ARISTIDE MAURO
BATTAGLIE
PER
^AUTARCHIA
V A R E S E
S O C I E T À E D I T R I C E
• LA STAMPA COMMERCIALE »
MILANO - Via dell'Orso, &
ARISTIDE M A U R O
B A T T A G L I E
PER
L'AUTARCHIA
B I B L I O T E C A C I V I C A - V A R E S E
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f V A R E S E :
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m a o B sm m m
IL PESO DELLE IMPORTAZIONI
D a lle s ta tis tic h e ita lia n e del com m ercio estero, si possono rile va re agevolm ente le «voci»
di m aggior peso nelle categorie di m erci im p o r
tate.
Sono le se g u e n ti: c a rn i, pollam e, pesce —
— cereali, legum i, p a ta te — semi oleosi — cotone, lana — cellulosa — legno comune — carbon fossile — p e tro lio — ro tta m i di ferro, acciaio, ghisa — ram e, n ich e lio , piom bo, stagno.
Il sem plice elenco di queste « v o c i» — che nel 1935 rappresentarono il 5 3 ,3 per cento del valore to ta le delle im p o rta zio n i — è s u f f i
ciente a porre in c h ia ra evidenza la situazion e in cui era v e n u ta a tro va rsi la N a z io n e : d i pendenza d a ll'e ste ro per l'in te g ra le soddisfaci
m ento di ta lu n i bisogni e le m e n ta ri, per il r ifo r n im e n to di com bustibile e di m a te rie p rim e es
senziali a ll'in d u s tria ; la econom ia naziona le, le esigenze della difesa, la v ita stessa della N a
zione, a lla mercè degli interessi, delle a m b i
zioni, delle cu p id ig ie straniere.
LA LEZIONE CHE GLI ITALIANI NON DIMENTICHERANNO
Il pericolo estrem o di una s iffa tta s itu a zione, si precisò il 18 novem bre 1 9 3 5 -X IV , quando — sono parole del DUCE (1) — c in - quantadue S ta ti congrega ti a Ginevra votarono le c rim in a li sanzioni economiche co n tro l'I t a lia im pegnata in E tiopia, senza a vve rtire l'o n ta del procedim ento che m e tte va sullo stesso piano l'Ita lia , m adre di c iv iltà , ed un m iscuglio di razze, a u te n tic a m e n te ed irrim e d ia b ilm e n te b a r
bare, q u a li l'A b issin ia .
La Società delle N a z io n i — ebbe a ric o r
dare in a ltra occasione il DUCE — ha o rg a n iz z a to , con m etodi d i una d ilig e n za diabolica l'in i
quo assedio contro il Popolo ita lia n o , ha te n ta to di a ffa m a re questo Popolo nella sua concreta vivente re a ltà degli u o m in i, delle donne, dei fa n c iu lli; ha cercato di spezzare il nostro sforzo m ilita re , l'opera di c iv iltà che si com piva a circa q u a ttro m ila c h ilo m e tri di d ista n za dalla M adre P atria.
La Società delle N a z io n i non vi è riu s c ita , perchè ha tro v a to di fro n te l'u n ità c o m p a tta del Popolo Ita lia n o .
L 'a rm a del ric a tto , usata con fo rtu n a in te m p i d i Governi pavidi ed in e tti, si è spezzata
(1) Le parole del DUCE, sono riportate in grassetto.
Cfr: « Scritti e discorsi di Benito Mussolini » - Edizione definitiva - Ulrico Hoepli, editore - Milano..
in iq u e sanzioni, se dim ostrarono al mondo quale blocco g ra n itic o di v o lo n tà e di energia sia l 'I t a lia fascista, servirono anche a dim ostrare la ne
cessità di conseguire l'in dipendenza econom ica senza d e lla quale la stessa a u tono m ia p o litic a della N azione è compromessa.
L 'a u to n o m ia p o litic a — sono ancora pa
role del DUCE — cioè la p ossibilità di una po
litic a estera indipendente, non si può più con
cepire senza una c o rre la tiv a ca p a cità d i a u to nom ia economica.
Ecco la lezione che nessuno d i noi d im e n tic h e rà ! (2)
ACCELERARE I TEMPI
La lezione è servita a ra ffo rz a re negli ita lia n i la decisione di accelerare i te m p i, di b ru cia re le tappe n e lla lo tta per il conseguim ento del massimo di a u ta rc h ia econom ica della N a zione.
Questa lo tta non tra e , in fa tti, o rig in e dalle sanzioni; d a lle sanzioni ha tr a tto bensì in c ita m ento per la sua a ffe rm a z io n e ed in te n s ific a zio n e : risale a ll' 11 giugno 1925-111, la decisione de! DUCE di in iz ia re la « b a tta g lia del grano >'
(2) Si rimanda il lettore al fondamentale, poderoso discorso pronunciato dal DUCE alla II Assemblea delle Corporazioni (23 marzo 1936-XIV): vi è tracciato, su grandi linee, quello che sarà domani il panorama della Nazione dal punto di vista dell’economia.
del pone s tra n ie ro ; è del 2 4 dicem bre 1 9 2 8 -V II, la Legge M ussolini sulla b o n ific a inte g ra le che fornisce i m ezzi e fissa le d ire ttiv e e le mète d e lla « b a tta g lia della palude » che va anche considerata come la premessa necessaria per il conseguim ento d e ll'in d ip e n d e n za a lim e n ta re ed in d u stria le della N azione. E' del 28 lu g lio 1935- X I I I , la legge is titu tiv a d e lla A zie n d a Carboni Ita lia n i, A .C a .l., a ttra ve rso la cui a ttiv ità l 'I t a lia ha fin a lm e n te il suo carbone; è del 31 o tto b re
1 9 3 5 -X IV — per c ita re ancora una d a ta — la co stitu zio n e d e ll'E n te N a z io n a le della M oda che persegue lo scopo di fa vo rire la a ffe rm a zio n e d e lla moda ita lia n a .
L’ALTO MONITO DEL DUCE
L A D IS C IP L IN A A U T A R C H IC A RISPON
DE PER L 'IT A L IA A L L A NECESSITA', A L L A LO G IC A, A L L A G IU S T IZ IA .
I PRODUTTORI ED I C O N S U M A TO R I DEB BONO Q U IN D I PORRE O G N I LORO SFORZO PER IL R A G G IU N G IM E N T O DEL M A S S IM O D i A U T A R C H IA .
G LI IT A L IA N I DEBBONO FARSI U N A M E N T A L IT À ' A U T A R C H IC A , A N Z I DEBBONO VIVERE IN TE N S A M E N T E N E LLA M IS T IC A DELLA A U T A R C H IA .
UN POPOLO IN MARCIA
Il Popolo ita lia n o ha ra cco lto l'a lto m o
nito. S p iritu a lm e n te m o b ilita to a g li o rd in i del DUCE — capo, a n im a to re e c o n d o ttie ro — p ro cede senza soste, nè e s ita zio n i, verso le nuove m ète: lib e ra re l'Ita lia , nella m isura più larga possibile, d a lla servitù econom ica straniera.
In ogni settore della econom ia nazionale, è un fervore di s tu d i, di ricerche, di esperim enti, di re a liz z a z io n i: si redim e la te rra , re s titu e n dola a lle opere feconde del lavoro, si avviano nuove c o ltu re , si scoprono nuove m a te rie p r i
me, si fa b b rica n o nuovi p ro d o tti, si creano nuovi c e n tri in d u s tria li, si arricchiscono di nuovi m ezzi i tr a f f ic i, si creano nuovi is titu ti.
Di questa lo tta per il conseguim ento del massimo di a u ta rc h ia econom ica della N azione
— presupposto necessario e g a ra n zia fo n d a m e n ta le della sua indipendenza p o litic a e della sua potenza — di questa b a tta g lia per assicurare la v ita , l'a vve n ire e la potenza di quel gran Popolo che è il Popolo ita lia n o , coglierem o, nelle pagine che seguono, alcuni aspetti.
ASPETTI DELLA LOTTA PER L ' A U T A R C H I A
N ELL'AG RICO LTU RA
E N E L L 'IN D U S T R IA
LA BATTAGLIA DELLA PALUDE
L'opera di b o n ific a , cosi come venne con
cepita d a l DUCE, che ne fissò le d ire ttiv e e le m ète e ne assicurò i m ezzi, va svolgendosi da o ltre un decennio, org a n ica e possente in tu tte le regioni d 'Ita lia .
Opera massima è la redenzione d e ll'A g ro p o n tin o e rom ano (3). Qui è s ta to co m p iu to in appena un decennio quello che fu invano te n ta to d u ra n te v e n ti secoli.
C 'era tr a l'I t a lia ce n tra le e quella m e ri
dionale una lacuna, e dal p u n to di vista della a g ric o ltu ra e dal p u n to di vista della popola
zione.
