Si parla di noi Rubrica
PIEMONTECONOMIA.IT 09/11/2020 IL GRUPPO EBANO ADERISCE AL PROGETTO "WELFARE PER LE IMPRESE" DI...
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Economia locale Rubrica
39 La Stampa - Ed. Novara 10/11/2020 ALL'ASTA IL MAGLIFICIO DI BORGOMANERO LE OFFERTE PARTONO DA 176 MILA EURO
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15 Corriere di Torino (Corriere della Sera) 10/11/2020 VOGLIAZZI, L'IMPRENDITORE DEL GUSTO CHE HA CONQUISTATO I GOLOSI NEL MONDO (F.Rullo)
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56 La Stampa - Ed. Torino 10/11/2020 COVID, L'EFFETTO ZONA ROSSA PESA A TORINO, BIELLA E VCO (C.Luise)
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1 Corriere di Torino (Corriere della Sera) 10/11/2020 VALE 13 MILIARDI IL RECOVERY PLAN DEL PIEMONTE (A.Rinaldi) 7 1 La Repubblica - Ed. Torino 10/11/2020 SULL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE TUTTI PRONTI AD ACCELERARE
(J.Ricca)
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Economia nazionale Rubrica
1 Il Sole 24 Ore 10/11/2020 BONOMI: "CHIEDIAMO AL GOVERNO SCELTE CORAGGIOSE PER IL
FUTURO" (N.Picchio)
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1 Il Sole 24 Ore 10/11/2020 RISTORI BIS, LO STOP A IVA E RITENUTE PIU' LARGO NELLE ZONE IN SEMI LOCKDOWN (M.Mobili/G.Trovati)
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7 Il Sole 24 Ore 10/11/2020 BANKITALIA: CON LA CRISI LE AZIENDE TAGLIANO GLI
INVESTIMENTI (C.Mar.)
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23 La Repubblica 10/11/2020 LA MANOVRA FANTASMA ADESSO VA RISCRITTA SI RISCHIA PIU'
DEFICIT (R.Petrini)
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22 La Stampa 10/11/2020 IL GOVERNO ALZA LO SCUDO ANTI-SCALATE BLINDATE LE
AUTOSTRADE E GLI INTERPORTI (G.Paolucci/F.Spini)
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1 Il Messaggero 10/11/2020 L'IPOTESI DI NATALE CON IL LOCKDOWN RISCHIA DI COSTARE
ALL'ITALIA 110 MILIARDI (F.Bisozzi)
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19 Il Messaggero 10/11/2020 BILANCIO UE E RECOVERY FUND IN FRENATA L'UNGHERIA DI
ORBAN SI METTE DI TRAVERSO (A.Pollio Salimbeni)
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1 Avvenire 10/11/2020 Int. a E.Amendola: AMENDOLA: FONDI UE CONTRO LA
POVERTA' (M.Iasevoli)
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1 Primo Piano Banche 10/11/2020 SCENARIO BANCHE E RISPARMIO GESTITO 27
Prime pagine Rubrica
1 Il Sole 24 Ore 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 33
1 Corriere della Sera 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 34
1 La Repubblica 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 35
1 La Stampa 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 36
1 Il Giornale 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 37
1 Il Fatto Quotidiano 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 38
1 Corriere di Torino (Corriere della Sera) 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 39
1 La Repubblica - Ed. Torino 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 40
39 La Stampa - Ed. Torino 10/11/2020 PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 10 NOVEMBRE 2020 41
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata Data Titolo Pag.
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Data Pagina Foglio
10-11-2020 LA STAMPA 39
NOVARA-VCO
IL PREZZO E' CROLLATO
All'asta il Maglificio di Borgomanero Le offerte partono da 176 mila euro
Va all'asta a prezzo di saldo lo stori- co Maglificio di Borgomanero. Lo stabilimento verrà assegnato con la procedura telematica senza incan- to martedì 17 novembre, a un prez- zo di partenza irrisorio, 235 mila euro; verranno però accettate offer- te a partire da 176.250 euro. Ilvalo- re di stima del complesso industria- le di via Curti è di un milione 175 mila e 950 euro, ma la crisi da Co- vid ha fatto letteralmente crollare il mercato immobiliare e i prezzi, co- sì l'immobile si può acquistare a un ottavo del suo valore iniziale. L'edi- ficio è situato su tre piani, oltre a un piano interrato, su un'area dalla su- perficie complessiva di duemila e 100 metri quadrati, di cui 1.800 co- perti. Lo stabile comprende locali adibiti a magazzino, laboratorio, of- ficina, stireria, lavanderia, spaccio, saletta, bagni, gli uffici, il magazzi- no e la sala d'attesa, i locali adibiti ad archivio e quelli utilizzati come magazzino. Il Maglificio di Borgo- manero era stata una delle aziende storiche della città, dichiarata falli- ta il 3 febbraio 2015. La fabbrica era stata fondata nel 1927, quando due imprenditori borgomaneresi, Godio ed Erbetta, che erano emi- grati in Argentina, erano tornati in patria e avevano aperto in via Curti uno stabilimento per la produzione di «maglieria elastica e irrestringibi- le di pregio». L'azienda aveva dato lavoro sino a 120 addetti, e la ma- glieria intima di sua produzione era esportata in tutta Europa ed era considerata tra le migliori per quali- tà. Dopo il 2000, la concorrenza low cost delle aziende asiatiche ha rivoluzionato i mercati e determi- nato il ridimensionamento dell'a- zienda. Nel 2011 i dipendenti era- no rimasti 21 ed era stato tentato un ultimo rilancio col progetto di vendere la produzione in una set- tantina di centri commerciali spe- cializzati in tutto il mondo, in parti- colar modo inAsia.
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Quotidiano
Economia locale Pag. 4
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10-11-2020
CORRIERE TORINO 15
I ricordi delle persone che ci hanno appena lasciato scritti dalle firme del Corriere Torino
Donne e uomini noti oppure no ma sempre insostituibili per i familiari, gli amici e la gente del loro quartiere
Vercelli
Vogliazzi, l'imprenditore del gusto
che ha conquistato i golosi nel mondo
di Floriana Rullo
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Quotidiano
Economia locale Pag. 5
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10-11-2020 LA STAMPA 56
TORINO
~~k~,nnr.in e Wna\L9pLe imprese piemontesi: pesano stop ai negozi di abbigliamento, calo dei consumi e turismo ko Confindustria, Unioncamere e Confapi: difficile tenere il passo, le regole cambiano di continuo
Covid, l'effetto zona rossa pesa a Torino, Biella e Veo
IL CASO
CLAUDIALUISE
1 presto per avere dati consolidati sull'effetto della seconda ondata J di Covid in Piemonte ma i timori più forti si iniziano a concentrare su alcune province.
