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Regione Calabria Riunione del 22 dicembre 2020

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Academic year: 2022

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1 RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI

ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

Regione Calabria

Riunione del 22 dicembre 2020

Oggetto della riunione:

- Chiarimenti verbale 8 e 9 ottobre 2020 - Decreti legge n. 35/2019 e 150/2020

- Andamento dei conti al III trimestre 2020 e stima a chiudere - Tempi di pagamento dei fornitori e fatturazione elettronica

- Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid e attuazione decreti legge n. 34/2020 e n. 104/2020

- Verifica del Piano di rientro - Verifica adempimenti.

In relazione all’emergenza Covid, la riunione si è tenuta nella modalità videoconferenza. Sono presenti:

per il Tavolo di verifica degli adempimenti: i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute), dell’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Coordinamento salute delle regioni – Regione Piemonte;

per il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA): i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute), del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, del rappresentante della Regione Campania;

il Commissario e il subcommissario della Regione Calabria;

l’Advisor contabile.

Alla riunione ha partecipato l’AIFA.

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2 OGGETTO DELLA RIUNIONE

Nella riunione dell’8 e 9 ottobre 2020 è emerso quanto segue:

“Tavolo e Comitato, sulla base dell’istruttoria condotta, valutano quanto segue:

nel rilevare il permanere delle criticità nei rapporti tra la struttura commissariale e il Dipartimento regionale, che sembrano essere peggiorati, invitano il Dipartimento regionale a fornire adeguato e tempestivo supporto alla struttura commissariale. Ricordano ancora una volta che un mancato e adeguato supporto alla struttura commissariale non può che ripercuotersi significativamente sul Servizio sanitario regionale della Regione Calabria;

in relazione a quanto previsto nel decreto legge n. 35/2019:

o prendono atto della nomina del Commissario straordinario dell’ASP di Cosenza, a seguito delle dimissioni del Commissario straordinario facente funzioni, e della nomina del direttore amministrativo dell’ASP di Crotone, quale Direttore facente funzioni dal 10 luglio 2020, in seguito alle dimissioni del Commissario straordinario;

o prendono atto della verifica positiva delle attività svolte dal Commissario straordinario dell’AO di Cosenza;

o sollecitano la trasmissione degli atti aziendali in coerenza con l’articolo 3, comma 6, del decreto legge n. 35/2019;

o in merito agli investimenti ribadiscono la richiesta di trasmettere il quadro dettagliato dei nuovi interventi da finanziare ai sensi dell’articolo 20 della legge n. 67/1988 e il quadro dettagliato degli interventi già inseriti negli Accordi di programma sottoscritti ai sensi dell’articolo 5-bis del decreto legislativo n. 502/1992 nonché degli interventi previsti ai sensi dell’articolo 2, comma 203, della legge n. 662/1996, per i quali può essere applicato l’articolo 6, comma 4, del decreto legge n. 35/2019;

o richiamano il punto 9) del mandato commissariale che riguarda gli interventi di razionalizzazione e contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi in ottemperanza alla normativa vigente e il punto 25) del mandato commissariale che riguarda la puntuale attuazione dei compiti assegnati al Commissario ad acta dal decreto legge n. 35/2019;

con riferimento allo stato degli adempimenti inerenti l’approvazione dei bilanci del servizio sanitario regionale e dei propri enti:

o rilevano la gravità concernente la mancata adozione dei bilanci 2013-2017 della ASP di Reggio Calabria. Chiedono notizie sulla mancata adozione del bilancio della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) con riferimento agli esercizi 2015, 2016 e 2017. Invitano la struttura commissariale a risolvere le criticità rappresentate con i Collegi sindacali, al fine della successiva approvazione dei bilanci da parte della struttura commissariale. Restano in attesa delle iniziative della struttura commissariale volte a superare le criticità presenti, anche in relazione alla struttura amministrativa delle aziende, ai fini dell’adozione dei bilanci consolidati regionali e dell’approvazione di detti bilanci da parte della struttura commissariale;

o sul 2018 rilevano il persistere delle criticità sulla ASP di Reggio Calabria oltre che quelle sulla GSA.

Restano in attesa delle iniziative commissariali in merito e restano in attesa di aggiornamenti;

la Regione Calabria a Conto consuntivo 2018 presenta un disavanzo di 197,873 mln di euro.

Dopo il conferimento delle aliquote fiscali preordinate dal Piano di rientro alla copertura del disavanzo sanitario, la copertura degli oneri del sociale e le ulteriori coperture derivanti dall’innalzamento delle aliquote regionali Irap e Irpef rispettivamente per 0,15 e 0,30 punti percentuali, per coperture complessive per 156,060 mln di euro, residua un disavanzo di 41,813 mln di euro. Pertanto tale perdita non coperta viene portata a nuovo sull’anno 2019;

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la Regione Calabria a consuntivo 2019 presenta un disavanzo di 225,418 mln di euro.

Dopo il conferimento delle coperture, per 106,622 mln di euro, derivanti dal gettito delle aliquote fiscali massimizzate per 98,064 mln di euro e dal conferimento di 8,558 mln di euro quale “quota sociale” delle prestazioni socio-sanitarie presente sul Bilancio regionale 2020 destinata ai costi 2019, il risultato di gestione del Conto consuntivo 2019 evidenzia un disavanzo di 118,796 mln di euro.

In considerazione del disavanzo non coperto relativo all’anno 2018, pari a 41,813 mln di euro, il disavanzo complessivo cui dare copertura è pari a 160,609 mln di euro.

Si ricorda che, in occasione della riunione del 25 maggio 2020, in considerazione del disavanzo non coperto, si sono realizzate, con riferimento al risultato di gestione dell’anno 2019, le condizioni per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, vale a dire l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di IRAP e addizionale regionale all’IRPEF per l’anno d’imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti, e per l’applicazione del divieto di effettuare spese non obbligatorie da parte del bilancio regionale fino al 31 dicembre 2021.

Il disavanzo del Conto consuntivo 2019 sul finanziamento è pari al 6,6% del finanziamento ordinario incrementato delle maggiori entrate proprie rispetto a quelle cristallizzate e inglobate nel livello di finanziamento. Considerando il disavanzo totale, comprensivo della perdita portata a nuovo dell’anno 2018 la percentuale calcolata rispetto al finanziamento citato risulta del 7,9%;

in considerazione della svalutazione crediti operata dalla Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini di 62,596 mln di euro sulla quale Tavolo e Comitato hanno chiesto alla struttura commissariale urgenti approfondimenti, Tavolo e Comitato procedono, altresì a calcolare il risultato di gestione al netto della predetta svalutazione dei crediti di 62,596 mln di euro operata dalla AOU Mater Domini e relativa alla Fondazione Campanella: al netto di tale svalutazione crediti, il risultato di gestione rideterminato risulterebbe essere un disavanzo di 162,822 mln di euro. Dopo il conferimento delle coperture per 106,622 mln di euro, residuerebbe un disavanzo di 56,200 mln di euro. In considerazione del disavanzo non coperto relativo all’anno 2018, pari a 41,813 mln di euro, il disavanzo complessivo cui dare copertura risulterebbe pari a 98,013 mln di euro;

la Regione Calabria ha rispettato il limite previsto dall’articolo 3, comma 7, del decreto legge n.