Questo vuoto è colm o. Là dove non v iv e vano che pochi p a sto ri, oggi vivono 6 0 .0 0 0 a b i
ta n ti, t u t t i c o n ta d in i, t u t t i fe d e li a lla te rra . Si era ancora a lle prim e tappe d e lla bo
n ific a d e ll'A g ro ed il DUCE g ià annun ciava al popolo di C a p ita n a ta : quando avrem o condotto in n a n z i fin o a lla m èta la resurrezione d e ll'A g ro p o n tin o nel quale è im pegna to l'o nore e la vo
lo n tà del Regime, il Governo fascista concen
tre rà i m ezzi s u ffic ie n ti per rendere sempre più fe r tile e fecondo i l vostro T avoliere.
(3' Inaugurata Pomezia, il 29 ottobre 1939-XVIH, l'opera gigantesca può considerarsi ultimata.
La b o n ific a fog g ia n a è oggi in corso, come sono in corso di lavoro le b o n ifich e is tria n a e friu la n a che con le a ltre m in o ri, m a non meno im p o rta n ti, aum entera nno lo spazio di c u i il Popolo ita lia n o ha sempre immenso bisogno.
La M o s tra delle b o n ifich e , in a u g u ra ta dal DUCE il 2 2 dicem bre 1 9 3 8 -X V II, ricorrendo il decennale d e lla Legge M ussolini sulla b o n ifica in te g ra le , o ltre a c o s titu ire una precisa docu
m entazione della im ponenza d e ll' opera com p iu ta e dei ris u lta ti ra g g iu n ti, ha d im o s tra to il c o n trib u to p o rta to d a ll' opera di b o n ific a a lla b a tta g lia per I' a u ta rc h ia econom ica della N a zione.
La b o n ific a in te g ra le , restituendo al lavoro te rre rim aste per secoli s te rili od in o s p ita li, ha a p p o rta to , in f a t t i, a lla econom ia ita lia n a nuovi c o n trib u ti di risorse agricole, zootecniche, m i
n erarie ed in d u s tria li; ha ric h ia m a to il lavora
to re a lla te rra ed ha reso possibile il sorgere di nuove c ittà e di nuovi c e n tri a g rico li ed indu
s tria li.
N e ll'A g ro p o n tin o e rom ano, redento sol
ta n to d a lla v o lo n tà eroica del Fascismo, è s ta ta is titu ita una nuova p ro v in c ia : L itto r ia ; e sono s ta ti c re a ti cinque nuovi C om uni (4 ): L itto ria ,
(4) Littoria venne inaugurata dal DUCE il 18 dicem
bre 1932-XI; in quella occasione il DUCE con * la esat
tezza che è nel costume del Fascismo » precisò le date di inaugurazione dei nuovi Comuni di Sabaudia (15 aprile 1934-XII) e di Pontinia (28 dicembre 1935-XIV).
Aprilia venne inaugurata il 29 ottobre 1937-XVI, ed il 25 aprile 1938-XV1, venne fondato il V Comune dell’Agro:
Pomezia.
Sabaudia, P ontinia , A p rilia , Pomezia. E sui cam p i, resi fecondi, dopo v e n ti secoli di abbandono e di m o rte , già da a lcu n i a n n i, in iz ia ta dal DUCE, si rip e te — s o tto il sole di lu g lio — la gioconda fa tic a d e lla tre b b ia tu ra (5).
In Sardegna, M ussolinia — il ce n tro a g ri
colo cre a to dal Fascismo su vaste distese di sab
bie im p ro d u ttiv e — va già fam osa per i suoi g ia rd in i; F e rtilia — il nuovo Com une cre a to dal Regime in una d e lle regioni p iù s te rili — g ià parte cip a a lla b a tta g lia del grano e n e ll'ln g le - siente, su te rre n o di recente b o n ific a , è sorto il più giovane Com une d 'I t a lia : C arbonio, che ha nel nome la sua orig in e , il suo co m p ito ed il suo destino.
In Is tria , nella b o n ific a ta valle del C a r
pano, è sorto, per volere del DUCE, il p rim o cen
tro ca rb o n ife ro ita lia n o : A rs ia ; ed a T o rre di Z u in o (F riu li) sulla te rra fin o al 1937 coperta da acque s ta g n a n ti, è sorto il p rim o grande cen
tro d i produzione ita lia n a di cellulosa d a lla c a n na comune.
E' ancora l'opera di b o n ific a che ha reso possibile il sorgere a C apua del grande zucche
r ific io delia b o n ific a del V o ltu rn o , nella zona di M accarese del grande s ta b ilim e n to per la lavo
razione del sorgo zuccherino; sulla piana di San- (5) E’ dall’alto di una trebbiatrice che 11 4 luglio 1938-XVI, ad Aprilia, il DUCE ebbe a dare la più fiera smentita alle imbelli speculazioni dell’antifascismo in
ternazionale ridottosi a sperare su una crisi granaria italiana.
ta e u fe m ia Lam ezia del p rim o zu c c h e rific io ca
labrese ed, in ogni regione d 'Ita lia , il sorgere di ta n te opere di cui si g lo ria l'epoca di M us
solini.
L'im ponenza dell'opera co m p iu ta (6 ), in d i
ca ta d a lla estensione del te rrito rio di b o n ific a , d a lle m ig lia ia di c h ilo m e tri di canali di scolo e di irrig a z io n e , di a rg in a tu re , di strade, di acque
d o tti, d a lle decine di m ig lia ia di case coloniche e di fa b b ric a ti accessori, si riassume nelle se
g u e n ti c ifre : dal 1870 al 1° lu g lio 1 9 3 8 -X V I, sono s ta te eseguite opere di b o n ific a e di m ig lio ram ento per l'a m m o n ta re di L. 11 m ilia rd i e 735 m ilio n i; di questi so lta n to 7 4 2 m ilio n i r i cadono nel periodo p re -fa scista ; circa 11 m ilia rd i nell'E ra fascista (7).
LA BATTAGLIA DEL GRANO (8>
La m èta che il Duce a d d itò a g li a g ric o lto ri ita lia n i, è n o ta : raggiungere una produzione na
zionale m edia di o tta n ta m ilio n i di q u in ta li di (6) All’opera di bonifica e di miglioramento fondia
rio apporta potente contributo la « molto benemerita » Opera Nazionale Combattenti, la quale svolge opera di colonizzazione mediante il dissodamento dei terreni In
colti, la loro sistemazione agricola, la costituzione di unità poderali con le relative case coloniche che con
cede a famiglie di contadini, scelti tra ex combattenti col concorso del Commissariato per le migrazioni e la
colonizzazione inteina.
(7) Cfr.: » La Bonifica integrale nel decennale della legge Mussolini » di S. E. Giuseppe Tassinari.
(8) Col nome di « Battaglia del grano » viene desi
gnata tutta una serie di provvedimenti diretti a soste-
fru m e n to , q u a n ti a ttu a lm e n te ne occorrono per il consumo, senza aum entare la su p e rficie d e s ti
n a ta a ta le co ltu ra .
La b a tta g lia si co m b a tte dal 1925-1 I I ; le a rm i sono quelle in d ica te dal DUCE ai V è liti:
d ilig e n te preparazione del te rre n o , sem enti e le t
te , semina a righe ovunque sia possibile, conci m o zio n i n a tu ra li e ch im ich e secondo le in d ic a zio n i dei tecnici.
Con lavori ben c o n d o tti, con concim azioni a b b o n d a n ti, con l'im p ie g o di sem enti e le tte , si sono ra g g iu n te a lte produzioni u n ita rie e si è riu s c iti a lim ita re e, in ta lu n i casi, a n e u tra liz zare, i danni a p p o rta ti da sic c ità insistenti e da geli eccezionali, in a n n a te p a rtico la rm e n te avverse.
M e n tre l'in d u s tria ch im ica ita lia n a è a n d a ta a ttre zza n d o si per potere sopperire a ll'a c - cresciuto fabbisogno nazionale di fe rtiliz z a n ti, la Scienza ha cre a to delle v a rie tà e le tte di fr u m e n to (9) m ira b ili p ro d o tti di incrocio e di selezione che consentono, se accom pagnate da una buona tecnica c o ltu ra le , a lti rendim enti p e rfin o in zone di collina.
nere i prezzi del prodotto, ad agevolare ai produttori l’acquisto dei mezzi di produzione, a diffondere razio
nali norme colturali, ad incoraggiare l’applicazione di perfezionamenti tecnici, a stimolare l’ emulazione tra gli agricoltori. Al raggiungimento di questi ultimi scopi, apportano contributo decisivo gli annuali Concorsi, pro
vinciali e nazionali, per la vittoria del grano.