La zona rossa colpisce alcune fi- liere e ne risparmia altre. La pri- ma è Biella, dove il distretto tes- sile, complice il blocco dei nego- zi di abbigliamento e il calo dei consumi, rischia perdite sostan- ziose. «In questo momento, a prescindere da lockdown pro- duttivi, le province più colpite re- stano il biellese e poi le aree turi- stiche come il Verbano Cusio Os- sola e ovviamente Torino che in questa stagione contava su una
Ottobre e novembre storicamente sono
tra i mesi migliori per il turismo
ripresa del turismo: ottobre e no- vembre storicamente sono mesi redditizi nel capoluogo piemon- tese», commenta Luca Pignatel- li, direttore del centro studi Con- findustria.
I timori per il Verbano Cusio Ossola sono legati anche alla prossima primavera: la stagio- ne turistica non parte, è diffici- le capire come sievolveranno le cose.
«Le province che stanno ral- lentando di più sono Torino, Biella e Vco. Ma ci vuole cautela, siamo appena all'inizio. A livello internazionale l'automotive cor- re il rischio di essere rallentata anche nell'export ma con la zo- na rossa sono intere filiere che ruotano intorno ai settori chiusi che stanno avendo danni imme- diati. Il decreto Ristori non è una soluzione perché non com- pensa nemmeno tutte le perdite presenti. Non può incidere su
AL MOMENTO NON CI SIAMO MA..
VI ASPETTIAMO!
IN QUESTO TEMPO DI CHIUSURE OIIUGATE VOGUAMO RIMANERE IN CONTATTO CON VOI
PAOLO BERTOLINO SEGRETARIOGENERALE UNIONCAMERE PIEMONTE
I più colpiti sono commercianti, ristoratori e operatori del turismo: anche l'industria soffrirà
quelle future». Una visione con- fermata dal segretario generale di Unioncamere Piemonte, Pao- lo Bertolino: «I più colpiti sono commercio, turismo e ristorazio- ne. E' vero che anche la parte in- dustriale avrà ripercussioni ma temo che chi opera in questi am- biti ne uscirà con le ossa rotte.
Inoltre ci saranno impatti psico- logici sulle persone e aum ente- ranno i risparmi. Il settore agroalimentare, invece, è anti- ciclico. Le province di Cuneo e Alessandria saranno più resi- lienti. Cuneo ha un tessuto pro- duttivo molto differenziato e in momenti di crisi riesce a bi- lanciare meglio», spiega Berto- lino. Il biellese, aggiunge anco- ra il presidente di Confapi, Fili- berto Martinetto, «ha una ca- renza di ordinativi per i prossi- mi mesi che lascia con il fiato so- speso. In generale il problema per le imprese, che - ci tengo a
ribadire - sono luoghi sicuri, è il continuo cambio di regole da seguire e applicare, sempre più vincolanti».
Una situazione che andrà an- cora ad aggravare quella già re- gistrata nel secondo trimestre (ultimi dati disponibili) quan- do Biella ha segnato -30,2%, seguita da Vercelli (-21,1%) e dal Verbano Cusio Ossola (-20,9%). Leggermente meno negativo il dato mostrato dalle imprese manifatturiere di No- vara (-16,0%), che conferma a metà strada grazie alla presen- za di aziende farmaceutiche e chimiche. Per Torino e Asti la contrazione produttiva si è atte- stata al -14,2% mentre, grazie alla specializzazione alimenta- re, è lievemente più attenuata l'intensità del calo riscontrato a Cuneo (-13,3%) e Alessandria (-11,2%).—
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10-11-2020
CORRIERE TORINO 1+5
Vale 13 miliardi il Recovery Plan del Piemonte
Sei macroaree di intervento, raggiunte con una lunga concertazione tra la Regione e le associazioni di categoria. II "Piano nazionale per la ripresa e la resilienza" targato Piemonte è pronto ed è stato consegnato lo scorso 5 novembre alla Conferenza Stato-Regioni:
GLI I\TERVENTI
'I'reclici ' 'ardi di proietti
per rialzarsi con il Recovery Fund
contiene 115 interventi che valgono oltre 13 miliardi, strumenti di risposta alla crisi pandemica, ma anche di accelerazione all'innovazione nei settori cultura, turismo, manifattura e di protezione dell'ambiente.
a pagina 5
S
ei macroaree di inter- vento, raggiunte con una lunga concerta- zione tra la Regione e le associazioni di cate- goria e che in parte riprendo- no i contenuti del «Riparti Piemonte» stilato dalla giunta Cirio a febbraio, prima dell'ar- rivo della tempesta Covid-19.Il «Piano nazionale per la ri- presa e la resilienza» targato Piemonte è pronto ed è stato consegnato lo scorso 5 no- vembre alla Conferenza Stato- Regioni: contiene 115 inter- venti che valgono oltre 13 mi- liardi, strumenti di risposta
alla crisi pandemica, di prote- zione dell'ambiente, ma an- che di accelerazione all'inno- vazione nei settori cultura, tu- rismo, manifattura. Ora la palla passa al governo, a cui a metà gennaio spetterà la di- scussione in sede europea per ottenere la liquidità del Reco- very Fund, vale a dire — per l'Italia — 209 miliardi e per cui il Piemonte chiede il 6,2%, 13,1 miliardi appunto.
Globalizzati
«La globalizzazione subisce una importante battuta d'ar- resto. Con la pandemia devo-
L'assessore Tronzano: «Dobbiamo far fruttare saperi, storia e tecnologia, non possiamo restare indietro»
no cambiare gli schemi con- solidati. Per questo ci sarà senz'altro un backup, un si- stema di riserva europeo. Una second source rassicura la produzione è l'analisi di Andrea Tronzano, assessore regionale al Bilancio e alle At- tività produttive —. Il Pie- monte si vuol far trovare pronto e non vuole perdere l'occasione di ottenere van- taggi dal ridimensionamento della globalizzazione e dalle opportunità che derivano dalla Brexit. Per questo po- tenziamo molto queste due misure. Il Piemonte ha tutto:
dal settore estrattivo a quello
aerospaziale, dalla terra allo spazio. Dobbiamo far fruttare questo immenso insieme di saperi e di storia e di tecnolo- gia».
