porre l’ attenzione e analizzare alcuni esempi di architettura ecosostenibile, per capirne il metodo, la funzionalità, il progetto stesso.

Molto interesse hanno suscitato le realizzazioni dell’ architetto BART CONTERIO.

L’ architetto, con studio a Lecce, opera nel settore dell’ edilizia sostenibile, mediante un approccio che esalta il valore della semplicità. Nei suoi interventi, infatti, propone soluzioni innovative, cercando di ridurre la domanda energetica dell’ edificio mediante la massimizzazione dell’ efficienza energetica dell’ involucro edilizio e degli impianti, ricorrendo a materiali e tecnologie eco-biocompatibili e utilizzando fonti di energia rinnovabile.

Fig. 3.3 i materiali naturali Fig. 3.4 esempio di architettura ecosostenibile

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Capitolo 4

4 L’INFORMAZIONE

4.1 LA TRADIZIONE: L’ ARCHITETTURA RURALE

Le radici della cultura salentina affondano nelle rocce che l’ uomo con mani sapienti ha modellato in forme bizzarre e funzionali e soprattutto le campagne testimoniano l’ abilità di un popolo che ha ereditato dai Messapi l’arte della costruzione a secco.

Questa tecnica è alla base dell’ edificazione delle pajare, costruzioni rurali che erano il riparo temporaneo estivo per le famiglie che nella bella stagione lasciavano le abitazioni di paese e si trasferivano in campagna, per curare e custodire le coltivazioni ed il bestiame.

L’ interno della pajara rivela tutta l’ abilità dei costruttori: il soffitto a cono è un incastro di pietre, catalogate per forma e pezzatura, tenute insieme dalla sola forza di gravità. Un vero capolavoro.

Fig. 4.1-4.2 Esempi di pajare

La stessa tecnica è utilizzata anche per la realizzazione dei muretti a secco. Questi, oltre a caratterizzare il paesaggio rurale, costituiscono anche l’ habitat ideale per moltissime

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specie di animali e vegetali. Questi muri potevano essere anche molto alti nel caso in cui venivano usati come recinzione per gli animali domestici.

Fig. 4.3-4.4 Esempi di muretti a secco

Insediamenti rurali caratteristici sono le masserie, nucleo di ubicazione per l’ uomo che vi dimora e lavora nei campi. Rappresentano, dunque, una stretta relazione tra la vita

dell’ uomo, il lavoro e la produzione.

Tutte le masserie avevano al centro una torre che serviva ad ospitare il padrone che vi risiedeva per giorni o per mesi. La parte bassa, invece, era sfruttata come luogo di lavoro oppure come dispensa o magazzino.

Fig. 4.5-4.6 caratteristici esempi di masserie fortificate

Ulteriore fenomeno caratteristico è la casa a corte, impianto tipologico molto diffuso che presenta una pianta regolare chiusa su 4 lati a formare un vano aperto centrale(atrio)

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Fig. 4.7-4.8 Tipiche abitazioni a corte

4.2 LA CORTE NELL’ ARCHITETTURA MODERNA

Il prototipo di questo tipo di abitazione si rintraccia nelle domus romane, il cui nucleo è rappresentato dall’atrium centrale e dall’ impluvium, attorno al quale avveniva la vita quotidiana.

Fig. 4.9 disposizione interna di una tipica domus romana

La casa a corte sembra esprimere, concretamente e simbolicamente, le stesse radici comuni delle civiltà che si sono affacciate sulle rive del Mediterraneo, attraverso cellule murarie che si avvolgono attorno ad un cortile centrale, essenza della casa delle origini che darà vita a molta architettura basata sul concetto di recinto.

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Se la sua forma chiusa indica l’ atto di difendere lo spazio contenuto, la struttura interna comunica accoglienza e ospitalità.

Numerosi sono gli esempi di appartamenti a corte riproposti negli anni,che ne testimoniano l’ evoluzione.

L’ architetto portoghese Alvaro Siza, ad esempio, ne riprende interamente le caratteristiche. Riceve l’incarico della progettazione del quartiere Malagueira, nella periferia della città portoghese di Evora, e si concentra sulla ricerca di due assi principali, ortogonali tra loro,intorno ai quali si sviluppa l’ intero costruito. Nella definizione della tipologia degli appartamenti propone il patio, la corte interna, circondata da muri alti e bassi che si adattano bene all’ andamento del terreno.

