Il discriminante Maurizio Cornalba
23/3/2013
Siano X 1 , . . . , X n indeterminate. Consideriamo i polinomi V (X 1 , . . . , X n ) = Y
i>j
(X i − X j )
∆(X 1 , . . . , X n ) = V (X 1 , . . . , X n ) 2
Il polinomio V (X 1 , . . . , X n ) ` e chiaramente antisimmetrico. In altre parole V (X σ(1) , . . . , X σ(n) ) = (σ)V (X 1 , . . . , X n )
per ogni permutazione σ ∈ S n , dove (σ) sta per il segno di σ. Inoltre vale la seguente formula.
Lemma 1 (determinante di Vandermonde).
V (X 1 , . . . , X n ) = det
1 X 1 X 1 2 · · · X 1 n−1 1 X 2 X 2 2 · · · X 2 n−1
· · · ·
· · · ·
1 X n X n 2 · · · X n n−1
Dimostrazione. Nella dimostrazione indichiamo con V 0 (X 1 , . . . , X n ) il lato destro della formula da dimostrare. Ragioniamo per induzione su n. Quando n = 2 la formula ` e chiaramente valida. Per il passo induttivo consideriamo i due lati come polinomi in X 1 a coefficienti in Z[X 2 , . . . , X n ].
Entrambi hanno grado n − 1 e hanno radici X 2 , . . . , X n . Sono quindi proporzionali. D’altra parte il coefficiente di X 1 n−1 nel lato sinistro ` e (−1) n−1 V (X 2 , . . . , X n ), mentre nel lato destro ` e (−1) n−1 V 0 (X 2 , . . . , X n ). La tesi segue per ipotesi induttiva.
Dato che V ` e antisimmetrico, il suo quadrato ∆ ` e un polinomio simmetrico, e quindi ` e della forma D n (σ 1 , . . . , σ n ), dove D n ` e un polinomio a coefficienti interi nelle funzioni simmetriche elementari σ 1 , . . . , σ n . Ad esempio
∆(X 1 , X 2 ) = (X 1 − X 2 ) 2 = (X 1 + X 2 ) 2 − 4X 1 X 2 = σ 1 2 − 4σ 2
Calcolare D n , cio` e trovare l’espressione di ∆ in termini delle funzioni simmetriche elementari, non ` e immediato. Una prima osservazione ` e che il monomio massimo, rispetto all’ordinamento lessicografico dei polinomi nelle X i , che compare in ∆ ` e
X 1 2n−2 X 2 2n−4 · · · X n−1 2 =
n
Y
i=1
X i 2n−2i ,
e che compare con coefficiente 1. Quindi i monomi Q σ j i
inon compaiono in D n se il multiindice (j 1 + · · · + j n , j 2 + · · · + j n , . . . , j n ) ` e maggiore di (2n − 2, 2n − 4, . . . , 2, 0) e il monomio
n−1
Y
i=1
σ 2 i
compare con coefficiente 1. In particolare, il grado di D n ` e uguale a 2n − 2. Applichiamo queste considerazioni al calcolo di ∆ nel caso n = 3. Per quanto abbiamo osservato
∆(X 1 , X 2 , X 3 ) = σ 1 2 σ 2 2 + aσ 3 1 σ 3 + bσ 2 3 + cσ 1 σ 2 σ 3 + dσ 3 2 (1) dove a, b, c, d sono interi da determinare. Un modo per trovare questi coefficienti ` e quello di asse- gnare valori particolari agli X i e calcolare le varie funzioni simmetriche che compaiono in (1) per questi valori. Questo d` a luogo a un sistema di equazioni lineari che permette di ricavare a, b, c, d.
Scelta 1. Poniamo X 1 = 1, X 2 = −1, X 3 = 0. In questo caso σ 1 = 0, σ 2 = −1, σ 3 = 0, mentre
∆ = 4. Ne segue che b = −4.
Scelta 2. Poniamo X 1 = 1, X 2 = ζ, X 3 = ζ 2 , dove ζ ` e una radice cubica primitiva di 1. Ricordiamo che 1 + ζ + ζ 2 = 0. In questo caso σ 1 = 0, σ 2 = 0, σ 3 = 1, mentre
∆ = (1 − ζ) 2 (1 − ζ 2 ) 2 (ζ − ζ 2 ) 2 = (2 − ζ − ζ 2 ) 2 (ζ 2 + ζ − 2) = −3 3 = −27 Ne segue che d = −27.
Scelta 3. Poniamo X 1 = X 2 = 2, X 3 = −1. In questo caso σ 1 = 3, σ 2 = 0, σ 3 = −4, mentre
∆ = 0. Ne segue che a = −4.
Scelta 4. Poniamo X 1 = X 2 = X 3 = 1. In questo caso σ 1 = 3, σ 2 = 3, σ 3 = 1, mentre ∆ = 0.