(9) Con Legge 28 aprile 1938-XVI, n. 546, venne isti tuito il Registro nazionale delle varietà elette di fru
mento e vennero dettate norme per la diffusione della coltivazione delle varietà stesse.
Da una produzione m edia di circa 54 m i
lioni di q u in ta li o tte n u ta nel q uinqu ennio 1921- 1925, si è p e rvenuti, negli anni 1937 e 1938, ad una produzione di o ltre 8 0 m ilio n i di q u in ta li di fru m e n to (1 0 ); si prevede che anche il raccolto g ra n a rio del 1939 raggiungerà la c ifra dei due anni precedenti.
Si è ra g g iu n to — si ripetono parole del DUCE — ciò che fin o a ie ri sembrava un sogno o un p ro d ig io : la te rra ita lia n a che dà il parte a t u t t i g li ita lia n i!
C onsolidata la v itto r ia cerealicola attra ve rso una produzione trie n n a le di o ltre 80 m ilio n i di q u in ta li di fru m e n to , o tte n u ta in condizio ni s ta g io n a li decisam ente sfavorevoli, g li a g ric o lto ri
ita lia n i in d iriz z a n o ora i loro s fo rzi concordi al ra g g iu n g im e n to di una produzione di 85 m ilio n i di q u in ta li quale sarà rich ie sta d a ll'a u m e n to di popolazione. Perciò la b a tta g lia del grano con
tin u a e su di essa si fa perno per muovere verso le massime produzioni tu tta l'a g ric o ltu ra ita lia n a .
(10) Nel 1937, di quintali 80.633.570 e nel 1938 di q.li 80.917.810. In questa ultima annata le più alte produ
zioni granarie per ettaro vennero raggiunte in una zona di bonifica della Campania, col frumento « Edda » (quin
tali 71,20 per ettaro), in provincia di Ravenna col « Da
miano Chiesa» (q.li 67.61), in provincia di Verona (q.li 63.83), in provincia di Cuneo (q.li 63.11), in provincia di Brescia (q.li 62.53), sempre con la varietà « Damiano Chiesa ».
PER ASSICURARE AGLI ITALIANI IL FABBISOGNO DI CARNI
Per assicurare l'in dipendenza n e ll'a lim e n ta zio n e carnea, è necessario aum entare la pro
duzione delle ca rn i di circa un m ilio n e di q u in t a li; problem a complesso, la cui soluzione è le
g a ta a quella di a ltr i problem i tr a cui, p re m in e n ti, quello foraggero e quello tecnico-econom ico.
L'azione del Regime, o ltre che ad a tte n u a re la situ a zio n e di disagio v e rific a ta s i in conse
guenza d e lla crisi foraggera (1 1 ), è s ta ta p a r
tic o la rm e n te riv o lta a fa vo rire una m aggiore d iffu s io n e degli erbai, specialm ente n e ll'Ita lia m eridionale, al m ig lio ra m e n to dei p ra ti e dei pascoli, nonché ad agevolare la costruzione di silo da fo ra g g io (12).
Fondam entale im p o rta n za assumono, in questo cam po, le opere di irrig a zio n e a ttu a te ed in corso di a ttu a z io n e . Fra queste u ltim e , m e rita n o speciale rilie vo le due grandiose opere
(11) Molte sono state le misure adottate dal Governo Nazionale per attenuare siffatta situazione di disagio:
riduzione delle tariffe ferroviarie per il trasporto di mangimi; importazione, in esenzione di dazio, di un considerevole quantitativo di melasso di canna; confe
rimento alla Federazione Consorzi Agrari di tutta la cru
sca prodotta dai ruolini per la distribuzione a prezzo equo agli agricoltori; concessione del contributo del 40 % sul costo di costruzione degli impianti per la prepara
zione di mangimi composti, ecc.
(12) Con R. D. L. 23 marzo 1937-XV, n. 949 venne data facoltà al Ministero dell’Agricoltura e Foreste di concedere speciali contributi per agevolare la costru
zione e l’attrezzamento di magazzini e di silo per fo
raggi.
v o lu te dal DUCE: lo s fru tta m e n to delle acque del Lago M aggiore e la regolazione d e ll'A dige, del T a rta ro Canal Bianco e del Lago di . Garda. La p rim a opera sarà p o rta ta a term ine e n tro il 1941 e consentirà — o ltre la pro d u zione di circa 2 0 0 .0 0 0 Kw -ora annui di energia e le ttric a — di irrig a re e di integrare le irrig a zio n i esistenti su circa 4 0 .0 0 0 e tta ri di terreno;
la seconda, o ltre a sollevare d a lla m inaccia delle piene estesi te rrito ri redenti d a ll'o p e ra di bo
n ific a , consentirà di estendere, m ig lio ra re e com pletare la irrig a z io n e su circa 2 0 0 .0 0 0 et
ta ri di terreno nelle provincie di M a n to va , V e rona e Rovigo.
V a anche rile v a ta — tr a le m o lte in iz ia tiv e re a lizza te per c o n trib u ire a lla soluzione del. p ro blem a foraggero — la in iz ia tiv a della Federa
zione Ita lia n a dei Consorzi A g ra ri che ha por
ta to a lla co stitu zio n e di una e ffic ie n te a ttr e z z a tu ra per la preparazione di m angim i che, già nel 1940, p o trà d is trib u ire o ltre un m ilio n e di q u in ta li di a lim e n ti co n ce n tra ti (13).
C ontem poraneam ente è s ta ta in te n s ific a ta l'a ttiv ità d ire tta a ll'in c re m e n to ed al m ig lio ra m ento del p a trim o n io zootecnico naziona le (14).
(13) Sono sorti stabilimenti a Barletta, Roma, Ca
gliari e Catania; impianti minori a Pavia, Lodi, Ver
celli e Novara ed altri ne sorgeranno col precipuo in
tento di conservare i sottoprodotti della macinazione e di miscelarli con criteri razionali per formare mangimi
completi.
(14) Si va perfezionando ed accelerando, soprattutto per i bovini, il lavoro imperniato sui « nuclei di alleva
mento » ai fini della creazione di razze elette, mediante
Intensa è s ta ta l'a ttiv ità del Regime anche nei p a rtic o la ri se tto ri della c o n ig lic o ltu ra e della p o llic o ltu ra (1 5 ). T ra s fo rm a ti i pollai p ro vin cia li in C entri ed in Osservatori a v ic o li; is titu iti, nei c e n tri ru ra li, pollai e conig lie re di sezione presso le sezioni Massaie ru ra li e O pera N a zio n a le Do polavoro; in d iv id u a ti, a ttra ve rso o p p o rtu n i con
corsi, i m ig lio ri alle va m e n ti p riv a ti, si sono e f fe ttu a te larghe d is trib u z io n i di m a te ria le avi colo e cunicolo e le tto (1 6 ), realizzand o così un vasto program m a di azione concreta per l'in crem ento della produzione avicola e per la in te n sifica zio n e e la d iffu s io n e d e ll'a lle va m e n to del c o n ig lio (17).
la cui conservazione e diffusione si renda possibile so
stituire gradatamente l’insieme della massa a scarsa e variabile produttività. (Cfr. Circolare 322 del 27 ottobre 1938-XVI del Ministro per l’Agricoltura e Foreste).
La consistenza del patrimonio zootecnico, al marzo 1938, risultava la seguente: equini 2.019.000 (in confronto ai 2.043.000 del 1937), bovini 7.667.000 (7.235.000); suini 2.940.000 (3.206.000); ovini 9.467.000 (8.862.000); caprini 1 milione 828.000 (1.795.000),
(15) V. Legge 31 marzo 1938-XVI, n. 542, recante prov
vedimenti a favore della pollicoltura e della coniglicol
tura e R. Decreto 24 novembre 1938-XV1I, n. 1824 che detta le norme regolamentari per la sua esecuzione.
(16) Materiale prelevato dai Pollai provinciali e dagli allevamenti privati maggiormente distintisi nei concorsi di deposizione uova. La distribuzione venne effettuata dall’Istituto di zoologia della R. Università di Bologna a mezzo della organizzazione delle Massaie rurali. (Cfr.
Circolare n. 287 del 23 maggio 1938-XVI del Ministero Agricoltura e Foreste). La distribuzione del materiale cunicolo venne effettuata daWIslltuto nazionale di co
niglicoltura di Alessandria al quale è affidato anche il controllo delle conigliere di sezione.
(17) La produzione cunicola che attualmente si ag
gira sui 50 milioni di capi all’anno, sarà portata a 100 milioni di capi.
PER L’AUTARCHIA NEL SETTORE DELLA PESCA
L'a zio n e a u ta rc h ic a , in questo im p o rta n te settore a lim e n ta re , non m ira so lta n to al ra g g iu n g im e n to di una produzione che copra l'a t tu a le fabbisogno (1 8 ), m a anche a fa r fro n te ad un auspicato increm ento nel consumo che è,
in Ita lia , estrem am ente basso (19).