Produttivi
Per digitalizzare e rendere 4.o l'economia, la nostra regione chiede 736 milioni di euro. In parte (2o milioni) serviranno a completare il piano della banda ultralarga, la cui coper- tura è in ritardo di due anni.
Ma senza velocizzare la pub- blica amministrazione, anche le imprese rallentano ecco perché alla voce «digitalizza-
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CORRIERE TORINO 1+5
zione e innovazione servizi amministrativi Pa» sono se- gnati 103 milioni. Trenta mi- lioni sono per i contratti di sviluppo, ovvero per agevola- re le domande di cofinan7ia- mento di progetti di filiera presentate al Mise (iniziativa già avviata). Altri 5o milioni sono invece per favorire l'arri- vo di investimenti da parte di grandi imprese con nuovi in- sediamenti, espansioni o cen- tri di ricerca. Nel documento c'è anche una «Strategia re- gionale per l'intelligenza arti- ficiale»: «Il Politecnico ha at- tivato un corso di laurea in Robotica, un umanoide è for- mato di 8mila pezzi, mentre un'auto ne ha 13mila, se que- ste sono le premesse è chiaro che una filiera legata alla ro- botica di può creare», sostie- ne Tronzano. Sono previsti stanziamenti per il distretto orafo di Valenza e per il tessile di Biella, un contributo per il polo hi-tech Ico Valley di Ivrea e no milioni per Competence e Manufacturing center, men- tre 150 milioni sono per la
«Hydrogen valley», ovvero
l'intera catena della propul- sione pulita, dalla produzione al motore.
Connessi
Il frammentato e mal collega- to Piemonte non resta appeso alla Tav e chiede 1,3 miliardi per le infrastrutture materiali.
A cominciare da 200 milioni per il «sistema aeroportuale», ovvero un collegamento ferro- viario e veloce tra lo scalo di Caselle, quello di Levaldigi e il retroporto di Vado in Liguria.
E proseguendo coni so milio- ni per la stazione di inter- scambio porta Canavese- Monferrato tra la linea Av Mi- lano-Torino e la ferrovia Chi- vasso-Aosta; fino ai 353 milioni per la realizzazione del traforo Armo-Cantarana e collegare così Piemonte Sud e riviera Ligure di Ponente; zoo milioni per la sicurezza de ponti; per chiudere con gli 81 milioni delll'elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta e 200
milioni per il revamping delle aree industriali dismesse.
Istruiti
Più studenti, più attenti alle esigenze delle aziende e più in- ternazionali. Con 1,3 miliardi
— di cui uno solo per rifunzio- nalizzare anche con efficienta- mento energetico gli istituti scolastici piemontesi — la no- stra regione si propone di for- mare i colletti bianchi e le tute blu del futuro, in grado di gui- dare e far marciare società e imprese al passo con i mercati globali. Ecco allora 2 milioni per promuovere il diritto allo studio e abbassare l'abbando- no scolastico; i milione per lo sviluppo degli Its sul tema di- gitale in connessione con le lauree professionalizzanti.
Quaranta milioni saranno di- rottati sulla riqualificazione di adulti in età da lavoro tramite apprendistato duale e ricollo- cazione; 4,5 milioni sono per la creazione di academy auto e centri ricerca aziendali.
Verdi
La voce «Rivoluzione verde e transizione ecologica» è la
I progetti
MISSIONE CLUSTER Contallomerl - Somma -
VALORE VALORE
Digitalizzazione ed innovazione amministrativa della PA 10 € 230.250.000,00 DIGITALI2ZAZIONE
INNOVAZIONE E COMPETTTIVITIIDE4 SISTEMA PRODUTTTNO
Innovazione tecnologica, digitallzzazrone e sostegno alla competitività delle filiere strategiche (,etture agroalimentare, industriale, patrimonio culturale e turistico) nonché nel sistema
editoriale 23 E455300.000Œ0
Investimenti In Ras, tecnologie emergenti e trasferimento tecnologico 1 €3000000.00 Pnziamento ote e prora.. Pe deiP' çlstlia culturale ad€J. turismo 4 € 23.0009943 Rafforzamento del Patto per l'export e sostegno ail'intemazionalizzazione delle filiere
strategiche (settore agroalimentare industriale e turistico) 1 €4.000.000,00 Reingegnerizzazione del processi come fattore abilitante della semplificazione e
digitalizzazione dei procedimenti amministrativi 1 E 750.000,00
Completamento rete nazionale di telecomunicazione in fibra ottica E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA PRODUTTTIVO Attuazione del piano per la famiglia (FamilvAct)
1 41 1
€20.000.000,00 E 736.300.000,00
€ 7.000.000,00 DIGITAL.IZAZIONE, INNOVAZIONE
EQUITÀ SOCIALE.
DI GENERE E TERRITORIALE
Attuazione di un nuovo piano sociale nazionale per le fasce vulnerabili, child guarantee e vita
indipendente delle persone con disabilità 3 E9.503.000,00
Tigenerazione e nqualificazione d contesti urbani, borghi ed aree interne e montane, piccole isole, anche con interventi nel settore culturale
E TERRITORIALE
Mobilità pubblica e privata a impatto ambientale sostenibile
3 7 4
€7.450.000,00 E 23.950.000,00 E383.300.00Œ00 EQUITÀ SOCIALE, DI GENERE
INFRASTRUTTURE PER LA RICCIUTA ISTRUZIONE, FORMAZIONE RICERCA E CULTURA
Sviluppo della rete stradale e autostradale, ponti, viadotti e portuaiità 3 E 948.200.006,00 Adeguamento competenze a esigenze dell'economia e della cultura,nonché agli standard
internazionali 2 €44.700.000,00
Dlgitalizzazione dei processi e degli strumenti di apprendimento 1- €20.000.000,00 Miglioramento delle conoscenze digitali, economiche, istituzionali, perla sostenibilità e per la
tutela del patrimonio culturale.