Sostituendo questi valori in (1) otteniamo che 0 = 3 4 − 4 · 3 3 + 3 2 c − 4 · 3 3 − 27, cio` e che 0 = 9 − 12 + b − 12 − 3
Ne segue che c = 18.
La conclusione ` e che
∆(X 1 , X 2 , X 3 ) = σ 1 2 σ 2 2 − 4σ 1 3 σ 3 − 4σ 2 3 + 18σ 1 σ 2 σ 3 − 27σ 3 2 (2) Esercizio 1. Mostrare che
∆(X 1 , X 2 , X 3 , X 4 ) = σ 2 1 σ 2 2 σ 2 3 − 4σ 1 2 σ 2 3 σ 4 − 4σ 3 1 σ 3 3 + 18σ 1 3 σ 2 σ 3 σ 4 − 27σ 1 4 σ 4 2 − 4σ 2 3 σ 3 2 + 16σ 4 2 σ 4
+ 18σ 1 σ 2 σ 3 3 − 80σ 1 σ 2 2 σ 3 σ 4 − 6σ 2 1 σ 3 2 σ 4 + 144σ 1 2 σ 2 σ 4 2 − 27σ 4 3 + 144σ 2 σ 2 3 σ 4
− 128σ 2 2 σ 4 2 − 192σ 1 σ 3 σ 2 4 + 256σ 4 3
Una osservazione che pu` o essere utile ` e che ∆(X 1 , X 2 , X 3 , 0) = σ 2 3 ∆(X 1 , X 2 , X 3 ). Questo permette di determinare alcuni dei coefficienti nella formula per ∆(X 1 , X 2 , X 3 , X 4 ) usando la formula (2).
Sia ora A un anello commutativo, e sia P (X) = X n +
n
X
i=1
(−1) i a i X n−i = X n − a 1 X n−1 + a 2 X n−2 − · · · + (−1) n a n
un polinomio monico a coefficienti in A. Definiamo il discriminante di P come
disc(P ) = D n (a 1 , a 2 , . . . , a n ) (3) Se scriviamo P (X) = Q(X − b i ), dove i b i sono elementi di qualche sovraanello commutativo di A, gli a i sono le funzioni simmetriche elementari nei b i . In formule, a i = σ i (b 1 , . . . , b n ). Possiamo dunque scrivere
disc(P ) = ∆(b 1 , . . . , b n ) (4)
Segue da (2) che, se P = X 3 + pX + q ` e un polinomio cubico “in forma ridotta”, il discriminante di P ` e
disc(P ) = −4p 3 − 27q 2
Per un polinomio cubico monico generale Q = X 3 − a 1 X 2 + a 2 X − a 3 la (2) dice invece che disc(Q) = a 2 1 a 2 2 − 4a 3 1 a 3 + 18a 1 a 2 a 3 − 4a 3 2 − 27a 2 3 (5) Quest’ultima formula pu` o anche essere facilmente dedotta dalla precedente come segue. Osserviamo che
∆(b 1 + d, b 2 + d, . . . , b n + d) = ∆(b 1 , b 2 , . . . , b n )
per ogni d. Questo significa che per ogni polinomio monico Q di grado n si ha che disc(Q(X + d)) = disc(Q(X))
Quando Q = X 3 − a 1 X 2 + a 2 X − a 3 , scegliendo d = a 1 /3, si ha che
Q(X + d) = X 3 + (a 2 − a 2 1 /3)X + (a 1 a 2 /3 − 2a 3 1 /27 − a 3 )
Applicando a questo polinomio la formula per il discriminante di un polinomio cubico in forma ridotta si ottiene la (5). ` E notevole che si ottenga un polinomio a coefficienti interi in a, b, c mentre i coefficienti di Q(X + d) sono solo polinomi a coefficienti razionali in a, b, c.
La nozione di discriminante si estende facilmente anche a polinomi non monici. Siano Z 1 , . . . , Z n , W 1 , . . . , W n indeterminate e poniamo
Θ(Z 1 , . . . , Z n ; W 1 , . . . , W n ) = Y
i>j
(Z i W j − Z j W i )
E chiaro che `
Θ(Z 1 , . . . , Z n ; 1, . . . , 1) = ∆(Z 1 , . . . , Z n )
Per ogni sottoinsieme I ⊂ {1, . . . , n} indichiamo con CI il complementare in {1, . . . , n} e poniamo Z I = Y
i∈I
Z i
Se X ` e un’altra indeterminata,
n
Y
i=1
(W i X − Z i ) =
n
X
i=0
(−1) i τ i X n−i
dove
τ i = τ i (Z 1 , . . . , Z n ; W 1 , . . . , W n ) = X
I⊂{1,...,n}
|I|=i