N um erose provvidenze disposte dal DUCE (20) hanno p o rta to nuovo in c ita m e n to al p ro g redire di questo im p o rta n tissim o settore della econom ia nazionale. La costruzione di flo ttig lie pescherecce (21) prosegue conform em ente al
(18) Si calcola che manchino circa 900.000 quintali annui -per coprire il fabbisogno del consumo diretto interno e della industria conserviera.
(19) Il consumo annuo medio di pesce è in Italia di circa Kg. 6,5 per abitante di cui Kg. 3,6 di pesce fresco.
(20) Da ricordarsi — tra le molte altre — l’abolizione di dazi comunali, l’ordinamento dei mercati, la con
cessione di premi alle iniziative tendenti a migliorare i sistemi di distribuzione del prodotto, i provvedimenti dirett i favorire lo sviluppo del naviglio peschereccio (v. R. D. L. 31 dicembre 1936-XV, n. 2411); le agevola
zioni fiscali accordate per lo sviluppo della pesca (v.
R. D. L. 17 maggio 1938-XVI, n. 834); il contributo nel pagamento degli interessi per operazioni di credito stipulate per la costruzione, in cantieri nazionali, di nuove navi e galleggianti per la pesca o per il tra
sporto dei prodotti della pesca, nonché per il miglio
ramento del naviglio esistente destinato al predetto uso (v. R. D. L. 24 novembre 1938-XVII, n. 2094).
(21) Il censimento eseguito il 10 maggio 1937, rilevò 29.424 ditte esercenti la pesca con 34.548 unità delle quali 1.331 a motore per una potenza complessiva di 100.000 HP. e con 7.423 uomini di equipaggio. Confron
tando queste cifre con quelle del 1922, nel quale anno la flotta italiana di motopescherecci risultava composta di 52 unità con una potenza complessiva di 870 HP. e con 350 uomini di equipaggio, si rileva agevolmente la entità dei progressi raggiunti.
vasto piano di sviluppo predisposto. Le in iz ia tiv e p riv a te , incoragg iate e sorrette d a lla vig ile cu ra del Regime, si m o ltip lic a n o e si a fferm ano.
La pesca a tla n tic a (22) costituisce orm ai una delle p rin c ip a li fo n ti di rifo rn im e n to dei nostri m ercati di consumo e della in d u stria con
serviera ita lia n a . La pesca del m e rlu zzo eser
c ita ta da flo ttig lie n a zio n a li (23) e la lavora
zione in m odernissim i s ta b ilim e n ti (2 4 ), con
sente già di coprire p a rte del fabbisogno di q u e sto popolare consumo.
La vecchia e gloriosa pesca costiera ha rag g iu n to notevole sviluppo. F lo ttig lie di pesche
recci sono sta te a ttre z z a te per le gra n d i bat tu te nel M editerrane o.
Intensa c o n tin u a a svolgersi l'opera di ri- popolam ento delle acque in te rn e da p a rte dei Regi S ta b ilim e n ti Ittio g e n ic i e vasta è l'azione che l'E n te per la P iscicoltura A g ric o la di V e r
ce lli svolge per la in te n sifica zio n e della ca rp i- c o ltu ra in risaia.
f22) La pesca italiana nell’Atlantico — nella zona compresa tra le isole Canarie e la costa d ’Airica fino a Capo Bianco — viene esercitata con ritmo costante e regolare dalle flottiglie della Compagnia Generale della Grande Pesca-Genepesca, della Industria Pesca Atlantica e della Società An. Pesca e Reti Italiane (S.A.P.R.I.).
(23) Viene esercitata nei mari di Terranova, Islan
da, Groelandia, Spitzberg dalla Genepesca, dalla S.A.
P.R.I. e dalla Società Merluzzo Italiano, Meritai.
(24) Esistono in Italia stabilimenti di seccagione, attrezzati con moderno macchinario, che già nel 1935 trasformarono in baccalà 175.000 quintali di merluzzo importato allo stato greggio.
Il piano predisposto per il 1940 è s ta to già re a liz z a to , sia per q u a n to riguarda le u n ità della f lo tta peschereccia, sia per q u a n to rig u a rd a il p ro d o tto della pesca che ha già ra g g iu n to i due m ilio n i e duecen tom ila q u in ta li co n tro il m ilio n e e m ezzo di q u in ta li del 1935.
L’AZIONE AUTARCHICA
NEL SETTORE DEGLI OLII E DEI GRASSI
A conclusione delle sedute della C om m is
sione Suprema per l'A u ta rc h ia (2 5 ), il DUCE, riassumendo il program m a e le d ire ttiv e per il fu tu ro svolgim ento dei p ia n i a u ta rc h ic i, ebbe, tr a l'a ltro , a d ic h ia ra re : nel cam po del fa b b i
sogno a lim e n ta re v i sono due voci d e fic ita rie : ca rn i e grassi. I g ra n d i c a n a li di irrig a zio n e p ro g e tta ti e che saranno c o s tru iti e n tro un q uinqu ennio e l'o liv ic o ltu ra m e tro p o lita n a con la c o ltu ra dei te r r ito r i im p e ria li risolveranno il p rim o ed il secondo problem a.
Si è accennato a ll'Im p o rta n z a del problem a del conseguim ento della a u ta rc h ia nel settore della a lim e n ta zio n e carnea; per s o tto lin e a re quella dei grassi, basta ricordare che il fa b b i
sogno a lim e n ta re di questi u ltim i è v a lu ta to in circa cinque m ilio n i di q u in ta li annui e quello in d u stria le in circa due m ilio n i di q u in ta li. Per coprire il fabbisogno a lim e n ta re devono essere
(25) 1° novembre 1938-XVII.
grassi; per coprire il fabbisogno industriale, se ne devono im p o rta re circ a un m ilio n e e m ezzo (26).
Il problem a del conseguim ento d e ll'a u ta r chia, nel settore dei grassi a n im a li, sarà n a tu ra l
m ente riso lto u n ita m e n te a q u e llo delle carni.
Per q u a n to riguarda, invece, g li o lii com m esti
b ili, l'in dipendenza sarà ra g g iu n ta a ttra ve rso la estensione, il p otenzia m ento ed il più intenso e razionale s fru tta m e n to della o liv ic o ltu ra n a z io nale. Che sia possibile increm entare il p ro d o tto , lo hanno d im o s tra to i progressi ra g g iu n ti nella o liv ic o ltu ra nelle p rovincie di Livorno e di Pe
ru g ia , progressi conseguiti m ed ia n te l'a p p lic a zione di p a rtic o la ri norme di p o ta tu ra sussidiate da concim azioni e da cure c o ltu ra li a p p ro p ria te che hanno p o rta to a lla duplica zione ed in q u a l
che caso a lla trip lic a z io n e del p ro d o tto , o ltre che ad un e q u ilib rio della produzione nel tem po (27).
T ra i num erosi provvedim en ti del Regime, vanno ric o rd a ti il concorso naziona le a prem io per l'in cre m e n to d e lla produzione d e ll'o liv o , la g a ra naziona le per la ric o s titu z io n e ed il rin g io va n im e n to degli o liv e ti (2 8 ), lo sta n zia m e n to di (26) Cfr. « L’attività industriale nella relazione della Giunta generale del bilancio » in: Sindacato e Corpo- razione - aprile 1938-XVI.
(27) Cfr. Circolare n. 113 del 7 aprile 1936-X1V, del Ministro per l’Agricoltura e Foreste.
(28) Cfr. R. D. !.. 25 agosto 1938-XVI, li. 1442 recante provvedimenti per l’olivicoltura e la circolare n. 320 del 22 ottobre 1938-XVI del Ministro per l’ Agricoltura e Foreste.
fo n d i per incoraggiare la tra sfo rm a zio n e delle zone ad o liv a s tro ; le provvidenze te n d e n ti a fa v o rire l'a zio n e co n tro i parassiti d e ll'o livo .
Per q u a n to rig u a rd a la produzione di olio da semi (2 9 ), si è estesa la c o ltiva zio n e della p ia n ta del ricin o e sono in a tto provvedim enti ed in iz ia tiv e per la produzione di o lio dai semi di cotone, di tabacco, di girasole; nel m entre si m o ltip lic a n o le esperienze per a cclim a ta re in Ita lia una legum inosa somala contenente una percentua le notevole di o lio , si è o rg a n izza ta , su basi in d u s tria li, a ttra ve rso un apposito con
sorzio, la ra c c o lta , in Sardegna, delle drupe di lentisco per la estrazione di olio.