35/2013 in quanto, con riferimento alle risorse incassate nell’anno 2019 dallo Stato a titolo di finanziamento del Servizio sanitario regionale, e delle somme che la stessa regione, a valere su risorse proprie dell’anno, ha destinato al finanziamento del proprio servizio sanitario regionale:

o ha erogato entro il 31/12/2019 il 100% delle risorse ricevute;

o ha erogato entro il 31/03/2020 il 100% delle risorse ricevute.

I Tavoli chiedono aggiornamenti sul trasferimento delle risorse presenti sulla GSA al 31/12/2019 e non ancora trasferite alle aziende né utilizzate per il pagamento dei fornitori della GSA o per trasferimenti;

rilevano ancora una volta la gravità dello stato dei pagamenti delle aziende del Servizio sanitario della Regione Calabria. Rilevano che, rispetto all’anno 2019, la percentuale di pagamenti effettuati oltre i termini previsti dal DPCM 22/09/2014 nei primi sei mesi dell’anno 2020 è stazionaria e pari al 70%. Richiamano lo specifico punto del mandato commissariale e quanto previsto dalla legge di bilancio per l’anno 2019, articolo 1, comma 865, in merito agli obiettivi dei Direttori generali con riferimento ai tempi di pagamento laddove si dispone di subordinare almeno il 30% dell’indennità di risultato al rispetto dei tempi di pagamento;

rilevano ancora una volta le fortissime criticità sui tempi di pagamento da parte degli enti del Servizio sanitario della Regione Calabria: sulla base delle informazioni fornite dalle aziende, Tavolo e Comitato rilevano che tutte le aziende del Servizio sanitario calabrese non rispettano

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4 la direttiva europea sui tempi di pagamento, con ritardi fino a oltre 800 giorni;

invitano la struttura commissariale ad avviare le attività per intensificare l’utilizzo della Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC) da parte delle aziende, in special modo per le aziende ospedaliere della città di Catanzaro che presentano le percentuali più basse. Risulta che al primo semestre 2020 il “Tempo medio di pagamento ponderato” è pari a 72 giorni in miglioramento rispetto all’anno 2019 129 giorni. Il ritardo medio nel primo semestre 2020 è pari a 7 giorni;

con riferimento allo stock di debito scaduto al 31/12/2018 e al 31/12/2019 comunicato in PCC, si chiede di effettuare una verifica delle informazioni fornite;

a partire dalle risultanze dello Stato patrimoniale 2019 rilevano:

o l’alta dimensione dei crediti verso regione, ancorché in diminuzione, per i quali si resta tuttora in attesa del richiesto piano dei trasferimenti dal bilancio regionale al SSR e degli approfondimenti regionali in merito alla consistenza dei crediti;

o l’alta dimensione delle disponibilità liquide, in aumento, e l’ingente ammontare di risorse pignorate;

o i fondi di dotazione negativi di due aziende sanitarie per i quali sono necessari gli approfondimenti della struttura commissariale e gli interventi per i relativi azzeramenti;

o la necessità di provvedere alle assegnazioni alle aziende dei ripiani perdite e alla chiusura dei relativi crediti per ripiano perdite provvedendo alle conseguenti sistemazioni contabili;

o il permanere di un’alta esposizione debitoria verso i fornitori, ancorché in diminuzione e la necessità di acquisire una relazione dettagliata sulle note di credito da ricevere;

o l’alta dimensione dei debiti verso istituto tesoriere, ancorché in decremento, che rappresentano il 55% dell’ammontare contabilizzato dal SSN.

Tavolo e Comitato evidenziano ancora una volta la gravità della situazione economico- patrimoniale del SSR della Regione Calabria;

con riferimento ai conti del II trimestre 2020 Tavolo e Comitato:

o chiedono alla struttura commissariale approfondimenti sulle contabilizzazioni operate dalle aziende in quanto sembrerebbe esserci una sottostima dei costi iscritti. Chiedono inoltre alla struttura commissariale, con il supporto del Dipartimento regionale e dell’advisor, di verificare anche le contabilizzazioni inerenti costi per i quali è in corso una verifica ai fini dei relativi rimborsi da parte del Dipartimento della protezione Civile ovvero da parte del Commissario straordinario per l’emergenza Covi-19.

Invitano a porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di rendicontare ai predetti organismi i costi per i quali è stato chiesto rimborso;

o richiamano l’attenzione della struttura commissariale in considerazione del fatto che, sulla base della stima operata dall’advisor, sembrerebbe profilarsi anche per il 2020 un disavanzo, -113 mln di euro, non coerente con le coperture preordinate dal Piano di rientro (pari a circa 100 mln di euro).

Ricordano che se tale proiezione dovesse confermarsi, si presenterebbero, ai sensi della legislazione vigente, le condizioni per l’attivazione anche nel 2021 delle misure sanzionatorie previste, ovvero l’ulteriore aumento sull’anno d’imposta 2021 delle aliquote fiscali dello 0,15% e dello 0,30% rispettivamente di Irap e addizionale regionale all’Irpef oltre che il blocco dei trasferimenti non obbligatori del bilancio regionale fino all’anno successivo a quello di verifica;

o rilevano la gravità della situazione in essere ed invitano la struttura commissariale a monitorare la spesa delle aziende sanitarie per l’anno 2020 e ad attuare gli interventi necessari al contenimento del disavanzo che si sta prospettando.

Restano in attesa dei chiarimenti richiesti e si riservano una nuova valutazione sulle

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5 risultanze trimestrali relative al III trimestre 2020 che si auspica, siano rappresentative dei fatti contabili;

con riferimento al Programma Operativo 2019-2021 prendono atto del DCA n. 107 del 7/08/2020 che ha integrato il DCA n. 57/2020. Restano, tuttavia, in attesa dell’atto integrativo che aggiorni il Programma Operativo 2019-2021, adottato con DCA n. 107 del 07/08/2020, al fine di rendere coerenti, per macro aggregati, i Programmatici 2020 e 2021, con quanto aggiornato dalla legislazione vigente, riportando sinteticamente le azioni, gli interventi ed il relativo impatto economico che saranno riportati nel dettaglio nel redigendo Programma Operativo Covid-19 (articolo 18, comma 1, del decreto legge n. 18/2020);

ribadiscono che nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate, il potere-dovere di predisporre e adottare il programma operativo covid-19, compete esclusivamente alla struttura commissariale, rientrando negli “atti organizzativi e gestionali” che la normativa richiamata riserva in via esclusiva al commissario ad acta designato. Si invita, pertanto, la struttura commissariale a trasmettere, con ogni sollecitudine, il Programma Operativo per la gestione dell’emergenza COVID-19;

relativamente al monitoraggio dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), rilevano che con riferimento all’adempimento e) (Griglia LEA) si registra nel 2019 un punteggio provvisorio pari a 139, in rilevante peggioramento rispetto alla precedente annualità e collocando la regione nella soglia di non adempienza;

con riferimento allo stato di attuazione del piano di rientro, valutano quanto segue:

o con riferimento alla prevenzione, registrano il persistere di gravi criticità nell’adesione ai programmi di screening oncologici e restano in attesa del documento di revisione del modello organizzativo adottato con DCA n. 50/2015 e s.m.i., che il Programma Operativo 2019-2021 prevedeva entro aprile 2020. Sollecitano le opportune iniziative, al fine di migliorare le coperture vaccinale per MPR che anche nel 2019 si presentano sotto la soglia di riferimento;