1 € 25000000 Piani e infrastrutture di ricerca per le sfide strategiche 2 € 22554.000,00 Politiche mirate ad aumentare la quota di giovani diplomati o laureati 1 € 1.000.000.00 Promoziomdej diritto allo studjecontgsip,gjrabbandonoscolasticg i £2000.00000 Innalzamento della qualità degli ambienti di apprendimento
RICERCA E CULTURA
Gestione Integrata dei ciclo delle acque (anche a) fini irriguo e monitoragglo della qualità delle acque interne e marine ai fini degli interventi di contrasto. all'Inquinamento
2 10 1
£1.250.000.000,00 E 1340.504.000,00 E 728.518.000.00 ISTRUZIONE, FORMAZIONE,
RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE
ECOLOGICA Infrastruttureper la graduale de-carbonizzazione del trasporti e mobilitàdi nuova generazione 2 E 293.050.530,00 Investimenti finalizzati a conseguire obiettivi European Green DeT iii usiïä strategia aFran
farm to forkx) 6 €1.860.0000000o
Miglioramento efficienza energetica e antisismica degli edifici pubbicd. privati e degli
stabilimenti produttivi 8 £ 1,445.965.000,00
Protezione ambiente e mitigazione rischi Idrogeologici e sismici, rimboschimenti
e ricostruzioni boschive 16 € 2.354.349.000,00
Valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale, paesaggistico e naturale ECOLOGICA
Di~g1'1 lizzazione dell'assistenza medica e dei servizi di prevenzione
12 45 1
€1305370.000,00
€7.987.752.530,00
€100.900.000,00 RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE
SALUTE
~atforzamento della resilienza e tempestività della risposta del sistema ospedaliero Rafforzamento della prossimità delle strutture del sistema sanitario nazionale
3 i 5
E 1.610000000.00 E 10.000.000,00 E1.720.500.000,00 SALUTE
Totale Risultato 115 C13.140.906.530,00
L'Ego- Hub
più pesante in termini di con- tributi: la richiesta è di 7,9 mi- liardi. Tanto va ai fiumi, le ri- sorse più importanti per le nostre comunità: solo 697 mi- lioni sono per il migliora- mento delle capacità di accu- mulo degli invasi, 87,7 milio- ni per il rischio idraulico a val- le, 24 milioni per la riqualificazione del tratto to- rinese dei Po, ,32 milioni per la valorizzazione dei territori fluviali. La prevenzione del dissesto idrogeologico è con- templata con 262 milioni di euro. Ma si cercano stanzia- menti destinati anche al bio- parco Nobel di Avigliana e per sistemare la strade bianche.
Sani
Quasi 2 miliardi infine an- dranno alla sanità, quindi alla creazione di poli sanitari at- trezzati nelle stazioni sciisti- che (io milioni), alla sicurezza dei presidi ospedalieri (290 milioni e alla loro riqualifica- zione (1,2 miliardi) e al rinno- vamento del parco tecnologi- co sanitario (ioo milioni).
Andrea Rinaldi
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Torino
Dopo l'appello di don Peyron
Sull'intelligenza artificiale tutti pronti ad accelerare
di
Jacopo Ricca
a pagina 11L'istituto 13a Il aoverno ha scelto Torino
L'ISTITUTO I3A
Su Repubblica
l'ienNau, ~
Ieri su Repubblica l'intervista a don Luca Peyron, responsabile dell'appostolato digitale
Intelligenza artificiale, tutti d'accordo
"Basta individualismi, acceleriamo"
Non è caduto nel vuoto l'appello di don Luca
Peyron: "Sul centro per l'intelligenza
artificiale serve una regia, non si può andare avanti in ordine
sparso", dice il prete che ha lanciato l'idea poi sposata dal governo
E tutti i soggetti interessati concordano
Non solo informatica Un robot realizzato dall'lit, l'Istituto italiano di tecnologia
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la Repubblica
Torino
Il rettore dell'Università Il segretario della Fondazione Crt
Geuna
varare
la governance"
cc
in
Bisogna fretta
gerve
di un
grandi
comitato
"Sna
saggi"
di Jacopo Ricca
«Per il centro sull'intelligenza artificiale servono grup- pi di ricerca multidisciplinari e internazionali, anche con il coinvolgimento delle imprese», dice Stefano Ceti- na, rettore dell'Università di Torino.
«Individualismi e localisuri vanno evitati. Don Luca Peyron ha ragione: il centro per l'intelligenza artificiale di Torino è un elemento chiave dello sviluppo di tutto il Paese e, come tale, va considerato». Il segretario generale della Fondazione Crt, Massimo Lapucci, interviene dopo l'appello lanciato dal responsabile della pastorale
universitaria: «Serve maggiore Condivide le preoccupazioni di
don Luca Peyron?
«Le sue parole sono uno uno stimolo importante per tutte le istituzioni coinvolte. Bisogna tenere alta regiM l'attenzione. L'intelligenza artificiale
sarà - ma in realtà è già - una delle + vocazioni strategiche per questa li
11,;~
città, in linea con il suo forte passato" di innovazione in ambito industriale.
Dobbiamo lavorare in sinergia, con
chiarezza sulla modalità operative e
Estremi da
strategiche con cui si vuole .scongiurare procedere, in un dialogo con leistituzioni nazionali. Se non si fa attenzione, la governante rischia di .• diventare il tallone diAchille dello AD -P 4 sviluppo del centro».
..•~ Qual è il rischio?
~' «Viviamo un anno particolare, - rischiamo che progetti così rilevanti
finiscano in un'area non ben definita.