N ei te rrito ri d e ll'Im p e ro sono g ià a v via ti i lavori di c o ltiv a z io n e e di s fru tta m e n to (30) e si prevede, per i prossimi a n n i, una produ
zione di o lio da semi s u ffic ie n te a co p rire il fabbisogno locale ed, in seguito, a co n trib u ire in m isura notevole a q u e llo nazionale.
(29) Alla disciplina ed all’ incremento della produ
zione di semi oleosi sovraintende la Associazione Na
zionale Coltivatori Piante Erbacee Oleaginose (A.N.C.
P.E.O.), alla quale è demandato anche il compito di assistere i coltivatori nella esplicazione di tutta la loro attività produttiva (v. R. Decreto 10 aprile 1936-XIV, n. 859 che concede il riconoscimento giuridico e ne ap
prova lo statuto).
(30) i.a Compagnia Italiana semi c frutti oleosi, dal luglio 1938 ha in attività gli impianti di Dessiè e di Il ar ar.
PER L’AUTARCHIA NEL SETTORE DEI TESSILI
Produrre in Ita lia le fib re tessili necessarie al consumo, poteva ritenersi m èta irra g g iu n g i
b ile : di fro n te ad un fabbisogno di 285 m ilio n i di c h ilo g ra m m i, la produzione ita lia n a si a g g i
rava, in fa tti, sui 150 m ilio n i di c h ilo g ra m m i di fib re dei q u a li circa la m e tà di canapa.
M a il problem a è s ta to a ffr o n ta to d a lla scienza, d a lla tecnica e d a ll'in g e g n o ita lia n o ed a vvia to ad in te g ra le soluzione.
La g e n ia lità ita lia n a degli sp e rim e n ta to ri e degli in d u s tria li — si com piacque constatare il DUCE — ha trio n fa to ed ha trio n fa to la fede sotto lo s tim o lo del dovere naziona le e della necessità.
La M o stra del tessile naziona le, o rg a n iz za ta in Roma dal P a rtito , ha do cu m e n ta to , nel modo più b rilla n te , le vaste re a lizza zio n i ra g g iu n te d a ll'in d u s tria tessile ita lia n a .
M e n tre , a ttra ve rso l'opera d ell'E N T E PER IL COTONE D E LL'A F R IC A IT A L IA N A (31) viene d is c ip lin a ta , sviluppa ta e v a lo riz z a ta la produzione del cotone n e ll'Im p e ro (3 2 ), si in-
(31) Ente di diritto pubblico, con sede in Roma, costituito con R. D. Legge 7 ottobre 1937-XV, n. 2.513.
(32) Al fine di prevenire ed evitare gli inconvenienti che si potrebbero determinare ove le iniziative singole si svolgessero senza disciplina e senza controllo, la Confederazione Nazionale Fascista degli Industriali ha promosso la costituzione di numerose Compagnie aventi
te r r ific a la produzione di questa fib ra in I t a lia (3 3 ), in E ritrea ed in Somalia. M a la pro d u zione ita lia n a che ha ra g g iu n to nel 1938 i nove m ilio n i e m ezzo di c h ilo g ra m m i e la produzione e ritre a e somala che si a g g ira sui due m ilio n i di c h ilo g ra m m i, coprono una percentuale m i
nim a del consumo in te rn o di cotone. A l cotone p e rta n to si vanno sostituendo — n e ll'in d u s tria
— fib re n a z io n a li: canapa co to n iz z a ta , fiocco di raion, ecc. (34).
N e l 1937 la percentuale complessiva di fib re n a zio n a li im piegate nei m a n u fa tti occor
re n ti al consum o in te rn o raggiunse il 5 2 per cento (3 5 ); p o trà raggiungere, nel 1941, il 61 per cento.
per oggetto di contribuire al potenziamento economico dell’ Impero. Nel settore dei tessili sono da ricordare:
la Compagnia per il cotone d’Etiopia e la Compagnia per le libre tessili vegetali d'Etiopia.
(33) La superfìcie destinata alla coltivazione del co
tone in Italia che nel 1935 era di 3.700 ettari, ha rag
giunto, nel 1938 i 36.700 ettari; la produzione di fibra è passata da 8000 a 95.000 quintali.
(34) A disciplinare l’attività in questo importante settore provvede VIstituto cotoniero italiano al quale sono demandati anche i compiti di agevolare, coordi
nare ed, occorrendo, assumere l’approvvigionamento delle materie prime; di acquistare la quantità di ma
teria prima di produzione nazionale (cotone e succe
danei) da miscelare alla materia prima importata, di proporzionare la produzione dei filati alla possibilità di assorbimento dei mercati, di regolare le condizioni di vendita e di pagamento dei Alati stessi (v. R. Decreto Legge 3 marzo 1934, n. 291 - lì. D. 29 marzo 1934. n. 512 - lì. D. L. 9 marzo 1936, n. 625 - R. D. 18 maggio 1936, n. 1095).
(35) In questa percentuale, oltre la canapa, entrano in misura rilevante le fibre tessili artificiali.
La canapa ita lia n a (3 6 ), la m ig lio re del m ondo, ha tro v a to nuove vaste a p p lic a z io n i: la canapa fiocco, la canapa verde, la stoppa di canapa trovano largo im piego n e ll'in d u s tria co
to n ie ra e n e ll'in d u s tria della ju ta .
Si è estesa la c o ltu ra del lino (3 7 ): dai 3 .2 0 0 e tta ri d e s tin a ti a questa c o ltu ra nel 1935, si è passati ai 6 .7 0 0 e tta ri, nel 1938. Le im p o rta zio n i sono state con te n u te con un più largo im piego di canapa.
Dopo due secoli di abbandono, è s ta ta r i presa in Piem onte, nelle M a rch e e p a rtic o la r
m ente in L ib ia la c o ltiva zio n e d e lla ra m ia la cui fib ra , resistente a ll'u s u ra ed a lla la va tu ra , si presta a lla produzione di tessuti fin i.
E' s ta to in te n s ific a to lo s fru tta m e n to in d u s tria le della g in e stra da cui si ricava una fib ra che può s o s titu ire la ju ta e che, s fila c c ia ta , pre
senta c a ra tte ris tic h e interm edie tra il cotone e la seta.
E' s ta ta in iz ia ta la produzione del gelso
lino, fib ra ric a v a ta dai ra m e tti del gelso.
(36) La superficie destinata alla coltivazione della canapa in Italia era, nel 1935, di 67.500 ettari; nel 1938 raggiunse i 90.900 ettari. La produzione di canapa (tiglio) passò dai 664.000 quintali del 1935 al milione e 86 mila quintali nel 1938.
(37) La produzione di lino (tiglio) fu, nel 1935, di 16.000 quintali; nel 1938 di 36.000 quintali.
E' in v ia di realizza zio n e un vasto pro
gram m a di m ig lio ra m e n to (38) e di aum ento della produzione d e lla lana (39).
L 'in d u s tria laniera che doveva im p o rta re i q u a ttro q u in ti della lana necessaria a coprire il fabbisogno naziona le, ha rice vu to decisivo c o n trib u to d a lle fib re tessili a r tific ia li, in p a r ti
colare da quelle a tip o laniero, quale il « la n i
ta l » la cui produzione, in iz ia ta nel 1935, ha ra g g iu n to notevoli sviluppi.
N e lla riu n io n e del 14 m arzo 19 3 9 - X V II, il C o m ita to In te rm in is te ria le per l'A u ta rc h ia (40) conferm ò l'a ccordo per le fo rn itu re a ll'in d u s tria laniera di 4 .7 5 0 .0 0 0 c h ilo g ra m m i di « la n ita l » da im piegarsi n e ll'in d u s tria fin o a tu tto il 30 g iu g n o 1940 e di 2 .3 0 0 .0 0 0 c h ili di « c isa lfa » da im piegarsi fin o a tu tto il 1939. Nuovo im -
(38) Vanno rilevate le iniziative delle Confederazioni degli Agricoltori e degli Industriali lanieri che hanno destinate somme cospicue al miglioramento del patri
monio ovino e provveduto all’acquisto ed alla distri
buzione ai piccoli e medi armentari di un rilevante numero di arieti miglioratori.
(39) Anche nell’A.O.I. sono in corso di attuazione iniziative per migliorare il patrimonio ovino mediante l’acclimatazione di razze da lana importate. Vi apporta contributo notevole la Compagnia italiana studi ed alle
vamenti zootecnici.
(40) Costituito con R. Decreto Legge 9 gennaio 1939- XVII, n. 32, ha lo scopo di conseguire un più efficace e diretto coordinamento nell’esame dei problemi attinenti all’autarchia economica della Nazione e nella prepara
zione dei relativi provvedimenti legislativi. Le riunioni vengono presiedute dal DUCE; ad esse prendono parte, oltre i membri che costituiscono di diritto il Comitato, gli esperti nelle materie poste all’ordine del giorno.