Fig. 4.10-4.11 schizzi sulla tipologia a corte degli appartamenti di Evora

Adalberto Libera, architetto italiano, realizza, nel quartiere tuscolano a Roma, un tessuto connettivo continuo costituito da case a corte.

Mies Van der Rohe, architetto tedesco, ripropone il prototipo della corte realizzando una chiusura totale verso l’ esterno con un muro cieco.

Chiare affermazioni, quindi, di un tipo edilizio moderno la cui vitalità arriva fino ai nostri giorni.

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Fig. 4.11 case a corte nel quartiere tuscolano Fig. 4.12 abitazione di Mies Van Der Rohe

4.3 L’ELEMENTO NATURALE:LA PIETRA

Il Salento è un terreno roccioso per eccellenza e pietre di ogni forma, misura e costituzione sono presenti ovunque.

Una delle più famose, che conferisce bellezza e pregio a numerosissimi monumenti caratteristici del territorio, è la pietra leccese. E’ una pietra morbida, di origine calcarea, facilmente lavorabile, dal colore ambrato. La sua morbidezza la rende adatta alla realizzazione di sofisticati disegni e decorazioni intricate. E’ ammirabile nei tantissimi rivestimenti esterni di ville, palazzi, abitazioni, e delle principali chiese barocche.

Completamente diversa dalla pietra leccese è la pietra viva, che si presenta grigia e compatta, omogenea e particolarmente dura. Dalla pietra viva si ricavano i basoli per la pavimentazione di strade e piazze dei centri storici più antichi. La si ritrova, inoltre, nella realizzazione dei muri a secco e nelle recinzioni di ville e giardini.

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Capitolo 5

5 MEMORIA, CREATIVITA’: VERSO IL

PROGETTO

5.1 LA RICERCA DELL’ ASSIALITA’

Dopo aver effettuato l’ analisi preliminare, si è preso in considerazione l’ area di progetto, cercando di catapultare le informazioni raccolte sull’ area destinata alla struttura.

Osservando il lotto, si nota subito che presenta una forma allungata e molto stretta, decisamente particolare e difficile da gestire.

Riprendendo l’ organizzazione proposta da Alvaro Siza ad Evora, si è cercato di individuare un’ asse principale longitudinale, un percorso che introduce gradualmente ai vari ambienti. Strade e percorsi ortogonali a questo, inoltre, addentreranno il visitatore nella zona degli appartamenti, e in quella comune della piscina.

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Fig. 5.3-5.4 schizzi raffiguranti la ricerca dell’ assialità

5.2 STRADE, SENTIERI, IL PROBLEMA DELLA CORTE

L’ idea è quella di riprendere una delle caratteristiche più importanti dell’ architettura rurale del posto, la casa a corte.

Si è pensato, quindi, di creare due grandi corti aperte, alberate, circondate da caratteristici murettini a secco, intorno alle quali si sviluppano gli appartamenti, alcuni dei quali presentano anch’ essi la tipologia a corte.

Ogni appartamento è raggiungibile attraverso piccole stradine, anch’ esse delimitate da murettini, che ricordano i sentieri e le strade locali.

L’ asse longitudinale, inoltre, proietta il visitatore verso il blocco centrale della zona dei servizi, che si affaccia su una corte recintata da un porticato moderno in legno bianco.

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Fig. 5.7 schizzo dell’ atrio della zona centrale Fig. 5.8 schizzo del portico degli appartamenti

5.3 LEGNO, VETRO, PIETRA: I MATERIALI NATURALI

Come già scritto nelle pagine precedenti, il concetto di base è realizzare una struttura, in particolare una country house ecosostenibile, moderna, ma che si identifichi al tempo stesso con le risorse e i prodotti locali.

Verranno utilizzati, dunque, rivestimenti in intonaco bianco per gli appartamenti, ampie vetrate, passerelle in legno, pietra naturale per i vari muretti.

Si sfrutterà, inoltre, la risorsa della pietra, rivestendo l’ intera zona centrale con lastre squadrate, per dare bellezza e particolarità all’ edificio.

Fig. 5.9 passerelle in legno Fig. 5.10 ampie vetrate

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5.4 L’ORGANIGRAMMA GENERALE

Avendo analizzato attentamente la costituzione e le funzioni delle varie strutture ricettive presenti sul territorio e, avendo tenuto conto delle informazioni di base raccolte, si è redatto l’organigramma funzionale del progetto(e in particolare della zona centrale dei servizi), primo passo della progettazione.