o con riferimento alla rete ospedaliera, dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti, restano in attesa di una dettagliata relazione sulle criticità presenti nelle strutture che, a distanza di oltre quattro anni dall’adozione della rete ospedaliera ex DM n. 70/2015, non consentono l’implementazione di quanto programmato. La relazione dovrà, altresì, contenere le azioni che si intende mettere in atto per il superamento delle problematiche;

o restano in attesa delle modifiche e integrazioni richieste sul provvedimento in materia di partoanalgesia;

o con riferimento alla rete oncologica, ed in particolare la rete dei Centri di senologia, considerato che i dati 2019 confermano una dispersione di interventi di chirurgia senologica in numerose strutture sotto soglia e nessuna struttura consegue un volume di interventi pari al valore minimo di riferimento, restano in attesa gli esiti dell’analisi dei volumi della rete senologica, che il DCA n. 100/2020 ha previsto entro dicembre 2020 per la conferma dei nodi della rete; restano, altresì, in attesa degli approfondimenti richiesti sulla mobilità passiva extraregionale, sulle determinanti e le possibili soluzioni per il suo recupero; sollecitano, infine, la definizione dei PDTA relativi alle patologie oncologiche più frequenti, che il Programma Operativo 2019-2021 prevedeva entro luglio 2020;

o con riferimento alla rete laboratoristica, restano in attesa di ricevere il decreto commissariale per l’innalzamento delle soglie minime di produzione (che il Programma Operativo 2019-2021 prevedeva entro dicembre 2019) a cui fa riferimento il DCA n.

82/2020 di aggiornamento dell’elenco dei soggetti afferenti alla rete laboratoristica privata.

Raccomandano, inoltre, l’importanza di procedere alla centralizzazione della fase analitica in hub che assicurino soglie di produttività anche superiori alle 200.000 mila prestazioni, a garanzia dell’economicità dei fattori produttivi e di elevati standard di qualità dell’offerta

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6 assistenziale;

o per quanto concerne la rete territoriale, sollecitano la trasmissione dei Piani attuativi aziendali territoriali che il Programma Operativo 2019-2021 prevedeva entro aprile 2020, e restano in attesa di aggiornamenti sullo stato di implementazione del Piano di assistenza territoriale adottato con DCA n. 65 del 10/03/2020;

o con riferimento all’accreditamento, restano in attesa delle modifiche e integrazioni richieste alla proposta di legge regionale concernente l’autorizzazione e l’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, nonché – con riferimento all’Organismo Tecnicamente Accreditante - dei chiarimenti richiesti al decreto dirigenziale n. 7606/2020 di approvazione della nuova struttura organizzativa del Dipartimento regionale salute;

o in materia di tariffe, rammentano che il Programma Operativo 2019-2021 prevedeva, entro dicembre 2019, l’istituzione del gruppo di lavoro per la ridefinizione delle tariffe territoriali ed entro dicembre 2020 l’approvazione delle nuove tariffe. Sollecitano, pertanto, la definizione delle tariffe da trasmettere in preventiva valutazione;

o rilevano che a distanza di anni non è stato ancora sottoscritto il protocollo d’intesa con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini. Sollecitano la definizione di tale atto, rammentando che tra i punti del mandato commissariale vi è la “definizione e stipula del protocollo d’intesa con l’Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro in coerenza con la normativa vigente”. In tali termini, le attività volte alla definizione del predetto protocollo d’intesa dovranno contemplare anche le tematiche relative ai rapporti tra AOU Mater Domini e Università Magna Graecia in termini di debiti/crediti, ivi ricomprendendo eventuali interessi di mora e spese legali, in considerazione del contenzioso in essere;

o restano in attesa di quanto richiesto sui DCA di presa d’atto dei piani di fabbisogni di personale 2020-2022 adottati da talune aziende;

o con riferimento ai flussi informativi, sollecitano le attività di reingegnerizzazione dei processi per i flussi informativi, rammentando le tempistiche previste dal Programma Operativo 2019-2021. Rinnovano, con urgenza, la necessità di pervenire ad un miglioramento della governance dei flussi informativi;

o con riferimento al controllo delle cartelle cliniche, restano in attesa del protocollo operativo regionale che dovrà fornire le linee di indirizzo per le attività del Nucleo Operativo Regionale di Controllo e - con riferimento al relativo adempimento LEA - rimangono in attesa dell’invio dei dati definitivi e del report secondo quanto previsto dall’articolo 3, comma 2 del DM del 10 dicembre 2009;

o per quanto concerne l’edilizia sanitaria, sollecitano la struttura commissariale a riscontrare quanto richiesto dal Ministero della salute con nota prot. n. 19036 del 23/9/2020;

la verifica adempimenti per gli anni 2018 e 2019 è in corso. Tavolo e Comitato sottolineano il rilevante ritardo con cui la struttura commissariale sta fornendo il richiesto riscontro agli impegni relativi alla verifica 2018, assegnati dal Comitato LEA nella riunione del 30 aprile 2020 e ribaditi nella riunione del 25 maggio 2020.”

La riunione odierna è convocata per la valutazione trimestrale dell’andamento dei conti dell’anno 2020. Nel corso della riunione sarà condotta la verifica del Piano di rientro, i tempi di pagamento e la fatturazione elettronica. Inoltre sarà aggiornata la verifica adempimenti. In relazione all’emergenza Covid-19 sarà esaminato lo stato di implementazione della contabilità Covid e la redazione del Programma operativo per la gestione dell’emergenza da Covid-19 di cui all’articolo 18 del decreto legge n. 18/2020 e l’attuazione dei decreti legge n. 34/2020 e n. 104/2020. La riunione tratterà altresì dell’attuazione del decreto legge n. 35/2019 e del decreto legge n. 150/2020.

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7 A. STRUTTURA COMMISSARIALE

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 27 novembre 2020 ha deliberato di nominare il dott. Longo quale Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro.

Il Consiglio dei Ministri ha assegnato al Commissario il seguente mandato:

a) di nominare il dott. Guido Nicolò Longo quale Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario della Regione Calabria, secondo i Programmi operativi di cui all’articolo 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e ss.mm.ii..

b) di affidare al Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro della Regione Calabria l’incarico prioritario di attuare i Programmi operativi 2019-2021 di prosecuzione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, ivi compresa l’attuazione del decreto legge 10 novembre 2020 n. 150.

In particolare, nell’ambito della cornice normativa vigente, si affidano al Commissario ad acta le seguenti azioni ed interventi prioritari:

1) adozione di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera;

2) completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete di emergenza-urgenza e delle reti tempo dipendenti, in coerenza con il fabbisogno assistenziale, in attuazione del regolamento adottato con decreto del Ministero della salute del 2 aprile 2015 n. 70, ed in coerenza con le indicazioni dei Tavoli tecnici di verifica;

3) definizione ed attuazione delle reti cliniche specialistiche;

4) monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei Nuovi Ospedali secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dalla programmazione sanitaria regionale;

5) revisione ed attuazione del provvedimento di riassetto della rete di assistenza territoriale, in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente e con le indicazioni dei Tavoli tecnici di verifica;

6) completamento del riassetto della rete laboratoristica e di assistenza specialistica ambulatoriale;

7) Completa attuazione delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita (Conferenza Unificata Rep. Atti 137/CU del 16/12/2010);

8) gestione ed efficientamento della spesa per il personale in coerenza con l’effettivo fabbisogno, in applicazione della normativa vigente in materia;