G
gruppi di ricerca multidisciplinari e internazionali, anche con ilDobbiamo
coinvolgimento delle imprese».creare
Cosa può fare il vostro ateneo?«Prima di tutto, con il Politecnico e
maggior
tutti gli attori coin volti, possiamo faredialogo
rete con le imprese e con gli hub ditra gruppi di
innovazione ericerca nazionali epp
internazionali più attivi sul tema.ricerca, nonInoltre
possiamo promuoveresolo italiani,
l'integrazione tra disciplinee mondo
tecnologiche e umanistiche».Serve un'accelerazione e sulla
delle imprese
governance cosa bisogna fare?«È importante che si arrivi il prima
G Il centro deve assumere una dimensione nazionale e persino
Dico no
internazionale, in connessione con le reti europee dell'Ai, come Ellis.al localismo
Torino può mettere insieme varie
ma anche
competenze attorno a un tavolo, perad affidare
elaborare mi piano di lavoro e di governance adeguato».la guida a un
Qual ë il modello.?
luminare
«Si devono scongiurare dare estremi:estero che
il rischio dell'individualismo e delnon conosce
localismo e quello di chiamare un lu ninare estero che non conosce laquesta realtà
realtà. Occorre trovare un punto mediato, sapendo che il territorio è••
possibile alla definizione di una J J capace di selezionare le migliori governance perpoter partire al più
presto con i progetti».
Quanto vale per Torino questa opportunità?
«E una buona opportunità per l'ecosistema torinese, ma anche per il Paese. Come ateneo svolgiamo da tempo un ruolo importante nei settori che saranno principalmente coinvolti nel nuovo istituto. Penso alla robotica alla sanità, dalla mobilità all'agrif000d, dall'energia alle
competenze, anche al di ruoli, ma non si può dare in outsourcing lo sviluppo del progetto. L'esperienza dell'Istituto italiano di tecnologia di Genova, con un comitato di saggi forte e un direttore scientifico competente e ben inserito nello scenario nazionale, rei sembra una strada interessante».
Quale può essere il ruolo delle fondazioni bancarie?
«Di affiancamento di risorse, idee, competenze e visione, digi tal 'humanities in connessione con i principali trend .aiutando la programmazione In relazione sia al nostro tecnologici. Per Torino e per l'Italia in generale l'attività
del Centro potrebbe far crescere a livello internazionale questi settori, che sono strategici per l'evoluzione di un paese contemporaneo».
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rapporto con investitori come Cdp, sia alla capacità di indicare vie più complete oltre a quella tecnologica, introducendo temi come il miglioramento della qualità della vita e il riequilibrio delle diseguaglianze». — j.r.
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la Repubblica
Torino
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LA SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA
Bonomi: «Chiediamo al Governo scelte coraggiose per il futuro»
Nicoletta Picchio - a pag. 7
Bonomi: al Governo chiediamo scelte coraggiose per il futuro
Settimana della Cultura d'impresa. Il presidente degli industriali: «Siamo portatori d'innovazione, creatori di ricchezza. Serve determinazione nel prendere decisioni sul futuro dei nostri figli»
Nicoletta Picchio
Riportare l'attenzione sul ruolo del- le imprese e degli imprenditori,
«che sono portatori di innovazione, creatori di ricchezza, propulsori di benessere e coesione sociale». E anche «raccontare l'impegno co- stante delle nostre imprese sui ter- ritori e rendere evidenti le intera- zioni virtuose che si generano con le comunità territoriali». Carlo Bo- nomi esordisce così per descrivere il significato della Settimana della Cultura d'impresa, organizzata da Confindustria e Muselmpresa, che si è appena avviata. Ieri c'è stato il primo appuntamento nazionale, in versione virtuale a causa dei Covid.
Collegati, oltre al numero uno di Confindustria, la vice presidente con la delega all'Ambiente, sosteni- bilità e cultura, Maria Cristina Pio- vesana, il presidente di Muselm- presa, Antonio Calabrò, il presiden- te del Gruppo tecnico Cultura di Confindustria, Antonio Alunni.
Titolo dell'evento, e del webinar di ieri, "Capitale Italia, la cultura imprenditoriale perla rinascita del paese". L'Italia deve avere una ri- partenza, dopo la crisi. E Bonomi ha insistito su questo aspetto, ripren- dendo lo slogan dell'assemblea pubblica del 29 settembre: «il co- raggio del futuro, questa è per noi la
cultura d'impresa». E si è rivolto al "L'Italia è il paese che produce governo, premettendo un'immagi- all'ombra dei campanili cose belle ne «per spiegare cose è per noi cul- tura d'impresa. Un imprenditore è colui che salta in un burrone e men- tre va giù costruisce un aereo. Non chiediamo a chi ci governa di essere così folle, quello lo riserviamo a noi.
Chiediamo solo di avere coraggio, di prendere decisioni coraggiose per i nostri figli e per tutti noi».
L'impresa «come comunità, un insieme di persone, imprenditore, dipendenti, fornitori, clienti, che hanno obiettivi comuni: creatività, curiosità, passione, per fare qualco- sa che non c'era. Dentro l'impresa si partecipa ad un processo condiviso di innovazione, ricerca, produzione di ricchezza, scoperta. Un sistema di valori che produce una cultura», ha spiegato Calabrò. Si pensa in ge- nere alla cultura nella sua versione umanistica, ha aggiunto, «invece è anche scienza, ricerca, capacità tec- nologica, quel far bene le cose in cui siamo eccellenti. Noi siamo prota- gonisti di una straordinaria cultura politecnica».
Gli eventi della Settimana sono oltre ufo (si concluderanno il 20 no- vembre con il Pmi day), la metà cir- ca organizzati da Muselmpresa, ha ricordato Alunni. «I musei ospitano quegli oggetti che nella loro epoca sono stati innovazione, sfida co- stante del cambiamento. Sono l'av- venire della memoria».
che piacciono al mondo". Calabrò ha citato l'economista Carlo Maria Cipolla, e Piovesana ha sottolineato questa capacità del nostro paese.
«La speranza dell'Italia è l'impre- sa», ha detto nel suo intervento. Ag- giungendo un altro elemento, lega- to alla sua delega, la sostenibilità, e il nostro ruolo di leader in questo campo. Anche Bonomi si è soffer- mato sull'impegno del mondo im- prenditoriale per l'economia soste- nibile: «un impegno in prima linea, che ha una valenza economica e so- ciale. Come imprenditori siamo chiamati ad essere sempre di più creatori di benessere». Così come l'azienda è il luogo dove convivono
«efficienza e democrazia, non pos- siamo sacrificare nessun aspetto, dobbiamo spingere su tutti e due».