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Capitolo 6

6 IL PROGETTO

6.1 L’ ACCESSO

Come accennato nelle pagine precedenti, l’ area di progetto è ubicata in prossimità della Strada Statale S.S.16 Adriatica, all’ altezza dello svincolo Maglie-Lecce. Parallelamente alla S.S.16 è presente, inoltre, la linea ferroviaria che taglia la zona industriale e si frappone tra la S.S. 16 stessa ed il lotto di progetto.

Esistendo, quindi, una viabilità principale ed uno sbocco che conduce al piazzale della stazione e all’ azienda privata “PIMAR” adiacente al lotto in esame, ci si prefigge di realizzare un collegamento, che permette ai veicoli di raggiungere la country house, oltrepassando la linea ferroviaria attraverso un sottopasso.

Si è deciso, dunque, di realizzare una rotatoria di m 25 di diametro in corrispondenza del ramo che collega la strada statale al piazzale della stazione.

La rotatoria prevede 4 rami, tutti a doppio senso di marcia, che garantiscono:

 Il collegamento con la Strada Statale;

 Il raggiungimento dell’ azienda adiacente;

 Il collegamento con il parcheggio;

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Inoltre è prevista la sistemazione dell’ area del parcheggio ed un passaggio pedonale che dal parcheggio stesso conduce alla stazione.

Il sottopasso alla linea ferroviaria presenterà una lunghezza pari a 10 m e permetterà il collegamento con il piazzale d’ ingresso lastricato( accesso principale della country house) e con l’ accesso posteriore destinato a camion e mezzi di trasporto. Le caratteristiche geometriche del sottopasso garantiscono l’accesso dei mezzi turistici/ pesanti, in quanto è soddisfatta la verifica degli ingombri(planimetrico e altimetrico).

La sistemazione del piazzale prevista, con ulivi, palme, murettini, e lastre di pietra, riprende la progettazione della zona degli appartamenti interna alla country house.

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Fig. 6.4 sezione A-A riguardante il sottopasso scala 1:200 .

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6.2 LA PLANIMETRIA GENERALE

Dopo aver esaminato la parte dedicata agli accessi, si passa a descrivere il progetto della country house.

Come detto in precedenza, sono previsti due accessi alla struttura. Quello principale è ubicato a nord-ovest. Quello destinato, invece, a camion e mezzi di trasporto/rifornimento è situato dalla parte opposta.

L’intero perimetro della struttura è recintato da una cinta muraria in pietra viva.

L’ingresso principale immette il turista sul viale longitudinale (l’asse principale del progetto) , delimitato da murettini a secco in entrambi i lati, e lo proietta nella prima zona, la zona d’ingresso, dove sono previsti i parcheggi interni della struttura.

Attraversando la prima cinta muraria interna, anch’ essa realizzata in pietra viva, si arriva nella seconda zona, la zona degli appartamenti. Riprendendo la progettazione del quartiere di Evora, le residenze sono ubicate ai lati del viale; ognuna è dotata di un piccolo lotto sistemato a prato inglese, con palme, ulivi, specchi d’acqua e delimitato da muretti a secco.

E’ prevista la realizzazione di appartamenti sia per famiglie che per coppie. Gli appartamenti di tipo A sono 19; hanno un’ altezza massima raggiungibile di 6 metri e sono caratterizzati dalla presenza del porticato esterno in legno bianco. Gli appartamenti di tipo B, invece, sono 18; hanno anch’essi un’ altezza massima di 6 metri e sono caratterizzati dalla presenza della corte interna. Sia la corte, che il porticato, sono elementi utilizzati per richiamare l’architettura caratteristica locale.

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Sul lato destro del viale i piccoli lotti sono sistemati in modo da formare le due grandi corte aperte, raggiungibili attraverso sentieri delimitati da piccoli murettini.

Percorrendo ancora il viale e superando la seconda cinta muraria interna, il turista si addentra nella terza zona, la zona dei servizi.