9) razionalizzazione ed efficientamento della spesa per l’acquisto di beni e servizi in ottemperanza alla normativa vigente;

10) gestione ed efficientamento della spesa farmaceutica convenzionata ed ospedaliera al fine di garantire il rispetto dei vigenti tetti di spesa previsti dalla normativa nazionale e il corretto utilizzo dei farmaci in coerenza con il fabbisogno assistenziale;

11) definizione dei tetti di spesa e dei conseguenti contratti con gli erogatori privati accreditati per l’acquisto di prestazioni sanitarie in coerenza con il fabbisogno assistenziale, con l’attivazione, in caso di mancata stipula del contratto, di quanto prescritto dall’articolo 8- quinquies, comma 2-quinquies, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e

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8 ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;

12) adozione di ogni necessaria iniziativa commissariale al fine di pervenire alla completa implementazione dei flussi informativi del Nuovo Sistema Informativo Sanitario da parte delle aziende in termini di completezza e qualità, ivi inclusa l’implementazione del nuovo sistema informativo contabile regionale, al fine di implementare il sistema di monitoraggio del Servizio Sanitario Regionale per il governo delle azioni previste dal Piano di rientro con riferimento alla garanzia dell’equilibrio economico-finanziario e alla garanzia dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza;

13) sottoscrizione degli accordi interregionali bilaterali in materia di mobilità sanitaria ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del Patto per la salute 2014-2016 sancito con Intesa Stato- Regioni del 10 luglio 2014 e dell’articolo 1, comma 576, della legge 28 dicembre 2015, n.

208 e s.m.i.;

14) attuazione della normativa statale in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali, mediante adeguamento della vigente normativa regionale;

15) definizione e stipula del protocollo d’intesa con l’Università degli Studi "Magna Grecia" di Catanzaro in coerenza con la normativa vigente;

16) interventi per la gestione, razionalizzazione ed efficientamento della spesa e delle attività proprie della medicina di base;

17) adozione dei provvedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti;

18) rimozione, ai sensi di quanto previsto dall’art. 2, comma 80, della legge n. 191 del 2009, dei provvedimenti, anche legislativi, adottati dagli organi regionali e i provvedimenti aziendali che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro e dei successivi Programmi operativi, nonché in contrasto con la normativa vigente e con i pareri e le valutazioni espressi dai Tavoli tecnici di verifica e dai Ministeri affiancanti;

19) puntuale monitoraggio di quanto previsto dal Titolo Il del decreto legislativo 118/2011 con riferimento alle rilevazioni del bilancio regionale riferite alle risorse destinate al Servizio sanitario regionale;

20) puntuale verifica de11’ordinato trasferimento da parte del bilancio regionale al SSR delle risorse ad esso destinate;

21) conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative al1’ASP di Reggio Calabria e delle ulteriori poste debitorie eventualmente presenti negli altri enti del Servizio Sanitario Regionale;

22) riconduzione dei tempi di pagamento dei fornitori ai tempi della direttiva europea 2011/7/UE del 2011, recepita con decreto legislativo n. 192/2012;

23) ricognizione, quantificazione e gestione del contenzioso attivo e passivo in essere, e verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale;

24) prosecuzione e tempestiva conclusione delle azioni previste per la puntuale attuazione del Percorso attuativo della certificabilità;

25) programmazione degli investimenti per interventi edilizi e/o tecnologici in coerenza con quanto previsto dall’articolo 25, comma 3, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e secondo gli indirizzi di programmazione coerenti con il decreto del Ministero della salute del 2 aprile 2015 n. 70 e con le misure di razionalizzazione ed efficientamento del patrimonio immobiliare strumentale e non strumentale, fermo restando quanto disposto dal decreto legge 10 novembre 2020, n. 150;

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9 26) attuazione dei nuovi compiti assegnati al Commissario ad acta dal decreto legge 10

novembre 2020, n. 150. In particolare, il Commissario ad acta:

a. fornisce indicazioni in ordine al supporto tecnico ed operativo da parte di Agenas previsto all’articolo 1, comma 4, del citato decreto legge;

b. attua quanto previsto all’articolo 1, comma 2, del citato decreto legge;

c. nomina i commissari straordinari aziendali ai sensi dell’articolo 1 del citato decreto legge e verifica trimestralmente il relativo operato in relazione al raggiungimento degli obiettivi di cui al Proor amma operativo 2019-2021, anche ai fini di quanto previsto dall’articolo 2, comma 6, del citato decreto legge;

d. approva gli atti aziendali adottati dai commissari straordinari, al fine di garantire il rispetto dei LEA e di assicurarne la coerenza con il piano di rientro dai disavanzi nel settore sanitario e con i relativi programmi operativi di prosecuzione nonché al fine di ridefinire le procedure di controllo interno;

e. adotta gli atti aziendali in caso di inerzia da parte dei commissari straordinari ai sensi dell’articolo 2 del citato decreto legge;

f. verifica periodicamente, che non sussistano i casi di cui all’articolo 3, comma 1, quinto periodo, del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, in relazione all'attività svolta dai direttori amministrativi e sanitari;

g. provvede in via esclusiva all’espletamento delle procedure di approvvigionamento di cui all’articolo 3 del citato decreto legge;

h. valuta l’attivazione del supporto del Corpo della Guardia di finanza in coerenza con l’articolo 5 del citato decreto legge;

i. adotta il Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19 previsto dall’articolo 18 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18;

j. definisce il Piano triennale straordinario di edilizia sanitaria e di adeguamento tecnologico della rete di emergenza, della rete ospedaliera e della rete territoriale della Regione;

k. presenta, adotta e attua i Programmi operativi 2022-2023, anche ai fini di quanto previsto dall’articolo 6 del citato decreto legge;

l. coordina le funzioni di supporto alla programmazione sanitaria delle aziende del Servizio sanitario regionale assicurandone l’efficacia;

c) di incaricare il Commissario ad acta a relazionare, con cadenza semestrale, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministeri affiancanti in merito all’attività svolta, in esecuzione del mandato commissariale, ferme restando le verifiche trimestrali ed annuali previste dalla normativa vigente.”

B. CHIARIMENTI VERBALE DELL’8 E 9 OTTOBRE 2020

Con nota n. 405142 del 9 dicembre 2020 (prot 227/2020) la struttura commissariale trasmette la relazione del Dipartimento tutela della salute n. 403430 del 7/12/2020, con i relativi allegati, concernente “Riscontro al verbale della riunione dell’8 e 9 ottobre 2020”. Si evidenzia quanto segue.

Con riferimento al decreto legge n. 35/2019 - all’Articolo 6 “Appalti, servizi e forniture per gli enti del servizio sanitario della Regione Calabria” i Tavoli “rilevano che la documentazione trasmessa non riscontra quanto richiesto, poiché non riporta il dettaglio degli interventi e le relative fonti di finanziamento. Pertanto ribadiscono la richiesta di trasmettere il quadro dettagliato dei nuovi interventi da finanziare ai sensi dell’articolo 20 della legge n. 67/1988 e il

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10 quadro dettagliato degli interventi già inseriti negli Accordi di programma sottoscritti ai sensi dell’articolo 5-bis del decreto legislativo n. 502/1992 nonché degli interventi previsti ai sensi dell’articolo 2, comma 203, della legge n. 662/1996, per i quali può essere applicato l’articolo 6, comma 4, del decreto legge n. 35/2019”.