Viene così realizzata la assoluta ed immediata unità di comando nel campo economico-corporativo per la
piena realizzazione dell’autarchia.
pulso sarà d a to — per volere del DUCE — a lla u tiliz z a z io n e di questo p ro d o tto squisitam ente autarchico.
La produzione di fib re tessili a r tific ia li, alle q u a li sp e tta il co m p ito di assicurare l'in d ip e n denza d e lla nostra in d u stria tessile dai m ercati esteri fo rn ito ri di m a te ria p rim a (4 1 ), ha com p iu ti progressi g ra n d io si: dai 72 m ilio n i di c h i
logram m i del 1935 e dai 9 2 m ilio n i del 1936 è passata ai 124 m ilio n i di c h ilo g ra m m i del 1937 ed a 126.514.075 nel 1938. Concorrono a form are q u e s t'u ltim o c ifra il raion per 4 6 m i
lioni di c h ili e le fib re co rte (fiocco) per circa 7 6 m ilio n i, produzione che rappresenta circ a il 75 per cento della c a p a cità p ro d u ttiv a degli im p ia n ti esistenti ai q u a li, e n tro il 1939, si a g g iu n gerà il nuovo im p ia n to della Snia-Viscosa a V a - redo che sarà capace di una produzione g io rn a liera di 5 0 .0 0 0 c h ilo g ra m m i di fiocco e di o ltre
10.000 c h ilo g ra m m i di raion a superiori c a ra t
te ris tic h e (42).
G li im p o rta n ti progressi te cn ici re a liz z a ti d a lla in d u stria delle fib re tessili a r tific ia li, stanno tra sfo rm a n d o questi p ro d o tti da elem enti in te g ra tiv i in elem enti basici d e ll'in d u s tria tes-
(41) Nel 1938 una massa di 80-85 milioni di chilo-
f
rammi di fibre artificiali venne messa a disposizione elle industrie tessili italiane.(42) Cfr. Relazione del Consiglio di Amministrazione della SNIA-Viscosa sul bilancio al 31 dicembre 1938-XVII.
sile nazionale, consolidando sempre più l'a p p o rto decisivo a ll'a u ta rc h ia tessile ed a lla b i
lancia v a lu ta ria del Paese (43).
PER L’AUTARCHIA
NEL SETTORE DELLA CELLULOSA
Si calcola ad un m ilio n e e m ezzo di q u in ta li la cellulosa im p ie g a ta in Ita lia nella fa b bricazione della c a rta ed a quasi a ltre tta n to quella im piegata nella produzione delle fib re tessili a r tific ia li. Il consumo di questa m a te ria p rim a — che fin o a pochi anni or sono era quasi tu tta c o s titu ita da cellulosa di im portazion e — è in co n tin u o aum ento.
A lla II Assemblea delle C orporazioni — 23 M a rz o 1 9 3 6 -X IV — il DUCE aveva p re a n n u n c ia to : non abbiam o fin o ad oggi, ma avremo fra non m o lto tem po, la cellulosa naziona le. E già a lla II riu n io n e della Commissione Suprema per l'A u ta rc h ia — 13 O tto b re 1 9 3 8 -X V I — poteva annun ciare: anche p rim a del 1942 noi produr
remo un m ilio n e e m ezzo di q u in ta li di cellulosa per ca rta e più di seicentom ila q u in ta li di cel-
(43) A promuovere e<l a valorizzare ogni iniziativa ed ogni ricerca intesa a migliorare ed accrescere la pro
duzione di fibre tessili nazionali, sia naturali che arti
ficiali, ed a collaborare alla attuazione dei provvedi
menti e delle direttive delle Corporazioni interessate per tutto quanto si riferisce alla produzione di fibre tessili nazionali ed alla loro trasformazione, 6 chiamato l'Ente del tessile nazionale, costituito con R. Decreto Legge 28 aprile 1937-XV. n. 1057.
luiosa per uso tessile; dobbiam o fin d'o ra pre
p a ra rc i per un u lte rio re balzo e p u n ta re sui q u a t
tro m ilio n i di q u in ta li. —
Il m iracolo — se m ira co lo può chiam arsi il ris u lta to d e llo sforzo concorde della scienza, d e lla te cn ica , di tu tte le fo rze vive della N a
zione, s p iritu a lm e n te m o b ilita te agli o rd in i del DUCE — va compiendosi giorno per giorno, s o tto i nostri occhi. I provvedim enti del Governo fascista l'h a n n o reso possibile; l'opera della C on
federazione degli A g ric o lto ri, del C o m ita to n a zionale forestale, della M iliz ia fo re sta le , vi ha d a to ta n g ib ile a p porto; vi ha potente m e nte con
tr ib u ito l'a zio n e dell'E N TE N A Z IO N A L E PER L A CELLULOSA E LA C A R TA (44) che ha p rin c ip a lm e n te lo scopo di prom uovere lo svi
luppo della produzione della cellulosa in Ita lia da m a te rie prim e naziona li.
Dopo g li s ta b ilim e n ti di M a n to v a , di T o l
m ezzo, di Rom agnano Sesia che lavorano le gnam e, è sorto a Foggia il p rim o s ta b ilim e n to per la produzione d e lla cellulosa e della c a rta da
(44) Costituito con Legge 13 giugno 1935-X1II, n. 1453.
ha per ¡scopo di promuovere lo sviluppo della produ
zione della cellulosa in Italia; di adottare provvedimenti atti ad agevolare la produzione e l’impiego di materie prime nazionali e coloniali per la cellulosa; di curare la disciplina della produzione nazionale della cellulosa e della distribuzione di quella importata tra le cate
gorie consumatrici, nonché la disciplina della produ
zione e della vendita della carta con particolare ri
guardo a determinate produzioni e determinati con
sumi; di provvedere in modo permanente alla cono
scenza dello stato dell’ industria della cellulosa e dì quella della carta.
p a g lia di grano, per in iz ia tiv a d e ll'Is titu to Po
lig ra fic o che si è reso così indipendente d a ll'e stero per il fabbisogno di c a rta per i servizi dello Stato.
A lt r i s ta b ilim e n ti sono s o rti a N a p o li, per l'e stra zio n e della cellulosa d a llo sparto libico, a Cuneo per la estrazione dal legno di castagno, a C h ie ti, a Capua, a F inal di Reno (F errara), a R evere-O stiglia per la estrazione della cellulosa d a lla p a g lia di grano, di riso e da a ltre m a te rie
prim e n a zio n a li.
Per la produzione della cellulosa nobile, per tessili a r tific ia li, è sorto (45) il grandioso im p ia n to di T o rre di Z u in o che la estrae d a lla canna g e n tile . Questo s ta b ilim e n to che si può annoverare tr a i più grandiosi d 'Ita lia e forse del mondo, venne in a u g u ra to dal DUCE il 21 Settem bre 1 9 3 8 -X V I, ed è a ttre z z a to anche per la u tiliz z a z io n e di a ltre p ia n te a n n u a li, quali steli di g ra n o tu rco e paglia di grano.
Nuove società si sono c o s titu ite per la p ro duzione di cellulosa da m a te rie prim e agricole a ciclo annuale.
^ (45) l’ er iniziativa della SNIA-Viscosa e della So
cietà Anonima Agricola Industriale per la produzione italiana di cellulosa. « Cellital »; ente, quest’ultimo, sorto dalla fusione della Società Anonima Bonifiche Torre di Zuino con la Soc. An. Bonifiche del Friuli (Decreto 23 novembre 1937-XVI del Ministero Grazia e Giustizia).
PER L’AUTARCHÌA NEL SETTORE SIDERURGICO
Il DUCE, nel suo discorso a lla l l i Assem blea delle C orporazioni — 15 M a g g io 193 7 -X V
— ebbe a segnalare a g li in d u s tria li siderurgici la assoluta necessità di sganciare l'in d u s tria d a lla dipendenza predom inante dei ro tta m i di im portazion e. Una siderurgia — : Egli ebbe ad am m onire — che lavora per il cin q u a n ta per cento sui ro tta m i a ltru i, è una siderurgia a r t i
ficiosa, che può mancare ai suoi scopi proprio nel m om ento più necessario.
Da a llo ra , un nuovo in d iriz z o è s ta to im presso a lla siderurgia ita lia n a c h ia m a ta a fa re assegnamento s o p ra ttu tto sulle risorse n a zio n a li.
M e n tre , a ttra ve rso l'ENTE D IS T R IB U Z IO NE R O T T A M I (4 6 ), si è provveduto a d is c ip li
nare l'a cq u isto e la d is trib u z io n e tra le d itte p ro d u ttric i di fe rro e di acciaio dei ro tta m i e della ghisa necessari a lla loro in d u stria (47),
(46) Costituito con R. Decreto Legge 28 giugno 1938- XVI, n. 1116, ha per scopo l’acquisto dei rottami di ferro e di acciaio e della ghisa necessari per la produzione siderurgica, per la produzione di ghi6a sintetica, di ferro-leghe, nonché per lavorazioni siderurgiche acces
sorie; la assegnazione fra le ditte, che fanno parte del
l’Ente, dei rottami di ferro e di acciaio e della ghisa acquistati, in relazione ai loro fabbisogni; il controllo della distribuzione del rottame riutilizzabile che si renda comunque disponibile in Italia.