Sulla parte sinistra del viale sei grandi ulivi circondano il piccolo supermercato, di altezza massima 6 metri. Sulla parte destra,invece, è ubicata la piscina comune esterna, con ombrelloni, sdraio e due grandi gazebi adiacenti. Palme, un portico in legno bianco e murettini separano la zona centrale dei servizi( che verrà trattata in seguito) dall’ area comune della piscina.

Il viale longitudinale taglia il blocco centrale, per continuare anche dopo la terza ed ultima cinta muraria, aldilà della quale è stata progettata la zona dello sport. Sul lato sinistro del viale, infatti, sono ubicati campi di calcetto e basket.

Sul lato opposto, invece, vi è l’ ingresso secondario ed alcuni parcheggi destinati al personale.

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6.3 IL BLOCCO CENTRALE DEI SERVIZI

Nella realizzazione del progetto particolare attenzione merita il blocco centrale, il blocco dei servizi.

La zona centrale è delimitata esternamente, come già accennato in precedenza, da un porticato moderno in legno bianco che va a costituire il motivo della corte aperta. Altri murettini poi contribuiscono a definire il contorno.

Il viale longitudinale penetra in questa forma ad “U”, che richiama la geometria del lotto stesso, la taglia per poi continuare dalla parte apposta e proiettare il turista verso la zona dello sport.

Il piano terra del blocco ha una superficie di mq 2163 e raggiunge un’ altezza massima di m 3,5. Il visitatore, una volta entrato, si trova davanti una grande hall a forma quadrata, (realizzata con una pavimentazione costituita da lastre di pietra leccese molto particolare), al centro della quale è ubicato un’enorme albero di ulivo, circondato da un muretto in pietra viva ed uno specchio d’acqua.

Lateralmente vi è un’ ingresso che conduce alla zona benessere, costituita da :

 Palestra interna coperta;

 Area centrale con bagni, spogliatoi e docce;

 Area benessere( sala fanghi, sala massaggi, sala manicure, sala sauna, sala idromassaggio, sala cellulite);

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Sul lato opposto un’ apposito ingresso conduce, invece, alla zona ristorazione, dove sono presenti:

 Reception, zona d’attesa e area bagni;

 Zona cucina( area cucina, area magazzino, area lavaggio, bagni e area riservata al personale);

 Sala ristorante, con ampie vetrate che aprono verso l’esterno, sistemato a prato inglese.

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Due vani scala/ ascensori collocati ai lati dell’ingresso opposto a quello principale conducono al piano primo della struttura, che ha una superficie di mq 1545 ed un’ altezza massima di m 3,5.

Il piano è strutturato con un sistema di passarelle(che permettono al turista di poter guardare verso il basso), che accoglie il bar che si sviluppa per tutto il perimetro centrale.

Un sistema di porte vetrate permette l’ accesso alla terrazzina che dal bar si affaccia sulla corte esterna.

Su un lato vi è un’ accesso che permette l’ ingresso nella zona conferenze, dove si trova:

 Area di accoglienza, con reception, bagni e tavoli sistemati per la lettura;

 Sala conferenze.

Sono presenti due terrazzine sistemate a prato inglese sui lati opposti della zona.

Un’ apposito ingresso sul lato opposto, invece, consente l’ accesso alla zona polifunzionale, costituita da:

 Area di accoglienza, con reception e bagni;

 Sala polifunzionale, con tavoli per la lettura e postazioni internet.

Anche su questo lato sono presenti due terrazzine sistemate anch’ esse a prato inglese ubicate sui lati opposti della zona.

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Fig 6.9 zona dei servizi-pianta piano primo scala 1:100

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6.4 STRUTTURA E MATERIALI

Dal punto di vista strutturale, si è previsto l’utilizzo di travi in acciaio per solai e pilastri, adatte a coprire le grandi luci presenti nel progetto.

Il solaio infatti, di altezza pari a cm 30, è composto da travi in acciao HEA, lamiera grecata, rete elettrosaldata e getto di completamento. E’ previsto, inoltre, l’utilizzo di una armatura aggiuntiva.

La struttura in acciaio, dunque, garantisce la resistenza e la durabilità dell’ intero blocco.

Dal punto di vista dei materiali si è cercato di utilizzare i materiali naturali, rivisitati in chiave e composizione moderna, caratteristici del posto.

Il porticato che chiude la corte interna è realizzato in legno bianco. Le facciate sono composte da ampie vetrate, con infissi in alluminio, e lastre di pietra leccese squadrate di dimensioni 80 x 130 cm. I parapetti, sia interni che esterni, sono interamente realizzati in vetro. I muretti, infine, sono realizzati interamente in pietra viva.