La relazione rappresenta che in riferimento a quanto evidenziato, in ordine al DCA n. 77 del 7/01/2020 (prot. n. 84/2020), con cui si approva lo schema di convenzione quadro tra il Commissario ad acta ed Invitalia S.p.A. ai sensi dell’articolo 6, comma 4, del decreto legge n.

35/2019, si esplicita quanto segue. Come è noto, al fine di accelerare la realizzazione degli interventi di edilizia sanitaria, il decreto legge n. 35/2019 all’articolo 6, comma 4, prevede che gli Enti del Servizio Sanitario della Regione Calabria possano avvalersi di Invitalia, previa convenzione, quale Centrale di Committenza per i progetti da finanziare ai sensi dell’articolo 20 della legge n. 67/1988, per i quali non sia stato ancora definito il livello di progettazione richiesto per l'attivazione dei programmi di investimento ed appalto dei lavori, nonché per l’attuazione degli interventi già inseriti negli accordi di programma sottoscritti ai sensi dell’articolo 5-bis del decreto legislativo n. 502/1992 e dell’articolo 2, comma 203, della legge n.

662/1996. La struttura commissariale trasmette, in allegato (Allegato 1), la tabella degli interventi rientranti nelle fattispecie suddette. Evidenzia che, peraltro, come già rappresentato con nota n. 144 del 6/08/2020, al fine di accelerare e ridurre i tempi di realizzazione di altri interventi ritenuti ugualmente fondamentali per soddisfare i bisogni di salute della popolazione e tenuto conto delle difficoltà in cui versano i competenti uffici delle Aziende del SSR, il Commissario ad acta ha ritenuto di far rientrare nell’ambito della Convenzione quadro anche interventi non finanziati ai sensi dell’articolo 20 della legge n. 67/1988 (Fondi PAC 2014/2020, fondi Inail, ecc.), prevedendo anche per questi la possibilità di avvalersi del supporto di Invitalia, considerato che ai sensi degli articoli 37 e 38 del Codice dei Contratti Pubblici, nonché dell’articolo 55 bis del decreto legge n.1/2012, la stessa è deputata a fornire supporto tecnico, economico e finanziario alle Amministrazioni centrali e territoriali, in ogni fase del ciclo di realizzazione degli investimenti pubblici, anche svolgendo le funzioni di Centrale di Committenza. La struttura commissariale trasmette, (Allegato 2), la tabella degli interventi rientranti nelle fattispecie suddette.

Tavolo e Comitato rammentano che tutti gli interventi oggetto della convenzione sottoscritta con Invitalia, dovranno essere riportati all’interno del Piano triennale previsto dall’articolo 6, comma 3, del decreto legge n. 35/2019.

Con riferimento al decreto legge n. 35/2019 - all’Articolo 6 “Appalti, servizi e forniture per gli enti del servizio sanitario della Regione Calabria” La struttura commissariale riferiva che la regione aveva organizzato una riunione per fare il punto sulla situazione delle gare con le aziende, a cui la struttura commissariale non è stata invitata a partecipare. Tavolo e Comitato

“richiamano il punto 9) del mandato commissariale che riguarda gli interventi di razionalizzazione e contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi in ottemperanza alla normativa vigente e il punto 25) del mandato commissariale che riguarda la puntuale attuazione dei nuovi compiti assegnati al Commissario ad acta dal decreto legge n. 35/2019. Ricordano altresì che, ai sensi della normativa vigente, la struttura regionale deve essere di supporto alla struttura commissariale responsabile dell’attuazione del Piano di rientro.”

In merito alla riunione richiamata, viene trasmessa la relativa nota di convocazione dalla quale emerge che la struttura commissariale è stata invitata.

Tavolo e Comitato ricordano che la struttura regionale è di supporto alla struttura commissariale. Ricordano altresì quanto previsto dall’articolo 1 del decreto legge n.

150/2020 in merito al supporto da parte della struttura regionale al Commissario ad acta.

Con riferimento allo stato degli adempimenti dei bilanci anno 2018 “Tavolo e Comitato sul 2018 rilevano il persistere delle criticità sulla ASP di Reggio Calabria oltre che quelle sulla GSA.

Richiamano quanto precedentemente valutato.”

(11)

11 La relazione fa presente che è in corso la migrazione dell’applicativo della contabilità dell’ASP di Reggio Calabria e riporta il cronoprogramma delle attività.

I Tavoli rilevano, dal cronoprogramma trasmesso, sia per il “Piano di conduzione della contabilità economico patrimoniale” che per il “Piano di conduzione degli acquisti di magazzino” della ASP di Reggio Calabria, un fitto calendario di attività (anche formative) nel corso del mese di dicembre 2020 e la conclusione per entrambi i piani a febbraio 2021.

I Tavoli rimangono in attesa di aggiornamenti in merito.

Con riferimento al pay-back farmaceutico “Tavolo e Comitato rilevano che della cassa ricevuta a titolo di payback farmaceutico non risulterebbe alcun trasferimento alle aziende e rilevano che le relative scritture contabili sono state effettuate sul modello CE dalla GSA. Chiedono chiarimenti.”

La relazione precisa che con Decreto dirigenziale n. 3450 del 26/03/2020 rubricato: Erogazione fondo payback 2013-2017 - Decreto Ministro Economia e Finanze 30 ottobre 2019 - in favore aziende del SSR, è stato erogato l’importo complessivo di 60.458.237,00 euro in favore delle Aziende del SSR. Viene allegata una tabella con il dettaglio dei trasferimenti per Azienda.

Tavolo e Comitato, nel richiedere un più celere trasferimento delle risorse alle aziende sanitarie, prendono atto del trasferimento delle risorse relative al payback farmaceutico a marzo 2020. Invitano la struttura commissariale a presidiare i trasferimenti delle risorse agli enti del SSR.

Con riferimento al costo del personale “Tavolo e Comitato rilevano che dai dati emerge una grave situazione relativa alla mancata gestione del turn over del personale, in particolare nelle ASP di Cosenza e Reggio Calabria. Chiedono chiarimenti alla struttura commissariale.”

La relazione riporta che con Decreto Commissariale n. 192 del 20/12/2019 è stata approvata la metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale delle Aziende del SSR, elaborata tenuto conto delle indicazioni contenute nel documento approvato dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in data 20/12/2017 e del confronto con analoghe metodologie adottate da altre Regioni. Il DCA nel contempo ha fatto obbligo alle Aziende del SSR di provvedere alla determinazione del proprio fabbisogno di personale nel rispetto del limite di spesa di cui all'articolo 2, comma 71, della legge n. 191/2009, e a predisporre i relativi piani annuali delle assunzioni del personale nel rispetto del tetto di spesa di cui al Programma Operativo 2019-2021, punto B1 - Personale - della Sezione Programmatico. In relazione ai rilievi mossi la struttura commissariale evidenzia che tutte le Aziende del SSR dispongono di un Piano dei Fabbisogni del personale formalmente recepito e sono state autorizzate a procedere, entro i limiti ivi fissati, al potenziamento dei propri organici.

I Tavoli restano in attesa di conoscere le concrete iniziative aziendali e chiedono alla struttura commissariale di aggiornare i Tavoli medesimi. Richiamano altresì quanto disposto dai decreti legge di emergenza sull’anno 2020 in merito al personale e rinviano al prosieguo della presente riunione.

Con riferimento alla verifica dei trasferimenti ex articolo 3 comma 7, del decreto legge n.