(47) Le assegnazioni vengono effettuate a norma del R. Decreto Legge 28 giugno 1938-XVI, n. 1117, (attua
zione del piano autarchico della Siderurgia) convertito, con modificazioni, nella Legge 19 gennaio 1939-XV1I, n. 190. 1 provvedimenti, approvati dal Consiglio dei
si è in te n s ific a ta la produzione in te rn a di m i
nerali di fe rro (48). N a tu ra lm e n te la più elevata q u o ta di m inerale è fo rn ita d a ll'Is o la d'E lba;
poi dalle m in ie re di Cogne, della N u rra , di V a l- daspra, d e lla V a l di Sole (T rento) e da a ltre .
N e l fervore di in iz ia tiv e te n d e n ti ad accre
scere la produzione di m in e ra li di fe rro , non si sono tra scu ra te le sabbie fe rrife re del lito ra le del Lazio, da Fogliano a C ivita ve cch ia (4 9 ), e del lito ra le di M a rg h e rita di Savoia.
Intense si svolgono in ta n to le ricerche (50) nelle zone degli scisti d e ll'Is o la d'E lba, nei pressi di T o lfa nel Lazio, in V a l T ro m p ia , nella a lta C arnia, in C a la b ria , in Toscana, in Sardegna, per d e te rm in a re la consistenza di eventua li masse di m in e ra li di fe rro non a ffio ra n ti e di nuovi g ia c im e n ti, ricerche che vengono estese anche nelle zone dove è prevedibile l'esistenza di g ia c im e n ti im p o rta n ti, anche se di m in e ra li poveri.
Ministri del 3 ottobre 1939-XVII, prescrivono l'obbligo della denuncia dei rottami di ferro da parte di tutti coloro che ne siano detentori per quantitativi superiori ai 500 chilogrammi.
(48) La produzione di minerali di ferro è passata dalle tonn. 551.454 del 1935, alle 990.043 tonn. del 1938.
(49) Le concessioni di sfruttamento sono state affi
date alla « Cogne » ed alla « Terni »; alla prima appar
tengono gli impianti semi industriali di Nettuno, visi
tati dal DUCE il 15 luglio 1938-XVI.
(50) Il programma di ricerche viene realizzato dalla
« Fìnsider » e dalla Società Nazionale « Cogne », confor
memente alla decisione del Comitato Interministeriale per l’Autarchia (riunione del 7 febbraio 1939-XVII).
La fu n z io n e di propulsore per una intensa a ttiv ità nella ricerca dei m in e ra li fe rro si, è s ta ta a ttr ib u ita a lla SO CIETA' F IN A N Z IA R IA SIDE
RURG ICA « FINSIDER » il grande organism o fin a n z ia rio cre a to a llo scopo di prom uovere e coordinare le a ttiv ità riv o lte a lla sollecita rea
lizza zio n e delle d ire ttiv e corporative nel campo d e lla siderurgia (51). A lla « Finsider » fanno capo le due grandi società n a zio n a li — la Uva e la Società Ita lia n a A ccia ie rie di C orniglian o
— ch ia m a te ad assumere il co m p ito di a ttr e z zare l'in d u s tria siderurgica ita lia n a secondo le d ire ttiv e a u ta rc h ic h e (52). A lla S.I.A.C . è stato a ffid a to il com pito di rea lizza re il nuovo centro di siderurgia in te g ra le (partendo cioè dal m in e rale) che sta sorgendo nella grande Genova (53).
Intense procedono le ricerche di m in e ra li di fe rro nelle te rre d e ll'Im p e ro ed in A lb a n ia : le ricerche e ffe ttu a te in A .O .I. hanno p o rta to al rin ve n im e n to di im p o rta n ti g ia c im e n ti di m in e rale in Som alia, n e ll'a lto G iuba, nella zona di (51) Creazione della « Finsider », è la Società Mine
raria Siderurgica costituita il 25 gennaio 1939-XVI1, per l’esercizio dell’industria dei minerali e materiali fer
rosi. Per provvedere alle relative ricerche, è stata co stituita la Società Ricerche Minerali Ferrosi « Rimifer ».
(52) Cfr.: Relazione del Consiglio di Amministrazione della « Ilva » sul bilancio al 31 dicembre 1938-XV1I.
(53) La produzione italiana di ghisa fu, nel 1935, di 633.383 tonnellate; raggiunse, nel 1938, le 864.536 ton
nellate. La produzione di ferro e di acciaio fu, negli anni predetti, rispettivamente di 2.330.000 e di 2.377.466 tonnellate.
G im m a (5 4 ); le ricerche fin o ra e ffe ttu a te in A l
bania hanno a c c e rta ta la esistenza nei pressi del Lago di O crida di un bacino fe rrife ro di n o te vo lissim a im p o rta n za , sì che è s ta to possibile con
cretare, secondo g li o rd in i del DUCE, il re la tivo piano di s fru tta m e n to che prevede, tr a l'a ltro , una produzione da un m ilio n e ad un m ilione e m ezzo di to n n e lla te di m inerale e n tro il 28 O t
to b re 1941- X IX ed una produzione superiore negli anni successivi (55).
L’AZIONE AUTARCHICA NEL SETTORE DEI MINERALI METALLICI
L'a zio n e a u ta rch ica , in questo im p o rta n tis sim o se tto re dell'econom ia naziona le, è rivo lta a re a lizza re la inte g ra le v a lo rizza zio n e di tu tte
le risorse del sottosuolo ita lia n o .
A questa v a lo rizza zio n e app o rta c o n trib u to decisivo l'A Z IE N D A M IN E R A L I M E T A L L IC I IT A L IA N I - A .M .M .I. (5 6 ), a cui è s ta to a f f i d a to il co m p ito di prom uovere la ricerca e la c o ltiva zio n e nel Regno dei g ia c im e n ti di m in e ra li m e ta llic i e di provvedere a lla u tiliz z a z io n e , (54) Dalla Relazione del Sottosegretario aU’Africa llaliana, al DUCE; ottobre 1939.
(55) Dal Rapporto del Sottosegretario per gli Affari Albanesi, al DUCE; ottobre 1939.
(56) Ente di diritto pubblico, con personalità giuri
dica e gestione autonoma, con sede in Roma, costituito con II. Decreto Legge 6 gennaio 1936-X1V, n. 44; con R. Decreto 14 ottobre 1937-XV, ne venne approvato lo statuto.
a lla d is trib u z io n e ed al com m ercio dei m in e ra li stessi. L 'A .M .M .I. ha in d iriz z a ta la p ropria a t tiv ità a lla ricerca ed a lla c o ltiva zio n e di quei g ia c im e n ti di m in e ra li che, pur presentando g rande interesse per l'econom ia e la difesa del Paese, sono s ta ti tra s c u ra ti d a ll'in d u s tria p r i
v a ta per d ife tto di convenienza econom ica (5 7 );
in p a rtic o la r modo a lla c o ltiva zio n e ed al t r a t ta m e n to di m in e ra li di stagno, n ich e lio , cobalto, ram e, a n tim o n io , manganese, oro.
D a lle m in ie re di M o n te M a n n u , in Sarde
gna, e da quelle di M o n te V a le rio in C am piglio M a rittim a , vennero e s tra tte 4 .0 3 4 to n n e lla te di m in e ra le di stagno nel 1936 e tonn. 5 .6 7 8 nel
1937 (58).
La produzione di m in e ra li di n ich e lio e di c o b a lto che nel 1936 era irrile v a n te (tre to n n e lla te ), raggiunse nel 1938 le 13.421 to n nellate.
La produzione di m in e ra li di ram e che nel 1936 fu di 675 to n n e lla te , raggiunse nel 1938 le 2 2 .7 0 0 to n n e lla te (59).
(57) Cfr. Relazione dell’Ufficio Miniere del Ministero delle Corporazioni, in « Sindacato e Corporazione », aprile 1937-XV.
(58) La produzione di stagno, da minerale, fu nel 193S di 2.750 quintali.
(59) La produzione di rame di prima fusione in pani, che nel 1933 era di sole 120 tonnellate e nel 1935 di 360 tonnellate, raggiunse nel 1938 le 2.963 tonnellate.
Benché siano state rinvenute cospicue masse di mi
nerale di rame nella miniera di Sa Duchessa in Domu-
E' sta ta raddoppiata la produzione di m i
nerale di a n tim o n io : 2 .5 6 3 to n n e lla te di m in e rale nel 1935; 5.139 to n n e lla te nel 1938.