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Capitolo 7

7 CONCLUSIONI

Questo lavoro di tesi si propone come obiettivo la progettazione, la realizzazione di una country house ecosostenibile nel territorio salentino.

Più dettagliatamente, il progetto in esame propone una soluzione innovativa, una struttura ricettiva nuova che raccolga gli aspetti delle strutture, analizzate in fase preliminare, già esistenti, come i resort, gli alberghi, i bed and breakfast. Un complesso che, per le volumetrie compatte e i materiali organizzati, richiama la tradizione e l’ architettura rurale locale, rivisitata in una chiave assolutamente moderna.

L’area assegnata è situata a pochi metri dal centro storico del caratteristico borgo di Melpignano, comune della provincia di Lecce, cuore della zona salentina. Il lotto, dunque, assume una posizione assolutamente strategica, essendo vicino alle località balneari più famose e importanti, quali Gallipoli e Otranto, e alle bellezze artistiche in stile barocco della città di Lecce. La campagna salentina, con ulivi, palme, fichi d’india e arbusti, costituisce lo sfondo perfetto.

Dopo aver analizzato il luogo, si sono raccolte informazioni riguardanti la tradizione e l’architettura del posto, fondamentali per la realizzazione del progetto. Sono state prese in esame le caratteristiche strutture abitative presenti sul territorio, come le pajare, le masserie, le costruzioni a secco, le tipiche case a corte, concentrandosi sulla funzione, sulla composizione e sui materiali. In particolare è stato interessante, ai fini del progetto, analizzare come si è evoluto il fenomeno della casa a corte dalle sue origini ai giorni nostri e come viene rivisitato e riproposto nelle architetture contemporanee.

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L’ architetto Alvaro Siza, ad esempio, nel progetto del quartiere di Evora propone una soluzione per la zona degli appartamenti interamente basata sul concetto della corte. Soluzione molto interessante che è stata ripresa nella realizzazione della country house.

Sono stati analizzati, inoltre, i materiali caratteristici ed il concetto di ecosostenibilita’. Uno degli obiettivi della tesi, infatti, è la realizzazione di una progetto ecosostenibile. Una struttura che sia realizzata con materiali naturali( vetro, pietra, legno) e faccia attenzione al risparmio energetico; che abbia una composizione eco-biocompatibile e sfrutti fonti di energia rinnovabili. Notevole interesse hanno suscitato i progetti realizzati da Bart Conterio, architetto leccese che opera nel settore dell’ edilizia sostenibile.

Parlando di materiali naturali, particolare attenzione si è data alle risorse locali principali: la pietra leccese e la pietra viva. La prima, morbida e facilmente lavorabile, è utilizzata per rivestimenti e la si ritrova in molte opere architettoniche leccesi. La seconda, più dura e compatta, viene riproposta nei basamenti di strade e piazze, nei rivestimenti e nei muri a secco.

Dopo un’ analisi accurata, quindi, si è passati alla progettazione.

In riferimento alla posizione del lotto in esame, situato nelle vicinanze della strada statale S.S. 16 Adriatica, si è proposta la realizzazione di una rotatoria, di diametro di m 25 e composta da 4 rami, che permette di raggiungere lo sbocco della S.S. 16, l’azienda privata adiacente all’ area, la stazione presente, e la country house. Per raggiungere quest’ ultima si è prevista anche la realizzazione di un sottopasso alla linea ferroviaria. E’ stata anche progettata, infine, la sistemazione del parcheggio della stazione e del piazzale d’ ingresso alla struttura.

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Concentrandosi sulla forma allungata del lotto in esame, si è pensato di assumere un’ asse longitudinale, un viale che taglia interamente l’ area, attorno al quale si sviluppano le quattro zone del progetto.

La prima è la zona d’ ingresso, dove sono presenti i parcheggi della struttura. Superata la prima cinta muraria, vi è la zona degli appartamenti, ubicati su entrambi i lati del viale. Si è prevista la realizzazione di due tipologie di appartamenti, caratterizzati dalla presenza della corte interna o del porticato esterno. Ogni appartamento è situato in un piccolo lotto, delimitato da muretti a secco e sistemato a prato inglese e specchi d’ acqua.