Sono i giovani i principali desti- natari del messaggio della Setti- mana, le nuove generazioni che vanno avvicinate al mondo del- l'impresa, sia culturalmente che come sbocco lavorativo. Saranno i giovani il tema centrale della prossima edizione 2021 che avrà l'evento inaugurale a Bergamo, ha annunciato Alunni, che ambisce ad avere «l'anno della cultura d'im- presa» per l'importanza che rive- ste, specie ora che c'è un ritorno di cultura anti industriale e che, ha aggiunto, riemerge la presenza dello Stato nell'economia.
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LE IV PRESE
Via Nazionale. Per Banca d'Italia la produzione nei prossimi mesi beneficerà anche dell'introduzione delle agevolazioni connesse con il cosiddetto "Superbonus": il 74% si attende effetti positivi che si materializzeranno principalmente nel 2021
42%
LE IMPRESE CHE TAGLIANO
La quota di aziende che ha dichiarato investimenti minori nel zozo rispetto a quanto previsto alla fine dello scorso anno
Calabrò:
cultura è anche scien- za, ricerca, capacità tecnologica.
Noi protago- nisti di una
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Italia: la cultura imprenditoriale per la rinascita del Paese".
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vaccino Plizer mette D turbo alle Borse
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Borimá, ahArvemo chiediamo SeChCe111,1,,i0SC per il Muro
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Ristori bis, lo stop a Iva e ritenute
più largo nelle zone in semi lockdown
AIUTI ANTI CHIUSURA
Più larghi i confini della sospensione: stop a pagamenti per 584 milioni
Nel giorno in cui comincia a estendersi il novero delle Regioni
"arancioni", arriva in Gazzetta Ufficiale il decreto Ristori-bis. Nel suo testo finale, il decreto allarga anche a questi territori il mecca- nismo delle sospensioni fiscali per le attività chiuse. Ad ampio
raggio anche la sospensione dei contributi di novembre: riguar- derà tutte le attività che subisco- no limitazioni, non solo chiusure.
Il blocco dei pagamenti Inps di novembre riguarderà anche bar e ristoranti in area gialla, che non saranno però abbracciati dal blocco di Iva e ritenute. I ri- storatori, però, insieme ad al- berghi e tour operator trovano l'esplicito esonero dai versa- menti fiscali quando si trovano n area rossa. Lo stop ai paga- menti vale 584 milioni.
Gianni Trovati --a pag. 6
Ristori bis, stop a Iva e ritenute
più esteso nelle Regioni arancione
In
Gazzetta. Si allargano i confini della sospensione fiscale, che ferma pagamenti per 584,8 milioni Stop ai contributi a tutte le attività limitate. Fondo perduto per 1,1 miliardi,130 categorie interessate
Marco Mobili Gianni Trovati
ROMA
Nel giorno in cui comincia a estendersi il novero delle Regioni «arancioni», ar- riva in Gazzetta Ufficiale il decreto Ri- stori-bis. Che nel suo testo finale allarga anche a questi territori il meccanismo delle sospensioni fiscali per le attività chiuse. Ad ampio raggio anche la so- spensione dei contributi di novem- bre: riguarderà tutte le attività che subi- scono limitazioni, non solo chiusure. In altre parole, il blocco dei pagamenti Inps di novembre riguarderà anche bar e ristoranti in area gi alla, che non saran- no però abbracciati dal blocco di Iva e ri- tenute.' ristoratori, però, insieme ad al- berghi etour operator trovano l'esplici- to esonero dai versamenti fiscali quan- do si trovano in area rossa (come anticipato sul Sole 24Ore di domenica scorsa). Si precisa anche lo stop all'ac- conto di fine novembre per i soggetti Isa, che si applicherà a tutte le attività chiuse aprescindere dal calo delfattu- rato del primo semestre 2020.
11 complicato intreccio di queste nor- me haoccupato i tecnici del governo an- che per l'intera giornata di ieri. E l'ap- prodo del testo in Gazzetta Ufficiale è arrivato salo dopo un'ulteriore limatura di regole e coperture.
Nella sua versione finale, la nuova tornata di contributi afondo perduto vale i,o7i miliardi, ed estende i contri- buti a 130 categorie. Fra gli ingressi dell'ultimo minuto vanno segnalate una serie di attività collegate ai tra- sporti, che non rientrano nei princi- pali codici Ateco del settore, e gli ope- ratori che lavorano nelle filiere di agri- coltura e pesca. Per queste attività la sospensione dei contributi riguarda anche il mese di dicembre.
L'ennesimamessaapunto deldecre- totestimonia le difficoltà crescenti per i conti pubblici nel tentativo di seguire passo passo l'evoluzione dell'emergen- za. Nella sua versione finale il decreto Ristori-bis innesca misure per poco più di 2,8 miliardi, raccolti conun comples- so lavoro di ricerca fra le somme non spese degli interventi precedenti. La norma finanziaria di chiusura determi- na coperture per 2.568,8 miliardi Ma al-
tri3oo milioni circasonoprodotticjalle rimodulazioni presenti negli altri arti- coli. ll complesso di questi sostegni, pre- cisa il decreto, rientrerà nei calcoli sui li- miti agli aiuti di Stato fissati dal Tempo- rary Framework comunitario.
Per completare lo sforzo finanziario indispensabile a mettere in moto il nuovo giro di aiuti il decreto pesca 1,2
miliardi dal fondo sblocca-debiti della pubblica amministrazione, che nono- stante le promesse dellavigilia si è tra- sformato in un flop liberando solo il lo% delle fatture potenzialmente inte- ressate (Sole 24 Ore di martedì scorso).
Altri 83o milioni sono pescati dalle ri- sorse non spese perla Cassa integra- zione modello Covid, 200 milioni arri- vano dal fondo perle «esigenze indiffe- ribili»,160 vengono dirottati dalle ri- sorse per il bonus pensato per gli stagionali del turismo e della cultura e loo dagli stanziamenti per i centri di accoglienza dei migranti.
Suquesta delicata architetturavigila • unasuper-clausola, inseritain extremis nel decreto, che incarica il ministero dell'Economiadivigilaresulrispettodei tetti dideficitautorizzatidal Parlamen-
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to adottando «le iniziative previste» per il rispetto dell'articolo 8 i della Costitu- zione. Un altro segnale che sembra in- dicare ii progressiva assottigliarsi degli spazi di manovra ancora a disposizione per quest'anno. Se serviranno altri aiuti, ipotesi non impossibile visto l'evolversi della pandemia, tornerà di stretta at- tualità ilricorso aunnuovo scostamen-
LE "ISU
todibilancio chiesto agranvoce sianel- lamaggioranza sia nell'opposizione. E il fatto che nuovi interventi servano è chiaro allo stesso Governo. «Vogliamo costruire una misura per chi è rimasto aperto e ha subito un forte calo di fattu- rato», spiega ad esempio la vicemini- stra all'Economia Laura Castelli.