E' s ta ta q u in tu p lic a ta , nello stesso periodo di tem po, la produzione di m in e ra le di m anga
nese: d a lle 9.127 to n n e lla te del 1935 si è pas
sati, nel 1938, a 4 8 .2 9 2 to n n . di m inerale (60).
Quasi q u a d ru p lica ta è sta ta la produzione di m in e ra li di o ro : 8.660 to n n e lla te nel 1935;
32.087 to n n e lla te nel 1938 (61).
O ltre a lle ricerche, l'A .M .M .I. provvede al tra tta m e n to m e ta llu rg ic o dei m in e ra li: ha c o s titu ito la SOCIETA' IM P IA N T I M IN E R A R I col co m p ito di svolgere un program m a di s tu dio dei più a d a tti m etodi di tra tta m e n to e — con il concorso del C onsiglio N a zio n a le delle Ricerche — ha is titu ito un ce n tro di s tu d i; ha in o ltre c o s titu ito im p o rta n ti Società ed ha as
sunto il c o n tro llo di a ltre .
snovas (Cagliari) e siano siale accertate manifestazioni di minerali cupriferi a Torpé (Nuoro) ed in Valle di Susa, la produzione di rame metallico non potrà mai coprire il fabbisogno nazionale. 1,’autarchia sarà peral
tro conseguita sia sostituendo, in taluni impieghi, il rame con l'alluminio e lo zinco, sia riducendo il con
sumo dei prodotti cupriferi destinati all’agricoltura. Si calcola, in proposito, che l’adozione di un nuovo anti
crittogamico autarchico farebbe risparmiare annualmen
te dalle 20 alle 25 mila tonnellate di rame.
(60) La produzione di manganese metallo che nel 1935 fu di 6 tonn., raggiunse, nel 1938, la 53 tonnellate.
(61) Nel 1935 vennero ricavati da minerali Kg. 90 di oro in lingotti; nel 1938 la produzione fu, in Italia, di 156 Kg.
La produzione nazionale di m in e ra li di piom bo e di zinco ha ra g g iu n to — nel 1938
— risp e ttiva m e n te le 67.493 e le 2 0 0 .8 4 8 to n n e lla te , co n tro le 3 9 .9 3 4 e le 144.122 to n n e l
late e s tra tte nel 1935 (62).
Col nuovo im p ia n to di produzione di zinco e le ttro litic o di M a rg h e ra , l'a u ta rc h ia è ra g g iu n ta per questo m e ta llo ; per il piom bo, resta assicu
ra ta dai program m i in corso.
La produzione di b a u x ite che nel 1935 aveva ra g g iu n to le 170.064 to n n e lla te , è sa lita , nel 1938, a 360.837 to n n e lla te (63).
Un notevole progresso, si è a vu to anche nella produzione di magnesio (6 4 ), rite n u to , come l'a llu m in io , il m e ta llo dell'avvenire.
(62) Nel 1935 la produzione di piombo da minerale fu di 36.175 tonnellate e quella di zinco, sempre da mi
nerale, di 26.368. Nel 1938 la produzione raggiunse le 44.031 tonnellate di piombo e le 33.63-4 tonnellate di zinco.
Tra i provvedimenti intesi a favorire l'incremento della produzione di minerali di piombo e di zinco, vanno ricordati: l’istituzione per la durata di 1 0 anni, a partire dal 1° gennaio 1938-XVI, di contributi integra
tivi del prezzo del minerale di zinco esportato; l’istitu
zione, con sede in Roma, di un Ente di diritto pubblico denominato Ufficio Metalli Nazionali avente per ¡scopo il controllo della vendita all’interno del piombo e dello zinco, lo sviluppo ed il coordinamento della esportazio
ne dei metalli di zinco e la liquidazione ed il pagamento dei contributi integrativi ai produttori-esportatori.
(63) La produzione italiana di alluminio fu di 13.776 tonnellate nel 1935; di 25.767 tonnellate nel 1938. La pro
duzione di questo metallo, squisitamente autarchico, che nel 1940 raggiungerà le 40.000 tonnellate, sarà ulterior
mente aumentata in applicazione del nuovo programma fissato dalla -Commissione Interministeriale per l’Au
tarchia.
(64) La produzione di magnesio metallo, inesistente negli anni anteriori al 1937, raggiunse, nel 1938, le 73
N e ll'Im p e ro , lo s fru tta m e n to dei g ia c i
m e n ti p la tin ife ri di Jubdo e di Kopé dà un p ro d o tto che si avvia a coprire in te g ra lm e n te il fabbisogno nazionale. La produzione d ell'oro segna un notevole, costante increm ento. E' stato in iz ia to lo s fru tta m e n to dei g ia c im e n ti di m i
n e ra li di stagno di Bender Cassim, in Somalia.
Sono s ta ti rin v e n u ti notevoli a ffio ra m e n ti di m inerale c u p rife ro in E ritrea e nel G alla Si- dam a (65).
V i svolgono p ro fic u a a ttiv ità l'A Z IE N D A M IN IE R E A F R IC A O R IEN TALE - A .M .A .O . (66), la C O M P A G N IA M IN E R A R IA E TIO P IC A - Co.
M i. N a. che ha esteso le ricerche a ll'o ro , allo stagno, al ram e, e, recentem ente, al piom bo ed al fe rro , ed alcune Società (6 7 ), con speciale rig u a rd o a ll'o ro e al p la tin o .
tonnellate. Entro il 1940 saranno portati a termine — da parte delle società interessate: Cogne, Società italia na del magnesio, Montecatini — gli impianti a suo tempo autorizzati per la potenzialità produttiva prcor- dinata di questo metallo. Lo si ricava, per via elettro
litica, dalla dolomia, roccia di cui si hanno disponibilità pressoché illimitate. Lo sfruttamento di questa roccia è. recentissimo. (Cfr.: L'industria dell’Italia Fascista - Anno XVII. Confederazione Fascista degli Industriali).
f65) Dalla Relazione di S. E. il Sottosegretario al- 1 Africa Italiana al DUCE, ottobre 1939-XVII.
(66) Costituita con R. D. L. 30 novembre 1936-X1V, n. 2331, l’Azienda è autorizzata ad effettuare ricerche minerarie, ad esercitare la coltivazione dei giacimenti, a rilevare imprese e concessioni minerarie, ad interve
nire per migliorare l'organizzazione tecnica ed aumen
tare l’efficienza produttiva di quelle di cui fosse ritenuto conveniente non assumere, nè sospendere l’attività.
(67) La Società Anonima per Imprese Etiopiche (S.A.P.I.E), la Società Mineraria Ilalo-Tedesca (S.M.I.T), la (M.A.E.S.I.A) Miniere Aurifere Eritrea Società Ano
nima Italiana, la S.A.M.A.I.O.. la /'russo ed altre società.
A c o n trib u ire in m isura notevole a ll'a u ta r c h ia nel settore dei m in e ra li m e ta llic i, è d e s ti
n a ta l'A lb a n ia : sono s ta te a cce rta te fin o ra o ltre 5 0 0 .0 0 0 to n n e lla te di m inerale di crom o e tu tto fa ritenere che le ricerche in corso abbiano a dare buoni r is u lta ti; è s ta ta a cce rta ta una massa di circa 5 m ilio n i di to n n e lla te di p ir iti cu p rife re e sono sta te in iz ia te ricerche di c a lc o p iriti, r i cerche che hanno d a to fin o ra ris u lta ti estrem a- m ente interessanti in q u a n to vi si è riscontrato un tenore di rame superiore al 10 per cento (68).
Operano in questo se tto re la M o n te c a tin i ed il G ruppo Parodi D e lfin o ; per q u a n to riguarda le ricerche, la co ltiva zio n e dei g ia cim e n ti e la u t i
lizzazione del m inerale di crom o, vi provvede d ire tta m e n te l'A .M .M .I.
L’AZIONE AUTARCHICA NEL SETTORE DEI COMBUSTIBILI FOSSILI
L 'a ttiv ità a u ta rc h ic a , in questo settore, m ira a raggiungere, e n tro il 1942 una p ro d u zione annua di q u a ttro m ilio n i di to n n e lla te di carbone, a ll'in c irc a un terzo, cioè, d e ll'a ttu a le consumo to ta le annuo.
A lla realizza zio n e delle d ire ttiv e del DUCE in questo settore, è riv o lta l'a t t iv it à che in Istria ed in Sardegna, va svolgendo l'A Z IE N D A C AR BONI IT A L IA N I A .C a .l. (69).
(68) Dal rapporto al DUCE del Sottosegretario agli Affari Albanesi, ottobre 1939-XVII.
(69) Vedi nota 100.