Oltrepassando la seconda cinta muraria, si entra nella zona dei servizi. Qui è ubicata la piscina comune. Una fila di palme ed un portico in legno bianco separano la piscina dal blocco centrale dei servizi.

Al piano terra della struttura centrale è prevista la realizzazione di una zona benessere, con palestra e piscina interna, e di una zona ristorazione. Il primo piano, invece, presenta un bar che si sviluppa attorno alle passerelle centrali, una zona conferenze e una zona polifunzionale. Sono presenti, inoltre, delle terrazze sistemate a prato inglese.

Superata l’ ultima cinta muraria, si arriva alla zona dello sport, caratterizzata da campi di basket e tennis. Qui è posizionato, infine, l’ ingresso secondario della struttura.

I materiali naturali( il legno bianco per il portico, le lastre di pietra nei rivestimenti, le ampie vetrate, la pietra viva nei muretti interni ed esterni) conferiscono bellezza e particolarità alla struttura. Rivisitati in chiave moderna, garantiscono il richiamo alla tradizione e all’ architettura locale, raggiungendo cosi’ gli obiettivi alla base del progetto.

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Fig 6.13 plastico relativo all’ intera struttura

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Fig 6.14 particolare del plastico riguardante l’ asse longitudinale

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Riferimenti Bibliografici

[1] Piano Regolatore Generale- Comune di Melpignano(LE).

[2] Piano Regolatore Generale- Comune di Melpignano(LE)- norme tecniche.

[3] http://www.edilia2000.it/. [4] http://www.immaginisalento.it/. [5] http://boscoloilviaggio.it/. [6] http://www.pianetahotel.it/. [7] http://www.thezeb.it/. [8] http://rcfstudio.com/.

[9] Bart Conterio- http://www.0-co2.it/.

[10] “Case a corte nel Salento”- t.wikipedia.org.

[11] Giuseppe Strappa- “case a corte”- http://w3.uniroma1.it/. [12] Quartiere Malgueira, Evora- http://www.urbanistica.unipr.it/. [13] http:// frecciadotranto.it/. [14] http:// leccenelsalento.it/. [15] http:// infogallipoli.it/. [16] http://salentorurale.altervista.org/. [17] http://www.architetturasalento.it/. [18] http://www.lapietraleccese.it/. [19] http://www.lapietraleccese.it/. [20] http://www.google.it/maps/.

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Ringraziamenti

Anni di studio. Anni di sacrificio. Anni di divertimento. Anni bellissimi ed un percorso di vita fantastico. Non è facile scrivere una sola pagina, poche righe. E forse si rischia di essere banali, superficiali.

Ma oggi, arrivato il momento, il traguardo cosi’ atteso, cosi sperato, mi guardo dietro. E so di non essere poi cosi banale nel pronunciare quella parola, quel “GRAZIE” che raccoglie un po’ tutto.

Grazie a mamma, papà e mio fratello Gianmarco. La mia famiglia. Il mio sostegno, il mio punto di forza. A loro va il mio primo pensiero e tutto il mio affetto.

Grazie ai nonni, in particolare a te nonna Pina,agli zii e ai parenti tutti.

Un ringraziamento doveroso va ai miei relatori, il prof, Taddei, il prof. Losa, il prof. Cofrancesco e la prof. Calvani, per l’ aiuto e sostegno fornitomi durante la stesura della mia tesi.

Grazie, ancora, a Giorgia e Giuseppe Marrocco per il graditissimo sostegno ricevuto durante le mie ricerche.

Ed un grazie è per tutti i miei amici, i vecchi e soprattutto i nuovi. Persone fantastiche. Persone speciali. Non avrei potuto conoscere persone migliori per vivere a fondo ogni singolo giorno di questo percorso.

Un ultimo pensiero va a nonno Giovanni. Sono assolutamente sicuro che da lassù, sarai contento e felice quanto me. Forse più di me.

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Figura

Fig. 2.1 Cartina del Salento                                            Fig. 2.2  Area di progetto
Fig. 2.3  Vista dell’ area di progetto                                    Fig. 2.4  La campagna salentina
Fig. 3.1  Legge  Regionale   3 aprile 2002                                   Fig. 3.2   Disciplinare Instart
Fig. 3.3  i  materiali naturali                         Fig. 3.4  esempio di architettura ecosostenibile
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