35/2013 “Tavolo e Comitato chiedono se, dei rimanenti 99 mln di euro in GSA, sono stati effettuati, nel corso del 2020, ulteriori trasferimenti alle aziende sanitarie. La struttura commissariale ha dichiarato che rimane in GSA un residuo di 44 mln di euro. La struttura commissariale ha rappresentato che nel corso dell’anno 2020 le aziende sanitarie hanno ricevuto 153 mln di euro per anticipazione di liquidità, una parte dei quali, pur essendo di norma impignorabili, sono state poste dal Tesoriere “a giustizia” in quanto dichiara di non essere sollevato dall’incombenza del “fare giustizia”. Tavolo e Comitato chiedono un approfondimento e una dettagliata relazione”

La relazione rappresenta che per quanto riguarda l’importo di circa 217 mln di euro presenti in GSA al 31/12/2019, a settembre 2020 era stato già trasferito l’80%. (pari a 174 mln di euro).

(12)

12 I Tavoli prendono atto e invitano la struttura commissariale a verificare il puntuale trasferimento delle risorse al SSR. Ricordano il punto 20 del mandato commissariale conferito il 27 novembre 2020.

La relazione ribadisce che, per motivi di completezza degli iter procedurali da parte del Dipartimento regionale vi è una diversa forbice temporale tra gli incassi ricevuti dalla regione, nell’anno di competenza da parte dello Stato ed il relativo trasferimento che la stessa opera al proprio SSR; ciò non toglie che la regione abbia ugualmente trasferito al proprio SSR liquidità per altri procedimenti conclusi e relativi a somme incassate negli esercizi precedenti.

In merito trasmette la seguente tabella:

La struttura regionale di supporto alla struttura commissariale evidenzia che ciò dimostra che il Servizio Sanitario Regionale calabrese invece di ricevere 217 mln di euro, incassati in c/competenza da parte dello Stato e rimasti in GSA al 31/12/2019, ne ha ricevuti altrettanti 295 mln di euro per come riportato analiticamente in tabella, anche se riferiti a somme incassate nell’esercizio 2018 e precedenti.

I Tavoli confermano che anche in passato hanno segnalato ripetutamente la necessità che la GSA procedesse a trasferire le risorse alle aziende sanitarie con la dovuta tempestività.

Quanto rappresentato dalla struttura commissariale per il tramite della struttura regionale di supporto non fa altro che confermare la presenza di ritardi nel trasferimento delle risorse. Pertanto invitano nuovamente la struttura commissariale a vigilare sul tempestivo trasferimento delle risorse al SSR anche alla luce dei tempi di pagamento che risultano tra i più alti in Italia. Ricordano che l’Italia è sotto procedura di infrazione per i ritardati pagamenti dei debiti commerciali. Richiamano nuovamente il punto 20 del mandato commissariale conferito il 27 novembre 2020 e restano in attesa di aggiornamenti da parte della struttura commissariale.

La relazione, come richiesto nel corso della precedente riunione, riporta la situazione della

“Gestione pagamenti e pignoramenti”.

Nella relazione si afferma che l’obiettivo del Dipartimento regionale tutela della salute è la riduzione dei tempi di pagamento del debito corrente da parte di tutte le Aziende sanitarie, attraverso una serie di azioni concrete, per evitare l’applicazione di interessi moratori, oltre i termini previsti dalla normativa vigente.

Si specifica che il raggiungimento degli obiettivi sopra rappresentati richiede il perseguimento di specifiche azioni:

o ricognizione mensile dell’utilizzo delle risorse delle rimesse mensili del FSR;

tipologia importo

Payback 2017 23.080.860

Quota Sociale 2017 - RIPIANO PERDITE 6.840.520

MEDICINA PENITENZIARIA 2017 - EX DPCM 2008 4.314.649

FARMACI INNOVATIVI 2018 33.771.047

FSR INDISTINTO 2018 37.993.854

MEDICINA PENITENZIARIA - EX DPCM 01 04 2008 - Fondi 2011/2012/2013 1.204.949

MEDICINA PENITENZIARIA 2015/2017/ 2018 532.000

SUPERAMENTO OPG - Fondi 2012/2013/2014 3.841.891

CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE 18.840.480

RESIDUI OBIETTIVI PSN 2010/2011/2012/2013/2015/2016/2017/2018 130.983.533

FONDO NON AUTOSUFFICIENZE 5.538.000

ALTRE RISORSE AUTONOME REGIONALI - SOLO AZIENDE DEL SSR 1.547.299

TOTALE 268.489.082

CREDITI V/REGIONE PER QUOTA INTEGR 2016 AOU MATER DOMINI - DECRETO N. 15870 DEL 6/12/2019 26.371.093

SOMME COMPLESSIVATE EROGATE DALLA REGIONE 294.860.175

FONDO NON AUTOSUFFICIENZE -5.538.000

TOTALE EROGATO DIRETTAMENTE DALLA SANITA' 289.322.175

Ulteriori risorse trasferite alle Aziende a titolo di payback, investimenti in conto capitale e altre risorse statali incassate negli anni precedenti ed erogate nell'anno 2019

(13)

13

o creazione di un data base regionale per analisi dei dati;

o programmazione delle risorse finanziarie del FSR (indistinto e vincolato);

o stipula Accordi con le categorie dei Fornitori;

o monitoraggio mensile dei pagamenti;

o monitoraggio trimestrale della predisposizione e pubblicazione dell’ITP da parte delle Aziende sanitarie e GSA, nel rispetto di quanto disciplinato dalla normativa vigente (decreto legge n. 35/2013 e decreto legge n. 66/2014);

o Monitoraggio mensile dell’aggiornamento dei dati PCC da parte delle Aziende sanitarie, attraverso l’interrogazione della Piattaforma;

o Monitoraggio dei pagamenti dei fornitori 2019 e ante.

Nella relazione si rappresenta che da diversi anni le Aziende del SSR, nonché l’Amministrazione regionale, sono destinatarie di innumerevoli azioni esecutive promosse da creditori vari che attivano le proprie spettanze presso i Tribunali ordinari ed amministrativi. Tali azioni afferiscono tanto alla sorte capitale del credito vantato quanto agli oneri accessori (interessi di mora, interessi legali, spese legali) previsti dalla normativa vigente, dagli accordi contrattuali e dalle determinazioni giudiziali.

Ai debiti derivanti dal mancato pagamento di quanto dovuto in ragione di rapporti commerciali, si aggiungono le somme rientranti nelle cosiddette poste straordinarie, cioè quelle che gli Enti del SSR, nella loro programmazione economico-finanziaria, non avevano contemplato di dover corrispondere ai fornitori quali ad esempio quelle riferibili alle prestazioni extra budget degli erogatori privati accreditati, con relativi interessi e competenze legali.

Si spiega che ciò ha determinato un accumulo di spese straordinarie che hanno raggiunto livelli tali da determinare fabbisogni finanziari rilevanti per l’intero SSR.

Conseguentemente, nonostante la regione abbia negli anni cercato di individuare, negli spazi concessi dalle normative vigenti, coperture idonee a soddisfare il debito commerciale pregresso allo stato attuale il SSR verte in condizioni di difficoltà finanziaria.

Con riferimento ai ritardi nei pagamenti dei fornitori, oltre a ridurre i notevoli interessi moratori, la regione in data 25/05/2020 ha fatto richiesta a CDP dell'anticipazione di liquidità, pari a 153,7 mln di euro (comprensivo di IVA), come previsto dall’articolo 1, comma 556, della legge n.