Per il momento, il decreto prevede
RE A
Ministero dell'Economia. Una super-clausola, inserita in extremis nel decreto, incarica il ministero dell'Economia di vigilare sul rispetto dei tetti di deficit autorizzati dal Parlamento adottando «le iniziative previste» per il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione
Le spese del decreto Dati in milioni di euro
INTERVENTI ONERE INTERVENTI ONERE
Fondo perduto 1.071,0 Nuovi Ateco 50,0
Sospensioni fiscali 584,8 Saldo Imu 38,7
Fondo zone rosse 340,0 Società dilettantistiche 30,0
Bonus affitti 234,3 Assunzioni Inail 20,0
Sospensione contributi 206,0 Mercato ortofrutticolo 20,0 Contributi agricoli 112,2 Bonus baby-sitting 7,5
Terzo settore 70,0 Finanziamento Caf 5,0
Congedi parentali 54,5 TOTALE 2.844,0
un cuscinetto in caso di ulteriore al- largamento, di fatto già in corso, delle aree ad alto rischio, con un accanto- namento da 34o milioni sul 2020 e70 milioni sul 2021.
Il decreto arriverà ora in Senato dove confluirà nel decreto Ristori-1, il cui ter- mi ne per gli emendamenti è fissato per giovedì alle 12.
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\TI CRISI
2,8 miliardi
L'IMPATTO DELLE MISURE
Nella sua versione finale il decreto Ristori-bis innesca misure per poco più di 2,8 miliardi
Al ministro dell'Econo- mia è chie- sto di bloc- care spese extra rispet- to ai saldi autorizzati dal Parla- mento
Irrisolto il problema delle filiere, soprattuto (ma non
solo) nella ristorazione ma la politi- ca promet- te ascolto
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LE ATTIVITÀ AMMESSE
La platea allargata
per chi accede agli indennizzi 50%
619020 - Posto telefonico pubblico ed Internet Point
561020 - Ristorazione senza somministrazione con
preparazione di cibi da asporto
100%
493210 - Trasporto con taxi
493220 - Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente
493909 - Altre attività di trasporti terrestri di passeggeri nca
503000- Trasporto di passeggeri per vie d'acqua interne (inclusi i trasporti lagunari)
522190 - Altre attività connesse ai trasporti terrestri nca
742011- Attività di fotoreporter
742019 - Altre attività di riprese fotografiche
855201- Corsi di danza
920002- Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone
960110 - Attività delle lavanderie industriali
477835 - Commercio al dettaglio di bomboniere
522130- Gestione di stazioni per autobus
743000 - Traduzione e interpretariato
205102 - Fabbricazione di articoli esplosivi
150%
551000 - Alberghi*
552010 - Villaggi turistici
552020 - Ostelli della gioventù
552030 - Rifugi di montagna
552040 - Colonie marine e montane
552051- Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence
552052 - Attività di alloggio connesse alle aziende agricole
553000 - Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
559020 - Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero
561030 - Gelaterie e pasticcerie*
561041- Gelaterie e pasticcerie ambulanti*
563000 - Bar e altri esercizi simili senza cucina*
200%
493901- Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti
parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano 561011- Ristorazione con somministrazione
561012 - Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
561042 - Ristorazione ambulante
561050 - Ristorazione su treni e navi
562100 - Catering per eventi, banqueting
591300 - Attività di
distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi
591400 - Attività di proiezione cinematografica
749094 - Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport
773994 - Noleggio di strutture ed attrezzature per
manifestazioni e spettacoli:
impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi
799011- Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e
d'intrattenimento
799019 - Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca
799020 - Attività delle guide e degli accompagnatori turistici
823000 - Organizzazione di convegni e fiere
855209 - Altra formazione culturale
900101- Attività nel campo della recitazione
900109 - Altre rappresentazioni artistiche
9002011- Noleggio con operatore
di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli
900209 - Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche
900309 - Altre creazioni artistiche e letterarie
900400 - Gestione dì teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche
920009 - Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo}
931110 - Gestione di stadi
931120 - Gestione di piscine
931130 - Gestione di impianti sportivi polivalenti
931190 - Gestione di altri impianti sportivi nca
931200 - Attività di club sportivi
931300 - Gestione di palestre
931910 - Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi
931999 - Altre attività sportive nca
932100 - Parchi di divertimento e parchi tematici
932930 - Sale giochi e biliardi
932990 - Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca
949920 - Attività di
organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby
949990 - Attività di altre organizzazioni associative nca
960410 - Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali}
960420 - Stabilimenti termali
960905 - Organizzazione di feste e cerimonie
855100- Corsi sportivi e ricreativi
931992 - Attività delle guide alpine
910100- Attività di biblioteche ed archivi
910200 - Attività di musei
910300- Gestione di luoghi e monumenti storici
e attrazioni simili
910400 - Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali
400%
932910 - Discoteche, sale da ballo night-club e simili
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* La % di alberghi, gelaterie e pasticcerie, anche ambulanti, i bar e altri esercizi simili
Il nuovo fondo perduto
per le attività in zona rossa
200%
47.19.10 - Grandi magazzini
47.19.90 - Empori ed altri negozi non specializzati di vari prodotti non alimentari
47.51.10 - Commercio al dettaglio di tessuti per
l'abbigliamento, l'arredamento e di biancheria perla casa
47.51.20 - Commercio al dettaglio di filati per maglieria e merceria
47.53.11- Commercio al
dettaglio di tende e tendine200%
47.53.12 - Commercio al dettaglio di tappeti
47.53.20 - Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum)
47.54.00 - Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati
47.64.20 - Commercio al dettaglio di natanti e accessori
47.78.34 - Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori
47.59.10 - Commercio al dettaglio di mobili per la casa
47.59.20 - Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame
47.59.40 - Commercio al
dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico
47.59.60 - Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti
47.59.91- Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico
47.59.99 - Commercio al
senza cucina viene
incrementata del 5o% se in zona rossa quando l'attività svolta in zone rosse o