160/2019, da utilizzare per il pagamento delle fatture 2019 e ante delle Aziende del SSR.

Ferma restando la necessità di addivenire alla risoluzione delle criticità connesse alla gestione del pregresso e soprattutto del contenzioso in essere, per il quale il Dipartimento regionale ha creato un’apposita cabina di regia regionale con il supporto di Agenas, il Dirigente Generale del Dipartimento Bilancio, Patrimonio e Finanze,

nella sua qualità di responsabile finanziario della Regione Calabria, ha proceduto con l’ente finanziatore Cassa Depositi e Prestiti s.p.a, alla stipula del contratto rep. 156 del 25/05/2020 relativo all’erogazione dell’anticipazione di liquidità ai sensi dell’articolo 1, comma 556, della legge n.

160/2019 ed ha proceduto a formalizzare la richiesta di erogazione in favore degli enti del SSR per un importo complessivo di euro 153.520.216,87.

Con decreto dipartimentale n. 5978 dell’1/06/2020 è stata trasferita la predetta somma in favore delle Aziende del SSR.

Tali trasferimenti sono stati ancorati a due previsioni normative a tutela della liquidità delle aziende:

AZIENDE IMPORTO ADL 2020

ASP COSENZA 26.734.202,93

ASP CROTONE 33.572.096,21

ASP CATANZARO 12.660.143,01

ASP VIBO VALENTIA 6.226.783,11

ASP REGGIO CALABRIA 30.661.429,51

AO COSENZA 13.965.268,50

AO CATANZARO 14.929.094,32

AOU MATER DOMINI 14.771.199,28

AO REGGIO CALABRIA INRCA CS

Totale AZIENDE 153.520.216,87

(14)

14

o all’articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 2/2020 (legge di stabilità regionale 2020) che ha previsto che tali risorse debbano intendersi “a destinazione vincolata”, finalizzate al pagamento delle fatture elencate nel modello generato dalla piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni di cui all’articolo 7, comma 1, del decreto legge n. 35/2013, pertanto, soggette ad impignorabilità;

o alla previsione normativa contenuta/ disposta dall’articolo 117, comma 4, del decreto legge n. 34/2020, che, al fine di assicurare al SSR la necessaria liquidità allo svolgimento delle attività legate anche all’ emergenza Covid-19, compreso un tempestivo pagamento dei debiti commerciali, nei confronti degli enti del SSN di cui all’articolo 19 del decreto legislativo n.

118/2011, non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive.

Nella relazione si rappresenta che, di fatto, alcuni tesorieri aziendali hanno apposto dei vincoli sulle somme erogate alle Aziende a seguito di pignoramenti presso terzi.

Si rappresenta che, a parte l’AOU Mater Domini, vi sono altre aziende che subiscono allo stato attuale i predetti vincoli: ASP di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria.

Il citato articolo 117 (commi 1-4) del decreto legge n. 34/2020, introduce una serie di disposizioni che hanno lo scopo di incrementare la liquidità disponibile presso gli enti sanitari allo scopo di favorire una corretta e tempestiva gestione amministrativa e contabile dei pagamenti in un momento di particolare emergenza quale è quello derivante dalla diffusione del Covid-19, tra cui il blocco dei pignoramenti riferito alle risorse del SSR.

La giurisprudenza della suprema Corte ha infatti più volte affermato che, in occasione di norme del tenore come quella citata (articolo 117 del decreto legge n. 34/2020), la banca nel ruolo di terzo pignorato è tenuta a bloccare le somme presso di essa depositate o sopravvenute, nei limiti dell’importo pignorato ed a rimettere all’autorità giudiziaria ogni decisone inerente l’improcedibilità e/o l’improseguibilità dell’espropriazione presso terzi prima dell’udienza fissata per la comparizione delle parti o per l’assegnazione, né compiere senza ordine del giudice, atti esecutivi correlati alla liberazione delle somme pignorate.

Quindi il tesoriere deve bloccare le somme, rendere la dichiarazione di terzo e rimettersi a giustizia.

Ai fini dell’applicazione dell’articolo 117, comma 4, del citato decreto legge n. 34/2020 la struttura commissariale ha ritenuto di chiedere, ai Presidenti e ai Giudici coordinatori delle Sezioni “Esecuzioni Mobiliari” e “Presso Terzi” dei Tribunali della Regione Calabria, di impartire immediate indicazioni operative e criteri interpretativi uniformi ai giudici officianti le esecuzioni mobiliari presso terzi, volte a:

o semplificare e agevolare l’applicazione della disposizione legislativa in questione;

o delineare un indirizzo comune e coordinato per i giudici monocratici officianti l’espropriazione presso terzi, stante, peraltro, il non esiguo numero di procedimenti a carico degli enti richiedenti.

ENTI SSR - REGIONE CALABRIA

REGIONE CALABRIA - STATO AVANZAMENTO PAGAMENTI ADL - Pos. G000020374/001 - CDP AL 12/10/2020

Importo ADL erogato

Tot. Importo pagato

MANDATI IN CORSO DI EMISSIONE NUOVO

SOFTWARE CONTABILITA'

Data Verifica Δ% Δ

di cui vincolati dal TESORIERE aziendale

201 - ASP CS 26.734.202,93 26.114.567,03 15/09/2020 2% 619.635,90

202 - ASP KR 33.572.096,21 25.918.604,96 15/09/2020 23% 7.653.491,25

203 - ASP CZ 12.660.143,01 12.572.417,24 15/09/2020 1% 87.725,77

204 - ASP VV 6.226.783,11 6.149.879,74 76.903,37 12/10/2020 0% 0,00

205 - ASP RC 30.661.429,51 28.761.946,17 15/09/2020 6% 1.899.483,34

912 - AO CS 13.965.268,50 13.176.819,39 15/09/2020 6% 788.449,11

913 - AO CZ 14.929.094,32 14.618.177,45 16/09/2020 2% 310.916,87

914 - AOU MTD 14.771.199,28 7.696.279,27 15/09/2020 48% 7.074.920,01 6.336.979,73 TOTALE 153.520.216,87 135.008.691,25 76.903,37 12% 18.434.622,25 6.336.979,73

(15)

15 Tale richiesta sarebbe volta a evitare inutili aggravi di attività procedurali, nonché incertezze attuative e trattamenti differenziati di situazioni processuali omogenee in pregiudizio degli enti del SSR, ivi compreso il rischio di procedere a doppi pagamenti ove l’attività giurisdizionale dovesse sovrapporsi all’attività amministrativa di validazione dei procedimenti.

Inoltre, com’è noto, nell’ambito delle azioni previste dal Programma Operativo 2019-2021 approvato con DCA n. 57/2020 e successivo DCA n. 107/2020, relativamente alla “Gestione del Contenzioso”, è stato avviato un percorso che ha previsto l’istituzione di una Task Force regionale, che si avvale del supporto di Agenas, e la costituzione di Gruppi di Lavoro aziendali, composti da personale delle medesime Aziende con competenze giuridico-amministrative e contabili, direttamente coinvolti nel perseguimento delle azioni in questione.

Secondo l’iter fissato dal PO 2019-2021, ad esito del lavoro svolto dalla Task Force regionale, con nota n. 280910 del 3/09/2020 la struttura commissariale ha avviato una attività di ricognizione del debito commerciale presso le Aziende, chiedendo la compilazione di un tracciato allegato alla suddetta circolare, necessario alla mappatura del contenzioso relativo alle situazioni debitorie interessate da procedure di pignoramento. È stato chiesto, in particolare, di mappare tutte le procedure di pignoramento, anche relative a situazione debitorie sorte negli esercizi finanziari precedenti, fissando il termine per il riscontro al 18 settembre 2020.

Si rappresenta, inoltre, che l’aggiornamento dell’obiettivo “Gestione del contenzioso” contenuto nel PO 2019-2021, prevede che le azioni di gestione del contenzioso generino risparmi per oneri finanziari (interessi e spese legali) di 18,5 mln di euro nel 2021.

Allo stato attuale, le Aziende più problematiche risultano le ASP di Catanzaro e Reggio Calabria.

La Commissione Straordinaria dell’ASP di Reggio Calabria, con Deliberazione n. 191 del 31/03/2020, ha proceduto esclusivamente alla costituzione del Gruppo di Lavoro aziendale per la Gestione del Contenzioso, nonostante i solleciti del Dipartimento ad attivarsi con urgenza per procedere alla effettuazione delle attività di mappatura del contenzioso, dandone urgente riscontro alla richiesta di cui alla richiamata nota n. 280910 del 3/09/2020.

Tavolo e Comitato, rispetto alle criticità rappresentate, prioritariamente richiamano il punto 23 del mandato commissariale conferito il 27 novembre 2020 in ordine alla gestione del contezioso e il punto 22 in ordine al rispetto dei tempi di pagamento. Richiamano la struttura commissariale alla verifica della completezza dei bilanci delle aziende, al fine di evitare iscrizioni di poste straordinarie non previste, come quelle riferite alla gestione dei privati accreditati. Ricordano che gli accordi con i fornitori non possono prevedere dilazioni temporali. Chiedono aggiornamenti in merito al richiesto prestito a Cassa Depositi e Prestiti e al tempestivo utilizzo per il pagamento dei debiti commerciali. Con riferimento alla norma relativa al blocco dei pignoramenti, si segnala che la stessa è inserita all’interno di una decretazione di emergenza, proprio al fine di non sottrarre liquidità agli enti del SSR e per agevolare il pagamento dei fornitori nel periodo emergenziale. Si richiama il Commissario ad attivarsi al fine di garantire la tempestiva applicazione della norma.

Con riferimento ai tempi di pagamento “Tavolo e Comitato richiamano lo specifico punto del mandato commissariale e quanto previsto dalla legge di bilancio per l’anno 2019, articolo 1, comma 865, in merito agli obiettivi dei Direttori generali con riferimento ai tempi di pagamento laddove si dispone di subordinare almeno il 30% dell’indennità di risultato al rispetto dei tempi di pagamento. Rilevano ancora una volta le fortissime criticità sui tempi di pagamento da parte degli enti del SSR della Regione Calabria.”

A tale proposito la relazione precisa, peraltro, che nell’anno 2019, non sono stati conferiti incarichi di direzione generale delle Aziende del SSR e che le stesse risultavano rette da Commissari Straordinari; si fa richiamo in particolare:

o alla DGR n. 10 del 14/01/2019, di nomina di Commissari delle ASP di Catanzaro, Cosenza,

(16)

16 Crotone e Vibo Valentia, delle AO di Cosenza e di Reggio Calabria, e dell’AOU “Mater Domini” di Catanzaro;

o alle disposizioni del decreto legge n. 35/2019, in forza delle quali sono stati adottati successivi atti di nomina di Commissari Straordinari da parte del Ministero della salute su proposta del Commissario ad acta.

Tavolo e Comitato rilevano che i commissari straordinari delle aziende sanitarie sostituiscono i direttori generali aziendale per cui per analogia si applica la medesima normativa. In ogni caso si chiede alla struttura commissariale di adottare le iniziative del caso in sede di attribuzione degli obiettivi. Richiamano il punto 22 del mandato commissariale conferito il 27 novembre 2020.

Con riferimento alla fatturazione elettronica “I Tavoli invitano la struttura commissariale ad avviare le attività per intensificare l’utilizzo della PCC da parte delle aziende, in special modo per le aziende ospedaliere della città di Catanzaro che presentano le percentuali più basse.

Risulta che al primo semestre 2020 il “Tempo medio di pagamento ponderato” è pari a 72 giorni in miglioramento rispetto all’anno 2019 129 giorni. Il ritardo medio nel primo semestre 2020 è pari a 7 giorni.”

Viene rappresentato che la regione sta spingendo le Aziende del SSR calabrese ad un corretto utilizzo della piattaforma – PCC, per il superamento di tali criticità, da superare attraverso la gestione combinata del nuovo sistema – contabile SEC – SISR /gestione PCC.

Tavolo e Comitato prendono atto e rinviano al paragrafo E del presente verbale concernente la fatturazione elettronica.

Con riferimento al debito scaduto “I Tavoli rilevano prioritariamente che le ASP di Vibo Valentia e di Reggio Calabria e l’AOU Mater Domini non hanno comunicato il debito scaduto al 31/12/2019 alla PCC. Ancorché tale informazione non sia obbligatoria, i Tavoli sollecitano la struttura commissariale ad avviare le attività perché le aziende procedano a fornire tale comunicazione. Con riferimento allo stock di debito scaduto 2019 comunicato in PCC, si chiede di effettuare una verifica sia rispetto all’applicazione della stessa metodologia utilizzata per rilevare il dato 2018 sia rispetto alla determinazione del debito 2019 ricalcolato con i parametri di cui al precedente punto iii), qualora la differenza tra il dato del debito scaduto 2019 comunicato e quello ricalcolato risulti significativa. I Tavoli, nel rilevare un miglioramento nella percentuale di debito scaduto al 31/12/2018 sul totale del debito verso fornitori rispetto alla precedente riunione di verifica, ricordano nella riunione del 25 maggio 2020, avevano invitato la struttura commissariale a presidiare tale informazione e di restare in attesa delle comunicazioni delle aziende entro il termine del 31/05/2020. La valutazione sull’anno 2019 è rinviata a quando le aziende sanitarie avranno comunicato il dato di debito scaduto alla PCC.”

Viene rappresentato che la Regione Calabria, ha proseguito nell’effettuare appositi riscontri sulla corretta movimentazione del debito scaduto al 31/12/2019 su sistema PCC rispetto al debito v/fornitori iscritto nello Stato Patrimoniale al 31/12/2019 da parte di ciascun ente.

Ancorché tale informazione non sia obbligatoria, nel mese di settembre 2020, il Dipartimento regionale tutela della salute ha invitato le Aziende del SSR ad avviare:

o le attività di allineamento tra quanto comunicato ai sensi della legge n. 145/2018 ed il dato calcolato dalla PCC al 31/12/2019;

o a riconciliare le stesse risultanze con il Debito v/fornitori al 31/12/2019 esposto a Stato Patrimoniale, secondo la metodologia di calcolo nota.

Dopo le analisi avviate, viene trasmessa la situazione aggiornata a settembre 2020 del debito scaduto 2019.

I Tavoli, con riferimento alla trattazione del debito scaduto, rinviano a quanto riportato al paragrafo E del presente verbale. Ricordano in ogni caso che tutte le comunicazioni concernenti il debito scaduto vanno effettuate per il tramite della PCC.

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