arancìoni (articolo i, comma
2, del decreto Ristori-bis) è Nota: in blu i nuovi ingressi al
fondo perduto
dettaglio di altri articoli per uso domestico nca
47.63.00 - Commercio al
dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati
47.71.10 - Commercio al dettaglio di confezioni per adulti
47.71.40 - Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle
47.71.50 - Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte
47.72.20 - Commercio al
dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio
47.77.00 - Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria
47.78.10 - Commercio al dettaglio di mobili per ufficio
47.78.31- Commercio al dettaglio di oggetti d'arte (incluse le gallerie d'arte)
47.78.32 - Commercio al
dettaglio di oggetti d'artigianato
47.78.33 - Commercio al
dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi
47.78.35 - Commercio al dettaglio di bomboniere
47.78.36 - Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli dì promozione pubblicitaria)
47.78.37 - Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti
47.78.50 - Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari
47.78.91- Commercio al
dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo
47.78.92 - Commercio al
dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l'imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone)
47.78.94 - Commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop)
47.78.99 - Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari nca
47.79.10 - Commercio al
dettaglio di libri di seconda mano
47.79.20 - Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato
47.79.30 - Commercio al dettaglio di indumenti e altri oggetti usat
47.79.40 - Case d'asta al dettaglio (escluse aste via internet)
47.81.01- Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ortofrutticoli
47.81.02 - Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ittici
47.81.03 - Commercio al dettaglio ambulante di carne
47.81.09 - Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti alimentari e bevande nca
47.82.01- Commercio al
dettaglio ambulante di tessuti, articoli tessili per la casa, a rticoli di abbigliamento
47.82.02 - Commercio al dettaglio ambulante di calzature e pelletterie
47.89.01- Commercio al dettaglio ambulante di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
47.89.02 - Commercio al
dettaglio ambulante di macchine, attrezzature e prodotti per
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l'agricoltura; attrezzature per il giardinaggio
47.89.03 - Commercio al dettaglio ambulante di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti per qualsiasi uso
47.89.04 - Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria
47.89.05 - Commercio al dettaglio ambulante di arredamenti per giardino;
mobili; tappeti e stuoie; articoli casalinghi; elettrodomestici;
materiale elettrico
47.89.09 - Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti nca
47.99.10 - Commercio al dettaglio di prodotti vari, mediante l'intervento di un dimostratore odi un incaricato alla vendita (porta a porta)
96.02.02 - Servizi degli istituti
di bellezza
96.02.03 - Servizi di manicure e pedicure
96.09.02 - Attività di tatuaggio e piercing
96.09.03 - Agenzie matrimoniali e d'incontro
96.09.04 - Servizi dí cura degli animali da compagnia (esclusi i servizi veterinari)
96.09.09 - Altre attività di servizi perla persona nca
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Quotidiano
Economia nazionale Pag. 18
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Data Pagina Foglio
10-11-2020 7
Il Sole/2
11S
I giudizi sul- l'occupazio- ne non pre- figurano una riduzione della forza lavoro nel- l'anno in corso
L'INDAGINE TRA IL 18 SETTEMBRE E L'8 OTTOBRE
Bankitalia: con la crisi le aziende tagliano
gli investimenti
La quota di chi prevede di chiudere l'anno in perdita è aumentata di io punti
ROMA
La spesa per investimenti ha subito un marcato ridimensionamento ri- spetto ai piani: il 42% delle imprese di- chiara che i propri investimenti nel
2020 saranno minori di quanto previ- sto alla fine dello scorso anno, e per circa la metà di queste imprese, la spe- sa sarà inferiore di oltre un quarto, per una su quattro sarà più che dimezza- ta. Nel sondaggio congiunturale della Banca d'Italia sulle imprese indu- strialie di servizi- con rilievi effettua- ti tra il i8 settembre el'8 ottobre, quin- di prima dell'ultima "stretta" del go- verno - emerge che l'attività economi- ca nel 2020 sta risentendo fortemente dellapandemia di Covid-19, per effet- to del blocco delle attività produttive nella prima parte dell'anno e della persistente incertezza sull'evoluzione delle prospettive economiche. Le at- tese per i prossimi sei mesi, rilevate prima del recente nuovo aumento della diffusione dei contagi, «mostra- no un ridimensionamento del pessi- mismo delle imprese in confronto alle valutazioni sulla prima parte dell'an- no», anche se il saldo tra previsioni di aumento e riduzione del fatturato ri- mane comunquelegativo.
Oltre i tre quarti delle aziende che hanno rivisto i propri piani di investi- mento al ribasso hanno ricondotto questa scelta «all'incertezza sulle pro- spettive economiche e politiche e al-
l'evoluzione della domanda». Alla contrazione dell'attività nel 2020 si è associato anche un calo della redditi- vità aziendale: la quota di imprese che prevedono di chiudere l'anno in per- dita è aumentata di io punti (al 20%), mentre si è ridotta quella delle azien- de che si attendono un utile (64% dal 76 nella scorsa rilevazione). A fronte di questi andamenti, la domanda di prestiti bancari nel primo semestre è aumentata e i giudizi delle imprese evidenziano un notevole migliora- mento nella possibilità di ottenere nuovi finanziamenti. I giudizi sull'oc- cupazione non prefigurano una ridu- zione della forza lavoro nell'anno in corso: la quota di imprese che valuta di incrementare gli occupati è di due punti superiore aquella che si attende di ridurla, tuttavia la differenza am- piamente negativa (pari a -18 punti percentuali) perle aziende con più di 500 addetti. Metà delle imprese in- tende lasciare invariata l'occupazio- ne. Le previsioni per il 2021 prefigura-
no un deciso recupero della produzio- ne: il 57% delle imprese se ne aspetta un aumento, a fronte del 15 che ne prevede una riduzione. La ripresa sa- rebbe sospinta sia dall'edilizia resi- denziale sia dalla produzione di opere pubbliche; in entrambi i comparti, la maggioranza delle imprese si attende un aumento della produzione. Lapro- duzione nei prossimi mesi beneficerà anche dell'introduzione delle agevo- lazioni connesse con il cosiddetto
"Superbonus": i174% si attende effetti positivi che si materializzeranno principalmente nel 2021.
—Ca.Mar.
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